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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Hanno cercato di raggiungere l’aeroporto di Grottaglie, poco distante dallo stabilimento, proprio mentre erano in arrivo delegazioni straniere per il G7 di Borgo Egnazia, i lavoratori di Leonardo oggi in sciopero, ma sono stati respinti energicamente dalle forze di polizia. Si sono vissuti momenti di tensione, durati circa un’ora, questa mattina durante le prime quattro ore di sciopero a Leonardo indette dai sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm. I lavoratori, che protestano contro il rischio che l’attivitá si fermi quattro mesi perché Boeing sta ritirando dal sito di Grottaglie meno fusoliere per il 787 - unica commessa dello stabilimento -, questa mattina hanno prima manifestato davanti allo stabilimento, dopodiché si sono mossi in corteo lungo la strada che porta all’aeroporto. “Vogliamo lavorare, vogliamo lavorare”, hanno ripetutamente gridato i dipendenti Leonardo cercando di forzare il blocco delle forze dell’ordine. Polizia e carabinieri, insieme a uomini in borghese, sono peró riusciti a respingerli e fermarli, mentre alcuni delegati sindacali invitavano i manifestanti alla calma e altri lavoratori invitavano gli agenti a mettere da parte i manganelli. Al di lá della pressione e di fasi concitate, non ci sono stati incidenti, né altre conseguenze. Il cordone delle forze di polizia ha evitato che i manifestanti raggiungessero l’aeroporto e intralciassero l’uscita delle delegazioni appena arrivate.

    Tutta l’area in cui gravita l’aeroporto di Grottaglie - inattivo al traffico di linea ma usato per voli privati, di Stato ed altre attività - é sotto stretta vigilanza perché usato da alcune delegazioni del G7 e proprio domani gli ospiti del G7 saranno proprio a Grottaglie per visitare alcune botteghe artigiane della ceramica. Lo sciopero a Leonardo prosegue anche nel pomeriggio e in serata, con altre otto ore di sciopero complessive, e un vertice alla Regione Puglia è stato convocato per il 17 giugno. (foto Ansa) 

La Puglia per un mondo di pace e giustizia”. È lo slogan scelto dal comitato promotore del Contro Forum G7, animato da sindacati, associazioni e forum studenteschi, che hanno organizzato, per venerdì 14 giugno, prima una conferenza stampa nel municipio di Fasano, poi una manifestazione. A loro si aggiungono, il giorno successivo, i componenti del “Tavolo di coordinamento NOG7”: è stato indetto un corteo, sempre a Fasano, che partirà alle 15 da piazza Palmiba Martinelli. “Ci sono dei momenti in cui si avverte che non è più possibile né etico delegare, restare alla finestra senza assumere posizioni e che è necessario impegnarsi con determinazione per sostenere quelle giuste” affermano le sigle che animano il comitato promotore: Anpi, Arci, Cgil, comitato Io Accolgo Puglia, Libera, forum del Terzo Settore, Greenaccord, Legambiente, Link, Missionari Comboniani, Movimento Nonviolento, Rete dei Comitati per la Pace di Puglia, Pax Christi, Peacelink, Radici Future, rete degli Studenti Medi, rete della Conoscenza, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, Un Ponte Per, S.Confin.Arti. Il gruppo reclama “impegni concreti per affrontare le emergenze che vivono persone e Paesi - dalle povertà al clima, dalla salute all’istruzione – ma che devono vedere necessariamente al primo posto la pace e la convivenza tra popoli”. I componenti del collettivo, che hanno animato dibattiti pubblici, hanno elaborato sette documenti, con proposte concrete, \"per il giusto e pacificato governo del Pianeta, in alternativa alle tesi di guerra ai popoli e all’ambiente che si discuteranno al summit del G7\". 

Documenti su pace, istruzione, ambiente salute, lavoro, guerra, intelligenza artificiale, migrazioni, Palestina, che saranno illustrati e distribuiti al Comune di Fasano. A seguire la manifestazione partirà alle 18 da largo Martinelli e si concluderà al parco delle Rimembranze (via Collodi) con i comizi conclusivi. Nella tre giorni del G7 a Fasano il “Tavolo di coordinamento NoG7”, invece, organizzerà incontri e discussioni sui temi che saranno oggetto di interesse a Borgo Egnazia. \"Di fronte a tutto questo non riusciamo a comprendere l’entusiasmo delle amministrazioni locali sulla possibilità di accogliere avvenimenti che in un modo o nell’altro sono portatori di disgrazie per l’intero pianeta - termina la nota - noi continueremo a opporci strenuamente partecipando alle manifestazioni che ci saranno in Italia per i G7 ministeriali\".

