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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

 

 

di Andrea Loiacono 

 

Un Taranto volenteroso si deve però arrendere alla capolista Benevento. Nonostante una prova d'orgoglio soprattutto nel primo tempo i rossoblu si arrendono nel finale alle reti di Starita e Talia ed escono sconfitti 0-2 rimanendo ultimi in classifica con tre punti. Non è bastato un incitamento costante da parte dei propi sostenitori che a fine gara hanno manifestato il proprio disappunto per la situazione sportiva ma soprattutto societaria che non accenna a dipanarsi, con un closing che non si concretizza e una squadra che nei prossimi mesi sarà costretta ad emigrare, probabilmente a Francavilla Fontana per le prossime gare casalinghe. Partiranno infatti lunedì i lavoro di demolizione dell' impianto del rione Salinella in vista della ristrutturazione per i giochi del mediterraneo in programma nel capoluogo ionico del duemilaventisei. Suggestivo il coro che nelle battute finali del match hanno scandito nei confronti di Iacovone e del proprio stadio "Iacovone sarai sempre la nostra casa!"

. A fine gara è parso amareggiato il tecnico dei rossoblu Michele Cazzarò: "Dispiace per il risultato perché sapevamo che forse questa più delle altre era una giornata importante. Nel complesso a mio avviso abbiamo fatto la partita che dovevamo fare tenendo bene il campo tatticamente. Nella prima frazione non abbiamo concesso nulla a una squadra come il Benevento che è capolista con merito. Devo dire inoltre che abbiamo colpito una traversa nei primi minuti di gioco che avrebbe potuto cambiare il match. Nella ripresa abbiamo concesso qualcosa di più soprattutto su palla inattiva. Dobbiamo prestare maggiore attenzione perché questi episodi determinano i risultati. Il momento è difficile ma ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Sono venuto in un momento delicato. Ho accettato firmando un contratto perché il Taranto non avrebbe potuto giocare senza un allenatore in panchina. Penso di meritare rispetto, andiamo avanti pensando alla prossima partita."

Dal 25 al 30 novembre torna per la settima volta l'appuntamento culturale pugliese, da quest'anno Fantastic Film Festival. Sei giorni di proiezioni, oltre 50 titoli con focus su Jean Rollin, cinema sperimentale e anteprime con protagonista lhorror d'autore

 

 

I Monsters sono di nuovo a Taranto, un mese più avanti rispetto al tradizionale appuntamento di Halloween. La settima edizione di quello che si conosceva come Taranto Horror Film Festival, e che da quest'anno assume la dicitura di Fantastic Film Festival, si svolgerà infatti dal 25 al 30 novembrenelle ormai consuete strutture del Savoia Cityplex e di Spazioporto. Ogni giornata comincerà alle ore 17 e tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. Al seguente link è possibile scaricare il programma completo: https://shorturl.at/HjW87

 

Il festival è prodotto dall'associazione culturale Brigadoon – Altre storie del cinema, con la direzione artistica di Davide Di Giorgio e la direzione organizzativa di Massimo Causo che intendono d'ora in poi “allargare i confini della nostra ricerca, ponendo il festival sotto il macro genere del fantastico. Ci allineiamo in questo modo ai grandi eventi di settore europei, forti dell'esperienza maturata nel corso dei nostri primi sei anni di attività, con l'intenzione di proseguire con un festival più articolato, pieno di cinema, per spettatori onnivori e curiosi”. Consulenti alla selezione sono Andreina Di Sanzo, Leonardo Gregorio,Massimiliano Martiradonna e Mirco Moretti (Dikotomiko Cineblog).

