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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1915)

BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE NASCE LA FILIALE INTELLIGENTE. IL PRESIDENTE FRANCESCO CAVALLO: «I NOSTRI CLIENTI POTRANNO ENTRARE IN BANCA ANCHE DI NOTTE». IL DIRETTORE GENERALE EMANUELE DI PALMA: «UNA TAPPA IMPORTANTE PER UN PERCORSO AVVIATO DA TEMPO» // Nasce la filiale intelligente. La BCC San Marzano di San Giuseppe, vara un programma di nuovi servizi alla clientela avviando i lavori che porteranno, entro pochi mesi all'avvio di un progetto pilota orientato verso la filiale intelligente. Il prototipo dell'iniziativa nasce a San Marzano di San Giuseppe e sarà inaugurata a giugno. Il nuovo modello di filiale prevede un'area self-bank evoluta (disponibile 24 ore al giorno, anche durante l'orario d'apertura degli uffici, mentre durante la chiusura e nelle ore notturne sarà possibile accedere facilmentee in maniera riservata) i cui bancomat potranno essere utilizzati non solo per prelievi e versamenti, ma anche per gli assegni. Le somme di denaro versate, inoltre, dopo apposite verifiche gestite in maniera autonoma dalla macchina, saranno rese disponibili per gli utenti che potranno prelevare, annullando di fatto il rischio dell'esaurimento di euro dalla cassa. E,ancora, una serie di totem collegati con gli uffici di consulenza della Banca potranno fornire in tempo reale la possibilità di un collegamento audio-video per i servizi desiderati. Così, un cliente che desidera avere informazioni sull'andamento titoli potrà farlo collegandosi direttamente con l'Ufficio Titoli della Banca. Lo stesso totem, infine, offre la possibilità di utilizzare il servizio home banking (anche a notte fonda) direttamente all'interno dell'Istituto con pagamenti F24, effettuazione bonifici in Italia e all'estero. Questo per agevolare i clienti che non hanno disponibile un computer o l'attivazione del servizio su smartphone. Il capitolo sicurezza prevede, l'ingresso rapido della clientela con riconoscimento visivo e un moderno sistema di anticamuffamento. «La strada verso la filiale intelligente -- spiega il Presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo -- è un passo che la nostra Banca compie con lo spirito di fornire alla clientela un servizio sempre più ampio e qualificato. Ma, il contributo, è anche orientato verso la corretta educazione tecnologica e l'utilizzo di strumenti innovativi sempre più necessari in ottica moderna. In questo modo contiamo di mettere a disposizione una rete sempre più efficiente in un contesto orario senza soluzione di continuità per tutta la durata della giorno, i nostri clienti potranno entrare fisicamente in banca anche in piena notte». «Con il nuovo layout di filiale -- dice il Direttore Generale, Emanuele di Palma -- continuiamo un percorso intrapreso da tempoorientato a utilizzare strade nuove per essere in grado di rispondere sempre meglio e in maniera più tempestiva alle esigenze di clienti sempre più evoluti e indirizzati verso l'utilizzo di strumenti hi-tech. In questo modo, oltre a fornire un servizio di eccellenza nella sua qualità e immediatezza, siamo anche nella condizione di ottimizzare l'impegno quotidiano dei nostri collaboratori, risorse primarie e insostituibili».
I lavoratori ex LSU scuola a breve si vedranno dimezzare orario di lavoro e salario. Come faranno a mantenere le rispettive famiglie con 400 ero al mese? Ministro, una soluzione: stabilizziamo i lavoratori, con conseguente risparmio per le casse dello Stato. Il senatore Dario Stefàno (SEL) torna ancora una volta sulla difficile situazione in cui si sono venuti a trovare i lavoratori ex LSU e dell'area appalti storici del settore scolastico a seguito delle gare CONSIP per l'affidamento dei servizi di pulizia nelle scuole, scrivendo al Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza, con l'auspicio che l'ncontro che si dovrebbe tenere a Palazzo Chigi nei prossimi giorni, possa trovare soluzioni positive e in linea con le attenzioni che il Governo, sin dal suo insediamento, ha dichiarato di voler rivolgere al mondo del lavoro. Ci fa piacere -commenta Stefàno - che il ministro dica di conoscere la vicenda, come ha fatto a Lecce, ma ci farebbe più piacere se prendesse a cuore questo problema: non serve dire che non ci sono risorse, occorre trovare una soluzione, che pure esiste, dignitosa sia per i lavoratori ma anche per la scuola. Non va infatti dimenticato che il sistema della gara CONSIP, espletandosi con il mero metodo dell'asta al ribasso, porter=E0 ad avere servizi di pulizia pi=F9 scadenti con un peggioramento delle condizio= ni igieniche nelle aule, nelle mense e nei corridoi che i nostri figli frequentano ogni giorno. Una soluzione razionale si potrebbe trovare -conclude il Senatore di SEL- anche con un risparmio per le casse dello Stato: basterebbe riportare il servizio di pulizia all'interno delle scuole eliminando una costosa intermediazione. Attraverso la stabilizzazione dei lavoratori ex LSU si avrebbero benefici economici funzionali, oltre che sociali perchè i lavoratori percepirebber= o uno stipendio dignitoso e riacquisterebbero la tranquillità che è stata sottratta loro per tanti anni.
