Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

INTERVENTI OLTRE CHE NEL CAPOLUOGO IONICO, ANCHE A PALERMO, BENEVENTO, AVELLINO, LECCE, PER UN TOTALE DI 3,3 MLN DI EURO DI RISORSE PRIVATE.
 

Sette progetti selezionati dalla Fondazione CON IL SUD attraverso il Bando Storico-Artistico e Culturale restituiranno nuova vita ad altrettanti beni inutilizzati nel Mezzogiorno. L’iniziativa, promossa lo scorso anno, ha avuto infatti l’obiettivo di promuovere l’uso “comune” dei beni culturali delle regioni meridionali attraverso attività sociali e culturali economicamente sostenibili, per una più ampia fruibilità da parte della collettività, come strumento di coesione sociale.

2 progetti in Sicilia, recupereranno e animeranno i Padiglioni 10 e 20 dei Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo. 3 progetti in Puglia: nel Salento saranno avviate 2 iniziative, nel Convento dei Francescani Neri di Specchia (Le) e nella Distilleria Nicola De Giorgi a San Cesareo di Lecce, mentre a Taranto sarà valorizzato Palazzo Amati. 2 progetti in Campania, restituiranno alle comunità locali Palazzo Paolo V a Benevento e Palazzo Machiavelli a Montoro (Av).
Gli interventi, che saranno sostenuti complessivamente con oltre 3,3 milioni di euro (una media di 477 mila euro a progetto), coinvolgono nelle partnership 66 organizzazioni, tra università, associazioni, cooperative sociali, fondazioni, enti locali e imprese.

PALAZZO AMATI A TARANTO, di proprietà del Comune, ospiterà il progetto “K?tos” (promosso dal Jonian Dolphin Conservation in partenariato con altre 6 organizzazioni; contributo di 465.000 euro) che avvierà un Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei, con un’area museale, servizi turistici, uno spazio dedicato alle start up e all’imprenditoria sociale, una biblioteca virtuale sul mare. Obiettivo del progetto è rilanciare la vocazione turistica del borgo antico di Taranto. Nel centro saranno realizzate le Officine Amati, uno spazio di innovazione tecnologica dedicato soprattutto ai giovani.

 

 

AD ESEGUIRE LE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE I CARABINIERI DELLA CITTADINA LECCESE.

Ieri pomeriggio, verso le ore 15.00, il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Maglie ha eseguito 04 ordinanze di custodia cautelare in carcere (nr. 101/2015 del 10.12.2015) emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecce, Dott. V. Brancato, su richiesta del P.M. Dott.ssa Roberta LICCI, a carico di 4 cittadini di origine ROM, responsabili della rapina in abitazione nei confronti di due anziane commessa il 10 settembre 2015

Le operazioni finalizzate all’individuazione e alla cattura sono state effettuate con il supporto delle Compagnie di Massafra, Monopoli e Gioia del Colle nei confronti di:

  1. GEORGIEVIC DIDO, CL. 1986,;

  2. NIKOLIC ELISABETTA, CL.1985;

  3. NIKOLIC MICHELA, CL. 1994;

  4. FEDERICI YELENIA, CL. 1984.

 

poiché ritenuti responsabili della rapina in abitazione commessa il 10 settembre 2015, a Maglie (LE) nei confronti di due sorelle anziane di Maglie.

I FATTI

Il 10 settembre 2015, a Maglie, presso l’abitazione di due sorelle ultraottantenni, tre donne, a volto scoperto, dopo essersi introdotte nell’abitazione con l’espediente di chiedere se stessero cercando una badante, conducevano le due anziane all’interno di una stanza dove venivano rinchiuse e successivamente si impossessavano della somma contante di € 40.000,00 di proprietà delle vittime, custodita all’interno della camera da letto.

Le tre donne quindi riuscivano ad allontanarsi a bordo di un’autovettura Opel Meriva condotta da Georgievic  Dido.

