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Giornale di Taranto - Giornalista1

Consegnati ad alcuni alunni, delle classi quarte e quinte , i primi attestati di  partecipazione 

 

 

 

 

L’I.C. Pascoli - Giovinazzi di Castellanetaha ha avviato il Progetto “SCACCHI A SCUOLA” che rientra nel protocollo d’intesa MIUR – UNICEF “Scuola Amica” a.s. 2018 – 2019. La proposta è in linea con un protocollo d’intesa  tra la Federazione Scacchistica Italiana (FSI) e UNICEF Italia finalizzato alla promozione del progetto. L’intesa si propone di diffondere la cultura dello sport come strumento per educare alla sana competizione e promuovere comportamenti di collaborazione e non violenza tra le giovani generazioni.

Il corso proposto dal Presidente Provinciale UNICEF Taranto Ins. Anna Maria Petrera e condiviso dalla D.S Angelica Molfetta  e dall’Assessore alla Cultura Anna Rita D’Ettorre è stato possibile grazie alla collaborazione tecnica dell’Istruttore Nazionale e formatore della FSI (Federazione Scacchistica Italiana) dott. Cetera Nicola con la partecipazione attiva delle Insegnanti Raffaella Pisconti e Sciscio Angela .

L’istruttore della FSI Cetera ha illustrato  ai ragazzi, ai docenti e ai genitori presenti come Il gioco degli scacchi risulta utile al miglioramento delle capacità di apprendimento, dei processi di socializzazione, al rispetto delle regole e alla formazione della personalità: sono numerose le ricerche in ambito nazionale ed internazionale che testimoniano l’efficacia della pratica scacchistica in ambito scolastico. Gli scacchi sono studiati in campo cognitivo, in particolare per i processi di risoluzione dei problemi, per la cosiddetta “expertise” (consolidamento dell’esperienza). Dal punto di vista delle scienze cognitive, la pratica scacchistica si basa sull'attivazione rapida, consapevole ed esperta dei seguenti processi: attenzione, concentrazione, memoria di lavoro, problem solving, memoria prospettica, memoria lungo termine, autocontrollo emotivo. Inoltre gli scacchi sono strumento di pratica ed allenamento alle capacità di adattamento, ai continui cambiamenti che si affrontano nella vita. Ad ogni mossa la situazione sulla scacchiera cambia, un pezzo smette di controllare delle case ed acquisisce il controllo su altre. Il cambiamento è continuo nella dinamica posizionale degli scacchi, quindi sono uno strumento grandioso nel potenziare le capacità di adattarsi. A tal proposito il Parlamento Europeo nel 2012 ha adottato una dichiarazione che impegna i paesi membri a promuoverne e incentivarne lo studio in tutte le scuole. 

Senza dubbio, questa esperienza, avviata nella Scuola alcuni anni fa, dal Preside Calabrese e dall’Istruttore della FSI Nicola Cetera , è stata riproposta, ma apre a un progetto più articolato e condiviso sia dagli alunni che dai docenti della Scuola.Tanti sono i docenti interessati ad una formazione tecnica.

 

 

Prosegue il sogno dei play off per la Polisportiva  Frascoll-A

Nella palestra dell’Istituto Maria Pia, secondo campo per l’Erredi Volley, si è svolta la gara di ritorno della seconda fase Play Off, fra il Taranto e il Modica. La possibilità di giocarsi la A3 tiene alta la tensione, mista a gioia e grande partecipazione. Ai bordi del campo, i giovani neo campioni provinciali  under 13/m, seduti a tifare la “squadra madre” ; e ancora tecnici, dirigenti, e genitori degli atleti che li accompagnano, li incoraggiano, li supportano, sempre e comunque. Sulle scalinate affollate, i fedelissimi della domenica, assieme alla strutturata rete di Taranto25, gli sponsor, che hanno creduto nei ragazzi e permesso, assieme ad importanti sacrifici del presidente Castaldo, di vedere  oggi le luci puntate su questa gara. La rosa saluta il pubblico, poi l’avversario, dunque mano al pallone. 

Un’avvincente partita che si snoda in quattro set e si chiude a favore della Erredì Volley Taranto per 3 a 1.

Il fischio di inizio, quasi un sibilo, coperto dal caloroso supporto dei tifosi, è  opera del primo arbitro Emanuele Renzi  affiancato dalla collega  Valeria Montauti. Il primo set è principalmente giocato dalla squadra di casa, forte del fattore campo, sbaglia poco e crea sin da subito le distanze con il Modica. Azioni precise e veloci permetteranno il consolidare del punteggio, Parisi si fa regista di un gioco imprevedibile per il Modica, bande e centro  non falliscono il primo set si chiude sul 25-14.

