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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

 Asl Taranto, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese insieme in un progetto per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico rivolto ai ragazzi. Ci saranno laboratori teatrali nelle scuole di Taranto e provincia da gennaio a marzo 2020 mentre il talk “Fate il Nostro Gioco” andrà in senza martedì 28 gennaio al Teatro Fusco (ore 10.30): ingresso gratuito e aperto al pubblico. Il Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Taranto, si spiega, ha avviato un progetto di laboratori e attività teatrali nelle scuole di Taranto e provincia in seguito a un accordo di cooperazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Il progetto, si afferma, è finalizzato a sensibilizzare i ragazzi e gli adolescenti alla prevenzione dalle dipendenze da gioco d’azzardo patologico ed è condotto dalle compagnie teatrali Crest di Taranto e Teatro delle Forche di Massafra.Le attività si articolano in una serie di interventi artistici a carattere laboratoriale e narrativo che si terranno da gennaio a marzo 2020 in 15 scuole secondarie di Taranto e provincia e un incontro al Teatro Fusco martedì 28 gennaio.

 

Con il talk “Fate il nostro gioco”, rivolto alle scuole coinvolte nel progetto e aperto al pubblico, si vuole proporre “il rigore e la meraviglia della scienza in una performance dal vivo per uno spettacolo “più pop di una conferenza, più seria di uno show, più divertente di quanto credi”. Qualcosa - si sottolinea - che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente. In un’ora e mezza - si evidenzia - circa vengono smontate alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e si restituisce il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico”. “L’obiettivo - si conclude - è quello di svelare le regole, i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo in Italia e il modo migliore per farlo sia usare la matematica e la psicologia come una specie di antidoto logico per creare consapevolezza intorno al gioco e svelare i suoi lati nascosti”. Il progetto dei laboratori del Crest prevede invece, nelle scuole secondarie di secondo grado coinvolte, un’unica giornata all’interno della quale sarà tra l’altro sviluppata la presentazione dell’importanza e della conoscenza e prevenzione delle problematiche legate al DGA (Disturbo da gioco d’azzardo) con l’intervento degli operatori del Servizio per il gioco d’azzardo patologico e dipendenze comportamentali. Previsto infine il coinvolgimento diretto degli studenti: attraverso modalità differenti, gli studenti potranno rielaborare la storia e presentare il loro punto di vista. 

Obiettivo del decreto Cantiere Taranto, di prossima approvazione, è "introdurre misure concrete ad alto moltiplicatore economico in grado di facilitare ii benessere diffuso". Lo ha detto Mario Turco, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti, al termine della riunione di ieri sera a Palazzo Chigi. 

   "Stiamo mettendo a sistema - ha aggiunto - una serie di iniziative che sosterranno la riconversione economica, sociale e culturale di Taranto. Agevolazioni alle imprese, università, sanità, ambiente, turismo, infrastrutture e agricoltura i settori di intervento previsti. Importante sarà anche il supporto d’investimento delle imprese a partecipazione pubblica".

ArcelorMittal ha convocato per il 29 gennaio alle 11 i sindacati metalmeccanici per fare il punto della situazione sugli assetti produttivi della fabbrica. Erano stati i sindacati giorni fa ad avanzare la richiesta allo scopo di avere una mappa aggiornata su impianti in attività, produzione realizzata, ordini di lavoro, gestione della cassa integrazione, prospettive di mercato. Oggi, intanto, è stato il primo giorno di rimessa in marcia dell’acciaieria 1 dopo che l’azienda il 20 gennaio aveva deciso di fermarla sino a fine marzo per produrre solo con l’acciaieria 2. ArcelorMittal ha dovuto rivedere la situazione perché all’alba di ieri tre esplosioni - senza feriti - hanno interessato l’impianto di trattamento gas a servizio del convertitore 1 dell’acciaieria 2,uno dei tre dell’inpianto, motivo per cui il piano aziendale di concentrare tutto sull’acciaieria 2 non è stato più possibile.

 

Sono in corso gli accertamenti tecnici per capire l’origine dell’esplosione. I danni, a quanto pare, potrebbero essere riparati in un paio di settimane. E quindi sino ad allora il siderurgico continuerà a marciare con le due acciaierie, 1 e 2. Solo successivamente si vedrà se si tornerà al piano comunicato il 20 gennaio, cioè una sola acciaieria, la 2, in funzione, visto l’attuale basso livello di produzione della ghisa (11.000-11.500 tonnellate al giorno) e le difficoltà esistenti sul fronte dell’approvvigionamento delle materie prime. ArcelorMittal ha intanto notificato un provvedimento disciplinare al lavoratore che manovrava il convertitore interessato dall’incidente di ieri. Si suppone che l’azienda attribuisca al lavoratore una qualche responsabilità per l’accaduto. I sindacati intanto dichiarano che a loro l’azienda non ha notificato nulla, nè gli ha informati, nè nell’incontro di ieri mattina, per un primo punto di situazione, ha fatto riferimento ad eventuali responsabilità degli addetti. Adesso, in base alla prassi, sarà il lavoratore interessato a rivolgersi al sindacato ai fini della risposta da fornire all’azienda nei tempi prefissati. 

