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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1908)

Confindustria e Ance Taranto hanno stipulato nei giorni scorsi con il Commissario Straordinario Vera Corbelli, un apposito accordo che sancisce l’avvio di un percorso di collaborazione teso a supportare la predisposizione, nell’ambito del più generale “Programma di misure, a medio e lungo termine, per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'intera area di Taranto”, di un Documento di indirizzi ed azioni per la valorizzazione ambientale ed economica del Mar Piccolo di Taranto.

L’accordo, che ben si inserisce nel più ampio Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di Taranto, nasce sia in direzione del raggiungimento degli obiettivi fissati nel DL 1/2015, sia dalla volontà del Commissario Straordinario di avvalersi della collaborazione e dei contributi offerti dalle forze socio-economiche del territorio per la realizzazione di un programma di misure condivise.

La riqualificazione del Mar Piccolo è peraltro, oramai da anni, uno dei leit motiv delle iniziative intraprese da Confindustria e Ance Taranto. L’accordo sottoscritto con il Commissario Straordinario Corbelli assume pertanto, come è evidente, una forte valenza ai fini dell’attuazione dei  processi di ambientalizzazione e riqualificazione dell’area jonica.

In particolare,sulla base dell’aggiornato quadro conoscitivo dell’area del Mar Piccolo a cura del Commissario Straordinario  ed in riferimento alle previsioni della vigente pianificazione, generale e settoriale, agli utilizzi marini e costieri ed allo stato dei litorali, in sinergia e nel rispetto delle rispettive competenze, si procederà:

all’identificazione degli scenari di utilizzo e valorizzazione delle aree a mare e costiere del Mar Piccolo;

alla predisposizione di schede descrittive delle singole azioni proposte;

all’analisi ed identificazione di misure e risorse per il finanziamento delle azioni nell’ambito delle programmazione 2014-2020;

ad azioni di comunicazioni, diffusione e condivisione delle attività predisposte nonché di  diffusione dei risultati e animazione imprenditoriale per la promozione e l’attuazione delle linee di sviluppo territoriale tracciate con il documento.

 

 

Tre idee che riceveranno un premio in denaro offerto dalla Camera di Commercio di Taranto e percorsi di accelerazione. Taranto ha ufficialmente iniziato con successo il suo percorso verso l’innovazione.

 

Un grande successo per la palestra al mondo che unisce persone con formazione ed esperienze diverse, legate dallo stesso sogno… trasformare semplici idee di business in startup di successo.

 L’iniziativa è iniziata il 05 giugno 2015 a Taranto e ha riscosso grande successo. Più di 50 partecipanti, 13 idee presentate e 8 arrivate in finale. Questi i dati di Startup Weekend Taranto – Tourism & Food Edition, un’opportunità unica per la rinascita del territorio tarantino, organizzata nella splendida cornice della Camera di Commercio di Taranto nei giorni 05-06-07 giugno.

 CHI HA VINTO?

  • For Delivery – Primo posto
  • Social Tour – Secondo posto
  • Incrowdible – Terzo posto

 Premi speciali:

  • TAKEOFFMalta, percorso di incubazione 3 mesi + pre-seed da 5 a 20k + seed fino a 100k vinto da Nodella

  • AtFactory alla startupForDelivery.

    Medaglia di bronzoai ragazzi di Incrowdible che, definiti dai coach i cucciolotti di Startup Weekend Taranto, con il motore di ricerca per cowdfunding si sono aggiudicati un premi da 3.000 € più un percorso di accelerazione.

    Stesso premiova alla medaglia d’argento. Ad aggiudicarsela è Social Tour, che unisce le potenzialità comunicative e di aggregazione di un social network specializzato nel settore del turismo con la possibilità di condividere il viaggio con qualcuno e realizzare un pacchetto vacanza su misura.

