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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Il giornalista Gerardo Greco presenta il suo libro “Guerra calda” presso la Libreria Ubik, in Via Cataldo Nitti 27 a Taranto. Domani, mercoledì 29 febbraio, a partire dalle 18.

Con l’autore, il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti.

Il libro racconta In un mondo che ogni giorno conferma le apocalittiche previsioni degli scienziati del clima, Noah e Iskra cercano la verità su chi ha voluto nascondere la schiacciante evidenza del riscaldamento globale. Dalle lande ghiacciate della Siberia dove i signori del gas portano alla luce un tesoro nascosto e letale, alla New York spettrale minacciata dall'uragano Sandy sino alle coste di Ravenna, erose dal mare che continua a crescere: i due giovani attivisti, nipoti di esuli siberiani, si trovano e si perdono, legati dall'emergenza comune di salvare la Terra, finché si è ancora in tempo. Intorno a loro gli schieramenti opposti della guerra del clima conducono un gioco pericoloso, che riguarda il destino dell'umanità e di un pianeta in bilico tra azioni di hacker russi, interessi di lobbisti cinesi e conflitti tra esperti.

È stato pubblicato l'avviso pubblico per esecuzione dei lavori riguardanti la “Riqualificazione, ristrutturazione e adeguamento alle vigenti norme e regolamenti del Campo Scuola CONI di Atletica Leggera – Quartiere Salinella in Taranto”, per un valore stimato di € 2.360.319,50 (I.V.A. esclusa).

 

" Un altro importantissimo tassello - commenta il Sindaco Rinaldo Melucci - si andrà presto ad aggiungere alla dotazione impiantistica sportiva della nostra città e del quartiere Salinella in vista dei Giochi del Mediterraneo. Un quartiere che, dopo l'adeguamento dello Stadio Iacovone, la realizzazione del Campo B, la ristrutturazione del PalaRicciardi, si configurerà sempre di piú come un Hub sportivo di livello nazionale in cui diverse discipline olimpiche potranno essere praticate in impianti all'avanguardia." 

 

“Le imprese - fa sapere l’assessore ai lavori pubblici Ubaldo Occhinegro - avranno circa un mese (entro 2 marzo) per presentare le proposte migliorative e partecipare al bando. Contiamo si iniziare i lavori in primavera. 

In particolare i lavori riguarderanno l'adeguamento ed ampliamento dell’esistente pista di Atletica Leggera (circa  400,00 m a 8 corsie) con nuova pista podistica e percorso siepe ;il rifacimento delle pedane di Atletica leggera per salti in estensione (lungo e triplo); per i salti in elevazione (asta); per i lanci (giavellotto, disco, martello, peso); l'adeguamento del lunotto e pedana utilizzati per salti in elevazione e lanci. 

Sarà inoltre rifatto il campo di atletica leggera in erba naturale con relativo sottofondo, impianto di drenaggio e irrigazione, saranno ristrutturati ed ampliati i blocchi spogliatoi e servizi per atleti/addetti, e la casa del custode. 

Sará ristrutturata e adeguata la tribuna spettatori e saranno realizzati locali di servizio e dotazioni sottotribuna. 

Saranno in ultimo riqualificati tutti gli spazi a verde interni ed esterni al lotto, le recinzioni, gli accessi e saranno eliminate tutte le barriere architettoniche”.

 I 403 migranti a bordo di Ocean Viking "hanno appena saputo che sbarcheranno a Taranto". Lo conferma Medici senza frontiere. "Costretti a rischiare la vita nel Mediterraneo per fuggire - si legge su Twitter - 216 uomini, 38 donne e 149 bambini raggiungeranno presto un porto sicuro".

 