 Una cantante barese di ritorno dalla Cina è stata ricoverata nel Policlinico di Bari per un sospetto caso di coronavirus ed è stata posta in isolamento respiratorio e da contatto in attesa degli esami diagnostici. Da quanto si è appreso, la dona rientrava da un tour in oriente che aveva toccato la zona di Wuhan, epicentro del virus. 

 

In merto al caso sospetto, il policlinico in un nota fa sapere che "in data odierna l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Bari ha segnalato agli organi competenti un caso di sospetta infezione da coronavirus 2019-nCov".

    "Sono state adottate tutte le procedure di prevenzione previste - prosegue la nota -. La paziente si trova attualmente in isolamento respiratorio e da contatto presso il reparto di malattie infettive e sta ricevendo le cure necessarie in attesa di conoscere gli esiti degli esami diagnostici di conferma".

"In riferimento al sospetto caso di coronavirus 2019-nCoV ricoverato presso l’Azienda Policlinico di Bari - è spiegato - si comunica che in base agli esami microbiologici effettuati è stata individuata una positività per Micoplasma. Tale diagnosi è clinicamente compatibile con la sintomatologia presentata dalla paziente e non dissimile dalla malattia causata dal coronavirus. Si resta in attesa comunque degli ulteriori accertamenti in corso per la precisazione diagnostica definitiva".

 Il porto di Taranto, dopo aver chiuso positivamente il 2019 con più di 9.000 passeggeri, “si prepara a vivere un anno intenso, fatto di crescita e di novità”. Lo annuncia l’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio guidata dal presidente Sergio Prete. In quest’anno attese 11 navi nel periodo maggio-ottobre per un totale di 14.427 passeggeri. Tui Men Shiff Herz e Marella sono le navi più grandi, con circa 2mila passeggeri ciascuna, le quali toccheranno Taranto più volte. Quattro volte la sola Marella. La stagione crocieristica, comunica l’Authority, si inaugura il 3 maggio con il maiden call della Mein Schiff Herz della compagnia tedesca TUI, che ha scelto per la prima volta Taranto come scalo.

 

“Confermata - si evidenzia - la fedeltà della compagnia Marella, sempre più #inlovewithTaranto. Maiden call anche per la Aegean Odyssey e il ritorno della The World, nave che porta i suoi passeggeri in giro intorno al mondo in lussuosi appartamenti, dall’India all’Europa, agli States”.  “Il feedback positivo da parte dei crocieristi è un risultato che condividiamo con la città e tutto il territorio - dichiara il presidente Prete -. Il progressivo affermarsi di Taranto come destinazione crocieristica può ritenersi un’occasione di rilancio di immagine e un’opportunità per lo sviluppo economico locale”. In tal senso ha avanzato la sua candidatura all’Authority per gestire i servizi a terra del traffico crocieristico la società Global Med presente in molti scali è ritenuto uno dei leader del settore. Global Med ha chiesto un’area della banchina del molo San Cataldo, dove attraccano le navi da crociera, ma anche alcuni spazi all’interno del centro polifunzionale Falanto in fase di costruzione in area portuale. 

di Antonio Notarnicola

“Per far la vita meno amara…”, il buon Nino Manfredi, nel suo riuscito refrain, dice che si era comprato una chitarra. Nel nostro caso invece, per far la vita meno amara, l’associazione di volontariato Echeo Onlus, con sede a Palagiano, ha finanziato l’acquisto di un impianto di filodiffusione nel reparto oncologico dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Castellaneta. L’impianto istallato qualche giorno fa dalla ditta, The Magic Soud di Palagiano, nel reparto di oncologia una volta superato il necessario collaudo si può considerare a tutti gli effetti in funzione. La finalità di predisporre, in questo reparto, l’impianto sonoro scaturisce dal fatto di alleviare la snervante attesa, appunto con un pò di musica, in quei pazienti affetti da tumore che in quel momento stanno affrontando il ciclo di trattamento. Un tempo più o meno lungo cui va incontro chi è costretto a sottoporsi a queste misure che mirano ad arginare il male oscuro cui sta combattendo. 

In questi casi, i tempi occorrenti non si possono quantificare, in quanto ci sono diverse variabili da considerare, come lo stadio della malattia, il tipo di farmaco utilizzato e non ultimo la frequenza delle sedute, solitamente a cicli variabili (settimanale, trisettimanale). 

