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Giornale di Taranto - Giornalista1

In Puglia "oggi abbiamo purtroppo il record di contagi in assoluto, nonostante la zona rossa rafforzata, perché c'è ancora una intensità di rapporti umani e peraltro questa variante inglese”, prevalente al 90% nella regione, “ha una durata nell'incubazione così breve, che il tracciamento è saltato completamente”. A dirlo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante Timeline su SkyTg24. La variante, infatti, ha “caratteristiche più letali e ci siamo accorti che stanno morendo un sacco di persone anche in età giovanile”. In Puglia, ricordato Emiliano, “si sono quadruplicati i posti in ospedali, ma anche con le migliori cure possibili, a un certo numero di contagi corrispondono un certo numero di morti”.

 

Gli ha fatto eco anche l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, a margine del bollettino epidemiologico di oggi che ha fatto segnare 2369 positivi al Covid (con un tasso nel rapporto con i tamponi effettuati di 17,82%). “La pressione sul sistema sanitario è elevatissima - conferma - ecco perché è importante rispettare le misure di sicurezza e prevenzione. Nonostante le norme limitino al minimo le possibilità di spostamento, è visibile a tutti che in giro c'è ancora troppa gente, in ogni luogo. Questo apre autostrade al virus, che vive di contatti”. Entrambi hanno sottolineato che durante le festività pasquali bisognerà “ridurre al massimo ogni occasione di incontro”. “Evitiamo di affollare i luoghi pubblici, facciamo la spesa in orari non di punta, proteggiamo le persone non ancora immunizzate e evitiamo di farci gli auguri di persona - esplicita Lopalco - una visita di cortesia per scambiarsi gli auguri può essere il preludio di una tragedia”. Come si diceva, in Puglia, a fronte di 13.293 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus, sono stati registrati 2.369 casi positivi: 860 in provincia di Bari, 150 in provincia di Brindisi, 131 nella provincia BAT, 562 in provincia di Foggia, 291 in provincia di Lecce, 374 in provincia di Taranto, 5 casi di residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati ed attribuiti. Sono stati inoltre registrati 36 decessi: 19 in provincia di Bari, 6 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 4 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.884.442 test, 142.501 sono i pazienti guariti e 48.032 sono i casi attualmente positivi.

 

 

 

 Non è ancora chiaro se il nuovo dpcm “consentirà una forma di libertà. Che succede a quelle famiglie, che per tutelare se stesse o le proprie fragilità di salute, preferiscono la didattica a distanza piuttosto che la presenza? Credo che abbia a che fare con la Costituzione questa libertà e il governo ne dovrà tenere conto”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante Timeline su SkyTg24. In Italia, secondo il 'governatore', si sta facendo il contrario di quanto accaduto in Germania, dove le scuole sono chiuse, in Inghilterra, dove si è vaccinato prima del rientro, e in Francia, dove ieri sono state chiuse "tutte le scuole, considerandole un luogo inevitabilmente pericoloso. Questo non vuol dire che le scuole siano mal organizzate in Italia, voglio dire che le scuole sono uno degli elementi fondamentali per controllare la curva. Noi, nel pieno della terza ondata, stiamo aprendo”. Emiliano ha ricordato come in Puglia “è abbastanza consistente il numero di genitori infettati da bambini asintomatici”.

“Non è stata presa ancora nessuna decisione” in merito al riavvio dell'attività scolastica in presenza, in previsione del rientro a scuola dopo le vacanze pasquali, “ma c'è tutta l'intenzione di ripartire con la scuola in presenza, in linea con quelle che sono le decisioni del governo nazionale, relativamente alla fascia d'età dai 6 agli 11 anni”. È la risposta data dagli assessori regionali all'istruzione Sebastiano Leo, alla Sanità Pierluigi Lopalco e ai Servizi Sociali Rosa Barone, interpellati durante la IV commissione consiliare. Nel corso dei lavori è intervenuto anche il garante regionale dei minori Ludovico Abbaticchio, che ha evidenziato numerose problematiche emerse a seguito della didattica a distanza e, in particolare, l'aumento del tasso di dispersione scolastica e la devianza minorile, specie per le famiglie che vivono situazioni di complessità e fragilità. “Compito delle Istituzioni – ha detto il Garante -  è agire un'azione di bilanciamento tra il diritto alla sicurezza e quello all'istruzione e alla socialità e, l'Ufficio del Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza si rende disponibile a lavorare in questa direzione, promuovendo la sperimentazione di buone prassi, anche attraverso la promozione di proposte normative da parte del consiglio regionale della Puglia soprattutto in occasione della probabile apertura, ipotizzata dall'Assessore regionale Lopalco, nella seconda metà di aprile della scuola in presenza per nidi, scuole infanzia, primarie e primo secondo anno delle secondarie”.

