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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Attenzione

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Domenica 30 agosto ha avuto inizio il programma di tre visite guidate gratuite in città vecchia “ALLA RISCOPERTA DELLE NOSTRE RADICI”. Vi erano circa 70 fruitori, che hanno apprezzato le nostre bellezze architettoniche, la nostra storia e le nostre culàcchie de stòrie. Alla fine siamo stati ospitati nel ristorante La Paranza, che ha offerto a tutti le còzz’a puppetègne (l’impepata di cozze), alla presenza del delegato dell’Accademia italiana della cucina, che ha commentato il gustoso piatto offerto, commentando anche la buona cucina mediterranea, in particolare quella tarantina.

 

Domenica 6 settembre, CON AVVIO DA PIAZZA CASTELLO, è prevista la seconda delle tre  visite guidate, con un itinerario diverso da quello della domenica precedente. Invito tutti i tarantini alla partecipazione, godranno della conoscenza approfondita della città vecchia e delle sue storie e storielle.

 

Per informazioni sul programma completo contattare l'Associazione “TARANTO CENTRO STORICO” Vico Carducci, 21, Taranto 74123 -Tel. 099/4709805   cell. 340/2860566  - Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ;   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

In Puglia, le insistenti e reiterate segnalazioni di criticità sottoposte all’attenzione dei Responsabili Aziendali di ENEL SpA - Divisione Infrastrutture e Reti – DTR- PUB - Puglia , dalle Federazioni regionali di categoria, e che di seguito si riportano:

 mancato integrale pagamento di prestazioni lavorative straordinarie preventivamente autorizzate dall’azienda, a seguito introduzione di nuove ed artificiose modifiche software nel sistema gestionale di registrazione delle predette prestazioni;

 criticità organizzative, emerse a causa di eventi climatici particolari, come ad esempio è la stagione calda in corso, che si ripetono con sempre maggior frequenza ed intensità, generando diffusi black-out sul tutto il territorio pugliese, per effetto di guasti su cavi elettrici, linee aeree e cabine di trasformazione, guasti che possono ugualmente riproporsi anche nel caso di una stagione invernale abbastanza fredda e, che già in questa stagione estiva hanno indotto conseguenti ripercussioni sul personale operativo sottoposto a turni di lavoro, in orario normale e in reperibilità, al limite della resistenza fisica, che fanno alzare in modo preoccupante il rischio di infortunio, in quanto spesso non viene garantito loro nemmeno il riposo minimo previsto dalle norme di legge e contrattuali;

 significativa carenza di Personale Operativo e Tecnico nelle strutture organizzative previste dalla riorganizzazione aziendale, resa operativa dall’1/1/2015;

 incompleta applicazione dell’accordo nazionale del 20/3/2012, relativo alla crescita professionale del personale operativo, per effetto dell’integrazione Alta/Media Tensione, a causa di evidenti e notevoli ritardi aziendali nel previsto processo di formazione e conseguente mancata estensione dell’accordo suddetto agli operai che, nel frattempo, hanno raggiunto i requisiti per l’accesso al percorso di formazione e crescita professionale definito nel predetto accordo;

non hanno, ad oggi, sortito nessun riscontro positivo da parte aziendale, nonostante le predette criticità, siano state già evidenziate in ben due tavoli di confronto regionale del 23/4/2015 e 11/6/2015 e, successivamente, più volte ribadite ai Responsabili aziendali, con specifici comunicati interni di protesta.

Tale atteggiamento aziendale ha costretto le OO.SS. a proclamare lo "STATO DI AGITAZIONE" di tutto il personale di ENEL SpA - Divisione Infrastrutture e Reti DTR PUB – Puglia, con conseguente richiesta di attivazione della procedura di raffreddamento, così come previsto dagli articoli di legge della 146/90 e della 83/2000, presso tutte le Prefetture della regione Puglia.

Qualora la procedure di raffreddamento non consenta di ricevere dall’Azienda risposte esaustive, le OO.SS. metteranno in campo tutte le azioni ritenute necessarie per la tutela dei diritti dei lavoratori.

