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Giornale di Taranto - Giornalista1

 l Consiglio comunale di Taranto ha attribuito a Patrick Zaki il riconoscimento di cittadino onorario di Taranto e ieri sera luci accese a Palazzo di Città per difendere i diritti civili. Le luci del Municipio rimarranno illuminate per aderire alla campagna nazionale “Una luce per Patrick” lanciata dall’associazione Ali, Autonomie locali italiane. L'iniziativ Ia - si evidenzia - cade proprio nel giorno in cui il Consiglio Comunale di Taranto ha votato favorevolmente per la cittadinanza onoraria al giovane studente dell’Università di Bologna, di origini egiziane, detenuto da più di un anno senza il diritto a un processo equo. 

 

 "Invochiamo la libertà per Patrick – dichiara il sindaco di Taranto,  Rinaldo Melucci – sommando la voce della nostra amministrazione alle tante altre che in questi mesi si sono spese affinché fosse riconosciuto il diritto civile del giovane egiziano a manifestare liberamente le proprie idee". "La cittadinanza onoraria - afferma il sindaco di Taranto - è un altro passo di questo percorso, iniziato a febbraio con l’esposizione sulla facciata di Palazzo di Città del “Ritratto di parole dedicato a Patrick Zaki”. Lo chiediamo anche ai nostri concittadini: mettete alle vostre finestre una candela, servirà a ricordare - conclude Melucci - che la violazione dei diritti fondamentali dell'uomo non può mai essere giustificata, capita o consentita". 

Saranno aperte da lunedì 10 maggio le prenotazioni delle vaccinazioni anticovid per la fascia 59-50 anni, a partire dai 59enni in ordine progressivo per età, come da indicazioni del Commissario straordinario per l’emergenza covid. La campagna vaccinale della Puglia si articola dalla prossima settimana su più livelli: priorità ai cittadini con fragilità che vengono vaccinati da medici di medicina generale e centri di cura specialistici; somministrazione delle seconde dosi nei tempi previsti dalle circolari ministeriali; completamento delle fasce over60 negli hub e centri vaccinali; avvio delle prenotazioni dai 59 ai 50 anni, gradualmente in ordine di età. Ad oggi sono 1.494.887 le dosi di vaccino anticovid somministrate in Puglia. Oltre 11.500 le somministrazioni eseguite nei centri della Asl Bari. In particolare sono state inoculate 5.152 prime dosi e 6.371 seconde suddivise tra over 80, over 70 e 60-69enni. Nell’hub Fiera del Levante sono state eseguite 1.256 somministrazioni, mentre i medici dell’assistenza primaria ne hanno effettuate 5.305 (2.719 prime e 2.586 seconde).

 

Il direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, stamane ha incontrato gli operatori di alcuni hub vaccinali dell’area Nord Barese e della Murgia, a Corato, Bitonto, Grumo Appula e Altamura: “Dobbiamo ringraziare – ha detto - medici, infermieri, amministrativi e volontari per lo sforzo straordinario che stanno compiendo quotidianamente”. Negli ultimi sette giorni, i centri vaccinali ASL – con il contributo dei medici di medicina generale - hanno superato le 71mila vaccinazioni. Al Policlinico di Bari nella giornata di oggi sono stati vaccinati circa 750 pazienti con immunodeficienze secondarie di gastroenterologia, reumatologia e soggetti diabetici. Per l’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari da sabato a lunedì sono previste più di 700 somministrazioni (prime e seconde dosi) per i pazienti in cura. In utlimo, sono 119560 le dosi di vaccino somministrate nella Asl Bt, di cui 86016 prima dosi e 33544 seconde dosi. Oggi è cominciata anche la somministrazione delle seconde dosi per i pazienti rari e i loro familiari che hanno ricevuto Pfizer: fino a domenica saranno vaccinati in 800. Intanto continua la somministrazione delle seconde dosi e la vaccinazione dei pazienti fragili: a Trani domani nell'hub PalaAssi i medici di medicina generale somministreranno circa 900 vaccini ai loro assisti fragili.