A seguito dell’evento, il Nucleo Operativo avviava immediatamente un’indagine di polizia giudiziaria che portava all’individuazione dei responsabili. La loro identificazione avveniva, anche grazie ad alcuni testimoni, che riuscivano a notare la targa dell’auto che fuggiva da casa delle due anziane. Grazie all’incrocio dei dati relativi alle banche dati delle forze di polizia, i Carabinieri riuscivano quindi ad identificare qualche giorno dopo gli occupanti dell’auto nei quattro cittadini di origine slava domiciliati a Roma. Fondamentali sono stati la minuziosa descrizione fornita dalle vittime nonché il riconoscimento degli autori del reato anche da parte di alcuni testimoni che avevano notato i 4 allontanarsi dall’abitazione colpita. Con i tabulati telefonici, inoltre, è stato possibile anche definire il modus operandi dei 4 rom, che consisteva sostanzialmente nello spostarsi da Roma raggiungendo regioni del sud e molto spesso la Puglia, dove attraversavano i vari comuni alla ricerca dell’abitazione da colpire, possibilmente in assenza degli occupanti o comunque quella più facile da colpire, come avvenuto anche ieri 16 dicembre. Il 10 settembre 2015 i 4 riuscirono a recuperare un bel bottino nella rapina di Maglie (euro 40.000) dirigendosi subito dopo verso Roma.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce emetteva, quindi, a carico dei predetti, nr. 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e, per consentire l’esecuzione delle misure, venivano richieste alla competente A.G. il tracciamento delle utenze telefoniche in uso agli indagati.

Nella giornata di ieri con l’ausilio quindi della localizzazione delle celle dei loro telefoni, i 4 slavi partiti da Roma il 14 dicembre, arrivavano in serata a Bari e pernottavano. La mattina del 15 dicembre i 4 slavi hanno quindi cominciato il loro itinerario alla ricerca dell’obiettivo dirigendosi verso sud. E’ iniziata quindi la loro ricerca coordinata dalla Compagnia di Maglie, con l’ausilio delle Compagnie di Monopoli, Gioia del Colle e Massafra, al fine di intercettare e bloccare i 4. Dopo aver percorso svariati km entravano in vari comuni (Conversano, Castellana Grotte, Putignano, Gioia del Colle) evidentemente alla ricerca del colpo grosso. Arrivati quindi a Mottola una pattuglia del Nucleo Operativo di Maglie che ormai braccava l’autovettura dei 4 slavi da svariati chilometri ha intercettato la Fiat Idea nei pressi della stazione ferroviaria e con l’ausilio dei Carabinieri di Mottola li bloccava e li conduceva nella vicina caserma della Stazione Carabinieri. Ai 4 è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e al termine delle formalità di rito, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Taranto. Tra le 3 donne arrestate, una è risultata in gravidanza al settimo mese, situazione che comunque non ha interferito con la prosecuzione dell’”attività professionale” della donna, ne ovviamente con l’esecuzione della misura cautelare, così come stabilito dall’ospedale di Taranto. Addosso ai 4, nel corso delle perquisizioni effettuate in esecuzione della misura, sono stati rinvenuti e sequestrati un cacciavite, un mazzo costituito da 6 chiavi di forma diversa, adatte all’apertura di cassetti, credenze ed armadi, sicuramente utili, una volta entrati nelle abitazioni, per aprire con facilità e prelevare denaro, gioielli argenterie e oggetti di valore che la maggior parte delle persone non custodisce in cassaforte, nonché denaro contante per alcune centinaia di euro, tutto sottoposto a sequestro.


 

 

Dopo il primo blocco di inserimenti, ecco la seconda fase del progetto di sviluppo aziendale che punta a estendere la rete commerciale su tutta la Penisola

 

Kalorgas Italia lancia la seconda fase del piano aziendale di ampliamento della propria rete commerciale e conferma la volontà di investire per il reclutamento di nuove risorse sul territorio nazionale. All’annuncio dell’aprile 2015 ha fatto seguito il primo blocco di assunzioni, tuttavia non ancora sufficienti a estendere in tutta Italia la rete dell’Azienda che dal 2004  opera  nel campo della fornitura di Gpl e dal 2011 in quello della fornitura del Metano.

 

La società con sede a Castellammare del Golfo (Trapani) è ancora alla ricerca di almeno 80 Consulenti di Vendita tra i 18 ai 60 anni, in possesso di un diploma di scuola superiore e con un minimo di  esperienza nelle vendite (in qualsiasi settore, non è necessaria la provenienza dalla distribuzione  energetica).