Nella seconda frazione di gioco il Modica raccoglie  la concentrazione spiazza i padroni di casa con palle chiuse nei tre metri e muri che bloccano ripetutamente la squadra del Taranto. Il set si gioca punto dopo punto, mister  Bua ha dato le giuste indicazioni e sbagliare meno potrà essere d’aiuto.  Le due  compagini sono molto equilibrate, Taranto raggiunta dall’avversaria si disorienta, si emoziona e il Modica ne approfitta e rincara la dose, il set di grande equilibrio si chiude sul 24-26.

Sarà ora il momento di Narracci che nella pausa rasserena i suoi, mentre l’intera panchina supporta e sollecita a non mollare. La squadra è un tutt’uno dal capitano ai giovanissimi, è una partita che si può vincere, con determinazione e capacità, caratteristiche che tutti i giocatori della Erredi Volley possiedono. Si rientra in campo e lo spettacolo riprende,  c’è grinta e voglia di vincere. Il Modica fortemente motivato dal set conquistato, non lascia passare niente. Le due squadre, propongono un volley di altissimo livello alternando il punteggio con attacchi  decisivi o piccole distrazioni. Un set , il terzo, che giunge sul 25-25 e dal finale incerto . Colpo di coda della Erredi , che chiude e conquista il tempo,  grazie ad un errore degli avversari sul 27-25.

Il quarto set è preludio di festa, i giocatori del Taranto sono incontenibili , macineranno punti distaccandosi di ben 7 lunghezze dagli ospiti.  Giocando ad alti ritmi, con grinta e intensità, sarà impossibile raggiungere i padroni di casa per il Modica. Si avverte, nelle fasi finali del set, una  forte partecipazione del pubblico, che accompagna con cori ogni azione, per il Modica è il buio, Taranto chiude 25-15.

La vittoria rappresenta per  la Erredi Volley una grandissima soddisfazione, il risultato di un costante lavoro in campo e fuori, la sinergia di una Polisportiva che è stata capace di nutrire con il sentimento del volley ,  formando da subito  i più piccini che nelle gare di serie B “semplicemente” asciugano il parquet; tutti sono coinvolti, una squadra che è una famiglia e che vede all’orizzonte una possibilità davvero significativa sia  per l’associazione sportiva,  che per la città. 

Se la Erredi Volley dovesse vincere le prossime gare (la prima si disputerà sabato 25  maggio a Palmi, la seconda nel capoluogo ionico il 2 giugno)  avrà l’irripetibile chance, e il grande onore, di veicolare l’identità della città di Taranto per tutta l’Italia. Le luci del campionato A3 stanno per accendersi, non bisogna mollare.                                      

MOTTOLA  Aldo Moro, uomo di sapere e di fede. In occasione del 41° anniversario della sua morte (maggio 1978), questa sera, alle ore 20, presso Masseria Belvedere, il circolo culturale Carlo Schiavone vuole ricordare la straordinaria figura dell'uomo, dello statista e della sua tragica vicenda di prigionia e morte. Un modo per porre l’accento sul messaggio e sull'eredità morale che il grande statista ha voluto lasciare alle generazioni future.

Prevista la testimonianza di persone che hanno studiato il suo caso, come il senatore Piero Liuzzi, giornalista e componente della Commissione Parlamentare d'inchiesta al riguardo e il Procuratore Capo di Lagonegro (Pz), Gianfranco Donadio, consulente giuridico nella stessa Commissione Parlamentare d'inchiesta.

Durante la serata interverranno anche Vinicio Aquaro, scrittore e saggista, che ha conosciuto personalmente Aldo Moro. Saranno lette le sue lettere, vibranti di umanità e che fanno amare Moro, come un Ecce Homo, una figura cristologica, destinata al sacrificio supremo. Parteciperanno alla serata anche monsignor Claudio Maniago, vescovo della Diocesi di Castellaneta, presidente nazionale del Centro di Azione Liturgica, membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramentie don Sario Chiarelli, giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale e docente universitario di Diritto Canonico presso la Facoltà Teologica Pugliese, nonché arciprete della chiesa Santa Maria Assunta in Mottola.

I saluti iniziali saranno affidati a Vito Fumarola, storico dell'arte e archeologo, direttore della locale biblioteca comunale. Presenta e modera la presidente del circolo che organizza l’evento, Mina Panaro, che darà voce anche ad alcune righe tratte dalle lettere di Aldo Moro, scritte durante la sua prigionia. 

