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Giornale di Taranto - Giornalista1

Un focolaio di Covid si è registrato tra i pazienti del reparto di Oncologia dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. La Asl salentina dà notizia di 12 contagiati. I pazienti sono stati, pertanto, divisi in due gruppi: quelli risultati positivi al Covid verranno trasferiti nel vicino Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione) che, oltre ad avere un sistema di climatizzazione e, quindi, di trattamento di aria primaria, è dotato di tutti i supporti tecnologici e dei medici specialisti che possono intervenire nell'evoluzione della malattia. I pazienti Covid positivi saranno assistiti anche dagli oncologi che supporteranno le équipe del Dea per le problematiche di carattere oncologico. I problemi respiratori saranno trattati, invece, dagli specialisti del Dipartimento di emergenza e accettazione. Anche un turno di infermieri e oss verrà distaccato e mandato all'interno del Dea.  Questa équipe dedicata, che sarà attiva per 15 giorni, non tornerà a operare subito all'Oncologico. Una volta finita l'assistenza ai pazienti positivi, questi operatori - tutti vaccinati - avranno un periodo di alcuni giorni di riposo, verranno sottoposti a tampone e ritorneranno all'interno del reparto di Oncologia. I pazienti non positivi verranno trasferiti in Medicina d'urgenza al piano terra del Dea, dove avranno il supporto di medici specialisti oncologi. Ci sarà un continuo monitoraggio dei pazienti per verificare se ci sono positività in corso. Il monitoraggio riguarderà anche il reparto di Oncoematologia pediatrica del Vito Fazzi. 

    Altri oncologi continueranno a svolgere tutte le altre attività previste nel Polo oncologico (day hospital, cure). Tutti i pazienti oncologici risultati positivi al Covid erano negativi al momento dell'ingresso in ospedale e si sono positivizzati all'interno del nosocomio. Secondo la Asl un contagio così repentino farebbe pensare che i pazienti abbiano contratto una variante del Covid, probabilmente quella inglese. Una volta trasferiti i pazienti, gli ambienti saranno completamente svuotati e sanificati. La riapertura del reparto avverrà solo quando la situazione sarà completamente sotto controllo.

Oggi  in Puglia sono stati registrati 11.427 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e 1.261 casi positivi: 586 in provincia di Bari, 76 in provincia di Brindisi, 103 nella provincia BAT, 112 in provincia di Foggia, 125 in provincia di Lecce, 248 in provincia di Taranto, 12 casi di residenti fuori regione. un caso di provincia di residenza non nota è stato  riclassificato e attribuito. Sono stati inoltre registrati 29 decessi: 4 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, uno in provincia BAT, 11 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto, un residente fuori regione. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.582.701 test, 112.274 sono i pazienti guariti e  33.668 i casi attualmente positivi. 

ArcelorMittal Italia conferma il numero massimo del nuovo ricorso alla cassa integrazione ordinaria per crisi di mercato per lo stabilimento siderurgico di Taranto: 8.128 dipendenti. È giunta poco fa la lettera dell’azienda ai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Usb, Ugl e alla rsu aziendale con la firma del direttore del personale, Arturo Ferrucci. La nuova cassa integrazione decorrerà dal 29 marzo per un periodo “presumibile”, dice l’azienda, di 12 settimane. La motivazione: “A causa dell’emergenza epidemiologica Covid 19 - scrive il direttore del personale - ancora in atto in tutto il territorio nazionale e internazionale, i cui effetti continuano ad avere riflessi in termini di calo di commesse e ritiro degli ordini prodotti, considerato altresì il parziale blocco di parte delle attività produttive, distributive, manifatturiere e commerciali”.       Ferrucci parla di un contesto “difficilissimo” anche per “la chiusura degli ordini e delle fatturazioni visto il drastico calo registrato in questi mesi dei volumi e di conseguenza delle attività produttive”.

   Tutto questo, afferma ArcelorMittal, fa sì che l’azienda si trovi “nella condizione di dover procedere ad una riduzione della propria attività produttiva”. ArcelorMittal ha avviato la cassa integrazione per crisi di mercato a Taranto già da luglio 2019, cioè pochi mesi dopo (novembre 2018) il suo arrivo come gestore in fitto rispetto a Ilva in amministrazione straordinaria. La cassa ordinaria da luglio sino a fine febbraio-primi di marzo 2020, è stata sempre chiesta per un numero massimo di 1.200 dipendenti, poi col ricorso alla cassa integrazione Covid e adesso con la ordinaria, i numeri sono significativamente aumentati coinvolgendo quasi tutta la forza lavoro di stabilimento. 