Le Segreterie/Coordinamenti Regionali

Filctem-Cgil Flaei-Cisl Reti Uiltec-Uil

I.Petrini S.Piancone F.Lupelli


 

di GIOVANNI BATTAFARANO, Segretario Generale Associazione Lavoro & Welfare

 

In questi giorni, l’ISTAT ha pubblicato un aggiornamento dei dati economici del nostro Paese, dai quali si conferma che, dopo otto anni di profonda crisi economica,  la ripresa economica è in atto, ma per ridurre la disoccupazione e per una diffusa ripresa produttiva è ancora poco. Vediamo l’andamento della crisi dal versante del ricorso agli ammortizzatori sociali, secondo l’Indagine condotta dal l’Osservatorio Lavoro&Welfare.

 Il mese di giugno, come si può evincere dalla tabella allegata, conferma la tendenza generale nella riduzione delle ore di CIG sul 2014 (-30,27%) con una tendenza non consolidata visto che per il secondo mese consecutivo, si è registrato un aumento sul mese precedente (+3,83%), con 67.909.991 ore di CIG autorizzate.  In questo mese è cambiata la situazione delle ore di Cigderoga, dove le ore autorizzate sono cresciute del +380,23% sul mese precedente portandosi sui valori medi del 2014, 19-20 milioni di ore mese di Cigd. Situazione in calo invece nella richiesta di ore di Cigs ( -18,91% su maggio 2015) e nella richiesta di ore di Cigo (-23,75% su maggio 2015).

La situazione produttiva conferma la presenza di qualche segno di miglioramento, ma la crisi industriale presenta uno zoccolo duro dove ci vuole ancora tempo ma anche qualche nuova idea nelle scelte del Governo per una stabile e diffusa ripresa della produzione industriale. Restano molto contraddittori ancora i dati sulla congiuntura economica.

A giugno bene l’export del nostro Paese che traina la ripresa +5% nel primo semestre con un saldo positivo nei primi sei mesi di 18,5 miliardi. Bene nell’eurozona dove il surplus commerciale si attesta a 26,4 miliardi, tra gennaio e giugno 2015 le vendite della zona euro verso il resto del mondo sono aumentate a 1.011,7 miliardi (+6% rispetto allo stesso periodo nel 2014).

Aumenta il tasso di disoccupazione (+0,2%) attestandosi al 12,7%, nei dodici mesi il numero di disoccupati è aumentato del 2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione di +0,3%,unico dato positivo è che l’aumento della disoccupazione è anche legato alla riduzione degli scoraggiati che si sono reinseriti nel mercato del lavoro, ma per ora come nuovi disoccupati.

Questa situazione dovrà ora purtroppo fare i conti con le scelte della Cina sulla svalutazione della propria moneta, che finiranno per influenzare le esportazioni. Si riconferma una situazione dove la congiuntura negativa dell’economia sembra aver toccato il punto più basso e ha invertito la tendenza con un leggero miglioramento, ma dove le prospettive sono ancora tutte da consolidare. La situazione economica e produttiva del Paese resta fortemente divaricata tra recessione e ripresa.

Si rendono più evidenti le distanze tra le realtà produttive che tornano protagoniste nello sviluppo e nella ripresa e realtà territoriali, produttive e settori che vivono il contesto di una deindustrializzazione. La CIG cresce sia rispetto al mese di maggio (+3,83%), mentre cala rispetto a giugno 2014 (-3,29%), sia rispetto all’intero periodo, gennaio – giugno 2014 (-30,27%). La media delle ore di CIG nel 2014 era stata di oltre 89 milioni di ore, mentre in questi primi sei mesi del 2015 è scesa a 60 milioni di ore mese.Il quadro nel mese di giugno è il risultato di diverse tendenze nelle tipologie di concessione delle ore di CIG.

È utile riaffermare il concetto (in tempo di riforme) che la CIG non è, e non è stata in questi anni di profonda crisi, solo una protezione per i lavoratori, (consentendo loro di mantenere un reddito oltre alla continuità del rapporto di lavoro) ma ha anche consentito alle stesse aziende di mantenere transitoriamente invariato il proprio assetto produttivo, riaffermando e confermando il ruolo e la validità dello strumento CIG.

Il forte limite è che non ci sono stati nel ricorso alla Cassa integrazione speciale (Cigs), e non ci sono ancora oggi sufficientemente, dalla parte imprenditoriale delle aziende, interventi attivi, progetti di riorganizzazione, ristrutturazione, orientamento e di investimento nella struttura industriale del Paese.

Nella maggioranza delle crisi aziendali sono troppo pochi gli interventi attivi, la situazione ristagna, le crisi aziendali vengono continuamente solo costatate ma nella quasi totalità dei casi non vengono avviati interventi strutturali.

