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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

La CGIL di Taranto e il sindacato di categoria della Funzione Pubblica esprimono profonda preoccupazione per il repentino peggioramento della vertenza Cittadella della Carità.

L’apprensione è figlia dell’ultima notizia raccolta nell’ambito della riunione svoltasi oggi pomeriggio in Task Force Occupazione della Regione Puglia.

In quella sede – afferma Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL di Taranto – abbiamo appreso dalla viva voce dei responsabili del Dipartimento Salute della Regione che già ieri, con posta certificata, sarebbero stati revocati, con effetto immediato, gli accreditamenti per la clinica e gli ambulatori.

Una decisione che sarebbe scaturita dalle violazioni sulle norme antiincendio e dall’accertata violazione delle norme in materia di tutela e salute sui luoghidi lavoro, a loro volta prodotto dell’incertezza, già denunciata più volte dal sindacato, sul Piano Industriale e soprattutto sull’istanza di composizione negoziata della crisi giacente al Tribunale di Taranto,

Era la cronaca di una morte annunciata su cui più volte abbiamo tentato di accendere i riflettori – sottolinea il segretario generale della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo – e che oggi si tramuta in uno tsunami che travolge lavoratori ma anche pazienti e cittadinanza.

Sono infatti 95 i lavoratori afferenti alle due strutture revocate e circa 30 i pazienti immediatamente coinvolti nella sospensione immediata delle attività in clinica.

Domani svolgeremo insieme alla CISL un’assemblea dei lavoratori all’interno della Cittadella, ma è chiaro – dice ancora Sardelli – che questa situazione andrà gestita in maniera completamente diversa, perché è l’assenza di chiarezza e trasparenza che ci ha condotto sin qui e ora a pagare sono 95 famiglie.

In un territorio in cui la risposta ai bisogni di salute e assistenza è in affanno è innegabile che la nostra preoccupazione riguarda anche i risvolti sociali della vertenza della Fondazione Cittadella della Carità, che per ora tocca Clinica e Ambulatori – dice D’Arcangelo – ma in assenza di risposte adeguate anche sul fronte della sicurezza degli ambienti di lavoro e degenza (antincendio e dispositivi di sicurezza) rischia di compromettere anche il futuro della RSA L’Ulivo dove attualmente sono ospitati 80 pazienti.

In quel caso – continua Sardelli – si tratterebbe di fronteggiare il rischio di perdita d’occupazione per ulteriori 56 unità.

Ora la Fondazione Cittadella della Carità avrebbe 10 giorni per presentare controdeduzioni, ma nel frattempo lo stato di agitazione del personale continua.

 

Ventidue misure cautelari sono state notificate questa mattina dalla Polizia di Stato a Taranto per i reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti ed estorsione. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Taranto su richiesta della Procura. Delle 22 persone colpite dal provvedimento, 17 sono destinatarie della misura della custodia cautelare e 5 invece dell’obbligo di firma presso gli uffici della polizia giudiziaria. L’operazione della Polizia di Stato è scattata all’alba, ha impiegato decine di agenti e anche un elicottero che ha sorvolato a lungo a bassa quota le aree della città. 

C’è una Taranto che appare e un’altra che si svela solo a chi sceglie di scoprirla nell’intimo, scendendo di alcuni metri nel suo cuore più profondo. È la Taranto sotterranea degli ipogei, con il suo mondo antico tutto da attraversare I visitatori potranno muoversi in un percorso affascinante, tra gli ambienti sotterranei più significativi di quella che un tempo fu l’Acropoli greca. Tutto questo nella “Notte bianca degli ipogei”, in programma nei giorni 23 e 30 marzo, dalle 19 alle 24. Dieci ipogei aperti in contemporanea, in via straordinaria, e un unico biglietto per visitarli. Tutto in una sera. Un’iniziativa targata Taranto Grand Tour che, ancora una volta, accende i riflettori sulla città vecchia del capoluogo ionico. Alcuni degli ipogei privati, fruibili per l’occasione, si trovano al di sotto dei palazzi nobiliari. Attraverso questo itinerario tra i vicoli più e meno conosciuti di Taranto vecchia si potranno ammirare tagli di cava e blocchi di età greca, resti di strutture romane e medievali.