Un’iniziativa resa possibile grazie anche all’Ordine degli Avvocati di Taranto, alla Fondazione Scuola Forense di Taranto nonché all'associazione L.A.T.O.G.A., che sarà rappresentata dal suo presidente Nicola Greco per i saluti istituzionali. L’evento è valido ai fini dell’attribuzione di due crediti formativi per coloro che svolgono attività forense.

 

Il Segretario della FIM Cisl ha scritto il Manuale della Resistenza alla Tecnofobia per la riscossa del Lavoro e dell’Italia.

Il video della presentazione.

https://youtu.be/Db_5d-zrh3I

“La frenata dell’acciaio non è solo italiana, è in tutta Europa e sicuramente in Europa c’è un rallentamento della domanda di acciaio. Questo è un ulteriore problema tra i tanti problemi che abbiamo». 
Lo ha detto oggi a Taranto il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, poco prima di incontrare gli studenti dell’istituto tecnico Augusto Righi per parlare del suo ultimo libro “Contrordine compagni”. Bentivogli ha così commentato la riduzione di produzione di 3 milioni di tonnellate che Arcelor Mittal ha annunciato una settimana fa, riduzione che comporterà una fermata degli impianti in Spagna e Polonia. Per quanto riguarda il siderurgico di Taranto, dove la gestione Arcelor Mittal è subentrata da novembre all’amministrazione straordinaria Ilva, la nuova regia ha annunciato uno slittamento temporale dell’obiettivo 6 milioni di tonnellate di acciaio annue (quest’anno si rimarrà a 5 milioni di tonnellate) che però non comporterà alcun riflesso occupazionale. 
«C’è la necessità di recuperare delle tempistiche per quel che riguarda l’ambientalizzazione - ha rilevato Bentivogli -, bisogna fare sul serio, bisogna controllare e verificare con oggettività di dati che le cose siano fatte sul serio, ma il piano bisogna fare in modo che sia rispettato e su questo di sicuro la congiuntura internazionale che c’é sulla domanda di acciaio non aiuta».
Circa i contenuti del suo nuovo libro “Contrordine compagni”, a margine dell’incontro di  questa mattina a Taranto con gli studenti dell’istituto tecnico superiore Augusto Righi, Marco Bentivogli ha poi detto: «La tecnologia, se ben utilizzata, può essere un grande alleato per umanizzare il lavoro e per dare alle produzioni maggiore sostenibilità, maggiore efficacia, riportare tante produzioni nel nostro Paese».
Per Bentivogli, «serve una grande consapevolezza su quello che può comportare la tecnologia e momenti di incontro con gli studenti sono tra i più importanti». 
«Col mio libro “Contrordine compagni” - ha proseguito Bentivogli riferendosi al titolo del suo libro che presenterà questa sera a Taranto e a Martina Franca - ho voluto scrivere un  manuale di resistenza alla tecnofobia e spiegare che la tecnologia non è oggettiva e che le finalità di ogni oggetto tecnologico vengono assegnate da esseri umani. Quindi bisogna fare in modo che le persone che vogliono il bene comune siano dentro la progettazione delle tecnologie».

 

 

MALTEMPO - Il versante occidentale della provincia di Taranto continua a essere flagellato dal maltempo e dalle calamità naturali, che ancora una volta hanno messo in ginocchio produttori, aziende, agricoltori. Ginosa e Marina di Ginosa, Castellaneta e Castellaneta Marina, ma anche Mottola, Palagianello e Palagiano le zone più colpite. 

Anni di lavoro e di sacrifici, tempo e impegno annullati in pochi minuti, nel pomeriggio di domenica, da raffiche di vento, pioggia battente e una violenta grandinata, che ha privato le piante dei propri colori, fiori e frutti.

Una grandinata killer ha colpito la provincia di Taranto, con incalcolabili danni in campagna. E’ il primo bilancio delle verifiche in campo che i tecnici di Coldiretti stanno effettuando, all’indomani dell’ennesimo fenomeno estremo della ‘maledetta primavera’ 2019 che si è abbattuto sui campi.

Siamo davanti ad una vera e propria devastazione. Grandine con chicchi grandi quanto pietre hanno ricoperto le campagne, distruggendo gli ortaggi, i vigneti, il grano, le albicocche e le infiorescenze degli agrumi. Stiamo valutando i danni sugli ulivi. Gli esiti dei sopralluoghi in campo sono desolanti, un anno di lavoro dei nostri agricoltori è andato distrutto in pochi minuti. Stiamo inviando la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto.

