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Giornale di Taranto - Giornalista1

Mino Borracino, Assessore allo Sviluppo Economico, molto soddisfatto.

Con la delibera approvata, su proposta di Mino Borraccino, la Giunta Regionale ha completato un lungo, complesso e articolato iter politico e amministrativo che si è sviluppato per diversi mesi e che ha visto un intenso e approfondito confronto tra le due Amministrazioni regionali coinvolte (Puglia e Basilicata) e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, con una intensa attività di concertazione con tutte le parti interessate – a partire dalle Organizzazioni datoriali e sindacali, e dalle Amministrazioni locali – che ha consentito di individuare con precisione, in modo coerente e condiviso, le potenzialità e l’attrattività delle singole aree ricomprese nella ZES e le relative priorità di sviluppo.

Positivo e proficuo il costante confronto con il Governo nazionale e, in particolare, con il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, che ha fornito indicazioni e osservazioni puntuali e pertinenti che sono state completamente recepite nella versione finale del Piano Strategico, in modo da renderlo coerente con le direttive di carattere nazionale su questa materia.

“Con la trasmissione a Roma della Delibera (già approvata anche dalla Regione Basilicata), - ricorda Borraccino - manca solo il provvedimento finale del Governo centrale per il raggiungimento di un obiettivo tanto atteso quale quello di rendere il territorio ionico, grazie alla ZES, più competitivo e più attrattivo, in modo da assicurare, attraverso un adeguato pacchetto di iniziative finalizzate a stimolare crescita industriale e innovazione del tessuto imprenditoriale, un adeguato sviluppo economico, sostenibile e duraturo, con positive ricadute anche e soprattutto in termini occupazionali”.

L’estensione complessiva della ZES Ionica è pari a 2.579 ettari, di cui 1.518 ricadenti in Puglia, e i Comuni pugliesi interessati sono quelli di Taranto, Martina Franca, Massafra, Mottola, Statte, Carosino, Faggiano, Francavilla Fontana e Grottaglie, con il coinvolgimento, quali snodi logistici e strategici, del Porto di Taranto, dell’Aeroporto di Grottaglie e del Centro Intermodale di Francavilla Fontana.

“Sono molto soddisfatto per questo straordinario risultato - sottolinea l’Assessore Borraccino - che ha rappresentato, sin dal mio insediamento quale Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, un obiettivo da raggiungere nel miglior modo possibile dal momento che sono convinto che la ZES possa realmente rappresentare una straordinaria opportunità di sviluppo per il territorio. Quel che vorrei evidenziare - prosegue - è che, come opportunamente rilevato all’interno del Piano approvato in via definitiva oggi, al di là delle agevolazioni fiscali rilevanti, delle semplificazioni amministrative e regolamentari, che renderanno più agevole per il tessuto imprenditoriale investire, e degli altri vantaggi molto concreti che l’istituzione della ZES potrà determinare nei territori interessati, la valenza strategica di questa operazione sta soprattutto nell’aver voluto costituire una preziosa opportunità per affrontare in maniera finalmente integrata le politiche regionali di sviluppo industriale, in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale, e di crescita intelligente, all’interno di un quadro di opzioni strategiche condivise e di un migliore raccordo tra gli attori pubblici e privati del territorio. 

Ora la palla passa agli operatori economici presenti sul territorio che dovranno lavorare per cogliere fino in fondo questa opportunità che rappresenta un importante volano per lo sviluppo di tutta l’area ionica.

Un ringraziamento particolare l’Assessore Borraccino lo rivolge al collega consigliere, ex assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, per l’importante lavoro preliminare svolto per la Zes jonica. Un ringraziamento anche alla tecnostruttura regionale, a partire dal prof. Domenico Laforgia, capo dipartimento dello Sviluppo economico,alla dott.ssa Lisi, capo sezione, dal mese scorso in pensione e alla dott.ssa Zampano; ai tecnici dell’ARTI ed in particolare all’ing. Creanza, oltre ai tecnici esterni: prof. Aldo Berlinguer e il giovane prof. FrancescoScialpi. Ed infine a  Sergio Prete e Fulvio Lino Di Blasio, presidente e direttore generale dell’Autorità portuale di Taranto per il prezioso contributo collaborativo.

DaL 28 marzo e fino a martedì 2 aprile, il Comune di Taranto sta tenendo degli incontri a Roma presso i ministeri competenti, allo scopo di riconfigurare e ridare slancio all’agenda delle attività correlate all’amministrazione straordinaria dello stabilimento siderurgico e soprattutto al Cis, il cui tavolo dovrebbe essere finalmente riconvocato a breve dal Governo. 

