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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Mercoledì, 20 Febbraio 2019 21:55

Taranto/ Un altro importante passo avanti per la Zes.

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Incontro tecnico a Roma con il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, e tutti i responsabili delle regioni meridionali e insulari coinvolte in questo percorso, finalizzato a definire gli aspetti operativi di concreto funzionamento delle ZES. 

Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato anche Mino Borracino Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia accompagnato dalla Dirigente Teresa Lisi, e lßdi presidenti delle due Autorità di Sistema Portuale pugliesi, Avv. Ugo Patroni Griffi e Avv. Sergio Prete, si è decisa una strategia comune che consisterà in alcuni focus di approfondimento che saranno portati avanti, nelle prossime settimane, tra i tecnici dei Ministeri coinvolti e i rappresentanti delle Regioni. In particolare saranno affrontati, con il Ministero per i Beni Culturali, tutti gli aspetti relativi ai pareri che dovranno esprimere le Sovrintendenze, mentre con l’Istituto del Commercio Estero saranno approfondite le strategie di internazionalizzazione e di promozione per gli investitori stranieri dell’opportunità rappresentata dalle ZES, mentre con l’Agenzia delle Dogane sarà affrontata la delicata questione relativa ai corridoi doganali.

Altro importante tema discusso è stato quello relativo alla necessità di un coordinamento forte con il mondo delle imprese e a questo proposito avvieremo nelle prossime settimane degli incontri di approfondimento, su base regionale, con i referenti di Confindustria in modo da coordinare con il sistema produttivo gli interventi da adottare per cogliere a pieno i vantaggi che la ZES può rappresentare per lo sviluppo del territorio.

“Sono molto soddisfatto per l’esito di questo incontro - ha detto Borraccino - ha zche si è svolto in un clima cordiale, con la Ministra per il Sud Barbara  Lezzi,  operativo e collaborativo. Per quanto riguarda la ZES Jonica, abbiamo consegnato la versione definitiva del Piano Strategico, alla luce di alcune limitatissime modifiche operate al fine di limare nel dettaglio il testo. 

Ora il Piano è all’esame del Ministero dell’Economia e delle Finanze che dovrebbe esprimere il suo parere entro pochi giorni, per poi poter passare all’approvazione definitiva in Giunta da parte della Regione Puglia e della Regione Basilicata. A seguito di questi passaggi formali, interverrà poi il decreto di istituzione della ZES da parte del Ministero per il Sud. 

Proseguono contestualmente, in modo molto spedito, anche i lavori per la definizione della seconda ZES pugliese, quella Adriatica, per la quale nei prossimi giorni (già nella prossima settimana) sarà formalizzato il Piano Strategico comune tra Regione Puglia e Regione Molise sotto la sapiente regia del presidente dell’ autorità portuale del basso Adriatico,  avv. Ugo Patroni Griffi.  zE’ stata certamente una giornata molto proficua dal momento che siamo davvero ad un passo per il riconoscimento delle  ZES  pugliesi che rappresenteranno  una straordinaria occasione di crescita e di sviluppo per il sistema produttivo del territorio, aumentandone la competitività e migliorando le condizioni per la crescita dell’occupazione. Siamo orgogliosi del lavoro che stiamo compiendo e impazienti di vedere concretizzato, grazie all’impegno di tanti, Regione, Governo e Autorità portuali, questo innovativo  progetto.

Mister Panarelli: “Pareggio giusto, abbiamo dimostrato di essere squadra che lotta.” Marsili: “ Il mio gol è per la mia famiglia, raccogliamo un pari prezioso.”

 

di Andrea Loiacono

 

Il Taranto al “Degli Ulivi” di Andria raggiunge nel finale al 6' di recupero un pareggio meritato grazie a una punizione di Max Marsili dai 25 metri che si è insaccata all'angolino del portiere Zinfollino. Il primo tempo è sostanzialmente equilibrato con i padroni di casa che provano ad esercitare la supremazia territoriale ma il Taranto tiene bene il campo con il 3-5-2 studiato per l'occasione da Panarelli che deve far fronte alle assenze di Di Bari ed Esposito. Il portiere rossoblù si immola su Cristaldi da distanza ravvicinata e lo stesso è chiamato a fare Zinfollino su una botta dalla distanza di Roberti. Il Taranto preme e Croce viene atterrato in area da dietro da un difensore locale ma per l'arbitro incredibilmente non è rigore. Il primo tempo termina con una traversa dei biancoazzurri.

