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Giornale di Taranto -
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Nuovo ed importante appuntamento per il Magna Grecia Awards Fest che è giunto al suo penultimo appuntamento. La rassegna, segmento del Magna Grecia Awards, sostenuta e promossa dal Comune di Castellaneta, assessorato alla Cultura, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali presenta il nuovo libro di Walter Veltroni “Quando”.

Giovedì 30 novembre alle ore 19 presso l’auditorium comunale di Castellaneta, alla presenza di Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo – economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, Veltroni si racconterà e racconterà il suo nuovo romanzo edito da Rizzoli.

 

Giovanni, protagonista di Quando si risveglia dal coma nel luglio del 2017, a 33 anni dalla morte di Berlinguer. Il suo ultimo, indimenticabile ricordo è proprio legato alla cerimonia collettiva a cui aveva preso parte il 13 giugno 1984, a Roma, assieme al padre e alla fidanzata, in occasione dei funerali dell’amato segretario generale del Partito Comunista.

L’Italia che ritrova è completamente cambiata, è praticamente irriconoscibile. A livello politico, economico, sociale, culturale. Senza dimenticare l’impatto nella vita di tutti i giorni delle nuove tecnologie, e di internet in particolare.

Con lui non ci sono più i genitori e la fidanzata Flavia, con cui condivideva la passione politica. Non ci sono più nemmeno gli amici della giovinezza. Ma Giovanni non è solo: ad accompagnarlo in questa “rinascita”, inevitabilmente traumatica ma anche ricca di stupore, troverà una nuova “famiglia”, composta da suor Giulia (pure lei cresciuta in una famiglia comunista), con cui negli anni del lungo sonno si è creato un legame speciale, e Daniela, una psicologa altrettanto speciale.

 

Walter Veltroni (Roma, 3 luglio1955) è un politico, giornalista, scrittore e registaitaliano.

Eletto sindaco di Roma una prima volta nel 2001 è stato poi riconfermato nel 2006 con il 61,8% dei voti, dimettendosi da tale carica il 13 febbraio 2008 per candidarsi alle elezioni politiche dell'aprile successivo. È stato vicepresidente del Consiglio e Ministro per i beni culturali e ambientali del governo Prodi I e segretario dei Democratici di Sinistra dall'ottobre 1998 all'aprile 2001.

 

L’appuntamento è dunque per giovedì 30 novembre alle ore 19 presso l’auditorium comunale di Castellaneta alle ore 19. Dialogherà con l’autore lo scrittore Fabio Salvatore.

Ingresso libero.

di Andrea Loiacono

 

Nella 14^ giornata del girone H della serie D il Taranto impatta in casa contro il Gragnano lasciando delusi i circa duemila tifosi accorsi ad assiepare gli spalti dello Iacovone. Mister Cazzarò deve fare i conti con l'infortunio dell'ultimo minuto di Marian Galdean e l'assenza di Diakitè, cui si aggiunge quella di Miale. Per quanto riguarda il modulo, viene confermato il 4-3-1-2; Gragnano con il 4-4-2. I primi minuti sono di marca ionica, Crucitti serve Ancora che calcia alto. Poco dopo il 10' una conclusione di Capua termina alta sopra la traversa. Al 15' Ancora serve Aleksic che tira di prima intenzione, la sua conclusione termina di poco alta sulla traversa. Al 20' il Gragnano si affaccia per la prima vola dalle parti di Pellegrino con un tiro velleitario di Gatto. Nel frattempo il match si accende e vengono ammoniti D'Aiello per il Taranto e Gassamà per gli ospiti. Al 33' tiro dal limite di Cristiano Ancora con il portiere che devia in angolo. Al 36' sempre Ancora serve al centro Crucitti il quale conclude a colpo sicuro ma Giordano si oppone alla grande. Dopo 2 minuti arriva la risposta del Gragnano con Napolitano che, ricevuta palla dalle retrovie, si trova solo davanti a Pellegrino ma il portiere rossoblù è bravissimo a ipnotizzarlo, lasciando inviolata la sua porta. Il primo tempo si conclude senza sussulti. La ripresa comincia con lo stesso undici del primo tempo. A cambiare è l'atteggiamento delle due squadre con il Taranto che appare scarico mentre il Gragnano dopo pochi minuti prova una conclusione senza sortire effetto. Nel Taranto Capua lascia il posto a Pera e Cazzarò prova una formazione più a trazione anteriore con il 4-2-4. Per trovare un'azione degna di nota bisogna giungere al 32', con Aleksic che colpisce la sfera di testa ma il tiro è centrale e Giordano blocca. L'ultima azione da rete per il Taranto avviene al 43' con Ancora che non riesce ad arpionare un pallone sotto rete. Dopo oltre sei minuti di recupero l'arbitro fischia la fine.

