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Giornale di Taranto - Giornalista1

Un concerto speciale, armonie vocali sperimentali, intrecciate a melodie orientali. Una voce senza tempo e molto evocativa, in grado di coniugare in modo unico i mantra con la musica. 

Si terrà nella splendida cornice di Villino Odaldo, a Mottola, in contrada Tamburello, il concerto di Thea Crudi, cantante italo - finlandese con formazione jazzistica internazionale, ricercatrice sonora, performer, compositrice e operatrice olistica, che dedica la sua ricerca spirituale al suono come meditazione, come ponte fra il visibile e l’invisibile.

A organizzare l’evento culturale, che vede il patrocinio del Comune – Assessorato alla Cultura, è l’associazione Terra Nuova, presieduta dall’inarrestabile Tommy Gentile. Un’associazione che il prossimo 12 novembre compie dieci anni di attività e che per l’anno sociale 2018 – 2019 vanta 108 iscritti rispetto ai 78 dello scorso anno.

Direzione artistica dell’evento, che ha fatto registrare già il soul out, è il grande e poliedrico M° Leo Caragnano. Introduce Francesca Mongelli. Ospite, l’eclettica percussionista Daniela Mazza. Al termine del concerto degustazione a base di succhi bio, frutta fresca appena raccolta, tisane, dolci, focacce e altre prelibatezze, rigorosamente vegane e salutari. Il tutto con la collaborazione di Barbara Lattarulo, Alessandra Rusciano, Dascia Giorgia Sasso, Lino Mongelli e il supporto di Mutijara.

“Sarà un evento per palati raffinati – assicura il M° Leo Caragnano - . Grazie al dono di una voce celestiale e alla profonda dedizione nella sua ricerca musicale, Thea propone un condensato sonoro esclusivo, capace di unire oriente e occidente in uno stile unico nel suo genere, creando un ponte fra queste due culture apparentemente opposte, ma in realtà complementari tra loro. Avere Thea a Mottola per noi è un onore – aggiunge Tommy Gentile – ma anche una conquista per l’anima”.

Thea Crudi, da anni, approfondisce gli insegnamenti dello Yoga del Suono tratti dai Veda, gli antichi testi della filosofia indiana. Dopo aver studiato in alcuni dei conservatori più prestigiosi d'Europa laureandosi con il massimo dei voti (Conservatorio di Amsterdam, Conservatorio Rossini di Pesaro), ha vissuto sull’isola di Java grazie a una borsa di studio nel prestigioso Indonesian Institute of the Arts (ISI) di Surakarta e si è specializzata nel canto (Sindhenan) e nelle danze dell’antica tradizione Gamelan javanese.

Ha appreso le tecniche vocali e ha approfondito il potere del suono dei Mantra nella vocalità spirituale orientale e nel movimento, studiando ed esibendosi con grandi maestri e musicisti di fama internazionale. Questa sera dalle ore 20, sarà a Mottola per un concerto terapeutico, con tanto di mantra, suoni sacri dall’Himalaya, harmonium e campane tibetane.

Mino Borraccino - Assessore Sviluppo Economico 
Regione Puglia.
 
 
Stanno maturando le condizioni perché Taranto vada oltre la monocultura dell’acciaio, liberandosi da un destino che sembrava segnato per sempre. 
 
PIANO STRATEGICO PER TARANTO.
Ci stiamo dotando di uno strumento importante per delineare la Taranto futura, in ossequio alla Legge regionale speciale per Taranto promossa dal collega Liviano e che naturalmente ho sottoscritto.
Fino al 10 giugno 2019 è stata attiva la consultazione pubblica sul Piano Strategico per Taranto, promossa da Regione Puglia e ASSET - Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio - in collaborazione con Comune di Taranto. In tal modo cittadini, imprese, associazioni, enti e istituzioni hanno potuto esprimersi sul primo documento di analisi e sugli obiettivi strategici per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio tarantino. 
Così, in forma partecipata, si è giunti a formulare i primi elementi  di una  visione complessiva che punti ad una città di Taranto libera dal carbone, una città che sia porto del Mediterraneo, orientata alla conoscenza, alla cura dell'ambiente, delle persone, al lavoro e allo sviluppo. Gli obiettivi generali sono quelli della rimozione degli ostacoli allo sviluppo socio-economico sostenibile e alla riorganizzazione e diversificazione del tessuto economico per generare nuova occupazione soprattutto per i giovani e per le donne.
 