A distanza di una decina di giorni dall’ultimo sbarco (lo scorso 16 gennaio la Sea Wacht 3 con 119 migranti a bordo), il porto di Taranto si prepara a ricevere domani mattina, intorno alle 8, la Ocean Viking, anch’essa già approdata a Taranto. La nave attraccherà al molo di San Cataldo e a bordo, annuncia la Prefettura che questa mattina ha tenuto una riunione di coordinamento, vi sono “oltre 400 cittadini extracomunitari”. Nei migranti ci sono anche 132 minori non accompagnati, 12 donne in stato di gravidanza e 20 nuclei familiari. Dalla fine dell’estate, da quando sono ripresi gli sbarchi nel porto di Taranto, questo è quello più consistente numericamente: i migranti arrivano da Marocco, Guinea , Burkina Faso, Nigeria, Mali, Kenya e Somalia. Le navi sinora approdate avevano invece a bordo intorno al centinaio di migranti. Il prefetto Demetrio Martino ha riunito, per un punto di situazione sul piano organizzativo, la Polizia locale, il Comune di Taranto, l’Asl Taranto, il 118 di Taranto, la Croce Rossa, la Sanità marittima, la Capitaneria di porto, la Marina Militare comando Sud. Il vertice odierno in Prefettura è servito a mettere a punto una serie di aspetti:accoglienza, assistenza sanitaria con i relativi controlli, fornitura di generi alimentari di prima necessità e di indumenti. Seguendo lo schema già collaudato per gli sbarchi precedenti, domattina, una volta che i migranti avranno toccato terra, saranno avviati a bordo di pullman nell’hotspot che funziona in un’area dello stesso porto. Qui saranno sottoposti alla procedura di identificazione e fotosegnalamento, quindi, nell’arco di 48-72 ore, saranno avviati a nuova destinazione. Per i minori non accompagnati, invece, si profila il trasferimento in strutture assistenziali di Taranto, della provincia e di località vicine. 

 Chilometri di costa danneggiati dai bracconieri del mare. La Guardia costiera di Taranto ha scoperto uno scempio ambientale di enormi proporzioni finalizzato all’asportazione, per poi rivenderli clandestinamente, dei datteri di mare, specie protetta e vietata al consumo. Quarantanove gli avvisi di garanzia emessi dalla magistratura. I danni sono valutati dalla Capitaneria in misura superiore al milione di euro. In particolare, la Guardia costiera di Taranto, diretta dal comandante Giorgio Castronuovo, dopo 3 anni di indagini, ha posto un freno al disastro ambientale perpetrato per anni da un’associazione per delinquere dedita al danneggiamento, ricettazione e distruzione dell’ambiente marino a mezzo di specifici mezzi di percussione. La loro opera consisteva nella estrazione del dattero di mare.

   In particolare l’azione degli investigatori ha portato alla luce l’esistenza di un vero e proprio mercato sommerso per un giro di affari ben superiore al milione di euro, che coinvolge dal piccolo operatore criminale locale ai più organizzati esercizi commerciali, i cui titolari erano disposti ad acquistare e immettere sul mercato, il prodotto illecitamente raccolto. Tale attività - spiega la Capitaneria - ha provocato danni irreversibili all’ecosistema della fascia costiera orientale jonico-salentina area di notevole interesse paesaggistico, comportando la desertificazione di un'area di oltre 3000 mila metri quadrati. Una estensione, si sottolinea, pari a tre volte la superficie dell’isola di San Pietro, nel Mar Grande di Taranto, per diversi chilometri di fascia costiera. Gli avvisi di garanzia, emessi dalla procura di Taranto, riguardano 49 persone non solo della provincia tarantina, a dimostrazione - si evidenzia - della vastità del fenomeno, coinvolti a vario titolo nella distruzione dell’ambiente marino finalizzato alla raccolta, commercializzazione e detenzione della specie protetta. 

 

Alcune delle persone coinvolte sonno già note alle Forze dell’Ordine. Le operazioni di polizia giudiziaria condotte con attività tecniche e con l’ausilio di sommozzatori della Guardia Costiera hanno messo in luce i rapporti tra gli indagati, stabilmente impegnati nell’attività delittuosa, e si sono concentrate sui fondali devastati, prospicienti la Taranto container terminal, nelle aree del porto di Taranto, la scogliera in località Lido Azzurro e quella di San Vito, località queste alle porte del capoluogo.

   La consulenza scientifica redatta dal Cnr di Taranto ha messo in luce l’impatto prodotto dalla pesca del dattero e quindi, spiega la Capitaneria, “ripercussioni gravissime non solo sulla stessa specie, a causa del continuo assottigliarsi dei popolamenti dovuto ai prelievi indiscriminati che abbassano il tasso di riproduzione, portandolo all’estinzione, ma anche sulla fauna e la flora bentoniche esistenti”. Queste, infatti, si sottolinea, “vengono quasi azzerate con devastanti conseguenze a carico delle biocenosi che abitano le pareti rocciose. Tutti gli organismi che crescono sulle rocce e che sono alla base delle catene alimentari vengono in questo modo distrutti, e la scomparsa di alghe ed invertebrati - dice il Cnr Taranto nella consulenza alla Capitaneria - comporta preoccupanti e irreparabili conseguenze sulla biodiversità, sulle reti trofiche ed, in generale, sul funzionamento dell’ecosistema”.