 

In sala stampa umori contrastanti. Non può essere felice ovviamente mister Michele Cazzarò che mantiene ugualmente la sua pacatezza: “Oggi non abbiamo disputato una buona gara. Abbiamo approcciato bene l'incontro ma poi, con il passare del tempo, ci siamo innervositi facendoci prendere dalla frenesia di voler segnare a tutti i costi, a scapito della circolazione della palla.” Il tecnico prova a spiegare questa scialba prestazione: “Non credo che il Taranto abbia risentito della sconfitta subita a Cava. Avevamo preparato la partita in un certo modo, poi gli infortuni di Diakitè Aleksic e le non perfette condizioni di Miale hanno sfalsato i miei piani. Questo non è un alibi, nella maniera più assoluta; oggi non abbiamo messo in campo la solita grinta ma la squadra aveva voglia di vincere, forse anche troppa.”

 

Il mister rossoblù conclude il suo intervento parlando in generale del campionato e dei risultati di giornata: “Il Potenza, che si pensava fosse invincibile, oggi ha preso 5 gol. Noi però dobbiamo pensare unicamente a noi andando a fare risultato a Manfredonia domenica prossima. Il campionato è duro e oltre al Potenza ci sono altre 4-5 formazioni.”

 

Protagonista in campo come sostituto di Galdean è stato Corso che non nasconde il rammarico: “Queste partite in queste circostanze vanno vinte. Forse ci è mancata un po' di cattiveria. Penso si tratti di un passo falso sopratutto in virtù della sconfitta del Potenza, ma ritengo che il Gragnano abbia fatto la sua partita; il risultato è giusto. Ai miei compagni non rimprovero nulla, dovremo essere bravi a ricaricarci e pensare al Manfredonia.” Corso garantisce sull'unità del gruppo: “Nonostante l'unico punto in due partite vi assicuro che il gruppo è unito e che nessun giocatore ha chiesto di andare via in vista del mercato. Ci spiace non avere regalato oggi una gioia ai nostri tifosi che tornavano a gremire la curva, ma sono certo che ci rifaremo.”

 

Giunge a conclusione il controllo di regolarità formale delle domande presentate per la composizione degli organi amministrativi delle società partecipata Amiu e Amat. Le assemblee ordinarie per le nomine degli amministratori veranno programmate nei prossimi giorni. Importanti le sfide che attendono i nuovi amministratori delle partecipate, nel quadro del profondo riordino avviato ai sensi della riforma Madia e dello slancio che il Sindaco Melucci intende dare alle attività nel nuovo anno. Il più impegnativo percorso riguarda sicuramente l'Amiu, che sarà protagonista di un processo di riqualificazione industriale di tutti i suoi impianti che miri all’efficientamento dei servizi ai cittadini e alla piena sostenibilità in mercato. Per tutte le partecipate resta anche sul tavolo di lavoro l'ipotesi di un rebranding e del potenziamento degli equipaggiamenti.

 

Giunge a conclusione il controllo di regolarità formale delle domande presentate per la composizione degli organi amministrativi delle società partecipata Amiu e Amat. Le assemblee ordinarie per le nomine degli amministratori veranno programmate nei prossimi giorni. Importanti le sfide che attendono i nuovi amministratori delle partecipate, nel quadro del profondo riordino avviato ai sensi della riforma Madia e dello slancio che il Sindaco Melucci intende dare alle attività nel nuovo anno. Il più impegnativo percorso riguarda sicuramente l'Amiu, che sarà protagonista di un processo di riqualificazione industriale di tutti i suoi impianti che miri all’efficientamento dei servizi ai cittadini e alla piena sostenibilità in mercato. Per tutte le partecipate resta anche sul tavolo di lavoro l'ipotesi di un rebranding e del potenziamento degli equipaggiamenti.

