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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Si è conclusa la 60ª edizione del Concorso Pianistico Internazionale organizzato dagli Amici della musica “Arcangelo Speranza” con il contributo del

Mibac – Ministero della Cultura, della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto, oltre a Poste Italiane.

Compito difficile quello della giuria che ha dovuto decretare i vincitori su 47 giovani pianisti provenienti da 12 diverse nazioni, accomunati solo

dall’alto livello di competenze, abilità, tecnica e sensibilità, nel rapportarsi con gli 88 tasti.

 

Al termine dell’esibizione dei quattro pianisti giunti in finale la giuria, composta dal Maestro Roberto Cappello (Presidente), Liubov Gromoglasova,

Ivan Donchev, Pasquale Iannone e Nijole Doroteja Beniusyte, ha decretato vincitore del Primo Premio, il giovanissimo pianista russo Simon Karakulidi, 26 anni di Surgut.

Il premio consiste in € 4.000,00 più un concerto a Taranto nell’ambito della prossima Stagione Concertistica organizzata dagli Amici della Musica

più altri recital, con date da concordare con le Società di Concerti.

A Hyelim Kim (South Korea), è andato il secondo premio, consistente in € 2.000,00 mentre il terzo premio, consistente in € 1.000,00 è stato assegnato

ex aequo agli italiani Marco Ottaviani e Greta Lobefaro.

Sono stati inoltre assegnati i Premi Speciali: Premio del Pubblico “Elsa e Peppino Orlando” consistente in una borsa di studio di € 500,00 offerta dalla famiglia Orlando ed assegnato,

per votazione del pubblico presente in sala ad uno dei partecipanti alla prova finale, alla giovane coreana Hyelim Kim;

Premio “Giovanni Paisiello”, di € 300,00, oltre ad un concerto da inserire nel prossimo “Giovanni Paisiello festival”, è stato assegnato al coreano Dong-Wan Ha

quale miglior esecutore di un brano di Paisiello; infine la Targa del Conservatorio “Giovanni Paisiello”, assegnata dagli allievi del Conservatorio di Taranto

è stata consegnata dal Direttore, il Maestro Gabriele Maggi, alla coreana Hyelim Kim.

 

La serata è stata condotta dalla giornalista Roberta Morleo. All’assegnazione dei premi ha fatto seguito un gradito momento conviviale con taglio di torta e bollicine

per festeggiare il 60mo compleanno dell’ “Arcangelo Speranza” International Piano Competition, ed un affettuoso e augurale arrivederci al prossimo anno per la

61ma edizione del prestigioso concorso, che si connota sempre più come momento culturale di alto profilo per l’autorevolezza della giuria

e la maestria dei partecipanti, nonché come considerevole valore aggiunto nella programmazione culturale della nostra bella Taranto.

 

Un uomo di 58 anni è morto folgorato in un incidente sul lavoro nella zona industriale di Capurso (Bari). L\\\'operaio, che era di Capurso, stava eseguendo lavori di ristrutturazione presso la sede della CO.PA.M. srl quando, per ragioni che i carabinieri stanno ancora accertando, è entrato in una cabina elettrica dell\\\'alta tensione, non di pertinenza di quella ditta, ed è rimasto folgorato. Ad avvertire i carabinieri è stato un altro operaio che lavorava assieme alla vittima. (foto di repertorio)

Elezioni per il rinnovo delle cariche sociali in Federmoda Taranto; la più importante organizzazione provinciale del settore moda, abbigliamento, calzature, tessuti, accessori, articoli sportivi, tessile per la  casa rinnova le cariche sociali.

 

Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea per il rinnovo del direttivo provinciale, confermato alla guida della categoria Mario Raffo (Abbigliamento Taranto), un dirigente che nel precedente mandato si è caratterizzato per il costante impegno a sostegno del commercio al dettaglio di vicinato e del settore ‘Abbigliamento e Calzature’, tra i più colpiti dalla crisi pandemica  e dalla lunga sequenza di chiusure forzate imposte dalla misure restrittive anticovid.