“Le imprese dell’indotto-appalto siderurgico ArcelorMittal hanno bisogno di certezze e hanno bisogno soprattutto di comunicare all’esterno la loro situazione attuale che è critica”. Lo dichiara all'AGI il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, in merito alla situazione delle aziende che lavorano con lo stabilimento ex Ilva. A distanza di meno di due mesi, torna il problema delle fatture il cui pagamento è in ritardo e per questo le imprese sono in forte sofferenza.

   “Noi - aggiunge Marinaro - siamo consapevoli che la trattativa tra ArcelorMittal, amministrazione straordinaria Ilva e Governo è in un passaggio molto delicato e complicato, e quindi vorremmo lasciare in pace chi in questo momento sta trattando una soluzione, però se non parliamo, se non chiariamo come stanno adesso le imprese dell’indotto-appalto, diamo l’impressione all’esterno che tutto vada bene e invece non è affatto così”.

Nasce da qui, spiega Marinaro, “l’idea di far sentire la nostra voce preoccupata rilanciandola e amplificandola”. Già qualche giorno fa c’era stato un breve sit in di trasportatori all’esterno della fabbrica, iniziativa dalla quale Confindustria Taranto aveva preso le distanze pur riconoscendo che il momento è difficile. Adesso le ipotesi allo studio sono diverse. Si va da una autoconvocazione al Mise (dove una delegazione di imprenditori e amministratori locali c’è già stata a novembre durante la crisi precedente) o alla Regione Puglia, allo scopo di sensibilizzare le istituzioni, ma non si esclude neppure una conferenza stampa a Taranto.

   “Decideremo presto quale soluzione adottare - afferma Marinaro -, la pressione delle imprese è molto forte e vorrebbero fare qualcosa di eclatante”. In ogni caso non sarà ripetuto il presidio con i mezzi dei trasportatori effettuato per una decina di giorni a novembre davanti alla portineria C della fabbrica. Presidio poi tolto a fronte dello sblocco dei pagamenti riferiti all’autunno.

   Circa le cifre che l’indotto-appalto rivendica per lavori e forniture nei confronti del siderurgico, Marinaro parla di mancata copertura di un periodo che va “dai 2 ai 3 mesi. Parliamo, come cifre in gioco, di 30-40 milioni, più o meno nell’ordine di 15-20 milioni al mese”. Somme attese per le quali Confindustria Taranto, da alcuni giorni, ha aperto "un'interlocuzione" con l’ad di ArcelorMittal, Lucia Morselli. 

"È ora di dire basta al derby insopportabile tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, perché la salute viene sempre al primo posto e solo tutelando il diritto alla salute si può lavorare in maniera dignitosa. Vale per Taranto così come per Brindisi i cui destini necessariamente si incrociano. Si incrociano le storie industriali, così come le storie dei porti delle due città. Brindisi poi ha un porto naturale unico nel Mediterraneo. Il Porto di Brindisi lo ha creato madre natura. Fino a un anno fa, quando parlavamo di decarbonizzazione insieme a Michele Emiliano venivamo puntualmente insultati, oggi il clima in Italia, in Europa e nel mondo è cambiato; sì, inutile negarlo, forse anche per merito del movimento di opinione nato intorno a Greta Thunberg che ha saputo incanalare quelle pulsioni sociali che non erano state percepite da gran parte della politica. Il Governo con il decreto Taranto darà risposte chiare sul modello di sviluppo che potranno essere allargate in futuro anche alla città di Brindisi. A Brindisi il lavoro del Sindaco Rossi sul Cis, congiuntamente al Sindaco di Lecce Salvemini, darà una prospettiva di moderno sviluppo sostenibile. Da questo punto di vista è un segnale importante la richiesta di Enel produzione del 24 gennaio a MSE e Terna per l'autorizzazione alla messa fuori servizio definitiva di uno dei 4 gruppi a carbone (BS2) a decorrere dal primo gennaio 2021. Qui c'è un Sud che ha dimostrato di saper cambiare e anche il confronto di oggi sul futuro del territorio partendo da Cerano ne è una dimostrazione". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo a Brindisi a 'Notte a Cerano' insieme al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e Al Bano Carrisi.