 

L'edizione 2024 propone 52 titoli da tutti i continenti e sarà nel segno delle vampire, che fanno bella mostra di sé nella locandina disegnata quest'anno dall'artista e fumettista Alessio Fortunatoattivo in Bonelli sulla testata di Dampyr. Promettono sensualità e malinconia, grazie alla retrospettiva Vampire Nude: Omaggio a Jean Rollinmaestro del fantastique francese, di cui si vedranno quattro classici restaurati grazie alla collaborazione con l'editore inglese Powerhouse Films: dall'esordio in bianco e nero Le viol du vampire, fortemente influenzato dal surrealismo, ai successivi Le frisson des vampiresLèvres de sang e Fascination con la musa Brigitte Lahaie, in cui il regista d'oltralpe ha dato forma a un'idea peculiare di horror onirico e decadente, dove la sensualità esibita delle sue vampire nude privilegia al sangue l'idea di un romanticismo perduto. Altre creature della notte si vedranno poi nel corrispettivo focus tematico Il bacio delle vampire, con il classico di Roger Vadim Il sangue e la rosa del 1960 e i corti The Immigrant di Fabrizio Laurenti (che sarà introdotto dall'autore) e il recente messicano Ella se queda, di Marinthia Gutiérrez, tra horror e cinema sperimentale in collaborazione con il festival partner Vicoli Corti, dove ha vinto il premio al miglior cortometraggio.

 

Cuore pulsante del festival è la storica sezione Nuove Tendenze, dedicata al Concorso Internazionale per Lungometraggi e Cortometraggiche proporrà cinque film, quasi tutti in prima italiana: A Mother's Embrace di Cristian Ponce dal Brasile, film di mostri che diventa riflessione sul trauma, sul ritrarsi nell'abbraccio materno, nel grembo amniotico che diventa trappola. Il visionario franco-belga Else, dell'artista visuale Thibault Eminin cui una misteriosa epidemia che fa fondere uomini e oggetti crea un universo inquietante e poetico, a metà fra le mutazioni di Tsukamoto e la materialità inventiva di un Michel Gondry. Dalla Nigeria, il crudo The Weekend di Daniel Oriahi riflette sul recupero delle radici che si fa riflessione sanguinosa sui legami con la madrepatria, i culti tribali e il colonialismo. Spiazzante il giapponese Beast Hand di Taichiro Natsume, low budget dall'anima cangiante, tra noir e body horror, che cambia in continuazione registro come una mutazione corporea, sul filo conduttore di un protagonista cui ricresce il braccio. Infine The Funeral di Orçun Behram, che rinnova il filone zombie attraverso il legame che si viene a creare fra un uomo e un cadavere da smaltire, che si dimostra invece affamato di carne umana.

 

Saranno 22 invece i corti in concorso, provenienti da 10 Paesi e divisi in cinque sezioni tematiche: Landscapes (dove il paesaggio è predominante), Atmosfear (dove domina linquietudine), Visions (che lavorano sulle immagini), Crazies (visioni folli e “scorrette”), Otherworlds (che descrivono altre realtà). Le Nuove Tendenze includeranno anche lo speciale appuntamento Dikotomiko Undergroundin cui il micro-collettivo formato da Massimiliano Martiradonna e Mirco Moretti, della rivista Nocturno, proporrano l'action indiano Kill di Nikhil Nagesh Bhat che promette grande spettacolo. Il film è presentato in anteprima italiana grazie al distributore Blue Swan Entertainment, cui si deve anche il film di chiusura, il canadese In a Violent Nature dell'esordiente ex tecnico degli effetti speciali Chris Nash che riscrive le coordinate del filone slasher dal punto di vista dell'assassino fra i boschi. Opera acclamata dai fan dell'horror internazionali, ha ottenuto un tale successo all'estero che è già annunciato un sequel.

 

Giurati del festival saranno Mariano Baino (regista), Coralina Cataldi-Tassoni (attrice, sceneggiatrice) e Fabrizio Laurenti (regista) per il Concorso Internazionale Lungometraggi. Ivan Saudelli (regista), Paolo Ferretti (distributore, Première Film) e Anthony Ettorre (filmmaker, conservatore) per il Concorso Internazionale Cortometraggi.