 

Il nuovo  direttivo particolarmente numeroso, vede molte riconferme ma anche  l’ingresso di alcuni giovani imprenditori di seconda e terza generazione: Andrea Andriani ( Abbigliamento), Salvatore Cafiero

( Abbigliamento), Alessandro Castellana  (Abbigliamento), Luca De Florio (Abbigliamento ), Lorenzo Di Pierro ( (Abbigliamento Calzature), Antonio Dromì (Calzature), Andrea Fardello (Abbigliamento), Vincenzo Friolo (Abbigliamento), Pietro Gallo (Abbigliamento), Stefania L’Imperio (Calzature), Fabiana Mirabile ( Abbigliamento), Saverio Schiavone ( (Abbigliamento), Paola Scialpi ( Abbigliamento), Giuseppe Spadafino (Merceria e tessuti ), Christian Speciale (Calzature e Abbigl.), Eugenio Speciale (Calzature ), Stanislao Vitiello (Abbigliamento)  

 

Omicidio a Taranto: un uomo di 61 anni è stato ucciso con cinque colpi di pistola mentre stava rincasando, nei pressi dell’Arsenale della Marina Militare. Cosimo Nardelli, che aveva appena parcheggiato il suo scooter al momento dell\\\\\\\'agguato, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto con un’auto ma è morto poco dopo il suo arrivo. Indaga la Polizia. L’episodio porta indietro le lancette dell’orologio, perché inevitabilmente si pensa ai tempi in cui la città era schiacciata da questo genere di episodi delittuosi. In queste ore gli inquirenti stanno cercando di capire se dietro l’episodio si nascondano questioni personali oppure se vi sia altro. La vittima era appena uscita dal carcere per cui gli investigatori stanno valutando l’ipotesi di una vendetta. L’uomo era tornato in libertà dopo aver scontato una detenzione di 17 anni di carcere per avere ucciso, a fine agosto 2005, il 27enne Alessandro Cimoli nelle campagne di Faggiano nel Tarantino.

Lu.Lo. 

Gli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Taranto aderenti al sindacato Sappe hanno proclamato oggi  “lo sciopero della fame  nonché l’autoconsegna che prevede di rimanere in carcere a fine turno”. L’iniziativa degli agenti é in segno di protesta contro le “massacranti condizioni di lavoro  a cui vengono sottoposti a   causa della grave carenza organica”, nonché contro il  “sovraffollamento di detenuti, tra cui moltissimi con gravi problemi psichiatrici non curati adeguatamente”.

   Per il Sappe, “gli ultimi eventi che hanno visto l’ennesima  aggressione di due poliziotti, anch’essi  finiti all’ospedale, nonché gli episodi di violenza e prepotenza giornaliera  da parte dei detenuti, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. “Il carcere di Taranto è quello messo peggio  con una proporzione agente/detenuto di 0,35 a fronte di uno 0,66 nazionale. Ció  vuol dire che per restituire un pò serenità ai poliziotti di Taranto sarebbero necessari almeno 100 poliziotti subito”. Lunedi sarà a Taranto il segretario generale Sappe, Donato Capece. Chiesto l’intervento del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dei vertici del Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Marzia Varvaglione è la nuova presidente di Agivi. Classe 1989 e già vicepresidente nel mandato in scadenza di Violante Gardini Cinelli Colombini, la business developer e direttore marketing and sales dell’omonima azienda di famiglia è stata designata all’unanimità oggi alla guida dell’Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani tra i 18 e 40 anni di Unione italiana vini dal neo-eletto Consiglio direttivo. La presidente ha poi nominato Tommaso Canella (Casa Vinicola Canella Spa) e Vittoria Rocca (Angelo Rocca & figli) vicepresidenti.