E’ l’ultimo effetto del clima pazzo, dopo la bufera di vento nei giorni di Pasqua e Pasquetta e, sempre ad aprile, una grandinata di inusitata violenza in provincia di Taranto ha colpito oliveti e vigneti, compromettendone in alcuni casi i germogli – aggiunge Aldo Raffaele De Sario, direttore Coldiretti Taranto -. E’ da rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosima anche il meccanismo assicurativo deve essere rivisto”. Le polizze multirischio non coprono assolutamente le colture dagli eventi estremi che si stanno verificando a causa della tropicalizzazione del clima, oltre ad essere eccessivamente onerose. Anche i periodi in cui possono essere stipulate le polizze non sono più rispondenti alle necessità degli agricoltori.

 

Un viaggio lungo per gli atleti del Taranto e una partita incerta, ma il sestetto tarantino, sette con il buon libero Nero, stupisce, entra  in campo e domina il match vincendo 3 a 1.

È un clima di grande festa quello che accoglie la prima gara dei Play Off , sabato 11 maggio nel “Geodetico”  di Modica, gara valida per la promozione in serie A3.

Sui visi tensione ed emozione, mister Narracci ed i suoi sei (Disabato , Parisi , Garofalo, Carofiglio, Roberti, Giosa) entrano subito in partita spiazzando la squadra di casa, dopo pochi minuti la formazione del Taranto è avanti 2/6.  Mister Bua richiama i suoi e dispensa consigli, ma senza risultati. La Erredi Volley allunga il passo e sul 5/9 il tecnico siciliano ferma i ragazzi per farli rifiatare. La Erredi insegue il sogno, giocano bene tutti, non appena il Modica cerca di raggiungere la squadra ospite, portandosi a soli 2 punti di distacco (10/12), la rosa di Narracci alza i ritmi mandando in affanno il  Modica e facendola cadere un momento di difficoltà. Punto dopo punto la Erredi firma il primo set che sarà chiuso dall’azione di Disabato. 18/25.

La squadra di casa non ci sta e rientra in campo più determinata, è un set, il secondo, che vedrà davvero le due compagini impegnate in una gara che sembra equilibrarsi. A tratti il Modica avanza, 12/9, per poi essere ripresa dal Taranto, che gioca con grande professionalità e non molla. In chiusura del secondo set, quasi spiazzati,  i giocatori del Taranto assistono al risveglio del Modica che non intende cedere la possibilità della vittoria, un po’ di emozione, farà bene chi sbaglierà meno. Incisivo forse il tempo richiesto, strategicamente, da mister Bua sul 23/24, il Modica rientra in campo ribalta il risultato e chiude sul 26/24.

Il terzo set riparte con una breve parità, poi il Taranto allunga a 5/9 e da qui l’ascesa dei magnifici sette che concedono poco agli avversariIncontenibili Roberti, Giosa, Garofalo che spingono su un vantaggio più netto 12/18. La chiusura del set è vicina e facilitata dall’errore dell’avversario Melilli. La Erredi Volley si impose sul 17/25, grande gioia in panchina e in campo.

Il 2 a 1 dei Tarantini motiva fortemente la formazione di Narracci. I ragazzi hanno consapevolezza della possibilità di riattraversare lo Stretto mettendo al sicuro 3 punti fondamentali, forzano quindi i ritmi, ma il Modica sembra non voler mollare. Le prime fasi del quarto set vedono un pari punti continuo fino all’11/14 momento in cui mister Bua ferma la squadra. Il riposo giova più al Taranto che impone, ripresi i giochi, le impeccabili prestazioni di Giosa prima, sul  15/19, e dell’intera squadra poi. Con grande esperienza e capacità la Erredi difende il risultato raggiunto, anche grazie al contributo di Mingolla e Schifone, e chiude set e partita sul 21/25.

Una vittoria che squadra, staff e dirigenza festeggiano con grandissimo orgoglio.  La sfida del prossimo weekend potrebbe valere il successo per la squadra tarantina che avrebbe così la possibilità di chiudere  questa fase ed accedere alla successiva. Il sogno dunque continua.

Volley Avimecc Modica: Tulone 3, Andrea Raso 6, Francesco Raso 15, Torre 14, Melilli 7, Turlà 1, Tona, Calabrese, Modica 1, Cavalli (L1), n.e. Dormiente (L2). All Peppe Bua.

Erredi Taranto: Disabato 9, Parisi 2, Garofalo 16, Carofiglio 5, Roberti 17, Mingolla, Schifone , Giosa 12, Nero (L1), n.e. Cofano, Liuzzi (L2), Piscitelli, Gasbarro. All. Giovanni Narracci.

