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Giornale di Taranto - Giornalista1

Anche Taranto, come la maggior parte delle città italiane, ha poche strade e piazze intitolate a donne. Non si va oltre il 20% del totale, rendendo urgente un segnale da parte dell’amministrazione per equilibrare il dato.

 

Per questo la consigliera comunale e Consigliera provinciale per le Pari Opportunità, l’avvocata Gina Lupo, ha lanciato una proposta all’amministrazione Melucci e un contest cui far partecipare la cittadinanza, per una toponomastica al femminile.

 

«Avevo già sollecitato il Consiglio Comunale in passato - ha spiegato la consigliera -, ma conoscendo la sensibilità del sindaco Rinaldo Melucci mi rivolgo a lui, per raccoglierne la disponibilità, e alla città, affinché sia direttamente partecipe, per avviare un percorso condiviso che conduca all’intitolazione di più vie e piazze a donne che si sono particolarmente distinte per le loro biografie. Sono certa che, dietro la spinta autorevole del primo cittadino, il Consiglio Comunale e la Commissione Toponomastica daranno il giusto peso a questa opportunità».

 

Il ruolo dei cittadini sarà quello di partecipare al contest segnalando donne che meritino di essere ricordate in una via o in una piazza, per le opere compiute in vita. Le segnalazioni potranno essere mandate alla e-mail  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , oppure come messaggio privato all’account Facebook della consigliera o alla pagina Facebook dell’amministrazione Melucci “Ecosistema Taranto”.

 

«Possiamo fare di più» - ha concluso Lupo - «possiamo andare oltre la nomenclatura religiosa e i pochi toponimi dedicati a donne celebri. Non dobbiamo considerarci una categoria che vada tutelata, ma celebrata certamente sì».

Secondo tempo in dieci per gli ionici che soffrendo portano a casa punti preziosi per la classifica. Mister Lentini: “L'importante era vincere, ma siamo stati troppo spreconi. Ciezkovski:” Felice di aver aiutato la squadra a vincere, la Puteolana ha disputato una buona gara ma alla fine l'abbiamo spuntata noi.”

 

 

 

di Andrea Loiacono

 

 

 

Il Taranto torna al successo e lo fa dopo la sconfitta di Bitonto di mercoledì battendo allo Iacovone una sorprendente Puteolana presentatasi allo Iacovone da ultima della classe ma capace comunque di impensierire il Taranto soprattutto nel secondo tempo. Mister Lentini, vice dello squalificato mister Laterza opta ancora per il 4-2-3-1 con Gonzalez che fa rifiatare Rizzo e con Guaita, Tissone e

 

Falcone alle spalle dell'unica punta Diaz. Puteolana con il tandem di attacco composto da Guarracino e Celiento. Nei flegrei in campo anche due ex Taranto, Catinali e Riccio. Prima della gara vengono esposti in Curva Nord due striscioni di supporto alla squadra. Taranto in completo tradizionale rossoblù, Puteolana in divisa celeste; arbitro Michel Porto di Mestre.

 

 

 

La Puteolana parte bene e al 10' Guarracino sfugge a Gonzalez e tira da distanza ravvicinata ma Ciezkowski è super e si oppone col corpo in calcio d'angolo. Al 13' Guaita, servito sulla destra da Tissone viene steso e arruva il primo giallo per la Puteolana. Al 14'prima occasione per il Taranto con una punizione battuta da Marsili che serve Diaz il quale colpisce di testa di poco fuori. Al 22' il Taranto ha un' occasione ghiotta con Guaita che mette al centro per Falcone spara addosso al portiere Romano. Il gol però è nell'area e il Taranto sblocca la gara al 25'. Sugli sviluppi di una punizione del solito Marsili la palla non viene spazzata bene dalla difesa e resta nella disponibilità che di sinistro batte Romano per la sua terza rete stagionale. Al 31' arriva il primo giallo per Diaby. Al 35' c'è un'altra occasione per il Taranto che esprime la massima pressione. Marsili batte una punizione dalla trequarti, Romano respinge di pugno e Falcone tira al volo di poco fuori. Allo scadere del primo tempo la Puteolana si riaffaccia dalle parti di Ciezkowski con Celiento che calcia sul fondo.