“Sono onorata e felice – ha commentato Varvaglione –, carica di sentimenti contrastanti tra una grande gioia e un gran senso di responsabilità. Ma sono pronta a mettermi a lavorare con la squadra di Agivi con cui opereremo in continuità con le precedenti presidenze. Voglio ribadire l’impegno prioritario di Agivi per la sostenibilità, nel senso più ampio e duraturo che, nella sua declinazione francese di durabilité, ci invita a impegnarci per tracciare una strada che abbia valore anche nel futuro. Puntiamo su innovazione tecnologica, digitalizzazione e formazione. In una parola: cultura, la vera discriminante per fare la differenza anche e soprattutto nel mondo del vino. Sono prontissima – ha concluso – a mettere a disposizione la mia esperienza e a mutuare, come mantra di questa presidenza, una delle frasi più illuminanti del grande Michael Jordan, ‘Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati’. Ho giocato a basket nelle massime serie, in Eurolega, e so che il campionato che vogliamo vincere è quello del nostro futuro come imprenditori e come esseri umani”.

Soddisfatta anche la presidente uscente Violante Gardini Cinelli Colombini: “Ho sempre creduto in questo progetto, fin da quando entrai a farne parte nel 2008. In Agivi non solo ho imparato molto frequentando i corsi di formazione e visitando cantine in Italia e all’estero, ma ho trovato dei grandi amici, colleghi, con cui ci scambiamo importanti concetti commerciali. Dall’elezione dello scorso Consiglio, nel novembre 2019, si sono associati 57 nuovi giovani che lavorano nel mondo del vino, una “famiglia” in continua crescita che conta oggi 105 soci, con tre candidature saranno votate al prossimo cda”. Un percorso, quello di Agivi, che non si è fermato neanche con la pandemia: “Abbiamo organizzato importanti corsi di formazione – ha proseguito Violante Gardini Cinelli Colombini –, fatto viaggi in persona e virtuali, stretto partnership con il Politecnico di Milano e Poli.design e il Gambero Rosso, e abbiamo avuto la fortuna di incontrare di persona grandi imprenditori di fama internazionale come Sandro Veronesi. Voglio ringraziare tutti i soci che hanno creduto in me e Unione italiana vini che mi ha dato modo di partecipare ai loro cda, coinvolgendo i giovani nel policy making del vino a livello non solo nazionale ma anche internazionale”.

A sedere nel Consiglio Nazionale di Unione italiana vini per la compagine saranno ora la presidente Marzia Varvaglione e il vicepresidente designato, Vittoria Rocca. Il Consiglio direttivo eletto oggi dall’Assemblea generale dei soci è invece composto da: Giulia Benazzoli (Benazzoli Fulvio Società Agricola), Tommaso Canella (Casa Vinicola Canella Spa), Martina Centa (Soc. Agr. Roeno), Violante Gardini Cinelli Colombini (Az. Agr. Donatella Cinelli Colombini), Giulia Goretti (Agr. Goretti Produzione Vini Srl), Nicola Guidi(Cantine Guidi 1929), Matteo Magnabosco (Azienda Agricola Ca del Lupo), Vittoria Rocca(Angelo Rocca & figli), Annamaria Sorricchio di Valforte (Barone di Valforte), Emanuela Tamburini (Azienda Agr. Tamburini) e Marzia Varvaglione (Varvaglione – Vigne e Vini srl).

 

La Capitaneria di porto di Taranto e la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Lecce hanno effettuato ieri un’operazione che ha smantellato un\' articolata catena ecocriminale dedita all’illecito smaltimento di rifiuti pericolosi nel Tarantino. Nel mirino sono finiti i  lavori di rettifica, allargamento e adeguamento strutturale della banchina di levante del molo San Cataldo e quelli di consolidamento della calata del porto di Taranto. È emersa delle indagini “un’articolata organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti composta da tre società, che con più operazioni continuative e attraverso l’allestimento di più mezzi, avrebbero posto in essere una strutturata ed abusiva gestione nelle fasi di produzione, trasporto e smaltimento, di ingenti quantità di rifiuti pari a 16.264 tonnellate di terre e rocce da scavo”. 