 

“Cerchiamo persone intraprendenti, positive, dinamiche e con tanta voglia di fare - precisa Giuseppe Foderà, amministratore dell’Azienda - Alle nuove risorse saranno offerti contratti di agenzia e la possibilità di usufruire di un anticipo provvigionale per il periodo di start up”.

 

Le selezioni si svolgeranno su tre step: scrematura dei curriculum, colloquio telefonico di conoscenza, incontro di persona o via Skype. Per entrare nel team di Kalorgas Italia è necessario inviare il proprio cv all’indirizzo  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 


 

 

LE DICHIARAZIONI DI FIM-CISL E UILM

 

FIM-CISL TARANTO

LE NOTIZIE DI QUESTI GIORNI SUL MANCATO INSERIMENTO IN LEGGE DI STABILITA’, ALMENO PER IL MOMENTO, DELLA NORMA A SALVAGUARDIA DELL’APPALTO ILVA HANNO CREATO MALUMORI E AGITAZIONE TRA I LAVORATORI. LAMENTIAMO COME SIA DIFFERENTE IL TRATTAMENTO RISERVATO A DUE PROVINCE DELLA STESSA REGIONE, SU UNA STESSA MATERIA, PRENDENDO AD  ESEMPIO BARI, PER CUI, TRAMITE L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIANO, SONO STATI STANZIATI FONDI FINO ANCHE PER I SETTORI DI PULIZIA DI ARSENALE E MARINA,  CON NUMERI DI ADDETTI NETTAMENTE INFERIORI A QUELLI DELLA REALTA’ RAPPRESENTATA DALL’INDOTTO ILVA. CHIEDEREMO TRAMITE LE COMMISSIONI PARLAMENTARI CHE SI POSSA OVVIARE, MAGARI INSERENDO TALE NORMA NELL’ULTIMO DECRETO ILVA, PER POTER GARANTIRE UNA RIPRESA DELLE DITTE ORAMAI IN AFFANNO DA MESI DALLA CUI TENUTA DIPENDONO NUMEROSE FAMIGLIE CHE RISCHIANO DI TRASCORRERE UN ALTRO NATALE DENSO DI INCERTEZZA. INSISTEREMO INOLTRE CHE SI REALIZZI UN POOL CHE POSSA GESTIRE E SNELLIRE LE PROCEDURE BUROCRATICHE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PREVISTI DALL’AIA. QUESTO NON LASCEREBBE PIU’ ALIBI IN CASO DI RALLENTAMENTI E/O MANCATE REALIZZAZIONI.


UILM TARANTO

In merito alla delicatissima vertenza Ilva, giudichiamo improponibile e siamo fortemente dubbiosi sulla consistenza  del nono provvedimento di legge varato dal Governo. Alla luce di quanto contenuto nel provvedimento, appare manifesta l'interruzione del lungo e faticoso percorso, intrapreso sino ad oggi, sul tema di risanamento ambientale e del sito produttivo di Taranto. Nello specifico viene imposto un ulteriore slittamento di sei mesi del piano ambientale e dell’AIA, condizione improponibile, vista l’emergenza ambientale in cui città e fabbrica versano e per i quali tutto si sarebbe dovuto fare, tranne che disporre deroghe a quanto, peraltro, la legge impone. Di fatto, viene definitivamente spazzata via la costituzione della newco, società che avrebbe dovuto  traghettare l’llva fuori dalla delicatissima fase post-commissariamento e attraverso la quale si sarebbe, a nostro avviso, dovuto proseguire spediti verso un percorso, oramai intrapreso, di adempimento alle scadenze imposte  dall’AIA, al fine di completare l’opera di risanamento e bonifica entro e non oltre il 16 agosto 2016.

Tale pericolosa condizione, per effetto della legge ultima, apre scenari pericolosi, incerti e infruttuosi per la collettività, cittadini e lavoratori, verso i quali si dispone,con un incauto provvedimento, il tentativo di  vendita della fabbrica da operarsi entro e non oltre il mese di giugno 2016. Tutto ciò premesso, si prefigura il perdurare, per tempi indefiniti, del ricorso ingente a misure per il sostegno del reddito dei lavoratori, ormai stremati da anni di pesanti tagli al reddito.