 

Esperti del settore e studenti “Con le mani nella terra” per un futuro, anzi, un presente diverso per Taranto. Puntando, ad esempio, sull’agricoltura sostenibile. Successo nel capoluogo jonico per l’evento sul tema, organizzato da ISDE Taranto nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città. Si è trattato della declinazione locale della 28^ Giornata internazionale dei Medici per l’Ambiente e si è svolto contemporaneamente a tanti altri appuntamenti in tutta Italia. Perché l’agricoltura del cambiamento può nascere tra i banchi di scuola, anche in una città tormentata dal punto di vista ambientale come la nostra. Da questa convinzione della presidente Maria Grazia Serra, si è sviluppato un interessante dibattito, ricco di utili spunti per lo sviluppo futuro della città. “Quello della dottoressa Serra – ha affermato nella sua relazione il vicesindaco e assessore all’Ambiente Rocco De Franchi – è stato un vero sforzo di comunità: mettere insieme la parte più importante della nostra cittadinanza, i giovani studenti, attorno ad un tema importantissimo. Il nuovo modello di sviluppo per Taranto – ha annunciato -  non potrà prescindere da elementi come una agricoltura nuova: pulita, sostenibile e responsabile”. L’amministrazione comunale si è subito mostrata vicina a ISDE, patrocinando l’iniziativa insieme all’Ordine dei Medici provinciale e confermando la piena disponibilità e interesse a lavorare insieme. Come ha spiegato la Serra, “molti ortaggi non assorbono le sostanze inquinanti, quindi è possibile consumarli in piena sicurezza, ma piantarli significa anche dare avvio ad una nuova economia”. “A partire da qui Taranto potrà rinnovarsi e cambiare la sua economia”, ha spiegato. La tutela della salute parte dai campi e arriva sino alle nostre tavole, sull’argomento hanno fornito dati e utili informazioni Delio Monaco e Marco Paolo Mangiamele, rispettivamente presidente e agronomo dell’ISDE di Massafra. Gran parte della mattinata è stata dedicata agli interventi degli studenti. I ragazzi del liceo classico “Archita”, partendo proprio dall’illustre filosofo, matematico e politico dell’antica Grecia al quale è intitolato l’istituto scolastico, ne hanno descritto la figura di innovatore post industriale dell’antichità. Quelli dello scientifico “Battaglini”, invece, hanno presentato l’appassionante (e inedito) progetto portato avanti con l’associazione dei medici per l’ambiente: un orto scolastico per condividere frutta e cultura. In particolare si tratta di tre orti: uno orizzontale da costruire sul terrazzo della scuola di via Pitagora, gli altri due, in cortile e nell’atrio, verticali. “E’ un idea originale che ci permette di sfruttare al massimo lo spazio – spiegano – Oltre a rendere più bella la nostra scuola, produrranno dei frutti. Questo progetto ci piace perché ci permette di diffondere anche tra i nostri coetanei l’agricoltura green e magari vedremo più spesso tarantini con il loro orto personale in casa”.

Un esempio di orto sostenibile è quello sviluppato dall’associazione “Casa delle AgricUlture di Tullia e Gino” a Lecce. A parlarne la presidente Tiziana Colluto. “Bisogna partire da quello che si ha. Noi siamo partiti da quei terreni che nessuno voleva più coltivare. Abbiamo rimesso a dimora 15 ettari concessi in comodato d’uso gratuito, li abbiamo coltivati a cereali, ortaggi e canapa. Abbiamo anche cercato di creare un circuito economico di comunità attraverso quel centro di trasformazione che è il mulino. Lo stiamo realizzando insieme a un forno e un apiario collettivo. L’idea è quella di poter restare qui, facendo agricoltura sana, accessibile, con prodotti per tutti e creando anche lavoro”. Ai tanti ragazzi tra il pubblico, la Colluto ha detto: “guardate a ciò che avete tra le mani. Se si cambia lo sguardo sulle risorse che si hanno si può anche iniziare a concepire un modello di crescita diverso per questo territorio, vale per tutto. Così, ogni cosa può avere un valore e non solo un prezzo”. Al termine dell’iniziativa anche un rinfresco con succhi di frutta e bevande tutti bio.