In conclusione, si può dire che la ripresa è in atto e che tuttavia non è stabilizzata e potrebbe risentire delle ripercussioni internazionali, a partire dalle vicende della Cina. Tardano a riprendere gli investimenti privati, nonostante gli incentivi in atto.

 

Occorre che la prossima legge di stabilità compia scelte rigorose in direzione della crescita sostenibile, delle energie rinnovabili, dell’innovazione, che abbiano quelle ricadute occupazionali indispensabili alla coesione sociale e nazionale del nostro Paese.

Giovanni Battafarano Segretario Generale Associazione Lavoro&Welfare


 

 
 

Trenitalia continua a penalizzare il Sud, e in particolare larga parte della Puglia. Diamo una notizia, forse ignota a qualcuno: Lecce, Brindisi e Taranto - bisognerebbe ricordarlo al management dell’azienda, al Governo, e d’ora in avanti speriamo di non doverlo ribadire di continuo al Presidente Emiliano  - sono parte essenziale di questa regione. Tra vocazione turistica, culturale, industriale, trasportistica, il Salento inteso nella sua accezione più ampia non è “Terra di nessuno”, una sorta di area ostinatamente occupata da cittadini che dovrebbero rassegnarsi all’isolamento.
“La decisione di Trenitalia di istituire dal 20 settembre due Frecciarossa che percorreranno la tratta Milano – Bari, e ritorno, tagliando fuori di fatto Lecce, Brindisi e Taranto, non è scelta che si limita a provocare generici “disagi”. E’ un’opzione che ferisce la dignità dei cittadini, e che può arrivare a  condizionarne opportunità umane e professionali: lo dichiara il consigliere regionale del M5S, Mario Conca.
“Ancor più delle ricadute materiali – continua Conca - sono aberranti i criteri di scelta di un’azienda su cui graverebbe, usiamo il condizionale vista la condotta, l’obbligo di garantire sostanziale pari efficienza di servizio da Aosta a Lecce, da Trieste a Ragusa. E la “policy” generale non dovrebbe essere orientata dal fatto che i Frecciarossa siano treni “a mercato”, attivati solo in presenza di domanda: l’utenza di un servizio ferroviario non è paragonabile a quella di un tablet, e il cosiddetto “mercato” si dovrebbe valutare solo, dati alla mano, a seguito dell’attivazione del servizio. Emiliano non consideri positive generiche rassicurazioni, e prema concretamente su Renzi per assicurare l’arrivo dei Frecciarossa fino a Lecce (con inevitabili benefici per Brindisi e Taranto). Siamo pronti – conclude il consigliere del M5S - a mobilitare Movimento e delegazione parlamentare. L’Italia finisce a Lampedusa: chi pensa termini a Bari faccia un ripasso di geografia e abbia più rispetto per tutti i pugliesi”.


Si terrà venerdì 4 settembre, alle ore 12.00, presso la Presidenza della Regione Puglia a Bari, su iniziativa del capogruppo del Partito Democratico alla Regione Puglia, Michele Mazzarano, una riunione per discutere la questione del depuratore consortile di Manduria e Avetrana, alla quale prenderanno parte Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Giovanni Giannini, Assessore alle Infrastrutture, i consiglieri regionali della provincia di Taranto e i tecnici dell’Acquedotto Pugliese.
La riunione rende concreta ed operativa l’idea del “Patto per Taranto”, lanciata dopo le elezioni regionali dal consigliere Mazzarano, nello spirito di collaborazione istituzionale che deve riguardare alcune grandi emergenze la cui soluzione può vedere impegnata all'unisono l’intera compagine consigliare jonica. Fra queste, la complessa vicenda del depuratore consortile di Manduria e Avetrana, che ha prodotto finora esasperati conflitti tra popolazione, associazioni e comitati da una parte, e Regione Puglia e Acquedotto Pugliese dall'altra, merita senz’altro una attenzione prioritaria.
L’iniziativa del tavolo tecnico assunta dal consigliere Mazzarano ha ottenuto l’adesione di tutti i consiglieri regionali della Provincia, fra i quali ha espresso pubblicamente il proprio favore Luigi Morgante, consigliere regionale di Manduria. L’obiettivo è quello di indirizzare e coadiuvare la giunta regionale e l’Acquedotto Pugliese nella ricerca di una soluzione che, parallelamente alla realizzazione del depuratore, definisca un progetto di affinamento delle acque propedeutico al riuso in agricoltura o comunque a destinazioni alternative allo scarico a mare.
"La sensibilità dimostrata alla questione dal presidente Emiliano - commenta il consigliere regionale Pd, Michele Mazzarano - ha riaperto la speranza fra tra le popolazioni locali di vedere tutelata la volontà di difendere il proprio mare e la vocazione turistica del proprio territorio. Affinchè le ragioni del territorio non vengano più mortificate - conclude Mazzarano - occorre spendersi senza differenze partitiche o di schieramento, mettendo davanti a tutti il bene della nostra terra".

