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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

PALAGIANO – Favorire l’incontro tra i minori rifugiati dello Sprar Siproimi Koinè di Palagiano con la comunità ospitante e restituire a questi bambini il diritto al gioco e al benessere.

E’ stato questo l’obiettivo del progetto “Colonie estive”, realizzato dallo Sprar, conclusosi da qualche giorno, che, per ben quattro settimane, ha permesso a una decina di minori di raggiungere un lido di Marina di Chiatona, il Rilcado Beach e di usufruire di ombrellone, sdraio, campo da gioco e cabina, trasporto incluso a carico del progetto in questione.

Ogni giorno è stata loro consegnata una colazione, consumata in gruppo a metà mattinata e crema solare, costume, cappellino, telo mare, secchiello e paletta.

Ad accompagnarli, Pasqua Durante (assistente sociale), Lina Tinelli (psicologa), Youssouf Keita (mediatore linguistico – culturale), Gianna Del Drago (operatrice sociale centro accoglienza straordinaria e volontaria Sprar), Modou Conteh (mediatore linguistico – culturale) e Valentina Esposito (operatrice banca dati – amministrativo).

Durante la loro permanenza in spiaggia, su proposta degli operatori che li hanno affiancati per tutto il tempo, i bambini hanno potuto prendere parte a diverse attività di gioco come il tiro alla fune, la realizzazione di castelli di sabbia, la corsa dei bicchieri, staffetta, tiro ai birilli e non sono neanche mancati i balli di gruppo. 

Alle colonie hanno preso parte anche alcuni genitoricosì come hanno fatto nella giornata di fine progetto, che, tra gli altri, ha visto partecipare per l’Amministrazione Comunale il consigliere Imma Casamassima e Angela Surico, coordinatrice dello Sprar Siproimi Koinè: “Quello delle colonie estive – ha detto quest’ultima, peraltro presidente dello Svegliarci, ente gestore dello Sprar – è un progetto finalizzato a favorire la continuità post scuola di tutte quelle esperienza positive di integrazione, pensate e organizzate nel corso dell’anno a favore dei minori presenti all’interno dei nuclei familiari dello Sprar. Abbiamo cercato, anche questa volta, di coniugare il bisogno di integrazione con il gioco e con le attività del tempo libero estivo. Si tratta di bambini – ha aggiunto la Surico – che hanno vissuto situazioni difficili, a volte anche psicologicamente devastanti e stanno lentamente approcciando positivamente a uno stabile e favorevole percorso di inclusione e di rinascita umana, oltre che morale e sociale”.

Le colonie si sono concluse con un giorno di festa, presso lo stesso lido: per tutti, minori e famiglie di origine, bevande, focacce, gelati e tanta animazione a conclusione di quasi un mesedi vacanze al mare di Chiatona, servito, soprattutto, a restituire il sorriso a oltre una decina di bambini.

Medaglia d’argento per la tarantina Benedetta Pilato nella finale dei 50 m rana femminile ai Mondiali di nuoto 2019! A soli 14 anni l’azzurra conquista un eccezionale secondo posto, alle spalle solo della favoritissima Lilly King, che solo nei giorni scorsi ha fissato il nuovo record del mondo sulla distanza in testa disciplina. Una prestazione perfetta per la giovane e super Benedetta Pilato che pure fino alle ultime bracciate pareva davvero in lotta con l‘americana che ha chiuso la gara con il tempo 29.84 con la tarantina a pochi centesimi con 30.00 netti per la nostra Benedetta. Bronzo per Efimova con il crono di 30.15. Quinto posto per l’altra azzurra nella finale dei 50 m rana Martina Carraro, che ha chiuso la sua gara con il tempo di 30.49. È nata una stella che pensate a soli 14 anni è la seconda più giovane di tutto il mondiale e che conquista una medaglia superando la superwomen Federica Pellegrini che conquistò una medaglia a 14 anni e 11 mesi. Non si può che augurare alla piccola ma già grande, sportivamente parlando, Benedetta, Benny come la chiama la madre Antonella,  una grande carriera. 