PORTO.  
La Giunta Regionale ha approvato, nello scorso mese di luglio, la variante al PRG del Comune di Taranto per il nuovo Piano Regolatore Portuale, con precisazioni finali relative agli aspetti ambientali, ai vincoli territoriali, agli aspetti paesaggistici e agli aspetti urbanistici.
L’approvazione di questa Delibera riveste grande importanza, anche in considerazione del fatto che dal 30 luglio scorso la società turca Ylport, una delle più quotate al mondo, ha assunto la gestione dell’area portuale. Si tratta, come è noto, del gruppo che, insediandosi sul molo polisettoriale, succederà ad Evergreen riavviando così l’attività dopo un fermo di alcuni anni. Si darà corso così al riassorbimento graduale delle centinaia di lavoratori già dipendenti di Evergreen.
Nella graduatoria internazionale dei terminalisti, Ylport Holding si colloca al tredicesimo posto per volumi di attività ed è proprietaria del 24% di Cma Cgm, terzo vettore marittimo mondiale per il traffico container.
Dopo l’uscita di Evergreen, Taranto era rimasta fuori dal giro dei grandi vettori marittimi. Oggi Yilport Holding prende in consegna un'infrastruttura completamente rinnovata e ammodernata. Grazie a lavori finanziati dal CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo), la banchina è stata riqualificata. I lavori hanno interessato due tranches, ciascuna da 600 metri, e il collaudo è stato effettuato.
In tal modo Taranto diventa  davvero centrale per l’economia regionale e del nostro Paese.
 
La ZES.
La ZES Jonica interregionale, istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri i primi di giugno scorso, che coinvolge anche la Basilicata, certamente aprirá  importanti scenari di sviluppo economico per il nostro territorio.
Sono previsti infatti benefici fiscali e di semplificazione amministrativa per le imprese che vorranno investire sui 1.518 Kmq dei territori di Taranto, Martina Franca, Massafra, Mottola,Manduria, San Giorgio Jonico,Monteiasi, Statte, Carosino, Faggiano, Francavilla Fontana e Grottaglie, oltre ai comuni della Basilicata. Mentre altri 89 Kmq di territorio saranno assegnati ai Comuni che ne faranno richiesta.
Il Piano di Sviluppo Strategico Z.E.S. Puglia e Basilicata, reso possibile per legge dalla presenza del porto di Taranto e dell'aeroporto di Grottaglie e arricchito dal Centro intermodale di Francavilla Fontana, delinea le prospettive di sviluppo prevedibili per la Puglia, individuando i numerosi settori che ne beneficerebbero, dall’agroalimentare, alla logistica, dalla meccanica e la navalmeccanica al settore aeronautico, dal mobilio al commercio e alle costruzioni. 
Non va sottovalutato, inoltre, lo specifico interesse che può suscitare la Z.E.S. per la Cina e per la cosiddetta “Nuova via della seta”.
E’ stato osservato che il lancio della Z.E.S. interregionale jonica e l’interesse che già manifestano gruppi imprenditoriali nazionali ed esteri per investire in questi territori, non solo nei settori tradizionali dell’industria pesante, della logistica e dell’agricoltura, ma anche del turismo culturale e balneare, che interessa interamente la costa jonica pugliese e lucana, inducono a ripensare completamente la funzione dell’aeroporto di Grottaglie.
 
L’ AEROPORTO.
Indubbiamente lo scalo jonico riveste un ruolo da protagonista per il futuro socio-economico non solo della nostra provincia ma di tutto il Paese.
L’aeroporto “Marcello Arlotta” infatti, dal 2016 è inserito nel Piano Nazionale Aeroporti, nella categoria degli aeroporti di interesse nazionale, è già parte integrante del programma internazionale per la produzione in loco delle fusoliere del Boeing 787, possiede anche tutti i requisiti per diventare definitivamente la piattaforma integrata per la sperimentazione degli aeromobili a pilotaggio remoto. Recentemente abbiamo anche previsto il suo riassetto polifunzionale, finanziato dalla Regione Puglia con ben 7 milioni di euro, che renderà l’aerostazione di Grottaglie fruibile anche dai cittadini con i voli di linea per passeggeri. Questa attività andrà ad aggiungersi a quelle dell’industria aeronautica che a sua volta, alla luce del rilancio delle attività portuali di Taranto, assicurate dalla concessione del terminal container alla grande società turca Ylport, potrà contare sulla crescita quali-quantitativa dei servizi di cargo-logistica, con ottime ricadute occupazionali.
Nello scorso mese di giugno abbiamo partecipato a Parigi alla 53° edizione dell’International Paris Air Show, una delle principali manifestazioni su scala mondiale dedicate all’industria aerospaziale. L’occasione è stata proficua per la Regione Puglia al fine di promuovere le opportunità presenti sul nostro territorio e attrarre, in tal modo, nuovi rilevanti investimenti da parte di soggetti interessati a operare nel nostro territorio.
 
