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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

 “Raccogliamo l’invito di Antonio Diodato, che ha appena incassato la vittoria nella città dei fiori, a “fare rumore” per ottenere il rispetto dei diritti” e “per conquistare nuovi spazi di crescita e sviluppo che siano alternativi rispetto all’industria. Al netto di quello che succederà nello stabilimento siderurgico, riteniamo non più rinviabile l’avvio della riconversione economica dell’area tarantina”. L’Usb lancia per il 6 marzo la proposta di una mobilitazione alla città e alle associazioni. La data é simbolica perché il 6 marzo è fissata al Tribunale di Milano la nuova udienza nel giudizio che vede contrapposti ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria. Udienza che, come dichiarato ieri alla Camera dai commissari Ilva, si terrà se sino alla fine del mese la stessa Ilva e ArcelorMittal non dovessero chiudere l’accordo sul rilancio dell’ex Ilva. Per Usb, “Taranto è chiamata oggi a dare un segnale forte, quello di una realtà unita e con le idee chiare. La manifestazione del 6 marzo - si afferma - rappresenta un’occasione per tornare a chiedere quello che in altre realtà viene concesso naturalmente. In particolare, ribadiamo ancora l’importanza di uno strumento come il Decreto Taranto, che al momento non risponde affatto alle esigenze di un territorio come il nostro. Bisogna gettare le basi per uno sviluppo diverso - sostiene il sindacato Usb - e ottenere dal Governo risposte chiare, decisioni drastiche se necessario e il riconoscimento di tutto ciò che questa terra ha dato per contribuire in maniera importante al Pil nazionale. Ora è giunto il momento di ricevere attenzione attraverso interventi mirati”. Il riferimento a Diodato nasce dal fatto che l’artista, vincendo la settantesima edizione del festival di Sanremo con la canzone “Rumore”, l’ha dedicata a Taranto, la sua città, sottolineando come rispetto ai problemi che attraversa da tempo, ci sia bisogno di fare “rumore”. 

“Se le posizioni amministrative e contabili in possesso di ArcelorMittal, nella gestione fatture dell’indotto-appalto, sono diverse e disallineate rispetto a quelle che abbiamo come noi come Confindustria Taranto, questo dipende da un problema, da un disguido del committente ArcelorMittal. L’amministratore delegato Lucia Morselli oggi lo ha ammesso e insieme abbiamo convenuto che si individuerà un soggetto terzo per portare a superamento questo disallineamento”. Lo afferma ad AGI dopo il vertice di oggi in Prefettura il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro.  “Il prefetto di Taranto è stato molto attento - afferma Marinaro - ed abbiamo costituito il tavolo di crisi”. Circa i temi trattati oggi, Marinaro afferma che sono stati tre: gestione del corrente, rinegoziazione dei contratti delle imprese e futuro del siderurgico di Taranto.

 

“Quest’ultimo punto - spiega Marinaro - partirà e sarà affrontato subito dopo l’accordo che ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria dovranno negoziare entro questo mese. Prendiamo atto positivamente che l’ad Morselli si è detta disponibile a incontrare il mondo del credito e a dare segnali di chiarimento e di rasserenamento. Noi oggi abbiamo certificato con dati pro-veritate, certi quindi, che lo scaduto delle imprese che noi rappresentiamo è superiore ai 24 milioni di euro. Sottolineo: scaduto, non corrente”.  Circa la rinegoziazione dei contratti, Marinaro afferma che il tema “è stato sollevato dalle parti sociali, preoccupate per gli effetti dumping che questo sta determinando nelle attività date dalla fabbrica a soggetti terzi. Noi comprendiamo le preoccupazioni delle parti sociali  e diciamo che bisogna affrontare il tema dei contratti perché seguire la logica del massimo ribasso non porta nulla di buono. Non determina ricadute sociali, non crea sviluppo e determina riflessi negativi anche sulla sicurezza sul lavoro perché il massimo ribasso certo non la tutela. Diciamo di più: fanno il massimo ribasso solo quelle aziende che non hanno bisogno di fare utili, mentre per le aziende sane fare utili è un presupposto fondamentale”. 