  L’intervento dello Svegliarci Palagiano e dell’Arci provinciale e regionale. “Poniamo fine a tanta barbarie. E’ un problema culturale, ancor prima che sociale”

 

PALAGIANO – Tre cittadini extracomunitari sono stati presi di mira da una gang di giovani del posto. Armati di una spranga di ferro hanno avvicinato i tre che tranquillamente si dirigevano verso casa e, dopo averli aggrediti, li hanno inseguiti a tutta velocità con l’auto, mentre le tre vittime dell’agguato cercavano di trovare riparo. E’ accaduto domenica scorsa, in serata, attorno alle 21, nei pressi della biblioteca comunale, in pieno centro abitato dove, com’è abitudine del posto, ci si siede fuori, per strada in estate a chiacchierare o a godersi la frescura dopo l’afa giornaliera. E quella sera, di gente, fuori ce n’era, ma nessuno è intervenuto. 

Uno dei tre aggrediti è stato trasportato al pronto soccorso affinché gli fosse medicata una ferita da taglio provocatagli da una bottiglia di vetro lanciatagli contro. Dei tre extracomunitari, uno era ospite del Cas, centro di accoglienza straordinaria e uno era già stato ospite dello Sprar Siproimi Koinè di Palagiano, entrambi a livello locale gestiti dallo Svegliarci. Sul posto, perché allertati da altri ragazzi africani, Angela Surico, presidente Svegliarci Palagiano e coordinatrice del locale Sprar e i Carabinieri della locale stazione.

Vorrei ricordare gli sforzi che quotidianamente facciamo comeassociazione ed ente di tutela – dice la Surico - per evitare situazioni di emarginazione e di degrado sociale, accompagnando i ragazzi accolti in un percorso, non facile, di ricerca di soluzioni lavorative, abitative o nell’inserimento scolastico e nella regolarizzazione dei documenti.

E, poi, ricorda: “Come Svegliarci – cerchiamo di entrare nelle scuole. Lo abbiamo fatto quest’anno al Rodari con un percorso informativo e formativo rivolto agli studenti, basato sui temi dell’integrazione e dell’interculturalità. Cerchiamo di far capire ai ragazzi che le differenze sono risorsa, che il confronto col diverso aiuta a crescere e può arricchire, che l’integrazione è ancor prima un problema culturale che sociale”.

Ma, evidentemente, non basta. “Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione - incalza Angela Surico -, dalle istituzioni al semplice cittadino che ha il dovere di indignarsi e segnalare alle forze dell’Ordine che, a loro volta, dovrebbero aumentare i controlli. Solo una vera sinergia tra tutti gli attori del territorio potrebbe porre un argine alla barbarie. Serve una rete, una collaborazione attiva, un piano di intervento da applicare ad ampio raggio”.

Per la presidente dello Svegliarci Palagiano, “non è solo una questione di sicurezza, ma anche di degrado morale e civile. Noi ci dichiariamo disponibili a sederci a un tavolo istituzionale insieme a tutti i soggetti interessati per condividere un piano di interventi e dare il nostro modesto contributo”.

E su quanto accaduto, fanno sentire la loro voce anche l’ArciPuglia regionale e quello provinciale TarantoIl nostro è un territorio di accoglienza - afferma il presidente provinciale ArciSalvatore De Giorgio - e il vile gesto compiuto non rispecchia l'animo più sincero della nostra terra".

"Denunceremo l'accaduto - dichiara il presidente regionale Arci Puglia Davide Giove - al neonato Osservatorio Regionale sui Neofascismi, istituito e riconosciuto dalla Regione. Non permetteremo a pochi violenti di imporre una deriva sociale xenofoba e razzista. Invitiamo la società civile a tenere altissima l'allerta e a manifestare vicinanza alle vittime e a chi ogni giorno si spende per una Puglia di pace e di accoglienza attraverso la gestione eccellente di progetti volti all’accoglienza e all’integrazione".