 

Al cinema di ricerca è dedicata l'altra nuova sezione del 2024, Vortex, curata da Massimo Causo, che si muove tra i formati e i linguaggi per dimostrare come il fantastico può aprire spazi di ricerca e innovazione, in cerca di cinematografie curiose e autori dallo sguardo libero. Si vadal giapponese Void di Yusuke Iwasaki, che riscrive le coordinate delle ghost stories nipponiche, all'argentino The City and the Captive di Franco Figueroa, al francese La Fille qui explose di Caroline Poggi e Jonathan Vinel, che metaforizza il disagio adolescenziale sulla traccia di un corpo che si distrugge e ricompone, mentre lavora sull'estetica geometrica dell'animazione digitale, fino al lungo australiano The Waves of Madness che riprende la struttura dei videogame anni Ottanta a scorrimento orizzontale su una nave in preda a misteriose creature. Il programma comprende inoltre un omaggio a Mark Chua e Lam Li Shuen, coppia di filmmakers e artisti di Singaporeche attraversano cinema, musica, arti e installazioni con opere che riflettono sull'identità e le tensioni sociali del loro Paese, di cui vengono presentati i tre spiazzanti corti A Man TremblesChomp It! e The Inescapable Desire of Roots

 

L'apertura del festival sarà affidata al classico del Maestro del fantastico italiano Mario BavaSei donne per l'assassino, proposto in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale per il suo 60° anniversario (e per i 110 anni dalla nascita dell'autore), in cui rivivere al meglio le atmosfere caleidoscopiche del giallo all'italiana, fra killer mascherati e uno spazio dell'atelier che si fa contenitore di suggestioni visionarie e continue invenzioni estetiche, secondo l'estro del grande genio sanremese.

 

E a proposito di anniversari importanti, prestigiosa è la presentazione di Godzilla, il capostipite della lunga saga, diretto da Ishiro Honda e che celebra il suo 70° compleanno nella nuova versione restaurata in 4K che aveva esordito al Festival di Berlino. Allegoria tragica dell'escalation nucleare e monito incrollabile alla pace e alla vita, temi quanto mai attuali, il film sarà celebrato con una proiezione evento.

 

All'ideale punto di intersezione fra generi, cinema di ricerca e autori da ritrovare, si situa l'altra proiezione evento di Astrid's Saints, che segna il ritorno dietro la macchina da presa di Mariano Baino, filmmaker indipendente e artista partenopeo che i più cinefili avevano scoperto trent'anni fa con il folgorante esordio di Dark Waters. Per questo atteso ritorno, Baino con la sua compagna e musa Coralina Cataldi-Tassoni(entrambi presenti al festival) inscenano un racconto poetico e lacerante su una madre, il figlio perduto, in bilico fra visioni mistiche, ritmi astratti e atmosfere gotiche splendidamente rese dalle location sotterranee fra la Campania e la Puglia.

 

Novità assoluta, che rientra nella prospettiva di allargare il bacino di ricerca del festival, è la sezione Monsters Kids, per spettatori giovanissimi, chiamati a decretare il vincitore fra cinque cortometraggi di un'apposita selezione. La giuria è nominata in collaborazione con Ciurma - Libreria per ragazzi e bambini di Taranto. E, sempre in merito a premi e giurie, va inquadrata anche la collaborazione con Pricò – Il cinema è giovane, che vedrà le studentesse e gli studenti del liceo artistico “V. Calò” e dell'istituto professionale "F.SCabrini" di Tarantonella veste di giurati che assegneranno un Premio Speciale ai film del Concorso Internazionale Cortometraggi.

 

C'è spazio anche per i Monsters Talk, con la presentazione del libro So cosa hai fatto di Pier Maria Bocchi, critico cinematografico e esperto di horror, che ha dedicato nel volume (edito da Lindau e accolto da grande consenso di vendite) una lunga ricognizione al genere negli ultimi decenni. Individuando percorsi e tendenze, il libro fornisce una mappa feconda di suggestioni, anche personali, su cosa significa horror nel presente e verso le derive future.

 

La settima edizione di Monsters – Fantastic Film Festival è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e AudiovisivoApulia Film Commission, nell'ambito di Apulia Cinefestival Network, nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024”, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 204-2020, Azione 6.7, in co-organizzazione con il Comune di Taranto e con il patrocinio della Provincia di Taranto. Main Sponsor è Supermercati Pascar, media partner Duels e Sentieri Selvaggi.

