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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

Due imprese della provincia di Taranto, con il supporto della Camera di commercio, parteciperanno alla 50° edizione di Sial, in programma a Parigi dal 19 al 23 ottobre 2014. Le realtà produttive che prenderanno parte alla più importante rassegna mondiale dell’agroalimentare, sono la Società Cooperativa Agricola Bosco di Avetrana e la Latentia Winery spa di Laterza. Una partecipazione rappresentativa dell’intera provincia ionica, da est a ovest, e che porta alla ribalta alcune eccellenze nei settori del vino e dell’olio extravergine d’oliva.

La partecipazione al Sial di Parigi rientra tra le iniziative del progetto Siaft (South Italy Agri Food Tourism) che ha creato un positivo modello di collaborazione fra Camere di commercio e reti estere. L’obiettivo è offrire alle piccole realtà imprenditoriali dell’agroalimentare e del turismo, la possibilità di affacciarsi sui mercati esteri per avviare e consolidare utili processi di internazionalizzazione. Siaft è supportato da Unioncamere e vede collaborare in stretta sinergia 16 realtà camerali: Chieti, Cosenza, Crotone, Frosinone, L’Aquila, Latina, Lecce, Matera(soggetto capofila), Napoli, Pescara, Rieti, Siracusa, Taranto, Teramo, Unioncamere Molisee Viterbo. L’iniziativa, giunta alle battute finali, prevede l’organizzazione di missioni di incoming, la realizzazione di b2b telematici, la partecipazione a fiere internazionali di settore.

Sial è una delle maggiori vetrine del food a livello internazionale con oltre 150mila visitatori, 6300 espositori provenienti da 150 paesi, 1700 prodotti innovativi in rassegna, 250 occasioni di incontro e dibattito. Quest’anno la rassegna celebra la cinquantesima edizione, un traguardo importante che coniuga una tradizione ormai consolidata con la capacità di innovare guardando a nuovi prodotti, tecniche di produzione e di consumo. Tra gli eventi in programma di particolare importanza è la serata finale durante la quale si cimenteranno cinquanta grandi cheff. Gli espositori avranno la possibilità di organizzare negli stand momenti di degustazione. Un’occasione in più per le due imprese tarantine presenti a Parigi.

E’ importante afferma il presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli sostenere il settore dell’agroindustria attraverso la partecipazione ad eventi di respiro internazionale come il Sial di Parigi. La qualità delle produzioni è indiscussa ma è necessario promuovere le nostre eccellenze sui mercati nazionali ed esteri affinchè possano sviluppare i processi di internazionalizzazione. In questo senso Siaft, giunto alla V edizione, si è rivelato uno strumento realmente efficace. Il food, l’agroindustria, il turismo, per la Camera di commercio di Taranto sono i binari lungo i quali vanno transitate nuove forme di sviluppo diffuso, con azioni che devono partire dalle reali vocazioni territoriali”.

Secondo Nicola Spagnuolo, presidente dell’Azienda Speciale Subfor, “la promozione gioca un ruolo importante nella competizione sui mercati. Non bisogna indietreggiare nonostante il periodo di crisi e di contenimento della spesa pubblica. Le imprese devono cogliere le occasioni di rilievo come il Sial di Parigi e bene hanno fatto due nostre aziende, selezionate fra le molte richiedenti in virtù di specifici requisiti, a partecipare ad una vetrina che saprà ripagare i loro sforzi in termini di visibilità e contatti con operatori nazionali ed internazionali”.

Mercoledì, 15 Ottobre 2014 13:12

LAVORO - Job acts, la Cgil di Taranto si mobilita

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"In queste ultime settimane con piccoli esempi che provengono dal nostro punto di osservazione abbiamo spiegato il perché la riforma dello Statuto dei Lavoratori non ha nulla di strategico e non serve a nulla, anzi il contrario: estende di fatto a tutti un ricatto insopportabile al limite dell’incostituzionalità tra diritti, dignità e lavoro".

Giuseppe Massafra, segretario generale della Cgil di Taranto, chiama a raccolta per il prossimo venerdì l’attivo dei quadri e delegati del suo sindacato e attraverso le sue parole sintetizza una presa di posizione netta nei confronti di quello che in questi giorni sta passando come una riforma del mercato del lavoro e che la Cgil nazionale sintetizza nell’ hashtag  #tutogliioincludo (TU TOGLI, IO INCLUDO).