     Il titolo di vincitore della prima edizione di Startup Weekend Taranto ad aggiudicarsi un premio da 3.000, IMEQ (certificazione di sistema gestione qualità di startup), Sticker Mule (1.000 adesivi personalizzati), EQUI Mediterraneo FUND (incubazione ed accompagnamento) e un programma di accelerazione è For Delivery.

     L’ITER DI SELEZIONE

    Dopo le giornate di venerdì e sabato, dedicate alle presentazioni delle idee e allo sviluppo di quelle più votate arrivate in finale, si è arrivati alla giornata conclusiva di domenica, la più eccitante. I ragazzi, entusiasti e ansiosi, hanno partecipato alle diverse attività organizzate da mentor ed esperti volte ad identificare punti di forza e punti di debolezza delle loro idee e a metterli sotto pressione, alle ore 17:00 i ragazzi, durante la fase “Elevator Pitch” hanno pubblicamente esposto i loro pitch e risposto alle domande tecniche dei giudici. 8 idee finaliste in soli 5 minuti hanno raccontato il loro progetto e descritto il modello di business, pochi minuti per convincere i giudici a premiare la loro idea e permettergli di vincere il premio finale. Nonostante la stanchezza di 54h di lavoro No-stop, i ragazzi hanno dimostrato entusiasmo, passione, competenza e voglia di farcela.

     Dopo la selezione dei giudici, le 8 startup sono state elencate e sono stati forniti suggerimenti e consigli utili, affinché le loro idee siano sviluppate nel miglior modo possibile e vengano rese più efficaci e competitive.

     LE IDEE ARRIVATE IN FINALE

    Tra le 13 idee presentate solo 8 sono arrivate in finale e potranno contendersi i premi finali.

    Scopriamole:

    • Biokitdi Luigi Daddario – Team: Giovanni Ciquera; Domenico Notaristefano; Vito D’Onghia, Francesco Semeraro

    • Nodelladi Angelo Di Noi – Team: Luca Latagliata; Angelo Franchini; Francesco Ribezzo

    • Social Tourdi Marcello Nisi – Team: Gianni Mastrangelo; Giuseppe Fanelli; Sara Lopresto

    • For Delivery di Maurizio Cassano – Team: Alessandro Rizzo; Daniele Rizzo; Fausto Pagliara; Giacomo De Bernardis

    • Green Rider di Biagio Colturi – Team: Cosimo Damiano Prete; Ferdinando Guadalupi; Antonio Tanderi

    • Turismo e Sani Sapori di Cinzia Ineppo – Team: Damiano Tommasino; Mirko Calabrese; Vincenzo Quaranta; Dario Palanga; Orazio De Lauro; Daniele Greco

    • EvenSyndi Maristella Cacciapaglia – Team: Matteo Caliandro; Francesco De Giorgio; Maria Paola Mellone; Anna Loscalzo

    • Incrowdible di Valerio De Luca – Team: Luca Ludovico; Gabriele L’Asseinato; Luca Picciarelli; Francesco Argese; Vittorio Melucci.

       DICHIARAZIONI DEI VINCITORI

      Un' esperienza che consiglio a tutti, splendido weekend in compagnia di persone molto competenti e umanamente anche molto vicine nel darci tutto il loro aiuto. Un grazie speciale a tutto lo staff e ai giudici che hanno svolto un lavoro difficile nella scelta delle idee tutte validissime ed interessanti. Un grazie soprattutto ai ragazzi del mio gruppo che mi hanno aiutato nel mio progetto” – ha dichiarato Marcello Nisi, ideatore diSocial Tour.

       Valerio De Luca, ideatore di Incrowdible ha illustrato il suo progetto: “InCrowdible è una speciale piattaforma al servizio del crowdfunding. Non occorre più andare

       singolarmente ed iscriversi sulle varie piattaforme (Kickstarter, Gofundme, Indiegogo, Eppela, etc.), ma si può cercare qualsiasi progetto direttamente su InCrowdible, tramite un sistema di tag. Nello stesso tempo si offre la possibilità ai progetti di andare a finire

       nell'email dei potenziali investitori più affini. L'obiettivo è favorire il match perfetto tra l'investitore ed il progetto di crowdfunding.