Le auto e moto storiche questa volta vanno per mare. Una nuova iniziativa da parte di Giorgio Lucaroni che con la sua associazione STORICAUTOMOTO “Club Italia” promuove il territorio attraverso una serie di manifestazioni legate alle vecchie signore a motore. Questa volta ha deciso però di cambiare rotta e di portare i suoi ospiti, provenienti da oltre la Puglia, non solo per terra, ma anche per il nostro meraviglioso mare. Infatti sabato pomeriggio 5 settembre una trentina di storiche si ritroveranno presso la banchina della Discesa Vasto anche per visitare la Città Vecchia. Grazie ad una guida potranno entrare nei suggestivi vicoli dell’Isola e ammirare degli squarci e dei palazzi che portano il segno del tempo ma che hanno un grande fascino. Successivamente è previsto l’imbarco sulla RELAX BOAT SCIARA per un’escursione nei nostri Mari, con gustosa cena e vari intrattenimenti a bordo.

Circa una sessantina di persone potranno ammirare la città dal mare, gustandola da un punto di vista differente. Gli ospiti potranno godere di alcuni punti della Città che si affacciano sul mare: l’Arsenale Militare Marittimo, il Ponte Punta Penna, il Castello Aragonese. Di grande suggestione sarà sicuramente il passaggio sotto il Ponte Girevole che porta alla Rada di Mar Grande.

Insomma un’escursione che lascerà i visitatori sicuramente a bocca aperta, così come solo Taranto e il suo incanto sanno fare.

“Sono veramente contento di essere riuscito ad organizzare questa giornata particolare che darà la possibilità ai tanti ospiti di conoscere meglio il nostro territorio. Infatti non solo conosceremo da vicino l’isola, entreremo nei suoi vicoli, ma avremo la possibilità di andare per mare. Un’esperienza nuova per chi come noi è abituato a fare tutto sulle quattro ruote”, afferma Giorgio Lucaroni, presidente dell’Associazione.

Il cortometraggio “Oltre le nubi” approda alla 72.Mostra Internazionale dell'Arte Cinematografica di Venezia.

Il film, prodotto dal Fondo Antidiossina Onlus di Taranto, sarà proiettato il prossimo 7 settembre, alle 19.30, nelle sale del prestigioso Hotel Excelsior, al Lido di Venezia.

Il lavoro, che nasce da un'idea di Fabio Matacchiera e Annagrazia Angolano, è stato interamente girato a Taranto ed ha potuto contare sul contributo di professionisti del grande schermo, del calibro di Blasco Giurato, direttore della fotografia, in “Nuovo Cinema Paradiso”, vincitore di Premio Oscar. Tra gli attori protagonisti, Anna Rita Del Piano, volto noto del cinema italiano ed Elisa Tugliani. La sceneggiatura è firmata da Annagrazia Angolano, Fabio Matacchiera e da Marcella Mitaritonna, quest'ultima, oltre ad essere la regista del cortometraggio “Oltre le Nubi”,  risulta la vincitrice di altri diversi festival cinematografici.

Si racconta la storia di Fabio, ambientalista, che cerca, attraverso prove documentate, di divulgare gli effetti nocivi dell'inquinamento nella sua città, provocato dalla grande industria. Nella ricerca di materiale utile alle indagini, è accompagnato da due amiche di vecchia data. Una di loro si ammalerà di cancro, ma una speranza futura è comunque all'orizzonte, oltre le nubi.

La proiezione di “Oltre le nubi” alla Biennale di Venezia è stata organizzata e sostenuta da “Green Cross Italia”, la filiale italiana di Green Cross International, l'organizzazione non governativa ambientalista, fondata da Mikhail Gorbaciov e presente in oltre 30 Paesi nel mondo. Le sue attività sono da sempre finalizzate alla costruzione di comunità globali sostenibili. Nel contesto dell'edizione 2015 del Festival Internazionale del Cinema, curerà il Green Day Venice, giornata dedicata all'ambiente in campo cinematografico.