Il sindacato più rappresentativo d’Italia va dunque in controtendenza. Mentre il segno della riforma di Renzi tende a cancellare, la Cgil pensa ad estendere diritti che fino a ieri riguardavano prevalentemente solo i lavoratori delle grandi imprese (al di sopra dei 15 dipendenti). Una platea totale di 9milioni di lavoratori (su 23milioni- ndr) e solo il 3% delle aziende italiane.

"Nell’attivo di venerdì faremo il punto su una situazione che ha del paradossale e che qui a Taranto la crisi ha contribuito a rendere ancora più selvaggia – dice Massafra – perché se l’idea del cambiamento della politica economica di questo paese passa dalle forche caudine del job acts significa che Renzi avrà forse inaugurato qua e là qualche fabbrica “modello” in giro per l’Italia ma non conosce la reale condizione del paese e del nostro mercato del lavoro, costretto ancora a registrare licenziamenti vergognosi e discriminatori in un call center da sottoscala, in una grande fabbrica dell’appalto ILVA, o nelle centinaia di piccole e medie aziende che di fronte alla crisi impongono condizioni di lavoro e retribuzioni da medioevo".

L’ombrello dell’art. 18 dunque anche per la Cgil di Taranto rimane un riparo troppo piccolo per un mercato del lavoro che via via si snatura e si imbarbarisce.

"Sono poche le aziende italiane “interessate” alle tutele dello Statuto – commenta ancora Massafra – ma guarda caso sono le più potenti.  Questa riforma è suggerita all’orecchio del Governo da potentati che poi non si fanno scrupoli a delocalizzare dopo aver chiesto incentivi o tutele statali. Noi siamo invece la voce del lavoro sudato, degli operai, degli impiegati, dei braccianti o dei precari che il mercato del lavoro lo riformano ogni giorno chiedendo diritti essenziali, quelli che ancora questa nazione non riconosce a tutti".

Nell’attivo di venerdì la voce di questo mondo farà una sintesi di istanze da portare a Roma il prossimo 25 ottobre nell’ambito della manifestazione indetta dalla CGIL nazionale.

 

L’incontro degli attivi e delegati della CGIL di Taranto, si svolgerà venerdì 17 ottobre a partire dalle 9.00 nell’aula Magna dell’Istituto Tecnico “Fermi” in C.so Italia 306 a Taranto. All’appuntamento parteciperà anche il componente della Segreteria Nazionale della CGIL, Danilo Barbi.

"Dopo lo scivolone sul comparto scuola, gli assurdi provvedimenti normativi sul lavoro a termine, gli attacchi
inutili all’ Art. 18, il Governo colpisce anche i Lavoratori Socialmente Utili!
- è quanto scrive in una nota il segretario generale della Cgil Funzione Pubblica di Taranto Mino Bellanova- il Ministero del Lavoro nei giorni scorsi ha comunicato ai comuni interessati la sospensione delle attività degli
LSU impiegati in tutta la Regione Puglia.
La motivazione è da individuarsi nel blocco della convenzione fra il Ministero del Lavoro e la Regione Puglia da parte della Corte dei Conti.
Parliamo dei famigerati “500 euro mensili” erogati a questa platea di lavoratrici e lavoratori senza anima e senza diritti da oltre un ventennio.
Sul punto la FP CGIL di Taranto , che difende e sostiene la loro “causa” , ha chiesto gli opportuni chiarimenti nonché una veloce risoluzione della controversia.
L’Assessore al lavoro della Regione Puglia Leo Caroli- prosegue Bellanova- finalmente comunica la buona notizia: “La Corte dei Conti sblocca la convenzione per i 1200 lavoratori pugliesi” , ribadendo l’importanza del lavoro di sostegno, fra l’altro, delle parti sociali mosse a loro difesa.
Nel frattempo non si può che denunciare l’ennesima stortura del “sistema Italia”, a gennaio di quest’ anno si parlava di stabilizzare queste/i lavoratrici / lavoratori, su direttive della legge finanziaria del 2013, e di fatto si operava , con il blocco delle attività, il crollo della pur se minima certezza economica loro garantita.
Assistiamo ad attacchi continui da parte del Governo, attacchi che minano la serenità delle lavoratrici e dei lavoratori, attacchi che non si curano delle conseguenze sociali che provvedimenti di questo genere potrebbero determinare, degenerando in conseguenze anche gravi.
La Funzione Pubblica CGIL di Taranto - conclude Bellanova-ribadisce la richiesta di percorsi di stabilizzazione per garantire dignità!"
 