 

di Luca Lorusso 

 

La città dei due mari si è vestita a festa per celebrare Santa Cecilia, in una giornata che ha saputo unire tradizione, cultura e aggregazione giovanile. L’evento, organizzato da Unilife Staff Organizer in collaborazione con il Sonora - Art Music Drinks & Food, ha rappresentato un momento significativo per Taranto, coniugando la ricchezza delle usanze locali con l’energia dei giovani studenti universitari.

 

Nonostante le rigide temperature e il forte vento che hanno caratterizzato la giornata, la partecipazione è stata sorprendentemente alta. Studenti di tutte le età hanno accolto l’invito a vivere un’esperienza autentica, dedicata alla riscoperta delle tradizioni tarantine, e hanno avuto l’occasione di degustare le celebri pettole, simbolo gastronomico della festività.

 

L'organizzazione a cura di Nicoló Gianciotta, fondatore di Unilife Staff Organizer, che ha commentato così il successo dell’iniziativa:  "sono orgoglioso di aver creato un’opportunità per i giovani universitari di conoscersi, aggregarsi e, al contempo, avvicinarsi alla cultura di questa città. Portare le pettole, un piatto così semplice ma profondamente radicato nella tradizione di Taranto, tra gli studenti universitari è stato per me motivo di grande soddisfazione".

L’evento si inserisce in un progetto più ampio volto a valorizzare Taranto come una città universitaria emergente. “Questa giornata - ha aggiunto Gianciotta- ha dimostrato che stiamo seguendo la strada giusta. Vogliamo fare di Taranto un polo di riferimento per i giovani, creando momenti di incontro e crescita culturale".

Non è mancato un appello rivolto ai giovani tarantini: “invito gli studenti a rimanere nella propria terra. Ogni giovane che sceglie di restare contribuisce in modo fondamentale alla crescita e al rilancio di Taranto. La città ha bisogno di voi.”

 

Abbiamo raccolto le dichiarazioni di uno dei numerosi partecipanti,  Gabriele Montenero proveniente da Roma, studente della facoltà di Medicina e Chirurgia presso la Sede di Taranto:  "sono molto felice di aver avuto l’occasione di conoscere le tradizioni tarantine, come quella delle pettole, che rappresentano un legame profondo con la cultura del territorio. Per noi studenti fuorisede, eventi come questo sono fondamentali, perché ci permettono di sentirci più integrati e di vivere momenti di aggregazione e svago, che sono davvero preziosi in una vita universitaria spesso frenetica e impegnativa. È stato un momento unico, che spero si ripeterà in futuro!” 

 

 

 Taranto, con eventi come questo, dimostra di avere il potenziale per costruire un futuro dinamico e inclusivo, dove le tradizioni locali continuano a vivere attraverso l’entusiasmo dei giovani e si conferma la volontà di Taranto di emergere come città universitaria. 

di Ingrid Iaci 

 

 

C'era una volta il "corredo della sposa", un elenco corposo di pezzi di biancheria per la casa che tutte le ragazze dovevano necessariamente possedere in vista del matrimonio. 

Dal 1939, Corredi De Florio ha rappresentato per la città di Taranto, per tutta la provincia e anche per la vicina Basilicata, il riferimento più qualificato dove rivolgersi, la tappa imperdibile per tutte le donne e gli uomini che in questi decenni hanno voluto coniugare qualità e raffinatezza nel campo dell'arredo tessile della casa, dell'abbigliamento per la notte e il tempo libero e di tutto quanto necessario per rendere la casa un luogo non solo confortevole ma anche un nido bello da vivere e da vedere.

In un momento storico in cui in tutte le città, e in particolar modo a Taranto, si vedono i borghi e i luoghi del passeggio impoverirsi di negozi a causa dei grandi centri commerciali e degli acquisti online, ecco che il coraggio dell'imprenditrice Alessandra de Florio assume un valore ancora più significativo.

Oltre al negozio di via principe Amedeo angolo via Nitti, Alessandra ha oggi inaugurato una seconda sede in via Pupino, in prossimità di via di Palma, dimostrando di questi tempi coraggio e grande amore verso la città. 