L’Amministrazione sta incontrando, apprendiamo dal portale del Comune di Taranto (non abbiamo il piacere di ricevere comunicati dall’Amministrazione) dirigenti e consulenti del Mise per discutere delle misure di sostegno assistenziali e sociali in favore delle famiglie più disagiate di Taranto, per dare concretezza al dispositivo di durata triennale previsto dalla legge 1 febbraio 2016 n. 13 e dalle successive norme attuative. 

In seguito, l’Amministrazione comunale si confronterà al Mit con i nuovi responsabili della struttura tecnica di missione, che sovrintende ai lavori del Cis, ai quali ci sarà modo di sollecitare una pronta iniziativa, tra le altre, sulla vicenda dell’art. 9 (clausola sociale) del contratto e del redigendo Piano Strategico di Taranto. 

Ed in fine, è prevista una riunione presso il Mibac volta a rendere operativa la delibera Cipe n. 10/2018, che ha stanziato i 90 milioni di euro per la riqualificazione dell’Isola Madre. 
“Vacanze Romane”? Stando a quello che in questo anno e mezzo è stato fatto sarà ancora “aria fritta? Peraltro cinque/sei giorni romani non sono male considerato che fra il 28 marzo ed il 2 aprile di mezzo troviamo un lungo bel week end. Vedremo e leggeremo sempre sul portale del Comune cosa si riuscirà a porterà a “casa” da quel di Roma. Comunque il Sindaco oggi era a Taranto, quindi non è dato sapere chi sta partecipando agli incontri romani.

Presentata la prima edizione del Festival che si terrà i prossimi 20, 21, 22 maggio

 

al cinema teatro Orfeo 

E' il mare il denominatore comune di “Corto2Mari -Festival del Cortometraggio dei Mari della Città di Taranto”, promosso e organizzato dalla rete di scopo costituita dal Liceo Ginnasio Statale “Aristosseno” di Taranto (istituto capofila), dall’I.I.S.S. “Liside” di Taranto e dal Liceo Artistico “V. Calò” di Grottaglie (TA). Il progetto rientra tra gli assegnatari del finanziamento Miur - Mibact “Piano nazionale cinema per la scuola – Buone pratiche, Rassegne e Festival”. 

 

L'iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala Celestino V del Castello Aragonese di Taranto. Sono intervenuti il dirigente scolastico Salvatore Marzo, il direttore artistico del Festival Ezio Ricci, il Capitano Antonio Tasca del Comando Marittimo Sud MM. Il progetto nasce dal mondo della scuola con l'intento di valorizzare e promuovere un elemento identitario che abbraccia tre regioni: Puglia, Basilicata e Calabria. “Ci rivolgiamo agli studenti dell'Arco Ionico – spiega il prof. Salvatore Marzo, dirigente del liceo Aristosseno e responsabile del progetto – perchè questa non è solo un'area geografica bagnata dal Mar Ionio, ma una vera e propria macroregione con tratti comuni in campo sociale, economico, culturale e storico. Abbiamo coinvolto enti pubblici, associazioni, realtà imprenditoriali perchè intorno al mare può svilupparsi in maniera organica una vera e propria filiera culturale ed economica. Corto2Mari è un tassello di un mosaico più ampio per fare di Taranto, finalmente, una città di mare a tutti gli effetti, 365 giorni all'anno, mettendo in rete le realtà che operano e promuovono il mare, nelle sue molteplici forme. Nel logo del Festival abbiamo inserito la foto satellitare dell'astronauta Samantha Cristoforetti che ritrae la rada di Mar Grande ed i due seni del Mar Piccolo, un'immagine bellissima, diventata subito virale”.

 

Direttore artistico del Festival è Ezio Ricci, selezionato attraverso un bando pubblico. “Il linguaggio cinematografico e, in genere, audiovisivo  – afferma il direttore Ricci – oggi appartiene ai giovani, molto di più che in passato. Si avverte, però, la necessità di offrire agli studenti gli strumenti necessari per decodificare e per utilizzare al meglio questa forma di arte e di comunicazione. A tal fine, come percorso di avvicinamento alla tre giorni finale di proiezioni e premiazioni in programma a maggio, realizzeremo nelle scuole protagoniste del progetto, incontri di approfondimento sulle tecniche e sulle regole della grammatica cinematografica”.

 

L'evento finale della prima edizione di “Corto2Mari” si terrà i prossimi 20, 21, 22 maggio. Tre giornate di proiezioni, spettacolo e premiazioni, aperte alle scuole (in mattinata) e alla cittadinanza (in pomeridiana) che si svolgeranno al Cinema Teatro Orfeo di Taranto.  Il Festival del Cortometraggio dei Mari della Città di Taranto si avvale di importanti collaborazioni e patrocini: Comune di Taranto, Provincia di Taranto, MM - Comando Marittimo Sud, Museo Archeologico di Stato MarTa, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Istituto di Ricerca sulle Acque IRSA - CNR Taranto, Jonian Dolphin Conservation, Comunità Ellenica Taranto Maria Callas, Snaporaz Film Production, Associazione Culturale Utόpia. Altre collaborazioni e patrocini sono in attesa di essere acquisiti.