Come già detto, il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, ha parlato di uno scaduto fatture di 24 mln per le aziende rappresentate dalla sua organizzazione mentre l’ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, ha affermato che a lei risulta uno scaduto di 15 mln di euro. Le cifre si riferiscono a fine gennaio scorso. Lo si apprende da fonti sindacali. Morselli, spiegano le fonti,  ha dichiarato nell’incontro che “esiste un problema di allineare, dal punto di vista contabile e amministrativo, ciò che dicono le imprese che lavorano con ArcelorMittal a Taranto con quanto risulta documentalmente alla stessa committente”. Morselli ha quindi assicurato il suo impegno per portare ad allineamento le posizioni oggi diverse. Secondo le fonti, Morselli per scaduto ha precisato di riferirsi “a fatture che giungono regolarmente e vengono regolarmente registrate”.

 

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto (COA) esprime in una nota inviata agli organi di stampa profonda soddisfazione per la sentenza del Tribunale del Consiglio Nazionale Forense (CNF) che ha dichiarato eleggibile quale Consigliere del COA l’Avvocato Fedele Moretti, poi eletto Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto.

È stato così rigettato il ricorso presentato al CNF da alcuni colleghi sulla candidabilità e sull’eleggibilità dell’Avvocato Fedele Moretti, in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, tenutesi dello scorso mese di maggio.

Il Tribunale del Consiglio Nazionale Forense ha quindi dichiarato legittima la candidatura e l’eleggibilità di Fedele Moretti nel Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, che ha sempre riposto totale fiducia nell’operato dell’Organismo giudicante, accoglie questa sentenza del CNF con l’auspicio che questa venga ora rispettata.

Soprattutto si plaude questa sentenza, molto ben calibrata e precisa, che ristabilisce un clima di serenità all’interno dell’Avvocatura jonica che, in occasione della recente campagna elettorale, purtroppo aveva invece mostrato alla comunità una immagine litigiosa.

Si auspica- conclude la nota- che la sentenza archivi definitivamente questa stagione e dia ulteriore slancio all’operato di questo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto che, sapientemente diretto dal Presidente Fedele Moretti, ha già creato una rete di relazioni positive e costruttive con tutta la comunità jonica.”

 

 “Il progetto che l’architetto Massimiliano Fuksas ha presentato per il ripristino di cava Lamastuola è stato portato all’attenzione del ministro Patuanelli una quindicina di giorni fa ed è molto bello. Il ministro vorrebbe portarlo a Taranto in occasione del prossimo tavolo sullo stato di avanzamento del Contratto istituzionale di sviluppo”. Lo apprende AGI da fonti vicine all’amministrazione straordinaria di Ilva a margine del vertice di oggi in Prefettura a Taranto tra ArcelorMittal, Confindustria Taranto, sindacati e Ilva in as nel quale si è fatto il punto della situazione sullo stato delle fatture il cui pagamento è rivendicato dalle imprese dell’indotto-appalto del siderurgico. Lamastuola è una cava che, insieme ad altre aree, rientra nelle competenze della bonifica dei commissari Ilva.

 

“Il coinvolgimento di Fuksas nasce da quanto dichiarato dall’archistar tempo addietro quando disse, in una intervista ad un giornale, che gli sarebbe piaciuto fare qualcosa di bello per Taranto - spiegano le fonti -. L’amministrazione straordinaria ha quindi preso contatto con Fuksas che ci ha presentato un disegno che prevede nell’area di Lamastuola, una volta bonificata, area pari a 35 ettari, di una serie di cupole, costruite con l’acciaio di Taranto e ricoperte di verde. Sotto le cupole dovranno trovare spazio attività diverse, da Università a luoghi per congressi. Fuksas - aggiungono le fonti - ci ha consegnato solo uno schizzo. Un po’, per rendere l’idea e spiegare, come il disegno fatto tempo addietro da Renzo Piano per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova. Adesso bisogna passare al progetto esecutivo e trovare le fonti di finanziamento”. Ieri, nell’audizione alle commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera, i commissari Ilva hanno detto di volerne fare “un simbolo della rinascita di Taranto”.

 

Circa la riunione odierna a Taranto, le fonti interpellate da AGI spiegano che “oggi l’amministrazione straordinaria di Ilva era un po’ spettatrice al tavolo. Il problema riguarda ArcelorMittal e Confindustria Taranto che devono chiarirsi tra loro perché sullo scaduto fatture hanno cifre diverse. La gestione commissariale ha detto che il piano ambientale sta avanzando”. Non sono state poste domande, dai commissari Ilva,  circa lo stato dei pagamenti al fornitore Cimolai - l’impresa che sta costruendo le coperture dei parchi minerali, un lavoro da circa 300 milioni di euro, il cui caso é stato richiamato ieri nelle audizioni alla Camera -, ma è stato ricordato che esiste un punto specifico dell’addendum contrattuale, definito il 14 settembre 2018, che prevede da parte di ArcelorMittal “il corretto adempimento” degli obblighi verso i fornitori locali e il tempestivo pagamento”. “Noi sosteniamo questa richiesta dell’indotto - hanno spiegato i commissari Ilva - perché rappresenta un punto fondamentale per la composizione dei rapporti tra noi ed Arcelor”. 