 

    "Io dico semplicemente – ha aggiunto - che in questo momento noi abbiamo il dovere di definire quattro, cinque, sei priorità e sono quelle scolpite nel programma del Partito democratico e penso condivise dalle altre forze politiche: sul lavoro, scuola e ambiente; sulle autonomie noi abbiamo i nostri progetti; riduzione delle tasse sul lavoro; attuazione dell’autonomia; green new deal da far partire anche in sede europea…  La decarbonizzazione per il Pd è un valore: lo è anche per gli altri? Se si, si va avanti. Se si fanno queste cose si cambia il Paese e lo si cambia in maniera definitiva: io penso che se la maggioranza fa queste cose non ce n’è per nessuno. I cittadini capiranno – ha concluso il ministro - che Salvini è solo caos; manganelli e fili spinati; dazi e distruzione dell’Europa, quella roba lì non ha nulla della storia italiana". 

 Anche se Martina Franca, realtà del Tarantino dove è molto diffuso il tessile-abbigliamento, è stata esclusa dalla costituzione di un Its (Istituto tecnico superiore) specializzato nella moda, non va abbandonata la necessità di formare quanti intendono avvicinarsi a questo settore. È l’opinione di Confindustria Taranto. Per l’associazione degli intenditori, “l’esclusione dal bando per l’istituzione di un Its della Moda, come peraltro già espresso dallo stesso Comune di Martina Franca”, costituisce “uno “stop” inatteso e per molti versi deludente in considerazione dell’impegno profuso da tutti i soggetti coinvolti ai fini della piena riuscita dell’iniziativa”.

 

 Secondo Confindustria Taranto, “molte erano state, infatti, le aspettative riposte nella costituzione di un Istituto Tecnico Superiore nello specifico ambito del Sistema Moda, in quanto palese coronamento di un percorso - avviato già da molti anni – finalizzato a strutturare all’interno di un Its gli indispensabili livelli di formazione delle giovani generazioni”. Tutto questo, dichiara Confindustria Taranto. In “un’ottica di continuità ed allo stesso tempo evoluzione di un comparto fondamentale per l’economia del territorio jonico e che vede Martina Franca, da sempre, quale motore propulsore e indiscusso del settore”. Confindustria Taranto e le imprese del partenariato “si sono interrogate circa le motivazioni che hanno portato all’imprevista esclusione, al momento ancora in fase di valutazione”. Ma intanto, si afferma, in attesa “di una più chiara comprensione dell’esito negativo e sulla individuazione delle cause - su cui lo stesso Comune capofila è già impegnato - l’esortazione che viene rivolta a tutti i soggetti coinvolti è di proseguire nel solco già tracciato”. Confindustria Taranto e le imprese della moda chiudono quindi di “individuare soluzioni utili mirate alla formazione, quale elemento indispensabile e irrinunciabile per una ulteriore affermazione del settore, come già avviene, sui mercati nazionale ed esteri”. “Un segmento, quello della formazione - conclude Confindustria Taranto -,ora più che mai necessario anche in virtù delle profonde trasformazioni assunte dal settore nell’high tech sia rispetto ai processi produttivi sia nell’adozione di materiali innovativi e inediti”. 

E’ tutto pronto per “Alla focra”, il cartellone di eventi civili abbinato al programma dei festeggiamenti in onore del santo copatrono di Grottaglie, San Ciro. Due concerti, nelle serate del 30 e 31 gennaio, e venti stand di street food caratterizzeranno l’intera manifestazione, che si svolgerà nell’area della pira di San Ciro (167 bis, Grottaglie), il grande falò che, ogni anno, è acceso e fatto bruciare per devozione al santo, costruito con tralci di vite grazie all’impegno dei volontari.
“Alla focra” è organizzata dal Comitato festeggiamenti patronali di San Ciro e San Francesco nostri patroni, con i patrocini del Comune di Grottaglie e di Grottaglie 2020 Città europea dello sport.