Se lo chiedono in una interrogazione al sindaco Melucci i Consiglieri comunali Giampaolo Vietri, Massimo Battista, Floriana de Gennaro, Vincenzo Fornaro, Stefania Baldassari e Rita Corvace 

 

 

 

Avendo avuto notizia che una persona si qualificherebbe quale "portavoce del sindaco" pur non avendo ricevuto il Consiglio comunale alcuna comunicazione ufficiale di ciò da parte del primo cittadino, atteso che la legge consente alle pubbliche amministrazioni di avvalersi delle prestazioni  professionali di un portavoce regolarmente incaricato e indennizzato, abbiamo inoltrato al sindaco Melucci una interrogazione per sapere se ha nominato un portavoce legittimato ad operare in luoghi istituzionali, pubblici e privati e, nel caso affermativo, di indicare l'eventuale atto di nomina.

Abbiamo altresì sollecitato, attraverso il Presidente del consiglio, risposta a nostra precedente interrogazione riguardante la candidatura di Taranto alla regata Ocean Race.

Quest'ultimo atto ispettivo, presentato in data 13 giugno scorso, non ha infatti ricevuto ancora riscontro nonostante siano decorsi i termini entro cui l'interrogato, ovvero il sindaco, era tenuto a fornire risposta. Nello specifico chiedevamo al sindaco di confermare, attraverso, eventuali, documenti e/atti non ancora a conoscenza del consiglio comunale, la qualificazione di "unica referente con esclusiva in Italia della The Ocean Race" della Società Select Advisor Tomasini Marketing, nonché la solidità commerciale ed affidabilità della predetta società in ordine all'impiego assunto nei confronti del comune di Taranto con la determina n.23/2019 della Direzione Gabinetto Sindaco.

Auspichiamo, pertanto, che le risposte attese possano giungere quanto prima e siano fornite in modo esaustivo, senza girare attorno a quanto in tutta evidenza si intende conoscere.

 

Taranto, lì 23 luglio 2019

 

I Consiglieri comunali

Giampaolo Vietri

Massimo Battista

Floriana de Gennaro

Vincenzo Fornaro

Stefania Baldassari

Rita Corvace

L'azienda, classificatasi al 72.posto dal Corriere della Sera, è l'unica pugliese a conduzione familiare

 

 

Varvaglione1921 nella top dei maggiori produttori italiani di vino si classifica al 72* posto su 105 aziende selezionate dal Corriere della Sera.         

Unica azienda pugliese a conduzione familiare nella super classifica pubblicata nell’inserto Economia del quotidiano nazionale. Un lavoro a firma della giornalista Anna di Martino che seleziona e premia quelle realtà vitivinicole che da un anno all’altro segnano un trend in crescita nel fatturato e che, in sostanza, evidenziano uno stato di buona salute finanziaria. A cascata, questo dato è simbolo di un lavoro che dalla vigna alla cantina fino alla rete dell’export funziona in maniera sincrona con un focus importante che prevede l’attenta lettura dei mercati e la produzione di vini che siano all’altezza delle sfide. «E’ una gioia poter celebrare questo successo – commenta Marzia Varvaglione responsabile marketing della famiglia che da ormai cento anni produce vino nell’area del Primitivo di Manduria – è il frutto di un grande e appassionato lavoro di squadra coordinato da mio padre Cosimo che è il faro di un’impresa che seppur familiare ragiona con la dovizia meticolosa di una grande azienda».

Una cantinaz che brinda al suo successo con numeri ragguardevoli di produzione. Sono 4,2 i milioni di bottiglie prodotte e vendute in tutto il mondo esclusivamente nel mercato dell’alta ristorazione. «Una scelta non semplice – spiega Marzia Varvaglione – ma che portiamo avanti con determinazione e con la convinzione che la nostra offerta sia il risultato di una risposta consapevole a ciò che chiede il mercato degli appassionati». Vigneti di proprietà per un totale di 150 ettari oltre 150 in fitto e seguiti personalmente da Cosimo e Angelo Varvaglione che ne selezionano uve e ne seguono la vita agronomica. 