«Sin dall’età greca – spiegano gli organizzatori - si è cavato il banco roccioso dell’attuale città vecchia, ottenendo così non soltanto materiale da costruzione per gli edifici superiori, ma anche i cosiddetti ipogei e cioè ambienti sotterranei utilizzati per i più svariati scopi: produttivi, abitativi, cultuali o come ricoveri per animali». Il progetto nasce dalla volontà di creare un prodotto turistico innovativo che parte dalla valorizzazione di attrattori culturali messi in rete. E non è tutto: per i più tecnologici è prevista la fruizione con Google maps per godere del circuito, ma sarà possibile utilizzare anche mappe cartacee che saranno distribuite all’arrivo. Infine, una novità assoluta: il coinvolgimento dei ragazzi della città vecchia che avranno un ruolo attivo nell’accoglienza di visitatori e turisti, presidiando i luoghi selezionati nell’itinerario. Ogni sito sarà inoltre presidiato da personale specializzato per offrire informazioni sulle origini e sulla storia delle aree sotterranee presenti.

Saranno visitabili gli ipogei dei Palazzi Galeota, Ulmo, Spartera, Stola, Antonelli, Barion Santamato, della casa natia di Sant’Egidio Maria da Taranto, di Sant’Agostino, di Piazza Duomo e dell’hotel San Andrea degli Armeni. Sabato 30 prevista l’apertura di altre aree ipogeiche.

Un altro elemento importante è che non si tratta di una visita guidata di 5 ore, ma ognuno potrà liberamente decidere quanto trattenersi in ogni ipogeo. «Recandosi all\'Info Point il giorno dell\'iniziativa – fanno sapere gli organizzatori - i visitatori riceveranno un ticket con cui accedere ai vari ipogei tracciati in una mappa cartacea e un’altra virtuale, di cui verrà fornito link, per raggiungere in autonomia i vari siti tramite geolocalizzazione. In questo modo si potrà iniziare la visita di alcuni ipogei, poi fermarsi per la cena e riprendere il tour in seconda serata. In totale libertà».

Biglietto simbolico al costo di 5 euro, gratuito per i minori di 12 anni. Info: 388/7848371. Prenotazione on line al link https://bit.ly/3IkRCH8. È possibile effettuare il pagamento anche di persona durante l\'iniziativa presso l\'Info Point Taranto in Piazza Castello.

 

 

Nessuna schiarita per l’indotto dell’autotrasporto che lavora con Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva. Ieri una delle sigle di categoria, Casartigiani, ha annunciato che gli autotrasportatori associati riprendono l’assemblea permanente. Da oggi, lunedì 18 marzo fino al prossimo venerdì 22, presenziano dalle 6.30 alle 19 con i loro mezzi davanti alla portineria C dello stabilimento Acciaierie d\'Italia di Taranto.

    “Le aziende sono giunte al limite della sopportazione - dice Casartigiani - a complicare ulteriormente il loro stato di salute, oltre al mancato pagamento dei crediti, si aggiungono anche gli avvisi di fermo amministrativo dall\'Agenzia delle entrate. Una situazione ormai allo stremo in cui gli autotrasportatori hanno le mani legate, perché se da un lato avanzano ancora liquidità, dall’altro non possono più far fronte ai pagamenti. Criticità che Casartigiani sta denunciando da tempo e a oggi sembrerebbero ancora inascoltate”. 

Il 15 marzo, insieme alle associazioni Aigi e Confapi, che rappresentano l’indotto delle imprese appaltatrici, Casartigiani ha scritto ai commissari dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie, Quaranta, Fiori e Tabarelli, e al nuovo direttore generale Cavalli, chiedendo di “essere convocati con urgenza al fine di definire ogni dettaglio in merito” per “non incorrere in possibili fraintendimenti”.