 Disinnescata la “mina” della mancata integrazione del 10 per cento sulla cassa integrazione straordinaria ai dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria con l’approvazione dell’emendamento di spesa nel “Milleproroghe”, stamattina, in un vertice in Prefettura a Taranto, convocato per le 9, si prova a superare un altro problema: i pagamenti alle imprese dell’indotto-appalto siderurgico da parte di ArcelorMittal. Al vertice odierno, convocato dal prefetto Demetrio Martino, é prevista la presenza dell’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, insieme al direttore delle risorse umane Arturo Ferrucci. Al tavolo ci saranno Confindustria Taranto e i sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno fatto la richiesta al prefetto. In questi giorni Confindustria Taranto - che a novembre aveva già protestato con le imprese - ha lamentato un mancato o ritardato pagamento fa parte del committente ArcelorMittal rispetto a fatture scadute per lavori e forniture fatte nel siderurgico.

 

Confindustria Taranto ha indicato anche una cifra relativamente al non pagato: 40 milioni. Ma in un primo incontro col sindacato, ArcelorMittal ha dichiarato che questa cifra non è veritiera, che dall’inizio dell’anno sono stati versati già 20 milioni alle imprese, che altri 6 milioni sono in pagamento e che è stato istituito un servizio specifico, con numero telefonico, a cui le imprese possono rivolgersi. Nel vertice odierno, intenzione dei sindacati è quella di stabilire un metodo di lavoro nel rapporto tra le parti per non rincorrere le emergenze, mentre Confindustria Taranto chiede certezze. Anche i commissari di Ilva in amministrazione straordinaria chiedono risposte sui fornitori visto che ieri alla Camera hanno sollevato il problema dei pagamenti a Cimolai, l’azienda che sta costruendo le coperture dei parchi minerali. Segnalati ritardi ma i commissari hanno dichiarato che ArcelorMittal ha affermato che si è trattato di ritardi fisiologici. “Non abbiamo poteri ispettivi al riguardo - hanno rilevato i commissari di Ilva - ma al tavolo in Prefettura porremo domande sulla situazione delle imprese che lavorano con ArcelorMittal”. Stamattina, sotto la Prefettura, non ci sarà più il presidio di protesta dei dipendenti di Ilva in as dopo che il prefetto ha comunicato ai sindacati che l’emendamento che prevede 19 milioni di euro per l’integrazione del 10 per cento sulla cassa integrazione è stato approvato dalle commissioni in sede di Milleproroghe e che il testo sarà definitivamente licenziato da Parlamento a fine mese. L’arretrato maturato, ha assicurato il prefetto, sarà corrisposto. Se però Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno revocato il sit in di oggi, Usb annuncia invece una protesta per domani. Alle 9.30 assemblea dei lavoratori di Ilva in as in un albergo di Taranto, dopodiché intorno alle 10.30-11 flash mob sotto la Prefettura.

Arpa Puglia rende noto che in base al Piano contenente le prime misure di intervento per il risanamento della qualità dell'aria nel quartiere Tamburi (TA) per gli inquinanti PM10 e benzo(a)pirene, approvato con DGR n. 1944 del 02/10/2012, e dei connessi adempimenti previsti a carico delle Aziende interessate, domani 14/02/2020 è previsto un "wind-day".

“Questa comunicazione - si legge sempre nel bollettino dell’Arpa-  potrà essere soggetta a revoca, come da procedura interna, sulla base delle previsioni più affidabili a +48 ore.”

Così come indicato dalla l’ASL di Taranto Dipartimento di prevenzione a titolo preventivo e secondo il principio di “massima precauzione” si consiglia a tutta la popolazione di arieggiare gli ambienti chiusi nelle ore in cui i livelli di inquinamento sono inferiori, ovvero fra le ore 12 e le 18; limitare eventuali attività sportive all’aperto nei quartieri attigui alla zona industriale, soprattutto per i cittadini particolarmente sensibili, affetti da patologie cardiovascolari e respiratorie, nonché per i bambini; collaborare, inoltre, per ridurre i livelli di inquinamento cercando di limitare il più possibile l’uso dell’auto.

