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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

 

Da alcuni  giorni il Comitato spontaneo sorto a difesa della salute pubblica,  si sta opponendo all’ installazione di una antenna per telefonia mobile  sul tetto del condominio di Via Calabria 75 a Taranto. Già nel 2007 un operatore telefonico  provò a fare la stessa cosa ma il buonsenso dell'allora vicesindaco Alfredo Cervellera lo impedì.  Oggi un altro operatore (Vodafone) è ritornato alla carica  nel silenzio degli organi preposti alla tutela della salute, dell’ambiente e dei beni storico architettonici, paesaggistici ed archeologici.  Sono infatti trascorsi i 90 giorni previsti dalla legge senza che ci sia stato alcun parere ostativo il che ha determinato il cosiddetto “silenzio assenso”  che di fatto permette al gestore di telefona mobile,  di dare il via, in modo legittimo, alla installazione dell'antenna trasmittente. Tutto questo in spregio alle leggi vigenti che vietano l’insediamento di  tali impianti in prossimità di  edifici di interesse pubblico come: asili, oratori, scuole in quanto pregiudizievoli per la salute dei cittadini. Giova ricordare che nelle immediate vicinanze dello stabile di Via Calabria 75 si trova un complesso di edifici che ospitano ben tre strutture scolastiche. La domanda legittima che il Comitato si pone è semplice: Che cosa è cambiato dal 2007 ad oggi affinché ciò che all’epoca sembrava essere pregiudizievole per la salute dei pubblica  oggi non sia più così?    Il sindaco stesso, incontrato personalmente dal sottoscritto,  mi  ha riferito che avrebbe fermato i lavori in attesa di chiarimenti da parte dei vari tecnici, lasciandomi intendere che sicuramente qualcosa nell’iter  non aveva funzionato. Ora, a distanza di alcuni giorni,  chiediamo di sapere di chi siano le responsabilità per quanto sta avvenendo  e  per questo il Comitato si rivolgerà alla Magistratura affinché possa fare piena luce su una vicenda che a nostro avviso presenta diversi lati oscuri.  Il prossimo 1 marzo, in occasione della riunione del Consiglio comunale, il Comitato interverrà chiedendo di essere ascoltato. Alla cittadinanza invece chiede di essere supportato perché quello che oggi accade ad uno stabile di Via Calabria domani potrebbe ripetersi in altre zone della città.Per il Comitato spontaneo per la difesa della salute pubblica

Carlo Tampieri


LA CRISI CHE AVANZA. I LAVORATORI DI DUE GRANDI REALTA' INDUSTRIALI SI CONFRONTANO.
 

 

Si e tenuta in questi giorni, congiuntamente alle segreterie di FIM-FIOM-UILM, l’assemblea dei lavoratori ex Marcegaglia per fare il punto della situazione della vertenza, vista la criticità degli stessi dal punto di vista occupazionale.

Ricordiamo che questi lavoratori in data 30 novembre 2015 sono stati licenziati ed attualmente sono posti tutti nelle liste di mobilità.

Nonostante l’accordo siglato in Regione Puglia, che impegnava l’azienda, per un periodo di 18 mesi, a ricercare un nuovo soggetto industriale tramite una agenzia di scouting, ad oggi nulla è cambiato da quel 30 novembre 2015 e, visto il passare del tempo, le preoccupazioni dei lavoratori aumentano sempre di più.

Lavoratori e organizzazioni sindacali chiedono che sia immediatamente riaperto il tavolo di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico, così come previsto dall’accordo Regionale, ed invitano la stessa Regione Puglia ad attivarsi per ottenere una data utile.

Inoltre, relativamente all’interessamento della Marcegaglia all’Ilva di Taranto, lavoratori e segreterie FIM FIOM UILM, ribadiscono alle forze politiche ed alle istituzioni tutte, che la Marcegaglia non può dimenticare, prima di interessarsi ad altri business, gli ex dipendenti appena licenziati nello stesso territorio, ha il dovere di rispondere alle sue responsabilità sociali.