 

Nella ripresa le due squadre partono forte ma si annullano nella zona nevralgica del campo. Cominciano così i cambi dall'una e dall'altra parte con il Taranto che è costretto a sostituire per infortunio Menna. Al suo posto entra Carullo. Proprio dalla sua fascia arrivano i pericoli maggiori e al 79' l'arbitro decreta una calcio di rigore che Cristaldi trasforma dagli undici metri. Il Taranto grazie a Oggiano e Salatino mantiene il pallino del gioco e un generoso Favetta conquista una punizione dalla distanza in pieno recupero. Siamo infatti al 96' quando Marsili scaraventa in rete un tiro troppo potente per Zinfollino. L'1 a 1 fa esplodere di gioia la panchina rossoblù e ammutolisce i sostenitori andriesi. Il Taranto porta a casa un punto che per come si era messa la gara è più che positivo ma adesso vede allontanarsi il Picerno distante 4 punti.

 

A fine gara Mister Panarelli è soddisfatto della prestazione dei suoi calciatori: “ Penso che questo sia un risultato giusto, sapevamo alla vigilia di dover giocare contro un avversario ostico e durante la gara abbiamo dato il nostro meglio, non avremmo meritato di perdere. Ieri abbiamo avuto la defezione di Esposito che si è aggiunta a quella di Di Bari e quindi ho pensato di schierarmi con le due punte considerando anche la loro consistenza fisica. Devo fare i complimenti ai ragazzi perché non sempre si può giocare un ottimo calcio, a volte le partite si portano a termine anche così, con la voglia di lottare e noi oggi ce l'abbiamo messa tutta. Per quanto riguarda gli episodi credo che su Croce nel primo tempo ci fossero due rigori mentre quello concesso all'Andria penso fosse dubbio. A parte questo sono contento per Marsili perché lui ha nelle code questo tiro esplosivo e per fortuna ha uscito fuori il tiro della domenica proprio in questa circostanza. Sul gol sono rimasto in panchina lasciando che fossero i ragazzi a festeggiare, se lo meritano. I quattro punti di distacco dal Picerno non mi preoccupano, ci sono dieci partite ancora da giocare e sono tante. Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi.”

 

Il capitano rossoblù commenta con soddisfazione il gol su punizione degli ultimi istanti di gara: “ Sono rimasto concentrato anche in occasione della ripetizione perché sapevo che era l'ultima occasione per fare gol e così è stato per fortuna. Sono contento per il gol che dedico alla mia famiglia e al ragazzo della curva che sta male. L'Andria era una squadra difficile da affrontare su questo campo e penso che questo sia un punto guadagnato. Dobbiamo andare avanti pensando solo a noi stessi. Ora la nostra concentrazione deve essere già alla gara col Fasano che dobbiamo vincere a tutti i costi.

 

In solo 1 ora e venti minuti. La Erredi ride la Atripalda Volleyball piange.

Al fischio di inizio presso la palestra comunale - stadio Partenio/Lombardi di Avellino, la Erredi schiera in  campo il sestetto: Disabato, Parisi, Garofalo, Carofiglio, Roberti e Giosa. Il primo set si apre positivamente per i rosso blu, che  con grande scioltezza vanno in  vantaggio in pochi minuti  sull’8-5. Anche nella seconda metà, poi, i ragazzi del coach Narracci sono stati bravi a mantenere il ritmo alto, allungando prima sul 16-11, per poi chiudere il set sul 25-18