Audizioni in V commissione in merito ad alcuni campionamenti effettuati, nell’ambito del monitoraggio Pcb e diossina, nel latte bovino dell’allevamento Chiarelli di Massafra che hanno dato esito positivo. Hanno partecipato i rappresentanti dell’ASL TA, dell’ARPA, della Provincia di Taranto e il Sindaco di Massafra. L’azienda in questione è risultata già controllata nel 2008-2010 con esito negativo. Nel 2013 in alcuni casi sono stati registrati dati positivi. A seguito di cio’ l’ASL TA ha disposto il vincolo sanitario per l’azienda. Sono stati fatti a seguire ulteriori prelievi che hanno dato risultati altalenanti. Di qui il coinvolgimento del tavolo tecnico regionale del quale fanno parte anche ARPA e Istituto zooprofilattico sperimentale (sedi di di Foggia e Teramo) . In più è stato allargato il raggio di cmapionamento che ha riguardato anche il foraggio, l’acqua del pozzo e il terreno interessato . In tutti questi casi sono stati riscontrati valori largamente al di sotto . Sono stati esaminate gli eventuali collegamenti con gli impianti industriali vicini (il forno ILVA, l’incerenitore dell’Appia Energy e un altro incerenitore dell’AMIU). Sono in fase di revisione le autorizzazioni rilasciate da parte della Provincia. Per quel che riguarda l’azienda i controlli su terreno e foraggio sono in fase di allargamento nelle singole particelle castali interessate.
Si è tenuta a Bari la riunione del tavolo sulla vertenza Cementir di Taranto, azienda produttrice di cemento che ha annunciato recentemente la chiusura dell’area a caldo della fabbrica jonica con la riduzione di personale. Per la Regione hanno partecipato gli assessori Leo Caroli (Lavoro) e Loredana Capone (Sviluppo economico). Sono intervenuti rappresentanti della Task force regionale per l’occupazione, oltre a rappresentanti del Comune di Taranto. Presenti – oltre all’azienda – i sindacati, Confindustria Taranto, l’autorità portuale. L’azienda ha confermato che la situazione di mercato non consente di mantenere in vita l’accordo dello scorso settembre (che prevedeva investimenti), obbligandola alla revisione a causa della crisi. Pertanto l’azienda ha dichiarato che il Progetto Taranto deve considerarsi ad oggi congelato. I sindacati si sono dichiarati “sgomenti”, essendo in contrasto le decisioni aziendali con quanto finora affermato. L’autorità portuale ha invece confermato la disponibilità in co-uso della banchina del porto. “Confermo la disponibilità della Regione – ha dichiarato a verbale l’assessore Capone – a mettere a disposizione gli strumenti di sviluppo economico che possano consentire l’attuazione di progetti industriali di consolidamento e implementazione industriale”. L’assessore Caroli, ha suggerito di proseguire il confronto “attraverso il coinvolgimento di altri e più alti livelli del gruppo Cementir, chiedendo l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico con la tempestiva convocazione di un tavolo sulle prospettive di Cementir”. Anche i sindacati hanno concordato sulla richiesta di un tavolo romano sulla vertenza.
Nel 2013, in provincia di Taranto, sono 2.963 le nuove imprese iscritte e 2.868 quelle cessate. Il saldo è positivo: +95 unità;, con un tasso di crescita dello 0,20% in linea con l’andamento nazionale che segna lo 0,21%.