Arbitri: Andrea Bonomo e Dario Grossi di Roma.

Mister Panarelli: “L'obiettivo era vincere; voglio conquistare la vittoria dei play-off.” Mister Pizzulli: “Risultato bugiardo ma sono soddisfatto del campionato e della crescita della mia squadra.”

 

di Andrea Loiacono

 

Due reti nella prima frazione di gioco, di Croce al 12' e di D'Agostino al 26', consentono al Taranto di superare il Bitonto nella semifinale play-off del girone H di Serie D e accedere alla finale che si disputerà contro il Cerignola che nell'altra semifinale ha battuto con lo stesso punteggio il Savoia. A nulla è servita la rete neroverde del bomber Patierno, giunto alla sua ventiduesima marcatura. A fine gara nella sala stampa dello Iacovone entusiasmo e delusione sono tangibili dalle parole dei protagonisti. Mister Panarelli vede il bicchiere mezzo pieno: “Ogni spareggio è una partita difficile da affrontare in quanto si tratta di una partita secca in cui le distanze in classifica si azzerano e può succedere di tutto. Faccio i complimenti al Bitonto per aver disputato una buona gara ma penso che il Taranto nel complesso abbia meritato questo risultato. Per quanto riguarda la prestazione di Antonino, devo ammettere che è stato determinante; i complimenti vanno al preparatore dei portieri così come a tutto il mio staff tecnico. Sono soddisfatto di aver centrato la finale play-off, anche se avrei preferito vincere sul campo questo campionato e regalare una soddisfazione ai miei concittadini. Ora ci proveremo tramite gli spareggi sperando in un ripescaggio. Questi comunque non sono aspetti che mi riguardano, io penso solo al campo e al Cerignola; vogliamo vincere per la nostra gente che ci ha sempre sostenuto anche quando le cose andavano male, hanno dimostrato grande maturità. Sono arrivato ad allenare il Taranto tra lo scetticismo generale e mi sono conquistato la fiducia della gente. Con la società ho un ottimo rapporto, del mio futuro si parlerà dopo la finale.”

 

Molto soddisfatto del risultato anche il presidente Massimo Giove: “Complimenti al Bitonto per la stagione disputata. I play-off sono gare piene di difficoltà. Il Bitonto ogni tanto ci ha messo in difficoltà, anche in campionato, ma il Taranto oggi ha meritato la vittoria. Ora ci tocca questo big-match col Cerignola, che avevamo messo in conto. Rispetto al Cerignola avremo delle defezioni in più, dobbiamo preparare al meglio la gara perché sono convinto che il Taranto possa andare a fare gara a Cerignola. Per quanto riguarda il rigore dato ai gialloblu, non credo che questa sia una novità, ogni gara ricevono rigori a favore, lo sa tutta Italia tranne il designatore. Il Taranto mi è piaciuto molto. Patierno era ed è nelle mire del Taranto, mai dire mai visto che è un ragazzo molto forte. Il Cerignola è una squadra molto forte che in casa non perde dal gennaio del 2018 ma noi non siamo da meno; andiamo a giocarcela per vincere. Mi auguro di trovare un arbitro competente perché voglio giocarmela alla pari. Oggi mi aspettavo più spettatori ma le previsioni del tempo hanno rallentato l'afflusso allo stadio. Sono convinto che tutta la tifoseria è con noi e non ci abbandona.”

 

Un pizzico di rammarico emerge dalle dichiarazioni del tecnico dei neroverdi Pizzulli: “Il nostro campionato è stato ottimo, in questa squadra ci sono diversi giocatori che prima dell'inizio di questo campionato avevano fatto solo Eccellenza. Biason è il nostro giocatore più rappresentativo perché detta i tempi a centrocampo. Per il resto abbiamo tanti giovani, come il portiere Figliola e Turitto, che stanno crescendo molto bene. Penso che il risultato di oggi sia bugiardo, meritavamo qualcosa in più ma non rimprovero nulla ai miei ragazzi.”

 

PALAGIANO – Prosegue la collaborazione del centro Sprar Koinè (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) con l’istituto comprensivo Gianni Rodari sui temi delle migrazioni e della interculturalità in una scuola che è sempre più testimone e promotrice di accoglienza e di interazione tra culture diverse. 

In questo contesto, si inserisce il laboratorio didattico, “Cittadini del mondo”, tenuto da Bastian Pillon, educatore e formatore specializzato nella sensibilizzazione attiva e nell’educazione non formale; un percorso di educazione alla pace e alla riconoscibilità della uguale dignità delle culture del mondo.