Tali misure, effetti derivanti dal jobsact, se non rapidamente modificate, rischiano di produrre ripercussioni irreversibili sulla pelle dei lavoratori e sull’intera economia di una città, peraltro, come piùvolte manifestato e scritto  al premier Renzi, stremata sul piano dell’ambiente e del lavoro. Siamo convinti, alla luce di questo ultimo provvedimento di legge, che si sia giunti ad un punto ove è imprescindibile che il Governo, che si è assunto l’onere ed il dovere di prendere le redini di unavertenza che interessa migliaia di persone, corregga rapidamente il tiro mediante un confronto immediato con tutti i soggetti interessati. Inevitabilmente, prefigurandosi una tale situazione, non permetteremo si vanifichino tutti gli sforzi sinora compiuti dalla  collettività e dai lavoratori, volti alla salvaguardia e risanamento ambientale, nondimeno al mantenimento  dell’occupazione, ivi compreso l’indotto, già da tempo in ginocchio. Annunciamo da subito che, in mancanza di provvedimenti urgenti e straordinari, anche in tema di ammortizzatori sociali adeguati, che restituiscano puntualitá, certezza e dignità, saremo pronti ad intraprendere iniziative congiunte presso la sede istituzionale responsabile (palazzo Chigi), volte alla salvaguardia di tuttele misure finora intraprese e che non possono rischiare di essere vanificate da un percorso di incertezze, come quello annunciato dallo stesso Governo per opera dell’ultimo affrettato decreto.

Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione con l’impegno di portare a conoscenza tutti i lavoratori su quanto emergerà dal confronto delle prossimi giorni. Ribadiamo, per quanto ci riguarda, che non siamo mai stati, e mai lo saremo, disponibili a presenti e future impostazioni di un eventuale ridimensionamento.


 

DICHIARAZIONI DELL'ON.PELILLO E DI CONFINDUSTRIA TARANTO

 

Nota stampa dell'on. Michele Pelillo, capogruppo Pd della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, in merito all'emendamento sul fondo di garanzia per l'indotto Ilva, dopo il parere contrario del Governo. 

L'emendamento sul fondo di garanzia per l'indotto Ilva, che avrebbe contribuito a risolvere il grande problema delle aziende rimaste creditrici dello stabilimento siderurgico di Taranto, non è stato approvato, avendo avuto il parere contrario del Governo.

Non è stato sufficiente il mio sforzo, quello dell'on. Ludovico Vico, quello di decine parlamentari del Partito Democratico.

Il viceministro Enrico Morando, che ha rappresentato il Governo nei lavori della legge di stabilità, si è assunto una grande responsabilità: un piccolo emendamento avrebbe risolto un grande problema.

Nonostante l'atteggiamento del viceministro Enrico Morando, noi insisteremo. A gennaio 2016 abbiamo un'altra possibilità: introdurre lo stesso emendamento nella legge di conversione dell'ultimo decreto legge sull'Ilva. Ci riproveremo, per restituire fiducia a tante decine di imprenditori e a migliaia di lavoratori.

 Nota stampa Confindustria Taranto.

Torna lo stato di agitazione fra le imprese dell’indotto Ilva di Taranto dopo la notizia della bocciatura dell’emendamento che avrebbe dovuto consentire un più agevole accesso delle stesse al Fondo di Garanzia.

Le aziende appaltatrici hanno di fatto visto tramontare la possibilità di ottenere un po’ di ossigeno per le loro casse già asfittiche, eventualità che sarebbe stata resa possibile se il provvedimento presentato dall’on. Michele Pelillo, capogruppo Pd alla Commissione Finanze della Camera, e da altri deputati, fra i quali l’on. Ludovico Vico, non fosse stato respinto.

Il pollice verso è arrivato dal ministero dell’Economia, rappresentato dal viceministro Enrico Morando, il quale non ha ritenuto di far passare l’emendamento, decretando di fatto una situazione immutata rispetto alla precedente formulazione introdotta dal Senato, (che, lo ricordiamo, impedisce totalmente l’accesso al Fondo, vanificandone l’utilizzo).

Confindustria Taranto aveva più volte caldeggiato la modifica delle modalità di accesso al Fondo, proprio per consentire alle imprese, ancora creditrici di 150 milioni di euro (maturati, come si ricorderà, durante la gestione commissariale Ilva) di poter contare su risorse utili a proseguire nelle loro attività e in molti casi a evitare il fallimento.