Ci sono tutte le condizioni per partecipare ad una partita complessa e ambiziosa ma non per questo impossibile: per Taranto una scommessa pari a 500 milioni di investimenti, che assicurerebbe per almeno due anni centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti. Taranto fra le realtà italiane candidate allo smantellamento della nave da crociera Costa Concordia.Confindustria Taranto, in collaborazione con lo Studio dell’ing. Severini, autore di un apposito progetto studiato ad hoc per l’operazione, complessa sia per tipologia che per dimensioni del relitto (ricordiamo che la nave affondata due anni fa all’isola del Giglio è lunga circa 290 metri e larga circa 63), ha inoltrato apposita richiesta, preventiva all’offerta vera e propria, alla società londinese che si occuperà di individuare l’impresa o la cordata imprenditoriale più idonea alle operazioni di smantellamento.Confindustria, sulla base dello specifico know how in possesso di buona parte dell’imprenditoria tarantina nel settore, forte di condizioni ideali dello scalo portuale in termini di profondità di fondali, con un progetto messo a punto in virtù dell'opportunità che si paventava subito dopo le operazioni di raddrizzamento del relitto, ha ritenuto di poter competere in una partita sicuramente ambiziosa ma non per questo impossibile.A candidarsi per la realizzazione del progetto redatto sono la società consortile Smart Area (diretta emanazione di Confindustria Taranto), lo stesso Studio Severini ed una società partner straniera leader nel settore.La redazione progettuale tiene conto della verifica di specifici requisiti internazionali e di una serie di dettagli tecnici e documentali ad hoc anche di carattere ambientale che, se rispondenti alle peculiarità richieste, farebbero assurgere Taranto, automaticamente, oltre che a candidata ideale per l’imponente operazione, al ruolo di laboratorio ambientale d’Italia.La scommessa, come dicevamo, è difficile ma Taranto ha al momento tutte le carte in regola per poter competere con players nazionali e stranieri nella gara – a tutti gli effetti - che già si delinea attorno al progetto di smantellamento del relitto purtroppo oggi più famoso d'Italia. Per Taranto si tratterebbe di una scommessa pari a 500 milioni di investimenti, che andrebbe ad assicurare per almeno due anni centinaia di posti di lavoro, più o meno 600 secondo le prime stime ma con un indotto non calcolabile se si tiene conto delle operazioni a valle dello smantellamento vero e proprio della nave.Riteniamo tuttavia, al di là di ogni considerazione di prospettiva, che tutta la comunità jonica, istituzioni in primis, dovrà remare a favore di tale operazione, lasciando da parte, in questo come in altri casi da noi più volte invocati, atteggiamenti di sudditanza nei confronti di altri sistemi (e parliamo delle cordate imprenditoriali che già si sono candidate per il progetto) che molto hanno da imparare dalle competenze da noi acquisite nello specifico settore e che a tutt’oggi invidiano le potenzialità del nostro scalo portuale, i cui requisiti si presentano, dati alla mano, ineguagliabili sia per caratteristiche tecniche sia per la naturale conformazione dello specchio d’acqua che si candida ad ospitare la complessa operazione.
"La riunione di oggi ha confermato la mia preoccupazione per i dati del rilevamento di eccesso di diossine e PCB nel latte bovino prodotto dall'azienda zootecnica Chiarelli. Siamo di fronte ad un lavoro scientifico da parte di Asl e Arpa degno di grande rispetto. Ci sono tutte le condizioni affinché le istituzioni, titolari di percorsi autorizzativi, sentano il dovere politico di difendere la salute dei cittadini e settori importanti per la nostra economia come agricoltura e zootecnia. Quello che è accaduto, ha tutti i caratteri di una situazione grave che si può ripresentare. Non si tratta né di un abbaglio né di una eccezione, né tantomeno di voler procurare indebitamente allarme. Il nostro territorio è gravato da un apparato industriale enorme, da innumerevoli inceneritori e da tantissime discariche. Il territorio di Massafra, dichiarata area ad alto rischio ambientale da tempo, è sommerso da ogni impianto possibile per il trattamento dei rifiuti. Vanno intensificati e specificati i controlli, per identificare le cause e i possibili effetti. La politica e gli Enti preposti devono fermare qualsiasi tentativo di aggravare, con nuove autorizzazioni, il carico di emissioni in aria, in falda, nell’acqua e nella terra. Le emissioni nocive che minacciano la vita delle persone e la produzione agricola e zootecnica".