L’Assessore allo sviluppo economico della Regione comunica che con Delibera di Giunta Regionale è stato approvato il Nuovo Piano Regolatore del Porto di Taranto, mediante una variante al PRG ex art. 16 della LR 56/1980 e dopo la verifica dell’avvenuto adeguamento alle prescrizioni della DGR n. 836 del 2018. La Delibera è stata assunta una volta eseguite le prescrizioni regionali sulla valutazione ambientale strategica dell’area interessata e sul rischio di incidenti rilevanti e dopo aver preso atto degli adeguamenti effettuati dal Comune di Taranto. Per quanto riguarda il tema della Valutazione Ambientale Strategica, la Sezione Autorizzazioni Ambientali ha ripercorso il quadro normativo di settore e l'iter procedimentale, sia in ordine al nuovo Piano Regolatore Portuale, sia in ordine alla Variante al PRG in argomento, concludendo che le attività tecnico-istruttorie relative risultano definitivamente compiute e che rientra nelle competenze del Comune di Taranto - in qualità di autorità procedente - il pieno adempimento, nella fase esecutiva/applicativa/gestionale della pianificazione urbanistica in argomento, delle osservazioni e dei rilievi complessivamente emersi nell'ambito dei procedimenti VAS.  Per quanto riguarda inoltre il tema del Rischio Incidenti Rilevanti, la Direzione Pianificazione Urbanistica-Piano Mobilità  ha dichiarato  l’assenza di particolari limitazioni sull’utilizzo di dette aree e/o l’introduzione di eventuali fasce di rispetto. E’ stato anche espresso parere favorevole, dagli Uffici competenti, circa la Compatibilità Paesaggistica di cui all'art 96 comma 1 lettera c delle NTA del PPTR sulla variante al PRG adottata dal Comune di Taranto per il Nuovo Piano Regolatore del Porto.Pertanto, la Giunta Regionale ha approvato la Variante al PRG del Comune di Taranto per il nuovo Piano Regolatore Portuale, con precisazioni finali relative agli aspetti ambientali, ai vincoli territoriali e agli aspetti paesaggistici e agli aspetti urbanistici. L’approvazione di questa Delibera riveste grande importanza, anche in considerazione del fatto che a partire dal 30 luglio prossimo la società turca Ylport, una delle più quotate al mondo, assumerà la gestione dell’area portuale. Si tratta, come è noto, del gruppo che, insediandosi sul molo polisettoriale, succederà ad Evergreen riavviando così l’attività dopo un fermo di alcuni anni. Si avvierà così il riassorbimento graduale delle centinaia di lavoratori già dipendenti di Evergreen.

SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE CARLOALBERTO GIUSTI.

 

Il socio unico ha approvato il documento contabile che fotografa il continuo miglioramento della

performance economica della principale società partecipata tarantina, dopo la perdita “virtuale”

registrata lo scorso anno. Migliora ulteriormente il margine operativo lordo, inoltre, dato che definisce

la capacità di gestire l’attività caratteristica aziendale: da 2.735.706 euro del 2017 è passato a

3.066.629 euro del 2018.

«Questo bilancio è il primo ascrivibile alla gestione di questo CdA – ha spiegato il presidente AMIU

Carloalberto Giusti – e porta con se le evidenze di un lavoro di razionalizzazione dei conti che

abbiamo iniziato lo scorso anno, definito nel bilancio di previsione approvato a marzo e confermato

oggi. La solidità finanziaria è indispensabile, soprattutto, rispetto agli impegni industriali che abbiamo

con il Comune di Taranto: penso all’imminente avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata e

alla ridefinizione del parco impianti».

L’abbattimento del debito, inoltre, è una costante che si ripropone anche nell’esercizio 2018. «Questa

tendenza – ha aggiunto il presidente – ci consentirà di liberare risorse per gli investimenti, in parte già

avviati con l’approvvigionamento di mezzi e beni necessari per avviare il nuovo servizio di raccolta differenziata».

La performance positiva del bilancio 2018, infine, trova giustificazione anche nell’aumento dei presidi

di legalità che ha caratterizzato la gestione Giusti. «L’istituzione dell’ufficio di internal audit – ha

concluso –, la valorizzazione del rapporto con il socio unico secondo il dettato del controllo analogo,

l’aggiornamento del modello di governance alle più recenti indicazioni normative, sono elementi di un

disegno ancora più ampio che strutturerà l’azienda e la renderà capace di misurarsi con le aspettative del territorio».