Svelato in conferenza stampa il nutrito cartellone di appuntamenti della nuova edizione de L’Angolo della Conversazione, la rassegna dello Yachting Club che festeggia vent’anni. Una bella tappa per il contenitore culturale dello stabilimento di San Vito, diventato un punto fermo dell’estate tarantina grazie al notevole apprezzamento da parte del pubblico. Dodici gli appuntamenti in calendario per questa edizione 2024, come sempre suddivisa tra incontri con l’autore, teatro e la musica dell’Orchestra della Magna Grecia. Si parte l’1 luglio con la “Lectio magistralis” del prof. Massimo Recalcati, a seguire sul palco della Y Beach saliranno gli scrittori Gabriella Genisi (8 luglio), Daniela Baldassarra(11 luglio) e Marcello Veneziani (15 luglio); il 18 luglio spazio allo spettacolo teatrale di Clarizio di Ciaula “Non è stata una bella idea”, il 26 luglio toccherà al giornalista Rai Angelo Mellone col suo reading, mentre il 31 sarà ospite Francesco Carofiglio. Il 5 agosto l’arrivo di Vittorio Sgarbi, poi, dopo la pausa ferragostana, sarà il turno di Silvia Scola (20 agosto) e il 5 settembre grande chiusura con Walter Veltroni. Da definire le date dei due concerti al tramonto a cura dell’Orchestra della Magna Grecia e chissà che in corso d’opera non si riesca ad annunciare anche un’altra bella Bsorpresa.                                                                                                                                  Ad illustrare i vari eventi durante la conferenza stampa di presentazione sono stati i titolari dello Yachting Club e ideatori della rassegna, Gianluca Piotti e Daniela Musolino, soddisfatti per il grande traguardo raggiunto da L’Angolo della Conversazione. \"Sembra incredibile ma la nostra rassegna quest\'anno compie vent\'anni -ha esordito Gianluca Piotti-. Iniziata diciamo in sordina è cresciuta anno dopo anno arrivando a festeggiare un traguardo così importante e lo faremo in modo adeguato con una serie di ospiti veramente di spicco. Mi fa piacere poi che l\'importanza della nostra rassegna venga riconosciuta e confermata anche dalle tante richieste di nuove partnership che abbiamo ricevuto per questa edizione\".              Orgogliosa della rassegna e dei risultati ottenuti anche Daniela Musolino. \"Come potete immaginare, organizzare L’Angolo della Conversazione, a parte l’impegno economico e a questo proposito ringrazio i partner per il loro prezioso contributo, ha un grande costo in termini di tempo ed energie. Siamo però ripagati anche dalla soddisfazione di riuscire ad ospitare e conoscere tante personaggi famosi. Molti di loro sono venuti a Taranto per la prima volta proprio grazie alla nostra rassegna estiva. Anche quest’anno ci attendono tanti eventi di spicco\".                                     A supportare l’organizzazione della rassegna numerosi partner tra cui BCC di San Marzano, Programma Sviluppo, Maldarizzi Automotive, Comes, Teleperformance, Varvaglione Vini, ORO6, ErrediAssicurazioni e Odontoiatria Zito.                         Per la BCC San Marzano di San Giuseppe, ha presenziato il presidente Emanuele di Palma. “La nostra banca unisce da oltre 70 anni la funzione di intermediazione creditizia con la vocazione propria di un’impresa a responsabilità sociale -ha affermato-. Siamo parte integrante della comunità in cui operiamo. La collaborazione con l’Angolo della Conversazione è un esempio significativo di come riusciamo a fare rete sul territorio per la cultura e il sociale”. Affezionata alla rassegna anche la Maldarizzi Automotive rappresentata dal presidente, il cav. Francesco Maldarizzi. “Siamo davvero felici di essere ancora una volta partner dello Yachting Club -il suo commento- ancor più nel ventesimo anniversario de L’Angolo della Conversazione. Come azienda siamo da sempre molto attenti, soprattutto in una città come Taranto, a tutte le attività culturali e sociali che arricchiscono il territorio. Non è un caso che anche la nostra offerta di mobilità è da sempre attenta alle esigenze di una società che cambia ed evolve”.     Tra i partner più fedeli c’è pure Programma Sviluppo, presente con il responsabile della comunicazione, Marco Sebastio. “Non ci definiamo partner ma amici e sostenitori di questa bella rassegna, perché crea aggregazione, cultura e valorizza il territorio -ha specificato- tutti aspetti che stanno molto a cuore al nostro direttore generale Silvio Busico”.                                                                                                                        Per la Comes presente invece il titolare, Vincenzo Cesareo. “Ho aderito con piacere all’iniziativa dello Yachting Club convinto che si possa fare rete mettendo insieme le forze buone del territorio con l’obiettivo di rilanciarlo -ha spiegato- anche attraverso rassegne culturali come l’Angolo della Conversazione”.                                              Altra new entry, Teleperformance, intervenuta con il responsabile marketing e comunicazione, Alessandro Ladiana. “La nostra azienda è operativa a Taranto da vent’anni e avvicinandoci agli eventi culturali proviamo a restituire al territorio ciò che abbiamo ricevuto. Nel caso dello Yachting, Teleperformance ha ritenuto opportuno sostenere chi vent’anni fa ha scelto coraggiosamente di investire nella cultura”.                                                                                                                                         Per sopraggiunti impegni istituzionali ha dovuto dare forfait l’assessore alla cultura del Comune di Taranto, Angelica Lussoso.           

