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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

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I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Manduria hanno arrestato, per inosservanza degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza cui era sottoposto, MICCOLI Daniele, 34enne, originario di Sava, di fatto domiciliato in Avetrana.

I militari, durante i consueti controlli del territorio, insospettiti dalla velocità di marcia di una BMW decidevano di bloccare l’auto e controllare gli occupanti. A  bordo del mezzo, condotto dal MICCOLI Daniele, per altro sprovvisto di patente di guida poiché mai conseguita, vi era anche la sua compagna.

L’uomo, già conosciuto ai militari operanti, veniva dichiarato in arresto per aver violato le prescrizioni imposte dalla misura della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di Avetrana e, terminale le formalità di rito, su disposizione del PM di turno dott.ssa Daniela PUTIGNANO, tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.


 

 

 Sarà consegnato l'8 marzo nella giornata dedicata alle driver Ladies. L'idea delle sorelle Milva e Anita Carelli.

Un evento dedicato alle donne di ippica e di sport. Sarà una giornata speciale quella che la Sifj, società di corse dell'ippodromo Paolo VI, sta organizzando per la riunine di corse di martedì 8 marzo.

In occasione della Festa della Donna, l'ippodromo si vestirà di rosa per celebrare l'“altra metà del cielo” in grande stile. Per l'aspetto prettamente ippico, sarà organizzato un trofeo nazionale riservato alle Ladies, sull'esempio del campionato italiano organizzato fino a qualche tempo fa. La Sifj sta già raccogliendo adesioni da tutta Italia, nonostante la concomitanza con altre riunioni di crose, soprattutto al nord.

La “chicca” della giornata sarà il Premio “Redini d’argento”, un rinoscimento che sarà assegnato a cinque donne dello sport tarantino emerse negli ultimi anni neille rispettive discipline sportive.  L’idea è naturalmente delle sorelle Milva ed Anita Carelli, dirigenti e proprietarie dell’Ippodromo Paolo VI, due donne impegnate e capaci di consolidare e proiettare verso il futuro una delle strutture più belle della città di Taranto.  Due imprenditrici in grado di guidare,  anche a livello nazionale, il destino di uno sport, l’ippica , intriso nel loro DNA, un amore trasfuso nelle loro vene dal padre Donato Carelli,  ancora oggi un punto di riferimento per questo sport. Due donne in grado di tenere le redini di un’azienda, in maniera amorevole ma sempre lungimirante.

Ed ecco come le redini, propaggine del braccio che conduce al cavallo, in una simbiosi tra guidatore e lo stesso animale, strumento di guida ma anche codice di comunicazione, diventano icona di forza, coraggio, tenacia, passione, intraprendenza, fatica e capacità di superamento degli ostacoli.

La voglia di dedicare un premio alle donne nella giornata dell’8 marzo, nasconde tutte queste motivazioni. Due donne che hanno fatto della grinta, della capacità creativa e della forza il loro modus operandi, premiano altre donne che nello sport, grazie alle stesse doti ed alla grande passione ed abnegazione, si sono distinte ottenendo risultati personali e di squadra eccellenti.

Un premio, “Redini d’argento” (una statuetta che raffigura proprio le redini dei drivers), alle donne dello sport,  ai mille sacrifici, ai lunghi giorni d’allenamento, alla grinta messa per risalire dopo ogni caduta. Le donne, straordinarie atlete anche nella vita,  per questo esempi encomiabili.

Le cinque premiate saranno tutte tarantine che in giro per l’Italia e spesso per il mondo portano in alto i colori di Taranto, città e territoria carica di un passato prestigioso, di certezza del presente difficile e di speranza di un futuro di rivincite.

Inoltre, le cinque “donne eccellenti” tarantine da premiate diventeranno premiatrici, consegnando i trofei alle amazzoni che nella giornata dell’8 marzo si sfideranno all’ippodromo, con la classe e la lealtà che le distingue. Un momento di sport che si preannuncia di grande caratura, un suggello di notevole levatura morale che ribadisce la straordinaria forza del mondo femminile.