Ora, nel riconoscere l’impegno profuso in tal senso, Confindustria Taranto ringrazia in particolare l’on. Michele Pelillo, che fin dall’inizio ha sostenuto vigorosamente le ragioni del nostro  sistema imprenditoriale; un grazie va anche agli altri parlamentari (fra cui l’on Vico, e nel primo passaggio al Senato anche al senatore Tomaselli)  impegnati nel portare avanti tali istanze.

La notizia, tuttavia, fa registrare un ulteriore e pesante passo indietro nel percorso di una vicenda già costellata da “segni meno” per le aziende dell’indotto Ilva di Taranto. Aziende che, come è noto, lo scorso anno avevano portato avanti le loro istanze anche attraverso clamorose forme di protesta, rivendicando quanto loro dovuto anche in nome di professionalità consolidate, esperienza e preparazione acquisite in decenni di rapporto con la grande fabbrica.

Aziende che ora potrebbero tornare, alla luce delle recenti vicende, sul piede di guerra, assumendo soluzioni anche drastiche al loro interno (con la messa in libertà del personale) e col blocco delle forniture all’Ilva.

Torniamo a ribadirlo: c’è un intero sistema che va recuperato e di questo sistema le nostre aziende sono parte integrante e fondamentale.

Il Governo non è riuscito a garantire a queste aziende, e quindi a tutto il nostro sistema produttivo, il ristoro anche parziale di quelle risorse che pure hanno consentito all’azienda dell’acciaio di andare avanti quando la situazione era già fortemente compromessa, e quel che preoccupa fortemente è che tutto ciò avviene in un contesto tutt’altro che favorevole: l’ultimo decreto, che contiene una scadenza imminente entro la quale Ilva –ancora in affanno nella produzione, nei processi di ambientalizzazione e nei pagamenti - dovrà essere ceduta ad acquirenti privati, e con esso il trasferimento di risorse sempre più esigue rispetto a quelle annunciate, non fanno  certo ben sperare né depongono a favore di quel rilancio trionfalmente prospettato, nei mesi scorsi, dallo stesso Governo.

Un rilancio di cui si stenta ad intravedere, fino a questo momento, anche un solo, sintomatico e chiaro segnale.

 


 

AVREBBE FALSIFICATO MODELLI F24 E TRUFFATO CLIENTI APPROPRIANDOSI DI INGENTI SOMME DI DENARO DA VERSARE AL FISCO.

 

I militari del Gruppo di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ragioniere commercialista e consulente del lavoro, M.M. di anni 54, titolare di uno studio professionale di Taranto al quale sono stati contestati i reati di falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici(art. 482 C.P.), truffa aggravata (art. 640 commi 1 e 3 C.P.), falsità in scrittura privata (art. 485 C.P.), dichiarazione infedele (art. 4 D.Lgs 74/2000) e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 D.Lgs 74/2000).

La misura cautelare, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Taranto, Dott. Martino ROSATI, è stata richiesta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dr.ssa Giovanna CANNARILE.

Le indagini eseguite dalla Guardia di Finanza sono state avviate a seguito della denuncia di una coppia di imprenditori che hanno segnalato il pagamento di sanzioni ed imposte, a loro contestato da Equitalia, imposte già a suo tempo corrisposte al professionista per il versamento all’Erario.

Le attività investigative effettuate dalle Fiamme Gialle si sono sostanziate in approfonditi controlli del professionista, anche con lo strumento delle indagini finanziarie, all’esito delle quali è stato accertato che lo stesso, in un arco temporale compreso tra il 2005 ed il 2013, ha:

  • contraffatto n. 98 modelli F24, così da far risultare i versamenti delle imposte come effettuati, facendosi consegnare a fronte di tali attestazioni di pagamento una somma pari a circa € 1.109.000,00, truffando gli ignari clienti;

  • evaso le imposte dirette per circa €. 1.253.000,00 e l’imposta sul valore aggiunto per circa €. 430.000,00;

    E’ stato eseguito, altresì, un Decreto di Sequestro preventivo “per equivalente”, emesso dallo stesso G.I.P. nei confronti del medesimo professionista, concernente beni e disponibilità finanziarie dell’indagato, fino alla concorrenza di circa €. 900.000,00. In particolare, sono stati sequestrati una barca a vela, un appartamento, tre motocicli e depositi bancari.


