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Giornale di Taranto - Giornalista1

8 Marzo 2024 dedicato a LE DONNE NELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA nelle figure di Adele Ficarelli e Ugenti Maria Scala. E\\\\\\\\\\\\\\\' questo il tema dell incontro che si terrà mercoledì 6 marzo alle 17.30 a Taranto, presso  la sede SPI Salinella di via Mar Grande,1 adiacente ai Giardini Ficarelli

Presiede Egidio Solfrizzi. Intervengono

Giovanni Battafarano già presidente provinciale e responsabile meridionale Anpi

Giancarlo Girardi presidente assemblea SPI Salinella

Beppe Lazzaro vice presidente provinciale vicario Anpi

Riccardo Pagano presidente provinciale Anpi

Sarà un occasione di approfondimento legato a queste importanti figure femminili.

 La vicenda umana e familiare dell\'antifascista Ugenti Maria Scala di Massafra, “Donna dell \'anno 2019” della CGL Taranto - scrive Giancarlo Girardi- sarebbe stata quella di una comune bracciante del meridione d\'Italia dei primi cinquanta anni del secolo scorso se piccoli e grandi avvenimenti storici non avessero coinvolta lei e la sua famiglia rendendola dura e drammatica la sua esistenza. Spesso, ancora in quel periodo, si rimaneva analfabeti perché non era necessario, per vivere in quella dura condizione sociale, saper leggere e scrivere, bastavano appunto le braccia. La loro intera esistenza era dedicata al lavoro e tuttavia la “memoria” della propria famiglia era considerata un patrimonio, un valore. Veniva coltivata e trasmessa tra le generazioni attraverso il racconto orale nel tradizionale focolare domestico. La vita matrimoniale con Angelo Antonicelli agli inizi sembrò procedere normalmente, nacquero i primi due figli ma lentamente, però già da alcuni anni prima in Angelo veniva avanti la causa da lui abbracciata, divenuta poi  negli anni una missione da compiere, la sua scelta definitiva di vita. Sposa le idee socialiste già nei primi anni dieci, si oppone ai latifondisti nel segno dei suoi diritti, per questo viene licenziato più volte ed è costretto a migrare in Germania per trovare lavoro e mantenere da lontano la sua famiglia. Maria Scala resta sola per la prima volta di tante altre volte successive. Angelo, però, è costretto a tornare per partecipare, a trentadue anni, alla Grande Guerra. Esperienza tragica in cui viene coinvolto direttamente nella disfatta di Caporetto ma riesce a salvarsi ed alla fine della guerra ritornare a casa. Qui affronta i problemi reali e drammatici dei reduci, contadini e braccianti, lo fa con la sua Lega proletaria nei due anni straordinari, quello del “Biennio Rosso”. Maria Scala continuava, proprio per questo, ancora a “salire il Calvario con la sua croce” come lei stessa solea dire. Angelo cercò di conciliare il suo impegno sindacale e politico con quello dei suoi cari ma nulla poté quando il regime lo arrestò il 30 ottobre del 1926, insieme all\\\\\\\\\\\\\\\'intero gruppo dirigente del suo partito. Fu condannato ad otto anni di carcere, tre di sorveglianza speciale e poi proposto per il confino. Maria scala pure lei imputata non venne arrestata perché incinta di quattro mesi. La responsabilità dell\\\\\\\\\\\\\\\'intero nucleo familiare, allora, cadde perciò su di lei, sulle sue spalle fragili e minute. Si doveva sopravvivere con il salario dovuto ad una donna, la metà di quello di un uomo e del solo figlio più grande, di soli dodici anni, che avrebbe portato un terzo del suo. Il tutto per sostenere i restanti quattro bambini, la più piccola di un anno. La grande responsabilità nel nuovo ruolo fanno emergere il carattere e la determinazione straordinaria di Maria Scala. La sua immediata reazione diretta al regime fece di lei la prima donna antifascista massafrese e non solo, si rivelò donna e madre straordinaria, affrontò il regime a mani nude come madre dei suoi bambini e moglie orgogliosa del “galeotto Antonicelli”. Restò sola, il paese codardo le voltò le spalle, la solidarietà normale tra la povera gente poteva divenire in questi casi, per il regime, un complotto contro e quindi per altri punibile. Memorabile l episodio in cui si reca dal podestà di Massafra attraversando il ponte verso piazza Garibaldi con i cinque bambini in fila per chiedere un suo intervento per liberare il marito innocente dalla prigione. Al diniego del podestà lascia sulla scrivania il piccolo ancora in fasce che non poteva allattare, lei affermo, con il suo latte avvelenato e andò via. Ovviamente- sottolinea Girardi- lo riprese ma dopo la richiesta del podestà. Le fu proposto solo un temporaneo sussidio di mendicità che con sdegno lei rifiutò. Le arrivarono, anche, inizialmente, somme di denaro del “soccorso rosso” spedite dall estero dal partito ma tutte furono confiscate e usate sistematicamente dai fascisti. 