FIERA dell’AEROSPAZIO.
L’appuntamento parigino ha segnato anche un’importante tappa di avvicinamento alla prima Fiera italiana dell’Aerospazio, che si svolgerà presso l’aeroporto di Grottaglie nei primi mesi del 2020, iniziativa alla quale stiamo lavorando di concerto con il Governo centrale, che a partire dal premier Conte e dal ministro Di Maio, ha assicurato il suo convinto sostegno. L’industria aerospaziale rappresenta, oggi, una delle principali voci che concorrono a determinare il P.I.L. della nostra regione, con significativi risultati soprattutto in termini di export che fanno di questo comparto uno dei settori trainanti per la nostra economia.
Ora si tratta di mettere in campo uno sforzo corale per realizzare al meglio le opportunità rese possibili da questa grande novità. Le risorse e le agevolazioni ci sono: gli attori sociali sono chiamati ad approfittarne, sviluppando linee di crescita e opportunità occupazionali. La Regione, e in particolare l’Assessorato allo Sviluppo Economico, darà il suo contributo, mettendo in atto misure di aiuto mirate e cofinanziando le buone iniziative imprenditoriali.
 
FIERA NAUTICA.
Ad  ottobre prossimo, terremo  a Taranto la Fiera del mare con l’obiettivo di sostenere e valorizzare il processo di trasformazione del tessuto socio-economico jonico, le risorse locali, le filiere produttive artigianali, industriali e agro-alimentari legate anche alla Blue Economy e attrarre così investimenti esterni e favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese pugliesi.
Fondamentale altresì è l’aspetto della formazione per i nostri giovani che devono avere più possibilità per completare i loro studi. Come Regione Puglia stiamo lavorando per questo anche grazie alla proposta emendativa del collega Liviano approvata dal Consiglio regionale. 
 
UNIVERSITÀ A TARANTO.
Dal prossimo anno accademico partiranno a Taranto nuovi corsi universitari come quello per la Laurea in Medicina e Chirurgia, e quello Magistrale di Scienze e Tecniche dello Sport. Il mio personale impegno mi vedrà attivo per un’altra buona novità per Taranto: la costruzione della Casa dello studente, importante per favorire quel fermento culturale di cui sono portatori straordinari le nostre giovani generazioni.
Per favorire lo sviluppo di Taranto e della sua provincia, occorre sfruttare in maniera coordinata tutte le potenzialità sopra descritte. Serve una visione di lungo respiro e una grande coerenza nel mettere in campo iniziative e investimenti per superare le attuali condizioni di emergenza (bonifiche, ambientalizzazione, riqualificazione ambientale), per migliorare la qualità della vita, per diversificare l’economia e l’occupazione (economia circolare, ricerca e sviluppo, valorizzazione degli eco-sistemi), per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile (qualità dell’ambiente urbano, energia, ciclo dei rifiuti) e per ridare fiato al turismo culturale, che ha nel Museo Archeologico Nazionale un fulcro centrale, e a quello balneare, che interessa tutta la costa jonica/salentina.
 
 

Lo chiedono Piero Prete Coordinatore Provinciale USB porti e Giuseppe Di Stefano RSA USB Taranto Port Workers Agency

Accordata la concessione del molo Polisettoriale alla Yilport Holding occorre ora esaminare insieme al programma industriale della proponente società, il conseguente. Bisogna assicurare lo sviluppo del porto di Taranto in concomitanza della capacità operativa e alla presenza sul mercato del tredicesimo operatore mondiale. È ciò che ci auspichiamo come USB dei porti in merito alla concessione del molo polisettoriale rilasciata per la durata di 49 anni alla stessa società dall' Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio con condizione essenziale per la ripresa del porto di Taranto, del conseguente rientro al lavoro degli operatori portuali collocati nella Taranto Port Workers Agency S.r.l , dei dipendenti delle aziende appaltatrici, dell'indotto e che consentirà nei tempi dovuti non solo il totale reimpiego dei lavoratori già impegnati nel porto, ma sicuramente un ulteriore sviluppo dei livelli occupazionali in altre aziende e sempre in ambito portuale.  Bene anche la Zes Ionica

(Zona Economica Speciale), che include in particolare il porto come distretto portuale di riferimento e le aree produttive di Taranto.