Da far presente che l’impianto di filodiffusione, pagato 4mila euro e donato dall’associazione Echeo Onlus di Palagiano, all’ospedale San Pio di Castellaneta, segue un’altra donazione quella dell’Ecografo, pagato 25mila euro dal sodalizio palagianese. Da precisare che le suddette somme sono state racimolate grazie alle diverse iniziative benefiche, promosse in ambito associativo, cui hanno aderito, in modo del tutto volontario, soci e semplici simpatizzanti. In anteprima a beneficio dei nostri lettori si può ascoltare, stando comodamente seduti a casa, cliccando il seguente link (https://www.facebook.com/322996785176491/videos/1062420837478112/?modal=admin_todo_tour) l’impianto di filodiffusione in funzione, mentre in sala viene diffusa della musica gradevole che aiuta a rilassare il paziente che in quel momento è in cura.

Questo il comunicato dell’Echeo Onlus, a firma del presidente Pasquale Rizzi, nel giorno che ha preceduto l’istallazione dell’impianto sonoro: 

<<>>IL GRANDE MOMENTO È ARRIVATO! Domani mattina presso il reparto di oncologia dell'ospedale San Pio di Castellaneta cominciano i lavori di messa in opera dell'impianto di filodiffusione promosso e finanziato dall'associazione Echeo attraverso il progetto LA MUSICA DEL CUORE. È un altro grande obiettivo che l'associazione ha voluto fortemente perché convinta come proprio la musica sia il veicolo con cui attraversare le porte del cuore e dell'anima dei nostri cari pazienti che in quegli ambienti devono trascorrere a volte tante ore nella solitudine dei propri pensieri. Diceva Bach: "la musica aiuta a non fare sentire dentro il silenzio che c'è fuori". Così come dicemmo l'anno scorso, all'indomani della donazione dell'ecografo digitale all'oncologia del San Pio, anche quest'anno ripetiamo: ABBIAMO IMPARATO A SOGNARE. VOGLIAMO CONTINUARE A SOGNARE.

 

MASSAFRAForza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, partiti storici del centrodestra, in Consiglio Comunale affiancati dalle liste civiche Massafra Cambia e Massafra Futura, fanno quadrato e si preparano ad affrontare con compattezza di idee e di programmi i prossimi due importanti appuntamenti elettorali: le Regionali di primavera e le Amministrative che si terranno nel 2021.

Il centrodestra massafrese, quindi, è pronto a tornare in campo dopo l’attuale esperienza che si sta consumando tra i banchi dell’opposizione, convinto di poter contare su un consenso ampio, a fronte “dei fallimenti dell’attuale Amministrazione in carica”.

Sul ricompattarsi del centrodestra interviene il consigliere comunale Nino Castiglia di Massafra Futura. “Questo ritrovarsi dei partiti tradizionali del centrodestra sulla stessa lunghezza d’onda non può che essere foriero di una rinata volontà, da parte di quella che possiamo finalmente ritornare a chiamare coalizione, di ritornare ai fasti di un tempo, quando la condivisione di programmi ha portato il centrodestra al governo del paese”.

E Castiglia, leader storico del centrodestra, rincara la dose: “Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia non si fanno garanti di un cambiamento futuro per Massafra, perché questo farebbe presupporre un essere diversi o, comunque, proporre un’alternativa a un qualcosa o a un’esperienza di governo concreta. E, invece, a Massafra con Quarto e i suoi questa nuova esperienza amministrativa sembra non essere mai iniziata. Il paese è rimasto al punto di partenza, questo per non essere disfattisti e il malcontento dei cittadini è palpabile”.

Questa ritrovata unità del centrodestra massafrese sicuramente fa presupporre che per le Regionali di primavera sarà presentato un unico candidato del posto. “E questo primo appuntamento – commenta Castiglia – sarà per noi un primo banco di prova, in vista delle prossime Comunali, che ci vedono già impegnati per presentare una nostra proposta di governo della città, su cui stiamo lavorando con la massima condivisione di contenuti e di intenti”. 

Ora per Castiglia, ma anche per tutti gli altri esponenti del centrodestra locale, bisogna continuare a fare opposizione convincenteseria, dura, ma costruttiva“E, intanto – anticipa il consigliere comunale di Massafra Futura - c’è già chi, pur provenendo dalle fila del centrosinistra, ha manifestato la volontà di aderire al nostro progetto. Siamo aperti a tutti o, meglio, al contributo che può arrivare dall’esperienza politica di chiunque. Tuttavia, ogni valutazione o decisione sarà sempre presa in maniera collegiale all’interno del gruppo,in nome di quella democrazia che ci ha sempre contraddistinti nel nostro operato politico, sociale e umano”.