Il Presidente Roberto Pagliara:"stiamo ottenendo risultati eccezionalei". SONO 6 LE DESTINAZIONI PER OLTRE 7.000 POSTI VOLO A DISPOSIZIONE. 3 VOLI SU SHARM EL SHEIKH A AGOSTO. NOVITA' ASSOLUTA MARSA ALAM E GRANDE RITORNO DI BODRUM E DJERBA

 

Sono molte le novità che il tour operator pugliese Nicolaus ha messo in campo per la stagione 2019, a sostegno dell'ormai consolidato rapporto di reciproco scambio con il territorio pugliese. Tanti i voli dedicati all'incoming Puglia da 5 anni, in partenza da Parigi, Milano Malpensa, Milano Bergamo e Verona con destinazione Brindisi, e da Parigi, Marsiglia e Mosca con destinazione Bari, a sostegno del turismo nazionale e internazionale interessato a scoprire la regione e le sue attrattive durante la stagione estiva. Nicolaus, per questa estate, ha scelto di rafforzare in maniera ancor più decisa anche le partenze da Bari per le destinazioni nelle quali sono presenti i Nicolaus Club in Grecia (Rodi, Creta), Marsa Alam e Sharm el Sheikh) ed i villaggi Valtur Djerba, Valtur Bodrum, Valtur Marsa Alam e Valtur Sharm el Sheikh). Proprio la perla del mar Rosso, Sharm el Sheikh, è la destinazione con più posti volo a disposizione e operativa tutto l'anno, con un rafforzamento deciso nei mesi di luglio e agosto grazie ai voli speciali organizzati con il vettore nazionale Alitalia ogni sabato. (è da segnalarsi che è la prima volta che il vettore vola su questa tratta). Sempre sul mar Rosso, la novità assoluta è Marsa Alam, tanto richiesta dalla clientela pugliese sia per le vacanze in famiglia sia per gli amanti del diving e delle attività sportive in mare. Eccezionali i ritorni su Bodrum e Djerba, due destinazioni amatissime dai turisti pugliesi, con due villaggi Valtur tra i best sellers della stagione 2019 grazie alla breve distanza da Bari (meno di 2 ore) e alla qualità dei prodotti e del format della nuova Valtur targata Nicolaus. 

"L'aeroporto di Bari è un punto di riferimento della programmazione Nicolaus” – ha commentato Roberto Pagliara, Presidente del gruppo Nicolaus. Le agenzie e i clienti della Puglia hanno da sempre seguito i nostri progetti, incluso l'ultima novità assoluta dell'ingresso in famiglia del brand Valtur e stiamo ottenendo risultati eccezionali. Il nostro impegno sarà quello di inserire sempre più partenze e prodotti dall'aeroporto del capoluogo nonché quello di continuare ad utilizzare gli aeroporti di Brindisi come HUB per i nostri villaggi in Puglia. Outgoing e incoming sono perfettamente coniugati nella nostra destinazione di casa, a ulteriore conferma della profonda convinzione del gruppo nel sostenere il proprio territorio di elezione.” Conclude il Presidente Roberto Pagliara.

 

 

Una presidenza che riserverà particolare attenzione ai soci quali interlocutori principali per garantire la crescita delle imprese; alla creazione di una “rete” di relazioni con i principali stakeholders del territori; alle azioni di rebranding  dell’immagine del territorio, perché in un territorio attrattivo anche le imprese diventano più competitive e lavorano in condizioni di migliore favore; alla rivitalizzazione del tessuto produttivo inteso nelle sue varie declinazioni, in cui ricadono il commercio, l’artigianato, la cultura, il fashion, il food e il turismo; all’affermazione di un ruolo di collante fra le istanze dei vari attori territoriali, riposizionando l’impresa e il concetto di impresa come possibile “soluzione” di riferimento delle suddette istanze; alla promozione dei percorsi di diversificazione produttiva con particolare attenzione all'aspetto ambientale e alla possibilità di sviluppare progetti di economia circolare; ai processi di aggregazione, soprattutto tra piccole imprese, attorno a progetti condivisi di innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, internazionalizzazione.

Sono solo alcuni degli spunti contenuti nel programma di Antonio Marinaro, neo presidente di Confindustria Taranto, il quale ha riunito stamani il primo Consiglio di Presidenza.

