Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

Anche oggi in nel centro commerciale alla periferia di Taranto, 'Le porte dello Ionio', ex Auchan, avverranno le vaccinazioni anti Covid senza prenotazioni. Lo annuncia Asl Taranto. I residenti a Taranto e provincia dalle 8 alle 20, con accesso libero, potranno vaccinarsi nell’area parcheggio del centro commerciale predisposta per l’iniziativa. In particolare, oggi potranno accedere le persone con età compresa tra i 69 e i 79 anni, nate quindi tra il 1942 e il 1952. E' la prima volta che nel Tarantino un’area esterna di un centro commerciale è adibita alle vaccinazioni. 

L’accesso, spiega Asl Taranto, “non richiede prenotazione ed è riservato a cittadini che non si trovano in condizione di estrema vulnerabilità o con diversabilità grave. Il vaccino che sarà somministrato è AstraZeneca (Vaxzevria) fino ad esaurimento delle disponibilità giornaliere delle dosi. Saranno operative tre postazioni vaccinali in modalità drive-through”. Quindi, “chi desidera vaccinarsi approfittando di questa iniziativa, la prima nel suo genere - annuncia la Asl - potrà recarsi in auto presso il parcheggio del centro commerciale e tutte le fasi del vaccino saranno effettuate restando nel proprio mezzo. In ogni veicolo è consentito il numero massimo di tre persone ed è obbligatorio l’uso di mascherina, come da disposizioni anti Covid-19 vigenti. Sono state previste due vie di accesso al centro commerciale per facilitare maggiore ingresso di popolazione possibile”. All’imbocco al centro, personale Asl provvederà al controllo dei documenti di identità e dei requisiti tecnici e sanitari per accedere alla vaccinazione, valuterà se il consenso informato è correttamente compilato, provvedendo eventualmente con le integrazioni necessarie. 

E’ morto a causa del Covid Ninni Cannella, fotoreporter molto noto soprattutto in ambito sportivo. collega e amico di sempre. Originario di Francavilla Fontana ha collaborato per anni con diverse testate giornalistiche e le sue fotografie hanno raccontato le competizioni sportive, gli incontri, i personaggi. Aveva collaborato con diverse società calcistiche e ultimamente con il San Severo Calcio.

Risultato positivo al Covid dopo che le sue condizioni si erano aggravate  era stato ricoverato all’ospedale di San Giovanni Rotondo, lottando fino all’ultimo.

Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte dei colleghi e degli amici che ricordano la sua mitezza, il suo amore per lo sport, la sua instancabilita’.

"Chiedo scusa per gli errori che ho commesso, per le decisioni sbagliate, per quelle prese troppo tardi, per quelle non prese": lo scrive su facebook il sindaco di Bari (e presidente Anci) Antonio Decaro, commentando una foto, scattata in una via di Londra il 12 aprile, nella quale si vedono decine di persone sedute ai tavolini dei bar. "Io non riesco a crederci - ha scritto Decaro - Centinaia di persone per strada, sedute ai tavolini, quasi tutte senza mascherina. Sembrano scene da un’altra vita. Invece è semplicemente Londra. Dove qualche giorno fa le autorità scientifiche hanno dichiarato raggiunta l'immunità di gregge". "Mentre guardo questa foto mi scorrono veloci davanti agli occhi le immagini delle nostre strade vuote, della disperazione dei manifestanti in piazza in questi giorni, delle mie figlie chiuse nelle proprie stanze costrette a cercare i loro amici negli schermi di un cellulare o di un pc - ha proseguito - E mi sento triste, impotente, vorrei spaccare qualcosa, prendermela con qualcuno. E invece l'unica cosa che posso fare, io che rappresento un'istituzione, è prendermela con me stesso. E chiedere scusa a tutti voi, miei concittadini". Decaro ricorda che un sindaco non ha competenze in materia di vaccinazione, "o non può costringere le aziende farmaceutiche a rispettare gli accordi, o non può far funzionare gli ospedali o far ripartire l’economia", ma, allo stesso tempo, afferma di volersi assumere le sue responsabilità. "Con tutti i miei limiti, io ce l’ho messa tutta, ogni giorno, da tredici mesi a questa parte, per provare a fare il possibile per contrastare questa maledetta sciagura - ha scritto ancora - Ora i contagi stanno diminuendo e la campagna vaccinale finalmente sembra aver imboccato la strada giusta, ma io continuo a guardare questa foto e a chiedervi scusa. Perché quella è Londra e invece dovrebbe essere Bari, quella è Inghilterra invece dovrebbe essere Italia". 

