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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Palazzina Laf, opera prima di Michele Riondino che è anche protagonista del film nel ruolo di Caterino Lamanna,  si aggiudica i Ciak d’oro 2023 del pubblico per il cinema italiano nelle tre categorie in cui era giunto finalista: MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA, MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA, MIGLIOR CANZONE ORIGINALE IN UN FILM la canzone è La mia terra di Antonio Diodato. 

Anche il pubblico premia un film, già designato film della critica, che parla dei 79 confinati dell Ilva di Taranto la cui vicenda rappresentò il

primo caso di mobbing aziendale di massa in Italia. Dopo le anteprime a Taranto, il regista continua girare nei cinema di tutta Italia, prossima tappa lunedì 29 a Firenze, dove ci sarà una proiezione speciale che sarà anche l\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'occasione per  condividere con il collettivo di fabbrica GKN l esperienza del film e affrontare temi molto cari al regista. Confronteremo le vertenze che impegnano i nostri territori- ha detto il regista- e avrò modo di capire personalmente la realtà (poco raccontata anche quella) e le ragioni che muovono il collettivo di fabbrica.

Insomma, il viaggio di Palazzina Laf continua, per parlare di lavoro, di diritti violati, e di tutti quei luoghi in cui si perpetua un sistema che priva le persone della loro dignità.

Nel film si è rinnovato il connubio tra Riondino e Diodato che per questa pellicola ha scritto  La mia terra.

Una canzone d amore per una terra bellissima e violata. Ma da qualche anno nella nostra città - ha detto  il  cantautore durante la presentazione del film a Roma- si vive una sorta di rivoluzione che deve molto all impegno di Michele. E in questa canzone volevo unire i due mondi, il mito della fondazione e ciò che è accaduto e continua ad accadere a Taranto. Nella canzone ripeto più volte la parola amore perché è basata su quello, sull amore per una terra che è stata contaminata da scelte scellerate fatte in passato. Ma chi la ama conserva in sé la speranza per un futuro migliore per cui però bisogna lottare. 

Dire che questa vittoria è frutto di un meraviglioso gioco di squadra è riduttivo. - ha commentato Riondino Questa è la vittoria di una comunità, di un mare di gente che ha amato e capito il film, e che ha apprezzato e votato l’impegno di tutti coloro che ci hanno lavorato. 

Questi premi servono per avvicinare le persone: chi ha espresso il voto a chi è stato votato, chi ha raccontato questa storia a chi ha voluto e saputo ascoltarla, chi ha visto il film a chi ha vissuto davvero quegli anni difficili in cui si è consumata la storia della Palazzina LAF. Grazie a tutti a nome di tutta la troupe.

Lu.Lo. 

 

\"Mi meraviglia molto che i deputati del Sud del centro destra abbiano votato per l\'autonomia differenziata, si siano ingoiati questa schifezza solo per salvaguardare le loro poltrone e rimanere nel loro ruolo\". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine di un incontro all\'istituto oncologico di Bari. \"E chiaro - ha aggiunto il governatore - che se un deputato avesse votato contro, lo avrebbero espulso il giorno dopo. Questa è una cosa assolutamente vergognosa che bisogna in qualche modo sottolineare e, tra virgolette, in modo politico, far pagare politicamente a queste persone che non possono fare i loro interessi, dovendo rappresentare gli interessi di tutti i cittadini che li hanno eletti\".