 

 

 

Il secondo tempo riparte senza cambi e c'è subito una conclusione di Festa che prova una conclusione molto debole. Al 49' Zingaro prova un tiro cross e per poco non sorprende il portiere polacco che si inarca e devia in angolo evitando il peggio. Al 57' nel Taranto c'è il primo cambio nel Taranto, esce Tissone per Matute. Il Taranto passa a tre a centrocampo con Matute, Marsili e Diaby. Al 65' doppio cambio nella Puteolana, entra Granata al posto di Festa ed entra un altro ex Palumbo per Della Monica. Al 68' arriva l'espulsione di Diaby per fallo al limite dell'area. Per il calciatore ivoriano doppio giallo che lascia la squadra in dieci. La Puteolana si mostra subito rinvigorita e si getta in avanti con Guarracino che calcia a botta sicura ma ancora Ciezkowski gli nega la gioia del gol. Il Taranto in dieci abbassa il suo baricentro a difesa del vantaggio e si schiera con il 4-4-1 con il neo entrato Versienti a sinsitra e Guaita a destra. Al 76' esce uno spento Diaz per Abayian. All'85' c'è un colpo di testa pericoloso di Celiento parato da Ciezkowski. Dopo cinque minuti di recupero sofferti per il Taranto, l'arbitro fischia tre volte e sancisce la fine del match con il Taranto che sale a quota 31 in classifica. Domenica prossima gli ionici saranno di scena a Sorrento, sempre in attesa del primo dei tre recuperi in programma contro l'Andria.

 

 

 

Queste le dichiarazioni in sala stampa di mister Lentini: “Si è trattato di una gara nervosa come spesso accade in questo girone. Nel girone di ritorno le squadre che si devono salvare spesso adottano ogni stratagemma per portare a casa dei punti preziosi. Noi nel primo tempo siamo stati un po' spreconi, potevamo segnare con Falcone, Diaz e Guaita. A prescindere da questo però ci interessava il risultato. Non sono d'accordo con chi afferma di aver visto un Taranto inizialmente contratto a causa del risultato di Bitonto, all'inizio abbiamo studiato l'avversario, non si può sempre partire a tutta nel calcio. Poi dopo i primi minuti abbiamo preso bene il pallino del gioco in mano e finchè siamo rimasti in undici la sfida è stata equilibrata. Chiaramente una volta rimasti in dieci abbiamo sofferto il ritorno della Puteolana a centrocampo e ci siamo disposti a tre con l'ingresso di Matute. Tecnicamente non abbiamo disputato la nostra miglior gara, abbiamo cercato spesso le verticalizzazioni a palla alta perché la Puteolana si copriva bene e lasciava pochi spazi. Per quanto riguarda Diaby, il ragazzo grazie al suo strapotere fisico ci da una grossa mano a centrocampo ma alle volte dovrebbe placare la sua irruenza.”

 

 

 

Queste le parole del migliore in campo, il portiere polacco classe duemilauno Ciezkowski: “Sono felice sia per la vittoria ma anche per aver dato il mio contributo alla squadra a conservare la vittoria. Grazie a queste parate mi sento più sicuro. Io mi sono sempre allenato bene e sono a disposizione del mister, con Sposito non c'è mai stata rivalità, è un bravo ragazzo e mi spiace molto per il suo infortunio, io cerco solo di non farlo rimpiangere come posso. Sulla prima parata ho preso il pallone con il viso e i segni sono visibili, nella seconda sono uscito a valanga bloccando Guarracino. Sono sempre stato consapevole delle mie qualità, ora lo sono di più.”

 

I lavoratori dell’indotto-appalto ArcelorMittal, ex Ilva di Taranto, manifesteranno questa mattina dalle 8 sotto il palazzo della prefettura di Taranto per evidenziare la criticità della loro situazione. La manifestazione è promossa dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Usb. Le sigle sindacali hanno chiesto al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, un incontro lo scorso 24 febbraio. Non avendo ricevuto risposta al riguardo, affermano, hanno promosso il presidio di protesta di oggi, che avverrà, assicurano, nel rispetto delle regole anti Covid sul distanziamento tra persone.

    L’indotto-appalto vale un centinaio di imprese, almeno quelle ciclicamente coinvolte nel sistema del siderurgico, e 3-4mila addetti. Obiettivo del presidio, è quello di essere ricevuti oggi dal prefetto per segnalargli le difficoltà dell’indotto-appalto siderurgico che, come già accaduto diverse volte sinora, è di nuovo non pagato o pagato in ritardo rispetto allo scaduto fatture, dal committente ArcelorMittal. L’ultimo dato parla, per le sole aziende associate a Confindustria Taranto - quindi un dato parziale -  di un credito di circa 25 milioni delle imprese verso la fabbrica, comprensivo anche dello scaduto di febbraio. 