Terribile fu il tentativo, successivamente, di linciaggio morale perpetrato dai fascisti e dai carabinieri per marchiare la sua onorabilità di donna e di moglie per colpire moralmente in carcere Angelo. Essa fu sottoposta a Massafra prima, a Taranto dopo, a visite ginecologiche per accettare un presunto aborto, allora considerato reato grave, le fu consentito di avere una ostetrica di parte. Lei vide un segno della Provvidenza nella disponibilità di un galantuomo, il notaio Nicola Diasparro che la aiutò economicamente per mantenere i figli e dette loro un tetto in cui ricominciare a vivere senza pretendere nulla in cambio. Il ritorno dal carcere di Angelo per l   amnistia concessa nel decennale della dittatura, dopo sei anni e dodici giorni di detenzione fece tornare lentamente la famiglia ad una vita solo apparentemente normale nonostante la continua sorveglianza sociale di Angelo. Dopo l otto settembre del 43 si ricongiunse tutta la famiglia lei finalmente raggiunse la tanto sospirata tranquillità sino alla sua morte avvenuta un anno dopo, nel dicembre del 1944.

 Lu.Lo.

 

Si terrà Venerdì 8 marzo alle ore 18.00 presso la Biblioteca Civica “P. Acclavio” il concerto con  reading Omaggio alle

donne organizzato dall’Associazione musicale Guitar Artium sotto la direzione artistica della prof. Maria Ivana Oliva

e patrocinato da Comune di Taranto, Regione Puglia e CVS.

Di scena le giovani donne soliste dell’orchestra Andrés Segovia che si alterneranno in un dialogo tra musica e parole con la giornalista ed autrice ben nota al pubblico tarantino Luisa Campatelli. Autrice, giornalista professionista, formatrice,

Luisa Campatelli, di recente si è accostata alla scrittura teatrale, riscuotendo molti consensi. Formatrice e coordinatrice

di percorsi didattici e di orientamento. Negli anni 2000 è stata direttrice del quotidiano tarantino Il Corriere del Giorno.

Attualmente è direttrice di Formare Puglia. Ha partecipato a concorsi letterari e i suoi racconti La Scelta e La guerra

di Tito sono stati pubblicati in antologie a tema dalla Casa editrice Catartica, con Affiori ha pubblicato il racconto

ambientato in Puglia Bella Terrona. Dai testi La Gru, che affronta il delicato e drammatico tema della sicurezza sul

lavoro, Sguardi, storia dell’incontro tra una donna occidentale e una donna musulmana, e Punta testo sulla

ribellione femminile ispirato alla Tarantola sono tratte opere teatrali interpretate da Tiziana Risolo con la regia di

Alfredo Traversa.

Durante la serata terrà un reading di testi ispirati al mondo interiore delle donne.

Le giovani musiciste Arianna Di Ponzio, Ginevra Cosenza, Sabrina Sammarco, Giulia Berardi, Federica Pignatelli, Asia

Amodio, Sara Antonini, Elena Procaccini, Sofia Longone, si alterneranno nella esecuzione di brani di musica solistica e di

insieme. Da anni sono soliste dell’orchestra che ha come finalità quella di sviluppare la dimensione musicale e la

relazione con gli altri. 