L'anteprima nazionale per “Oltre le nubi” è quindi programmata per lunedi 7 settembre all'Hotel Excelsior, nel corso della Biennale di Venezia e sarà preceduta, dall'intervento del presidente del Fondo Antidiossina, della regista Marcella Mitaritonna e della giornalista Annagrazia Angolano, dinanzi ad una gremita platea di giornalisti nazionali ed internazionali . Appuntamento più che prestigioso e soprattutto inatteso per chi, come Fabio Matacchiera, ha creduto fin da subito in un progetto che aveva l'unica ambizione di “sensibilizzare le coscienze”, contribuendo ad alimentare la speranza di un futuro migliore, in una terra dilaniata dall'ormai vecchio conflitto “salute-ambiente-lavoro”.

Nulla di fatto. Per i docenti, gli studenti, con le rispettive famiglie, dell'Istituto musicale Paisiello si prospetta un'altra settimana di passione. L'incontro di martedì pomeriggio in Prefettura non ha sortito gli effetti sperati. I tre milioni di euro per il momento restano nel forziere comune di Governo, Regione e Provincia perchè, come ha spiegato il sottosegretario del Miur, Angela D'Onghia, presente all'incontro insieme al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci, voluto dal prefetto Umberto Guidato, "ci sono dei tecnicismi da superare".

Tecnicismi che tre ore fitte di discussione non sono riuscite a livellare. A bloccare tutto, per il momento, sono le lettere di mobilità che la Provincia, in data 13 agosto, a ridosso del Ferragosto in pratica, ha inviato ai docenti del Paisiello. Un provvedimento assunto a otto giorni dall'intesa tra Miur, Regione Puglia e la stessa Provincia di Taranto con il quale si stabiliva di destinare, una tantum, la cifra di un milione di euro a testa per garantire lo svolgimento dell'anno accademico 2015/2016 nelle more del compimento del processo di statizzazione del liceo musicale. Processo ancora una volta confermato dal sottosegretario D'Onghia.

Un tecnicismo non da poco che entro poche ore la Regione Puglia, presente martedì con il capo di Gabinetto, Claudio Stefanazzi, e l'assessore all'Industria turistica e culturale, Gianni Liviano, dovrebbe dipanare essendosi assunto l'onere di verificare se ci sono le condizioni per procedere alla sospensione delle procedure di mobilità innescate con l'invio delle lettere ai docenti. Lo stesso quesito sarà girato al ministero della Funzione pubblica con il quale, la prossima settimana, ci sarà un ulteriore incontro a Roma al quale parteciperanno oltre al Miur anche Regione Puglia e Provincia di Taranto.

Ma il vero nodo è quello della mobilità. Sospenderla, rimettendo i docenti nelle condizioni di insegnare, garantirebbe la sopravvivenza del Paisiello che, altrimenti, al 1° novembre prossimo, rischierebbe di ritrovarsi senza corpo insegnante ma, soprattutto, rimetterebbe gli stessi insegnanti in capo alla Provincia garantendo loro di rientrare nel processo di statizzazione dell'Istituto. Sembrerebbe tutto lapalissiano ma così non è dal momento che la Provincia (al tavolo tecnico era rappresentata dal presidente Tamburrano e da tre funzionari mentre per il Paisiello c'erano il presidente Domenico Rana e il direttore Lorenzo Fico) nella bozza di un protocollo d'intesa da lei stessa predisposto, ma non più preso in considerazione nel momento in cui si è capito che l'accordo non sarebbe stato sottoscritto, prevedeva l'autonomia istituzionale e finanziaria dell'istituto Paisiello. Se questo punto dell'intesa fosse passato, da un lato avrebbe sgravato l'ente dall'onere finanziario in favore dell'istituto, dall'altro avrebbe privato di ogni tipo di paracadute l'intero corpo docente dal momento che, una volta diventato istituto privato, si sarebbe immediatamente interrotto il processo di statizzazione dello stesso.