Questa la composizione della squadra che affiancherà il nuovo Presidente con le rispettive deleghe:

Vicepresidente con delega alle infrastrutture e territorio: Paolo Campagna

Vicepresidente con delega alla finanza e innovazione: Piero Chirulli

Vicepresidente con delega alla internazionalizzazione ed education: Salvatore Toma

Vicepresidente con delega alla Organizzazione: Michele Viglianisi

Vicepresidente vicario: Antonio Lenoci.     

Il Presidente Marinaro ha inoltre nominato all’interno del Consiglio Generale Michele De Pace quale incaricato al Marketing Associativo e Maria Grazia Franzoso per il Comitato delle Imprenditrici.

Del Consiglio di Presidenza faranno parte il past President Vincenzo Cesareo, (Presidente uscente) Giuseppe Calianni e Antonella Alfonso, rispettivamente Presidente del Gruppo Giovani e del Comitato Piccola Industria.

il video con la cronaca e le interviste. Clicca su:

https://www.youtube.com/watch?v=1dPQNgx5oqk&feature=share

Sostituisce Vincenzo Cesareo.

La Relazione di Antonio Marinaro neo Presidente di Confindustria Taranto.

Cari tutti, 

grazie ancora per aver voluto che oggi fossi qui.

La mia visione della Confindustria dei prossimi anni sarà rivolta alla salvaguardia del lavoro svolto e già consolidato e al potenziamento dei percorsi già avviati

Ancor di più, tuttavia, sarà importante guardare in prospettiva con elementi di innovazione. 

Creare consenso e condivisione attorno alle idee ed ai progetti sarà uno dei leit motiv di questa Presidenza: questa tendenza andrà perseguita e ampliata in virtù della nuova squadra che si andrà ad insediare ed alle nuove proposte che saranno avanzate per i prossimi anni.

Una squadra che vi presenterò a breve.

L’importanza di una rete di relazioni sul territorio

Fra gli elementi caratterizzanti l’azione di questa presidenza ci sarà la forte attenzione rivolta ai soci quali interlocutori principali per garantire la crescita delle imprese ed allo stesso tempo il “peso” contrattuale che ci impegneremo a far raggiungere a questa Confindustria nel territorio, rispetto agli altri attori territoriali e rispetto alle istituzioni centrali.

Importante sarà pertanto avviare una rete di relazioni con Comune, Provincia e Associazioni di categoria ma anche altre realtà -economiche e non- che insistono sul territorio. Favoriremo la condivisione, le inclusioni, e, laddove ne dovessero ricorrere le condizioni, i percorsi comuni.

Importante sarà individuare e cercare di perseguire obiettivi condivisi, che di volta in volta potranno arrivare dalla stessa base associativa a seconda del contesto in cui ci troveremo ad operare ma che sicuramente già fin d’ora possono essere individuate, in funzione della loro evidente priorità, come linee di azione da mantenere costantemente nel tempo.

Mi riferisco in particolare:

1. alle azioni di rebranding -quindi restyling dell’immagine del territorio, oggi mediaticamente riconducibile solo alle vicende del centro siderurgico- perché in un territorio attrattivo anche le imprese diventano più competitive e lavorano in condizioni di migliore favore;

2. alla rivitalizzazione del tessuto produttivo (in cui ricadono anche altri settori quali il commercio, l’artigianato, la cultura e il turismo, e qui ritorna la necessità di rafforzamento della rete di relazioni con gli altri stakeholders );

3. all’affermazione di un ruolo di collante fra le istanze dei vari attori territoriali, riposizionando l’impresa e il concetto di impresa come possibile “soluzione” di riferimento delle suddette istanze;

4. alla promozione dei percorsi di diversificazione produttiva con particolare attenzione all'aspetto ambientale e alla possibilità di sviluppare progetti di economia circolare,

5. alla incentivazione dei processi di aggregazione, soprattutto tra piccole imprese, attorno a progetti condivisi di innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, internazionalizzazione.

L’associazione dovrà rappresentare un luogo utile per aumentare le occasioni e le opportunità per le imprese. Il luogo in cui spingerle alla competizione sui mercati e stimolarne la crescita. In questo processo le pmi saranno le principali protagoniste. Importante sarà inoltre continuare l’azione di Confindustria di conoscenza delle imprese nella provincia. Intenzione di questa Presidenza è di intensificare i momenti di ascolto e di confronto con le varie componenti del sistema associativoriservando uguale interesse a tutti i settori merceologici rappresentati.