 Oggi in Puglia, su 13.399 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus, sono stati registrati 1.537 casi positivi: 562 in provincia di Bari, 97 in provincia di Brindisi, 119 nella provincia BAT, 266 in provincia di Foggia, 161 in provincia di Lecce, 328 in provincia di Taranto, un caso di residente fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati inoltre registrati 50 decessi: 22 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 10 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.061.325 test,  160.424 sono i pazienti guariti e  51.594 sono i casi attualmente positivi.

In un vertice sulla emergenza Covid  tenuto in modalità video call con i sindaci e i vertici di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, ha evidenziato che “la situazione pandemica  a Taranto e in provincia presenta dati ancora preoccupanti,  superiori alla media nazionale,  in termini di contagio e di pressione sul sistema sanitario, che costringono questo territorio in "fascia rossa" ormai da diverse settimane”. Chiedendo ai sindaci il “rispetto delle misure normative  in atto”, il prefetto ha chiesto loro di “insistere nel trasmettere  alla popolazione il messaggio, oggi più importante che mai, di continuare ad osservare scrupolosamente le regole per contenere  la diffusione del contagio e tutelare la salute di tutti”. Questa, ha detto il prefetto,  è la “misura essenziale  anche al fine di accelerare le condizioni  per  il passaggio  alle più favorevoli  fasce di classificazione territoriale, con gli intuibili vantaggi anche per le categorie economiche”. Sul vertice, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha dichiarato che “registriamo comportamenti ancora non idonei, specie all'interno dei nuclei famigliari. Abbiamo particolare bisogno - ha proseguito - della collaborazione dei cittadini. Le piante organiche della Polizia Locale e delle forze dell'ordine sono ormai stressate al massimo, specie perché adesso abbiamo da presidiare anche il flusso presso gli hub vaccinali". "Andiamo incontro alla stagione estiva e dobbiamo evitare che la curva dei contagi continui a salire - ha rilevato il sindaco  di Taranto -. Noi abbiamo chiesto alla Prefettura di compiere una valutazione su possibili nuove risorse umane per il sistema dei controlli, ma ci rendiamo conto delle difficoltà. Senza comportamenti adeguati da parte di tutti - ha concluso Melucci - la ripartenza rischia di ritardare, è bene tenerlo presente".

"ll Governo non potrà restare muto con i cittadini ancora a lungo, accordo di programma subito sull'acciaieria di Taranto". Lo dice il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, dopo l'ingresso dello Stato con Invitalia in ArcelorMittal che verrà ridenominata con la nuova societá Acciaierie d'Italia. Per Melucci, "oltre a pagare i debiti di ArcelorMittal, lo Stato italiano, che ora sembra formalmente essersi ripreso il timone dello stabilimento siderurgico di Taranto, saldi i suoi debiti con la comunità ionica". "Chiediamo al Governo di mostrare le carte ai cittadini. Vogliamo sapere subito quale modello industriale Invitalia ha il mandato di realizzare - afferma il sindaco di Taranto -. Chiediamo risposte al ministro Cingolani sul tema delle bonifiche straordinarie.Aspettiamo che il ministro Carfagna convochi il tavolo del Cis Taranto. Abbiamo chiesto al ministro Giorgetti di istituire un tavolo per l'accordo di programma sul futuro dello stabilimento e della sua relazione con la città". "Torniamo a segnalare al ministro Speranza - prosegue il sindaco Melucci - che la valutazione del danno sanitario è un obiettivo ancora assente tra le dichiarazioni ufficiali che stanno circolando". Melucci chiede inoltre se "il ministro Franco ha pensato di dare voce al territorio nella nuova governance del sito ionico?" E ancora, sostiene Melucci, "vogliamo capire quali strumenti il Ministro Orlando stia verificando per il bacino di lavoratori diretti e indiretti". Per il sindaco, "Taranto è delusa e stanca, ma i versamenti e le mozioni delle ultime ore non spostano di una virgola la nostra resistenza".