Il secondo momento di gioco ripropone in campo il sestetto iniziale, la Erredi gioca con determinazione, trovando facili spazi per far punto, l’umore sale e la compattezza della squadra, vera forza della Erredi Ass.ni Taranto, permette di prendere le distanze dai padroni di casa, portandosi a 16-7. Punto dopo punto, con un gioco tecnicamente eccellente, la “corazzata del Taranto”, così come è stata definita dai media campani presenti, non lascia tempo agli avversari per rovesciare le sorti, la partita sembra già scritta. Coach Narracci propone un cambio entra Gasbarro su Carofiglio , un eccellente gioco di squadra permetterà di chiudere il set sul 25-17Nel terzo set, l’avvio  è un po’ più equilibrato tra le due squadre, lo sprint sarà dato dalle difese di Nero che permetterà alla Erredi una costruzione di gioco pulita ed efficace, portando il distacco, nella seconda metà del set, sul 21- 15, gioco che consente alla squadra del Taranto di chiudere la partita una manciata di punti dopo sul 25-17. Narracci commenta: ”L’incontro è stato caratterizzato dalla  grande compattezza della squadra, sono ragazzi che giocano bene, che seguono gli allenamenti con costanza ed è certamente un’ immensa soddisfazione per noi , ma soprattutto per loro, portare a casa risultati come quello di stasera: 75 punti in meno di 70 minuti. In classifica siamo ad un punto dalle terze e questo deve farci affrontare le prossime sfide con sempre più crescente grinta certi delle nostre capacità.”

Hanno arbitrato:

1. ERMAN FILIPPO

2° LANZA CLAUDIA

 Erredi Taranto : Disabato 7 –- Parisi3 - Piscitelli 0 –Garofalo 10 - Carofiglio 5 - Roberti 14 - Mingolla 0- Schifone 0 - Giosa 8 - Gasbarro 1 . 

All. Narracci Gianni

Atripalda : De Prisco 1 - De Mattia –Colarusso2 - -Cicatelli6 -- Salerno 10 -Silvestri 2 - Rescignano 13 –Picariello 9 – Marra.

 

All Colarusso Angelo

L’Assessore Regionale: pensiamo solo ai lavoratori e stiamo tutti insieme per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio ionico.
 
 
 
Trovo inopportuna la polemica sollevata in queste ore dal Segretario Nazionale della FIM-Cisl, Valerio D’Alò, riguardante la mia partecipazione e quella del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’iniziativa organizzata oggi a Taranto dal Coordinamento Provinciale dell’Unione Sindacale di Base per affrontare la questione relativa alla condizione dei lavoratori Arcelor Mittal (ex Ilva) in Amministrazione Straordinaria.
Ritengo sia preciso dovere di un Assessore allo Sviluppo Economico e di un Presidente di Regione partecipare a una manifestazione alla quale si è stati invitati per discutere, con i lavoratori, di un argomento così importante e delicato che riguarda la vita stessa di migliaia di persone e delle loro famiglie, oltre che di un intero territorio. E questo a prescindere da quale sia la sigla sindacale che ha organizzato l’iniziativa. 
Il messaggio che abbiamo voluto lanciare con la nostra partecipazione al convegno di oggi è che la Regione Puglia, rappresentata dai suoi più alti vertici istituzionali, non si sottrae mai al confronto quando è chiamata a discutere e credo che questo sia un merito che tutti ci devono riconoscere.
Nei giorni scorsi abbiano raccolto e rilanciato l’invito rivoltoci dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici della Cgil, Cisl e Uil per organizzare a breve un incontro finalizzato a definire e risolvere la questione relativa ai corsi di formazione per i circa 1700 lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore, e questo a dimostrazione che la nostra attenzione sul tema è altissima e siamo pronti a partecipare a qualunque altra iniziativa organizzata da qualsivoglia altra sigla sindacale, ad iniziare proprio dalla FIM-Cisl.
Ma fomentare divisioni tra i lavoratori e tra i sindacati credo sia una pratica errata alla quale, certamente, la Regione Puglia non si presterà, continuando ad ascoltare e a confrontarsi con tutti nel modo più aperto e disponibile possibile.
L’unico modo per stare al fianco dei lavoratori e di un territorio che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo in termini ambientali, sociali e di vite umane a causa della presenza del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, è quello di creare un fronte comune per trovare soluzioni utili e condivise. Dividere il fronte dei lavoratori rendendolo, quindi, più debole, o contrapporsi in modo strumentale alla Regione perché partecipa ad una iniziativa pubblica organizzata da una sigla sindacale, credo sia il modo migliore per fare un grande regalo a chi continua ad arricchirsi alle spalle di questo territorio e, invece, dovrebbe essere chiamato a rispettare fino in fondo tutti gli impegni assunti. Per fare questo, però, è necessario che il fronte dei lavoratori sia compatto, ben sapendo di avere al proprio fianco la Regione Puglia. Mettiamoci alle spalle ogni polemica, quindi, e lavoriamo insieme per lo sviluppo sostenibile e la crescita di Taranto e di tutto il territorio jonico.