 

Materiali, si evidenzia, “privi delle analisi di caratterizzazione, parti dei quali costituiti da fanghi di dragaggio, illecitamente qualificati terre e rocce da scavo, nonchè materiali misti di demolizione”. Tutto é stato portato ad un impianto esclusivamente autorizzato al recupero in procedura semplificata e smaltito mediante tombamento. Di conseguenza, il sito di stoccaggio per il recupero è diventato un sito di smaltimento e, quindi, in una discarica abusiva di oltre 40.000 metri quadrati. Tre le società coinvolte, 8, invece, i soggetti indagati a vario titolo.

   Nei loro confronti - come disposto dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta del pm della Dda, Milto Stefano De Nozza - è scattato un sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria del profitto in relazione al reato di attività organizzata per traffico illecito di rifiuti. Il sequestro riguarda un ammontare complessivo di oltre 1,2 milioni euro. Nell’operazione, sequestrate 5 motrici e relativi rimorchi di proprietà della società incaricata del trasporto dei rifiuti dal sito di produzione al luogo di illecito smaltimento ed una cava dismessa destinata a discarica abusiva, che si estende per una superficie complessiva di circa 4 ettari con capacità di raccolta di 300.000 metri cubi. Qui risultano illecitamente tombati in un lungo arco temporale migliaia di tonnellate di rifiuti indiscriminati. 

 “La storia ambientale di Taranto é assai travagliata. Il Governo e il ministero hanno accettato la sfida della transizione ecologica sino in fondo. Dobbiamo porre oggi le premesse per raggiungere i target di decarbonizzazione con una solida sicurezza energetica, diversificando le fonti di approvvigionamento e aprirsi alle rinnovabili, sbloccando e semplificando procedure”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in un messaggio video alla prima giornata di Taranto Eco Forum 2023 promosso da da Ferrara Expo ed Eurota ETS. “Dobbiamo valorizzare - ha aggiunto - le ricchezze dell’ecosistema del Mezzogiorno e il nostro posizionamento nel Mediterraneo, centrale. Con il contributo decisivo dell’innovazione possiamo superare le tante questioni ambientali esistenti, risanando e recuperando aree del Paese dismesse per creare nuovo sviluppo. Così come speriamo che accada a Taranto alla cui area il Just Transition Fund affida nuove, consistenti risorse economiche. E così in tante aree del Paese”. 

 

 Secondo il ministro, “attorno all’economia circolare si puó creare una vera crescita sostenibile dei nostri territori. La nostra filiera ha già creato un nuovo mercato fatto di eccellenze”.

    In un messaggio letto al convegno, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha affermato che “il Governo è convinto che il Sud possa divenire un hub per l’approvvigionamento europeo del gas e rinnovabili. Dobbiamo lavorare per facilitare l’industrializzazione green delle regioni meridionali ed esperienze di successo dei progetti innovativi come la mega factory di Enel, l’investimento di St Microelectronics a Catania, gli impianti Vestas a Taranto”. Secondo Urso, “il Sud puó avviare una nuova stagione di investimenti con ricadute rilevanti sull’occupazione del territorio. Occorre mettere a sistema agevolazioni e strumenti così da ottenere il massimo risultato, penso al Piano di ripresa e resilienza che destina all’Italia meridionale circa 82 miliardi di euro o alle Zone economiche speciali, nelle quali numerose agevolazioni possono attrarre nuovi investitori anche esteri”.