In attesa del tutto, anche del piano di formazione per la riqualificazione del personale, "essenziale ora è", trovare un'imminente soluzione certa, per il recupero dell'anno 2017 alla Taranto Port Workers Agency s.r.l .Al momento il rinnovo per il 2020 si trova su un Odg presentato in Commissioni 8 e 13 il 28/05/2019 con ordini del giorno ed emendamenti al disegno di legge N.1248 G/1248/4/8 e 13 

(testo 2) da :

sen. M5S Turco-Romano approvato dal Governo, ma che deve essere al più presto trasformato in un emendamento alla legge di bilancio. Lo stesso rinnovo è stato  presentato anche su proposta di modifica n. 19.0.1 (testo 3) / 101 al DDL n 1248 dal sen. Bellanova  (PD) con voce :

Art. 19-ter.

1. All' articolo 4, del decreto-legge 29 dicembre 2016 n 243 , come modificato dalla legge 27 febbraio 2018 , sono apportate le seguenti modificazioni :

a) le parole "trentasei mesi" , ovunque ricorrano , sono sostituite dalle seguenti "quarantotto mesi" ;

b) le parole "e 8.064.000 euro per l'anno 2019", ovunque ricorrano , sono sostituite dalle seguenti : 

" 8.064.000 per l' anno 2019 e 18.144.000 euro per l' anno 2020". 

Proposta di modifica che è stata  espressa poi con parere contrario dalle Commissioni riunite, ai sensi dell' art. 81 .Occorre ricordare che se tale rinnovo non avverrà entro la data del 31 dicembre 2019, ci sarà la perdita dell’ammortizzatore sociale avente voce IMA (Indennità Mancato Avviamento) percepito dai lavoratori portuali associato alla perdita della clausola per il rientro al lavoro.Si dovrà proporre a riguardo  un' iniziativa di richiesta che possa indirizzare il Governo a garantire che questo non accada e che insieme all' impegno preso con l ' Odg citato prima ci sia la certezza  del rinnovo con la relativa proroga al 2020, specie ora , che il molo Polisettoriale é stato dato in concessione ad Yilport Holding e che gestirà il Terminal San Cataldo.

 

 

 

 

 

                  

Ripartire dalle parole, dalla poesia. È uno degli obiettivi del Primo Festival Internazionale di Poesia Civile e Contemporanea del Mediterraneo, che si terrà a Taranto il 13 e il 14 settembre."Chiedi alle polveri" è il titolo della I edizione, ispirato al capolavoro di John Fante "Chiedi alla polvere".Il progetto è stato selezionato e sostenuto dall’Assessorato Industria Turistica e Culturale  nell’ambito dell’intervento “Fondo Cultura 2019” – PiiilCulturainPugiia  Piano Strategico  della Regione Puglia 2014-2020 -, supportato da Teatro Pubblico Pugliese-  e organizzato da Associazione Contaminazioni.

 

 

Il Gruppo Korian, leader europeo nei servizi di assistenza e cura, annuncia di aver consolidato la propria presenza nella Regione Puglia grazie all’ingresso nel capitale sociale delle società “Centro Specialistico per la Cura del diabete S.r.l.”, “Centro Radiologico Laertino S.r.l.”, “Centro Medico Specialistico S.r.l.” e “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare S.r.l.”, facenti parte del Gruppo Tatò.

L’operazione interessa 4 dei centri ambulatoriali del Gruppo - accreditati e convenzionati con la Regione Puglia - nei comuni di Bari e Barletta ed eroga i propri servizi in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale, con un team multidisciplinare composto da 80  tra dipendenti e collaboratori (Fisiatri,  Radiologi, Medici Nucleari, Medici Internistici, Cardiologi, Biologi, Tecnici di Radiologia, Tecnici di Neurologia, Fisioterapisti, Infermieri e personale amministrativo).

 

I Poliambulatori sono leader nel campo della diagnostica specialistica ambulatoriale, della prevenzione, della cura e della riabilitazione e svolgono attività di:

  • Riabilitazione ambulatoriale
  • Visite specialistiche
  • Diagnostica radiologica
  • Esami di laboratorio
  • Medicina Nucleare
  • Cure specialistiche per il diabete

 

Un ulteriore passo per consolidare la presenza in Puglia

 

L’acquisizione, seguita da BC& Milano in qualità di advisor legale e finanziario, espande l’offerta di Korian in una Regione dove il network dei servizi sanitari e socio-sanitari è particolarmente ricco. 

I servizi garantiti dai Centri Poliambulatoriali, infatti, vanno ad arricchire la presenza di Korian nella Regione Puglia, che già vede la presenza di 4 RSSA (Residenze Socio-Sanitarie Assistenziali), 1 centro diurno Alzheimer, 1 Residenza per pazienti disabili con centro diurno, 1 casa di cura e 2 cliniche di riabilitazione, oltre ai già presenti servizi di riabilitazione domiciliare nella provincia di Bari e l’assistenza domiciliare ad alta specializzazione garantita dalla recentissima acquisizione di SAD Srl nelle province di Lecce e Taranto.