Ad aver messo in moto il meccanismo cui si cerca di porre rimedio sarebbe stata la diversa interpretazione che si è data della legge Delrio, di soppressione delle Province. Secondo i referenti del Paisiello e dei sindacati, la legge Delrio chiedeva innanzitutto che le Province facessero una ricognizione delle funzioni necessarie e non, individuando il personale sovrannumerario nei confronti dei quali procedere con la messa in mobilità entro, comunque, il 1° gennaio 2017. Secondo i funzionari della Provincia, invece, il procedimento andava avviato subito "per non incorrere", ha spiegato il presidente Tamburrano, "nei richiami e negli eventuali provvedimenti nei nostri confronti della Corte dei Conti". Del resto, è stato fatto presente dai funzionari della Provincia, sospendere e, successivamente, revocare la procedura di mobilità significherebbe per l'ente dover mettere a bilancio somme ingenti che lo porterebbero in una situazione di pre-dissesto economico.

Insomma, una situazione davvero complicata che, si spera, possa essere sbrogliata dal momento che tutti, nessuno escluso, nel corso dell'incontro in Prefettura hanno ribadito la volontà di salvare la prestigiosa istituzione tarantina che da 90 anni sforna talenti d'eccezione.

I sindacati, intanto, pur aspettando notizia positive dalla Regione Puglia (in Prefettura c'erano i rappresentanti della Funzione pubblica Cgil, Angela Dragone, della Cisl Scuola, Roberto Calienno, e della Uil, Giancarlo Turi, oltre alle rsu del Paisiello), hanno chiesto l'immediato ritiro della mobilità pur sospendendo il giudizio sull'esito dell'incontro. "Che la situazione fosse complessa lo sapevamo", hanno detto all'unisono i tre segretari, che però ritengono importantissimo "la sospensione delle procedure di mobilità" anche perchè "qualunque dipendente in mobilità non può effettuare vita lavorativa" di fatto costringendo il presidente del cda e il direttore del Paisiello a chiudere i cancelli dell'Istituto.

L'unica notizia positiva è quella che, entro venerdì, il personale amministrativo, che lo scorso 1° settembre era stato richiamato in Provincia, sarà di nuovo a disposizione degli uffici del Paisiello in modo che le attività di segreteria possano essere riprese.

Certo, se la situazione non dovesse ricomporsi sarebbe un duro colpo per il Paisiello con il paradosso di arrivare in fondo al processo di statizzazione senza più l'esistenza in vita della struttura da statizzare.

La luce della Puglia e di Taranto ha illuminato per una settimana l'Expo di Milano. Una luce che ha saputo riscaldare e avvolgere, affascinandole, le oltre sedicimila persone (secondo una prima stima)  che hanno visitato il padiglione della Puglia allestito nel cardo di nordovest, ad un tiro di schioppo dal più imponente padiglione Italia. E protagonisti indiscussi della settimana milanese sono stati loro, gli Ori di Taranto che hanno fatto bella mostra di sé illuminati dalla luce calda e soffusa delle teche che li hanno custoditi.

In sedicimila, e forse più, li hanno ammirati, lasciandosi andare a commenti lusinghieri sulla loro bellezza, sulla loro lucentezza, sulla finezza della lavorazione di quegli Orafi,  a cavallo del IV e I secolo avanti Cristo, hanno saputo confezionare pezzi preziosi, testimonial della Taranto magno-greca capace di incantare il mondo intero per il fermento delle arti, della politica, della filosofia.

"L'enorme affluenza all'interno del padiglione della Puglia conferma, ancora di più, la bontà dell'operazione che tendeva, principalmente, a dare di Taranto un'immagine totalmente diversa da quella che, da tre anni a questa parte, le è stata cucita addosso ovvero di città inquinata e maledetta", sottolinea l'assessore regionale all'Industria turistica e culturale, Gianni Liviano, vero motore dell'intera operazione pensata in un attimo e portata a compimento nel giro di due settimane.

"È stata una corsa contro il tempo perché non era facile ottenere, in brevissimo tempo, tutte le autorizzazioni necessarie per portare a Milano cinque pezzi dell'importante collezione. Per questo - aggiunge l'assessore Liviano - devo ringraziare il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha subito avallato la mia proposta, e, soprattutto, i funzionari e il personale dell'assessorato i quali non hanno lesinato forze per superare le tante pastoie burocratiche  incontrate lungo il percorso".

Un'operazione dai costi contenuti se è vero che l'intera trasferta milanese è costata 600 euro, in pratica la spesa necessaria per sottoscrivere la polizza assicurativa. I costi per la comunicazione, infatti, sono stati recuperati dalle economie di spesa per l'allestimento, da parte di Puglia promozione, di un'altra iniziativa, "I miti del MarTa".