 
Le Donne di Taranto Unite (D.T.U.) esprimono grande preoccupazione per il progetto Tempa Rossa a Taranto, perché, sostengono, aumenterà l'inquinamento "con emissioni diffuse e fuggitive di pericolosi inquinanti tra cui l'acido solfidrico ( H2S) ed il benzene; per la sicurezza "ulteriormente minacciata da possibili incidenti rilevanti che avrebbero a Taranto un pericoloso effetto domino dovuto alla presenza di  altri siti a rischio, come l'Ilva e la base Nato"; per l'ostacolo "alle alternative di sviluppo del nostro territorio nelle attività connesse con il turismo e con l’agroalimentare".
Per queste ragioni, le Donne di Taranto Unite esprimono tutta la loro contrarietà alla realizzazione del progetto Tempa Rossa a Taranto.
"Poichè il sindaco ed il Consiglio comunale - scrivono in una nota - si sono anch’essi espressi per la non realizzazione di tale progetto senza però passare a fatti concreti", le Donne di Taranto Unite  hanno già inviato lo scorso 8 settembre, a Stefàno ed ai dirigenti preposti, una diffida perché si adoperassero entro 15 giorni a recepire quanto previsto dal DM. Del 9 maggio 2001 in materia di direttiva Seveso.
"Ora - aggiungono nella nota - preso atto che la Giunta ha deliberato di chiedere al Consiglio comunale che, in fase di adozione della variante al vigente piano regolatore generale, vengano escluse le opere che riguardano anche Tempa Rossa, con conseguente revisione dell’atto di Intesa città-porto e che,  nonostante il Consiglio comunale di Taranto si sia riunito in seduta straordinaria il 30 settembre e il 9 ottobre, non ha discusso né approvato l’indirizzo adottato dalla Giunta comunale, il cui esame era previsto nel punto “ Nuovo piano regolatore del porto. Variante allo strumento Urbanistica vigente- Adozione”,chiediamo ai consiglieri comunali  di approvare entro 15 giorni tutti i provvedimenti necessari allo scopo".

È fissata alle 9.30 del 26 novembre 2014 l’udienza pubblica nel corso della quale la Corte di Giustizia dell’Unione Europea pronuncerà la propria sentenza definitiva sulla legittimità dei contratti a termine reiterati oltre i 36 mesi nella scuola pubblica del nostro Paese. Dopo l’udienza di discussione che si è tenuta a Lussemburgo lo scorso 27 marzo - nel corso della quale la FLC CGIL è intervenuta a sostegno delle ragioni dei lavoratori precari - finalmente è stata fissata la data in cui si saprà l’esito conclusivo di questa vertenza.

L’aspettativa per questa sentenza è molto forte, visto l’alto numero di precari della scuola (ma anche di tutto il pubblico impiego) interessati all’esito di questa vertenza che - se positivo - potrebbe comportare la stabilizzazione di migliaia di lavoratori precari. Che questo possa essere l’esito sembra ormai sempre più probabile alla luce del parere già espresso a favore dei lavoratori precari da parte dell’Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia e da parte della Commissione Europea che ha attivato anche una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano avendo ravvisato l’incoerenza della normativa italiana rispetto a quella europea.

Che per lo Stato italiano si vada prefigurando una eclatante sconfitta ne è consapevole perfino il Governo Renzi che non a caso nel programma “La Buona Scuola” prevede a partire da settembre 2015 l’assunzione di circa 150.000 docenti precari. Un piano straordinario di assunzioni che, come affermato esplicitamente nello stesso documento “La buona scuola”, si rende necessario proprio per far fronte alle conseguenze della annunciata sentenza della Corte di Giustizia.

Tale risultato è stato fortemente voluto dalla FLC CGIL tanto da aver avviato numerosissime vertenze su tutto il territorio nazionale contro l’abuso dei contratti a tempo determinato nei confronti dei lavoratori precari. Ora attendiamo la sentenza della Corte europea con l’auspicio che questa possa finalmente dare una risposta conclusiva alle aspettative di tanti lavoratori sfruttati per anni e anni dalle pubbliche amministrazioni.