I nomi delle cinque premiate saranno resi noti nei prossimi giorni, così come l'elenco definitivo delle partecipanti al Trofeo dedicato alle Ladies. La suspence è d'obbligo, per un evento che è destinato a laciare un segno nello sport tarantino e non solo e che potrebbe diventare un appuntamento fisso del ricco cartellone dell'ippodromo Paolo VI.


 

Giuseppe Massafra (Segretario Generale CGIL): “Attenzioneremo ancora di piùgli episodi denunciati da Andrea Lumino”

 

Considero le minacce subite da Andrea Lumino (ndr. segretario della Slc Cgil di Taranto, fortemente impegnato sulla questione Teleperformance), che in piena sintonia con la mission del sindacato, chiede rispetto sulle condizioni di lavoro in un settore quale quello dei call center,- dice Giuseppe Massafra, segretario generale della Cgil Ionica -  la cartina di tornasole dell’imbarbarimento di un mercato spesso in mano a interessi forti che non gradiscono che si faccia luce su alcuni aspetti e di certo non digeriscono l’interferenza scomoda dei rappresentanti sindacali.

La nostra battaglia sui diritti, che in questi giorni ci vede impegnati anche nelle assemblee per la Carta Universale dei Diritti dei lavoratori, ci porta pertanto nuovamente al fianco di Andrea e della SLC CGIL che con le loro denunce, dai call center che si avvalgono di manodopera irregolare e sottopagata, ai call center che delocalizzano il servizio, anche in presenza di commesse pubbliche (come nel caso del servizio di riscossione crediti che il Comune di Taranto affida in sub appalto a Poste Italiane, che a sua volta delocalizzazione in Albania), alzano il velo al di sotto del quale si nascondono condizioni di grave sfruttamento e irregolarità diffuse ai danni di lavoratori e pesanti interessi economici.

Il sindacato continuerà a battersi per rivendicare migliori condizioni di coloro che lavorano, in tutti i settori e continuerà a contrastare ogni forma di illegalità che si avvale del ricatto lavorativo per perseguire interessi particolari.

Le minacce e gli “avvertimenti”che hanno riguardato Andrea Lumino riguardano tutti noi e pertanto non fanno altro che convogliare tutta la forza della confederazione verso un fenomeno che attenzioneremo sempre di più, evitando il pericolo di un caso isolato o archiviabile.

Su questo confermiamo tutto il nostro impegno riservandoci di approfondire ancora meglio tutte le questioni e gli interessi in campo.


 

 

 

IN OCCASIONE DELLA "XXVII GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA GUIDA TURISTICA" DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016 ORE 11.00 VISITA GUIDATA AL MArTA

"Gli Ori di Taranto": visita dedicata alle prestigiose oreficerie di età ellenistica presso il MArTA.

Visita guidata al costo del solo biglietto d'ingresso : € 5.00 – Riduzione € 2.50 – Ingresso gratuito fino ai 18 anni, senza maggiorazione della visita guidata.

Appuntamento alle ore 11.00 presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA

ATaranto - Via Cavour, 10

Visita guidata dalla dott.ssa Elisa Amati (socio ASSOGUIDE PUGLIA).

Prenotazione obbligatoria via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

 

 

Anche se la primavera non è ancora alle porte, molte piante sono già in fiore, dando problemi a chi soffre di allergie. Grazie alle temperature primaverili di questi giorni, i pollini sono arrivati precocemente e in alte concentrazioni proprio nel bel mezzo dell'epidemia di influenza, creando non pochi problemi alle vie respiratorie a chi è stato colpito da entrambi i problemi contemporaneamente. Intanto l'influenza ha continuato a diffondersi nel corso della sesta settimana dell'anno. Nella sesta settimana, dall' 8 al 14 febbraio, sono stati 371.400, per un totale dall’inizio della sorveglianza di circa 2.346.000 casi. Marche, Provincia Autonoma di Trento, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio le Regioni maggiormente colpite. I bambini sono più toccati degli adulti. L'epidemia sta seguendo l'andamento registrato nell'inverno 2014-2015, quando il picco a questo punto della stagione non era ancora stato raggiunto. Lo dicono i dati inviati all’Istituto Superiore di Sanità dai medici “sentinella” (Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta) e raccolti nel database on line Influnet, gestito dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene opportuno diffondere per metterci in guardia.