Sono stati schiacciati e sepolti da detriti di terra e roccia Cosimo Lomele e Vito Germano, i due operai di 62 e 64 anni, che ieri mattina sono tragicamente morti mentre svolgevano il proprio lavoro all’interno di un cantiere alla periferia di Monopoli, nel Barese. Secondo quanto ricostruito i due erano dipendenti di un’azienda di Conversano che stava svolgendo, in subappalto, delle opere di urbanizzazione in un cantiere privato, dov’è in corso la realizzazione di alcuni appartamenti. Ieri mattina, mentre stavano posizionando dei grossi tubi per alcune condutture all’interno dello scavo, profondo almeno cinque metri, un costone ha ceduto, implodendo e travolgendoli. Per loro, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: sono rimasti schiacciati da terra e roccia. È servito un lungo intervento dei vigili del fuoco per estrarre i corpi. L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’arrivo del pubblico ministero di turno della Procura di Bari, Savina Toscani. La polizia, intervenuta con gli uomini del commissariato di Monopoli, ha portato via anche la documentazione relativa al cantiere. Sulle due vittime è stata disposta l’autopsia, che sarà svolta lunedì prossimo dal professor Francesco Introna all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Le due vittime, entrambe originarie di Conversano, città ad appena 17 chilometri dal luogo dell’incidente, lasciano mogli e figli. Germano sarebbe andato in pensione il prossimo anno. Per la giornata di domani il sindaco, Giuseppe Lovascio, ha proclamato il lutto cittadino, in attesa della data dei funerali, che potrebbero essere fissati per la prossima settimana. “La nostra comunità è rimasta sconvolta da questo evento drammatico – ha detto Lovascio -, siamo vicini alle famiglie dei due lavoratori, due persone oneste, per bene, vittime di una tragica fatalità su cui aspettiamo venga fatta luce”. I sindacati, di Cgil, Cisl e Uil, hanno parlato di “tragico e intollerabile stillicidio di infortuni gravi e morti sul lavoro”, ma anche che “i cantieri continuano ad essere uno dei luoghi di lavoro più pericolosi, con un numero inaccettabile di incidenti, con decessi e infortuni che spesso provocano danni permanenti ai lavoratori”. Per questo occorre “investire massicciamente in sicurezza e legalità”, “più controlli, più ispettori, il rispetto delle norme, l’estromissione dai bandi pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e l’istituzione di una procura speciale in materia”.(foto di repertorio)

Dopo l’ennesimo episodio della scorsa serata, con diverse segnalazioni giunte dai residenti del quartiere Tamburi, in particolare da via Grazia Deledda, l’amministrazione Melucci ha avviato tutte le procedure del caso per allertare le autorità competenti e risalire alla fonte delle emissioni odorigene che si sono manifestate ripetutamente in zona, causando diversi disagi. Sul posto si sono recati per un tempestivo sopralluogo anche i consiglieri comunali Michele Mazzariello e Antonio Lenti.

 

L’assessore all’Ambiente Laura Di Santo ha inviato ad Arpa Puglia quale ente di controllo, e per conoscenza al dipartimento di prevenzione dell’Asl Taranto, alla Provincia di Taranto e al dipartimento ambiente della Regione Puglia, una comunicazione relativa al più recente evento emissivo, con la richiesta di convocare un tavolo tecnico mirato all’individuazione del soggetto responsabile del fenomeno, che sta provocando legittime reazioni da parte della popolazione.

 

«Arpa Puglia gestisce una piattaforma per le segnalazioni – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Laura Di Santo – che risulta attualmente indisponibile. Sappiamo, tuttavia, che i Vigili del Fuoco, opportunamente sollecitati, hanno comunicato a loro volta all’agenzia l’insorgenza del fenomeno, attivando il protocollo di monitoraggio. Dopo l’audizione in commissione Ambiente dei funzionari Arpa alcuni giorni fa, inoltre, il presidente Paolo Castronovi ha a sua volta attivato gli enti preposti, ottenendo che si avviasse la revisione dell’autorizzazione integrata ambientale a carico dell’azienda individuata come probabile fonte delle emissioni, operante nel settore del trattamento e smaltimento dei rifiuti a ridosso del quartiere Tamburi. Continueremo a seguire l’evolversi della situazione, con la stessa attenzione posta negli ultimi mesi, affinché le autorità preposte individuino i responsabili e indichino le soluzioni, a tutela della popolazione».

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