E’ la focra dedicata a san Ciro la protagonista dell’intera manifestazione. Con un diametro di 22 metri ed un’altezza di 26 metri, la grande struttura è stata costruita in tre mesi dai maestri della focra Ciro De Carolis e Pasquale Chirico, supportati da un gruppo di collaboratori, tra questi, alcuni giovani grottagliesi.

In sé, sul fronte esterno, racchiude un’opera che raffigura il santo, realizzata, come da tradizione, da Ciro Chirico: la statua brucerà insieme alle fascine. All’interno, i maestri hanno ricreato una grande stanza con un camino, nella quale il prossimo 30 gennaio, alle ore 20, accederanno le autorità religiose (l’arcivescovo Filippo Santoro e don Eligio Grimaldi, parroco della chiesa Madre di Grottaglie), il sindaco Ciro D’Alò e le altre istituzioni, per la benedizione della pira e per l’accensione.

“Per noi, è un momento di grande devozione – commentano i maestri della focra in merito al lavoro di costruzione della pira -; lo facciamo in maniera volontaria e siamo contenti che al gruppo si siano avvicinati alcuni ragazzi. E un’arte antica, tramandataci dai nostri padri, che vogliamo trasferire alle nuove generazioni, affinché non si perda questa tradizione. Siamo contenti dei commenti dei visitatori, notiamo che il numero delle presenze sta crescendo sempre di più. Ci dicono che la pira è molto bella. E’ stata anche posizionata una pedana per i diversamente abili, per permettere loro di assistere all’accensione. L’area si è arricchita inoltre con gli stand e con la musica, grazie agli organizzatori di Alla Focra”. Il gruppo dei volontari si compone, oltre che dei due maestri, di Antonio Caforio, Giuseppe Donatelli, Giulio de Carolis, Salvatore Quaranta, Antonio Masella, Pietro Cotugno, Davide Manisi, Cosimo Antonazzo, Alessandro Ligorio, Francesco Quaranta, Massimo de Summa e Pasquale Serio Sisto.

Il programma civile, intanto, è curato da Roberto Cifarelli, ideatore, con la collaborazione di KO2O, di Cosimo Sanarica, referenti dell’organizzazione di ‘Alla ‘focra’. L’obiettivo è far crescere ancora di più la festa civile, fornendo ai visitatori delle novità, con un’area dedicata alla musica e allo street food nella zona della ‘focra, con una scelta musicale e gastronomica di qualità. Ci saranno venti gazebo di cibo di strada e due concerti, con l’intento di valorizzare sempre di più la festa di san Ciro, che ogni anno richiama a Grottaglie migliaia di visitatori.
Il programma musicale prevede due concerti, dalle sonorità e dai ritmi diversi. Il 30 gennaio, alle ore 19, si esibirà la “Giancarlo Paglialunga orchestra”, composta da Giancarlo Paglialunga, Rachele Andrioli, Vito De Lorenzi, Valerio Bruno, Peppo Grassi, Massimiliano De Marco, Rocco Nigro e Laura De Ronzo (danza). Il 31 gennaio, alla stessa ora, sarà invece in scena il gruppo Nitrophoska, con Angelo Belmonte (voce), Giuseppe Losavio (basso), Enrico Marchianò (chitarra), Giuseppe Chiefa (batteria), Giuseppe Lepore (tastiere), Damiano Carenza (sax), Biagio Catucci (sax), Luciano Nocco (tromba), Alessandro Carriero (trombone).

Le imprese associate a Confindustria Taranto intendono effettuare a breve una autoconvocazione presso la sede della Regione Puglia o del Comune di Taranto per rappresentare alle due istituzioni lo stato di difficoltá in cui versa l’indotto-appalto che lavora col siderurgico. Lo si è deciso stasera in una riunione. Le imprese, da quello che si apprende da fonti Confindustria Taranto, lamentano nuovi ritardi nei pagamenti delle fatture relative a lavori e forniture. Ci sarebbe lo scaduto di dicembre che alla data del 15 gennaio non è stato ancora pagato. A ciò si aggiunge anche lo scaduto di novembre, in pagamento il 15 dicembre, che non risulterebbe ancora tutto saldato. Da fonti Confindustria Taranto si manifesta tuttavia fiducia circa lo sblocco a breve dell’empasse perché è in corso, si spiega, una “interlocuzione” con l’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, che avrebbe assicurato alle imprese l’attenzione sua e dell’azienda committente circa l’effettuazione dei pagamenti.  Probabilmente - aggiungono le fonti Confindustria Taranto - i ritardi attuali dipendono da alcune cause congiunturali. 