 

Info e aggiornamenti sul Festival “Corto2Mari” sulle pagine social: Facebook, Instagram, Youtube. Un pool di docenti degli istituti che compongono la rete di scuole (Aristosseno, Liside e Calò), si occupa della parte grafica e video: Adamery Cavallo, Luigi Adessi, Cosimo Piro, Stefano Bianco, Mariela Oliva, Maria Zizzo.

 

REGOLAMENTO

Possono partecipare le scuole dell’Arco Ionico (Puglia, Basilicata e Calabria). Sono ammessi cortometraggi della durata massima di 20 minuti, sulla tutela e sulla valorizzazione del mare. Tre le sezioni previste: sezione scuole medie inferiori;  sezione scuole medie superiori; sezione non competitiva “fuori/corto” per opere fuori concorso.

 

Le opere dovranno pervenire entro il 30 aprile 2019. Saranno esaminate da una Giuria composta da personalità del mondo del cinema, del giornalismo e della cultura, selezionata attraverso un bando pubblico, così composta: Ivan Saudelli, regista cinematografico (Presidente); Francesco Greco, musicista (componente); Vincenzo Carriero, giornalista (componente); Guido Gentile, critico cinematografico (componente); Gianclaudio Caretta, attore (componente). 

 

Ai cortometraggi vincitori delle sezioni scuola media inferiore e superiore saranno assegnati premi rispettivamente di 1500 euro e di 2000 euro. Le opere classificate al secondo e terzo posto saranno premiate con manufatti ceramici della tradizione artigianale della Città di Grottaglie, creati dagli studenti del Liceo artistico “V. Calò”, sotto la guida di noti maestri ceramisti. Le opere fuori concorso della sezione “fuori/corto” saranno omaggiate con composizioni grafiche elaborate dagli studenti e dai docenti delle scuole organizzatrici del Festival.

 

Le proiezioni delle opere selezionate e la cerimonia di premiazione si svolgeranno nei giorni 20, 21, 22 maggio 2019, al cinema teatro Orfeo di Taranto. Ingresso gratuito. Il regolamento di “Corto2Mari” è scaricabile integralmente sul sito www.liceoaristosseno.it.

 

Mister De Felice: “Risultato che ci punisce eccessivamente.” Mister Panarelli: “Vittoria meritata ma sofferta.”

 

di Andrea Loiacono

 

Il Taranto espugna Vallo della Lucania battendo in rimonta per 1-4 la Gelbison e, grazie anche alla concomitante sconfitta del Cerignola a Gravina, raggiunge il secondo posto in classifica. Mister Panarelli alla vigilia deve fare a meno dell'infortunato Esposito e dello squalificato Manzo, mentre recupera Ferrara e Pelliccia con quest'ultimo che entrerà solo nella ripresa. Lo schieramento non cambia: è 4-2-3-1 con Favetta terminale offensivo, Marsili accanto a Massimo in cabina di regia e Guadagno ad agire sull'out destro difensivo. Mister De Felice risponde con un 3-5-2. Al seguito dei rossoblù ionici ci sono oltre 200 sostenitori. Il primo tempo è molto equilibrato con la Gelbison brava a chiudere tutti gli spazi e le fonti di gioco del Taranto. Sono infatti i campani a trovare il vantaggio con l'ex Grieco che sorprende la retroguardia ionica apparsa disattenta per l'occasione. Accusato il colpo, il Taranto risponde prima con una rete annullata a Oggiano e poi con un palo scheggiato da Favetta. È proprio Favetta a ristabilire la parità al 44' con un bel pallonetto che beffa il portiere D'Agostino. La Gelbison chiude il primo tempo in 10 a causa dell'espulsione di Cammarota per proteste. Nel secondo tempo il match assume sin da subito un'altra piega, con il Taranto riversato in attacco e la Gelbison a protezione del pari. Pari però che dura poco perché a cavallo del quindicesimo minuto D'Agostino da fuori area pesca il tiro della domenica battendo il suo omonimo, incolpevole per l'occasione. Il Taranto sulle ali dell'entusiasmo continua a spingere e trova il terzo gol con un bel fendente del giovane Angelo Bonavolontà, da poco entrato in campo. Il poker definitivo porta la forma di Antonio Croce che, dopo aver dribblato un difensore, insacca all'angolino. La partita si chiude con i ragazzi di mister Luigi Panarelli a festeggiare sotto il settore riservato ai tifosi del Taranto.