       

Sembra quasi di essere catapultati nell’antica Roma, tra i banchetti descritti da Giovenale nella sua Satira V: da un lato i ricchi che banchettano con cibi raffinati, pietanze delicate e vino di qualità, dall’altro i poveri a tavola con pane scuro e verdure comuni. Potrebbe essere l’olio – pugliese – su tela che chiude, in una immagine, ciò che accadrà stasera a Brindisi per il cinquantesimo vertice del G7 e settimo a guida italiana. Da un lato la cena al Castello Svevo con il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella – che accoglierà insieme alla premier Giorgia Meloni i Capi di Stato - dall’altra la “Cena dei poveri”, organizzata dal “Tavolo di coordinamento NOG7” in piazza Vittoria a Brindisi, a partire dalle 18. Nel Castello un mini-concerto jazz del sassofonista Stefano Di Battista, in piazza, invece, dibattiti a cura del movimento – composto da Roberto Aprile, Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta – con ospiti curdi e palestinesi e poi un concerto dei “Pizzicame”, nella migliore tradizione pugliese della pizzica. Ai leader e i rispettivi componenti dello staff – accolti in tre sale diverse - sarà offerto un menù “leggero” (e rigorosamente senza carne e pasta lunga, per evitare incidenti diplomatici) di quattro portate: piatti della tradizione pugliese, con qualche tocco internazionale, scelti dallo chef Vincenzo Elia, sotto la supervisione del presidente di Feralberghi Pietrangelo Argenteri, che ha curato ogni dettaglio per il primo appuntamento di stasera. Si comincerà con uno scorfano con pomodorini secchi ed erbe aromatiche, accompagnati da barattieri e pomodorini fiaschetto di Torre Guaceto. Si continua con tortelli ripieni di gallinella con julienne di pesce serra affumicato e poi, ancora, filetto di dentice alle mandorle di Toritto e una crema di burrata di Andria. Il dessert sarà un crumble di tarallo dolce e ciliegie ferrovia, accompagnato da amaro Carduus di Brindisi, a base di carciofo, e caffè Fadi, una torrefazione del posto. Nei calici vino locale di Tenute Rubino: il primitivo Visellio, il rosato Oltremè e il vermentino Libens. Per la “Cena dei poveri”, invece, sono in preparazione 400 frise pugliesi: una sorta di pane biscottato, a forma di ciambella, cotto al forno e poroso, insaporito con pomodoro, olio extravergine d’oliva e rosmarino. E poi cuscus, granelli di semola di grano duro, condito con verdure. Poi acqua e vino “della casa”. Tutto rigorosamente in piatti, bicchieri e tovagliato biodegradabile. “È un modo per unire la tradizione pugliese a quella dei popoli che in questo momento rischiano di più per la guerra e per i cambiamenti climatici – ha spiegato all’Agi Bobo Aprile - In un mondo che va a rotoli, che ha sempre più fame di pace, valori di fratellanza, ripartiamo dalla semplicità di stare assieme”. E poi l’invito a tutti i brindisini di “appendere bandiere bianche e per la pace sui balconi: il messaggio è di continuare a credere in un altro mondo possibile”.