Arriverà a breve il decreto legge per Taranto, chiamato dal premier Giuseppe Conte "Cantiere Taranto", con gli interventi per il rilancio della cittá. Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco, dopo che ieri sono stati approvati due emendamenti relativi a situazioni di crisi dei lavoratori di Taranto. "Accolgo con grande soddisfazione - afferma Turco - che le commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio abbiano approvato gli emendamenti al Milleproroghe che prevedono: l’integrazione salariale per i lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria in Cassa Integrazione". L'altro emendamento approvato, spiega Turco, riguarda "la proroga delle attività dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e la riqualificazione professionale dei lavoratori portuali" e "il sostegno ai call center. È un grande risultato per il territorio di Taranto", commenta Turco. "Abbiamo lavorato tanto, da mesi, con tutte le forze politiche di Governo per arrivare a questi risultati - continua il sottosegretario  -. Ora continueremo a dare sostegno e prospettiva alla comunità tarantina, attraverso il decreto Cantiere Taranto, che a breve sarà approvato in Consiglio dei Ministri  per l’inizio della riconversione economica". Sull'approvazione dei due emendamenti e sulle ricadute positive che avranno sia per i cassintegrati di Ilva che per i lavoratori del porto, si registra anche la valutazione positiva di Giovanni Vianello, deputato M5S. 

È stata una conferenza dei servizi molto proficua quella svoltasi a Bari per l'istituzione del Parco regionale del Mar Piccolo. Si è trattato, infatti, del secondo momento di confronto tra tutti i soggetti territorialmente interessati con dopo la finalità di raccogliere le informazioni, arricchire il quadro delle conoscenze delle componenti territoriali e di definire i giusti obiettivi da perseguire per la valorizzazione, la salvaguardia e la tutela dell’area protetta in un’ottica di promozione di un modello di sviluppo eco-sostenibile che non rechi danno all’ambiente, alle risorse naturali e a quelle del patrimonio storico archeologico, architettonico.

All’ordine del giorno le analisi delle osservazioni e dei contributi pervenuti in ordine alle linee guida per la redazione del “documento di indirizzo” (art. 22 c. 1 della L. 394/91) riguardo l’area da destinare a protezione. In particolare il documento di indirizzo dovrà contenere l’analisi territoriale dell’area da destinare a protezione, la perimetrazione provvisoria, l’individuazione degli obiettivi da perseguire nonché la valutazione degli effetti (ambientali, socio-economici, storico-culturali) dell’istituzione dell’area protetta sul territorio in questione.

"Valuto positivamente l'incontro odierno perché ho potuto constatare come ci sia la volontà da parte di tutti gli attori in campo di arrivare tutti insieme alla fine del percorso", commenta il consigliere regionale Gianni Liviano, promotore della legge regionale che vuol fare del Mar Piccolo un parco regionale quindi un'area protetta.

"Certo - aggiunge Liviano - sono emerse alcune perplessità che, però, testimoniano al tempo stesso come tutti si voglia arrivare ad una decisione condivisa. Credo che il Parco Regionale sia utile a dare il segnale di un'altra città diversa da quella  dove tutti ci si ammala e si muore; che le bellezze naturali del Mar Piccolo vadano tutelate e trasmesse alle prossime generazioni; che lo stesso Parco, con gli eventuali brand e marchi, possa rappresentare un'opportunità economica per i prodotti agricoli e del mare. il Mar Piccolo possiede, tuttora, potenzialità produttive, naturalistiche e paesaggistiche meritevoli di essere sviluppate al fine di generare una nuova economia che valorizzi le potenzialità e le peculiarità del territorio, nel rispetto dei suoi equilibri vitali. Inoltre ha una straordinaria valenza storica, antropologica e militare   per le sue caratteristiche naturali. A nessuno sfugge, me per primo, le esigenze di chi rappresenta gli interessi di chi ha aziende mitilicole e agricole che ricadono nell'area che si ipotizza di perimetrare a parco. Lo sforzo della politica deve essere quello di portare a sintesi e di mediare tra le varie esigenze in campo ed è quello che ci prefiggiamo di fare".

Nel corso dei lavori della Conferenza dei servizi, infatti, sono emerse le perplessità della Marina militare, rappresentata dal capitano di vascello Licciardello, in ordine agli specchi d'acqua di propria competenza e, in particolare, al possibile divieto di navigazione dei mezzi a motore. Dubbi fugati dai tecnici dell'ufficio Parchi della Regione, ai quali sono andati i ringraziamenti con loro all'assessore Pisicchio, per il lavoro fin qui profuso, i quali hanno spiegato che, al massimo, ad essere ridotti saranno soltanto i limiti di velocità.