“Scuole chiuse ma movida libera. Il nuovo Dpcm sembra dire esattamente questo. Con una mano si chiudono le scuole e con l'altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi. Se si consente l’asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti. Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all'attuale. Anche oggi. Le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza. Gli stessi ragazzi che il Governo dice di voler preservare dai luoghi del contagio, consentendo la sospensione delle lezioni in presenza, vengono autorizzati ad affollare i luoghi della movida. Sinceramente così a non capire il senso delle norme non sono soltanto genitori, ragazzi e cittadini in genere, ma anche noi sindaci che rischiamo di diventare solo il bersaglio delle richieste di fare controlli senza averne neanche la competenza. Ci aspettiamo quantomeno una spiegazione visto che nessun componente dell'esecutivo presente oggi nella cabina di regia ha sollevato l'argomento né ha parlato di questa norma di liberalizzazione dell’asporto che si stava pensando di introdurre”. Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. 

Scuole chiuse alla frequenza in presenza In tre Comuni del Tarantino. A Martina Franca per consentire le vaccinazioni del personale e a Massafra e Maruggio per la situazione epidemiologica. Con un' ordinanza firmata oggi, il sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, ha disposto la chiusura degli istituti scolastici comprensivi e degli asili nido del Comune nei giorni previsti per la somministrazione del vaccino anti Covid in base al cronoprogramma predisposto dal Dipartimento di Prevenzione Asl Taranto. A Maruggio, invece, il sindaco Alfredo Longo ha firmato un’ordinanza “per la chiusura di tutte le scuole presenti sul territorio (infanzia, elementari, medie e superiori). Per una settimana - spiega Longo - le scuole a Maruggio rimarranno chiuse per evitare di far salire ancor di più la nostra piccola curva dei contagi. Rivaluterò domenica prossima se rinnovarla o meno.E se questo non basterà, la prossima settimana inizierò a chiudere anche le piazze ed a limitare gli orari di uscita”.

    A Massafra, infine, il sindaco Fabrizio Quarto ha prorogato sino all’8 marzo “la sospensione delle attività didattiche in presenza delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo e secondo grado, la sospensione delle attività degli asili nido e delle ludoteche, sia pubblici che privati, ricadenti nel territorio del Comune, con svolgimento dell’attività a distanza”. 

 di Ugo Lorusso 

Sanremo 2021 riparte dal vincitore dell'ultima edizione. Sarà Diodato con 'Fai rumore' ad aprire questa sera l'edizione numero 71 del festival. 

Ecco quello che l’artista ha scritto su fb “Tornare su quel palco dopo il trionfo dello scorso anno, dopo tutto ciò che mi è accaduto durante questi dodici mesi fuori dall’ordinario, sarà un grande onore.

 

E lo sarà anche perché, in un momento come questo, credo sia importante avere la possibilità di ritrovarsi, di passare del tempo insieme, di potersi sintonizzare sulle stesse emozioni, su un adesso comune.

 

Un anno fa quella canzone era qualcosa di intimo, personale e io stesso ero concentrato sul cercare di comunicare le mie sensazioni.

Oggi è un’altra cosa, qualcosa che non appartiene più solo a una mia intimità, ma anche a chi ha ritrovato lì dentro un pezzo della sua vita, a chi l’ha scelta per comunicare la propria presenza in questo tempo sospeso, a chi l’ha usata per abbattere i muri di silenzio, dentro e fuori. 

 

È una cosa che, in questi ultimi mesi, è accaduta a molte delle mie canzoni e questo è probabilmente il premio più importante che ho ricevuto. 

Per questo, so già che  non mi sentirò solo in quel teatro. Sentirò di essere insieme a tutti voi, con le vostre voci, e sarà un privilegio sentire di appartenere a un noi. 

 

Canteremo insieme Fai rumore e chissà, magari avremo modo di innamorarci ancora in questo altrove di questa vita meravigliosa. 

 

Grazie ad Amadeus e a tutti coloro stanno lavorando duramente, con incredibile attenzione, per creare un momento di unità, coesione, spettacolo, leggerezza, cultura.

 

Che sia una boccata di ossigeno, una energica spinta per un settore che soffre da troppo tempo e per il Paese tutto. “

 

 Comune di Taranto e Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, porto di Taranto, annunciano congiuntamente che la compagnia MSC Crociere ha confermato oggi l’approdo a Taranto, a maggio, della nave "MSC Seaside". L’unità ha oltre 153 mila tonnellate di stazza lorda ed una capienza massima normale di circa 5300 passeggeri. Per la prima volta a Taranto dopo una serie di scali tecnici, MSC - affermano Comune e Authority - “inaugura una nuova programmazione sulla rotta tirrenico-ionica grazie ad una delle sue unità più recenti ed evolute, anche dal punto di vista ambientale, capace di garantire il massimo degli standard anti-Covid a passeggeri ed equipaggio”.