L’Assemblea dei lavoratori, congiuntamente alle Segreterie di FIM FIOM UILM, ha altresì deciso di monitorare costantemente l’evolversi della situazione, instituendo delle assemblee a cadenza mensile da tenersi presso la sede sindacale.

Il primo appuntamento è previsto giorno 15 marzo alle ore 16,00.

Intanto si è conclusa la prima tornata di assemblee indette da FIM, FIOM e FISMIC circa le riorganizzazioni di One Company Finmeccanica Grottaglie (ex Alenia). Le RSU hanno voluto incontrare i lavoratori per discutere con loro delle condizioni generali su cui ancora non vi sono garanzie certe (internalizzazioni e stabilizzazioni degli interinali) e sull’immediata riorganizzazione di alcune unità produttive.

Dopo alcuni giorni di tensione in cui sembrava essere assunta dall’azienda un’azione unilaterale sulle modifiche delle turnazioni da adottare, le RSU di FIM, FIOM e FISMIC hanno siglato un accordo che di fatto prende in carico le esigenze dei lavoratori tramutandole in una nuova organizzazione del lavoro. Durante l’assemblea è emersa larga condivisione del progetto e soddisfazione da parte dei lavoratori per il risultato ottenuto.

«Terremo ancora alta la guardia sugli scenari futuri derivati dalla One Company di nuova creazione - dichiara il Segretario Generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Valerio D’Alò -  di fatto, però, esprimiamo pieno apprezzamento per i nostri delegati che hanno saputo ben codificare le esigenze della maggioranza dei lavoratori e trasformale in accordo, modificando di fatto le intenzioni iniziali dell’azienda. Nei prossimi giorni sarà vagliato da Finmeccanica il programma di riassetto e potremo entrare nel merito delle questioni in sospeso come la stabilizzazione dei contratti per i lavoratori interinali e le internalizzazioni di alcune attività. Sarà allora – conclude - che entreremo nel vivo del piano industriale e chiederemo tutte le garanzie necessarie».


Confermata per venerdì 11 marzo alle ore 19,30, presso il Salone degli Specchi di Palazzo di Città, la manifestazione «La mia settimana santa», che, com’è noto rappresenta uno degli appuntamenti del progetto «Taranto città di interesse internazionale per la settimana santa» elaborato e lanciato già da qualche anno da «La veste rossa- Taranto».

Anche per questa edizione 2016, per il tramite del direttore, M° Lorenzo Fico, prosegue la collaborazione con l’Istituto Musicale “G. Paisiello”, che, pur essendo una delle eccellenze tarantine, si dibatte in troppi problemi correndo il rischio di far scomparire un altro pezzo importante di Taranto. Per scongiurare questo evento anche l’associazione è impegnata insieme all’IRASE, l’istituto di ricerca accademica socio economica, con cui è iniziata una proficua collaborazione. Gli interventi musicali saranno curati dal maestroAntonio STRAGAPEDE basso/baritono, dal soprano Angela MANOLIO, accompagnati al pianoforte dal maestro Dante ROBERTO.

La relazione è stata affidata al Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Taranto, Monsignor Alessandro Greco, cui è stato chiesto di raccontare la sua emozione di sacerdote, nell’assistere alle espressioni di pietà popolare che si celebrano a Taranto durante la settimana santa.

La manifestazione «La mia settimana santa» è stata anticipata rispetto al consueto mercoledì santo, giacché il presidente de «La veste rossa», Montenegro, sarà impegnato in Spagna, nella provincia di Alicante ed a Granada a parlare delle ritualità della settimana santa di Taranto, come avviene da diversi anni. Nel cuore dell’Andalusia, infatti, si parla diffusamente delle ritualità tarantine, grazie anche ai diversi interventi che dal 2010, lo stesso Montenegro effettua periodicamente anche attraverso un documentario in lingua spagnola realizzato appositamente sui riti della settimana santa di Taranto e firmato da Gigi Montenegro, trasmesso nel 2013 dall’emittente televisiva di Granada TG7 Alla serata di mercoledì 11 marzo,  saranno come sempre proposte sonorità inusuali per la musica sacra e le più note “marce funebri”, vera e propria colonna sonora delle ritualità tarantine.