E, ancora, il ciclo di seminari “Percorsi educativi per una società interculturale”, che avrà inizio questa mattina dalle ore 10 e proseguirà nei giorni 29 maggio e 3 giugno presso la scuolasecondaria di primo grado del “Rodari”, con il quale lo Sprar Koinè ha intrapreso da tempo un percorso di collaborazione sui temi delle migrazioni e della interculturalità. 

I seminari saranno introdotti dall’avvocato Grazia Mappa(immigrazionista) e dalla coordinatrice locale dello Sprar Angela Surico.

Ad aprire il primo appuntamento dei seminari sarà la professoressa Claudia Morini del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento, che affronterà il tema della “Tutela dei migranti nella Unione Europea”. A seguire il professor Antonio Ciniero, Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, che terrà il seminario sul tema“Percorsi per la Costruzione di una Società Interculturale”.

I seminari si concluderanno con il professor Attilio Pisanò del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento sul tema “Diritti e culture: l’universalismo dei diritti e la particolarità delle culture”.

Diverse sono le iniziative messe in campo dallo Sprar Koinè che, sul territorio, realizza una vera e propria forma di accoglienza integrata: dalla mediazione linguistico – culturale all’orientamento e all’accesso a tutti i servizi del territorio. Senza dimenticare l’iniziale accoglienza materiale, che serve a garantire un tetto, un letto, igiene personale. Con lo Sprar, agli accolti vengono garantiti anche percorsi di orientamento in grado di assicurare l’inserimento abitativo e quello sociale.

“Il nostro obiettivo è l’integrazione a 360° e rendere queste donne e uomini risorse per il territorio – ha detto Angela Surico -. Ma perché questo accada è necessario che la formazione riguardi anche la gente che abita i luoghi in cui si accoglie affinchè ci sia un’inversione di coscienza e l’accoglienza diventi non un dovere umano, ma un comportamento naturale, spontaneo, dovuto e non imposto”.

Angela Surico, intanto, esprime il suo ringraziamento per l’Università del Salento e per i professori Morini, Ciniero e Pisanò per aver risposto all’invito e per la disponibilità accordata , animata dalla passione per il loro lavoro, a realizzare questi momenti di studio e approfondimento con gli studenti dell’Istituto Rodari .

Ringraziamenti anche per il dirigente scolastico del “Rodari” Pietro Rotolo, “da sempre attento alle tematiche dell’inclusione e della crescita culturale e umana dei suoi alunni nella consapevolezza del ruolo importante che la scuola ricopre per la costruzione di una società a misura d’uomo”.

APPUNTAMENTO IN PIAZZA Della VITTORIA DALLE 18 ALLE 20

 

Il liceo Archita deve poter tornare nella sua Casa che è Palazzo degli Uffici. Tornare nella sua Casa e riprendere il suo ruolo, mai perso in realtà, di “centro di cultura e di stimolo, di incontro tra generazioni diverse” per usare le parole del compianto Alessandro Leogrande. Ma per poterlo fare a pieno titolo ha bisogno di ripartire dal luogo di cui è simbolo. E’ questo il senso del documento del Collegio dei docenti e del Consiglio di istituto dello storico liceo che in mancanza di certezze su questo ritorno e raccogliendo una preoccupazione diffusa hanno deciso di prendere posizione.

 Una posizione condivisa con gli  studenti che sul documento hanno promosso una raccolta di firme così dai coinvolgere l’intera città.  L’appuntamento per chi desidera dare la propria adesione è per domani pomeriggio, sabato 11 maggio, dalle 18 alle 20 in piazza Della Vittoria.

Pubblichiamo di seguito il testo del documento 

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Nella seduta del 29 aprile 2019 il Collegio dei Docenti del Liceo “Archita”, sotto la presidenza del Dirigente Scolastico Reggente, la Professoressa Angela Maria Santarcangelo, ed il Consiglio di Istituto, sotto la presidenza della Dott.ssa Valeria Basile, hanno discusso ed esaminato la questione relativa alla destinazione duso del Palazzo degli Uffici di Taranto, lo storico edificio nel quale l“Archita” ebbe sede nel  1876, prima come Ginnasio comunale e nel 1889 come Regio Liceo-Ginnasio. Da quella data, salvo brevi parentesi belliche, il Liceo è stato ospitato nel Palazzo degli Uffici, in locali ottenuti dalla sopraelevazione del vecchio Orfanotrofio per i figli di militari deceduti, istituito dai Borbone alla fine del „700. Questo storico edificio, dichiarato bene culturale e sotto vincolo della Soprintendenza ai beni culturali, ha scandito il risveglio dei tarantini nel campo dellistruzione e della cultura, ospitando, nel corso della sua secolare storia, autorità dello Stato, come lattuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e uomini e donne di chiara fama nazionale ed internazionale, come lo statista Aldo Moro, che dell“Archita” fu allievo.