 

Si avverte con tutta evidenza l’importanza della prossima tornata elettorale perché a giusto motivo, da essa, se ne fanno discendere il futuro di Grottaglie e le ragioni di speranza per la vita dei suoi cittadini.

Sebbene ogni rinnovo amministrativo porti con sé i medesimi auspici, questa circostanza appare molto più carica per gli impegni che avrà dinanzi il nuovo governo e che riguardano le attese non più procrastinabili dei grottagliesi nel quadro di un possibile, maggiore impulso che i fatti stanno costruendo per il polo logistico aeroportuale e quello aerospaziale e che vedono Grottaglie capofila, al centro di occasioni favorevoli che la città non può e non deve assolutamente mancare di cogliere.

Si attende perciò una classe dirigente che, con sicuro spirito di servizio, sia in grado di essere protagonista vincente delle importanti prossime vicende, sia per quanto riguarda la sua vocazione agricola, che per quella ceramica e per quella industriale dopo l’insediamento di Alenia. Una classe dirigente che sia nelle condizioni di affrontare e gestire con competenza e determinazione i progetti di uno sviluppo che questa città attende da tempo e che merita.

La condizione principale perché ciò possa accedere è che tutti, nel senso più ampio del temine, facciano corpo unico per il miglior risultato e che la politica sappia svolgere il suo ruolo a servizio del bene comune, abbandonando ogni protagonismo di parte personale o di gruppo, scegliendo, con piena consapevolezza dei bisogni urgenti di questa città, le opportunità che si stanno presentando o che si dovranno saper suggerire ed accompagnare.

La proposta maturata nell’ambito del centrosinistra della candidatura di Pierluigi Di Palma, accolta con favore dalla compagine dell’attuale maggioranza politica cittadina, deve far accantonare ogni residuo dubbio a fare corpo unico e suggerire di evitare, in questa fase, di aggrapparsi a liturgie di partito che si invocano di celebrare ad occasioni alterne secondo calcoli ambigui.

In questa circostanza serve riscoprire ed esercitare l’appartenenza di gruppo per l’obiettivo del più efficace risultato per il futuro migliore di questa nostra città.

 

 

 


 

 

 

Martedi in consiglio consigliere il Presidente Emiliano rispondendo ad una interrogazione sistema di allerta ‘wind days’ presentata dal consigliere del M5S, Marco Galante, ha dichiarato che: “Il dato oggettivo è che a Taranto si continua a morire per inquinamento: sono a rischio i lavoratori, sono a rischio i cittadini  ed è per questo che i tarantini non possono più aspettare il Governo Renzi.”


Interviene in merito il consigliere pentastellato di Ginosa: “I tarantini non possono più aspettare nè Renzi, nè Emiliano, nè nessun altro politico del PD - dichiara Galante - un partito che finora ha pensato solo alla salute delle banche. Le dichiarazioni di Emiliano sono di per sè inaccettabili dal momento che da un lato ammette la pericolosità di quella fabbrica e dall’altra se ne lava le mani scaricando le responsabilità sul governo guidato dal suo stesso partito. Proprio lui - prosegue - che ha fatto una campagna elettorale affermando che “se si fosse dimostrato che l’ILVA è incompatibile con la salute dei tarantini, l’avrebbe chiusa”: quanti altri morti servono al presidente della Regione? Emiliano ha il dovere di tutelare la salute dei pugliesi e lo può fare iniziando a creare un’alternativa di sviluppo e occupazionale sul territorio. Non c’è bisogno di aspettare il Governo o la magistratura. I cittadini  - conclude - hanno bisogno di un governo regionale che si prenda le proprie responsabilità per realtà come quella dell’ILVA di Taranto o della Centrale Enel di Cerano: si convochi subito una commissione regionale per creare da subito un’alternativa e vigilare sul processo di acquisizione in corso.”