 

I Movimenti Taranto, Diritto di Volare e Aeroporto Magna Grecia di Taranto, non fanno più parte del Comitato Pro-Aeroporto (composto da Progentes, Benvenuti a Taranto, Filovita, paolozayd e Taranto turismo). 

Il Mov. Aeroporto Magna Grecia di Taranto ed il Mov. Diritto di Volare, dopo le recenti uscite pubbliche con il Presidente della Regione Emiliano, presso l’Assessorato al Turismo del Comune di Taranto, nella Conferenza Stampa presso Confcommercio del 26 novembre u.s., uscite pubbliche che hanno visto i nostri Movimenti non partecipare congiuntamente ai restanti, comunicano agli organi in indirizzo di non fare più parte del Comitato Pro-Aeroporto come prima (creato insieme a Progentes, Benvenuti a Taranto, Filovita, paolozayd e Taranto turismo).

Può ufficializzarsi, pertanto la fine di ogni collaborazione da parte nostra con le dette associazioni/movimenti.

Il nostro lavoro come Movimenti, da sempre esclusivamente dedicati ai Voli Passeggeri dall’Aeroporto ‘Arlotta’ di Grottaglie, intende essere esclusivamente implementato e condiviso, eventualmente, solo con Associazioni/movimenti che da sempre sono state create per questo scopo, non necessitando fare alleanze con associazioni o movimenti che hanno altro fine, oltre la questione Aeroporto.

Riteniamo, infatti, che dal nostro punto di vista non sia corretto e rispettoso nei confronti dei cittadini jonici far aderire più i nostri movimenti ad altre associazioni che proliferando sempre più, contribuiscono, così, ad ingenerare qualsiasi intralcio, anche involontario, al nostro stesso operato.

Pertanto, si invitano gli organi in indirizzo a voler prendere contatti anche con i nostri Movimenti per eventuali incontri sul tema Aeroportuale se veramente la questione è a cuore, e non fermarsi ad etichette o pseudo-comitati che allo stato non ci rappresentano minimamente.

Mov. Diritto di Volare

- Cav. Alfredo Luigi Conti

Mov. Aeroporto Magna Grecia di Taranto

- Pres. Avv. Walter G. Fischetti


 

Nuovo netto successo esterno. Tripla doppia di Calò.

 

Oltre ogni pronostico di inizio di campionato, i Boys Taranto Inail si ritrovano primi in classifica nel girone D di serie B dopo tre giornate, ma soprattutto dopo la seconda trasferta difficile consecutiva, in quel di Termoli, dove hanno fatto  bottino pieno ai danni della malcapitata Fly Sport Inail Molise.

L’entusiasmo della convincente prova a Battipaglia di due settimane prima non è svanito con la sosta imposta dal calendario per la Supercoppa, Latagliata e compagni sono stati capaci anche stavolta di dare continuità diu gioco e di risultati. Brillante soprattutto la fase difensiva: grazie a tenacia e compattezza dei bluarancio, i termolesi non sono andati oltre i 37 punti alla sirena finale.

É stata proprio questa la chiave della partita: coach Scarano sapeva che in questa gara sarebbe stata la difesa a fare la differenza, perché se in attacco c’è ancora tanto da migliorare soprattutto sulle percentuali di realizzazione in area pitturata, in fase difensiva la squadra dà già molte certezze; infatti si è costretto Loperfido e compagni più volte all’infrazione degli 8 secondi, grazie all'asfissiante pressing che ha letteralmente anestetizzato gran parte dei tentativi dei molisani, costringendoli a trovare quasi sempre soluzioni difficili.

Autentico gladiatore della partita è stato il pivot tarantino Calò che con i suoi 30 punti ha suggellato una prova super, riuscendo ad andare in “tripla doppia” (30 punti, 12 rimbalzi, 15 assist), supportato anche questa volta dal Play Donvito (12 punti, 11 assist). Di elevata caratura la prestazione dell’ala Eletto (12 punti), entrato in campo col piglio giusto, dimostrando a tutti gli effetti di essere il “sesto uomo” mettendo in pratica le indicazioni di Scarano, con l'unico neo degli errori sui tiri liberi.