 

 La questione dei mancati pagamenti di ArcelorMittal è esplosa già a novembre 2019, quando all’esterno della fabbrica ci fu un presidio di protesta tra imprenditori e trasportatori. A dicembre 2019 fu poi raggiunto un accordo e la situazione sembrò normalizzarsi. In realtà, nella primavera 2020 la crisi dei mancati pagamenti è di nuovo emersa e per cercare di venirne a capo, ArcelorMittal istituì con le associazioni delle imprese periodiche video call per fare il punto della situazione. In questa fase sono stati assicurati pagamenti molto parziali rispetto al credito vantato dalle aziende, tant’è che le pressioni di queste ultime hanno poi spinto il governo a istituire una cabina di regia affidata agli allora sottosegretari Mario Turco e Alessandra Todde. Si era a settembre 2020 e lo scaduto ammontava a circa 40 milioni. Il lavoro della cabina di regia, insediata nella prefettura di Taranto, ha ripristinato i pagamenti ma tra gennaio e febbraio 2021 si è tornati alla stessa crisi.

    “Ci sono aziende che non pagano gli stipendi e che vanno per acconti” dicono i sindacati. La nuova stretta di ArcelorMittal è confermata anche da diverse aziende. Per quest’ultime, la committente non starebbe pagando perché attenderebbe che Invitalia versi i primi 400 milioni legati all’ingresso dello Stato nel capitale dell’azienda. Questo consentirebbe ad ArcelorMittal di “respirare” essendo a corto di liquidità, si segnala dal fronte imprese. I 400 milioni sono previsti dall’accordo ArcelorMittal-Invitalia del 10 dicembre scorso, approvato nelle scorse settimane dalla Ue. Oggi pomeriggio Confindustria Taranto farà un punto specifico con gli stessi sindacati. 

 

di Ugo Lorusso 
Il prof.Tommaso Anzoino,  che si è spento ieri a Taranto, era e resterà una figura di riferimento del liceo Archita.

“La sua grande capacità di “fare squadra” - si legge in una nota della scuola- di mettere a loro agio e di valorizzare i docenti, gli studenti e il personale tutto sono state le caratteristiche riconosciute da quanti hanno avuto modo di apprezzare le capacità professionali, intellettuali e le grandi doti umane di Tommaso Anzoino.

Vogliamo ricordare così quello che non è stato un “Preside di passaggio” del nostro Liceo, ma un faro illuminante ed una guida sicura per intere generazioni, compresa quella che, oggi, porta avanti una sempre intensa attività didattica e formativa all’”Archita”.

Preside e uomo di grande cultura- prosegue la nota -generoso e animato da una viva e disinteressata disponibilità, Tommaso Anzoino è stato e resta una delle icone del nostro Istituto: lascia in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo un grande senso di vuoto ed un amorevole ricordo.

La Comunità del Liceo “Archita” si unirà in sua memoria osservando un minuto di raccoglimento durante le lezioni di lunedì 1 marzo alle ore 11:30.”

Le norme anti- Covid-19 messe in atto sino a questo momento hanno impedito il contatto fra gli ospiti delle RSA e i loro parenti. La mancanza di relazione familiare è stata compensata, in parte da un ancora più intenso lavoro di cura da parte di tutti gli operatori e  in parte dall’organizzazione di videochiamate fra gli ospiti e i parenti con supporto psicologico costante.

Alla luce di una situazione epidemiologica ancora in andivenire, confortata da un piano vaccinale ormai ben impostato, la fondazione Cittadella della Carità vuole  dare una risposta concreta alla distanza fisica  imposta ai familiari degli ospiti. Per questo ha accolto con gioia la proposta dell’associazione “Mister Sorriso”, che ha voluto, finanziato e realizzato la “Stanza degli abbracci” della RSA L’Ulivo, che  sarà inaugurata martedì prossimo2 marzo 2021, alle ore 10.30.  

L’associazione  ha  inteso donare questo grande strumento di gioia, che stempera le difficoltà psichiche create dalla distanza fisica. Da molti mesi, quasi un anno per la precisione, la RSA guidata dalla dr.ssa Manuela D’Abramo ha vietato le visite agli ospiti, secondo le normative vigenti, per tutelarli da eventuali contagi del virus.

All’inaugurazione della stanza saranno presenti il presidente della Fondazione Cittadella della Carità Salvatore Sibilla, la responsabile della RSA L’Ulivo Manuela D’Abramo, il presidente dell’associazione Mister Sorriso Claudio Papa, l’artigiano che ha realizzato l’installazione Mimmo Panzetta, ed alcuni volontari dell’associazione che opera all’interno del Padiglione.