    In quella sede le associazioni hanno manifestato la “volontà di riprendere le attività produttive” con “una ripartenza congiunta e progressiva”, ma anche sollevato il problema costituito dalle “incessanti telefonate ricevute dagli associati” da parte di Acciaierie, con “richieste di ripresa lavorativa mentre eravamo ancora in attesa di un incontro fattivo e risolutivo”.

    Dall’attesa per un confronto al riavvio della protesta, il passo, almeno per Casartigiani, è stato brevissimo. Quest’associazione è stata la prima a fermarsi e a non assicurare il trasporto dei prodotti per conto di Acciaierie. Casartigiani ha infatti cominciato il sit in davanti alla fabbrica il 2 gennaio, sit-in che successivamente è stato interrotto ma che non ha portato gli autotrasportatori a riprendere a lavorare per l’ex Ilva. A oggi, gli associati di Casartigiani sono due mesi e mezzo che hanno fermato qualsiasi attività nei confronti del siderurgico in quanto attendono garanzie sia sui crediti maturati con la gestione societaria precedente all’amministrazione straordinaria, scattata dal 20 febbraio, sia sui nuovi ordini di lavoro da parte dei commissari. Anche Aigi, che rappresenta la maggiore fetta dell’indotto ex Ilva, pur manifestando volontà di tornare a lavorare, è tuttavia in attesa di incontrare i commissari per sapere come saranno regolati smaltimento dei crediti pregressi e gestione delle nuove fatture. Insieme alla penuria di materie prime, alla bassissima produzione di acciaio e alla necessità di risorse finanziarie, l’indotto inattivo è uno dei problemi principali dei commissari di Acciaierie, visto che l’attività delle imprese appaltatrici è essenziale su una serie di fronti: ripristino di impianti, manutenzioni, pulizie industriali, trasporti. Da rilevare che anche il personale di diverse aziende chiede ai propri datori di lavoro di tornare a lavorare. A favore dei crediti dell’indotto, Sace ha attivato una linea di 120 milioni, finalizzata ad acquisire tali pendenze. Altri 100 milioni Sace gli ha resi disponibili ai commissari per i crediti che vanta la società. 

Capuano:\"Avremmo meritato di vincere ma diamo comunque i meriti al Sorrento.\" 

 

Di Andrea Loiacono

 

Dopo la sconfitta in quel di Castellammare arriva un altro mezzo passo falso per il Taranto,  questa volta contro il Sorrento dell\' ex Enzo Maiuri. Una partita bloccata soprattutto nel primo tempo con poche occasioni da gol. Nella ripresa la formazione ionica si è resa più pericolosa soprattutto con De Marchi che ha sprecato incredibilmente una ghiotta palla gol. Queste le parole del tecnico del Taranto Ezio Capuano nel post gara: \"Abbiamo disputato una buona partita con tante occasioni da gol e avremmo meritato di vincere. Nel secondo tempo ho provato anche a inserire le due punte con Bifulco alle spalle per muovere la loro difesa. Il Sorrento ha fatto una partita di compattezza, ma noi meritavamo di vincere. Domenica scorsa e oggi abbiamo fatto due grandi prestazioni ma non sono arrivati i tre punti. Qualche giocatore come Matera e Calvano era stanco e l\' ho sostituito, da alcuni mi aspettavo di più. Mi aspettavo anche che il Sorrento palleggiatore di più ma era chiaro che ci temevano perché siamo una squadra forte. Con tutto che loro erano bassi abbiamo creato diverse occasioni. A Demarchi non posso rimproverare nulla, così come a tutta la squadra. Orlando secondo me è devastante a gara in corsa ma anche lui oggi era sottotono. Simeri ha fatto una grandissima partita e ogni partita sta sempre meglio. Adesso recuperiamo le forze e pensiamo al Brindisi.