E non poteva essere diversamente visto che la titolare di Corredi de Florio è letteralmente cresciuta nei centralissimi punti vendita di via Pupino, via principe Amedeo e via Anfiteatro con il papà Pino (che proprio oggi avrebbe festeggiato il suo 86mo compleanno) e lo zio Franco dai quali ha ereditato una grande esperienza che unita al suo buon gusto le ha consentito di continuare ad essere per la clientela un punto importante di riferimento da cui ricevere sempre consigli puntuali e competenti. 

"Per me l'apertura di questo negozio rappresenta una grande sfida. Credo molto nelle potenzialità di questa città che trovo sempre bellissima e con gli sforzi dei miei colleghi commercianti del borgo che continuano a tenere in piedi le loro attività nonostante le difficoltà che solo noi del settore conosciamo, sono sicura che renderemo anche il centro di Taranto un'attrattiva turistica come sta accadendo in questi ultimi anni per tante altre località pugliesi. Dobbiamo solo crederci!", con queste parole di speranza l'imprenditrice tarantina ha alzato questa mattina la saracinesca della sua nuova attività ringraziando tutti coloro, abituali clienti e semplici passanti, che hanno fatto sentire il proprio affetto incoraggiandola e augurandole buon lavoro.

Chiusura immediata di parchi e giardini pubblici recintati, divieto di accesso a parchi, giardini ed aree verdi non recintati, interdizione al pubblico di tutti i cimiteri cittadini, rinvio alla giornata di domani della programmata accensione delle “luminarie” e dell’inaugurazione della pista di pattinaggio sul ghiaccio.

È quanto provocato dal forte peggioramento delle condizioni meteo nella città di Taranto, che dalle prime ore della giornata è sferzata da violente raffiche di vento superiori ai 60 km/h ed in grado di creare situazioni di serio pericolo per la cittadinanza. Proprio alla luce di questo preoccupante contesto il sindaco Rinaldo Melucci ha emesso un’ordinanza a tutela della pubblica e privata incolumità ed attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), l’organo di gestione che, composto da volontari, dipendenti della pubblica Amministrazione e, all’occorrenza, da Vigili del Fuoco e Croce Rossa, ha il compito di fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza. 

Il bollettino diramato dalla Protezione Civile per la giornata odierna e per le successive 36 ore fa riferimento al possibile ulteriore rinforzo di venti di burrasca, una situazione metereologica che potrebbe causare la caduta di rami, alberi, segnali stradali, cartelloni pubblicitari ed impalcature e, di conseguenza, condizioni di pericolo che vanno assolutamente scongiurate. Con la propria ordinanza, il sindaco ha inoltre rivolto alla cittadinanza la raccomandazione di “adottare comportamenti precauzionali atti ad evitare la sosta nei pressi di alberature poste sulla pubblica via, nonché, di parcheggiare autoveicoli ed ancora di rimuovere dai balconi delle proprie abitazioni qualunque tipo di oggetto che possa in virtù dei forti venti, cadere sulla pubblica via.” 

E sempre a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini è stato disposto anche il rinvio delle due iniziative che avrebbero dovuto segnare l’avvio del Natale tarantino. Infatti, sono state aggiornate a domani, alle ore 19.00, sia l’accensione delle “Luminarie” nel Borgo cittadino, sia l’inaugurazione della pista di pattinaggio sul ghiaccio.

 

 

Da anni l’Arca, l’associazione scientifica dei Cardiologi Ambulatoriali opera costantemente sul territorio nazionale. E, in Puglia, è molto attiva ed impegnata nel cercare di favorire, a livello medico, la diffusione delle nuove conoscenze cardiologiche, attraverso incontri, che coinvolgano altri specialisti e medici di Medicina Generale. 

  

Nello specifico, l’Arca pugliese, sulla scia di quanto previsto a livello nazionale, mira a stimolare l’aggiornamento dottrinale, tecnologico e strumentale dei propri associati, promuovendo la realizzazione di tavole rotonde, iniziative o convegni su specifiche tematiche di interesse cardiologico-ambulatoriale, in collaborazione con strutture universitarie, ospedaliere ed Enti. Di qui, l’importanza del Congresso regionale che, in Puglia, quest’anno, taglia il traguardo della 40^ edizione. 