La costruzione del Palazzo degli Uffici venne ultimata nel 1894, ma i lavori di rifinitura di arredamento si protrassero ancora e linaugurazione ufficiale venne fatta solo il 28 giugno 1896. Tenne il discorso ufficiale il facente funzione di Sindaco Alessandro Criscuolo. Con le Autorità e le varie rappresentanze erano presenti le scuole in festa, prime fra tutte le scolaresche dell“Archita”, alle quali ad un certo momento loratore in special modo rivolse le sue alate parole:... Venga la nuova scuola: qui il fulgido pensiero del vero, qui le alte e pure ispirazioni dell’arte! L’amore del bello, la fede nel buono dia luce e fiamme, qui, al cuore ed al pensiero di una forte, austera e generosa italica gioventù. Che da queste aule esca a portare nelle case e nella vita, nei pubblici negozî, nel Foro, nella cattedra, sui campi delle battaglie, forza di braccio, di pensiero, di coscienza ... Fu opportuno il pensiero di voler congiunta la festa della giovinezza e della scuola col giorno augurale di questo palazzo. L’una e l’altra attestano che la patria risorge e si rinnovella ...

Loratore così terminava: Oh! Archita, filosofo, legislatore, elleno fra gli elleni, o padre nostro sapiente, divinatore e buono, tu, oggi, ritorni in mezzo a noi. L’ombra sua torna, ch’era dipartita”.

Pagine di storia indelebili che il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto del Liceo “Archita” ripropongono allattenzione delle Pubbliche Istituzioni e della collettività tutta alla vigilia di scelte importanti che saranno decise in relazione alla destinazione duso del Palazzo degli Uffici, al centro di imminenti lavori di ristrutturazione e di ritorno, speriamo quanto prima, alla sua fruibilità.

 

Gli Organi Collegiali del Liceo “Archita”, che da alcuni anni “girovaga” per la Città e che attualmente opera su due sedi, fa proprie le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dall’Associazione Aldo Moro, ex studenti, ex docenti e docenti dell’Archita a proposito dell’assenza di certezze circa il ritorno del Liceo nella sua storica sede, e tuttavia confidano nella saggezza delle Pubbliche Amministrazioni, Comune e Provincia in primis, perché sia data continuità alla storia di Taranto.

Anche il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto del Liceo “Archita” chiedono che vengano tenute presenti le parole di Alessandro Leogrande, se la Città davvero, come è nei voti dellAmministrazione comunale, vuole ricordarlo e rendergli omaggio! “Centoquaranta anni per un liceo sono tanti. In una città che ha cambiato radicalmente il suo volto dopo l’Unità d’Italia, il Liceo Archita è stato un centro di cultura e di stimolo, di incontro tra generazioni diverse, coevo a quella grande trasformazione: è stato un punto fisso della geografia sociale e culturale di una parte della regione. Come si è soliti dire, ha formato buona parte della classe dirigente cittadina e regionale, e chi lasciando la città, si è impegnato altrove. Fin da quando ho varcato per la prima volta l’ingresso del liceo su Piazza della Vittoria, davanti al Monumento dei caduti, e sono salito per le ripide scale che portavano al secondo piano, ho avuto subito chiara la percezione che l’Archita fosse per Taranto ciò che il D’Azeglio, il Parini, Il Berchet, il Tasso o il Mamiani erano o erano stati per altre città”.

L’assetto attuale del Liceo è costituito dalle due scuole superiori storiche della città: il Liceo Ginnasio “Archita” e l’Istituto Magistrale “Livio Andronico”, la cui antica insegna è visibile dallingresso di Corso Umberto I del Palazzo degli Uffici. Entrambe le scuole sono state allocate in quel Palazzo sin dalla loro istituzione.