 

Lo rivela uno studio effettuato dall'Associazione Lavoro&Welfare.

 

Crisi e CIG, Dicembre 2015, una ripresa lenta ha caratterizzato tutto il 2015, si sono ridotte le ore di CIG sul 2014, ma c’è ancora molto cammino da fare.

L’anno 2015 ha segnato una netta inversione di tendenza nella crisi, verso una ripresa produttiva con una conseguente riduzione delle ore di CIG rispetto al 2014 (-35,64%).

È questo un dato positivo ed incoraggiante che non deve impedirci di guardare più attentamente la dinamica in atto e i problemi che porta con sé.

Primo aspetto: la ripresa è ancora lontana dalla situazione ante crisi. Confrontando questi valori emerge un netto miglioramento rispetto alla fase acuta della crisi (2010), con  una riduzione di ore di CIG del -43,73%, mentre rispetto al periodo migliore (2007) vi è ancora una forte differenza per tornare a quei valori, alla luce dell’incremento del +355,69

.Secondo aspetto:  Le ore di Cigs (Cassa integrazione speciale) seguono una linea diversa dalle ore di CIG generali, dove il totale delle ore resta più alto e costante, non segue simmetricamente la curva delle ore di CIG totali, segno di un miglioramento della situazione in generale ma di un costante stato di difficoltà nella struttura industriale.

 Terzo aspetto: le causali dei decreti di Cigs rivelano una sostanziale stagnazione dei processi di crisi.

E’ evidente che per un incremento significativo dei livelli occupazionali, ci vorrà un aumento produttivo, prima di riassorbire la riduzione di orario e poi  aumentare l’occupazione. Possiamo considerare questa fotografia la porta di uscita dalla crisi profonda, e nei prossimi mesi vedere come evolverà. Ma affinché ci sia una evoluzione positiva, bisogna intervenire positivamente verso la struttura industriale e i suoi aspetti di crisi strutturale, che è il messaggio più esplicito che ci lasciano gli otto anni di crisi che (speriamo) siano alle nostre spalle. In esplicito nel 2015 si è avuto un volume medio mensile intorno ai 55 milioni di ore, con una tendenza alla riduzione che è maturata a partire dal mese di ottobre.     Si è confermato e si stabilizzato un livello di riduzione delle ore di CIG intorno al -35%, ricorrente sin da gennaio 2015.

 

La tendenza della congiuntura economica.

 

Nel periodo gennaio-novembre 2015 gli indicatori segnalano un aumento dell’attività produttiva rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una produzione industriale a +1,1%, e sul fatturato +0,6%.

A giugno bene l’export con un +5% con un saldo positivo nei primi sei mesi di 18,5 miliardi. Nel trimestre settembre-novembre 2015 la dinamica congiunturale delle esportazioni in valore torna positiva (+0,4%). Nei primi 11 mesi del 2015 la crescita delle esportazioni in volume è stata pari al 2%

Il volume delle ore di CIG nel 2015 determina l’assenza di attività produttiva (zero ore) per potenziali 320 mila posizioni lavorative. Questi lavoratori in cassa integrazione a zero ore nel 2015 hanno perso oltre 8.000 euro al netto delle tasse, mentre il volume complessivo dei salari (incidendo anche sul PIL) si è ridotto di oltre 2 miliardi e 590 milioni di euro netti per i lavoratori coinvolti nei periodi di CIG.

Restano sempre insignificanti le richieste di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell’impresa, solo il 6,38% sul totale dei decreti, nel 2014 erano il 5,42%. Nella maggioranza delle crisi aziendali sono troppo pochi gli interventi attivi, la situazione ristagna, le crisi aziendali vengono continuamente solo costatate ma nella quasi totalità dei casi non vengono avviati interventi strutturali.