Grazie ad un divisorio  fisso di vetro temperato,  dotato di manicotti monouso,  sarà possibile abbracciarsi. Tutto in sicurezza;  infatti la dr.ssa D’abramo ha preparato la procedura sanitaria di ingresso ed uscita per la stanza degli Ospiti, sia per i  parenti che per gli operatori,  che dovranno procedere alla sanificazione costante dopo ogni incontro.

La stanza degli abbracci è un progetto che vede coinvolte, oltre alla dr.ssa D’Abramo, anche la  caposala Emmanuela Terravecchia, la psicologa Federica Cerino e l’assistente sociale Tiziana Giusti.

Cessione, co-uso, permuta e concessione: sono le quattro possibilità su cui Marina Militare e Comune di Taranto stanno lavorando, attraverso un tavolo ad hoc, coordinato dal ministero della Difesa, per il trasferimento alla città di immobili ed aree che alla forza armata non servono più. Dopo una serie di approfondimenti, il pacchetto di beni su cui la Difesa ha ora dato il suo via libera, prevede: concessione con permuta per i bastioni (ex magazzini) del Canale Navigabile, che saranno utilizzati come galleria espositiva; concessione parziale di tutte le aree verdi all’interno dell’Arsenale per realizzare il progetto di un ininterrotto percorso ciclo/pedonale immerso nel verde che parte da Villa Peripato, attraversa i giardini del Capacelatro (che saranno resi fruibili ai cittadini) e arriva ai Baraccamenti Cattolica. Questo, si spiega, anche aprendo nuovi varchi nel muro di cinta dell'Arsenale in accordo con Marina e Soprintendenza, per realizzare un altro tratto della più ampia “Green Belt”.

 

Dalla Difesa c'è poi l’ok per la concessione degli impianti sportivi di via Cugini, che saranno implementati nell'ottica dei Giochi del Mediterraneo, nonchè per l cessione delle aree di via Acton (per la realizzazione dell’hub trasportistico delle Brt, Bus Rapid Transit, linee elettriche veloci), di Torre d’Ayala, delle aree di San Vito (per la realizzazione del parco Mar Grande) e di tutte le aree minori. Prevista infine la concessione dell’isola di San Paolo nella rada del Mar Grande di Taranto. Nella prima fase di discussione, il Comune ha presentato alle istituzioni coinvolte i progetti di riqualificazione di diverse aree oggi in capo alla Marina Militare. Per il sindaco Rinaldo Melucci, “c’è massima sintonia con i vertici della Difesa e della Marina, in piena continuità con quanto già realizzato nei mesi scorsi”. “Dopo questo passaggio - dichiara Melucci -  coinvolgeremo anche la Soprintendenza, il Demanio, l’Autorità Portuale, in modo tale da poter stilare uno schema di convenzione che tenga insieme le esigenze comuni e la necessità di avere un raccordo con i progetti del Contratto Istituzionale di Sviluppo”. Quanto Comune, Marina e Difesa hanno messo a punto, ha trovato già realizzazione mesi fa proprio nel Contratto di Sviluppo col coordinamento dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco. È stata infatti messa in cantiere una operazione fondata sulla cessione da parte della Marina all’Autorità portuale dell’area della stazione torpediniere, la banchina di Mar Piccolo che per anni, prima del trasferimento al nuovo insediamento in Mar Grande, è stata la base navale della Marina a Taranto. Nell’area ottenuta, l’Authority di Taranto realizzerà un approdo diportistico nonchè l’acquario green, finanziato col Cis Taranto per circa 50 milioni. Dietro la cessione dell’area sul Mar Piccolo, la Marina ha ottenuto il via libera dal Cipe al progetto di ampliamento della base navale in Mar Grande. Un intervento articolato in più anni per un importo complessivo di circa 200 milioni. Dal Cipe è arrivata l’approvazione per il primo lotto di importo pari ad una settantina di milioni. 

 

di Ugo Lorusso

In occasione dei 120 anni della nascita della sezione di Taranto della Lega navale Italiana, il gruppo Supermercati Pascar,  riconoscendo l’impegno della Lega navale di Taranto in ambito sportivo e sociale a favore della città ha voluto essere al suo fianco come partner. E lo ha fatto trasformando per i nuovi e per i vecchi soci l’intera quota associativa relativa all’anno 2021 in buoni spesa da utilizzare nei  punti vendita in città e nella provincia.