Tre morti e tre feriti in un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio nel Tarantino sulla statale 100. Lo scontro è stato tra due auto ed è avvenuto all’altezza dello stesso punto dove alcuni mesi fa avvenne un altro grave incidente nel quale morirono tre militari dell’Esercito che rientravano a Taranto. 

 Una Bmw ed una Peugeot sono le due auto coinvolte nell’incidente stradale nel Tarantino, nel quale hanno perso la vita due donne e un ragazzo. I feriti sono invece una coppia ed un bambino. L\\\'incidente è avvenuto in prossimità di Mottola, in un tratto della statale ormai contrassegnato da alta pericolosità visto il rilevante numero di incidenti e vittime sinora verificatosi. Sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e team del 118. Non ancora accertate le cause dell’incidente. L’allarme è stato lanciato dagli automobilisti di passaggio.

Un ragazzo di 31 anni e due ragazze di 23 sono le vittime dell’incidente. Si è trattato di un frontale tra due auto secondo una prima ricostruzione. Tra i tre feriti vi è invece un uomo di 50 anni. Intanto, Vincenzo Di Gregorio, presidente di commissione alla Regione Puglia, ha dichiarato che “da mesi, a seguito dell\'incessante susseguirsi di incidenti gravi e mortali su quel tratto di strada, abbiamo chiesto all\'Anas un piano di misure urgenti per migliorare la viabilità e la sicurezza di questa importante e strategica arteria stradale. Sono state promesse l\'installazione di autovelox, l\'allargamento della carreggiata, la posa in opera di spartitraffico sui tratti più pericolosi e a più alta densità di traffico. Tutto questo in attesa del raddoppio della Statale tra Mottola e Massafra. A tutt\'oggi, però, nulla è stato fatto e, purtroppo, sulla statale 100 si continua a morire” osserva Di Gregorio.

 

   “Abbiamo il dovere di fermare questa carneficina, altrimenti saremo tutti responsabili - prosegue -. Per questo chiedo che l\'assessore regionale ai Trasporti convochi con urgenza un tavolo permanente con i vertici dell\'Anas e con i comuni interessati per studiare un piano di misure da attuare immediatamente. Serve un\'unità di crisi che finalmente affronti e fermi questa strage di vite umane sulla statale 100”. 

Lo sport non ha età e la tenacia, la forza di volontà, la passione premiano sempre. Ed è seguendo questa strada che l\'atleta tarantino

Federico Pignatelli, categoria M 80,  ha ottenuto il Titolo di CAMPIONE ITALIANO nelle distanze dei 1500 e 3000 metri nel CAMPIONATO ITALIANO MASTER DI ATLETICA LEGGERA INDOOR tenutosi ad Ancona il 22 e 23 febbraio.

L\' AKROPOLIS FITNESS CLUB, dove l\'atleta si allena regolarmente,  esprime grande ammirazione per questo bellissimo risultato.

Lu.Lo. 