di Rosa Guerriero

Martedi 5 dicembre (ore 16,30) presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” (corso Lenne) si terrà la presentazione del libro di Teresa Antonacci, dal titolo “La dodicesima stanza”. Il libro tratta un argomento di estrema attualità come l’autismo, non a caso la locandina reca il sottotitolo “Lo spettro autistico: cos’è e come si affronta nella quotidianità”. I lavori saranno presentati dalla dirigente scolastica prof.ssa Antonia Lentino; modera l’avvocato Rosa Petruzzelli; nel corso della serata, Flora Leccese, dedicherà delle letture esperienziali sul tema dell’autismo.  Si coglie l’occasione per ricordare che circa dieci anni fa venne istituita dall’ONU “La giornata mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo e come tale indetta dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) che così intende sostenere la volontà di accendere i riflettori su una patologia di natura psichiatrica che sempre più sta interessando i bambini ad ogni latitudine. Si stima che i piccoli affetti da questa difficile condizione neurologica siano di circa quattro su mille, con il disturbo che colpisce, per ragioni ignote, i maschi 3 o 4 volte più che le femmine. Un fenomeno in continua espansione tanto che in passato per l’incremento abnorme dei casi registrati si arrivò addirittura a richiamare tale problematica come ad una epidemia in corso.

Domenica 26 novembre inizia la serie di incontri che il Liceo “G. Battaglini” dedica all’Orientamento: ogni giornata di Open Day sarà occasione per fornire indicazioni, strumenti e spunti di riflessione che possano aiutare gli studenti ad affrontare, con maggiore consapevolezza, le scelte legate al loro futuro.

Il “Battaglini” è lieto di ospitare gli alunni delle Scuole Secondarie di Primo Grado e le rispettive famiglie che desiderano visitare il Liceo, conoscere l’offerta formativa e parlare direttamente con docenti e alunni della nostra scuola, che accoglieranno i graditi ospiti e li accompagneranno all’interno dell’Istituto.

Nell’occasione, in particolare, la Dirigente scolastica Patrizia Arzeni presenterà il nuovo percorso di potenziamento-orientamento autorizzato dal MIUR al Battaglini con DM del 21 luglio 2017: “Liceo scientifico biologico Curvatura Biomedica”.

 

Il Liceo Battaglini, infatti, è uno tra i ventisei Licei Scientifici italiani che, a livello nazionale, sono stati riconosciuti idonei e selezionati dal MIUR per l’attuazione di questa sperimentazione, che ha l’obiettivo di favorire l’acquisizione di più approfondite competenze in campo biologico, grazie anche all'adozione di pratiche didattiche attente alla dimensione laboratoriale, con il fine, altresì, di orientare le scelte universitarie delle studentesse e degli studenti che nutrono un particolare interesse alla prosecuzione degli studi in ambito chimico-biologico e sanitario.

 

Durante la visita, guidata da docenti e studenti del Liceo, le famiglie e gli studenti potranno visitare gli ambienti della scuola: le aule, i laboratori scientifici, i nuovi laboratori multimediali (Informatico, Fisica, Linguistico, Scientifico, Scienze Umane, Autocad), realizzati con i finanziamenti europei e regionali, gli ambienti attrezzati dell’istituto (Aula 3.0, Aula Riunioni, Biblioteca, aule con LIM, Aula di Disegno, Aula video, Aula CIC).

Potranno, inoltre, partecipare ad attività laboratoriali realizzate dagli studenti del Liceo che propongono il lato pratico dell’apprendimento grazie anche alle nuove tecnologie.

In particolare queste si terranno nel laboratorio di fisica, in quello di chimica e in quello di biologia; nel laboratorio linguistico in inglese ci sarà “orienta il tuo futuro”, mentre in quello di scienze umane: “Lo studente in cattedra” con le nuove tecnologie per promuovere l’apprendimento attivo; nel laboratorio di storia dell’arte, infine, si terrà “Pensare e fare”: dall’ideazione teorica alla realizzazione concreta attraverso le nuove tecnologie.