Così come rassicurazioni sono state fornite ai rappresentanti dei mitilicoltori e degli imprenditori agricoli: le attività esistenti, è stato detto, non subiranno alcuna penalizzazione nè vincolistica più stringente anzi saranno ancor più tutelate e valorizzate. A favore anche la posizione del Comune di Taranto che, però, ha posto domande sul fatto se, nella mappatura realizzata dagli uffici della Regione, sia stato tenuto conto di progetti già in itinere e finanziati dalla Regione che l'ente locale ha già definito. Approfondimenti, questi, compresa la vincolistica relativa alle aree Sin che ricadono nella perimetrazione, che saranno fatti in vista della prossima riunione della Conferenza dei servizi. Tutti i partecipanti all'incontro produrranno, laddove non l'avessero già fatto, delle considerazioni scritte che andranno ad integrare il documento di indirizzo.

"A me non sfugge per niente - conclude il consigliere regionale tarantino - che in questa partita il Comune di Taranto è l'assoluto protagonista. È evidente che laddove c'è la propensione al dialogo il Comune resta protagonista principale. Mi preme sottolineare che le 15mila firme alla petizione, ma molte altre sono ancora in arrivo, raccontino la voglia di una comunità, quella tarantina, che ha voglia di essere protagonista del proprio futuro".

 

Proseguono le interlocuzioni avviate da Snam con amministrazioni e realtà del territorio nell’ambito del Tavolo interistituzionale permanente per l’area di Taranto coordinato dal Ministero dello Sviluppo economico. L’azienda ha organizzato al Castello Aragonese un convegno sull’efficienza energetica, con focus sui condomini, insieme ad ANCE Taranto, ANACI e BCC San Marzano di San Giuseppe, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo con i principali operatori del settore a livello locale.

 

Nell’occasione, Snam ha ribadito il proprio impegno nell’area di Taranto per iniziative legate alla transizione energetica, al fine di contribuire alla decarbonizzazione e al rilancio economico del territorio.

 

L’efficienza energetica, specie nel settore residenziale, ha un’importanza fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali nazionali ed europei. Gli edifici, infatti, sono responsabili di circa il 40% dell’energia consumata e del 36% delle emissioni di CO2 nell’Ue. Secondo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), a essi è attribuibile oltre il 50% delle emissioni annue di PM10 e monossido di carbonio in Italia.

 

 

 

Modifica articolo  I risultati della rilevazione effettuata in da Mg Research (istituto guidato da Roberto Baldassari), commissionata dal Gruppo consiliare M5S Puglia e pubblicata in esclusiva da Affaritaliani

Secondo il sondaggio pubblicato in esclusiva da Affariitaliani.it sulle prossime elezioni regionali in Puglia, il presidente uscente Michele Emiliano - candidato di PD, Sinistra Italiana, Verdi, Socialisti, Articolo Uno, Senso Civico e altri di Csx - risulta al momento in testa con una forchetta tra il 35 e il 39%. Al Secondo posto a pari merito Antonella Laricchia, candidata del Movimento 5 Stelle,  e Raffaele Fitto, probabile candidato del Centrodestra,  con una forchetta tra il 27,5 e il 31,5%. Il Candidato di Italia Viva e Azione, il cui nome tuttavia non è ancora stato individuato,  tra l'1 e il 3%. Altri candidati complessivamente tra l'1 e il 3%.

Tra i partiti, al primo posto troviamo il Movimento 5 Stelle tra il 25 e il 29% che sostanzialmente conferma il 26,3% delle Europee 2019, mentre in seconda posizione si attesta il Partito Democratico tra il 19 e il 23% registrando così una forte crescita rispetto al 16,6% delle Europee. Solo terza la Lega tra il 16 e il 20% in netto calo sul dato del 2019 (25,3%). Fratelli d'Italia (stabile rispetto alle Europee) e Sinistra Italiana/Verdi/Socialisti sono entrambi tra il 6 e il 10%. Forza Italia scende rispetto all'11,1% del 2019 e si attesta tra il 5 e il 9%. Italia Viva (Renzi) + Azione (Calenda) e Senso Civico + Articolo Uno + PRI+ PSI+ UDC tra il 2 e il 6%. Altri partiti complessivamente tra l'1 e il 5%.

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