  

Come, ormai, accade da anni, si terrà al Park Hotel San Michele, a Martina Franca, dove, come spiega Angelo Aloisio, responsabile scientifico del Congresso, nonché presidente Arca Puglia dal 2017, <<abbiamo sempre registrato un ottimo riscontro, sia in termini di interesse che di partecipazione>>. 

  

Oggi fino alle 1830 e domani e domani  dalle ore 9 alle 13 sono le date scelte per far arrivare nella splendida cittadina della Valle d’Itria i luminari della materia. Sicuramente non mancheranno all’appuntamento il presidente Arca Puglia Aloisio e Giovanni Battista Zito, presidente nazionale, ai quali è affidata l’apertura dei lavori. Impegnato nell’organizzazione dell’evento l’intero direttivo dell’Arca pugliese (Ettore e Valeria Antoncecchi, Gaetano Buta, Adele Lillo, Maria Maiello, Pasquale Palmiero e Umberto Rizzo). Presidente onorario, il professor Paolo Rizzon (già professore ordinario Scuola di Specializzazione in Cardiologia Università di Bari). 

  

Assicurati, anche per questa 40^ edizione, gli interventi del professor Marco Matteo Ciccone (ordinario della Scuola di Specializzazione in Cardiologia Università di Bari) e del professor Natale Brunetti (ordinario della Scuola di Specializzazione in Cardiologia Università di Foggia). 

  

In programma ben sei sessioni interattive di lavoro, per approfondire tematiche come la prevenzione cardiovascolare e le relative innovazioni terapeutiche, la medicina di genere, l’ipertensione arteriosa, l’aritmologia e la cardiologia interventistica e cardiochirurgia. Attenzione riservata soprattutto alla cardiopatia ischemica e allo scompenso cardiaco, che rappresentano le più frequenti cause di ospedalizzazioni, spesso ripetute in periodi brevi, determinando, di fatto, l'aumento dei costi sanitari. 

  

Sarà un’occasione di confronto interdisciplinare, aggiornamento e formazione d’alto livello, garantita dai settanta interventi previsti (tra moderatori e relatori) e dalla partecipazione di tutte le figure sanitarie, coinvolte nella gestione del paziente cardiopatico: non solo dei medici cardiologi ambulatoriali ed ospedalieri, ma anche degli specialisti in branche internistiche, di cardiochirurghi e dei medici di Medicina generale. 

  

In concomitanza con il Congresso regionale dell’Arca Puglia si terrà anche il 15° Congresso provinciale ionico. 

 

di Luca Lorusso 

 

Nella città di Taranto, già dal 22 novembre è possibile respirare a pieni polmoni l'atmosfera natalizia, grazie alla festa di Santa Cecilia, patrona della musica.

I festeggiamenti sono caratterizzati dalle tipiche bande che suonano in giro per la città, e da un vero e proprio simbolo della festa: le Pettole; cibo tradizionale tarantino cucinato proprio per quest'occasione.

Ma perchè a Taranto si festeggia

Santa Cecilia?

 

Le origini di questa tradizione si vanno a ricercare nella storia dei pastori d'Abruzzo;  durante la transumanza questi andavano proprio a Taranto, suonando cornamuse, zampogne e ciaramelle. I tarantini, in cambio, regalavano loro delle frittelle di pane che oggi chiamiamo Pettole.