Alle ore 10.00, nell’Aula Conferenze, si terrà un incontro dal titolo: #I giornalismi del futuro Come cambia la comunicazione; relatore sarà il dr. Giuseppe Mazzarino, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno. In questa occasione, al Liceo “Battaglini” si parlerà di giornalismo nell’era della interattività e multimedialità (il web) nonché di libertà di stampa, limiti e significato.

Il Vicesindaco nonché assessore all' ambiente, Rocco De Franchi, interviene sulla recente trasmissione dei dati alla Regione Puglia della raccolta differenziata per il bimestre settembre -ottobre. “Le azioni messe in atto dal’amministrazione comunale hanno funzionato ed anche quest’anno  per il Comune di Taranto l’obiettivo dell’aumento del 5%  della  raccolta differenziata  è stato ampiamente raggiunto e superato. I dati inviati dalla Direzione Ambiente del Comune di Taranto per la rilevazione bimestrale utile all'applicazione dell'ecotassa attestano un incremento della raccolta differenziata che ha raggiunto la media percentuale del 23,62. Si è partiti da una media percentuale del 14,62%.  riferita al periodo di osservazione 1 settembre 2015-31 agosto 2016 fissato  dalla L.R.  5/2017 art.1 c.2 e Taranto ha centrato ampiamente l’obiettivo,  superandolo, dell’incremento del 5% richiesto dalla norma e raggiungendo  9% in più di raccolta differenziata. Questo importante risultato relativo ai mesi di settembre e ottobre 2017  consente al Comune di Taranto di  evitare l’aumento dell'ecotassa regionale, mantenere l’aliquota attuale pari ad € 7,50 per ogni tonnellata di rifiuti conferiti in discarica e, conseguentemente, scongiurare l’ipotesi di un aumento della TARI a carico, in definitiva, del cittadino. Si consolida, dunque, quel trend positivo, esito dell’ottima risposta alla  nostra campagna di sensibilizzazione che ha  coinvolto anche gli altri enti del territorio, le parrocchie, gli enti militari  e le scuole accanto all'amministrazione per il raggiungimento di questo importante obiettivo.  Accanto ad operazioni  di carattere straordinario sono state adottate  soluzioni più strutturali che hanno determinato, ed evidentemente continueranno a farlo, l’implementazione  della raccolta di carta, cartone, vetro. Contestualmente, però, è stato rilevato un dato non confortante riferito all'aumento della produzione totale dei rifiuti solidi urbani, sicuramente  sottratti alle modalità della raccolta domiciliare di comuni limitrofi dove è già attivo tale servizio, che vengono  trasportati  e indebitamente  conferiti al sistema di raccolta stradale del Comune di Taranto. Si tratta di condotte irregolari se non illecite   sulle quali occorrerà intervenire energicamente per contrastare efficacemente il fenomeno del nomadismo dei rifiuti. Il risultato è  esito dell’implementazione e del miglioramento dei servizi erogati dall’AMIU  ma anche  del maggior senso di collaborazione e sensibilità dei cittadini che hanno riconosciuto il valore della nostra proposta ed hanno dimostrato che possiamo continuare a lavorare sullo sviluppo e sulle buone pratiche  per far crescere la raccolta differenziata intesa come risorsa che può  far risparmiare ma che genera anche favorevoli ricadute ambientali.  Tutto questo non basta. Nelle prossime settimane anche con i nuovi vertici dell'azienda pubblica attueremo importanti misure informative e repressive oltre che di organizzazione del servizio che consentiranno di avvicinare Taranto ai migliori standard italiani e di avviare quello che ci sta più a cuore: la chiusura del ciclo dei rifiuti entro la fine del mandato nell'ottica dei principi dell'economia circolare. Non saranno tollerati comportamenti che violano le più elementari norme di civiltà come gli abbandoni dei rifiuti. La rivoluzione culturale coinvolgerà le scuole, le parrocchie e le tante anime belle di questa città.  Sappiamo bene che la strada è lunga ed impegnativa- conclude il vicesindaco-  ma su questa direttrice dobbiamo proseguire per ottenere  margini di miglioramento sempre più ampi. Prossimamente investiremo anche nell’acquisto di nuove attrezzature che consentiranno di modernizzare il servizio e raggiungere maggiore efficienza”

 

Sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Associazione Donna A sud invita tutte le donne ad unirsi e a partecipare a  “#quellavoltache” che si terrà a partire dalle ore 13 in Corso Due Mari (fine del ponte girevole) a Taranto.