 

 

Mariuccia Rossini, Presidente di Korian Italia, dichiara: “Sono molto orgogliosa di poter annunciare l’acquisizione di questa realtà, molto apprezzata e riconosciuta sui territori pugliese soprattutto per la professionalità del personale, altamente qualificato.

In questo modo Korian Italia prosegue nel suo processo di copertura sempre più capillare del territorio italiano con servizi di alta qualità”.

 

 

Korian è il Gruppo europeo leader nei Servizi rivolti a Persone anziane, fondato nel 2003, con più di 78.000 posti letto in Europa (Francia, Germania, Belgio, Italia e Spagna) e circa 50.000 collaboratori. Il Gruppo gestisce più di 800 strutture in quattro aree di attività: Residenze per Anziani, Case di Cura e Cliniche di Riabilitazione, Cure domiciliari e Appartamenti per la Terza e Quarta Età.

Il bilancio semestrale dell’istituto di credito pugliese registra un utile netto di 1,6 milioni di euro. Il CET 1 raggiunge quota 22,95%.

 

E’ stato esaminato dal Consiglio di Amministrazione della BCC di San Marzano il bilancio semestrale 2019, che registra una crescita della redditività e della solidità patrimoniale. L’utile netto di esercizio si attesta a 1,6 milioni di euro, segnando +60% rispetto al dato del primo semestre 2018. Aumentano anche i volumi:  gli impieghi, grazie ai finanziamenti concessi a sostegno di famiglie e imprese, superano i 265 milioni di euro con un incremento del  7,5% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. La raccolta complessiva segna una crescita del 2,8% attestandosi a 561 milioni di euro. Cresce in particolare la raccolta indiretta (+9,5%) con il risparmio gestito. 
Buone anche le performance sul fronte della solidità patrimoniale: si rafforza il patrimonio netto, attestandosi a 51,345 milioni di euro. Il CET 1 Ratio raggiunge quota 22,95%,  al di sopra dei requisiti regolamentari, testimoniando la sana e prudente gestione di una banca solida al servizio del territorio.
Nel semestre in esame crescono anche margine di interesse e margine di intermediazione, rispettivamente dell’11% e dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2018. Apprezzabile è altresì l'andamento dei costi operativi che scendono del 3,6% rispetto al 30/06/2018, grazie al processo di efficientamento e razionalizzazione della struttura.
La BCC di San Marzano continua a consolidarsi nel territorio di riferimento – ha commentato il Presidente Francesco Cavallo – con un modello di banca basato sulla qualità del servizio e sui principi della mutualità prevalente. Tra i punti di forza della nostra struttura possiamo certamente vantare la consulenza e la specializzazione degli operatori per la soddisfazione di soci e clienti. Anche nel nuovo contesto, continueremo a preservare  il modello originale di banca cooperativa, interpretando con le categorie della modernità il patrimonio economico e di valori che rappresentiamo, con l’obiettivo di generare un circolo virtuoso di sviluppo per l’economia reale”.

Secondo il Direttore Generale Emanuele di Palma “sono risultati positivi in uno scenario di profondo cambiamento per il sistema del credito cooperativo. L’adesione al gruppo bancario di Cassa Centrale è nella sua fase esecutiva e i dati di questo primo semestre confermano la proattività e la solidità di una banca radicata nel territorio e strutturata per affrontare i mutamenti in atto. Continueremo con determinazione il percorso intrapreso,  rafforzando le attività di gestione del risparmio e di erogazione del credito a famiglie e imprese,  puntando su un’offerta sempre più ampia e personalizzata grazie al supporto di un gruppo nazionale forte e solido, come anche sul miglioramento costante del livello di soddisfazione della clientela, attraverso l’attività di consulenza e gli investimenti in tecnologia, come anche in  progetti alternativi (es. equity crowdfunding).

L''Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia e direttore generale dell'Usr Puglia, Anna Cammalleri ancora "insieme" per dare nuove opportunità ai giovani pugliesi.