Dopo la schiarita di Sace che ha attivato due linee di credito (100 milioni per i commissari e 120 per i fornitori), Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria ha rinnovato l’invito alle imprese affinché tornino al lavoro dopo due mesi di assenza. Alcune aziende hanno già manifestato disponibilità. Le sigle Aigi, Confapi e Casartigiani hanno scritto ai commissari dell’amministrazione straordinaria Quaranta, Fiori e Tabarelli e al direttore generale Cavalli, chiedendo di “essere convocati con urgenza al fine di definire ogni dettaglio in merito” per “non incorrere in possibili fraintendimenti”. Le associazioni manifestano “volontà di riprendere le attività produttive” con “una ripartenza congiunta e progressiva”, ma parlano anche di “incessanti telefonate ricevute dagli associati” da parte di Acciaierie, con “richieste di ripresa lavorativa mentre eravamo ancora in attesa di un incontro fattivo e risolutivo”. “Aspettiamo il confronto con i commissari. Un primo approccio dovremmo averlo col commissario Fiori - dichiara Fabio Greco a capo di Aigi dopo l’assemblea di ieri con gli associati -. Dobbiamo sederci al tavolo e capire come avverrà la ripartenza. Sappiamo che chiedere sui nuovi ordini un acconto e il pagamento a 30 giorni non è normale, perché di solito il pagamento è regolato a 60-90 giorni, ma vista la nostra condizione, il fatto che non abbiamo ossigeno e che il pregresso è in attesa di regolarizzazione, cerchiamo quantomeno di accorciare i tempi. Siamo in emergenza. Poi, man mano che la situazione si normalizza e si comincia a pagare il vecchio, intendo quello pre amministrazione straordinaria, si rientrerà nella normale contrattualistica in base alle attività”. “Valuteremo attentamente il provvedimento - sostiene Giacinto Fallone per gli autotrasportatori di Casartigiani -, certi che le parti ci convocheranno al più presto. Le aziende continuano a perdere liquidità e sono poco fiduciose verso le istituzioni. Auspichiamo, quindi, che questi strumenti possano essere, una volta per tutte, la salvezza delle nostre pmi, visto che finora le tutele sono state pari a zero”. “Ora i crediti delle imprese dovranno essere certificati dall’amministrazione straordinaria, cosa che non ha fatto la precedente gestione societaria” dice infine Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto.

- Dopo la schiarita di Sace che ha attivato due linee di credito (100 milioni per i commissari e 120 per i fornitori), Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria ha rinnovato l’invito alle imprese affinché tornino al lavoro dopo due mesi di assenza. Alcune aziende hanno già manifestato disponibilità. Le sigle Aigi, Confapi e Casartigiani hanno scritto oggi ai commissari dell’amministrazione straordinaria Quaranta, Fiori e Tabarelli e al direttore generale Cavalli, chiedendo di “essere convocati con urgenza al fine di definire ogni dettaglio in merito” per “non incorrere in possibili fraintendimenti”. Le associazioni manifestano “volontà di riprendere le attività produttive” con “una ripartenza congiunta e progressiva”, ma parlano anche di “incessanti telefonate ricevute dagli associati” da parte di Acciaierie, con “richieste di ripresa lavorativa mentre eravamo ancora in attesa di un incontro fattivo e risolutivo”. “Aspettiamo il confronto con i commissari. Un primo approccio dovremmo averlo col commissario Fiori - dichiara Fabio Greco a capo di Aigi dopo l’assemblea di ieri con gli associati -. Dobbiamo sederci al tavolo e capire come avverrà la ripartenza. Sappiamo che chiedere sui nuovi ordini un acconto e il pagamento a 30 giorni non è normale, perché di solito il pagamento è regolato a 60-90 giorni, ma vista la nostra condizione, il fatto che non abbiamo ossigeno e che il pregresso è in attesa di regolarizzazione, cerchiamo quantomeno di accorciare i tempi. Siamo in emergenza. Poi, man mano che la situazione si normalizza e si comincia a pagare il vecchio, intendo quello pre amministrazione straordinaria, si rientrerà nella normale contrattualistica in base alle attività”. “Valuteremo attentamente il provvedimento - sostiene Giacinto Fallone per gli autotrasportatori di Casartigiani -, certi che le parti ci convocheranno al più presto. Le aziende continuano a perdere liquidità e sono poco fiduciose verso le istituzioni. Auspichiamo, quindi, che questi strumenti possano essere, una volta per tutte, la salvezza delle nostre pmi, visto che finora le tutele sono state pari a zero”. “Ora i crediti delle imprese dovranno essere certificati dall’amministrazione straordinaria, cosa che non ha fatto la precedente gestione societaria” dice infine Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto.