Invitalia ha infatti sottoscritto l’aumento di capitale di Am InvestCo Italy, la società affittuaria dei rami di azienda di Ilva in amministrazione straordinaria. La sottoscrizione del capitale, riferisce una nota, è avvenuta in attuazione dell’accordo di co-investimento tra Arcelor Mittal Holding, Arcelor Mittal Sa e Invitalia, già comunicato al mercato lo scorso dicembre, finalizzato ad avviare una nuova fase di sviluppo ecosostenibile dell’Ilva di Taranto.

 

In particolare, si legge nel comunicato, Invitalia, su incarico del governo italiano, ha sottoscritto, con i contributi in conto capitale assegnati dal ministero dell’Economia e delle Finanze, azioni ordinarie per un importo di 400 milioni di euro e, a seguito dell’adesione all’aumento di capitale, acquisisce il 50% dei diritti di voto di Am InvestCo Italy che assumerà la denominazione “Acciaierie d’Italia Holding Spa”.

   "L’operazione di co-investimento da parte di Invitalia in Am InvestCo Italy, secondo logiche, criteri e condizioni di mercato, ha una valenza di iniziativa strategica a sostegno delle imprese e dell’occupazione nel Mezzogiorno, al fine di rilanciare e riconvertire, in chiave 'green', il sito siderurgico dell’Ilva, coerente con la strategia, governata dalla Commissione europea, di garantire all’Europa 'zero emissioni' entro il 2050", conclude la nota. 

Oggi in Puglia, a fronte di  13.362 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus, sono stati registrati 1.867 casi positivi: 681 in provincia di Bari, 97 in provincia di Brindisi, 113 nella provincia BAT, 391 in provincia di Foggia, 172 in provincia di Lecce, 397 in provincia di Taranto, 6 casi di residenti fuori regione, 10 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati inoltre registrati 39 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, uno in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.047.926  test, 158.805 sono i pazienti guariti. e 51.726 sono i casi attualmente positivi.

Sul mancato incidente sul lavoro verificatosi stamattina nell’acciaieria 2 del siderurgico ArcelorMittal a Taranto, i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm - con i propri rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori, rls - hanno scritto all’azienda chiedendo un incontro. “Ci risulta che una parte di impianto - dicono i sindacati -, nella fattispecie l’attrezzo trasporto lance, si è staccato ed è caduto da diversi metri di altezza nelle immediate vicinanze di alcuni lavoratori di ditte terze operanti nella zona”. “Tale dinamica, per come si è sviluppata, avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche evitate solo per un puro caso” osservano le sigle metalmeccaniche. “Chiediamo quindi - è l’invito rivolto dalle sigle ad ArcelorMittal - di avere immediate risultanze delle riunioni di coordinamento per le attività svolte, dei permessi di accesso impianti dei lavoratori terzi coinvolti e soprattutto dello stato manutentivo dell’attrezzatura precipita al suolo”. 

Mister Laterza: “Meglio nel secondo tempo, dovevamo vincere e lo abbiamo fatto; noi non dobbiamo pensare agli altri ma procedere gara dopo gara. Tissone: “Vinto contro una squadra di qualità; quando mancano poche partite alla fine ogni punto diventa pesante; noi siamo consapevoli della nostra qualità. Ringraziamo i tifosi per l'affetto, noi scendiamo in campo per loro.”

 

 

 

di Andrea Loiacono

 

 

 

 

 

Il Taranto batte il Nardò con una rete al 61' del difensore Antonio Guastamacchia sugli sviluppi di calcio d'angolo, conquista la quarta vittoria consecutiva e conferma il suo primato in classifica con 51 punti in classifica con sette lunghezze di vantaggio rispetto al Casarano a sua volta vittorioso 0-1 a Francavilla in Sinni. Ricordiamo che ai salentini restano due gare da recuperare mentre il Taranto deve recuperare la sfida contro l'Aversa, in programma per il ventotto Aprile.

 

 

 

Mister Laterza per questa sfida deve fare a meno di diversi giocatori a partire dal difensore centrale Rizzo per squalifica, al suo posto al centro della difesa a quattro si posizione l'ex Acireale Amedeo Silvestri. Anche Ferrara alza bandiera bianca e al suo posto viene arretrato sulla corsia di di sinistra Versienti. A centrocampo, vista l'indisponibilità di Marsili la coppia centrale è composta da Diaby e Tissone con Nicolas Rizzo ai lati. In avanti il tandem Diaz-Serafino.