Su disposizione della procura di Taranto, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno sequestrato all’interno dell’ex Ilva di Taranto (oggi Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria) un impianto che sino a 30 anni fa ha prodotto bramme e che attualmente non é più in funzione. Il sequestro, come riporta oggi La Gazzetta del Mezzogiorno, é scattato in quanto nei sotterranei dell’impianto sono stati trovati ingenti quantitativi, in termini di metri cubi, di sostanze oleose che potrebbero aver determinato l’inquinamento dei terreni e della falda. La procura - pm Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo - sostiene che nella zona dell’impianto, in sigla Bra 2, “era presente una fossa contenente materiale oleoso di ignota consistenza e provenienza” e che in quegli ambienti si trovavano “condotte di rimozione, trasporto e smaltimento del rifiuto”. Adesso, quindi, per la Procura di Taranto andrà accertata la “natura, la consistenza e la pericolosità del materiale stoccato”. I carabinieri sono giunti a quest’area del siderurgico durante un controllo ambientale. La bramma é un semiprodotto di acciaio da cui vengono poi ricavati coils, ovvero i rotoli di acciaio, e lamiere, prodotti destinati ad andare sul mercato. Non essendo più attivo da molti anni - si parla degli anni ‘90 - è anche da vedere se quest’impianto sia stato fermato quando ancora la fabbrica era gestione Italsider di Stato, oppure con l’arrivo della gestione privata Riva che l’acquisì dall’Iri nel 1995. Così come andrà accertato se quest’impianto per le bramme sia stato inserito nei programmi di bonifica e di messa a norma che in questi ultimi anni hanno riguardato l’ex Ilva di Taranto relativamente sia alle aree e agli impianti dati in uso, attraverso un contratto di fitto, al gestore (prima ArcelorMittal Italia, poi Acciaierie d’Italia, con soci ArcelorMittal e Invitalia, infine Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria), sia alle aree escluse dal perimetro di competenza dello stesso gestore. 

di Luca Lorusso 

 

In occasione della giornata internazionale dello studente, il 15 novembre scorso stata organizzata dal  " Movimento studentesco Taranto” una  manifestazione rivolta agli studenti tarantini; 

i ragazzi, per merito di quest’iniziativa, hanno avuto la possibilità di far sentire la loro voce per quanto riguarda temi come l’arte, la cultura, l’informazione. 

era volto anche a discutere dei probelmi che stanno più a cuore ai giovani tarantini, come la crisi climatica ed i problemi che il  settore dell’istruzione presenta.

 

Durante l’evento è stata data inoltre la possibilità, alle band e agli artisti delle scuole del territorio, di esibirsi sul palco allestito per l'occasione.

Si è trattato di un'occasione per riflettere e confrontarsi, soffermandosi su ciò che non va e provando indicare una strada da seguire. 

Arriva oggi nell’ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, una delegazione di Baku Steel company, l’azienda siderurgica dell’Azerbaijian. Baku Steel è interessata all’acquisizione di tutta l’azienda e ha presentato una manifestazione di interesse a settembre. Nella delegazione emissari degli azeri ma anche consulenti italiani. È la seconda visita a Taranto dell’ultimo periodo dopo quella di Vulcan Steel che fa capo a Naaven Jindal i cui rappresentanti sono andati via venerdì scorso da Taranto dopo una visita durata alcuni giorni. Anche per i rappresentanti di Baku Steel Company, la visita dovrebbe seguire lo stesso canovaccio di quella effettuata dagli indiani della Vulcan: visita agli impianti e approfondimenti tecnici. Ormai manca poco alla chiusura del secondo step della gara, ovvero la presentazione delle offerte vincolanti che, in base al bando dei commissari di Acciaierie, deve avvenire entro fine mese. Non ci sarebbero notizie, invece, circa un’eventuale discesa in campo di altri gruppi insieme ai tre che hanno detto di voler prendere tutta l’ex Ilva. Ovvero Vulcan Steel, Baku Steel Company e Stelco, che dal Canada è passata in mani americane (Cleveland Cliff). Nessuna traccia, allo stato, degli ucraini di Metinvest, che pure sono stati accreditati come possibili interessati ad Acciaierie. Yuri Ryzhenkov, ceo del gruppo Metinvest, aveva infatti dichiarato a settembre che “l’ex Ilva non è la nostra priorità ma resta un dossier interessante. Non riteniamo opportuno, però, formalizzare un investimento da soli. Ci piacerebbe rientrare in partita più avanti, magari con un partner italiano”. Tuttavia è sempre possibile che Metinvest, da sola o in cordata, si faccia viva nel rush finale di questo secondo step della gara. La partita non é chiusa. Anzi. Non lo sarà dopo la fine di novembre, perché da qui partirà una fase ulteriore di negoziazione come ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e non lo sarà molto probabilmente nemmeno a marzo prossimo, un anno dopo l’amministrazione straordinaria e il commissariamento pubblico, perché potrebbe essere necessario un pò di tempo in più per la cessione degli asset aziendali. 

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