L’orchestra prende il nome dal famoso musicista Andrés Segovia che ha portato in auge la chitarra nel primo

Novecento, riunisce giovani chitarristi di età variabile dai 6 ai 20 anni i quali provengono da esperienze musicali

diversificate. I giovani musicisti hanno già partecipato ad esibizioni pubbliche e rassegne nazionali quali Ragazzi in

Gamba, e sono stati vincitori dei concorsi internazionali Musica Mundi e Mediterraneo a Taranto e Bari. Hanno

partecipato alle Master Class dei Maestri Luciano Pompilio e Nicola Paradiso nell’ambito del Festival Chitarristico

Internazionale Città dello Jonio dove hanno tenuto un concerto presso il Chiostro di Santa Chiara sede del Tribunale

per i minori. L’orchestra ha partecipato all’inaugurazione del Museo della Chiesa di San Pasquale a Taranto alla presenza

dell’Arcivescovo di Taranto ed al concerto dal titolo Musica al Museo tenutosi presso il MuBa, Museo della Basilica di

San Martino a Martina Franca (Ta). Ha suonato inoltre per la Notte Cataldiana, omaggio al Santo Patrono, presso il MuDi

-Museo Diocesano di Taranto. Si è esibita in prestigiose Rassegne nazionali. Gli arrangiamenti sono frutto dell’esperienza

del M° Oliva che ha saputo calibrare le difficoltà tecniche dello strumento con le potenzialità dei giovani. Di recente ha

inciso il CD Donatori di suoni dedicato alla beneficenza.

Ingresso libero -INFO 347.1790060

Ferretti Group comunica il recesso dal programma di bonifica e reindustrializzazione del sito ex yard Belleli nell’area portuale di Taranto. “Nonostante gli sforzi profusi dalle istituzioni, i ritardi accumulati nel lungo iter approvativo e attuativo hanno costretto il Gruppo a rinunciare al progetto - dice la società -. Negli anni sono aumentati gli investimenti necessari e diminuite le contribuzioni pubbliche al programma, rendendone l’esito incerto ed eccessivamente oneroso per la società. Il recesso è stato comunicato in tempi idonei a minimizzare l\'esposizione dell\'Autorità di Sistema Portuale rispetto alla gara pubblica non ancora conclusa”. Ferretti avrebbe dovuto costruire a Taranto uno stabilimento per la produzione di scafi yacht. Un investimento di 200 milioni, in parte sostenuto da fondi pubblici, con una previsione di 200 occupati diretti. 

Insediata la governance  della Camera di commercio di Brindisi/ Taranto. Con l’insediamento di oggi e la contestuale costituzione della Camera di Commercio Brindisi Taranto, si avvia il percorso di ricostituzione della governance camerale che rappresenterà la seconda Camera di commercio della Puglia per numero di aziende rappresentate. È nato, dunque, un nuovo soggetto giuridico derivante dall\\\'accorpamento dei due enti camerali di Brindisi e Taranto, giunto a conclusione con la composizione dell\\\'organo consiliare.

A seguito dell’insediamento è stato  eletto presidente,  Vincenzo Cesareo in quota a Confindustria, imprenditore che opera in Italia e all estero nel settore metalmeccanico e delle tecnologie.

Nella seduta di oggi, presieduta dal consigliere anziano Domenico D\\\'Amico, il consiglio, con 26 voti favorevoli (tre le schede bianche, quattro i voti ad altri consiglieri), ha eletto alla prima votazione il presidente, Vincenzo Cesareo, già presidente di Confindustria Taranto e attualmente ceo di Comes Group e presidente di Agromed. Erano presenti i commissari uscenti Antonio D\\\'Amore per Brindisi e Gianfranco Chiarelli per Taranto. 
    \\\"Dopo ConfIndustria Taranto la presidenza della Camera di commercio Brindisi-Taranto - ha dichiarato Cesareo - è una sfida importante. Sono molto emozionato, ho una squadra meravigliosa e non posso deludere le aspettative di chi ha riposto fiducia in me. In seguito all\\\'accorpamento, questa nuova Camera di commercio ha l\\\'opportunità di unire due territori con delle diversità da esaltare e con delle similarità da condividere\\\". Entrambe \\\"le città - ha aggiunto - hanno il mare, un aeroporto sperando che quello di Grottaglie possa essere aperto anche ai voli civili, un comparto agricolo che può operare in perfetta sinergia, senza trascurare il turismo con tante peculiarità sia sulla cista adriatica che su versante ionico. Ma penso anche al comparto del commercio. L\\\'obiettivo immediato è permettere alla nuova Camera di funzionare, poi valuteremo con attenzione i problemi dei due territori\\\".

Lu.Lo.