“Solo verso la fine di aprile potrebbe migliorare la situazione” e “difficilmente, subito dopo le festività pasquali, potremmo essere fuori dalla zona rossa”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco durante i lavori della IV commissione consiliare. Aggiornando sulla situazione epidemiologica regionale, l’assessore ha evidenziato che “in alcune province si è in una fase di stabilizzazione, mentre in altre la curva continua a crescere”.

Oggi in Puglia sono stati registrati 13.847 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e 1.962 casi positivi: 767 in provincia di Bari, 185 in provincia di Brindisi, 195 nella provincia BAT, 195 in provincia di Foggia, 284 in provincia di Lecce, 329 in provincia di Taranto, un caso di residente fuori regione, 6 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati inoltre registrati 43 decessi: 18 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 6 in provincia BAT, uno in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 8 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.871.149 test, 141.343 sono i pazienti guariti e  46.857 sono i casi attualmente positivi. 

Partirà il 12 aprile in Puglia la vaccinazione dei 79enni e 78enni. Le adesioni alle date indicate dalla Regione sono iniziate ieri, tramite il sito istituzionale, un numero verde e le farmacie. Attualmente sono 584.496 le dosi di vaccino somministrate,  192.401 delle quali sono state destinate a ultraottantenni. a settimana procede con la vaccinazione degli over 80, in ambulatorio e a domicilio, dei pazienti fragili e dei caregiver: tra queste, sono state programmate le prime somministrazioni dei caregiver di pazienti ematologici e talassemici, mentre da sabato sarà la volta dei caregiver dei pazienti dializzati e trapiantati.  La scorta di vaccino AstraZeneca è allo stato di circa 39.000 dosi. Queste dosi - ha fatto sapere la Regione - sono programmate per la vaccinazione in settimana dei caregiver di pazienti fragili e disabili attraverso le reti specialistiche, le comunità penitenziarie non ancora vaccinate, gli ospiti di strutture semi residenziali, le comunità civili e religiose (comunità di recupero, conventi e seminari, ecc.) come previsto dal piano nazionale. Con le poche dosi residue, in alcune Asl, è stato programmato un anticipo degli ultrasettantenni in quei comuni ad altissima incidenza di malattia o, per razionalizzare il lavoro dei vaccinatori, in alcuni piccoli Comuni come avvenuto già nella Provincia di Foggia e alle Isole Tremiti. 

“Amarezza, mortificazione , rabbia. Taranto non può subire e tacere dinnanzi al comportamento della Regione nei confronti di un territorio provinciale e di una comunità che merita attenzione quanto ed anche più delle altre provincie pugliesi per il sacrificio in termini di vite umane ed oltraggio all’ambiente che per decenni ha dovuto pagare in nome del bene comune. L’aver scoperto che ancora una volta sono  state   sottratte  alla comunità jonica risorse destinate allo sviluppo economico e sociale del territorio, mette in discussione il patto di fiducia che dovrebbe ispirare il rapporto  tra cittadini ed istituzioni”.

Commenta così  Leonardo Giangrande, presidente provinciale di Confcommercio Taranto, la notizia del de-finanziamento della Regionale 8, la infrastruttura di collegamento viario tra Taranto/Avetrana,  programmata circa un quarantennio fa e mai completata per vicende amministrative ed intoppi burocratici vari.

La notizia della distrazione dei fondi -70millioni e 600mila euro- verso altri obiettivi legati alla pandemia , di cui si era già informalmente a conoscenza, è stata confermata la scorsa settimana al tavolo di audizione della V Commissione consiliare Ambiente solo perché le parti sociali,e i sindaci dei territori interessati alla realizzazione della infrastruttura,  in stato di allerta  da tempo, hanno chiesto un incontro con l’assessora regionale ai Trasporti, Anna Maurodinoia. E solo in tale occasione la Regione, in silenzio per tanti mesi malgrado gli appelli ed i vari articoli e servizi su quotidiani e tv, ha confermato la notizia.

Date le premesse, sebbene il dichiarato impegno dell’assessora  Maurodinoia a reperire i fondi, per rifinanziare l’infrastruttura, anzi vi sarebbe una imminente delibera Cipe , resta    fondato il timore che la realizzazione dell’opera possa andare incontro a nuovi intoppi, anche perché la Provincia –  stazione appaltante dell’opera - dal suo canto deve procedere (entro metà aprile, come assicurato dal presidente Gugliotti) alla definizione di alcuni passaggi progettuali, che si auspica siano coerenti con le richieste della Commissione regionale di Valutazione Impatto Ambientale. In linea di principio, auspicando che questa sia finalmente la volta buona per la realizzazione dell’opera, resta la profonda amarezza: per il ‘metodo’ (si spostano risorse importanti senza informare le istituzioni locali );  per il ‘rispetto’ che si deve ai territori ( Taranto non era stata avvertita); e per la ‘leggerezza’ (si sottraggono ad un territorio risorse vitali per lo sviluppo e la crescita).