 
Immagine associata al documento: Leo: "L'intesa con l'Usr, un passo avanti per dare più efficacia alla formazione professionale"Firmato a Bari il Protocollo d'intesa tra L'Ufficio scolastico regionale e l'Assessorato all'Istruzione, Formazione e Lavoro, per la realizzazione di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale - in regime di sussidiarietà - da parte delle istituzioni scolastiche pugliesi.
L'accordo è stato sottoscritto dall'Assessore regionale all'Istruzione, alla Formazione, al Lavoro, Sebastiano Leo, e dal direttore generale dell'Usr Puglia, Anna Cammalleri, con la finalità di favorire il raccordo tra il sistema dell'Istruzione Professionale (di competenza statale) e il sistema dell'Istruzione e Formazione Professionale (di competenza regionale) affinché le scuole statali in cui sono presenti gli indirizzi professionali possano, previo accreditamento regionale, erogare percorsi di IeFP. 
Tra i vantaggi ci sarà la possibilità, per le studentesse e gli studenti, di passare dagli indirizzi professionali a quelli di IeFP e viceversa. Inoltre gli iscritti ai professionali potranno accedere all'esame di qualifica o diploma professionale previo riconoscimento dei crediti formativi.
«Stiamo lavorando a ritmo serrato - afferma Sebastiano Leo, Assessore all'Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia - per dare al sistema dell'Istruzione e Formazione Professionale la veste adeguata a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. 
L'intesa con l'Usr, per la quale va il mio personale ringraziamento al direttore Cammalleri e agli Uffici che hanno lavorato al perfezionamento dell'iter, corre nella giusta direzione e ammoderna la filiera formativa integrando il sistema regionale a quello statale. 
Dopo la revisione del Repertorio di IeFP che ha attualizzato il sistema del diploma e della qualifica professionale alle più recenti richieste del mondo di lavoro, l'intesa con l'Usr è un tassello importante per dare massima efficacia a questi percorsi. Non possiamo continuare a registrare che ci sono posti di lavoro vacanti per mancanza di adeguati profili professionali e per questo abbiamo compiuto un ulteriore sforzo che, grazie ai nuovi percorsi individuati nel Repertorio (attivi dall'anno scolastico 2020/2021), daranno ai nostri giovani maggiori chance di occupazione essendo ampio il ventaglio dell'offerta che abbraccia tutti i settori produttivi».

Il direttore generale dell’Usr Puglia, Anna Cammalleri, sottolinea il valore dell’intesa raggiunta: «I percorsi di Istruzione e formazione professionale costituiscono una alternativa alla scuola secondaria di secondo grado e consentono il conseguimento di una qualifica professionale, al termine della quale gli studenti possono scegliere di: entrare nel mercato del lavoro, proseguire gli studi frequentando il quarto anno dei medesimi percorsi di IeFP, al fine di conseguire un diploma professionale; proseguire gli studi a scuola al fine di conseguire un diploma di scuola secondaria di secondo grado. 
Il protocollo siglato tra la direzione generale della Puglia e l'Assessorato regionale all'Istruzione e Formazione consente di allargare tali opzioni permettendo di tesaurizzare le competenze, conoscenze e abilità conseguiti nel sistema di istruzione (con il loro riconoscimento in crediti) al fine del conseguimento dei titoli professionalizzanti. 
Si è aderito in questo obiettivo alla forte richiesta della Regione e delle parti sociali, anche in considerazione delle azioni di supporto che saranno messe a disposizione dall'Ente. 
L'impegno nel prossimo futuro è quello di elevare il successo formativo nel settore professionalizzante, strategico nell'economia del Paese e della nostra regione in particolare, per consentire una più incisiva competitività ai nostri giovani. 
Qui il mio ringraziamento al l'assessore regionale Leo e al suo staff, che, grazie allo stretto raccordo con quello del mio ufficio e ministeriale, hanno consentito il raggiungimento di questo importante risultato».

Allo stato attuale le scuole con attivi indirizzi professionali, già autorizzate ad erogare nell'anno scolastico 2017/2018 i percorsi di IeFP in regime di sussidiarietà, potranno garantire la continuità dell’offerta formativa. Per le scuole non ancora accreditate, saranno stabilite le modalità utili all'inserimento nell'apposito albo, con provvedimenti della Sezione Formazione Professionale della Regione Puglia, competente per materia. Tuttavia, nell'ambito della propria autonomia, le Istituzioni scolastiche non accreditate, presso le quali sono attivati indirizzi professionali, possono inserire nel Piano Formativo Individuale delle proprie studentesse e dei propri studenti le attività integrative realizzate, previo accordo, con istituzioni scolastiche e o organismi formativi accreditati, al fine di garantire agli alunni la possibilità di sostenere gli esami per il conseguimento della qualifica o del diploma professionale di IeFP coerente.
Pertanto saranno attivati i percorsi che si sviluppano in 26 qualifiche di operatore (articolate in 35 indirizzi) e 29 diplomi di tecnico (articolati in 51 indirizzi). 