 

Parla Salvatore Sibilla, neo Presidente della Fondazione. Con le oo.ss un clima sereno e di massima collaborazione

 

"Siamo consapevoli che il percorso da intraprendere è irto di difficoltà, ma siamo anche sereni e certi di operare al meglio per il proseguimento del lavoro già impostato da coloro che, appartenenti alla precedente consiliaturahanno lavorato per il bene della Cittadella della Carità negli ultimi anni”. Il neo Presidente della Fondazione avv. Salvatore Sibilla sta operando perché il piano di risanamento sia portato avanti, nell’ottica del perseguimento del benessere della persona e del mantenimento dei posti di lavoro

In questo senso gli avvenimenti degli ultimi giorni si possono definire molto importanti: è stato pagato lo stipendio del mese di dicembre, ed è stato realizzato un incontro molto proficuo con i vertici della ASL Taranto, rispettivamente rappresentati dal Direttore Generale avv. Stefano Rossi, dal Direttore Amministrativo dott. Andrea Chiari e dal Direttore Sanitario dott. Vito Gregorio Colacicco. Giovedì 14 febbraio, nel corso dell’incontro, è stato anche chiarito il fatto che la ASL sbloccherà, già a breve, crediti verso la Cittadella. 

E nella giornata di giovedì 21 febbraio p.v. le oo.ss., in un clima di massima collaborazione ed apertura,  sono state convocate per un incontro con i vertici della Fondazione. 

La  Cittadella della Carità va avanti e lo fa con l’obiettivo precipuo di non disperdere il patrimonio economico, culturale e spirituale indicato dal suo fondatore mons. Guglielmo Motolese. Le indicazioni arrivano dall’Arcivescovo mons. Filippo Santoro, che, nel corso dell’ultimo CdA ha ribadito nuovamente le linea: quella di mantenere l’autonomia.

Sulla crisi del settore parlano Antonio Marinaro e Silvio Gulli , Presidente e Vice Presidente della Cassa Edile Taranto.

 

Restiamo una delle stazioni appaltanti virtuali più importanti d’Italia ma la lettura dei dati provenienti dalla nostra Cassa Edile ci riporta tristemente con i piedi per terra e tra le pieghe della narrazione di una crisi senza fine. Così il presidente dell’ente bilaterale per il settore dell’ediliziaAntonio Marinaro, che in attesa dei bilanci definitivi a chiusura dell’esercizio finanziario2017/2018, traccia una prima linea di demarcazione sui numeri che connotano, senza possibilità di smentita, la stagnazione del settore delle costruzioni.

Ci apprestiamo ad approvare un bilancio del nostro Ente bilaterale caratterizzato ancora una volta da numeri negativi nella massa salari e nelle ore lavorate (si perdono dal biennio 2015/2016 ad oggi quasi 4milioni di euro in massa salari e circa 70 mila ore lavorate - ndr), a conferma che in un decennio l’attività edilizia si è pressoché dimezzata nei suoi livelli di attività – afferma Marinaro.

Calano i lavoratori (- 252 - ndr) e le imprese (-56) – spiega il vice presidente di Cassa Edile Silvio Gulli – nonostante il racconto che in questi anni ha caratterizzato la vertenza Taranto e le innumerevoli opportunità di potenziali investimenti territoriali, e di risorse pubbliche che qui si sarebbero dovute trasformare non sol in una dotazione infrastrutturale di livello ma anche in boccata d’ossigeno per un sistemaproduttivo in serissima difficoltà.