      "Nodella è una incredibile startup che combinando strategicamente tecnologia e qualità riesce finalmente a far assaporare una mozzarella in tutta la sua bontà anche dopo alcuni mesi dal suo acquisto. Sofisticazioni o conservanti? No, nulla di tutto questo, semplicemente una lavorazione brevettata capace di creare delle nervature, del tutto naturali, nella mozzarella permettendone così la sua surgelazione. Il risultato? Una mozzarella che uscirà dal surgelatore di casa come appena prodotta dal migliore caseificio italiano, potendone così apprezzare appieno tutta la consistenza, succulenza e sapore indipendentemente dai tempi di produzione e vendita. Inimmaginabili saranno le ripercussioni nella logistica e nella Grande Diatribuzione. Nodella è una bomba ad orologeria nelle startup del FOOD" – hanno dichiarato gli ideatori di Nodella.

     

     Oggi, business angels e investitori di Milano che hanno seguito l’iniziativa via Periscope hanno già mostrato interesse verso alcune delle idee imprenditoriali esposte ieri e vorrebbero finanziare lo sviluppo. Una dimostrazione che Taranto ha mosso i primi passi verso il cambiamento e che un network sempre più forte di relazioni è in grado di portare innovazione e far riprendere l’economia.

     Startup Weekendè “una palestra per imprenditori”, un’opportunità unica per trovare un co-founder/socio, incontrare nuove persone, imparare nuove skills, ma anche trovare il giusto trampolino di lancio per il proprio progetto d’impresa. È un evento No-profit, finanziato dalla collaborazione di giovani professionisti locali insieme alla Sistema Italia srl e Puglia Startup con imprenditori locali che investono nella formazione dell’humus imprenditoriale sul territorio locale, tra i quali il Gruppo Finsea e la Camera di Commercio di Taranto che hanno supportato l'evento a 360°.

     Di seguito il link per visualizzare alcuni video dell’evento e in allegato alcune immagini: https://www.youtube.com/watch?v=qY2IHNCZn8g

     TEAM, INFO e PROGRAMMA all’indirizzo http://taranto.up.co

    Per maggiori informazioni su Startup Weekend Taranto potete contattarci all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

    Facebook: https://www.facebook.com/swtaranto

    Twitter: https://twitter.com/swtaranto

     


 

Il primo trimestre del 2015 regala alla regione 30mila occupati in più.

Immagine associata al documento:

La performance di crescita pugliese rispetto allo stesso periodo del 2014 è in assoluto la più alta in Italia, con un distacco dalla Lombardia, seconda in classifica, di 4mila occupati, mentre i dati delle altre regioni variano dai 23mila in più dell'Abruzzo ai 19mila in meno della Sicilia. I 30mila occupati in aumento in Puglia rappresentano quasi il 23% di tutti i nuovi occupati d'Italia e poco meno del 64% di quelli del Mezzogiorno. Mai un'incidenza così alta.
Ne dà notizia il Presidente uscente della Regione Puglia Nichi Vendola, dopo la lettura del report Istat sui dati trimestrali regionali.
"Con questa performance - dice - stiamo trainando l'Italia e il Mezzogiorno. Sull'occupazione non abbiamo mai abbassato la guardia. Non abbiamo risparmiato notti insonni, battaglie, tavoli della Task force per risolvere le crisi aziendali, strumenti di incentivazione. Non abbiamo centellinato né attenzione, né energia, mentre la crisi globale si abbatteva sulla Puglia con la forza di un ciclone. Oggi non siamo solo i sopravvissuti, siamo quelli che ripartono con nuove energia. Il ciclone ci ha dato i brividi, ma anche la forza di reagire. Ci ha dato una lezione e la grande possibilità di imparare. Ci ha preso a schiaffi e ci ha fatto cambiare. E noi stiamo imparando dagli errori e dai successi con la consapevolezza di avere davanti un percorso ancora lungo. Ma non abbiamo sbagliato strada. Abbiamo imboccato quella dell'innovazione per diventare più competitivi, dell'internazionalizzazione per entrare nei mercati esteri, dell'attrazione degli investimenti per promuovere il lavoro in Puglia, della formazione per esaltare le competenze".