\"L\'autonomia differenziata è un errore costituzionale e politico molto grave\".  ha  aggiunto il presidente della regione Puglia. \"Adesso ogni Regione - ha spiegato il governatore - può negoziare un\'intesa come se fosse un trattato internazionale per chiedere fino a 23 nuove competenze con i relativi budget del bilancio dello Stato. Significa quindi che, oltre a tutti i poteri che già le regioni avevano, che erano enormi, adesso le regioni possono chiedere materie come la scuola, la sanità, i trasporti, quindi materie che fino erano di competenza esclusiva dello Stato. Significa anche che le regioni possono dar vita a 20 ordinamenti giuridici diversi, un po\' com\'era nello Stato prima della dell\'Unità d\'Italia, e questo complicherà la vita dei cittadini e delle imprese: perché se un\'impresa ha più sedi nel territorio nazionale deve tenere conto che, in quasi tutte le materie più importanti che riguardano l\'economia, ciascuna regione ha potere di legiferate in modo diverso dalle altre\". Quindi, la prima questione che va affrontata è che \"se tutte le regioni italiane chiedono le 23 materie bisogna fare in modo che, alla partenza, tutte le regioni siano sullo stesso piano. La Puglia - ha aggiunto il governatore - ha la metà degli ospedali dell\'Emilia Romagna, possiamo mai fare una gara equilibrata con la metà degli ospedali? Con 20 dipendenti in meno, con 250 milioni di budget sulla sanità meno dell\'Emilia Romagna ogni anno? È chiaro che questa partita così diventa una tragedia\". In questa situazione \"anche l\'economia del nord rischia di schiantarsi - ha evidenziato Emiliano -. E quindi questa è una battaglia che bisogna fare con garbo, con intelligenza, senza perdere la calma. Come sappiamo fare noi pugliesi e lo faremo assieme a tutti quelli che ci stanno\". \"Quindi io penso - ha detto Emiliano - che l\'altro passaggio sarà quello di organizzare tutte le regioni del sud perché si aiutino le une e le altre per poter chiedere tutte e 23 le materie\". Nel frattempo i cittadini \"cosa possono fare? Chi si oppone a decisione del Parlamento cosa può fare? Può chiedere un referendum sulla legge. Un referendum abrogativo\". 

 

“In riferimento ai crediti vantati dalle imprese che le risultano associate AIGI, Acciaierie d’Italia precisa che l’esposizione corrente per servizi resi nel 2023 è ampiamente inferiore ai dati pubblicati dalle associazioni di categoria ed è disponibile a una verifica condivisa”. Lo dichiara Acciaierie d’Italia. “Relativamente ai crediti ceduti dai fornitori a Banca Ifis per l’anticipo degli importi, Acciaierie d’Italia - spiega la società - informa di aver sempre onorato tutte le scadenze mensili nei confronti dell’Istituto finanziario, inclusa quella del 31 dicembre scorso”.

E’ uno dei giorni più belli dell’anno per l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto: quello della cerimonia di premiazione degli iscritti all’Ordine da 25, 30, 40 e 50 anni. Un modo per sancire il legame della professione con il territorio, ricordare i tanti anni trascorsi a fare il proprio lavoro al meglio, raccogliendo il frutto di enormi sacrifici e tempo, spesso tolto agli affetti famigliari.

L’evento si è tenuto  presso il Dipartimento Jonico in \\\"Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture\\\". Presenti i past presidenti e vice presidenti dei mandati precedenti. Nel suo saluto iniziale il presidente dell’Ordine tarantino dott. Francesco Vizzarro ha sottolineato l’importanza del sentirsi gruppo, comunità. “Siamo colleghi, siamo amici ma soprattutto siamo famiglia”, ha affermato, ed ha ricordato, con emozione, i tre colleghi venuti a mancare nel corso del 2023: Gianfranco Blasi, Pino Buzzacchino, Fernando Ria. “Operiamo con dedizione, moralità e spirito di sacrificio per rendere grande e prestigiosa la nostra categoria”.

Sono poi intervenuti la presidente della Fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto, dott.ssa Laura Baccaro, ed il portavoce, ufficio stampa dell’Arcidiocesi e Parroco della Cattedrale  mons. Emanuele Ferro, che ha concluso il suo saluto con una preghiera.

Oltre al Presidente Francesco Vizzarro, era presente tutto il Consiglio dell’Ordine di Taranto: Angela Cafaro (vicepresidente), Aldo Aquaro (segretario), Pietro Cagnazzo (tesoriere), Franca Todaro(presidente Commissione Pari Opportunità), Martino Semeraro, Gianfranco Favia, Francesco Maggi, Marcello Favia, Monica Bruno.