Il contenimento dei costi è stato reso possibile dall'intervento di tre imprenditori tarantini che hanno contribuito mettendosi a disposizione gratuitamente come nel caso di Salvatore Cuttano,  titolare della Vis spa, che ha garantito il servizio di trasporto degli Ori e la vigilanza durante la loro permanenza all'interno dell'Expo. "Sono stato letteralmente contagiato dalla passione dell'assessore Liviano e ho deciso di propormi proprio per dare un contributo fattivo alla nostra Taranto, per far conoscere a migliaia di persone una città che vale la pena essere visitata", spiega Cuttano. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Roberto Borraccino della Tema Group che ha assicurato il servizio antincendio all'interno del padiglione, e Gianfranco Zizzo, titolare della Sabacom spa, che ha messo a disposizione la tecnologia eBeacon. Quest'ultima ha permesso ai visitatori di conoscere qualsiasi informazione sulla collezione completa degli Ori e sul MarTa. Avvicinando il proprio smartphone, infatti, alle teche in corrispondenza di un QR code è stato possibile entrare in possesso di numerose informazioni utili.

Numerosi,  inoltre, i visitatori che hanno compilato le schede informative mentre sono andati letteralmente a ruba i numerosi dépliant e cartoline a disposizione di chi visitava lo spazio dedicato agli Ori.

"La preziosa collaborazione dei tre imprenditori - sottolinea l'assessore regionale Liviano - sta a significare l'importanza della collaborazione che deve esserci tra istituzioni e mondo dell'imprenditoria. Questa importante sinergia può solo produrre benefici al territorio".

A riprova di questo il fatto che Confcommercio Taranto, con la sua sezione Orafi, ha contribuito assicurando il rimborso spese del funzionario del MarTa che ha visionato gli Ori per tutta la durata della mostra.

Ma la cultura e l'arte della città dei due mari hanno avuto altri due testimonial di eccezione: il teatro Crest e l'Orchestra Ico Magna Grecia (per loro c'è stato solo un rimborso spese)   che si sono esibite all'interno dello stand Puglia,  la prima (Giovanni Guarino ha portato in scena la performance teatrale "...e venne Falanto"), nello spazio del padiglione Italia, la seconda.

"Non posso che ritenermi soddisfatto della riuscita di questa iniziativa. Sedicimila persone hanno visitato lo stand Puglia.  Speriamo, adesso, di poter raccogliere i frutti di quanto seminato. Taranto ha bisogno di riemergere da una situazione economica e sociale difficilissima. Un'area ionica turisticamente più forte - conclude Liviano - non può che giovare, oltre che a se stessa, anche all'intera Puglia". 

 Tre denuncie in s.l. e € 3.000,00 di sanzioni amministrative.

 

I Carabinieri delle Stazioni di Massafra, Palagiano e Mottola hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio congiunto ed in collaborazione con personale del NAS Carabinieri di Tarantofinalizzato al contrasto del fenomeno del commercio di prodotti con marchi contraffatti nonché al controllo degli esercizi pubblici.

Nel corso dell’attività, sono stati controllati diversi esercizi pubblici, soprattutto sulla fascia costiera e sono state sanzionate 3attività commerciali per varie irregolarità. 

In particolare:

al proprietario di una macelleria veniva contestata la sanzione amministrativa di € 1.000,00 con contestuale sospensione dell’attività, in quanto il locale era privo dei requisiti igienico-sanitari;
il titolare di una pizzeria veniva sanzionatoamministrativamente per complessivi euro 1.500,00,per omesso aggiornamento della DIA e per la mancanza della licenza per la somministrazione di alcolici;

Infine, l’amministratore di un lido balneare, anch’esso sanzionato con euro 500,00 per la mancanza della licenza per la somministrazione di alcoliciveniva denunciato in s.l., in quanto la struttura era priva della prescritta certificazione prevenzione incendi.

Nell’ambito del medesimo servizio, due cittadini extracomunitari,regolarmente immigrati in Italia, sono stati denunciati a piede libero per commercio di prodotti contraffatti. A carico dei predetti venivano sequestrate magliette con marchi “Diadora” e “Pierre Cardin” false, nonché borse con griffes contraffatte “Louis Vuitton” e “Prada”.

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