Riposizionare le imprese al centro della scena economica

superando le correnti antindustrialiste

Le imprese creano ricchezza e quindi devono tornare al centro della scena economica; per far questo avranno bisogno di una P.A. che le sostenga e di un contesto territoriale a loro favorevole nel sistema di relazioni con le committenze esterne. 

Recentemente proprio il nostro Presidente Boccia si è chiesto: se si 
ritiene che 
l’industria non sia un valore per questo Paese, come si pensa di creare posti di lavoro?” Una domanda sicuramente retorica che però dobbiamo sempre porre ai nostri interlocutori ogni qual volta si mette in discussione il ruolo delle imprese sul territorio.

 La valorizzazione del territorio e delle imprese

 Occorre creare una forte lobby attorno agli interessi del territorio, concetto già portato avanti da tempo da Confindustria, ma per far questo dobbiamo allo stesso tempo collaborare con le istituzioni e pretendere che loro ci affianchino nei percorsi più complessi: riaffermare cioè la logica secondo la quale chi arriva da fuori e investe sul nostro territorio deve poter garantire precise ricadute economiche sull’area jonica.

Il sistema Taranto è fatto di piccole e grandi imprese molte delle quali capaci  di competere anche sui mercati internazionali ma anche di altre che invece necessitano, per dimensione, tradizione e tipologia di produzione, di un contesto istituzionalmente forte e coeso, di valorizzazione e di tutela del sistema imprenditoriale, che in altre realtà, anche di gran lunga meno industrialmente attrezzate della nostra, esiste e crea automatismi virtuosi.

Oggi, più che mai, occorre riaffermare il sacrosanto diritto delle nostre aziende di lavorare per interventi che concernono i processi di risanamento del territorio, ambientalizzazione e bonifiche; quindi, anche in virtù del Contratto istituzionale di Sviluppo, far ripartire i cantieri e accelerare quelli già itinere.

Gli investimenti vanno sostenuti, accelerati, attuati e ottimizzati in nome di una crescita che deve riprendere il suo cammino interrotto.

Oggi abbiamo opportunità di investimento che però sono rimaste inattuate: il copione che si ripete di una città con la crescita frenata eppure con grandi potenzialità di attrazione, determinante per la logistica e per la presenza di un importante scalo portuale, centrale per il suo polo industriale e per il reddito che produce, strategica per le diverse identità che convivono al suo interno, realtà sempre più determinanti. Se a livello nazionale questa esigenza si avverte prepotentemente (da un veloce calcolo, sbloccando tutti i cantieri censiti dal Cipe si creerebbero 400mila posti di lavoro), a livello territoriale la situazione si prospetta ancora più urgente perché sono già da tempo state poste le basi (il già richiamato tavolo Cis) per dare corso agli investimenti.

Abbiamo al nostro interno un vantaggio non indifferente, ovvero un significativo nucleo di imprese eccellenti (e recentemente di ulteriori ingressi di grandi gruppi multinazionali) che operano nel nostro sud ma non si discostano dai comportamenti che le imprese eccellenti hanno nelle aree più forti del Paese: qualità, innovazione, internazionalizzazione, distribuzione, valorizzazione del marchio sono i fattori che le caratterizzano e consentono loro di raccogliere anche nel Mezzogiorno le sfide della globalizzazione.

E’ a queste che guardiamo per mutuare un modello che riteniamo spendibile e quindi esportabile.

Pensare globale, agire locale. La visione d’assieme

L’arrivo di Arcelor Mittal e la sua concezione internazionale dei mercati e del contesto in cui opera induce ancor più di prima ad adottare una visione globale delle nostre risorse produttive e imprenditoriali. Taranto non dovrà più pensare alle proprie dinamiche territoriali come ad una realtà a sé stante bensì quale realtà strategica inserita nella macro-area del Mezzogiorno. Ovviamente tutto ciò comporta anche doversi preparare ad una più forte competizione con icompetitors nazionali e internazionali.