In considerazione di quanto detto, il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto avanzano queste proposte:

consentire il ritorno in un’area di quel Palazzo di tutto il Liceo, attualmente dislocato su due sedi, una delle quali si trova nel complesso delle suore Maria Immacolata che comporta un costo oneroso per la comunità;

salvaguardare quei beni che sono patrimonio del Liceo e che restano tracce importanti della sua presenza secolare in quel Palazzo (anche se per incuria e abbandono una buona parte di essi è andata perduta): biblioteca, strumentazione scientifica, collezioni naturalistiche, colonne provenienti da scavi archeologici, busti marmorei e in gesso di personaggi famosi;

ricordare che il Liceo “Archita” è sempre stato un grande attrattore culturale, che anzi la storia di questa scuola si è sempre intrecciata, nel corso dei suoi lunghi anni, con la storia culturale della Città le cui tracce, in molti casi, sono state cancellate per mancanza di sensibilità e di consapevolezza da parte delle Istituzioni e dei cittadini;

ricordare che in quel Liceo sono transitati i nomi più famosi della cultura nazionale;

considerare che il Liceo “Archita” è sempre stata una scuola aperta al territorio e capace di interagire con esso e con il suo variegato tessuto sociale e culturale;

ricordare che il deperimento del borgo è iniziato da quando il Liceo “Archita” ha dovuto lasciare la sua sede storica;

considerare levidenza che la presenza di luoghi di formazione nei centri cittadini - in tutto il mondo - costituisce rilevante elemento di rivitalizzazione degli stessi (prova ne è nella nostra Città la presenza del Polo Universitario Jonico).

Certi di poter ottenere ascolto e riscontri, gli Organi Collegiali del Liceo “Archita” formulano voti perché la vicenda del Palazzo degli Uffici abbia una conclusione a lieto fine. Per amore dello storico Liceo, della Città di Taranto e della Cultura. E’ per questo che chiediamo alle Istituzioni anche il nostro coinvolgimento nelle scelte che da qui a poco andranno formulate. Il tutto con il sostegno delle associazioni, del mondo culturale e scolastico cui sottoponiamo, per la sottoscrizione, questo documento.

      Liceo Statale Archita

Per il Collegio dei Docenti Il Dirigente Scolastico Reggente

Prof.ssa Angela Maria Santarcangelo __________________________________

Per il Consiglio di Istituto Il Presidente Dott.ssa Valeria Basile

Assessore allo Sviluppo Economico:”Un altro impegno mantenuto: arrivano i corsi di formazione e riqualificazione anche per i dipendenti ex ILVA attualmente in cassa integrazione.

Nell’incontro del 6 maggio scorso, a Bari, con i rappresentanti del Partenariato istituzionale ed economico sociale della Regione Puglia è stato deciso, fra gli altri, su proposta del collega di Giunta, Sebastiano Leo,  un intervento a favore dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore.

Cinque milioni sono indirizzati a voucher formativi che possono essere fruiti da questi lavoratori. Persone che rischiano l’espulsione dal mercato del lavoro e che grazie a questo bando potranno accrescere, migliorare e diversificare le proprie competenze professionali, potenziando le loro possibilità occupazionali.

Fin dal subentro di ArcelorMittal nella gestione dell’ex ILVA, che ha comportato il collocamento in cassa integrazione di circa 1700 esuberi, ci siamo posti impegnati col Presidente Emiliano,  l’obiettivo di  attivare corsi di formazione e di riqualificazione professionale retribuiti per i lavoratori posti in CIG a zero ore, al fine, da un lato, di facilitare e migliorare il loro aggiornamento professionale e, dall'altro, di sostenere il loro reddito e quello delle loro famiglie.

Purtroppo c’è da dire che arriviamo tardi a quest’appuntamento per problemi di carenza di personale nella sezione Lavoro della Regione. 

Ora finalmente però siamo alla vigilia della pubblicazione del relativo Avviso pubblico.

Resta aperta la questione dell’esternalizzazione, da parte di Arcelor Mittal, dei servizi di pulizia civile ed industriale e di alcuni settori della manutenzione, mentre ha ancora tanti dipendenti in cassa integrazione, riducendo così ulteriormente le opportunità di reinserimento al lavoro del personale già dipendente di ILVA. 

Peraltro, il DPCM del 29 settembre 2017 ha definito le prescrizioni ambientali per Arcelor Mittal e il perimetro entro il quale devono essere attuate le misure relative alle bonifiche e alla decontaminazione dell’area. Per questi lavori si può prevedere l’utilizzo dei lavoratori in amministrazione straordinaria.

In definitiva, continua la nostra attenzione verso i lavoratori in cassa integrazione e le loro famiglie. La buona notizia è che il lavoro di squadra che ha visto l’impegno costante dell’Assessorato al Lavoro, del sottoscritto come Assessore allo Sviluppo Economico e della Task force per l’occupazione e del Presidente Emiliano che in più occasioni è stato vicino a questa platea di lavoratori,  sta dando i suoi frutti. E’ stata imboccata la strada giusta; ora occorre continuare con determinazione il cammino iniziato sperando di non perdere più tempo.

Mino Borraccino 

Assessore allo Sviluppo Economico  

Regione Puglia

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