La particolare situazione dell’indotto di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, a Taranto, fa saltare la normalità delle mense e la fornitura dei pasti caldi sia nelle sale di refezione che sui posti di lavoro. Acciaierie ha infatti comunicato oggi che le mense Acciaieria 1, Pla (Produzione lamiere) 1 e Ima (Impianti marittimi) 3 “saranno regolarmente aperte e serviranno cestini freddi in sostituzione del pasto caldo”. Normalmente, invece, i dipendenti di Acciaierie, che hanno un menù predisposto su base settimanale, possono scegliere tra cinque primi e quattro secondi caldi. Ogni giorno sono preparati migliaia di pasti. La copertura è assicurata su primo e secondo turno. Nel primo, con le mense e la consegna sulle postazioni di lavoro, nel secondo turno, invece, solo con la consegna.

    La distribuzione dei cestini al posto dei piatti caldi è dovuta al fatto che il personale dell’impresa Pellegrini, addetta al servizio di refezione nel siderurgico, sta entrando in fabbrica, nelle primissime ore del mattino, in numero inferiore rispetto alle necessità organizzative a causa dei presìdi di protesta in corso davanti alle portinerie di stabilimento da parte dell’indotto che rivendica i pagamenti arretrati. 

Stessa difficoltà per il servizio di pulizia dei luoghi di lavoro, appaltato alla stessa Pellegrini. I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno già protestato con Acciaierie chiedendo “la giusta igiene e pulizia dei luoghi di lavoro” mentre, visto che non ci sono i pasti caldi, è stata chiesta per gli operai normalisti l’uscita alle 15 con ingresso alle 7. 

    Aigi, l’associazione delle imprese dell’indotto, dichiara oggi che “l’interruzione di tutte le attività proclamata da tutte le aziende operanti all’interno dello stabilimento e del porto, è volta al solo fine di tutelare la sopravvivenza di tutte le aziende dell’indotto che attendono ancora da mesi di ottenere quanto dovuto a fronte del lavoro svolto sino a ora. Acciaierie d’Italia, infatti, continua a non pagare le fatture dei suoi fornitori e l’attuale management, in questo momento, è l’unico responsabile, in quanto è l’unico soggetto in grado di garantire il pagamento delle fatture, propedeutico allo svolgimento delle attività di manutenzione e prosecuzione delle attività produttive dello stabilimento. Auspichiamo quindi - conclude Aigi - da parte del Governo una ripresa immediata dell’interlocuzione con l’indotto al fine di scongiurare gli effetti nefasti derivanti dall’eventuale amministrazione straordinaria” conclude Aigi. 

Torna la Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, la principale iniziativa di promozione del volontariato del Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto ETS.

Annunciando l’evento il Presidente del CSV Taranto, Francesco Riondino, ha spiegato che «il claim di questa diciassettesima edizione, che rivolge la sua attenzione alle diverse forme di povertà, è “In Coro. Il benessere della comunità è responsabilità collettiva”, un invito alla partecipazione attiva rivolto all’intera comunità».

La manifestazione si svilupperà in cinque giornate, dal 26 al 30 gennaio, offrendo così un programma ancora più ampio di iniziative curate dal Terzo settore locale.

Tranne che per l’evento finale in programma al Teatro Fusco, epicentro della rassegna sarà ancora la sede del Dipartimento Jonico in SGE dell’Università degli Studi di Bari, in Via Duomo in Città Vecchia.

Qui la Rassegna inizia venerdì 26 gennaio con la giornata inaugurale che si svilupperà in due momenti: la mattina, dopo l’inaugurazione alle ore 9.00, l’agenzia “Comunitazione” condurrà “IN CORO – Dar voce alle idee e alle emozioni”, un laboratorio partecipato rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori di Taranto e provincia.

La giornata proseguirà nel pomeriggio, alle ore 17.30, con “Benessere della comunità. Lavorare insieme per abbattere le disuguaglianze”, una conversazione facilitata da Piero D’Argento, esperto di politiche sociali; l’evento, per cui è previsto l’interpretariato LIS, sarà trasmesso in diretta streaming sui canali YouTube e Facebook del Csv Taranto.