“Quanto allo stato di insolvenza, l’irreversibile impossibilità di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni e l’assoluta assenza di una liquidità di cassa per la sopravvivenza della continuità aziendale diretta, la stessa non è in alcun modo contestata dalla società, ed in ogni caso è stata acclarata dall’esperto nel corso della composizione negoziata e vagliata da Tribunale negli argomentati provvedimenti adottati dal giudice designato per la conferma delle misure protettive richieste nel contesto della composizione”. Lo afferma il Tribunale di Milano nella sentenza con cui ha dichiarato lo stato di insolvenza di Acciaieria d’Italia. 

Tre condanne sono state inflitte oggi dal tribunale di Taranto per la morte, avvenuta a giugno 2015, dell’operaio dell’Ilva Alessandro Morricella, di Martina Franca, investito da un getto di ghisa sul piano di colata dell’altoforno 2. Morricella era lì per misurare la temperatura della ghisa.

Sono stati condannati a 6 anni di carcere Ruggiero Cola, allora direttore dello stabilimento, e a 5 anni il direttore dell’area ghisa Vito Vitale e il capo area Salvatore Rizzo. Assolti, invece, Massimo Rosini, ex direttore generale di Ilva spa (per cui erano stati chiesti 6 anni), il capo turno di Morricella, Saverio Campidoglio, e il tecnico del campo di colata, Domenico Catucci. Tutti rispondevano di cooperazione in omicidio colposo, ma a Cola, Vitale e Rizzo, i magistrati hanno contestato l’accusa di non aver adottato “adeguate misure tecniche e organizzative, in particolare schermi protettivi o altri mezzi idonei”.

Nel 2015 l’Ilva, che da gennaio era entrata in amministrazione straordinaria, era sotto la gestione commissariale. La sentenza è stata letta oggi dal giudice Federica Furio. A seguito della morte di Morricella, che avvenne diversi giorni dopo al Policlinico di Bari, dove era stato trasportato, per la gravità delle ustioni riportate, l’altoforno 2 è stato sottoposto a lavori di miglioramento del piano di colata, da parte della stessa amministrazione straordinaria, per un investimento di circa 10 milioni di euro. Attualmente l’altoforno 2 è fermo.

La Federazione Italiana Obstacle Course Race, ha organizzato il Gran Galà delle OCR in cui ha premiato i nostri due atleti tarantini, ognuno nella propria categoria di appartenenza, tra i migliori atleti del 2023.

Nella splendida cornice del paese Soave  in provincia di Verona la serata è iniziata con le foto ufficiali di rito e la visita nella preziosa Cantina di Soave di Borgo Rocca Sveva, proseguita poi con una ricca cena e terminata con una festa e balli all’interno di una delle grandi sale della locanda del Borgo.

I migliori atleti di tutta Italia riuniti nel festeggiare uno sport, l’ Obstacle Course Race o  corsa ad ostacoli che, nel pentathlon moderno, andrà a sostituire il salto ad ostacoli nelle prossime olimpiadi di Los Angeles nel 2028. Questo cambio tra le due discipline è stato infatti approvato sia per ridurre i costi e la complessità organizzativa, sia per aumentare l’accessibilità del Pentathlon Moderno a tutte le fasce d’età, in particolare ai giovani.

 

Chiunque voglia provare questo sport o allenarsi ad alto livello può contattare il personal trainer Roberto Campatelli presso la palestra Akropolis di Taranto.

Il gender gap, la disparità di genere, la distanza cioè che separa le donne dal mondo del lavoro o dalle opportunità di crescita personale – secondo la classifica mondiale del World Economic Forum-   vede l’Italia al 63 esimo posto nel mondo.

<<Il 71,8% dei neogenitori che lascia il lavoro sono neomamme- afferma Paola Scialpi, presidente provinciale di Terziario Donna Confcommercio Taranto- tant’è negli ultimi 10 anni, quasi 400 mila neo mamme hanno dovuto lasciare il lavoro. Il tasso di attività femminile in Italia -secondo l’ultimo rapporto Censis- è molto più basso per le donne in particolare se con figli, il 58,9 % contro l’89, 3% degli uomini. Purtroppo la maternità e la cura dei familiari rappresentano un vero e proprio ostacolo alla crescita professionale e personale, e soprattutto perché in Italia  i servizi pubblici non supportano adeguatamente le donne  lavoratrici e non le agevolano sul luogo di lavoro. La decisione di essere madri e di non rinunciare al lavoro può però essere lo stimolo per una svolta, l’occasione  per realizzare un progetto imprenditoriale, per mettere in atto un sogno nel cassetto. Addirittura 3 su 4 donne – dato Inail- che si avventurano in una nuova attività imprenditoriale sono neo mammeIl cambiamento verso l’autoimprenditorialità come occasione di crescita personale e lavorativa, ne parleremo nel nuovo incontro di Terziario Donna il 4 marzo prossimo>>