 

In sala stampa lo stesso mister Panarelli dispensa elogi importanti e sottolinea l'importanza dei tre punti: “Si tratta di un successo importante anche perché nel complesso si è trattato di una vittoria sofferta. Vincere qui non è facile per nessuno e noi siamo soddisfatti perché in questo modo diamo continuità ai risultati. L'approccio alla gara è stato positivo; poi c'è stato quel gol subito su calcio d'angolo che poteva disunirci, invece siamo stati bravi a reagire bene e trovare il pari allo scadere del primo tempo, il che ci ha dato una grossa mano. Così come avvenuto a Gravina, abbiamo subito gol su palla inattiva; vuol dire che c'è qualcosa su cui dobbiamo ancora migliorare. Inizialmente siamo partiti con il 4-2-3-1 che in fase di possesso si trasformava in 3-5-2. Non mi piace commentare i risultati delle nostre concorrenti; il Cerignola ha perso a Gravina dimostrando che anche loro posso perdere in quel campo, mentre il Picerno ha vinto con la Sarnese solo al 5' di recupero. Adesso ci riposiamo un po' e ci godiamo la vittoria; da martedì penseremo alle prossime sei gare che saranno tutte molto impegnative. In questa fase del campionato tutte le squadre combattono per raggiungere l'obiettivo e moltiplicano le forze. Vorrei ringraziare ancora una volta i nostri tifosi perché oggi hanno potuto sostenerci anche in trasferta dopo tanti divieti e lo hanno fatto in modo encomiabile come sempre.”

 

In casa Gelbison la delusione per la sconfitta traspare dalle parole del mister Severo De Felice: “Per chi guardasse solo il risultato finale senza aver visto la partita, questa potrebbe sembrare una partita a senso unico. Tuttavia nel primo tempo siamo stati bravi a mettere in difficoltà una squadra come il Taranto, rispettando i principi tecnici e creando diverse ripartenze che potevamo sfruttare meglio. Il pareggio subito allo scadere del primo tempo ci ha condizionato e l'episodio dell'espulsione preferisco non commentarlo. Non credo che la partita sia stata scorretta; anzi, ho visto ventidue giocatori che hanno combattuto molto sportivamente. Nel finale ho giocato con il 4-2-3 e, un po' per stanchezza ma anche perché la squadra era squilibrata, abbiamo rischiato di più. Dispiace aver perso una partita che ci poteva portare almeno un punto ma dobbiamo andare avanti sperando di risolvere la situazione di emergenza per quando avremo da giocare gli scontri diretti.”

 

Tre meritatissimi punti conquistati dalla rosa tarantina che vince e mette ko la squadra di Sorrento presso il Palatigliana. Timidamente il Gruppo di “Padron Castaldo” inizia a sognare la serie A.

È stato un incontro perfetto per gli atleti della Erredi Volley che hanno dominato il gioco, sin dal primo minuto di gara, mettendo in seria difficoltà la squadra della Snav Folgore Massa. Quest’ultima vanta una vittoria in più, rispetto alla Erredi Volley che la raggiunge, a pari punti, in seconda posizione. L’incontro si è disputato sabato 23 marzo alle ore 18.00 a . Il fischio di inizio, sancito dal primo arbitro Christian Battisti, in tandem con Giorgia Adamo, ha dato inizio a tre set di grade livello.

Le due squadre si erano preparate a lungo per questo incontro, decisivo, per il prosieguo del campionato. La Erredi fa vacillare le certezze dello Snav già nei primi momenti di gioco quando  prende le distanze sull’8-3. Carichi e consapevoli di dover far bene gli atleti del Taranto non lasciano spazio, coprono bene il campo con difese e recuperi, fantasioso Parisi che permette attacchi veloci e precisi. Il sestetto titolare (Disabato, Parisi, Garofalo, Carofiglio, Roberti e Giosa ) non sbaglia e aumenta il distacco dalla squadra di casa anche grazie al fattore emotivo che ha gelato i campani. Il passo dal 16-8  al 21-10 è brevissimo, il Taranto è incontenibile e chiude il set sul 25-15.

Che fosse un match importante le due compagini lo sapevano bene, a loro il merito di aver giocato una partita di grande livello. Lo Snav Folgore rientra in campo più motivato, cerca di star dietro alle palle veloci del Taranto, ma non ce la fa, la rosa ionica non spreca nulla e ogni palla diventa punto. Il sestetto esulta, lo staff tecnico incita dalla panchina e il risultato a favore giunge  sul 25-23.

Nel terzo e ultimo set la Erredi conferma il suo grande slancio sportivo, la sua preparazione atletica sarà la carta vincente della partita. Da subito il distacco sull’8-5 e a metà del set, da regina, la squadra conduce ancora per 16-11; scambi veloci, attacchi decisi e servizi da professionisti chiudono set e partita sul 25-19.