 

Sarà Pietro Vito Chirulli, amministratore unico di Serveco Srl, a rappresentare Confindustria Taranto dopo le dimissioni rassegnate nei giorni scorsi da Antonio Marinaro, presidente da luglio 2019.

 

Chirulli è stato designato a rappresentare l’associazione di via Dario Lupo direttamente da Confindustria nazionale. 

 

 

I suoi compiti saranno pertanto quelli di guidare l’associazione nello svolgimento pieno delle sue attività rappresentandola in tutte le occasioni pubbliche e private che caratterizzeranno la vita associativa, fino alle nuove elezioni che nei prossimi mesi condurranno la Confindustria jonica all’insediamento di un nuovo presidente.

 

 

Nell’imminenza della sua designazione, Chirulli – presenza imprenditoriale da molti lustri attiva all’interno di Confindustria Taranto, dove ha ricoperto diversi ruoli – ha mostrato grande apprezzamento e gratitudine per la fiducia riposta nella sua figura in un momento così difficoltoso per l’associazione. 

 

Oggi in Puglia, a fronte di 12.234 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus,  sono stati registrati 1.527 casi positivi: 521 in provincia di Bari, 147 in provincia di Brindisi, 163 nella provincia BAT, 93 in provincia di Foggia, 242 in provincia di Lecce, 348 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 10 casi di provincia di residenza non nota Sono stati inoltre registrati 35 decessi: 11 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 12 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.857.302 test. 139.513 sono i pazienti guariti e 46.776 sono i casi attualmente positivi.

È cominciata oggi una nuova tranche di cassa integrazione nel siderurgico di Taranto ArcelorMittal, ex Ilva. Durerà 12 settimane e coinvolgerà un numero massimo di 8.100 unità, praticamente l’intera forza lavoro dello stabilimento. La cassa avrà come causale ordinaria per questa settimana, dopodiché diverrà cig Covid in base alla proroga prevista dall’ultimo decreto legge Sostegni. L’effettivo utilizzo dell’ammortizzatore sociale ha coinvolto dalle 3mila alle 4mila unità. La richiesta è avanzata per un numero maggiore sia per consentire la rotazione che la flessibilità gestionale. La cassa Covid è in corso da ArcelorMittal da un anno con numeri alti. Prima della cassa Covid, l’azienda aveva fatto uso della cassa ordinaria per crisi di mercato già da luglio 2019. Gianfranco Solazzo, segretario Cisl Taranto, afferma che “la situazione ex Ilva sta mettendo alle strette l’intero sistema produttivo diretto, dell’indotto e dell’appalto e soprattutto gli assetti occupazionali, senza per di più risolvere alcun problema di natura ambientale e di sicurezza sul lavoro”.

Non serve la prenotazione per vaccinarsi ma si viene chiamati in base ad un sistema automatico della Regione Puglia. La nuova modalità è stata introdotta per la categoria fragili e poi estesa alle altre, a partire da quella 70-79 anni, per la quale da oggi dovrebbero essere visibili (sul sito Puglia Salute) i calendari.

    Agli over70 si chiede di confermare l’adesione - tramite piattaforma on line, numero verde o farmacie - per consentire una migliore organizzazione. Le adesioni si aprono alle ore 14. Il sistema sanitario regionale definisce il calendario di offerta vaccinale, procedendo in ordine di anzianità e sulla base della disponibilità dei vaccini. Oggi si parte con le adesioni di 79enni e 78enni, ovvero dai nati dal 1 gennaio 1942 al 31 dicembre 1943. E poi via via verranno sbloccate le altre fasce di età in base alla disponibilità dei vaccini. “Non è necessario prenotare - è stato spiegato dalla Regione Puglia - chi vuole vaccinarsi deve soltanto accedere al servizio e confermare la propria adesione per visualizzare data e luogo dell’appuntamento”. Il sistema delle prenotazioni in Puglia è stato utilizzato per il personale sanitario e pe gli Over80 ma è stato poi sostituito da un sistema automatico, che attribuisce la data di vaccinazione ai cittadini in base alla data di nascita. I “fragili” vengono invece contattati dai centri in cui devono recarsi, in base alle indicazioni dei medici di famiglia, che nelle scorse settimane, sono state fornite alla Regione.

    In totale sono 568.795 le vaccinazioni effettuate sino ad oggi in Puglia, di queste 182.504 sono a cittadini ultraottantenni. A proposito di questi ultimi, sono da poco iniziate le somministrazioni delle dosi domiciliari. La campagna è proseguita anche nel week end: a Bari e Brindisi sono stati vaccinati trapiantati e dializzati, oggi si prosegue a Foggia, Barletta e Lecce, e mercoledì 31 marzo a Taranto. 

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