A condurre la serata sarà, per il secondo anno consecutivo la giornalista Angela Tanzarella, mentre com’è noto il concorso per il manifesto, quest’anno avrà scadenza 30 ottobre, e nell’ambito della progettazione e programmazione, si riferisce alla settimana santa 2017. La cerimonia di premiazione in genere condotta dalla giornalista Gabriella Ressa, si dovrebbe tenere entro il prossimo mese di novembre.


 

Nuova produzione originale: In prima visione assoluta, martedì1 marzo alle 21:00 su FoxLife.

 

Ci sono persone con cui siamo convinti di non avere nulla in comune. Persone che teniamo istintivamente a distanza, con cui non vorremmo mai condividere la nostra quotidianità. Le commedie romantiche, tuttavia, ci insegnano che gli opposti si attraggono, sempre.Ma se fossimo costretti a vivere a stretto contatto con il nostro esatto opposto, potrebbe davvero arrivare il lieto fine?

In onda su FoxLife(canale 114 di Sky)il martedì alle 21:00, A LETTO CON IL NEMICO è una vera e propria sfida: in ogni episodio dellanuova produzione originale di FoxLife, 2 coppie composte da single agli antipodi in tutto e per tutto saranno costrette a vivere 5 giorni di convivenza forzata. La missione: conoscersi e trovare nelle differenze un punto d’incontro.

Tra i protagonisti della seconda puntata - in onda martedì 1 marzo alle 21.00 su FoxLife -Natalia,pianista ed ingegnere del suono di Taranto. Natalia oggi vive a Roma e trascorre le sue giornate tra lo studio a casa e l’università, dove insegna ricerca musicale. È molto gelosa del suo pianoforte e non sopporta chi dice di saper suonare ma in realtà “strimpella”. Nataliadovrà convivere con il suo “nemico” per eccellenza:Felice, un cantante di Avellino appassionato di Nino D’Angelo.

I componenti di ogni coppia non dovranno mai separarsi. Nel corso della convivenzadovranno infatti mantenere una distanza fisica predefinita, che si ridurrà giorno dopo giorno. Oltre alle difficoltà di questa convivenza ravvicinata, le coppie dovranno affrontare piccole prove quotidiane con cui potranno conoscersi meglio. La coppia vincitrice, quella che riuscirà a rimanere più unita e a dimostrare di saper superare i pregiudizi, si aggiudicherà un viaggio. Sarà possibile commentare sui social gli episodi usando l’hashtag #ALettoCon A Letto con il Nemico è un format originale Fox Networks Group Italy prodotto da Stand By Me.


 

CON LA SENTENZA SANCITI IMPORTANTI PRINCIPI PER EVITARE GRAVI DANNI ECONOMICI AL CONTRIBUENTE.

 

Una sconfitta, sonora, quella dell'Agenzia di riscossione delle tasse. Una batosta che fa rialzare la testa ad artigiani e semplici cittadini tartassati dal Fisco. Con l' importantissima sentenza, la n. 620/2016 depositata in data 26 febbraio, la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, ha cancellato la cartella esattoriale per il valore complessivo di 86.822,59 euro. E a stupire non è solo l'entità dell'annullamento, ma le motivazioni scritti dal giudice nella sentenza. che ha annullato totalmente gli interessi, perché non motivati, e contemporaneamente anche l’aggio la cui determinazione non è suscettibile di alcun controllo, per mancato riferimento normativo ed indicazione della percentuale. La decisione che ha accolto le doglianze del ricorrente difeso dall'avvocato Maurizio Villani, ha un rilievo nazionale, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, perché stabilisce dei principi che Equitalia deve rispettare per evitare gravi danni economici al contribuente. Un cambio di prospettiva che alleggerisce il peso sulle spalle di artigiani e commercianti che si trovassero in contenzioso con il fisco. Secondo lo “Sportello dei Diritti” che ha seguito la vicenda, la sentenza potrebbe provocare un precedente in giurisprudenza capace di annullare migliaia di cartelle esattoriali e fa comprendere a Equitalia che nella cartella esattoriale devono essere sufficientemente motivate tutte le voci.