‘Donne protagoniste del cambiamento’ è il nuovo appuntamento del  progetto di Terziario Donna Confcommercio Taranto ‘L’impresa è donna’, percorso a tappe rivolto alle imprenditrici e alle professioniste già impegnate,  ma soprattutto alle giovani donne che aspirano ad intraprendere un percorso lavorativo autonomo, o quelle già introdotte nel mercato del lavoro che desiderano dare un nuovo impulso al proprio impegno lavorativo.

L’appuntamento – lunedì 4 marzo dalle 9.00 alle 12,30 presso la sede di Confcommercio- è un talk animato dalle voci di professioniste ed imprenditrici con competenze ed esperienze diverse varie, ed  è rivolto a tutte le donne che vorrebbero mettere in atto un nuovo progetto di vita e di lavoro. L’obiettivo è di offrire informazioni e  stimolare la platea delle donne ad affrontare il cambiamento nel proprio lavoro e della propria vita, ad intraprendere una attività lavorativa autonoma nell’ambito imprenditoriale o nelle professioni.  

“Siamo partire con il primo incontro in Confcommercio Donne che decidono il loro futuro’ , nel quale  - spiega Paola Scialpi - ci siamo rivolte in particolare  alle giovani donne che desiderano mettersi alla prova ed impegnarsi in un percorso di autoimprenditorialità. Ora affronteremo  il tema del cambiamento. Naturalmente il cambiamento può essere dovuto a tanti fattori, talvolta anche un fallimento può rappresentare la spinta a rimettersi in gioco, come ascolteremo nelle testimonianze delle imprenditrici”

Continua intanto la collaborazione con il mondo della istruzione secondaria superiore, nei giorni scorsi Confcommercio ha sottoscritto  una nuova convenzione  con l’Istituto tecnico economico Pitagora di Taranto per un nuovo PCTO (percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) dedicato al tema del gender gap  e della cultura della parità di genere .  

Particolarmente interessante il parterre delle professioniste ed imprenditrici invitate ad offrire la loro testimonianza all’incontro del 4 marzo, dopo l’intervento di saluto della vice presidente di Confcommercio Taranto, Matilde Contento, seguirà l’intervento della presidente di Terziario Donna TD, Paola Scialpi. La parola  poi  alle esperte: Maria Pasanisi, psicologa; Carmen Valente, consulente finanziaria; Raffaella Marangella, imprenditrice; Claudia Carone, imprenditrice. Coordina Simona Giorgi, responsabile Area Comunicazione Confcommercio Taranto.

 

 

 

 

 

Il ruolo delle banche locali e l’etica nell’operatività delle BCC al centro dell’incontroorganizzato dalla BCC San Marzano in collaborazione con Cassa Centrale Banca  

 

Il ruolo delle banche locali nella promozione della finanza sostenibile e la profonda coerenza tra i principi e le azioni delle banche di credito cooperativo in ambito ESG con

differenze significative rispetto al sistema bancario convenzionale. È stato questo il tema principale

dibattuto nell’incontro “Banche Locali e Finanza Etica: sfide e opportunità”, organizzato dalla BCC

San Marzano in collaborazione con Cassa Centrale Banca, nella gremita sala Basilica del Relais

Histo’ di Taranto. Un momento di confronto con una grande partecipazione degli stakeholder

istituzionali, clienti e soci della Banca, in cui è emerso con forza che la sfida attuale per il settore

bancario è garantire la coerenza tra valori etici dichiarati e pratiche effettive nel comparto

finanziario. In un’epoca di greenwashing e social washing, gli istituti finanziari locali ed in particolare

le Bcc si distinguono per trasparenza e partecipazione attiva. “Le banche locali – ha sottolineato il

presidente della BCC San Marzano, Emanuele di Palma nel saluto di apertura - devono potenziare il

ruolo di formazione e informazione nella comunità promuovendo investimenti responsabili e

consapevoli che contribuiscano al miglioramento dell’ambiente e al benessere della comunità

stessa. Il nostro impegno quotidiano è rendere i soci e i clienti consapevoli del ruolo che le Bcc

svolgono nella transizione green puntando sulla finanza sostenibile. Questo significa offrire

un’adeguata consulenza su prodotti finanziari e servizi in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030,

adottando pratiche finanziarie etiche”. Ad inquadrare lo scenario finanziario globale e la rivoluzione