Nel dettaglio 
I percorsi per operatori sono: agricolo, dell’accoglienza, dei servizi di impresa, della riparazione di veicoli a motore, della lavorazione dei materiali lapidei, della lavorazione dei metalli preziosi e affini, dei prodotti di pelletteria, dei sistemi logistici, del benessere, del legno, del mare, dell’abbigliamento, della ristorazione, delle calzature, delle produzioni alimentari, delle produzioni chimiche, degli impianti termo idraulici, operatore edile, operatore elettrico, della gestione delle acque, grafico, informatico, meccanico, manutentore delle barche da diporto. 
Sul fronte dei Tecnici: agricolo, delle vendite, animatore turistico, servizi di impresa, accoglienza, servizi sala bar, servizi logistici, trattamenti estetici, tecnico del legno, dell’acconciatura, dell’abbigliamento, delle energie rinnovabili, dei materiali lapidei, del ferro, dei metalli preziosi, della pelletteria, del tessile, delle produzioni alimentari, tecnico di cucina, grafico, informatico, meccatronico, modellazione e fabbricazione digitale, gestione di impianti di produzione, automazione industriale.     -           
 

 

LUCA LAZZARO PRESIDENTE CONFAGRICOLTURA PUGLIA: GRAZIE AL CLIMA DEGLI ULTIMI MESI SI PREANNUNCIA UN’ANNATA MAGNIFICA IN CONTROTENDENZA CON I RISULTATI NAZIONALI.

vitigni-Puglia


Alessandro-CandidoAlla vigilia della vendemmia 2019, il Centro Studi di Confagricoltura ha elaborato i dati di produzione di tutte le regioni italiane. E la Puglia si presenta come una delle pochissime aree in controtendenza rispetto all'andamento nazionale. Secondo l'analisi infatti, si prevedono quantitativi ridotti quasi ovunque, con una diminuzione media rispetto al dato nazionale del 2018 del 6%. La Puglia segna invece un + 2,96%. "Se si considera la produzione media degli ultimi anni, siamo sostanzialmente in linea", spiega Alessandro Candido, presidente regionale della Sezione vitivinicola di Confagricoltura Puglia. "Siamo all'incirca sui 9 milioni e 800 mila ettolitri di vino, su una produzione di uva pari a circa 13 milioni di quintali", afferma Candido. E aggiunge: "Dopo il 2017, anno in cui la produzione vitivinicola nazionale ebbe un tracollo, il 2018 è stato l'anno del boom". E infatti, se nel 2017 la produzione nazionale si era fermata a 43 milioni di ettolitri, nel 2018 l'Italia del vino ha superato i 50 milioni di ettolitri, in particolare grazie all'exploit del Veneto. "Nel 2019 - afferma Candido - siamo ritornati sui valori medi di produzione. E la Puglia conferma tutto il suo potenziale".

LAZZÀRO PRESIDENTEIl settore vitivinicolo è di rilevante importanza per l'economia agricola e dell'industria alimentare in Italia. Le aziende con vigneti sono 300mila, con una superficie coltivata ad uva da vino di 652mila ettari, di cui 50mila con cantine di vinificazione, un fatturato di circa 10 miliardi di euro e un valore dell'export di 6.2 miliardi.

Nel primo quadrimestre del 2019 le esportazioni complessive di vini e spumanti sono state di 1,96 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al 2018. La percentuale di crescita più importante è data dagli spumanti, con un + 8,2%, ma aumentano anche del 6% le esportazioni di vini fermi in bottiglia.

"Il lavoro dei nostri viticoltori continua a dare frutti straordinari - afferma Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia - La vendemmia che sta per cominciare preannuncia un'ottima annata. Grazie al clima delle ultime settimane, la qualità delle uve si preannuncia potenzialmente eccellente. Registriamo infatti un grande ottimismo da parte delle nostre aziende".

 

Per Massimo Battista e Floriana de Gennaro i provvedimenti assunti sono inutili per il rilancio turistico della Città. 

 

Nella classifica nazionale per qualità della vita di dicembre 2018 Taranto è risultata terz’ultima in generale ed ultima nel settore “affari e lavoro”’.

In tale contesto risulta difficile immaginare prioritaria la scelta di un nuovo “logo” cittadino, anzi d’un nuovo brand.

Eppure in ciò si sono appena cimentati l’Amministrazione e l’agenzia di comunicazione Proforma. Eravamo, da un secolo, l’unica e sola “città dei due mari”, a sottolineare l’eccezionale conformazione della nostra costa… vi basti cercare “due mari” su Google per vedere quanto sia celebre quella definizione.