 

 

Il Generale di Corpo d’Armata, Franco MOTTOLA, Comandante del Comando Interregionale Carabinieri “OGADEN” di Napoli, Comando di Vertice dell’Organizzazione Territoriale da cui dipendono le Legioni Campania, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, ha visitato il Comando Provinciale Carabinieri di Taranto. L’Ufficiale Generale, accolto dal Comandante Provinciale, Colonnello Andrea INTERMITE, unitamente al Comandante della Legione Carabinieri Puglia, Generale di Brigata, Giovanni CATALDO, ha incontratogli Ufficiali della provincia per un briefing dedicato, nel corso del quale il Col. INTERMITEha illustrato al comandante Interregionalela situazione dell’ordine e sicurezza pubblica della provincia e l’andamento dell’attività operativa del Comando Provinciale.

Successivamenteil Gen. MOTTOLA, ha incontrato i 29 Marescialli Comandanti delle Stazioni dipendenti dal Comando Provinciale, il comandante del NAS e del Nucleo CC Ispettorato Lavoro di Taranto, i Responsabili delle Sezioni di P.G. ordinaria e minorile degli uffici giudiziari ionici, nonché i delegati del COBAR (organismo di rappresentanza militare).

Il Comandante Interregionale ha espresso la sua soddisfazione per l’impegno profuso nei diversificati ambiti di lavoro caratterizzati sia dalla criminalità diffusa che da quella organizzata ed ha poi esortato i presenti a continuare a operare con rinnovato slancio e incisività, assicurando alla cittadinanzala vicinanza che, da sempre, è tratto distintivo dell’Arma dei Carabinieri nel rapporto con le comunità.


ILVA, VALORI DIOSSINA NASCOSTI; D'AMATO (M5S) PRESENTA INTERROGAZIONE UE
"BRUXELLES INDAGHI E VADA AVANTI CON PROCEDURA DI INFRAZIONE"

"Presenteremo un'interrogazione urgente alla Commissione Ue per informarla dei valori di diossina prodotta dall'Ilva e perché ne chieda conto al governo Renzi. Valori allarmanti, che sono contenuti in una relazione del Politecnico di Torino del febbraio 2015 e che il governo avrebbe tenuto nascosti fino a oggi. Se la notizia fosse confermata, si tratterebbe non solo di uno schiaffo alla trasparenza e alla democrazia, ma anche e soprattutto un vero e proprio attentato alla salute dei tarantini".  Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, commentando la notizia sui valori allarmanti di diossina accertati da una relazione del Politecnico di Torino sulla base di rilevazioni effettuate tra l'agosto 2013 e il febbraio 2015. 

 

"Mi auguro che la Procura apra un'inchiesta in tempi rapidi - continua D'Amato - Per quanto mi riguarda, chiedero' all'Ue di intervenire per fare chiarezza e di procedere col  ricorso per inadempimento alla Corte di giustizia dell'Unione europea, dando seguito al parere motivato della procedura di infrazione ferma a ottobre 2014. 

"I tarantini devono sapere cosa sta accadendo - conclude l'eurodeputata M5S - devono capire, al di là degli spot del governo e dei suoi commissari, quanto l'Ilva produce e quanto inquina. Il sindaco la smetta di nascondersi, rappresenti la città per davvero e chieda conto al governo, all'ARPA di quanto accaduto convocando un consiglio comunale urgente".

Taranto-Turris, Mister Cazzarò: " Bravi a sfruttare le palle inattive”; Il ct della Turris Baratto: “Puniti da un episodio, complimenti ai miei calciatori.”

 

di Andrea Loiacono

 

Al termine della terza vittoria di fila che proietta il Taranto solitario al terzo posto in classifica, a commentare l'incontro odierno ci ha pensato il Mister dei rossoblù Michele Cazzarò, soddisfatto per la vittoria in una partita rivelatasi, forse, più complessa del previsto.