<Nell\\\'ambito del Festival delle Culture, abbiamo assistito a momenti di profonda emozione e riflessione. L\\\'incontro pubblico con le scuole e i progetti di accoglienza per ricordare la strage della Mecnavi ha visto una grande partecipazione, segno dell\\\'impegno della nostra comunità nel non dimenticare per non ripetere gli errori del passato.

Il cuore dello spettacolo La Gru ha pulsato forte, toccando le corde più intime dell\\\'anima. Quest\\\'opera teatrale, ispirata a un tragico evento nel porto di Taranto, ci ha ricordato l\\\'importanza vitale della Sicurezza sul Lavoro.

Questi momenti di commemorazione devono rafforzare il nostro impegno a promuovere la sicurezza e a proteggere la vita di ogni lavoratore.

Ringraziamo l\\\'associazione Opportunità alla Pari di Taranto per l\\\'energia e la bellezza del loro spettacolo.>

Con queste parole l\\\'organizzazione della prestigiosa rassegna culturale che da 17 anni si tiene a Ravenna da marzo a luglio, a cura dell\\\'amministrazione comunale, ha salutato l\\\'associazione Opportunità alla Pari che ha presentato a Ravenna la performance teatrale LA GRU, scritta da Luisa Campatelli, interpretata da Tiziana Risolo con la regia di Alfredo Traversa.  Le due città sono legate simbolicamente dal dramma delle morti sul lavoro 

<Sono parole toccanti che ci riempiono di orgoglio - ha dichiarato Sabrina Pontrelli, presidente dell\\\'associazione di promozione sociale - soprattutto per l\\\'occasione che ci è stata data di portare a Ravenna uno spaccato della realtà tarantina.>

La grande industria che fa da sfondo alla tragedia che si è consumata sulla gru al porto di Taranto, le problematiche su ambiente e salute ma soprattutto la condizione delle donne, quelle in particolare a cui tocca il peso della vita all\\\'indomani della tragedia sono i temi affrontati sul palco delle Artificerie Almagià, dove sono intervenute l\\\'assessora del comune di Ravenna con deleghe al lavoro, politiche di genere, associazionismo e immigrazione, Federica Moschini, la segretaria generale della Cgil della provincia di Ravenna, Marinella Melandri e la responsabile dei servizi per l\\\'immigrazione, Giovanna Santandrea che hanno ricordato la Tragedia Mecnavi, del 13 marzo 1987, quando 13 operai alcuni dei quali al loro primo giorno di lavoro, morirono intrappolati nella stiva della nave. 

<Non pensate che queste problematiche siano tanto lontane da voi, solo perché Taranto è una città distante da Ravenna - ha detto la sindacalista della città capitale del mosaico rivolgendosi agli studenti degli istituti superiori presenti in sala - anche nel porto di Ravenna ci sono tante gru proprio come quelle del porto di Taranto e la tragedia che avete appena visto rappresentata su questo palco potrebbe toccare da vicino ciascuno di noi più di quanto pensiate. Il tema della sicurezza sul lavoro così ben evidenziata dalla pièce teatrale, mette in luce la necessità di mantenere elevata l\\\'attenzione su questo fronte.>

Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte dell\\\'autrice Luisa Campatelli che ha commentato: <portare la testimonianza di Taranto a Ravenna attraverso questo testo è stato per me momento di forte impatto emotivo. Quest\\\'opera scava nel profondo dell\\\'animo femminile e sono contenta che questo sia stato compreso. Al termine dello spettacolo, vedere i ragazzi ammutoliti, alzarsi in piedi, mi ha fatto capire che il messaggio era arrivato dritto al cuore di tutti e ringrazio l\\\'associazione Opportunità alla Pari perché oramai lavoriamo in perfetta sintonia su tematiche che ci trovano completamente d\\\'accordo. Con l\\\'attrice Tiziana Risolo meravigliosa interprete e il regista Alfredo Traversa abbiamo intrapreso un percorso che attraverso il teatro sollecita riflessioni. Con La Gru abbiamo portato sul palcoscenico la tragedia ma anche il sogno nel contrasto tra la macchina industriale e i bellissimi uccelli che si riposavano sulle sponde dello Ionio.>

Al termine dell\\\'incontro l\\\'associazione ha omaggiato il comune di Ravenna con prodotti tipici del territorio ionico e la giornata si è conclusa con un \\\"arrivederci\\\" da parte di tutti alla prossima edizione del Festival delle Culture.