 

La permanenza nel proprio posto di lavoro, trova la sola risposta dalla alta attivazione dei contratti di solidarietà, con l’effetto che la crisi viene suddivisa tra i lavoratori ma non superata, in attesa di tempi migliori. Questo quadro resta lo specchio del limite attuale del nostro Paese, dove la debolezza del sistema produttivo impedisce una ripresa più sostenuta e dove per un suo rilancio ci vogliono investimenti e risorse da ricavare da tutte quelle inefficienze che nel “Paese diffuso” continuano a rigenerarsi costantemente.

 

Nel 2015, rispetto al 2014, la riduzione è del -35,64% con 677.321.936 ore di CIG.

 

I settori più in difficoltà e con più ore richieste restano il settore Meccanico (in riduzione -35,16%), il settore del Commercio (in riduzione -48,00%), il settore dell’Edilizia (in riduzione -37,45%).

 I settori più indicativi, dove la Cigs aumenta, sono, il settore dei Servizi (+371,48%), il settore della Tabacchicoltura (+97,12%), il settore delle Estrazioni minerali metalliferi e non (+66,97%), il settore Energia elettrica e gas (+37,71%).

 

Le Regioni dove laCigs aumenta consistentemente sono; il Trentino (+25,90%),l’Umbria (+20,98%),la Basilicata (+4,17%).

 

La Cigd, (in deroga) diminuisce sul mese precedente (-13,83%) con 6.680.719 ore, e diminuisce rispetto a dicembre del 2014 (-79,76%).

Nel 2015, rispetto al 2014, la riduzione della Cigd è del -58,88% con 97.489.013 ore di Cigd.

 

I settori dove la Cigd aumenta sono, il settore dell’Edilizia (+1.387,34%), il settore dell’Energia elettrica e gas (+78,42%).

 

Il settore che presenta un maggiore volume di ricorso alla Cigd e che accumula oltre il 40% di tutte le ore autorizzate, resta il settore del Commercio con 40.210.933 ore (-58,82%), seguito dal settore Meccanico con 14.950.351 ore (-66,45%).

 

Le Regioni maggiormente esposte con il ricorso alla Cigd sono, le Marche con il maggiore ricorso 14.086.520 ore (-37,45%), l’Emilia Romagna 13.855.979 ore (-57,21%), la Lombardia con 12.287.178 ore

(-76,54%), il Lazio con 9.078.961 ore (-44,79%), la Campania con 7.180.866 ore (-66,88%), il Veneto con 7.109.079 ore (-55,79%), il Piemonte con 6.359.590 ore (-47,40%), la Sicilia con 5.763.501 ore (-43,88%), l’Abruzzo con 4.151.513 ore (-48,69%),la Puglia con 3.645.031 ore (-57,92%), la Toscana con 3.530.952

(-80,53%), l’Umbria con 3.447.389 .

   In conclusione, il calo netto del ricorso agli ammortizzatori sociali segnala un’inversione di tendenza. La ripresa è avviata, ma è ancora debole. Le turbolenze in borsa legate al settore bancario determinano incertezza e frenano la ripresa. Sarebbe necessario, in questo frangente, che a livello europeo si abbia il coraggio di svoltare e di avviare un vasto piano di investimenti pubblici per consolidare la ripresa e accrescere l’occupazione. Di austerity si muore, di crescita si può vivere.

  Giovanni Battafarano


 

Primi chiarimenti interpretativi relativamente alle "Collaborazioni organizzate dal committente" e la procedura di "Stabilizzazione dei collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto e di persone titolari di partita IVA".

Con l'entrata in vigore del DLgs 81/15 è stato abrogato il contratto a progetto introdotto dal DLgs 276/03 di cui agli artt. 61-69 bis, facendo tuttavia salvo l’art. 409 del c.c., ovvero i “rapporti di collaborazione che si concretizzano in una prestazione continuativa e coordinata prevalentemente personale”. Con la circolare n. 3 del 1 febbraio 2016 la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro fornisce le prime indicazioni orientative relativamente alle “Collaborazioni organizzate dal committente” e la procedura di “Stabilizzazione dei collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto e di persone titolari di partita IVA”.

Il dicastero precisa, ai sensi dell’art. 2 del DLgs 81/15, che si applica il rapporto di lavoro subordinato qualora il rapporto di collaborazione si concretizzi in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative, le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimentoai tempi e al luogo di lavoro” (c.d. etero-organizzazione).