La festa dei tarantini in campo è incontenibile, consapevoli di aver raggiunto la squadra di casa in seconda posizione. La Erredi Volley accarezza quindi la possibilità di giocare i play-off e torna a casa vincente.

La prossima sfida, al Palafiom, vedrà ospite un'altra squadra campana: l’Ischia. La partita, diversamente dal solito, si giocherà in anticipo, sabato 30 marzo alle ore 20:30.

La società invita la città intera a sostenere la squadra del Taranto meritevole dei traguardi fino ad oggi raggiunti, grazie anche ad un sinergico lavoro del team tecnico e degli sponsor.

 

Hanno arbitrato:

1.     BATTISTI CHRISTIAN

2.     ADAMO GIORGIA

 

Erredi: Abbondanza 0 - Chiarelli 1 - Parisi 2 - Piscitelli 0 - Garofalo 14 - Carofiglio 9 - Roberti 9 – Mingolla 0 -  Schifone 0 - Giosa 4 - Gasbarro 0 - Nero 0 – Disabato 9 – Luzzi 0

 

Snav F. Massa: Pontecorvo 0 – Aprea 0 – Esposito 0 - Evangelista 0 – Ferenciac 8 - Fantauzzo15 – Cuccaro 2 - Casaro 5 – Cormio1 - Della Mura 3 – Denza 0- Miccio 5

 

Per il Segretario Paolo Peluso alla base un episodio accaduto ad un lavoratore gravemente infortunato prima iscritta alla Cassa Edile e poi diventato fantasma.

Un operaio di 47 anni mentre manovrava una pompa per il getto di cemento in un impianto di compostaggio a Manduria è rimasto folgorato. Se non fosse accaduto questo drammatico fatto di cronaca che lo ha di fatto portato alla soglia della morte noi di lui non avremmo saputo più nulla. Iscritto alla FILLEA CGIL fino al 2017 è poi finito nel girone degli invisibili, non censito da Cassa Edile, né lui, né l’impresa per cui lavorava.E’ il segnale – secondo Paolo Peluso, segretario generale della CGIL – di un imbarbarimento totale del mondo del lavoro che marginalizza, isola e in molti casi pone il lavoratore nella condizione di inabissarsi e perdere diritti e tutele, pur di continuare a mantenere un lavoro.Un episodio che serve, alla segreteria della CGIL di Taranto, per raccontare un fatto ben più grave.Consideriamo l’unità sindacale una tutela per tutti i lavoratori – dice Paolo Peluso – a patto che l’asticella dei diritti sia mantenuta alta in tutti i casi. Pensiamo che il rapporto con le imprese vada costruito in una logica espansiva delle attività di impresa come dei diritti dei lavoratori. E’ la premessa che la segreteria di Taranto pone nella conferenza stampa che annuncia il ritiro della firma della CGIL ionica dal Protocollo d’intesa siglato proprio con CISL, UIL e Confindustria Taranto nel giugno del 2018.In quell’impegno ci responsabilizzavamo tutti di fronte alla perdurante condizione di crisi della nostra provincia – continua Peluso, e per questa ragione ci obbligavamo vicendevolmente a creare i presupposti per uscirne insieme, senza pesare troppo sull’impresa o sui lavoratori.Così non è accaduto e la CGIL di Taranto denuncia il proliferare di accordi di prossimità che derogano al Contratto Nazionale e alla Legge (Decreto Dignità) in tutti i settori. L’elenco è lungo – spiega Giovanni D’Arcangelo, segretario organizzativo della CGIL di Taranto – si va dagli accordi a ribasso firmati per i lavoratori metalmeccanici, passando per i multiservizi, fino ad arrivare ai lavoratori del comparto sanitario o delle telecomunicazioni.Il caso più eclatante è quello dell’accordo separato firmato a livello provinciale da Confindustria insieme ai metalmeccanici di CISL e UIL nel dicembre 2018. Un accordo che su tutto il territorio provinciale ora viene prese a modello anche da aziende di altri settori (edili, multiservizi, telecomunicazioni).Non siamo contrari a prescindere agli accordi di prossimità – spiega ancora Peluso – ma devono essere scialuppe su cui salire con un impegno pre-ordinato e una rotta ben chiara, e non degli alibi per la destrutturazione completa dei diritti a cui è indispensabile tendere se non si vuole far pagare la crisi solo ai lavoratori.Insomma, sindacato e impresa, possono decidere a livello aziendale, e in particolarissime condizioni, di prorogare sulla durata dei contratti a termine o sull’obbligatorietà della causale, ma questa disponibilità non può trasformarsi in un n processo di precariato conclamato. Il risultato è una polverizzazione di un mondo, quello del lavoro, che così non riesce a far fronte comune. E’ già noto alla cronache il no della FILCAMS ad un accordo separato all’interno dell’appalto siderurgico – sottolinea Eva Santoro componente della segreteria confederale – e lì a fronte della stabilizzazione di pochi, si è consentito con un accordo di prossimità, che si allungasse a tempi biblici la precarietà di tanti. E il settore del contratto multiservizi e degli appalti continua ad essere uno tra più colpiti. Ecco dunque che secondo la CGIL viene meno il senso di questo impegno unitario. Ritiriamo la firma – spiega Peluso – ma non rinunciamo a continuare a crederci.BLa CGIL infatti dopo aver scritto a CISL e UIL e alla stessa Confindustria chiedendo di frenare sul fronte della deregulation, oggi in conferenza stampa lancia segnali ben precisi.Invito CISL e UIL a ricostruire l’unità sindacale – dice Paolo Peluso –  perché l’unità è un valore fondamentale ma a condizione che sia a nome dei lavoratori e non delle strutture di apparato.  L’asticella dei diritti torni ad essere alta e non svilita in azioni di difesa o privilegio. Torniamo a dire i No che servono oggi per ricostruire l’unità dei lavoratori e lavorare insieme alle rappresentanze datoriali su innovazione e nuova organizzazione del lavoro. E’ così che si costruisce la competitività.Il messaggio prosegue con un invito a Confindustria. Siamo pronti a riprendere il dialogo – dice il segretario generale – ma occorre dare senso ad un confronto che deve guardare in una prospettiva di crescita, di ampliamento, di sviluppo che riguardi imprese e lavoratori alla pari.  Non si può vincere la crisi o le difficoltà operando solo a vantaggio di alcuni (le imprese), facendo pagare il prezzo ai lavoratori. L’ultimo messaggio la CGIL lo lancia ai lavoratori. Continueremo ad essere lì dove ci avete sempre trovato in questi oltre cento anni – sottolinea il segretario della CGIL di Taranto – ed è per questo che ritiriamo la firma da un protocollo che ha perso di significato di fronte alle deroghe che vi mettono uno contro l’altro. Infine la CGIL lancia un appello, a tutti i parlamentari della nostra provincia che il caso vuole siano prevalentemente dei 5Stelle. Come CGIL abbiamo condiviso i principi del Decreto Dignità – dice Peluso – anche se ne abbiamo contestato alcuni aspetti applicativi. Quella legge voleva stringere le maglie della precarietà e restituire dignità appunto ai lavoratori. A loro chiedo cosa hanno da obiettare, cosa pensano rispetto allo stato di cose che qui denunciamo – dice Peluso – Perché qui la dignità professata dal loro capo politico non ha ancora trovato casa.