La testa di Augusto capite velato e il suo universale messaggio di pace per dare il benvenuto in Puglia ai grandi della Terra. È l’iniziativa del Museo archeologico nazionale di Taranto in vista del vertice del G7 a presidenza italiana in Puglia (a Borgo Egnazia). Per il suo saluto, declinato in tutte le lingue degli Stati rappresentati nel G7, il Museo nazionale ha scelto il prezioso marmo che ritrae la testa dell’imperatore Augusto, risalente alla prima metà del I secolo dopo Cristo e rinvenuto a Taranto nel 1943. Il ritratto, esposto nella sala quattordicesima del Museo, ha ottenuto, infatti, il riconoscimento della Federazione Italiana Club Unesco come “Monumento testimone di una cultura di pace”. “Dopo gli oscuri decenni delle guerre civili, una volta conseguito il potere assoluto, Augusto si presenta ai Romani come fondatore della politica e della cultura della pace, promuovendo una campagna di rinnovamento religioso e morale, e mostrandosi come il rispettoso custode dell’ordine istituzionale, così come lo stesso Augusto ci riferisce nella sua biografia\", dichiara la direttrice del MarTa, il Museo di Taranto, Stella Falzone. 

Sono all’ex Ilva di Taranto e concludono oggi la loro visita, gli imprenditori ucraini di Metinvest. Questo gruppo è fra quelli stranieri che hanno dichiarato il proprio interesse a investire in Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, società per la quale i commissari Fiori, Quaranta e Tabarelli avvieranno dal prossimo mese le procedure di assegnazione. I rappresentanti di Metinvest hanno visitato altiforni e acciaierie e si sono spostati tra Genova e Novi Ligure dove AdI ha altri stabilimenti. La visita di Metinvest segue quella degli indiani di Vulcan Steel e Steel Mont avvenuta la scorsa settimana. Da quanto si apprende, Metinvest avrebbe espresso il suo interesse per l’ex Ilva. La visita è stata informale - così come lo é stata quella della scorsa settimana - e potrebbe preludere ad una iniziativa più specifica in vista dell’assegnazione dell’azienda. Metinvest ha avuto in Ucraina i propri impianti gravemente danneggiati a causa della guerra intrapresa dai russi. Il gruppo, forte della disponibilità di materie prime per la produzione dell’acciaio, ha quindi cominciato a ricostruire all’estero una propria capacità produttiva. Metinvest è impegnato in un progetto nell’area di Piombino: un forno elettrico, 2 miliardi di investimento e 1.500 occupati. I lavori a Piombino dovrebbero cominciare a fine anno. 

di Lucia Pulpo 

 

Dalla scorsa settimana ho rincominciato la mia abituale balneazione estiva sulla più grande delle isole Cheradi, S. Pietro.

Andare a mare e nuotare è una necessità per chi, come me, si muove su sedia a rotelle da decenni. Sull’isola mi conoscono e mi aiutano da sempre ma, quest’anno sarà io ad aiutare loro perché il nuovo stabilimento mi ha regalato la gioia di potermi muovere sola, facilmente, sicura di avere le chiavi a portata di mano. Le chiavi sono quelle della cabina e del bagno, vado io a prenderle al bar perché tutti i gradini sono stati abattuti grazie ad una pavimentazione mai vista prima sull’isola. Dall’inizio dello stabilimento ai bagni si fila liscio. I bagni nuovi dove molti entrano chiedendosi se debbano calzare un copri-piedi perché pavimenti e accessori brillano. Il bagno dei disabili è enorme con maniglie, doccino e fasciatoio per cambiare i neonati. Si potrebbe osservare che i bagni di alcune strutture pubbliche sono così da tempo; certo ma qui non immaginavo nemmeno potessero arrivare simili progetti. La balneazione sull’isola è sempre stata rustica, l’arte dell’arrangio era legge, pratica felice intendiamoci: il mare di qui è un sogno che travalica realtà e coscienza . Infatti inizialmente ho dubitato fosse tutto vero fin quando ho visto il personale all’opera. I bagnini arrivano prima e preparano sdraio e lettini vicino agli ombrelloni risolvendo, a priori, il problema delle lunghe file coi documenti alla mano per accaparrarsi ombrelloni e sdraio.  Davanti al bar sono state tolte le cabine regalandoci un orizzonte con le palme che salutano il mare mentre nell’aria si intrufola il profumo del forno a legna attivo tutti i giorni. Il bar è un bancone esposto al via vai dei bagnanti prima seduti comodamente sulle poltroncine e divanetti posti lungo il perimetro con all’interno tavoli e sedie per tutti i gusti.  Novità assoluta: le docce sulla sabbia nella zona alta, con acqua disponibile a qualunque ora. Questo, per i veterani, è un vero e proprio prodigio perché qui non ci sono sorgenti, l’acqua arriva a bordo di cisterne da Taranto ed era razionata contro lo spreco ad opera del gioco incosciente dei bambini. Docce aperte h24 e ci sono anche quelle calde in muratura. La zona coi biliardini e altri giochi per bambini la stanno costruendo come dimostrano la tuta e gli scarponi di Antonio Esposito e Pasquale Bruno, due dei magnifici cinque che dalla fine di gennaio stanno lavorando alacremente per consentire ai bagnanti un tuffo rilassante contro il “logorio della vita moderna”. Malgrado gli scarponi, Pasquale mi ha accompagnato giù in spiaggia, non sono ancora tanto spericolata da fare la vecchia discesa in cemento da sola, mentre Antonio ha aiutato un’altra persona su sedia a rotelle, un atto non di regolamento ma di generosità. In questi giorni sono state  allungate le passerelle ignea fino al bagnasciuga, forse un’accortezza di Alessio Briganti che spesso s’affaccia sulla spiaggia per controllare cosa serve. A differenza loro, Alessio veste con maglietta e pantaloncini da divisa “marittima”, un gruppo in continuo movimento, molto disponibili verso esigenze e domande varie. Il più loquace, Enrico Antonino mi ha spiegato che quest’anno i motoscafi in rotta abusiva troppo vicini alla riva saranno allontanati subito perché lui lavora alla torre di controllo della marina ed ha un filo diretto con la capitaneria di porto, pigra nel rispondere in passato. La medicheria ha una nuova struttura ben attrezzata con personale titolato, ma in casi estremi c’è un mezzo veloce permanentemente ancorato al pontile. 