 

Tra queste cause, la trattativa in corso tra amministrazione straordinaria Ilva, ArcelorMittal e Governo circa il riassetto e il rilancio del gruppo - proprio oggi c’è stato un nuovo incontro tra le parti -, e il rinnovo di tutta la squadra manageriale della prima linea dello stabilimento deciso dalla stessa Morselli e operativo da oggi. Questo, si spiega, potrebbe aver portato il management a concentrarsi in questa fase su altri temi. Rispetto a novembre scorso, quando per protestare per i mancati pagamenti, le imprese decisero di effettuare un presidio di protesta all’esterno della portineria C della fabbrica - presidio che comunque assicurò le attività essenziali dello stabilimento -, stavolta non verrebbe ripetuta la stessa iniziativa ma si ricorrerebbe appunto all’autoconvocazione presso le sedi istituzionali per coinvolgerle e sensibilizzarle sul tema. L’autoconvocazione dovrebbe avvenire a breve. A novembre il pressing delle imprese da un lato e dall’altro l’intervento di Regione Puglia e Comune di Taranto, col governatore Michele Emiliano e il sindaco Rinaldo Melucci, consentì di sbloccare la situazione dopo una decina di giorni di presidio della portineria. Presidio al quale parteciparono anche gli autotrasportatori con i loro mezzi che lavorano per il siderurgico. 

 In 19 punti, domande e risposte, tutto quello che c'è da sapere sul nuovo coronavirus cinese che sta spaventando il mondo. Il ministero della Salute ha pubblicato sul suo portale una serie di FAQ per aiutare a fare luce sull'infezione. Eccole.

1. Che cos'è un coronavirus? I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). 2. Che cos'è un nuovo coronavirus? Un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. 3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale? Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus. 4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus? Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. 5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona? Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. 6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus? No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno i tempi possono essere anche relativamente lunghi. 7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus? Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace. 8. Cosa posso fare per proteggermi? Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

 

In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina (2019-nCoV) cosa è raccomandato? Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari in aree a rischio della Cina. Le aree a rischio della Cina sono consultabili nel sito dell'OMS. Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.La vaccinazione antinfluenzale semplifica la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Coronavirus e Influenza. Inoltre, riducendo le complicanze da influenza nei soggetti a rischio, aiuta a matenere più efficienti i pronto soccorso. È raccomandato, inoltre, di: evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori lavare frequentemente le mani. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese. Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale: contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500 indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente. 10. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus? Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie in particolare. 11. Dove si stanno verificando le infezioni da 2019-nCoV? Un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei è stato segnalato, il 31 dicembre 2019, dalla Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) all’OMS. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi. 12. Quali sono i rischi di propagazione in Europa? La valutazione del rischio da parte dell'OMS è considerata molto alta in Cina, alta a livello regionale e globale. 13. Come si contrae questo coronavirus? La trasmissione da uomo a uomo è stata confermata, ma sono necessarie ulteriori informazioni per valutare la portata di questa modalità di trasmissione. 

 

Che fare se si è soggiornato di recente nelle aree a rischio? Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale: - contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500 - indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone - utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente. 15. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata? Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti. 16. Quali raccomandazioni dell'OMS per i Paesi? L'OMS incoraggia tutti i Paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute acute (SARI), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di SARI o di polmonite e a comunicare all'OMS qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus. I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005). 17. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale? In Italia, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS). La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale. 18. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro Paese? Tutti i voli da Wuhan sono stati cancellati. Le celebrazioni per il capodanno cinese a fine gennaio aumenteranno il volume dei viaggi da / verso la Cina e all'interno della Cina, aumentando così la probabilità di arrivo di casi nell'UE. Su tutti i voli provenienti dalla Cina vengono effettuati controlli all’arrivo, che comprendono la misurazione della temperatura e la raccolta di informazioni dai cittadini. Le indagini sull’epidemia sono in corso e poiché si tratta di una situazione emergente e in rapida evoluzione, le informazioni verranno aggiornate ogni volta che vi siano informazioni rilevanti . È stato predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali. 19. Dove posso trovare altre informazioni sul nuovo Coronavirus? Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus. 

 

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