ESG con il relativo impatto sul sistema bancario e’ intervenuto il noto banchiere italiano Matteo Arpe,

attualmente Presidente Tinaba Spa e CER S.r.l. Il declino demografico europeo (numero di nascite

per donna è sceso al di sotto di 2,1 livello minimo di sostituzione) da un lato e il triplicarsi della fertilità

africana (entro il 2050, il 25% della popolazione mondiale sarà africana) dall’altro, delineano una

nuova rivoluzione demografica con una popolazione sempre più digitalizzata in cui diventa possibile

pensare che la svolta tecnologica si misurerà in ore e non più in anni. Ma la vera rivoluzione è quella

energetica, in cui la velocità richiesta per il processo di transizione green è senza precedenti.

L’attenzione verso gli investimenti sostenibili è cresciuta in modo esponenziale, ma si concentra maggiormente sulla componente Environmental, a discapito delle azioni a tutela dell’impatto

sociale e di governance. Cosa aspettarsi dal futuro?

Il quadro normativo sui rischi climatici e ambientali come anche sulle questioni etiche è diventato più

stringente. A questo proposito Gimede Gigante, Direttore ICE SDA Bocconi di Milano ha ripercorso le

sfide per le BCC in questo ambito. “A partire dal 2025, le banche saranno tenute a pubblicare un

rapporto di sostenibilità secondo la Direttiva Sostenibilità (CSDR) – spiega il professore Gigante - In

questo le BCC risultano prestare maggiore attenzione ai presidi ESG come dimostra la Disclosure ESG

di Bloomberg da cui risulta che il 57% degli istituti con un livello più alto di trasparenza e di

comunicazione delle informazioni relative alle tematiche ambientali, sociali e di governance da

parte di un’azienda sono banche locali e BCC”. Una case history di successo in tal senso è

rappresentata dal Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale, a cui BCC San Marzano aderisce

dal 2019. Concretamente impegnato a garantire che l’attività bancaria sia esercitata in ottica

sostenibile e responsabile, prosegue nel percorso di promozione della finanza sostenibile e

responsabile, dell’educazione finanziaria, della trasparenza e della responsabilità, in coerenza con i

valori identitari della Cooperazione mutualistica di Credito.” L’operato del Gruppo - ha spiegato

Gianluca Filippi, Responsabile Commerciale Finanza e Bancassicurazione di Cassa Centrale Banca -

ha una finalità che è sociale per natura. Almeno il 70% degli utili viene destinato a riserva indivisibile.

Così il patrimonio finanzia lo sviluppo dei territori e l’economia reale. Il 3% degli utili è destinato ai

Fondi Mutualistici per la promozione della Cooperazione (16 mln nel 2022). Nel 2022 le banche del

Gruppo hanno sostenuto più di 20 mila iniziative per un totale di 35 mln di euro, diversificate tra

attività socio-assistenziali (17,6%), cultura attività di formazione e ricerca (26,6%), sport e

aggregazione (29,3%), promozione del territorio (26,5%). La mission è quella di promuovere la

conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’integrazione di

criteri ESG anche negli strumenti e nei processi finanziari”

. Nella convinzione che un’offerta

adeguata di prodotti sia funzionale all’efficacia delle proposte di investimento, il Gruppo Cassa

Centrale, attraverso la controllata NEAM – Nord Est Asset Management – ha istituito alcuni comparti

del fondo di investimento NEF, coerenti con i principi della finanza sostenibile e responsabile. Si tratta

dei comparti etici della gamma NEF (NEF Ethical Total Return Bond, NEF Ethical Balanced

