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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

“L’ultimo stipendio lo abbiamo percepito a novembre”. É l’alba quando il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, arriva davanti a una delle portinerie di Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva di Taranto, da dove ha inaugurato la sua giornata nel capoluogo pugliese incontrando gli operai della fabbrica che cominciano il turno di lavoro del mattino. Quello delle retribuzioni in ritardo è il primo problema che i lavoratori dell’indotto pongono a Urso. “Dicembre senza stipendio, senza tredicesima e oggi ancora niente”, prosegue il lavoratore.

    Poi dal gruppo di operai che si assiepa attorno a Urso, accompagnato da esponenti locali di FdI (il deputato Dario Iaia e il consigliere regionale Renato Perrini), si alzano altre voci preoccupate: “Siamo senza un euro ministro, ci viene da piangere, siamo tutti padri si famiglia, che cosa diciamo ai nostri figli? Cerchiamo una soluzione”. “Ragazzi diciamo che otto governi non hanno fatto niente, sono venuti a fare le passerelle - afferma un altro operaio rivolto ai colleghi - già che ci ha cacciato la Morselli ci ha fatto un grande favore, siamo fiduciosi” e il riferimento è all’uscita di scena dell’amministratore delegato di Acciaierie, Lucia Morselli, in conseguenza dell’entrata della società in amministrazione straordinaria decisa dal Governo con la nomina del commissario Giancarlo Quaranta. “Diamo risposte ai lavoratori di Taranto” ha chiesto un altro operaio.

    Urso, che ha ascoltato tutte le preoccupazioni dei lavoratori, ha risposto: “Capisco bene, so cosa significa”. Il ministro questa mattina dalle 7 incontrerà in fabbrica, nella sala del cosiddetto “parlamentino”, altri lavoratori di Acciaierie e delegati sindacali, e poi alle 8.15 sarà in Prefettura per presiedere un vertice insieme alle parti sociali, sindacati e imprese, presenti anche i commissari delle due amministrazioni straordinarie, quella di Ilva, società proprietaria degli impianti siderurgici, e quella di Acciaierie d’Italia, società che gestisce gli impianti. Urso incontrerà anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.  (foto Ansa)

Martedì 27 e mercoledì 28 febbraio sul palco ionico l’attore e conduttore piemontese

Il direttore Busco: «Bisio è un istrione, ci divertiremo ed emozioneremo»

 

Un racconto in cui si mescolano perfettamente elementi di crescita personale, stralci biografici allegri e riflessivi, e una lista di esperienze travagliate e momenti gioiosi della vita. Al Teatro Fusco, martedì 27 febbraio alle ore 21.00 e mercoledì 28 alle 18.00, Claudio Bisio porta in scena “La mia vita raccontata male”, spettacolo a firma di Giorgio Gallione, in una nuova appassionante data della fortunata stagione di prosa messa a punto dal Teatro Fusco in sinergia con l’Amministrazione comunale, e con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese.

 

«Non solo ci sarà l’occasione per divertirsi ed emozionarsi – il commento del direttore del Teatro comunale Fusco, Michelangelo Busco –, grazie alla presenza scenica di un grande e istrionico Claudio Bisio; in questa serata rifletteremo su ciò che ci accade nel quotidiano, rivalutando le nostre esperienze da un’altra prospettiva. Sono certo che il pubblico tornerà a casa arricchito».

 

“La mia vita raccontata male” trae spunto dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo, alternando racconti e pensieri senza soluzione di continuità: ricordi familiari e amorosi si intrecciano con personaggi del calibro di Bertolt Brecht, Mara Venier e le sorelle Kessler. La storia particolare si amalgama nella Storia, passando dai mondiali di calcio ai cambiamenti politici sullo sfondo di un’Italia che, in fondo, è sempre la stessa. La rappresentazione, spaziando brillantemente tra la sfera pubblica e privata, tra la realtà e la sua versione romanzata, è una narrazione eccentrica e scanzonata, un po’ musica e un po’ prosa, di tutte quelle vicissitudini che, consapevolmente o casualmente, contribuiscono a plasmare la nostra identità. A dar vita a questo microcosmo di esperienze ed errori ci sarà Claudio Bisio, che riuscirà a farci riflettere anche sul nostro modo di descrivere e dettagliare, di quei filtri che applichiamo a ciò che viviamo; a farci capire che la vita non sempre è ciò che si vive, ma ciò che si racconta.

La regia dello spettacolo è di Giorgio Gallione, mentre ad accompagnare Claudio Bisio sul palco ci saranno i due musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino. Le scene e i costumi sono a cura di Guido Fiorato, mentre le musiche portano la firma di Paolo Silvestri. Aldo Mantovani è il light designer. L’opera è una produzione Teatro Nazionale di Genova.