L’incontro sarà aperto dai saluti di S.E. Rev. Mons. Ciro Miniero, Arcivescovo Metropolita di Taranto, Giovanni Di Mauro, Delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro”, Rinaldo Melucci, Presidente Provincia e Sindaco di Taranto, Vito Gregorio Colacicco, Direttore generale Asl Taranto, e Francesco Riondino, Presidente Csv Taranto Ets.

A seguito interverranno Loredana Capone, Presidente Consiglio Regionale Puglia, Paolo Pardolesi, Direttore Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo – Djsge Uniba, Chiara Tommasini, Presidente nazionale CSVnet, e referenti di Ets locali, e Leonardo Becchetti, Ordinario di Economia politica e direttore del Master MESCI Università di Roma Tor Vergata, Fondatore di Next e Gioosto e consigliere del Ministero delle Finanze in materia di green bonds nonché presidente del Comitato Etico di Etica sgr.

Il benessere della comunità al centro di questo importante dibattito che, tra l’altro, consentirà di ascoltare dalla viva voce di Leonardo Becchetti, autore di quasi 500 pubblicazioni, alcune anticipazioni del suo prossimo volume: “Guarire la Democrazia: per un nuovo paradigma politico ed economico” edito per Minimum Fax.

Sempre nella sede universitaria in Via Duomo, da sabato 27 a martedì 30 gennaio si svilupperà un articolato programma di attività rivolte non solo alle scuole, ma anche a tutti i cittadini e le cittadine (programma su www.csvtaranto.it e pagina Facebook) curate da oltre trenta Enti del terzo settore del territorio.

La XVII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà si chiuderà presso il Teatro Fusco, alle ore 19.45 di martedì 30 gennaio con ingresso gratuito, con il reading musicale “Le parole al loro posto” di e con Daniela Morozzi e con le musiche originali di Giuseppe Scarpato: lo spettacolo è stato ideato partendo da una rilettura poetica del “Manifesto per fare bene insieme” e, attraverso musica e parole, tenta di riflettere sul significato profondo di essere comunità in questo tempo fragile, dando voce a chi ogni giorno decide di dedicare tempo, energia e idee là dove serve e solo perché serve, consapevole che la nostra storia in fondo non è altro che un luogo di incontri.

Sul palco l’autrice e attrice impegnata nel sociale Daniela Morozzi, nota al grande pubblico per la fiction “Scuola di Polizia 2” e per numerosi film tra i quali “Ovosodo”, “Baci e Abbracci”, “Basta Poco” e “I primi della lista”, accompagnata dal musicista Giuseppe Scarpato.

 

La XVII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà gode del patrocinio della Presidente del Consiglio regionale della Puglia concesso con atto n. 643 del 15/01/2024, della Provincia di Taranto, del Comune di Taranto, dell’ASL Taranto e dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro” e della piena collaborazione del Dipartimento Jonico in Studi Giuridici ed Economici del Mediterraneo della stessa Università.

 

Enti del Terzo settore del territorio impegnati nella XVII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà

 

Assoraider Associazione Italiana di Scautismo Raider Aps, Società Cooperativa Sociale Naima, Sherwood Odv, Amici Dei Musei Odv, Pro Natura Taranto Odv, Associazione La Perla Lory Intini, TeatroMinimo Aps, ABC Digital Aps, Oltre Aps, APS Taranto Makers, OdV Europa Solidale, Comunità Emmanuel, Movimento Shalom Odv - Sezione Puglia, Il luogo dei possibili ODV, Federconsumatori APS, Ammostro Aps, AGe  Associazione Genitori Avetrana, Amici di Manaus, La Mediana Ets, Associazione Nazionale Vigili del fuoco del Corpo Nazionale Sezione di Taranto, Cinegiovani Aps Ets, Aps A.S.D. Discoverysud, Hermes Academy, Artilibrio Ets, Puglia In Itinere Aps, Aps Apulia Musicarte, Ella Aps, Associazione Ragazzi in Gamba - sede di Taranto Odv, Solirunners Aps, Cuori Solidali Odv, Associazione nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare – Apmarr Aps, Comitato Territoriale Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto, Università Popolare Zeus Aps, Comi Azzurra Aps, Enpa Taranto, Jonian Dolphin Conservation, Associazione Dedalo.