 

 

 

Nel Nardò dell'ex centrocampista rossoblu Ciro Danucci grande assente è il bomber Caputo, con lo svedese Tornos e l'argentino Dorado inizialmente in panchina. Ad agire da punta è un altro ex rossoblu Francesco Potenza. Capitano della formazione granata è Francesco De Giorgi il quale ha indossato in passato la maglia rossoblu in lega pro. Il Nardò è reduce da un lungo stop a causa del Covid. Arbitro dell'incontro è il Sig. Raimondo Borriello di Arezzo. Taranto in divisa completamente bianca, Nardò con una sgargiante divisa granata. Il Taranto batteil calcio d'inizio, al 5' serve Falcone che crossa al centro ma Serafino non ci arriva di un soffio. Il Taranto esercita una pressione territoriale soprattutto a centrocampo con Diaby e Tissone abili nel pressing e nelle geometrie. Al 15' però il Nardò si affaccia in avanti con Nicolao e guadagna due angoli consecutivi. Al 22' Rizzo serve Falcone che calcia alto sulla traversa di Milli, pochi istanti dopo Rizzo non si intenede con Serafino. Al 26' il Nardò è pericoloso con Potenza che dalla sinistra dribla due avversari e mette in mezzo ma non ci arriva nessuno. Il Nardò finisce in attacco la prima frazione conquistando il quarto angolo. Nel complesso termina una prima frazione senza grosse emozioni.”

 

 

 

La seconda frazione ha inizio con il Taranto che preme il piede sull'acceleratore . Al 54' Diaby, tra i migliori in campo, serve Nicolas Rizzo che calcia alto. Al 55' mister Laterza cerca di svoltare la gara con gli inserimenti di Alfageme per Serafino e di Mastromonaco per Rizzo. Il Taranto ricomincia a premere e sfiora il vantaggio con un traversone di Boccia che viene spazzato sulla linea della porta di Milli. Al 57' c'è un bel cross di Mastromonaco sul quale si avventa Falcone che di testa impensierisce severamente Milli che si rifugia in angolo. Al 59' viene ammonito Mastromonaco per fallo su Palazzo.

 

 

 

Al 60' Alfageme viene anticipato da De Giorgi provvidenzialmente in angolo. Sugli sviluppi dello stesso, Guastamacchia sfrutta un'indecisione di Milli per ribadire in rete per il vantaggio del Taranto. Al 64' entra Gonzalez al posto di Guastamacchia vittima di crampi. Al 71' Danucci inserisce lo svedese Tornos per Trinchera. Al 75' esce Falcone per Vincenzo Corvino. All'80' Corvino riceve palla sulla sinistra e tira a giro ma Milli para bene. Lo stesso Corvino sfiora il gol un minuto dopo con un tiro forte ma centrale. All'85' nel Taranto esce Diaz ed entra Matute.

 

 

 

All'89' il Nardò avrebbe l'occasione per pareggiare con Dorado che però sul cross rasoterra di Potenza spedisce di poco fuori. Al 92' Matute serve Mastromnaco che al posto di tirare da ottima posizione prova a servire Corvino e l'azione sfuma. Dopo sei minuti di recupero l'arbitro fischia la fine e tutta la squadra rossoblu va a festeggiare sotto la curva nord in un abbraccio virtuale con i tifosi del Taranto. Domenica il Taranto sarà di scena a Fasano.”

 

 

 

Queste le dichiarazioni di mister Laterza: “Si è trattato di una sfida complicata contro una squadra qualitativa anche nei singoli. Nel primo tempo abbiamo lasciato loro qualche giocata con Potenza e tendevamo a lanciare troppo la palla verso le punte. Nel secondo abbiamo giocato meglio e potevamo sfruttare qualche occasione in più per arrotondare il punteggio. Dovevamo vincere e o abbiamo fatto, non siamo noi a doverci preoccupare degli avversari altrui, dobbiamo andare avanti concentrati gara dopo gara. Marsili ha subito una piccola distorsione alla caviglia nei giorni scorsi, in più Rizzo ha dimostrato spirito di sacrificio giocando con un problemino al ginocchio e sono contento che si sia messo a disposizione. Al posto di Marsili hanno giocato altri ragazzi che non hanno fatto sentire la sua assenza, è chiaro che Max per noi rappresenta tanto, è il nostro capitano, un giocatore dalle qualità tecniche e morali importanti per questa rosa. Ora affronteremo tre trasferte e sono concerto sotto un certo punto di vista perché la gara contro l'Aversa del 28 ci consentirà di non rompere troppo il ritmo.”