 

Il botteghino del Teatro Fusco è aperto dal martedì al venerdì, dalle ore 15:30 alle 19:30. Il biglietto intero per la platea è di 30€ (ridotto 25€), per la galleria è di 25€ (ridotto 20€).

“Il commissario ci ha detto che ha cominciato a Taranto ma ci ha detto che farà passaggi in tutti gli altri impianti principali come Genova e Novi Ligure. C’é un elemento necessario: per poter ripartire bisogna mettere in sicurezza i lavoratori, gli impianti e lo stabilimento. Credo che questo sia il punto fondamentale e su questo vanno garantite le risorse necessarie da parte del Governo per poter realizzare questo lavoro straordinario di messa in sicurezza”. Così Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil, all’uscita dell’incontro con il commissario di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria avvenuto oggi a Taranto. 

Mercoledì 28 febbraio alle 18 presso la Libreria Dickens di Taranto, si terrà la presentazione del libro curato da Beatrice Fiorentino per le edizioni Hoepli

 Intervengono: Beatrice Fiorentino, curatrice della pubblicazione,  che si collegherà in videoconferenza,

Massimo Causo, critico cinematografico, Davide Di Giorgio critico cinematografico.

 L\'incontro sarà moderato da Giulia Galli, Presidio del Libro Dickens – Il Granaio.

 

Nuova Storia del Cinema, dalle origini al futuro, edito Hoepli, una è delle tante possibili, cercando di tessere innovative relazioni tra le immagini, pensando chiavi di lettura insolite e magari suggestive per raccogliere la sfida di raccontare un percorso lungo oltre centoventi anni con rinnovata vitalità. Un viaggio dalle origini al presente attraverso un taglio narrativo accessibile sia al cinefilo esperto che al neofita, lungo le più importanti tappe artistiche, estetiche, storiche, tecnologiche, sociali che hanno segnato la storia della settima arte: il cinema muto e la golden age di Hollywood, i generi e il cinema d\'autore, il neorealismo e le innovazioni della modernità, il postmoderno, la crisi della sala e le sfide dei nuovi linguaggi nell\'era del cinema on demand. Un percorso a più voci, curato da Beatrice Fiorentino e frutto di contributi completi e competenti di numerose e autorevoli firme della critica contemporanea, per creare una connessione con il presente, avventurandosi a ragionare con il futuro.

 

La presentazione del volume, edito da Hoepli, inaugura il ciclo “Immagina il mondo – Orizzonti e visioni tra passato e futuro”, organizzato dal Presidio del Libro Dickens Il Granaio,  in collaborazione con l\'associazione culturale Brigadoon Altre Storie del Cinema.

Beatrice Fiorentino è critica cinematografica, saggista e giornalista pubblicista, è Delegata Generale della Settimana Internazionale della Critica di Venezia, membro degli EFA (European Film Academy) e dell\'Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Docente a contratto di Semiologia del cinema e dell\'audiovisivo all\'Università degli studi di Trieste, collabora con quotidiani e riviste specializzate.

 Massimo Causo, critico e programmatore cinematografico, giornalista pubblicista, dal 2007 al 2019 ha curato la sezione “Onde” del Torino Film Festival, con cui ha collaborato fino al 2023. È membro dell\'EFA (European Film Academy). Collabora con “La Gazzetta del Mezzogiorno” e “Film TV”. Come programmatore è stato selezionatore della Settimana Int.le della Critica della Mostra del Cinema di Venezia e collabora con il Festival del Cinema Europeo di Lecce. È fondatore di Monsters – Taranto Horror Film Festival.

 Davide Di Giorgio critico cinematografico e giornalista pubblicista, è direttore artistico di Monsters – Taranto Horror Film Festival e collabora con il Festival del Cinema Europeo di Lecce. Collabora con le riviste duels, Sentieri Selvaggi, Il Ragazzo Selvaggio, è autore di monografie sulle saghe di Halloween, Godzilla e sul cinema di Mario Bava. 

Due giovani sono morti in un impatto tra due auto alla  periferia di Mesagne, in provincia di Brindisi sulla via per Torre Santa Susanna. A perdere la vita una coppia di ventenni che viaggiava su una Grande Punto. Una terza persona, un uomo di 32 anni che si trovava su una BMW, è stata condotto in codice rosso in ospedale. Sul posto 118 e forze dell ordine.