Allo stesso tempo, come ci suggerisce il leit motiv pensare globale agire locale, non possiamo che guardare alla nostra terra con una visione d’assieme, valorizzando tutti i “territori” della provincia di Taranto proseguendo, in questa ottica, con il lavoro già avviato con le delegazioni territoriali.

La partecipazione e la condivisione. Verso una nuova governance

Vorrei concludere questa breve disamina sui principali asset di quello che sarà il mio mandato da Presidente con un impegno che assumerò rispetto alla condivisione degli obiettivi che andremo tutti insieme a perseguire da qui ai prossimi anni.

Come molti di voi sapranno, il nuovo Statuto di Confindustria non prevede  più l’istituto della delega, attraverso il quale abbiamo avuto finora l’opportunità di assegnare compiti specifici a imprenditori orientati a impegnarsi in un particolare settore.  Con la prossima governance, tuttavia, si potrà ovviare a questo aspetto con appositi inviti – a carattere temporaneo e non più permanente – nelle varie compagini di interesse, ovvero il Consiglio Generale ed il Consiglio di Presidenza. Si tratterà, in sostanza, di partecipazioni alle riunioni dei Consigli suddetti che saranno stabilite di volta in volta a seconda delle tematiche che si andranno a discutere. 

In tal modo, ritengo che potrà risultare più fluida e anche più semplice la regolazione del flusso di informazioni che dalla nostra base vengono rivolte alla Presidenza ed agli organi statutari (e viceversa) in una sorta di continuo scambio di competenze (e di conseguenza di reciproca collaborazione) che vedrà di volta in volta alternarsi imprenditori di diversi settori e con esperienze diversificate. 

Analoga attenzione sarà rivolta, in questo senso, alle donne presenti in associazione, al momento organizzate spontaneamente in un coordinamento “al femminile” a cui darò una forma strutturata ed istituzionalizzata, con un preciso e specifico regolamento internoil Comitato delle imprenditrici.

Sono proprio le aree metropolitane del Sud, (da un’indagine Censis) a registrare una maggiore crescita delle aziende femminili rispetto alla media del sistema imprenditoriale, che riviene da una maggiore capacità di trasformare fattori di svantaggio in elementi di competitività e di anticipare i fattori di novità del mercatoebbene, noi vogliamo incentivare questo trend guardando a questa preziosa componente da “spendere” all’interno della nostra squadra.

 Grande attenzione verrà inoltre rivolta a:

• Proseguire le “battaglie” già avviate in diversi settori, con particolare riferimento ad Ance, su massimo ribasso e anomalie del mercato; 
• cogliere gli spazi lasciati aperti dal processo delle liberalizzazioni e le opportunità delle zone economiche speciali
• modernizzare il sistema produttivo attraverso il rapporto con l’università per il tramite di Finindustria (spin off- partecipazione industriale); 
• valorizzare e incentivare la componente giovanile, i talenti, sostenere lo spirito di intrapresa delle nuove generazioni;
• accompagnare e potenziare nel loro percorso di crescita le industrie che oggi presentano maggiore dinamismo:  fashion, turismo, culturae agroalimentare.

Ringrazio infine voi tutti, ed in particolare quei soci che, in sede di consultazione, hanno voluto mettere a disposizione le loro idee ed i loro punti di vista costituendo in tal modo un inestimabile valore aggiunto per oggi e per i giorni a venire: questo passaggio costituisce per me ulteriore motivo di convinzione rispetto alla necessità, che sarà sempre prioritaria e imprescindibile, di dare ascolto alle istanze che arriveranno dalla base associativa.

La squadra

Ora punto i riflettori di questa giornata sulla mia squadra, i cui componenti sono già conosciuti ai più ma che sono lieto di presentarvi ufficialmente in questo primo, ufficiale momento di condivisione che segna a tutti gli effetti l’avvio della mia Presidenza. 

Vicepresidente con delega alle infrastrutture e territorio: 

Paolo Campagna

Vicepresidente con delega alla finanza e innovazione: 

Piero Chirulli

Vicepresidente con delega alla internazionalizzazione ed education: 

Salvatore Toma 

Vicepresidente con delega alla Organizzazione: 

Michele Viglianisi

Vicepresidente vicario: 

Antonio Lenoci.     

 

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