 

“Lo sfondo integratore della storia e della cultura classica diventa - attraverso il teatro - una strategia di apprendimento motivazionale capace di ricordare ai nostri giovani – per dirla con le parole di Goethe - che "ciò è stato ereditato dai padri bisogna riconquistarlo per possederlo davvero". Lo sottolinea Salvatore Marzo, dirigente del Liceo Aristosseno di Taranto presentando l’interessa Iniziativa che coinvolgerà circa 200 studenti, sapientemente guidati dai loro docenti. Studenti che saranno impegnati in una tre giorni di  performances realizzate grazie al finanziamento ottenuto dal Liceo "Aristosseno" con il progetto MIUR "Piano Triennale delle Arti". L'ingresso è GRATUITO fino ad esaurimento posti. I biglietti potranno essere ritirati presso i Licei della rete. “Un appassionato omaggio culturale della nostra "meglio gioventù" - ha evidenziato Marzo - alla comunità jonica”.

L’ASSESSORE BORRACINO “STORICA VITTORIA DEI LAVORATORI EX ILVA NEL GIUDIZIO PROMOSSO CONTRO ARCELOR MITTAL”

Grande vittoria dei lavoratori dell’ex ILVA di Taranto nel giudizio promosso da alcuni di essi, supportati dal sindacato USB di Taranto, contro Arcelor Mittal per condotta antisindacale e per aver proceduto all’assunzione del personale secondo criteri discrezionali e in violazione degli accordi sindacali raggiunti tra le parti.