La presentazione dell'iniziativa è avvenuta nella suggestiva location della Lega navale Italiana di Taranto alla presenza del direttore marketing del Gruppo Pascar,   Passarelli Carmine,  della presidente della sezione di Taranto prof.ssa Rosangela Martongelli  e di Flavio Musolino,  socio e consulente di marketing della lega navale Italiana.

“Una colonna per la cultura della città di Taranto ci lascia, il preside Anzonio. 

Sono quelle persone che non vorresti perdere mai, quel sapere vivente al quale fai riferimento anche dopo un percorso scolastico. Ed è così che abbiamo fatto nonostante siano passati 30 anni dal nostro diploma. 

Lo ricordiamo come persona attenta a ciò che accadeva nel mondo, spronando i suoi studenti alla ricerca della verità e della giustizia. Non sono stati rari i casi in cui ha partecipato ai cortei dei suoi studenti, spesso occupando la prima fila. Un uomo che è sempre riuscito a comprendere i tumulti dei suoi ragazzi e ragazze istaurando con loro un rapporto di dialogo continuo. Così anche dopo, grazie ai social. Ed è proprio sotto il suo profilo che ci siamo ricontrati tutti e tutte, senza mai dimenticare il suo sorriso sotto al grande cappello che era solito portare. 

La grandezza di un uomo si misura con ciò che lascia dietro di se, e pur sentendo un grande vuoto, oggi il Professore Anzoino lascia in eredità a tutti noi il grande amore per questa città, per  la sua cultura e la sua bellezza. 

 

Le ragazze della 5A sperimentale del Liceo psicopedagogico Livio Andronico di Taranto, del ‘92

 

Nella foto, il

Preside Anzoino fotografa la classe, si riconoscono anche il fratello, Alfredo Anzoino, docente di italiano, e il prof.Golino, docente di matematica  e suo grande amico 

L'estate senza stranieri in vacanza in Puglia costa un miliardo al sistema turistico regionale tra alloggi, alimentazione, trasporti, e shopping mentre  il clima anomalo con la finta primavera spinge i pranzi in campagna per i cittadini residenti in Puglia, dove ha riaperto appena il 20% degli agriturismi che si occupano di ristorazione.  “Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove le distanze si misurano in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche - afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - ma in Puglia ha riaperto solo il 20% degli agriturismi, perché le nostre strutture non sono state messe nella condizione di riavviare le attività a causa di ristori insufficienti e a singhiozzo e costi insostenibili che rischiano di tradursi in un colpo di grazia”. “L’attuale situazione di incertezza– insiste De Miccolis - non consente agli agriturismi di riprogrammare gli impegni e far fronte agli obblighi di natura tributaria, rischiando di comprometterne la tenuta economico-finanziaria. Per superare la crisi occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese e una presa di coscienza concreta delle amministrazioni comunali circa il reale stato di crisi degli agriturismi”. 

 

 E’ evidente – secondo Coldiretti Puglia - la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni si profila uno scenario a tinte fosche anche per Pasqua e per la stagione estiva targata 2021. La Puglia – sottolinea ancora Coldiretti - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. Ad essere colpite sono state soprattutto le città d’arte che sono le storiche mete del turismo dall’estero ma in difficoltà anche gli oltre 900 agriturismi pugliesi dove gli stranieri rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti nelle campagne. Il cibo – conclude la Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

Anche a Taranto, oggi 28 febbraio, alle 18, in occasione della “XIV Giornata  delle Malattie rare”, alcuni edifici simbolo della città verranno illuminati in adesione all’iniziativa “ACCENDIAMO UNA LUCE SULLE MALATTIE RARE”.

Sono tante le associazioni a livello locale e nazionale che si occupano di patologie che in quanto “rare” riguardano pochi individui ma che, con le loro famiglie, meritano ugualmente altrettanta cura, attenzione e supporto.

Fari puntati, letteralmente, sull’iniziativa ACCENDIAMO UNA LUCE SULLE MALATTIE RARE.

In particolare,  oggi alle 18, verranno illuminati la sede della Facoltà di Medicina (ex Banca d’Italia) grazie all’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, unitamente ad altre associazioni, e grazie al contributo di alcune importanti donazioni private; il Palazzo di città grazie al Comune di Taranto che ha voluto patrocinare l’iniziativa e il Castello aragonese grazie al contributo del Pten Italia.

Anche Papa Francesco dopo l’Angelus di oggi ha ricordato l’importanza della Giornata ed ha fatto ancora una volta un appello alla “solidarietà “, a non abbandonare le associazioni che supportano le persone affette da malattie rare e le loro famiglie.

https://youtu.be/UZd9IkWXni8

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