Lu.Lo. 

Schiarita per due impianti importanti dei Giochi del Mediterraneo, l’evento sportivo internazionale in programma a Taranto da fine agosto a primi di settembre del 2026 con circa 4mila atleti attesi da 26 Paesi dell’area mediterranea. La svolta si è avuta nel corso di una riunione tra il commissario di Governo per i Giochi, Massimo Ferrarese, l’ad della società pubblica Sport e Salute (incaricata della progettazione), Diego Nepi Molineris, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Sciolto soprattutto un nodo significativo: nei 18 mesi di lavori preventivati per la completa ristrutturazione dello stadio, il Taranto Calcio potrà continuare a giocare le partite del campionato. Individuate infatti le soluzioni tecniche che permetteranno la coesistenza delle attività di cantiere con quelle agonistico-sportive. Per effetto di una serie di integrazioni progettuali, dalle demolizioni alle coperture della struttura, il costo del progetto dello stadio - capienza 21mila spettatori - è passato dai 28 milioni inseriti masterplan (ma riferiti al documento preliminare di progettazione) ai 45 stimati ora, anche se si prevede che si possa arrivare a 50 milioni. Nel corso della ristrutturazione, che partirà con i primi lavori a fine campionato per esplicarsi, una volta finita la gara di appalto, da novembre 2024 in poi, la capienza dello stadio sarà ridotta a 4mila spettatori. Rivisto e potenziato anche il progetto dell’impianto polivalente Ricciardi che ora é attestato a 16 milioni. 

 “Stiamo lavorando tutti per cercare di risolvere i problemi e non è cosa facile, abbiamo definito le questioni relative allo stadio e al PalaRicciardi, e la società pubblica Sport e Salute sarà al nostro fianco non solo per la progettazione delle opere, ma anche come centrale di committenza per il lancio della gara di appalto” ha detto il commissario Ferrarese. Mentre il sindaco Melucci ha affermato che “ora di auguriamo che il Governo potrà essere sensibile verso le nuove esigenze del Comitato organizzatore per adeguare il masterplan generale alle aspettative e alle esigenze tecniche di una vetrina internazionale fondamentale per la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Il Comune di Taranto ha precisato che per “le situazioni tecniche di emergenza, ovvero per motivi di sicurezza che dovessero sopraggiungere lungo il cantiere, l\'Amministrazione comunale manterrà l\'impegno di garantire in subordine l\'uso in convenzione dell\'impianto pubblico di Brindisi”. L’ad di Sport e Salute, Nepi Molineris, ha scandito i tempi che da ora in poi attendono la società, 2 mesi per completare il progetto dello stadio, 4 per organizzare e bandire la gara di appalto e 18 di lavori, “tempi - ha detto Nepi Molineris - che devono essere scolpiti sulla nostra pelle”. L’ad della società del Mef ha infine dichiarato che sarà donato a Taranto un play ground chiamato “Illumina\" e rappresenterà “concretamente il contratto sociale tra giovani e anziani. Sarà un luogo di sport e di inclusione generazionale, dove sarà possibile praticare diverse discipline come ad esempio l\'arrampicata, lo skate, il basket 3x3, la ginnastica dolce e che preveda spazi di incontro e di aggregazione. Con ‘Illumina’ - ha detto Nepi Molineris - vogliamo anche a Taranto, così come in diverse città d’Italia, lanciare, attraverso lo sport, un messaggio per noi importante di inclusione”. 

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