Da ieri siamo invece “capitale di mare”: nel rifarci il look, tanto per cominciare, abbiamo perso un mare. Ma cosa abbiamo guadagnato? Sicuramente non il premio trasparenza, merito e professionalità, perché – lo apprendiamo da media che non hanno ricevuto alcuna smentita – parrebbe non sia stata percorsa la strada maestra del bando pubblico, ma quella dell’ennesimo affidamento diretto.

Si aggiunga che la già menzionata agenzia di Bari “Proforma”, colta in fallo nell’aver utilizzato un’immagine ripresa dalla rete, senza aver evidentemente chiesto il permesso all’autore né aver corrisposto a lui alcun compenso (essa al contrario essendo lautamente ricompensata dal Comune), invece di scusarsi dello spiacevole “disguido” s’è permessa di ironizzare sul tema, con toni e argomentazioni del tutto inadeguati. Quelli sì, degni di ironia, che infatti in queste ore impazza sui social, a detrimento dell’agenzia (fatti loro) come pure di chi ci amministra e ci rappresenta (fatti nostri). Probabilmente, se la faccenda fosse stata tutta qui, non avremmo nemmeno scritto questo comunicato.

Faciloneria e improvvisazione sono ormai così diffuse che far loro guerra è far guerra alle mosche…

Ma c’è ben altro. All’importo di euro 7.400 corrisposto agli ideatori del logo si aggiungono 80.000 euro – e la cifra è destinata a crescere nelle prossime ore – da pagarsi a vari media per la “promozione” del brand. Del resto, nelle premesse delle varie determine si dice chiaramente che ‘l’obiettivo [del brand] è quello di rendere Taranto destinazione turistica’.

Il guaio è che i beneficiari di questi, al momento, 80.000 euro, sono tutti media locali e localissimi; che quindi riceveranno compensi pagati coi denari dei tarantini per raccontare ai tarantini che la loro è una città di mare! Ci permettiamo di osservare come il turismo, quello richiamato dalla stessa amministrazione nella premessa appena menzionata, si faccia essenzialmente coi “forestieri”. È a loro che va raccontata la bellezza, a loro va proposto il brand. Servono quindi testate nazionali o finanche locali, ma di luoghi diversi dal nostro. Siamo proprio all’ABC. E rimanendo all’ABC, sarebbe anche interessante conoscere criteri e parametri della selezione dei media degni di “promuovere” e di ricevere denari, selezione che ne esclude più d’uno a favore di altri.

Appare sempre più evidente come arbitrio e irrazionalità, per non dover pensare di peggio, siano le vere cifre della giunta Melucci.

Presentato il nuovo scalo.

Presente Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia;lo scrivente, Cosimo Borraccino, Assessore regionale allo Sviluppo Economico; Antonio Mario Vasile, Vice Presidente di Aeroporti di Puglia; Donato D'Auria, Direttore Tecnico Aeroporti di Puglia ed alcuni Sindaci dei Comuni ionici (assente quello di Grottaglie) è stato illustrato come si svilupperà questa  infrastruttura strategica e quale sarà il suo futuro.  L’aeroporto “Marcello Arlotta” dal 2016 è stato inserito nel Piano Nazionale Aeroporti, nella categoria degli aeroporti di interesse nazionale. Questo sito - già parte integrante del programma internazionale per la produzione in loco delle fusoliere del Boeing 787 – possiede anche tutti i requisiti per diventare definitivamente la piattaforma integrata per la sperimentazione degli aeromobili a pilotaggio remoto.

Ma il riassetto funzionale dell’aeroporto includerà anche i voli di linea, che andranno ad aggiungersi alle attività dell’industria aeronautica che a sua volta, alla luce del rilancio delle attività portuali di Taranto, assicurate dalla concessione del terminal container alla grande società turca Ylport, potrà contare sulla crescita quali-quantitativa dei servizi di cargo-logistica. E’ stato osservato che il lancio della Z.E.S. interregionale jonica e l’interesse che già manifestano gruppi imprenditoriali nazionali ed esteri per investire i questi territori non solo nei settori tradizionali dell’industria pesante, della logistica e dell’agricoltura, ma anche del turismo culturale e balneare che interessa interamente la costa jonica pugliese e lucana, inducono a ripensare completamente la funzione dell’aeroporto di Grottaglie.

“E’ bene, quindi - ha detto Mino Borraccino- che la classe politica colga tempestivamente queste opportunità di crescita e di lavoro e le consegni alle future generazioni”.

A concludere i lavori Beatrice Lucarella, componente il CdA di Aeroporti di Puglia.

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