Le vittime che viaggiavano sulla Fiat Grande Punto sono un ragazzo di 20 anni di Sava in provincia di Taranto e  una ragazza di 17 anni di Latiano, nel Brindisino. I soccorsi sono stati tempestivi, sul posto sono arrivati vigili del fuoco, polizia locale è 118. Ma nonostante i tentativi di rianimarli, per loro non c\' è stato nulla da A perdere la vita sono stati 

Matilde Chionna, 18 anni non ancora compiuti di Latiano e Matteo Buccoliero, 20 anni residente a Sava in provincia di Taranto, figlio del magistrato Mariano Buccoliero, pubblico ministero impegnato in processi come quello per il delitto Scazzi e Ambiente Svenduto. 

La ragazza giocava a pallavolo e alle 18 aveva giocato a Oria, la sua squadra, contro il Monopoli (campionato regionale di serie D). Lui era andato a vedere la partita e poi se n\'erano andati insieme. Poi dopo, la tragedia.

Lu.Lo. 

 

Mister Capuano:Questa squadra rappresenta al meglio la città. De Marchi: Dedico il gol a questa magnifica tifoseria

 

 

 


di Andrea Loiacono 

Una rete di Demarchi all\' 11\' sotto la curva nord regala al Taranto tre punti pesantissimi contro nel big match dello Iacovone contro  il Catania di Cristo Lucarelli. Il Taranto deve fare a meno dello squalificato Mamadou Kanoute capocannoniere della squadra e mister Capuano si schiera con il 3-4-3 con Fabbro, Demarchi e Bifulco a comporre il trio offensivo. Il Catania si schiera col 4-4-2 con l\' ex Cianci terminale offensivo. Il Taranto parte forte e all\' 11 Demarchi raccoglie un pallone a seguito di calcio d\' angolo e porta gli ionici in vantaggio. Da quel momento il Taranto si difende bene e riparte. Nel secondo tempo Catania pericoloso con Welbeck ma Vannucchi è super. Sul finire ci prova l\' ex Cianci ma nulla di fatto. A fine partita grande festa da parte della squadra sotto la curva nord festante. 

 

Queste le parole del tecnico Capuano nel post gara: \"Si è trattato di una partita che abbiamo meritato di vincere , l\' abbiamo gestita senza soffrire più di tanto e senza concedere molto a una grossa squadra. La mia è una squadra che conosce i propri limiti e che si sacrifica all\' inverosimile. Penso che abbiamo meritato la vittoria. Noi abbiamo l\' obiettivo di fare i play off e il campionato non è ancora finito. Questa squadra oggi ha dimostrato ancora una volta di essere degna della città.\"

 

Felice e non potrebbe essere diversamente Michael DeMarchi alla sua prima rete in rossoblu: \"Sono felice per il gol e per la vittoria della squadra. Il gol mi fa bene e mi aiuta a lavorare ancora meglio. In occasione del gol mi sono avventato sulla sfera dopo la battuta del calcio d\' angolo ed è andata bene. Segnare sotto la curva nord è un\' emozione unica. Dedico questo gol alla gente di Taranto che da quando sono arrivato mi incita e mi sostiene. La classifica in questo momento è buona ma dobbiamo pensare alle prossime dieci partite senza montarci la testa.\"

Dopo il successo della scorsa settimana a Francavilla Fontana, torna in scena domani, sabato 24 febbraio al Teatro Fusco di Taranto, la Compagnia Teatrale VOCI NELLA NOTTE con “MURATORI” di Edoardo Erba.

 

La celebre commedia del drammaturgo pavese, messa in scena per la prima volta in dialetti pugliesi, affronta un tema quanto mai attuale: la crisi dei teatri sempre più sacrificati per fare spazio a lucrosi mega-supermercati. Tra esilaranti scambi comici e momenti di profonda riflessione, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali che è un inno d’amore al teatro. In una notte infinita e sospesa, due muratori sono al lavoro per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso: l’area è stata ceduta al supermercato confinante che deve ampliare il magazzino. È un abuso, bisogna lavorare in fretta, e i due si impegnano con tutte le loro forze per finire prima che venga il giorno. Ma il teatro è un luogo magico, e profanarlo significa scatenare presenze nascoste, irrazionali, capaci di scavare voragini di emozioni nel cuore dei due ignari manovali. E così i due muratori sono protagonisti dell’incontro con una enigmatica e sensuale signorina Giulia che scompiglierà il loro destino e quello del teatro. Una commedia che alterna momenti comici a momenti poetici, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali, un inno d’amore al teatro.

 

In cabina di regia ed anche in scena nelle vesti di muratori il collaudato duo Chicco Passaro e Federico Passariello, accompagnati in scena da Angela De Bellis.

           

            Il costo del biglietto è di € 15 ,00 in platea  € 10,00 galleria.

 

 

Per info, prenotazioni e accrediti stampa chiamare il 329.0817679 – 348.4144913.