“Siamo solo a metà percorso  circa. Non riusciremo a fare tutto entro questa stagione. Sto chiedendo molto ai miei uomini, lavorano anche di sabato e domenica, nemmeno mia moglie è contenta di questo incarico perché sono mesi che sto poco a casa. Mi ha chiamato l’ammiraglio Aurelio De Carolis quando l’isola è passata dal dipartimento di Maricommi a Maristanav con diversa disponibilità di budget per realizzare i lavori”.

Questo mi ha spiegato il capo spiaggia, Andrea Caiandro, prima di lanciarsi col mezzo veloce all’inseguimento di un pattino con bagnanti inesperti troppo lontani dalla riva, in balia d\\\'una corrente che li trascinava al largo ostacolandone pericolosamente il ritorno. Soddisfatta più che stanca, mi sono avviata verso il traghetto per il ritorno e quando ho calpestato le mattonelle poste dove avevo indicato il passaggio difficile per le rotelle della mia sedia, ho gridato come il dottor Frankenstein dei film: “Si può fare!!!” Quest\\\'estate si preannuncia fantastica. 

 

 Dal matrimonio di Justin Timberlake e Jessica Biel nel 2012, ai tre giorni di festa per l’unione indù tra Ritika Agarwal e Rohan Meta nel 2014. Dai compleanni festeggiati da Madonna, prima nel 2017, poi nel 2021, passando per le vacanze di David e Victoria Beckham, Micheal Bublè e Tom Hanks, fino a Chiara Ferragni e Dolce&Gabbana. Il resort a 5 stelle, tra i Leanding Hotel of the World, Borgo Egnazia, potrà segnare anche l’arrivo dei Grandi della Terra, chiamati a raccolta dalla premier italiana Giorgia Meloni, dal 13 al 15 giugno prossimi. Borgo Egnazia, perla incastonata nelle campagne del territorio di Savelletri, frazione di Fasano in provincia di Brindisi, riproduce un paese tipico pugliese: un mondo rurale che profuma di Puglia, con la piazza principale, piccoli vicoli e corti di pietra, odorosi giardini di buganvillee, gelsomini, rosmarino e ulivi millenari che fanno ombra alle candide villette. Gli ospiti hanno a disposizione ristoranti stellati, grandi chef e massaie a preparare la colazione, due spiagge private, cala Masciola e La Fonte, oltre al San Domenico Golf, della vicina Masseria San Domenico. È proprio da quel luogo che tutto ebbe inizio nel 1996: gli imprenditori Sergio e Marisa Melpignano hanno moltiplicato la storica tenuta di famiglia, in quella che poi, nel 2010, sarà Borgo Egnazia. Una struttura che, da sola, genera un giro d’affari di 63 milioni di euro, in crescita – grazie all’effetto G7 – del 20 percento nel 2024. Ora i propositi della Egnazia Ospitalità Italiana (Eoi), la management company fondata e guidata da Aldo Melpignano, con la madre Marisa – pioniera del turismo pugliese -, sono di estendere il “modello Borgo Egnazia” ad altre 20 strutture di lusso, diffuse in tutta Italia. In questo mondo caleidoscopico – fatto di turismo, economia, tradizione e innovazione - si inserisce anche la storia di Egnazia, città di cui oggi rimangono solo le rovine, ma che fu centro dei Messapi:  il suo nome deriva dal fatto che il suo porto veniva utilizzato principalmente per raggiungere l’inizio della via Egnatia. Si tratta dell’antica strada di comunicazione della Repubblica romana, che congiungeva l’Adriatico con l’Egeo e il Mar Nero, la cui realizzazione ebbe inizio nel 146 a.C., avvenne su ordine del proconsole di Macedonia Gneo Egnazio, dal quale traggono origine entrambi i toponimi. Un’importante via che verrà citata da Plinio, Strabone e Orazio, che la ricorda in una Satira che narra il suo viaggio da Roma a Brindisi: un viaggio che verrà ricordato a lungo, nei libri di storia, anche per i Grandi della Terra, che faranno proprio a Borgo Egnazia il luogo principe per creare ponti di comunicazione e dialogo.