L’elenco delle chimere a cui guardava con attenzione il settore sono tante: ambientalizzazione dei grandi impianti industriali, porto, progetti del CIS; rigenerazione urbana e manutenzione del territorio. Fronti aperti rispetto ai quali tante sono le attese per un importante impatto per le dotazioni finanziarie pubbliche programmate.

 

Ma i nostri dati ci raccontano altro – specifica Marinaro – e c’è da chiedersi, interrogando tutti i livelli istituzionali coinvolti dov’è il corto circuito, dov’è la strettoia che impedisce a questo territorio, alle sue aziende, ai suoi lavoratori, di essere motore dell’auspicata rinascita. Soprattutto in virtù del fatto che quei quasi 4 milioni in massa salari persi riverberano i loro effetti non solo sul settore delle costruzioni ma anche su ampia parte dell’economia ionica.

Sicuramente non tutto il potenziale di risorse per gli investimenti si è trasformato in cantieri. Molto resta ancora da fare per completare le progettazioni, procedere con gli affidamenti ed avviare i relativi lavori, ma la Cassa Edile non manca di fare un riferimento anche alle trasformazioni contrattuali del sistema.

Il contratto dell’edilizia e gli adempimenti ad esso collegati resta applicato in parte, in favore – spiega Gulli – di altre forme contrattuali a volte più convenienti ma certamente non adatte al settore che ha bisogno di grande attenzione anche sul fronte della sicurezza e delle tutele, come gli ultimi tragici fatti di cronaca raccontano.

 

A questo punto ci poniamo qualche interrogativo – continua il presidente Marinaro - Sono sufficienti le intese istituzionali in materia di legalità per intercettare e contrastare tali fenomeni elusivi ? Sono reali ed efficaci i meccanismi interistituzionali di monitoraggio e controllo dei procedimenti di esecuzione delle opere per tutelare i lavoratori e le imprese sane che ambiscono a competere applicando leggi e contratti collettivi di settore ? Noi continueremo a fare la nostra parte – termina il presidente di Cassa Edile – contando sul lavoro spalla a spalla con ANCE e organizzazioni sindacali, ma chiediamo a tutte le istituzioni di rendersi conto del corto circuito e finalmente lavorare per il bene comune.

In occasione del Trigesimo della scomparsa del piccolo Giorgio Di Ponzio i Genitori Tarantini hanno organizzato una Fiaccolata per il prossimo 25 febbraio. Il raduno è previsto alle ore 18 davanti all'ingresso principale dell'Arsenale.Percorso: Via Di Palma - Piazza M. Immacolata - Via D'Aquino - Corso Ai Due MariArrivo e Cerimonia commemorativa: Piazza Carbonelli (Statua dei Marinai). 

Parla Vito De Gregorio Presidente dell’Associazione Culturale Occhio Fotografico di GROTTAGLIE.

 

"Silente", questo il titolo di un importante progetto fotografico che ha voluto rappresentare il melanoma, tumore cutaneo molto aggressivo. L'ideatore, un grottagliese, Vito De Gregorio, fotoamatore nonché Presidente dell'Associazione Culturale Occhio Fotografico di Grottaglie, ha deciso di descrivere questo male in modo abbastanza singolare.

Gli scatti che si ispirano alla famosa fotografa ipovedente Sonia Soberats, vedono in posa Imma Di Bari, persona realmente colpita da questo male e che porta con sé le sue cicatrici.
"Ho voluto portare l'obiettivo su un tema sentito e purtroppo vicino a molte persone" - afferma De Gregorio - " la luce che disegna i tratti del soggetto, rappresenta l'interiorità dello stesso. La protagonista è l'anima, non il corpo. Il dolore, la tristezza e la rassegnazione prima; la rabbia, la forza e la rinascita poi, pur restando il corpo segnato dalle ferite."
Il progetto sarà esposto presso l'Istituto Oncologico " Giovanni Paolo II " di Bari, in occasione del "Mela Talk on tour" il prossimo 16 febbraio.