Sabato, 11 Ottobre 2014 17:10

ILVA - Fuga di gas in Acciaieria 1

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Durante le manovre di avvio in produzione dell’impianto di recupero gas di processo dell’acciaieria, asservito al convertitore 1 dell’acciaieria 1 - dopo l’attività di manutenzione di routine per rifacimento refrattario cui è stato sottoposto il convertitore 1 - oggi alle 11.30, si è verificata una fuoriuscita di gas da una valvola posta sulla rete gas. Sarebbero circa 250 i dipendenti che sono usciti a scopo cautelativo dalle rispettive zone di lavoro per rientrare dopo la fine dello stato di emergenza. Non ci sarebbe alcun ferito. Gli addetti all’emergenza di reparto hanno messo in atto le procedure interne, allertando tutto il personale operante in acciaieria 1 e allontanandolo momentaneamente dall’area interessata all’evento. Il personale di reparto, supportato dai Vigili del Fuoco di stabilimento, ha messo in sicurezza l’impianto.

 

Dopo aver verificato l’assenza di ulteriori anomalie, è stata dichiarata cessata l’emergenza alle 12.20 circa e il personale è rientrato nelle postazioni di lavoro.   Il convertitore 1 resterà fermo, per volontà dell'azienda, fino all'esito finale dell'indagine sulle cause che hanno generato il non corretto funzionamento.

"Sono state allertate - spiegano all'Ilva - tutte le autorità competenti per la “fase di attenzione” e sono intervenuti anche l’Arpa Puglia e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco per acquisire informazioni e constatare l’evento che si è verificato Il convertitore 2 e il convertitore 3 - conclude la nota dell'Ilva - marciano efficientemente e in sicurezza".

Sabato, 11 Ottobre 2014 16:45

ILVA - La Uil: "Agli annunci ora seguano fatti concreti"

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"La UIL di Puglia sarà presente all'udienza del 16 dicembre prossimo del processo ILVA, essendosi costituita parte civile".

Lo annuncia Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia e di Bari-Bat, che manifesta la propria preoccupazione in quanto "tutte le problematiche e le passività derivanti da 20 anni di gestione Riva finiranno nella bad company, tuttavia nulla è dato sapere sulla così detta new company, se si fa eccezione per le notizie che trapelano dagli organi di stampa, ultime in ordine di tempo la lettera d'intenti e l'offerta d'acquisto presentata dalla cordata Arcelor-Mittal-Marcegaglia per 350 milioni di euro".

"La nostra preoccupazione - prosegue Pugliese - deriva dal fatto che riteniamo doveroso che il Governo ponga, nel contratto di vendita, condizioni inderogabili per la salvaguardia dei livelli occupazionali, compresi quelli dell'appalto, l'accettazione del piano industriale di Bondi (in particolare l'utilizzo del pre-ridotto di ferro), l'accettazione del piano Ronchi per l'ambiente e la sicurezza degli impianti, con tempi già fissati e con una garanzia certa, magari attraverso la presenza di un rappresentante del Governo, in qualità di garante degli impegni assunti, all'interno del consiglio d'amministrazione della società".

"Abbiamo apprezzato - conclude il Segretario regionale della UIL - che nel corso dell'incontro con le Organizzazioni Sindacali convocato dal Presidente del Consiglio Renzi lo scorso martedì 7 ottobre si sia ribadito l'impegno a ricercare nell'immediato una soluzione per Taranto. Ora sarebbe opportuno che agli annunci facessero seguito notizie certe e fatti concreti, quantomeno per rassicurare i cittadini e i lavoratori ionici".

 

Lo scorso 8 settembre il Consiglio Comunale di Grottaglie ha approvato all’unanimità un ordine del Giorno sul tema Aeroporto Marcello Arlotta presentato e sottoscritto come primo firmatario dal consigliere comunale Francesco Donatelli.

Si tratta in sostanza di un documento che provava a richiamare ancora una volta l’attenzione su una questione antica che attiene le vocazioni di uno scalo che continua a non scartare assolutamente la possibilità di attivazione di voli civili e la possibilità di una integrazione dello stesso con il modello di sviluppo del territorio.