La Puglia il prossimo 10 maggio passa in zona gialla. I numeri sono in miglioramento. “L'incidenza è diminuita – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco -: in tutte le province, in questo momento, siamo al di sotto di quella che era la soglia di allerta di 250 su 100mila abitanti”. Anche il tasso di occupazione dei posti letto in Puglia “si sta avvicinando alla soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per i posti in bassa intensità di cura. E l'Rt è sotto l'1. Quindi diciamo tutti gli indici epidemiologici si stanno dirigendo in una situazione di rischio sempre più bassa”, ha aggiunto Lopalco. Ciò che preoccupa “è il segnale che eventualmente una zona gialla può dare alla popolazione. Ricordiamocelo – ha detto l’assessore -: zona gialla non vuol dire liberi tutti. In questo momento ci sono ancora tante persone in ospedale, ci sono ancora in circolazione tante persone positive, portatori del virus, magari anche asintomatiche”. Quindi, “dobbiamo continuare ad avere gli stessi livelli precauzioni che abbiamo avuto nei giorni scorsi, a prescindere da quella che poi sarà la classificazione del rischio da parte del Ministero”, ha concluso Lopalco.

Oggi in Puglia, a fronte di11.686 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus, sono stati registrati 870 casi positivi: 221 in provincia di Bari, 95 in provincia di Brindisi, 100 nella provincia BAT, 163 in provincia di Foggia, 172 in provincia di Lecce, 117 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, un caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito. Sono stati inoltre registrati 20 decessi: 4 in provincia di Bari, uno in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.297.340 test, 190.368 sono i pazienti guariti e 44.637 sono i casi attualmente positivi. 

Dopo l'utile netto record di 2,3 miliardi di dollari nel primo trimestre, la multinazionale dell’acciaio ArcelorMittal conferma che “a seguito della formazione di una partnership pubblico-privata con Invitalia, ArcelorMittal Italia verrà deconsolidata a partire dal secondo trimestre 2021. La nuova società Acciaierie d’Italia opererà in modo indipendente con propri piani di finanziamento”. Quanto al bilancio 2020 di ArcelorMittal Italia, non si hanno ancora indicazioni. Dovrebbe essere approvato prossimamente, intorno a metà maggio, prima dell’insediamento del nuovo cda che vedrà come presidente di Acciaierie d’Italia Franco Bernabé, espressione della componente pubblica insieme a Stefano Cao, già ad Saipem, e Carlo Mapelli, docente del Politecnico di Milano ed esperto di siderurgia. Inoltre, a metà maggio è atteso anche il responso del Consiglio di Stato (udienza fissata il 13 maggio) circa la conferma o meno della sentenza di febbraio scorso del Tar Lecce che ha ordinato lo spegnimento degli impianti dell’area a caldo di Taranto in 60 giorni. Sentenza impugnata a Palazzo Spada da ArcelorMittal, Ilva in amministrazione straordinaria, Invitalia e ministero della Transizione ecologica (ex Ambiente).

    Lo scorso anno ArcelorMittal Italia ha chiuso il bilancio 2019 con una perdita di 865,9 milioni di euro rispetto ad una perdita di 5,5 milioni di euro dell'esercizio 2018, che riguardava però solo due mesi di operatività (novembre e dicembre 2018, ArcelorMittal Italia é infatti subentrata a Ilva in amministrazione straordinaria, prendendo in fitto gli impianti dell’acciaio, l’1 novembre 2018). Secondo fonti interpellate da AGI, i conti 2020 di ArcelorMittal Italia dovrebbero essere andati meglio rispetto al profondo rosso del 2019, le perdite dovrebbero essere state ridotte, con situazioni migliori soprattutto nel secondo e terzo trimestre dell’anno. 

 

 Lo stesso direttore delle Risorse umane di ArcelorMittal Italia, Arturo Ferrucci, in un incontro di qualche mese fa con i sindacati, disse esplicitamente che il terzo trimestre 2020 si era chiuso quasi in pareggio. Ma va anche osservato che il 2020 per ArcelorMittal Italia è stato un anno caratterizzato da bassissima produzione (poco più di 3 milioni di tonnellate a Taranto, un record storico negativo), diversi impianti fermi, tra cui l’altoforno 2 e l’acciaieria 1, ed un elevato utilizzo della cassa integrazione Covid, con punte che hanno raggiunto le 4mila unità a fronte di 8.200 dipendenti diretti di Taranto. Quest’anno i piani prevedono che l’ex Ilva faccia 5 milioni di tonnellate, obiettivo di produzione impegnativo tanto più che l’altoforno 4, uno dei tre operativi a Taranto, è attualmente fermo e lo resterà sino a fine maggio. Ferma, perché collegata, anche l’acciaieria 1. Quindi c’è meno produzione di ghisa da trasformare poi in acciaio. 