Questo a significare che ogniqualvolta il collaboratore operi all’interno di una organizzazione datoriale rispetto alla quale sia tenuto ad osservare congiuntamente sia determinati orari di lavoro sia a prestare la propria attività presso luoghi di lavoro individuati dallo stesso committente, si considerano accertate le condizioni di legge ovvero la prestazione lavorativa va considerata e disciplinata dal rapporto di lavoro subordinato. Su questo punto il Dicastero precisa ulteriormente che per “prestazioni di lavoro esclusivamente personali” si debba intendere le prestazioni svolte personalmente dal titolare del rapporto, senza l’ausilio di altri soggetti; mentre per “continuative” il ripetersi in un determinato arco temporale al fine di conseguire una reale utilità. Ne consegue che la contestuale presenza delle suddette condizioni di etero-organizzazione, consente che venga applicata la “disciplina del rapporto di lavoro subordinato”.

Il Ministero del Lavoro, contestualmente precisa che il comma 2 dell’art. 2 del DLgs 81/15, fa comunque salve, esonerandole dall’applicazione della disciplina del rapporto di lavoro subordinato, le collaborazioni etero-organizzate che risultano:

  • realizzate sulla scorta di accordi collettivi di livello nazionale stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale che prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative dello specifico settore (sul punto la circolare ministeriale richiama espressamente la risposta ad interpello n. 27 del 15 dicembre 2015);
  • prestate nell’esercizio di professioni intellettuali per cui è necessaria l’iscrizione in albi professionali;
  •  realizzate nel contesto di attività prestate nell’esercizio della propria funzione dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo delle società e dai partecipanti a collegi e a commissioni;
  • rese per prestazioni a fini istituzionali nei confronti di associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate a federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI (sul punto la circolare richiama la risposta ad interpello n. 6 del 27 gennaio 2016 che estende la deroga anche al CONI stesso e alle Federazioni Sportive Nazionali).

Oltre alle collaborazioni esentate dal vincolo presuntivo dell’art. 2, comma 1, del DLgs 81/15 per espressa previsione di legge, il Ministero, in risposta all’Interpello n. 5 del 20 gennaio 2016, peraltro richiamato dalla stessa circolare, ha escluso dal campo di applicazione della disposizione citata anche i rapporti di collaborazione dei produttori diretti e degli intermediari assicurativi (artt. 106 e 109, DLgs 209/05).

La circolare n. 3/16, inoltre, evidenzia il potere sanzionatorio degli ispettori del lavoro anche nei riguardi delle collaborazioni etero-organizzate in deroga, sottolineando che esse possono essere riqualificate nelle forme del rapporto di lavoro subordinato (operazione individuata come “astrattamente ipotizzabile”), all’esito di un accertamento ispettivo, se saranno valorizzati i criteri identificativi della etero-direzione (art. 2094 c.c.).

Nella circolare in questione, infine, il Ministero del lavoro precisa che i datori di lavoro privati che procedano alla assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato di soggetti già parti di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, o di soggetti titolari di partita IVA con cui abbiano intrattenuto rapporti di lavoro autonomo, godono di taluni effetti concernenti l’estinzione di illeciti amministrativi, contributivi e fiscali connessi all’erronea qualificazione del rapporto di lavoro.

La procedura, che può essere attivata anche in relazione a rapporti di collaborazione già esauriti, prevede due condizioni:

  1. i lavoratori interessati alle assunzioni sottoscrivano, con riferimento a tutte le possibili pretese riguardanti la qualificazione del pregresso rapporto di lavoro, atti di conciliazione in una delle sedi di cui all’articolo 2113, quarto comma, del codice civile, o avanti alle Commissioni di certificazione;
  2. nei 12 mesi successivi alle assunzioni, i datori di lavoro non recedano dal rapporto di lavoro, salvo che per giusta causa ovvero per giustificato motivo soggettivo.