 

“Per la prima volta - dichiarano ancora - sarà anche possibile per i passeggeri imbarcare nello stesso capoluogo ionico con evidenti ricadute positive per il sistema economico locale”. Per il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, “la rinnovata promozione territoriale, la rafforzata offerta in servizi ed eventi, in generale una articolata pianificazione amministrativa del Comune di Taranto stanno dando i primi significativi frutti”. “Taranto - prosegue Melucci - è tornata attraente per il mercato internazionale e siamo sicuri che insieme a tutti gli stakeholder locali faremo un grande lavoro per assicurare la piena soddisfazione di operatori e visitatori, di questa compagnia come delle altre già attese a Taranto per l'estate 2021”. Per il sindaco, l’approdo di MSC è “una delle sfide cruciali che abbiamo per consolidare un modello di sviluppo alternativo e sostenibile. Oggi - conclude è una giornata molto importante per Taranto”. “La conferma dell’inserimento del porto di Taranto nell’itinerario mediterraneo della "MSC Seaside" è una notizia meravigliosa - aggiunge il presidente dell'Authority portuale, Sergio Prete -. Nel 2017 ho avuto il privilegio ed il piacere di essere invitato alla cerimonia del varo ufficiale della nave a Monfalcone. Ringrazio la famiglia Aponte e il ceo Pierfrancesco Vago per aver scelto Taranto e il suo porto”. “Il recente cammino intrapreso dallo scalo verso la diversificazione delle funzioni e lo sviluppo dell’attività crocieristica sta producendo importanti risultati grazie alla forte sinergia con il Comune di Taranto ed il cluster portuale, oltre agli investimenti infrastrutturali e di marketing”, conclude il presidente Prete. 

“ArcelorMittal Italia dichiara che non si è verificato alcun cedimento della 'struttura refrattaria' dell’altoforno 2 e smentisce quanto riportato dalle fonti sindacali, del tutto privo di fondamento”. Così l’azienda siderurgica replica in una breve nota a proposito di quanto dichiarato, in una comunicazione ad ArcelorMittal Italia e ad Ilva in amministrazione straordinaria, da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Usb. Per ArcelorMittal, “il refrattario interno dell’altoforno, tra l’altro oggetto di un recente intervento di ripristino da parte di ArcelorMittal Italia tramite la tecnica di best practice nota come shotcrete, è nelle normali condizioni di esercizio”.

 La Regione Puglia ha dato il via libera all’attivazione dell’ospedale Covid alla Fiera del Levante. Il provvedimento è arrivato dopo la trasmissione al Dipartimento Salute del Piano di attivazione dell'ospedale da parte del Policlinico di Bari, che è stato chiamato a gestirlo. La Asl, dal canto suo, ha emesso parere igienico-sanitario favorevole, sulla scorta della documentazione tecnico-sanitaria inviata dal Policlinico. “Il Piano di attivazione - ha fatto sapere il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro - contiene una corposa documentazione che definisce le modalità operative della gestione della struttura da parte del Policlinico di Bari. Il documento è corredato da tutti gli interventi amministrativi, tecnici, strumentali, procedurali e gestionali che sono stati propedeutici e necessari ai fini dell'attivazione dell'ospedale”. La struttura nella Fiera del Levante è pronta per accogliere i pazienti ma restano criticità nell'individuazione del personale, con i sindacati che non condividono la strada seguita da Regione e Policlinico. Intanto domani, finisce il commissariamento dell'azienda universitaria e alla guida dovrebbe tornare Giovanni Migliore, il direttore che era stato sospeso dopo il coinvolgimento in un'inchiesta su decessi da legionella ed è stato reintegrato dal Tribunale del Riesame. 

 “Vi è stato un cedimento della struttura refrattaria dell'altoforno 2 a distanza di un solo mese della ripartenza e successivamente all'esecuzione degli interventi previsti dalle prescrizioni della Procura della Repubblica di Taranto”. Lo scrivono stasera i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Usb a Ilva in amministrazione straordinaria,società proprietaria degli impianti e committente dei lavori, e ad ArcelorMittal, gestore in fitto della fabbrica. Il refrattario è un rivestimento dell’altoforno. Nessuna conseguenza per il personale si è verificata.

 

 “L'azienda, al momento - dicono le sigle -, non ha chiarito alle organizzazioni sindacali quanto accaduto alla struttura dello stesso altoforno. Riteniamo  inammissibile che accada dopo un mese dall'avvio nonostante vi siano state anche delle attività specifiche ai refrattari di shot creet”. Fim, Fiom, Uilm, Usb affermano che “in più occasioni hanno rivendicato e denunciato un'assenza di programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria tale da determinare un aumento ingiustificato del personale, addetto alle manutenzioni, che puntualmente è collocato in cassa integrazione”. Per i sindacati, “la multinazionale, di fatto, ha una gestione della fabbrica basata principalmente sulla produzione giornaliera nel rapporto con la forza lavoro presente in fabbrica e trascura tutte le attività necessarie a garantire la sicurezza in termini ambientali ed impiantistici”. Per i sindacati, “il ruolo dello Stato diventa imprescindibile per cambiare radicalmente l'attuale gestione della fabbrica che rischia di compromettere il futuro ambientale, occupazionale e industriale del sito di Taranto”.

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