 

Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, terrà martedì 27 febbraio a Taranto, alle 8.15, in Prefettura, un vertice su Acciaierie d’Italia, ex Ilva. La convocazione é stata fatta oggi dal prefetto Paola Dessì e all’incontro parteciperanno i commissari dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia e di quella di Ilva. Quest’ultima società è proprietaria degli impianti, mentre la prima é invece gestore in fitto. All’incontro sono stati convocati sindacati confederali e metalmeccanici e le associazioni Confindustria, Aigi, Confartigianato, Casartigiani, Confapi, Conftrasporto, Cna e Federmanager. Intanto, il presidente di Aigi, Fabio Greco (Aigi è l’associazione dell’indotto), dopo l’incontro avuto oggi col commissario straordinario di Acciaierie d’Italia, Giancarlo Quaranta, ha dichiarato che quest’ultimo gli ha prospettato una situazione che “se entro l’1 marzo come indotto non torniamo al lavoro, la fabbrica è chiusa. E io ho detto: visto che é così, trovate il metodo per farci pagare, la strada e le proposte ce l’hanno”. Inoltre, secondo Greco il commissario dell’amministrazione straordinaria ha detto che “il suo mandato è quello di portare avanti il siderurgico e deve assolutamente procrastinare il contratto di fitto degli impianti con l’amministrazione straordinaria di Ilva perché ha bisogno di più tempo. Vuole prorogare il contratto che scade fine maggio perchè come commissario ha avuto il mandato di vendere Acciaierie a un nuovo privato. La fabbrica non rimarrà statale. Le due amministrazioni straordinarie stanno quindi lavorando per definire questa proroga”. 

Domani, sabato 24 febbraio, al Cinema Teatro Orfeo di Taranto alle ore 18 in programmazione “PALAZZINA LAF”, l\'opera prima di Michele Riondino sui 79 confinati dell\'Ilva di Taranto, che si è aggiudicata 3 Ciak d\'Oro nelle categorie Miglior esordio alla regia, Miglior attore protagonista, Miglior canzone originale \"La mia terra\" di Antonio Diodato. In sala ci sarà il regista e attore protagonista Michele Riondino, nel ruolo di Caterino Lamanna, un Fantozzi nero, così come lo ha definito lo stesso Riondino. Nel cast anche Elio Germano, Elio Germano, Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela e Anna Ferruzzo, Giordano Agrusta. 

Il film sarà programmato Sabato, Domenica e Lunedì alle 18,00 e alle ore 22,00.

Lu.Lo. 

“Sicuramente parliamo di mesi, non parliamo di anni”. Lo ha detto a proposito del ritorno di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, al mercato e ai privati dopo l’amministrazione straordinaria decretata nei giorni scorsi dal Governo, il nuovo commissario Giancarlo Quaranta, oggi in una intervista al TGR Rai Puglia. “Cosa fondamentale - ha aggiunto il commissario - è la concertazione, la convergenza su un unico punto: garantire la continuità produttiva degli stabilimenti. Mi esprimo al plurale perchè la questione non riguarda solo Taranto, ma Genova, Novi, Racconigi, Marghera, quindi è importante per noi avere questa convergenza sia nell’ambito industriale, che dal punto di vista sociale, interno allo stabilimento” ma anche “delle città che ospitano gli stabilimenti”. Il consenso manifestato sul suo nome da mondo dell’impresa e mondo sindacale, “ha rappresentato per me una forte spinta ad accettare l’incarico del ministro Urso e quindi ora sono impegnato a rispettare l’impegno assunti nei confronti di tutti”, ha proseguito Quaranta. “Le prime impressioni - ha affermato - sono orientate alla necessità di approfondire vari aspetti, sia tecnico-produttivo, sia gestionale” per “riportare l’azienda nelle condizioni ottimali e dal punto di vista dell’affidabilità produttiva e di sicurezza degli impianti e, nello stesso tempo, generare quelle che sono le condizioni volute in maniera molto chiara dal Governo, e in particolare dal Mimit, nel procedere quanto prima al bando di gara per l’assegnazione degli asset produttivi a soggetti interessati a rilevarli”. Quaranta ha aggiunto che “nostro compito di deve svolgere su due binari paralleli: intervenire sulle condizioni attuali dello stabilimento e preparare le condizioni idonee perchè gli asset aziendali vengano affidati a imprenditori privati”. Sui tempi di ritorno al privato, Quaranta ha detto: “Ci auguriamo nel più breve tempo possibile ma questo lo potremo capire via via che prenderemo atto di quelle che sono le situazioni concrete e reali e quindi stabiliremo i tempi necessari”. 

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