L’adesione alla procedura “comporta l’estinzione degli illeciti amministrativi, contributivi e fiscali connessi all’erronea qualificazione del rapporto di lavoro, fatti salvi gli illeciti accertati a seguito di accessi ispettivi effettuati in data antecedente alla assunzione”. In altri termini, qualora la procedura di stabilizzazione venga avviata successivamente all’accesso ispettivo e quindi all’inizio dell’accertamento, non si potrà beneficiare della estinzione degli illeciti che verranno eventualmente accertati all’esito dell’ispezione.

Qualora l’accesso ispettivo, invece, abbia luogo a procedura di stabilizzazione in corso il rispetto delle condizioni di cui all’art. 54 del DLgs. 81/15 potrà determinare l’estinzione degli eventuali illeciti accertati all’esito dell’ispezione.

Per il Ministero del Lavoro tale procedura non inficia la possibilità di avvalersi dell’esonero contributivo previsto dalla legge di stabilità 2016 sempreché risultino rispettate anche le altre condizioni che l’ordinamento richiede per il godimento di benefici normativi e contributivi.


 

Orientamento.Tutto esaurito per PoliOrienta 2016. Prenotazioni da Puglia e regioni limitrofe. Le giornate da 4 sono diventate 5.

 

La spendibilità della laurea in ingegneria non è sola una promessa. Lo dice l’ISTAT, lo ribadisce AlmaLaurea, lo sottolinea recentemente il portale statunitense “Best degree programs”, citato dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” di ieri, 15 febbraio. Il 95% dei laureati in ingegneria è occupato a cinque anni dal titolo. E se tale percentuale segue solo medicina (97%), ingegneria troneggia sul piano delle retribuzioni con stipendi di circa 1700 euro e picchi fino a 2000 per settori più caldi della domanda come meccanica, automazione, elettronica ed informatica.

Il Politecnico di Bari, circa 11.000 studenti, unico nel sud, perfettamente allineato, con tali statistiche, è un ateneo leader riconosciuto in Italia e all’estero per la qualità degli studi non solo di ingegneria ma anche di architettura. Tale constatazione è confermata anche dalle tante richieste pervenute dalle scuole medie superiori di tutta la Puglia e dalle regioni limitrofe per partecipare ad una delle quattro giornate, diventate in breve cinque per soddisfare le ulteriori richieste, di PoliOrienta, appuntamento annuale con l’orientamento e la scelta universitaria.

La manifestazione vedrà il coinvolgimento e la partecipazione degli studenti, principalmente del IV e V anno, delle scuole medie superiori, i loro insegnanti, i docenti e orientatori del Politecnico con l’intento di presentare gli studi e le opportunità che il Politecnico di Bari offre al territorio. Sono previste, nell’occasione, le visite ai laboratori del Poliba.

PoliOrienta si snoderà, come detto, attraverso cinque tappe: si parte domani, 17 febbraio, presso il campus universitario, si replica il giorno successivo, 18. Il 23 febbraio l’appuntamento è invece a Taranto, sede del Politecnico, presso il Centro interdipartimentale “Magna Grecia” (quartiere Paolo VI). Si torna a Bari sempre nel campus universitario il 25 e 29 febbraio.

Il programma di oggi mercoledì, 17 febbraio, nel campus universitario. Ore 9:30: i docenti del Politecnico incontrano i docenti orientatori delle scuole medie superiori presso il Museo della Fotografia. Ore 10:00, aula magna “Attilio Alto”: il magnifico Rettore, Eugenio Di Sciascio, saluterà i docenti e gli studenti. Ore 10:30: dopo l’intervento del Rettore, ogni Dipartimento avrà a disposizione 15 minuti per illustrare le attività di ricerca e i corsi di laurea di propria pertinenza. Ore 11:30: presentazione dell’Ufficio Immatricolazioni Poliba. Ore 11.45: interventi delle Associazioni studentesche del Politecnico. Ore 12.00: chiusura dei lavori e visita ai laboratori.

Per una migliore gestione delle attività e delle richieste del pubblico, saranno allestiti quattro Infopoint, opportunatamente presidiati da apposito personale.


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