La compagine tarantina ha dato prova di essere a tutti gli effetti squadra rivelazione di questo girone sorprendendo gli avversari con un gioco veloce fatto di continui cambiamenti in corso d’opera cercando di trovare sempre il canestro facile in superiorità numerica.

“Non è il momento di gongolarsi più di tanto – afferma il giocatore-presidente Stefano Todaro - ma per ora godiamoci questo momento magico e questa importantissima vittoria, sapendo che il campionato è ancora lungo. Alcune squadre si rinforzeranno, altre lo hanno già fatto, la strada verso i playoff è ancora lontana ma perlomeno siamo partiti con il piede giusto ed i nostri tifosi riceveranno ancora tante soddisfazioni”.

I Boys torneranno a giocare domenica prossima, 20 dicembre, in un match sulla carta facile contro la Sport Insieme Sud Barletta ultima in classifica. Si giocherà alle ore 11 alla palestra del Maria Pia a Taranto in via Galilei 27 con ingresso gratuito. Sarà l'ultimo appuntamento del 2015, occasione per salutare i tifosi festeggiando il primato e l'ormai imminente Natale. Si riprenderà il 9 gennaio 2016 a Lecce.

 

Il tabellino

Fly Sport Inail Molise – Boys Taranto Basket Inail 37-59

(10-14, 20-28; 32-44)
Termoli: Caicedo 14, , Di Santo, Genchi 4, Pascullo, Brandimarte 5, Torregiani, Loperfido 3, Ziccardi 2, Maurizio, Roglieri, Resce 9, Pavarese.

All.  Torregiani M. - Dirigente addetto arbitri: Urbano A.

Taranto:Frisenda, Todaro, Labellarte, Latagliata 3, Eletto 10, Gallipoli, Toska, Sansolino 4, Donvito 12, Calo' 30.

All. Scarano Piero – Dirigente addetto arbitri: Krol Gianpaolo

Arbitri:Graziani M. (Ravenna) – Patuelli M. (Imola)

Note:parziali 10-14, 10-14 (pt 20-28); 12-16, 5-15 (st 17-31)

 

Risultati

Serie B – girone D – 3^ giornata

Termoli-Taranto 37-59

Barletta-Bari 10-61

Lecce-Battipaglia 45-41

 

Classifica

Taranto 6; Termoli, Lecce 4; Battipaglia, Bari 2; Barletta 0

 

Prossimo turno (19/12/2015)

Termoli-Battipaglia  (20/12)

Bari-Lecce

Taranto-Barletta


 

LA NOTTE SCORSA, PRESSO L’OSPEDALE SS. ANNUNZIATA DI TARANTO, IGNOTI DOPO AVER FORZATO LA FINESTRA, SI INTRODUCEVANO ALL’INTERNO DEL BAR ALLOCATO NEI LOCALI DEL CITATO NOSOCOMIO, ASPORTANDO LA CASSAFORTE, CONTENENTE L’INCASSO DEL FINE SETTIMANA, ED UN NUMERO IMPRECISATO DI SCHEDE TELEFONICHE PER UN VALORE IN CORSO DI QUANTIFICAZIONE. INDAGINI IN CORSO A CURA DEI MILITARI DELLA COMPAGNIA DI TARANTO INTERVENUTI SUL POSTO.                        SEMPRE LA NOTTE SCORSA IN TARANTO, VIA BLANDAMURA, IGNOTI, DOPO AVER FORZATO LA PORTA D’INGRESSO, SI SONO INTRODOTTI ALL’INTERNO DEL DEPOSITO DI UNA RIVENDITA DI PRODOTTI PER L’INFANZIA ED HANNO ASPORTATO UN FURGONE E QUANTITA’ IMPRECISATA DI MATERIALE,PER UN DANNO IN CORSO DI QUANTIFICAZIONE.

INDAGINI IN CORSO, VOLTE ALL’IDENTIFICAZIONE DEGLI AUTORI, A CURA DEI CARABINIERI DELLA STAZIONE TARANTO SALINELLA COADIUVATI DA PERSONALE DEL N.O.R. DELLA COMPAGNIA DI  TARANTO.

Pagina 698 di 916