Questa mattina è stato pubblicato il provvedimento reso dal Giudice del Lavoro di Taranto che, riconoscendo la fondatezza delle pretese avanzate dai ricorrenti, ha accolto le domande proposte dai lavoratori, condannando Arcelor Mittal a riesaminare le posizioni dei circa 1.700 lavoratori posti in esubero al fine di verificare se, per ciascuno di loro, sono stati effettivamente applicati i criteri per le assunzioni previsti dall’accordo sindacale del 6 settembre 2018. Il Giudice, inoltre, ha chiarito che questa verifica non metterà assolutamente in discussione la posizione degli 8.200 lavoratori già assunti da Arcelor Mittal, ma ove dall’applicazione rigorosa delle clausole contenute nel predetto accordo, dovesse emergere che alcuni lavoratori (come lamentato dai ricorrenti) sono stati ingiustamente esclusi e posti in esubero, il colosso indiano dell’acciaio, nuovo proprietario del sito siderurgico di Taranto, dovrà provvedere alla loro assunzione, aumentando il numero complessivo dei lavoratori assorbiti.

“Si tratta di un provvedimento giudiziario - commenta l’assessore allo Sviluppo Economico Mino Borracino-che non esito a definire storico e per il quale esprimo tutta la mia più grande soddisfazione, come Assessore allo Sviluppo Economico della Puglia e rappresentante istituzionale di questo territorio. Merito va dato ai lavoratori che hanno avuto il coraggio di intraprendere questa battaglia per un loro diritto, e all'avvocato Mario Soggia che li ha difeso in maniera esemplare.

Come noto- prosegue Borracino- la Regione Puglia è sempre stata accanto ai lavoratori ex Ilva in questo giudizio e ha dimostrato concretamente, in ogni circostanza, la sua vicinanza e il suo sostegno anche con la partecipazione del Presidente Michele Emiliano e del sottoscritto alle udienze che si sono svolte presso il Tribunale del capoluogo jonico.

La vittoria di questa battaglia giudiziaria dimostra che nessuno, neanche Arcelor Mittal, può pensare di perseguire i suoi profitti calpestando i diritti dei lavoratori e quelli di tutta la città di Taranto.

La Regione Puglia conferma il suo impegno e la sua attenzione nella verifica costante del rispetto rigoroso, da parte dei nuovi proprietari del sito siderurgico, degli accordi sindacali raggiunti che non possono certo essere disattesi impunemente.

 

 

Ringrazio i lavoratori per il loro coraggio e per la loro determinazione- conclude Borracino- ed esulto con loro per questo straordinario risultato.”

Palagiano (Ta)Questa sera, dalle ore 17, presso l’auditorium della scuola “Rodari” in via Bachelet si torna a parlare della crisi del comparto agrumicolo, mettendo insieme gli attori del territorio, gli agrumicoltori ma anche gli agronomi, le associazioni di categoria e tutte le istituzioni. 

Invitati dal primo cittadino Domiziano Lasigna, tutti i sindaci dei comuni del versante occidentale e le associazioni di categoria. A chiudere l’assemblea saranno Giovanni Gugliotti presidente della Provincia di Taranto e il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.

L’occasione sarà utile per presentare, con l’ausilio di alcuni agronomi locali, la proposta del nuovo disciplinare marchio Dop.

Palagiano – spiega il sindaco Lasigna - è in prima linea, insieme alle altre comunità, a costruire con gli agricoltori nuovi percorsi basati su ascolto, approfondimento e azione. I processi avviati hanno come unico obiettivo la tutela del nostro prodotto e la difesa dei nostri produttori lungo tutta la filiera agrumicola. Chi oggi lavora a dividere e a isolare non sta facendo il bene degli agricoltori, non lavora a soluzioni possibili.

Un appuntamento, quello odierno, già annunciato nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi, nell’aula consiliare, che ha visto allo stesso tavolo, Lasigna, Quarto e Maria Rosaria Borracci, sindaco di Palagianello, gli imprenditori agrumicolFloriano Convertino eVincenzo Stellaccio, ma anche Alfonso Cavallo e Aldo Raffaele De Sario, presidente e direttore di Coldiretti Taranto, promotori dell’iniziativa. 

Dagli interventi di questi ultimi è emersa la necessità di iniziare a costruire sul territorio un percorso condiviso, in cui ognuno debba fare la sua parte. Serve un gioco di squadra. Divisi non si va da nessuna parte”. Da dove partire? “Iniziando a identificarsi e diversificarsi sul territorio – ha detto il presidente Cavallo -. In un mercato globalizzato dove prevale la concorrenza sleale, non regolamentata da leggi, bisogna puntare sulla qualità del prodotto e sulla sua promozione, investendo anche negli accordi di filiera che possono rappresentare il primo passo per diversificarsi sul mercato”, così come evidenziato anche da Francesco D’Onghia, presidente sezione Coldiretti Mottola.