 

Sull’ex Ilva, Acciaierie d’Italia, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha incontrato oggi il ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Con riferimento ad Acciaierie, il sindaco ha parlato col ministro delle “misure da porre in campo nelle prossime settimane per la salvaguardia del lavoro e dell\'indotto in vista della nuova, si spera breve, gestione commissariale”. “Riallacciando un dialogo costruttivo col Governo dopo mesi di incertezze”, il sindaco dichiara di aver ribadito “i presupposti sui quali gli Enti locali possono garantire supporto tecnico-amministrativo alla vicenda, a partire naturalmente dalle tematiche della riconversione tecnologica e delle bonifiche, del fermo delle fonti inquinanti e dell\'impiego dei fondi per la transizione giusta europea”. “Le idee del Governo - ha commentato il sindaco a margine della riunione - ci appaiono più definite e aderenti alla nostra ipotesi di un accordo di programma, che muova dalle ragioni della salute, dell\'ambiente e, in generale, della comunità ionica. Se così sarà all\'atto pratico nelle prossime settimane di lavoro, noi non faremo mancare la nostra collaborazione”. \"Spero che, nel frattempo, anche il ministero dell\'Ambiente e della Sicurezza Energetica voglia sciogliere i nodi relativi alle bonifiche straordinarie del territorio, con la solerte individuazione del nuovo commissario, e alla riperimetrazione del SIN di Taranto, che spingerebbe gli insediamenti della ZES ionico-lucana e gli investimenti comunitari per la decarbonizzazione del nostro sistema economico” ha concluso il sindaco di Taranto. 

“In merito alla proposta di accordo inviata lo scorso giovedì 18 gennaio al Governo italiano, al momento Arcelor Mittal non ha ricevuto riscontro”. Lo dicono fonti vicine alla multinazionale dell’acciaio. La proposta é quella inviata al premier Meloni e al sottosegretario alla presidenza Mantovano. “Accettiamo di essere diluiti al rango di azionisti di minoranza (e perdere il controllo congiunto e qualunque potere di veto o casting vote) attraverso la conversione dei finanziamenti soci e un’iniezione di capitale da parte di Invitalia”, ha scritto il ceo Aditya Mittal a Meloni e Mantovano. Inoltre, prosegue la lettera, “al fine di eliminare ex ante qualunque preoccupazione in materia di aiuti di Stato, AM è altresì disponibile a contribuire in ADIH esattamente un terzo del contributo pubblico finalizzato all’acquisto dei rami”.

    “Confermo che siamo disponibili - ha scritto ancora Mittal - a vendere la nostra partecipazione azionaria a un investitore che il Governo dovesse indicare a un prezzo almeno pari a tale nostro ultimo intervento”. Ma viene anche confermata la disponibilità a cedere l’intera partecipazione “a Invitalia per un prezzo che riflette solo una frazione del nostro investimento per cassa”. Invitalia ha declinato, ma “l’offerta rimane sul tavolo nel caso in cui il Governo desiderasse riconsiderarla”. Mittal ha affermato infine che “siamo disponibili a rimanere come partner strategico di minoranza che fornisca esperienza tecnica e industriale mentre il Governo decide una soluzione permanente”.

Tempo scaduto: il commercio di vicinato non può più attendere i tempi della politica. Le attività del commercio al dettaglio sono al collasso, ma la politica sembra non percepire a pieno la gravità del fenomeno. E’ quanto accade in buona parte dei comuni della provincia di Taranto ed in particolare nel comune capoluogo, la cui classe politica attraversa una complicata crisi esistenziale che la allontana dai problemi reali delle imprese, determinando politiche amministrative che non danno risposte adeguate alle attese delle attività del commercio, motore trainante dell’economia del territorio.