 

 

 

Ferando Tissone che ha indossato la fascia di capitano commenta così il risultato e alcune fasi della gara: “Oggi abbiamo disputato una gara che ha messo in luce le nostre qualità. Il Nardò è avversario di qualità che soprattutto nel primo tempo ci ha messo in difficoltà ma alla fine siamo riusciti a vincere. Oggi ho indossato la fascia di capitano ma anche quando non la indosso mi sento un leader di questo gruppo. Quando mancano dieci partite al termine della stagione ogni singolo punto e ogni palla diventano fondamentali. In qualsiasi squadra abbia giocato mi sono messo sempre a disposizione ricoprendo più ruoli, trequartista o mediano non cambia; l'importante è che vinca la squadra. Noi calciatori scendiamo in campo per le nostre famiglie e per i tifosi che amano questo sport quanto noi, sono la nostra forza. Chiunque sta rendendo al meglio perché qui c'è un gruppo fantastico. La mia condizione fisica è cresciuta molto era normale che all'inizio non potessi essere al massimo in qualsiasi ruolo. Ora mi sento molto meglio e cercherò di esserlo sempre di più, lavorando per le prossime partite. Siamo una squadra non solo che produce gioco e a tratti bella da vedere ma anche una squadra tosta da affrontare. La serie D la conosco poco ma è importante per me non pensare a quello che ho fatto in passato ma a quello che ci auguriamo di poter fare il prossimo anno.”

 

 

 

“Il legale Usb, Mario Soggia, ha consegnato ad ArcelorMittal un testo con ulteriori spiegazioni e chiarimenti in merito al lavoratore Riccardo Cristello che l’azienda nei giorni scorsi ha licenziato per un post sui social. Non abbiamo avuto ancora alcuna risposta da ArcelorMittal, pur essendosi aperto stamattina un canale di dialogo. Come Usb confermiamo quindi per oggi  il mantenimento del presidio davanti alla direzione del siderurgico e saremo a Roma per un altro presidio sotto la sede del ministero del Lavoro”. Lo annuncia  Usb a proposito del licenziamento di Taranto. 

Accompagnato dall’avvocato del sindacato Usb, Mario Soggia, Riccardo Cristello, il dipendente ArcelorMittal licenziato, è stato a colloquio ieri mattina con i rappresentanti dell’azienda. Il colloquio è avvenuto mentre era in corso a Taranto lo sciopero, con presidio davanti alla direzione, indetto da Usb contro il suo licenziamento. “Ieri - ha dichiarato il coordinatore del sindacato Usb, Franco Rizzo - siamo stati  qui davanti a protestare contro l’ingiusto licenziamento.  Il nostro avvocato ha accompagnato Riccardo Cristello dentro l’azienda visto che questa ha chiesto al lavoratore in via preventiva, per essere reintegrato, di ammettere pubblicamente di aver sbagliato”.     Cristello è stato licenziato da ArcelorMittal per un post che il dipendente ha pubblicato sulla propria bacheca social relativo ad una fiction televisiva. Cristello aveva replicato affermando di non poter ammettere una cosa che non ha fatto. 

Dopo la richiesta di un contatto da parte dell'azienda, ha spiegato Rizzo - ieri mattina si è tenuto l’incontro tra l’avvocato Mario Soggia, legale Usb, e il lavoratore.

    Per Riccardo Cristello, presente al presidio di oggi dell’Usb, si tratta delal prima esperienza di questo genere  : Purtroppo per me così forte, perché io, in anni, non ho subìto nemmeno un richiamo. Non mi sarei mai aspettato arrivare ad una situazione del genere - ha aggiunto il lavoratore licenziato - e mi sarei aspettato prima un colloquio per parlare". Come si chiuderà questa vicenda? "Sono ottimista, spero si chiuda bene. Spero che mi reintegrino direttamente”. Al momento però c’è silenzio 

Pagina 296 di 914