    Sul bilancio della corporate, Aditya Mittal, direttore esecutivo di ArcelorMittal cheif, ha dichiarato: "Operativamente, abbiamo avuto un inizio d'anno molto positivo. Stiamo assistendo - ha proseguito Mittal - a una continuazione delle dinamiche di mercato positive del quarto trimestre e abbiamo costantemente riportato la produzione in linea con la ripresa della domanda, supportata da bassi livelli di scorte lungo la catena del valore”. Per Aditya Mittal, “le nostre priorità per il resto dell'anno e oltre, sono chiare: mantenere un vantaggio competitivo in termini di costi; crescere strategicamente attraverso progetti ad alto rendimento in mercati ad alta crescita”. Aditya Mittal ha infine rilevato che “il primo trimestre di quest'anno è stato il nostro più forte in un decennio. Sebbene questo sia naturalmente uno sviluppo molto gradito dopo un 2020 altamente impegnativo, siamo consapevoli - ha rilevato Mittal - che il Covid continua a essere una sfida per la salute in tutto il mondo”. 

Oggi in Puglia, a fronte di 12.351 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus, sono stati registrati 1.171 casi positivi: 434 in provincia di Bari, 99 in provincia di Brindisi, 112 nella provincia Bat, 123 in provincia di Foggia, 169 in provincia di Lecce, 236 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti. Sono stati, inoltre, registrati 12 decessi: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.273.761 test, 186.819 sono i pazienti guariti e 46.486 sono i casi attualmente positivi.

 l’Istituto sperimentale zooprofilattico di Puglia e Basilicata ha individuato due casi di variante indiana del Covid su cittadini indiani rientrati in Puglia dal loro Paese. Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco. L’Istituto, inoltre, ha isolato il virus in laboratorio: questo significa che si possono analizzare più dettagliatamente le caratteristiche della variante e soprattutto si può verificare l’efficacia dei vaccini nei confronti di questa variante.

Oggi in Puglia, a fronte di 13.803 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus, sono stati registrati 1.028 casi positivi: 317 in provincia di Bari, 105 in provincia di Brindisi, 140 nella provincia Bat, 89 in provincia di Foggia, 196 in provincia di Lecce, 169 in provincia di Taranto, 8 casi di residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati, inoltre, registrati 34 decessi: 7 in provincia di Bari, 9 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 12 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.261.410 test, 185.526 sono i pazienti guariti e 46.620 sono i casi attualmente positivi.

Con un utile netto di 3,5 milioni di euro, +4 per cento, ed un patrimonio netto a 59 milioni, +7 per cento, l’assemblea della Banca di credito cooperativo di San Marzano (Taranto) ha approvato oggi il bilancio 2020. L’assemblea si è svolta a porte chiuse ed i soci hanno partecipato a distanza esprimendo il proprio voto attraverso il rappresentante designato, il notaio Maurizio Monti. Bcc San Marzano, circa 2300 soci, attiva da 65 anni, presente nelle aree Taranto e Brindisi, è uno dei 77 istituti di credito del raggruppamento Cassa Centrale.

 

Approvata la distribuzione del dividendo ai soci pari al 3% sul capitale versato. Emerso in assemblea che il CET 1 Ratio raggiunge quota 26,3 %, “ben al di sopra - è stato spiegato - dei requisiti regolamentari e della media delle banche italiane (15,5%), come anche del credito cooperativo (18,1%)”. La raccolta complessiva segna una crescita del 19%, attestandosi a 681 milioni di euro, mentre gli impieghi a sostegno dell’economia reale raggiungono quota 313 milioni di euro con un incremento del 13% rispetto al 2019. Per il presidente della Bcc San Marzano, Emanuele di Palma, “i risultati del 2020 testimoniano quanto le Banche di credito cooperativo e la nostra banca in particolare siano riuscite non solo a reagire, ma anche a diventare protagoniste della resilienza alla crisi e della costruzione di nuove premesse per il rilancio delle comunità di riferimento”. All’AGI di Palma dichiara che “lo stato attuale dell’economia territoriale è di grande difficoltà perché non siamo usciti ancora dall’emergenza Covid. Le prospettive sono tutte legate al Recovery Plan e alle risorse che saranno investite sull’area nei prossimi anni. L’aspettativa è che questo sia realtà nel giro di mesi, non di anni”. “Abbiamo quindi due filoni - afferma di Palma -, uno assolutamente contingente, cioè  la necessità che il virus molli la presa per avere una stagione estiva quasi normale per le attività del turismo, dell’accoglienza e dei servizi, e l’altra meno immediata, che intendiamo nella fase autunnale, di partenza degli investimenti del Recovery Plan per una ripresa più robusta per quanti attiene l’indotto della grande industria”. 

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