 

E’ quanto è emerso nell’ultimo Consiglio generale di Confcommercio Taranto, nel quale si è sviluppato un ampio e partecipato confronto, riguardante la problematica della ‘desertificazione commerciale delle aree urbane’. Un tema portante per tutto il 2024 e che sarà al centro l’attività sindacale dell’Associazione, a tal proposito è stata infatti istituita una Commissione speciale sulle problematiche del commercio di vicinato che avrà il compito di monitorare la situazione nei vari comuni e interfacciarsi con le amministrazioni.

 

Per quanto concerne Taranto, dove la situazione, per le note vicende politico- amministrative e per l’acutizzarsi della crisi dell’Ilva,  si  presenta particolarmente critica, si è deciso di affidare ad     un nuovo organo la ‘Consulta delle Delegazioni della Città di Taranto’ che sarà presieduta da Giuseppe Spadafino (già vice presidente vicario di Confcommercio Taranto con delega al Commercio) il compito  di coordinare -in sinergia con le delegazioni urbane- le azioni da intraprendere a sostegno del settore del commercio di prossimità.

 

“Il commercio di vicinato – afferma Giuseppe Spadafino- sta affrontando un momento di grave difficoltà. Il tema è stato oggetto di un Consiglio  molto impegnativo, nel quale abbiamo deciso di avviare  un percorso di confronto con la base associativa che ci porterà nelle prossime settimane ad elaborare un  ‘Manifesto per la Tutela del Commercio di Vicinato’. Un documento di proposte volte a dare risposte alle principali problematiche che in questo momento minacciano il nostro settore e che rivolgerà specifiche richieste alle Amministrazioni, chiamandole ad un senso di responsabilità che ad oggi in molti casi è venuto meno, ma che anzi in alcuni casi ha richiesto addirittura un’azione di difesa da parte della nostra Organizzazione,  come nel caso del ritorno in auge del progetto del Comparto 32, collegato alla supposta esigenza di creare un centro servizi nelle vicinanze dell’Ospedale San Cataldo.

L’impatto delle politiche locali sulle economie territoriali è d’altronde determinate, come è fin troppo evidente a Taranto dove ormai l’operato della Amministrazione va sempre più contro le imprese. L’aumento della Tari (sembrerebbe del 30%) è l’ennesimo regalo dell’Amministrazione ai Tarantini che, già oberati dall’aumento dei costi fissi e dei prezzi- si vedranno erodere ulteriormente   il potere di acquisto, per non parlare poi delle imprese che alla lunga lista dei costi di gestione dovranno aggiungere un nuovo rincaro non giustificato peraltro dallo stato di decoro ed igiene della città.

 

Siamo al capolinea e – conclude Spadafino- questa volta non saremo disposti a fare sconti, a cedere a quell’attendismo che nel passato ci è stato proposto dietro la promessa di soluzioni a breve che non sono mai arrivate. Avanzeremo le nostre proposte, ma a patto che alle nostre richieste conseguano risposte rapide e risolutive. Il tempo dell’attesa è scaduto”

 

 

 

 

Oltre un centinaio di medici di Taranto ha scritto una lettera-appello al premier Giorgia Meloni sull’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, evidenziando la necessità di tutelare la salute. Per i medici, “innumerevoli studi scientifici dimostrano come le sostanze inquinanti di questa industria siano causa di malattie sia per i lavoratori impiegati nella fabbrica, sia per i semplici cittadini. Si stima - sostengono i medici nella lettera-appello al premier - un aumento di tumori respiratori, di accidenti cardiocircolatori, di tumori della tiroide o della vescica, di tumori dell\'apparato emopoietico (Studio Sentieri con il suo ultimo aggiornamento, studio Forastiere del 2019), di infertilità, di endometriosi”. I medici dicono: “Chiediamo che non venga sprecata questa ennesima opportunità di affrontare la gravissima crisi dell\'ex Ilva oltre che dal punto di vista socio-economico, anche da quello della salute dei cittadini di Taranto. Abbiamo alle spalle 60 anni di convivenza con una fabbrica che lascia dietro di sé una scia di morti a causa dell\'inquinamento di suolo, aria ed acqua del territorio in cui viviamo”.

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