L’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni esprime il proprio rammarico per l’assenza dei rappresentanti regionali dei trasformatori al Tavolo Latte di stamattina in Assessorato. “Sono consapevole – ha detto Nardoni – che i negoziati tra le parti, soprattutto quando sono basati sul presupposto della volontarietà, hanno bisogno di pazienza. Da tempo ci viene chiesto di svolgere un ruolo di supporto e di coordinamento delle Associazioni regionali delle Imprese di Trasformazione e delle Organizzazioni Professionali Agricole ma, ancora una volta, dobbiamo registrare con rammarico l’assenza dei rappresentanti dei trasformatori al Tavolo latte. “In tal modo si creano i presupposti di una “impasse” che non permette di superare le criticità che purtroppo persistono sul Sistema Latte pugliese. “In tutti i modi stiamo provando a promuovere anche nella filiera del comparto lattiero-caseario iniziative di valorizzazione delle produzioni come stiamo facendo per altre filiere del mondo agricolo con il Marchio di Qualità Prodotti di Puglia. Stentiamo, pertanto a comprendere le ragioni di queste reiterate defezioni. Auspico che nel prossimo futuro vi sia la pronta adesione anche delle Associazioni regionali delle Imprese di Trasformazione per rafforzare, come succede in altre regioni d’Italia, la portata di un percorso che non è soltanto basato sulla leva del prezzo ma che guarda strategicamente alla qualità del latte e delle produzioni lattiero-caserie, come asset strategico per l’agroalimentare pugliese”.
Approvata all’unanimità dalla II Commissione, presieduta da Giovanni Brigante, la proposta di legge che mira a stabilizzare 13 unità già dipendenti dei Consorzi Agrari regionali esclusi anni addietro dai processi di ricollocazione. Sulla proposta di legge a firma Cervellera, Brigante, Friolo, Lospinuso, Laddomada, Pentassuglia, Sala e Mazzarano, l’assessore al lavoro Leo Caroli ha espresso il parere favorevole del Governo regionale, confortato dalla risposta pervenuta dalla Funzione pubblica circa la rispondenza della proposta di legge ai profili di costituzionalità. Le uniche prescrizioni, come ha ripetutamente sottolineato l’assessore Caroli, riguardano il rispetto da parte della Regione dei vincoli di legge in merito alla spesa ed alla tempistica di ricollocazione che non sorà automatica. La proposta di legge prevede la ricollocazione presso le Agenzie regionale dei 13 ex dipendenti dei Consorzi attraverso procedure di idoneità che saranno bandite una volta acquisita dalle singole agenzie la disponibilità in organico. La proposta di legge approda ora in Commissione bilancio che potrà esaminarla appena gli uffici trasmetteranno il referto tecnico attestante la regolarità contabile. Per l’anno in corso la copertura finanziaria sarà assicurata dal bilancio autonomo della Regione, mentre dal prossimo esercizio l’onere sarà a carico delle agenzie regionali che prenderanno in carica il personale.
Il giorno 22 gennaio 2014, presso il Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico di coordinamento istituito su richiesta del Ministro per la Coesione Territoriale e relativo alla realizzazione delle opere previste dall'accordo per il porto di Taranto del 2012. Alla riunione hanno partecipato il Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali Ing. Aldo Mancurti ed il suo staff, il Presidente dell'Autorità Portuale di Taranto e Commissario Straordinario Sergio Prete, i rappresentanti del Ministero dell'Ambiente, della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, della Regione Puglia, del Comune di Taranto, di Trenitalia, RFI, TCT spA, lo studio SJS e SOGESID SpA. Durante la riunione, dopo aver appreso della impugnazione dinanzi al Tar Lecce della aggiudicazione dei lavori relativi all'adeguamento e consolidamento della banchina del Molo Polisettoriale, sono state discusse alcune criticità con particolare riferimento ai dragaggi, al Piano Regolatore Portuale ed ai raccordi ferroviari. Con riferimento al progetto di dragaggio e connessa cassa di colmata, i rappresentanti del ministero dell'ambiente si sono impegnati a far pervenire entro la metà di febbraio il decreto VIA ed il decreto ex articolo 5 bis della legge n. 84 del 1994, con i quali si concluderà la procedura di approvazione del progetto definitivo. A seguito di tale approvazione l'Autorità Portuale potrà procedere alla validazione del progetto ed alla successiva indizione della gara d'appalto per la realizzazione delle opere. Tutto ciò al fine di rispettare il termine del 31 dicembre 2015 per l'ultimazione degli interventi necessari a rendere operativi i primi 1200 m di banchina con fondale a -16,50. In ogni caso le parti stanno valutando la possibilità di adottare anche soluzioni alternative che consentano una riduzione dei tempi per ottenere l'operatività della banchina nei termini indicati. Per quanto attiene il Piano Regolatore Portuale, è stato chiesto al Comune di Taranto di accelerare l'iter procedimentale per consentire alla Regione Puglia di approvarlo in via definitiva nel più breve termine possibile. Il medesimo invito a procedere con celerità é stato rivolto anche a RFI che si è impegnata a rivedere i tempi del cronoprogramma e a bandire la gara non appena riceverà l'esito positivo della notifica alla Comunità Europea del finanziamento del progetto.
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