Conservative, NEF Ethical Balanced Dynamic e NEF Ethical Global Trends SDG). Nonostante i mercati

finanziari nel 2023 abbiano visto il ritorno dei rendimenti sui titoli di stato italiani, quindi con una

crescita prevalente del risparmio amministrato, penalizzando la raccolta del risparmio gestito, le

masse complessive investite nei fondi Ethical della gamma NEF sono cresciuti. A testimoniare quanto

l’investimento responsabile possa offrire vantaggi finanziari a lungo termine, è intervenuto Massimo Baggiani, gestore del Fondo NEF Ethical Global Trends SDG. “Le imprese che sviluppano una

strategia sostenibile – secondo Baggiani - si proteggono contro taluni rischi di lungo periodo capaci

di avere un impatto negativo sulla loro performance. Di conseguenza hanno maggiori probabilità di

migliorare i loro risultati. Investire semplice. Investire sano. Investire lontano dalla folla. E’ questo

l’approccio al corretto utilizzo degli strumenti finanziari per supportare la transizione verso un mondo

più #ESG”.

Ha moderato l\'incontro il giornalista di Mediaset TGCOM24 Dario Donato con il coinvolgimento attivo

e partecipato del pubblico presente.

“Città Vecchia va aiutata. Occorre una struttura tecnica pubblica che dia supporto al processo di rigenerazione urbana e sociale del centro storico”.

Giugno 2022/ febbraio 2024: nulla è cambiato dai giorni di  quell’accorato appello della Delegazione Città Vecchia Confcommercio  che, a distanza di  un anno e mezzo, rinnova l’appello a Palazzo di Città.

 

“Semmai ce ne fosse bisogno – afferma Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Città Vecchia Confcommercio-  ricordiamo che il centro storico di Taranto, come un museo urbano a cielo aperto, è patrimonio culturale della città, al pari nel museo archeologico, del castello;

la trascuratezza, il degrado, la situazione di generale  precarietà  che avvolge vaste aree  dell’isola rappresenta un attacco alle radici culturali della nostra comunità.

Il centro storico di Taranto richiede politiche su misura per un sistema urbano di alto valore culturale,  con caratteristiche sociali, urbanistiche, artistiche, storiche, ambientali, non riscontrabili in nessun altro luogo della Città. La rigenerazione urbana di Città Vecchia, dovrebbe essere il primo e il più importante progetto di una amministrazione comunale che abbia un reale obiettivo di rilancio turistico- culturale della città,  così come è stato per Bari e così com’è per Lecce.  

Se Taranto è il fanalino di coda dell’offerta turistica regionale,  la motivazione  va ricercata anche  nello stato di degrado del centro storico, oggetto continuo di critiche da parte dei turisti e dei non abituali frequentatori.

 

Noi operatori delle attività commerciali  dell’isola non sappiamo più con chi dobbiamo parlare, chi sono i nostri referenti istituzionali. Non riusciamo a capire quale sia il disegno politico  della Amministrazione che non riesce nemmeno  a dare risposte  sul piano del  governo quotidiano del territorio.

Città Vecchia è sporca e presenta vaste zone ricolme di rifiuti, come abbiamo ampiamente documentato più di un anno fa facendo pervenire, agli allora assessori,  un  report fotografico su lo stato dei luoghi. Città Vecchia è buia e ciò giustamente contribuisce ad allontanare il cittadino e il turista che avverte un senso di disagio, e se non addirittura in alcuni vicoli, di timore. Città Vecchia è degradata, basta allontanarsi di qualche metro da via Garibaldi per scoprire angoli fatiscenti, in totale abbandono, addirittura utilizzati come discarica. Città Vecchia è terra di abusi, chiunque voglia può appropriarsi di un pezzo di territorio e farne ciò che desidera.

 

Abbiamo perso ormai il conto di quante sollecitazioni, richieste, incontri abbiamo fatto con gli assessori ed i vari delegati alla Città Vecchia ed alla sicurezza. Non una criticità, non un problema è mai stato risolto, solo qualche accontentino per un paio di settimane e poi tutto come prima.

Sicurezza e Decoro’ rappresentano – conclude Lacitignola-  la priorità assoluta, siamo a qualche settimana dalla partenza della nuova stagione croceristica e via Duomo   ogni giorno verrà attraversata da centinaia di turisti: noi operatori dovremo come sempre darci da fare per nascondere la polvere sotto il tappeto,  sapendo che questo non basterà e che non ci risparmierà le critiche e le recensioni malevole.

Qualcuno lassù, da Palazzo di Città, ha ancora tempo e voglia di dare ascolto a noi operatori?>>

 

 

 

 

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