Si è svolta domenica la VI° Bangkok Fight Club a Faggiano (Ta) presso la Daisy Dance & Sport, gli Atleti Francavillesi della scuola ASD Gio\\\\\\\'Phanter Combat sita in via Renato Imperiali 50 a Francavilla Fontana BR, hanno combattuto nel settore K-1 Light 2° posto Derna Vittorio, 2° posto per l\\\\\\\'Atleta Iurlaro Andrea, 2 ° posto per l\\\\\\\'Atleta Chiara Indirli, 1° posto per l\\\\\\\'Atleta Diego Candita, 1° posto per l\\\\\\\'Atleta Pietro Semeraro. Tutti preparati tecnicamente dal loro Maestro Giovanni Caniglia. La competizione ha permesso agli atleti di mettersi alla prova, rappresentando un momento di crescita e gratificazione sia personale che collettiva all\\\\\\\'insegna dello sport e dei valori che esso trasmette. 

Lu.Lo. 

Riceviamo e pubblichiamo questa bellissima testimonianza che parla di elezioni, ma da una prospettiva diversa, quella che racconta di ciò che accade in un seggio, a Taranto, delle relazioni umane che si vengono a creare, delle persone come Luigi che rendono quest\'esperienza  indimenticabile e preziosa 

 

 

Luigi è nato a Taranto vecchia nel lontano 1943 e risiede a Taranto Tamburi da ragazzino ha fatto la gavetta presso una rivendita locale di elettrodomestici e raggiunta la maggiore età è stato militare della Marina come radiotelegrafista per 6 mesi a La Spezia e per i successivi 18 mesi tra Messina e Taranto. Dal 1970 è stato portalettere a Milano per 5 anni per poi trasferirsi a Taranto consegnando per oltre 25 anni la posta al quartiere Tamburi sempre a cavallo della sua bicicletta. Felicemente sposato da 55 anni con Rosa con cui ha messo su una bella famiglia composta da 3 figli e 7 nipoti. Dal 2001  in pensione si dedica alla famiglia e alle relazioni con la comunità dei tamburi girando sempre con la bicicletta ormai amica di vita da oltre 50 anni. Luigi è stato accolto con un po\' di scetticismo nel seggio 167 in sostituzione di un giovane scrutatore che non si è presentato e da subito si è rilevato una valida risorsa, collaborando con tutti i componenti del seggio. Alla sua veneranda età, 81 anni, Luigi si è dimostrato una persona dall\'animo gentile e con valori etici e morali ormai perduti, che ha ancora voglia di apprendere ma anche di mettere a disposizione del seggio la sua esperienza di vita oltre che professionale. Luigi infatti ha voluto/cercato l\'incarico per senso di servizio verso la famiglia in quanto il compenso che percepirà lo metterà a disposizione dei figli e dei nipoti. Luigi è davvero un esempio da imitare perché nonostante un weekend segnato da temperature davvero roventi ha donato il suo tempo dedicandosi al seggio. I componenti del seggio, Francesco, Christian, Tommaso, Roberto e Lia pertanto ringraziano Luigi per il suo impegno e per la sua disponibilità, augurandosi di poterlo incontrare in giro con la sua bicicletta...

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