 La Polizia di Stato di Taranto ha notificato a 66 sostenitori della Nocerina, tutti residenti in Campania, il provvedimento di Daspo emesso dal Questore. Gli episodi che hanno portato all’emissione della misura di polizia risalgono al 7 dicembre e riguardano fatti verificatisi  in occasione dell’incontro di calcio disputatosi nel capoluogo Jonico tra la squadra di calcio locale e la Nocerina. I poliziotti avevano intercettato la carovana composta da undici auto private sulla strada statale 7, a qualche chilometro dall'ingresso della città. Lungo il tragitto che conduce al parcheggio dello stadio riservato ai supporters ospiti, i tifosi nocerini si erano resi autori del lancio di grossi petardi e di bottiglie che solo fortunosamente non avevano provocato gravi conseguenze. 

 

a, 23 gen. - Una volta giunti presso il complesso sportivo, gli stessi tifosi, gran parte dei quali vestiti allo stesso modo e travisati in volto, avevano tentato, con modi violenti, di opporre resistenza alla identificazione. Solo dopo alcuni concitati minuti e dopo aver proceduto regolarmente al riconoscimento era stato loro consentito di entrare nell’impianto sportivo, eccezion fatta per sei di loro privi del regolare biglietto d’ingresso.

   Al termine dell’incontro, prima che ripartissero, gli agenti perquisirono, con non poche difficolta trovando una accesa resistenza, le auto dei tifosi campani recuperando  caschi, mazze di ferro, un manganello, alcolici, fumogeni e petardi del genere vietato, tutti sequestrati. Considerato il comportamento tenuto ed in considerazione del materiale recuperato nelle autovetture che rendeva manifeste le loro intenzioni, nei confronti di 66 supporters nocerini  è stato emesso il Daspo  per il periodo di un anno. 

Il giudice monocratico del Tribunale di Taranto, Francesco Maccagnano, ha condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) Jacques Bernier, dirigente dell’azienda “Pirson Contractors”, finito sotto processo in relazione a un incidente mortale sul lavoro avvenuto l’11 dicembre del 2008 all’interno dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. A perdere la vita fu l’operaio polacco Zygmunt Jan Paurowicz, di 54 anni, dipendente della ditta francese, che cadde da un ponteggio dopo un volo di circa 14 metri mentre svolgeva lavori di rifacimento nell’altoforno 4. Maccagnano ha assolto altri sette imputati, tra capi reparto della Pirson Contractors a cui l’impresa Paul Wurth Italia aveva subappaltato i lavori, e funzionari dell’ex Ilva di Taranto.L’operaio polacco era al suo ultimo giorno in fabbrica. La ditta francese stava smantellando la macchina allestita per ristrutturare l’impianto.

Sabato prossimo, in occasione del primo anniversario della scomparsa del piccolo Giorgio Di Ponzio, si terrà il primo annullo filatelico in sua memoria organizzato con Poste Italiane presso il Palazzo della Provincia di Taranto. Giorgio Di Ponzio, tarantino, 15enne, che risiedeva nel quartiere Paolo VI di Taranto, è morto per una malattia che si ritiene correlata agli effetti dell’inquinamento industriale. La sua scomparsa, un anno fa, ebbe una vasta eco a Taranto ed un mese dopo la sua morte fu organizzata una fiaccolata silenziosa, con migliaia di persone in corteo, in memoria di tutte le piccole vittime dell’inquinamento. Iniziativa, questa della fiaccolata, che sarà ripetuta anche quest’anno a febbraio. 

 

L’annullo filatelico si terrà dalle 9 alle 13 di sabato  alla presenza del personale di Poste Italiane. Durante la mattinata, alle 10, Michela Pacifico, relatore dell’associazione Giorgioforever (l’associazione intitolata al ragazzo scomparso) presenterà il progetto della fondazione per la ricerca oncologica pediatrica e il perché è fondamentale crearne una. Patrizia Zoriago spiegherà invece cosa si farà con le cartoline vidimate e a seguire Grazia Parisi introdurrà l'argomento, parlando della sua esperienza come pediatra. “Questo - annuncia la fondazione - vuole essere un momento per comunicare pensieri e sentimenti non solo con le parole ma anche con la musica grazie al violino di Arianna Latartara, la chitarra di Livio Grasso e il pianoforte di Antonella Palmisano, e attraverso l' arte con le opere di Piero Nardelli, Schiro, Domenico Campagna, Carmen Manco, Giuseppe De Simone della galleria Clam International. Tutto questo - si evidenzia per non dimenticare e accettare passivamente ciò che un territorio non dovrebbe subire”.

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