 

Vittoria sofferta e importante

Devo ammettere - attacca il tecnico rossoblù - non si è trattato di una bella partita sotto il profilo estetico bensì di un incontro difficile disputato contro una formazione, quella corallina, venuta a Taranto con l'intento di difendere il pareggio. Nel primo tempo abbiamo incontrato non poche difficoltà a causa del vento e della posizione in campo dei nostri avversari schierati tutti dietro la linea della sfera. È stata una vittoria allo stesso tempo importante e sofferta.”

 

Bravi a sfruttare i calci piazzati, il 4-2-4 ha dato la scossa 

Mister Michele Cazzarò, si gode la vittoria e non manca di elogiare i suoi calciatori, abili a suo dire a sfruttare i calci d'angolo: “Nel corso della partita ne abbiamo collezionati diversi; nel calcio moderno in ogni categoria, molti incontri vengono decisi da episodi come questi. Noi oggi lo abbiamo fatto e di questo sono molto soddisfatto.” Il mister prosegue poi nell'analisi della partita rispondendo con chiarezza alle domande riferite al cambio di modulo in corso d'opera, quando l'innesto di Alvino per De Giorgi e quello di Yeboah per Gaetano hanno cambiato la fisionomia tattica ad una squadra partita inizialmente con l'ormai collaudato 3-4-3: “A metà ripresa ho capito che avremmo dovuto osare qualcosa in più. Gaetano viene da un periodo in cui ha speso molto e quest'oggi non era in gran forma. Anche la mossa di sostituire De Giorgi passando al 4-2-4 poteva sembrare azzardata ma alla fine sono contento che abbia generato i frutti sperati. Non ho mai avuto dubbi sulla bontà dei cambi e delle qualità dei ragazzi che partivano dalla panchina. Avevamo bisogno di una scossa.”

 

Nardò-Taranto non decisiva, ci sono tanti punti ancora in palio.

Il tecnico raccoglie con umiltà i complimenti di calciatori e della tifoseria ionica, svelando i segreti del suo lavoro che dal momento del suo ritorno ha restituito vigore ad una squadra prima distante dieci punti dalla vetta: “Il merito di questi risultati è dei ragazzi. Io ho semplicemente cercato di far prendere alla squadra maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità. È una squadra che quando gioca con la giusta intensità e grinta agonistica può vincere contro chiunque. Voglio vedere lo stesso atteggiamento delle ultime settimane anche domenica prossima. Contro il Nardò, non credo che si tratterà di una partita decisiva. A maggior ragione non lo sarà qualora dovessimo perdere. Ci saranno altre sette partite dopo di quella e tanti punti a disposizione. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada, consapevoli che il campionato è ancora lungo.”

 

Qui Turris, mister Baratto: Puniti da un episodio. Le assenze ci condizionano. Era inevitabile concedere qualcosa al Taranto.

 

In casa biancorossa della Turris il rammarico che si evince dalle parole del tecnico Giovanni Baratto è lampante, per un risultato giusto, ma scaturito da un episodio: “Alla fine - attacca il tecnico dei corallini il verdetto del campo ha sempre ragione, per cui ritengo il risultato giusto. Tuttavia, devo fare i complimenti alla mia squadra in quanto fino alla metà del secondo tempo l'occasione più propizia l'aveva avuta la Turris con Sperandeo. Abbiamo disputato la partita che avevamo preparato; perdere a Taranto contro una formazione così attrezzata ci sta anche, ma sono rammaricato in quanto se avessimo prestato maggiore attenzione nell'episodio del calcio d'angolo probabilmente ora staremmo parlando di un altro risultato.” Il mister della Turris conclude con un pensiero sul Taranto visto all'opera: “Si tratta di una squadra dalle grandi potenzialità che ci ha messo in difficoltà soprattutto una volta raggiunto il vantaggio. Credo sia normale concedere qualche occasione da rete ad una squadra come quella allenata dal mio collega Cazzarò. Dal canto nostro, a partire da domenica prossima cercheremo di rifarci per raggiungere al più presto la quota salvezza.