In tanti stanno paventando il rischio che l'autonomia differenziata crei un ulteriore divario tra Nord e Sud, tra Regioni ricche e Regioni povere. E' l'eterna questione meridionale che si ripropone in tutta la sua drammaticità perchè, diciamolo, nessun governo centrale è mai riuscito a realizzare una politica che colmasse divari e disuguaglianze. Ciò ha cronicizzato i problemi amplificando spaccature che si sono fatte sempre più ampie e profonde. Basta prendere un treno, andare in un qualsiasi Cup o Centro per l'Impiego, per accorgersi che l'Italia è divisa in due, spaccata, e che in questa divisione il Sud ci ha sempre rimesso. Adesso il ministro Salvini va in giro a distribuire patenti alle Regioni virtuose che in quanto tali meritano una citazione a parte e rassicura che nessuno perderà una lira per cui non se ne abbiano a male le altre, basta impegnarsi, risparmiare, spendere bene i soldi... Mentre sulle sponde dello Ionio tutto tace, le voci contrarie stanno cominciando a farsi sentire. Tra queste c'è quella dell'economista Gianfranco Viesti docente di Economia applicata all'Università di Bari, il quale in un'intervista a Open attacca la riforma sia nel metodo che nel merito definendola "Una secessione di fatto, politica e culturale". Secondo Viesti il "processo di sgretolamento del  Paese sarà inarrestabile". 

Insomma, sembra di essere alla vigilia dell'ennesimo colpo di mano, anche perchè benchè Salvini abbia aperto a una discussione preliminare prima del voto, come  spiega Viesti, non è prevista la discussione di merito o emendativa ma solo il voto di ratifica da parte del Parlamento. Insomma, malgrado sia Di Maio che Salvini cerchino di gettare acqua sul fuoco, ci sono processi in atto che consolidano il sentimento culturale prevalente, basato su divisioni, contrapposizioni e sulla convinzione sempre più diffusa che sia giusto che a vincere debba essere "la legge del più forte" . Ancora una volta la parole d'ordine è "semplificare" senza tenere conto della complessità della materia oggetto della Riforma e delle conseguenze che questa potrà avere su un Paese già lacerato.                                                                                                                                                                                                                                                             

 

LAVORATORI EX ILVA DI TARANTO, LAVORIAMO PER I CORSI DI RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
 
Prendiamo atto dell’invito avanzato in queste ore dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, affinchè si proceda rapidamente all’attivazione dei progetti formativi per i circa 1700 lavoratori ex ILVA di Taranto che risultano in esubero dopo le assunzioni fatte nei mesi scorsi da Arcelor Mittal e le fuoriuscite volontarie e incentivate.
Si tratta di una vicenda per la quale la Regione Puglia sta profondendo ogni sforzo, come dimostrano gli incontri svoltisi nei mesi scorsi nell’ambito della Task Force per l’Occupazione e le Crisi Aziendali, nel corso dei quali è stata ribadita da parte nostra la volontà di stare accanto a questi lavoratori con specifici percorsi formativi finalizzati, da un lato, ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze e competenze, e, dall’altro, ad integrare (grazie al riconoscimento di una indennità economica per la partecipazione ai corsi) il loro reddito, in un momento particolarmente difficile e delicato per loro e per le loro famiglie.
Da questo punto di vista, grazie anche all’interessamento dell’Assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, e del Presidente della Task Force sull’Occupazione, Leo Caroli, e alla ferma determinazione, sul punto, del Presidente Michele Emiliano, che sta seguendo in prima persona questa vicenda, insieme convocheremo una riunione con tutte le parti coinvolte al fine di dare operatività a questa importante misura.
Per quanto mi riguarda, confermo tutto il mio impegno e la mia collaborazione, come Assessore allo Sviluppo Economico, per giungere quanto prima all’avvio di questi corsi, dal momento che la crescita del territorio jonico non può prescindere dal contributo che potrà essere fornito da questi lavoratori che, anche grazie a percorsi di riqualificazione professionale pensati specificatamente per loro, possono rientrare nel mercato del lavoro e contribuire allo sviluppo del tessuto imprenditoriale tarantino.

 

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