L’iniziativa nasce dall’incontro di un gruppo di donne che hanno accolto l’input dell’Associazione Donna A Sud di dare il proprio contributo con idee creative, saperi, forze, intelligenze e capacità, per sensibilizzare, riflettere ed agire sul dramma che colpisce ogni giorno il mondo delle donne. La violenza di genere è una vera e propria strage: oltre cento donne in Italia vengono uccise da uomini - quasi 7 milioni secondo l’Istat, sono le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso. Sfuggono invece i dati sulle violenze quotidiane. Quello della Violenza maschile e di genere è infatti un fenomeno strutturale che impone una presa di posizione pronta ed efficace da parte del mondo della politica a sostegno dei centri antiviolenza e delle associazioni e movimenti femministi, in condivisione con i contenuti della piattaforma del movimento non una di meno.

Sulla falsariga dell’ hashtag dirompente lanciato dalla giornalista e blogger Giulia Blasi, le donne che parteciperanno a #quellavoltache saranno invitate a indossare o semplicemente portare un velo nero, per ribadire il concetto che - nonostante l’impegno profuso - il dramma della violenza sulle donne miete vittime, ogni giorno. Saranno poi invitate a raccontare le loro esperienze di donne vittime o spettatrici di un atto di violenza di genere: : “quella volta che”  saranno racconti, parole scritte su un foglio (meglio se plastificato per garantirne la resistenza alle intemperie naturali e umane), che verrà legato da un nastrino nero lungo alcuni punti della città che il gruppo di donne incontrerà durante il tragitto.

Il percorso infatti parte da Corso Due Mari alle ore 13 dove a un gruppo di cicliste verranno consegnati alcuni dei messaggi, in una staffetta di parole che loro contribuiranno a diffondere durante la loro pedalata. Su Corso Due Mari è prevista un’installazione artistica che sia sintesi e manifesto di quanto elaborato. Si procederà verso il Borgo, dove si cercherà di avvicinare i passanti, lasciando cadere ognuna quel velo nero simbolo di “costrizione”, “Abuso” ed anche “lutto”, e mostrare ciascuna il proprio volto illuminato da un rossetto rosso, per trasmettere un messaggio di speranza imperniato sulla donna che ha in sé stessa, la forza necessaria per reagire. Chi non potesse essere presente a Taranto all’iniziativa potrà comunque inviare il proprio contributo all’Associazione: pubblicando nella pagina facebook di Donna A Sud, la foto del proprio messaggio  di #quellavoltache, scritto su un foglio ,e lasciato in un qualsiasi luogo a futura memoria.

L’iniziativa si concluderà in Via D’Aquino (angolo via Acclavio), dove ancora una volta verranno lasciati dei brevi messaggi delle donne, in forma di scritti e abbracci: perchè è ora di rompere il silenzio, è tempo di superare la paura, insieme.  Si raccomanda massima puntualità.

 

Percorso previsto: Corso due mari, via matteotti, piazza Garibaldi, Piazza della Vittoria, via D’aquino - angolo  via acclavio.

La situazione delle aziende appalto Ilva è sempre più drammatica. Rischiano di saltare stipendi e tredicesime. “Si sono accumulati debiti per milioni di euro con diverse società e non pagano più gli stipendi-spiega Francesco Rizzo coordinatore provinciale USB Taranto-. Visto che non ci sono soldi si vocifera del possibile avviamento di procedura di licenziamento collettivo. In merito a questo abbiamo fatto più volte richiesta al governo e commissari di un Tavolo specifico, ma a tutt’oggi non si è fatto nulla. Il problema È stato anche portato a Mittal che però ci ignora ancora. Se non ci saranno delle risposte a breve mettermi in campo azioni pesanti. Inoltre l’azienda in tutto questo, continua a cadere a pezzi”. E infatti di questa mattina la caduta di un piastrone dell’acciaieria uno. “Siamo subito intervenuti facendo transennare la zona ma è evidente che ci sono sintomi di mancata manutenzione. Una situazione che perdura da anni. Si continua ad andare avanti senza rispettare la sicurezza dei lavoratori. L’Ilva ci sta accadendo letteralmente addosso: la manutenzione è necessaria”.

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