Taranto- Turris 1-0. Capitan Genchi: “Abbiamo evitato le distrazioni".

di Andrea Loiacono

 

Un suo guizzo, il diciottesimo di questa stagione, ha sbloccato e deciso la ventiseiesima gara del campionato Lnd, nona del girone di ritorno. Un colpo di testa al 23' del secondo tempo è bastato al bomber principe del Taranto per porre la sua firma sul tabellino dell'incontro contro i corallini campani e ha consentito al Taranto di ottenere la terza vittoria consecutiva in campionato, dato statistico rilevante se si considerano l'importanza del momento e la situazione di classifica nel girone H rimasta pressoché invariata in seguito alla vittoria della Virtus Francavilla nello scontro diretto in quel di Francavilla in Sinni. Classifica che vede ora i rossoblù a quota 48 punti con due lunghezze di ritardo rispetto al Nardò, anch'esso quest'oggi vittorioso contro l'Aprilia. E domenica prossima toccherà proprio al Taranto affrontare fuori casa la formazione granata salentina in un big match tutto da vivere.

 

Al termine dell'incontro di quest'oggi, in sala stampa era palese la soddisfazione del capocannoniere del Taranto: “Eravamo consapevoli che questa partita avrebbe potuto rappresentare per noi una gara difficile, ricca di insidie. Vi era il rischio di esserci galvanizzati troppo dopo le recenti vittorie e di pensare già alla gara contro il Nardò, sottovalutando questa Turris. Per fortuna, così non è stato ed abbiamo ottenuto una vittoria molto importante contro un avversario arduo”.

 

Felice per i miei numeri, ma contano le vittorie: Il centravanti barese si è poi soffermato a descrivere l'azione che ha portato alla sua rete, la diciottesima con la maglia del Taranto in questa stagione: “Sono stato lesto a sfruttare una palla inattiva, l'ennesimo calcio d'angolo che abbiamo collezionato nel corso della gara, sfruttando anche un'incertezza del portiere avversario. Sono soddisfatto per la mia marcatura ma, come ho sempre detto, la cosa più importante è che il Taranto vinca, ed oggi ci godiamo questa vittoria molto importante per noi.”

 

Prolificità merito della squadra: Genchi non manca di elogiare pubblicamente i suoi compagni che gli consentono di andare in rete con frequenza, rimarcando come con l'avvento di Mister Cazzarò, da un mese a questa parte, tutto il gruppo abbia alzato il livello delle prestazioni: “La mia incisività in area di rigore è frutto del lavoro di tutta la squadra. Se riesco ad andare con regolarità a segno è perché difesa e centrocampo mi mettono nelle condizioni di segnare. La squadra, rispetto a qualche tempo fa, è più motivata. Dietro ogni risultato positivo c'è grande lavoro; bisogna riconoscere i meriti di tutti.”

 

Primo tempo alla ricerca del giusto spazio. Ripresa da trascinatore: Giuseppe Genchi prosegue, poi, nell'analisi del mach odierno parlando delle difficoltà personali e della squadra riscontrate nel corso della prima frazione di gioco: “Non era semplice giocare contro questa Turris con delle condizioni atmosferiche caratterizzate dal vento forte. La manovra ne ha risentito. Per quanto concerne la mia posizione in campo, nel primo tempo era difficile trovare spazi nell'ermetica difesa campana. Ho preferito dunque allargarmi per far inserire qualche mio compagno proveniente dalle fasce. Nella ripresa abbiamo fatto circolare la palla sulle corsie laterali con maggiore fluidità rendendoci maggiormente pericolosi.”

 

Genchi-Siclari intesa consolidata: La partita odierna, dopo l'ottima prova di entrambi i centravanti di domenica scorsa a San Severo ha confermato le impressioni di un'intesa con Giuseppe Siclari in continua crescita. Una coppia d'attacco ben assortita che, se in giornata, può sprigionare tutto il suo potenziale. È lo stesso Genchi a confermare tale tesi: “Siclari è un giocatore con qualità tecniche e tattiche considerevoli. Quando si fa reparto con un calciatore con le sue qualità l'intesa prima o poi arriva e ne beneficia tutta la manovra.”