Poi, la necessità, rimarcata anche dal direttore De Sario di battersi perché in Europa, relativamente alla commercializzazione del prodotto, ci sia il rispetto delle leggi: “Diversamente, non c’è qualità del prodotto o competitività che tenga. Pensiamo alle importazioni selvagge contro cui Coldiretti si è sempre battuta. Negli ultimi due mesi, il prodotto del Marocco, triangolando per la Spagna, è arrivato in Europa e, solo per esserci entrato, è diventato europeo. 170mila quintali di agrumi marocchini venduti per prodotto europeo”.

E, ancora, il bisogno di risorse, che aiutino i produttori a rinnovare le strutture, a provvedere ai cambi varietali del prodotto, a investire nella promozione dello stesso. Ma necessita fare rete e condividere lo stesso percorso e le stesse strategie.

Concordi anche i sindaci Quarto e Borracci nel sottolineare come sia “fondamentale continuare ad incontrarsi ai tavoli istituzionali che aprono il fronte e allargano il confronto”.

“Per la ripresa del comparto – ha rimarcato Lasigna - non esiste un’unica soluzione. Occorre rivedere i disciplinari dei marchi di qualità. Necessita puntare alla cooperazione, alla promozione e portare la voce degli agricoltori non solo all’attenzione della politica regionale e nazionale, ma anche all’attenzione della politica europea. Bisogna investire sull’identità territoriale, credendo nella qualità imbattibile del prodotto”.

Sarà Paolo Borrometi, il giornalista minacciato di morte dalla mafia il protagonista del primo dei tre incontri del “Magna Grecia Awards Experience”, una serie di eventi che celebrano la cultura e in particolar modo la bellezza della vita, legati al prestigioso riconoscimento “Magna Grecia Awards”, fondato nel 1996 da Fabio Salvatore, regista e scrittore pugliese.
Il tratto distintivo #taranto caratterizzerà la presentazione del libro di Borrometi “Un morto ogni tanto”, che si terrà domani venerdì 22 marzo alle ore 19.30 nel Salone della Provincia, in Via Anfiteatro, a Taranto.
Un morto ogni tanto copertina

Con Borrometi, che ha proprio in questi giorni visto raddoppiare la sua scorta, si parlerà di mafia, legalità e giustizia, prendendo spunto dal suo libro “Un morto ogni tanto”, ed. Solferino; dialogheranno con lui Fabio Salvatore, il Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Bari, dott. Alessio Coccioli, il presidente della Camera Penale di Taranto, l’avvocato Egidio Albanese e la Direttrice della casa Circondariale di Taranto Stefania Baldassari.

«Ogni tanto un murticeddu, vedi che serve! Per dare una calmata a tutti!» Nelle intercettazioni l’ordine è chiaro: Cosa Nostra chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ma questo non ferma Paolo Borrometi, che sul suo sito indipendente La Spia.it denuncia ormai da anni gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all’ombra di quelli legali. Dallo sfruttamento e dalla violenza che si nascondono dietro la filiera del pomodorino Pachino Igp alla compravendita di voti, dal traffico di armi e droga alle guerre tra i clan per il controllo del territorio. Le inchieste raccontate in questo libro compongono il quadro chiaro e allarmante di una mafia sempre sottovalutata, quella della Sicilia sud orientale. Il tutto filtrato dallo sguardo, coraggioso e consapevole, di un giornalista in prima linea, costretto a una vita sotto scorta: alla prima aggressione, che lo ha lasciato menomato, sono seguite intimidazioni, minacce, il furto di documenti importantissimi per il suo lavoro, sino alla recente scoperta di un attentato che avrebbe dovuto far saltare in aria lui e la sua scorta. I nemici dello Stato contano sul silenzio per assicurarsi l’impunità, e sono disposti a tutto per mettere a tacere chi rompe quel silenzio.

Il primo libro di Paolo Borrometi è una denuncia senz’appello su un fenomeno ritenuto in declino e in realtà più pervasivo di sempre, da combattere anzitutto attraverso la conoscenza del nemico. Perché il potere della mafia, come diceva Paolo Borsellino, è anche un fenomeno sociale, fatto di atteggiamenti e mentalità passive contro cui l’unico antidoto è l’esempio della resistenza e della lotta.

Tutto il Magna Grecia Awards quest’anno si legherà ad un’esperienza di Charity in sostegno al progetto “Trenta Ore per la Vita” in favore dell’AISM. Il comitato Charity è coordinato da Maria Teresa Trenta. Con lei anche Roberta Ungaro, coinvolta nel progetto e testimonial dell’attività benefica, convivendo, da diversi anni con la Sclerosi Multipla. La carità è il fil rouge che lega questo segmento del premio pluridecennale fondato dalla famiglia Salvatore allo Stabat Mater, associazione che già in passato ha collaborato alla realizzazione del MGA nel 2015, rappresentato da Raffaele Vecchi, presente nel team organizzativo degli eventi tarantini.

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