Chiediamo, insomma - spiega Donatelli - che la Regione Puglia e Aeroporti di Puglia di dettagliare al massimo il core business pensato per l’aeroporto di Grottaglie e di dare sostanza alle proposte di variante  contenute nel Piano di Sviluppo Strategico tese a mettere a sistema le aree industriali artigianali della nostra cittadina con quelle previste nella pianificazione dell’area aeroportuale.

A tal proposito Donatelli avrebbe anche richiesto, come da ordine del giorno, la convocazione di una riunione specifica con il responsabile delle politiche dei trasporti regionali, l’Assessore Giovanni Giannini e l’AU di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno.

Una riunione che speriamo venga convocata al più presto – dice Donatelli – perché i tempi sono maturi e il richiamo ciclico a questa vicenda non può finire in un nulla di fatto.

"La decisione del TAR Lecce di respingere il ricorso con cui, una associazione temporanea di impresa, aveva visto revocarsi l'appalto dei lavori di ammodernamento infrastrutturale del molo polisettoriale del porto di Taranto, mette, si spera, la parola fine ad un lungo periodo di attesa caratterizzato da ricorsi, controricorsi, tempi morti, sentenze della giustizia amministrativa, che hanno ritardato l'avvio di lavori necessari per il porto e lo sviluppo della sua vocazione industriale e commerciale". E' quanto scrive il consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano. "Tali ritardi hanno creato enormi apprensioni, vista la scelta di Taranto Container Terminal e degli azionisti Evergreen e Hutchinson di interrompere le rotte intercontinentali e la conseguente minaccia di abbandonare Taranto.
La decisione del TAR infatti - sottolinea Mazzarano- consegna maggiore serenità ai lavoratori che temevano di perdere ogni certezza di futuro lavorativo.
Ora si auspica, visti i poteri straordinari attribuiti al Presidente dell'Autorità Portuale che ha anche funzioni commissariali, una vistosa accelerazione e il rispetto del cronoprogramma su cui si è accumulato notevole ritardo. Si spera che anche le importanti e significative opere di dragaggio dei fondali vedano quanto prima l'avvio e la realizzazione.
Evidentemente stiamo parlando di lavori che l'hub di Taranto attende da molto tempo che rappresentano la chiave per farne il porto commerciale più attrattivo e strategico del Mar Mediterraneo.
Una moderna infrastrutturazione e fondali in grado di far attraccare le navi container di ultima generazione- conclude Mazzarano-sono la condizione indispensabile perché il nostro smetta di essere solo il porto delle materie prime della più grande fabbrica siderurgica d'Europa ma diventi una delle fonti principali di nuovo sviluppo e nuova occupazione."

Venerdì, 10 Ottobre 2014 18:36

Massafra/ Rifiuti: presto l’isola ecologica

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A novembre i contribuenti pagheranno la seconda rata della Tari 2014 che anche  Massafra per le utenze non domestiche prevede tariffe differenziate sulla base della potenziale produzione di rifiuti, connessa alla tipologia di attività esercitata.  

A tal scopo l’incontro nei giorni scorsi tra la Delegazione Confcommercio, rappresentata da Angelo Melone e l’assessore alla Promozione e Marketing territoriale, Raffaele Gentile, dedicato alle problematiche connesse alla  raccolta differenziata, e alle modalità operative da adottare per migliorare il servizio e per abbassare la quota variabile del tributo. 

Nello specifico gli operatori hanno  sollecitato una revisione della  raccolta differenziata dei rifiuti urbani, chiedendo di portare da quattro a cinque -possibilmente includendo la domenica- la raccolta dell’umido che interessa i settori del food e della somministrazione,  valutando che quattro giorni si sette non siano sufficienti per garantire un livello di igiene e di decoro adeguati, soprattutto in primavera-estate e nelle giornate di pioggia.

Si è poi discusso dell’isola ecologica che entro il 3° trimestre del 2015 – ha fatto sapere Gentile- dovrebbe essere già operativa. I commercianti hanno chiesto di individuare un settore da riservare al conferimento dei rifiuti prodotti dalle attività commerciali, al fine di stimolare la collaborazione da parte dell’utenza che potendo godere di ulteriori sgravi, sarebbe incentivata ad avere un ruolo attivo nella raccolta.


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