 

Ora il Nardò in trasferta. Le motivazioni in certe partite non mancano: Se, come detto in precedenza, i rischi nell'affrontare la Turris derivavano dalla differente posizione di classifica e dalla possibilità di sottovalutare l'avversario, questo pericolo non dovrebbe ripresentarsi fra sette giorni quando, a detta del capitano rossoblù, a Nardò le motivazioni verranno da sole: “Sarà una gara importante, non so quanto possa essere decisiva, ma di certo le motivazioni a noi non mancheranno. In partite come queste ogni calciatore trova gli stimoli per dare il massimo; il rischio di un abbassamento di tensione è scongiurato. Arriveremo all'incontro di domenica prossima dopo aver totalizzato tre vittorie e questo sarà per noi un aspetto molto importante. Daremo il massimo per disputare una prestazione all'altezza delle aspettative dei nostri tifosi.”

Tutti è 47imputati rinviati a giudzio e processo a partire dal prossimo 17maggio. Ambiente Svenduto entra così nella fase cruciale. Vertici Ilva, politici, impreditori e faccendieri dovranno rispondere alle accuse mossenell'ambito di un'inchiesta sull'inquinamento prodotto dal colosso siderurgico.

Di seguito pubblichiamo la nota che Peacelink, da sempre in prima linea per la difesa dell'ambiente, ha diffuso apochi minuti dalla decisione del giudice. 

A Taranto vanno sotto processo gli uomini dell’ILVA ed i politici ad essa collegati, prima indagati e ora imputati.

 

Dopo lo stop sopravvenuto lo scorso novembre in Corte d'Assise per un vizio di forma, il Processo Ambiente Svenduto è ripreso. A novembre il processo era  stato parzialmente azzerato ma era stata salvata la costituzione delle numerose parti civili, oltre mille tra soggetti pubblici e privati, tra le quali PeaceLink.

 

E’ stata posta oggi una pietra miliare sulla strada del percorso di giustizia e di verità che attende finalmente Taranto.

 

Il GUP Anna De Simone ha infatti chiesto/confermato il rinvio a giudizio formulato dalla Procura di Taranto nei confronti di 47 imputati, 44 persone fisiche e 3 società, per il reato di disastro ambientale ed altri reati contestati tutti nell’ambito della poderosa attività del GIP Patrizia Todisco e dai pubblici ministeri.

 

Tra i 47 imputati, l’ex governatore della Regione Puglia Nichi Vendola e l’attuale sindaco di Taranto Ippazio Stefano.

 

Il rinvio a giudizio arriva in un momento importante per Taranto, a pochi giorni dalla pubblicazione sulla stampa nazionale di informazioni riguardanti livelli scioccanti di diossina rilevati nel quartiere Tamburi e resi noti in questi giorni.

 

I picchi registrati a Taranto sono assolutamente abnormi: mai gli scienziati avevano trovato valori simili in Italia, se si fa eccezione per Seveso. 

Arpa Puglia ha chiesto che l’Ilva riveli cosa è accaduto.

 

La diossina è un inquinante cancerogeno che può persistere per decenni nell'ambiente. Potrebbe aver contaminato gli interni delle case, fin nelle camere da letto e nelle cucine, oltre alle strade e ai terreni per i quali era in corso la bonifica.

 

Al quartiere Tamburi i bambini avranno timore di raccogliere i fiori questa primavera, per paura di toccare la terra contaminata. Persiste un pericolo che riguarda il presente e il futuro. Taranto non è tornata una città normale e sicura.

 

Taranto ha un bisogno atavico di giustizia. Vogliamo che il processo segni l’inizio di una nuova stagione di consapevolezza sociale e di rigenerazione istituzionale. 

 

 

Per PeaceLink

 

Antonia Battaglia

Fulvia Gravame

Luciano Manna

Alessandro Marescotti

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