"Il nostro risultato - ha continuato Vendola - arriva prima ancora dei decreti attuativi del Jobs Act ed esprime numeri che ci danno fiducia. Se la performance da gennaio a marzo 2015 è di 30mila posti in più rispetto agli stessi mesi del 2014 con una riduzione del tasso di disoccupazione di 1,4 punti percentuali, il trend congiunturale è ancora più confortante: rispetto all'ultimo trimestre del 2014 (ottobre-dicembre) la crescita dei primi tre mesi del 2015 è di 48.051 occupati in più, con un aumento sia della componente maschile (+28.136) che di quella femminile (+19.915).
"Sui primi trimestri degli anni 2014 e 2015, invece, il dato più rilevante riguarda il macrosettore dei Servizi (+29.389 occupati) e all'interno di esso le attività di Commercio, Alberghi e Ristoranti (+25.402), in netta ripresa anche il lavoro nelle Costruzioni".
"Vorrei sottolineare infine - ha concluso Vendola - la natura dell'occupazione. Si tratta di lavoro dipendente per quasi 863mila persone, circa 316mila sono invece gli occupati indipendenti. Nei primi tre mesi del 2015 i dipendenti aumentano di 39.795 unità, mentre gli indipendenti sono 10.268 in meno rispetto a gennaio-marzo 2014".
 

Le questioni trattate entrambe dal noto tributarista avv. Maurizio Villani.

 

  1. Ordinanza della CTP di Lecce che ha accolto l’istanza di sospensione della cartella esattoriale di € 1.907.223,02 notificata all’Istituto Provinciale di Vigilanza La Velialpol S.r.l..In sostanza, i giudici tributari nell’accogliere la sospensione hanno ritenuto valide le mie eccezioni per quanto riguarda la firma della succitata cartella da parte di un funzionario non dirigente, il difetto assoluto di motivazione e, soprattutto, l’annullamento delle sanzioni amministrative per lo stato di crisi della società e, quindi, l’applicazione dell’esimente della forza maggiore, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, comma 5, D.Lgs. n. 472 del 18/12/1997.

  2. Sentenza della CTP di Lecce, ritirata oggi, che, in accoglimento delle mie eccezioni, prima in Italia ha totalmente annullato la cartella esattoriale TARES del Comune di Gallipoli di € 85.712,88 relativa all’anno 2013, notificata all’albergo Caroli Hotels S.r.l. di Gallipoli. In sostanza, i giudici tributari, hanno annullato la TARES (oggi TARI), disapplicando il regolamento D.P.R. N. 158 del 27/04/1999 (c.d. metodo normalizzato) perché totalmente immotivato, in quanto fa riferimento a formule matematiche incomprensibili, ingiustificate e totalmente immotivate perché non tiene conto degli effettivi costi sostenuti dai Comuni, che peraltro li devono dimostrare con documenti certi ed inoppugnabili.

VEDERE GLI ALLEGATI

Domenica 31 maggio,con inizio alle ore 10.00, presso la sede sociale di v.le Magna Grecia 119, si svolgerà l’assemblea straordinaria e ordinaria della Confcommercio Imprese per l’Italia- Associazione provinciale di Taranto.

All’ordine del giorno l’approvazione delle modifiche allo Statuto sociale dell’Associazione, e lo svolgimento delle procedure di elezione del Presidente e del Consiglio generale dell’Associazione e dei Collegi dei Revisori dei conti e dei Probiviri. 

I lavori assembleari sono riservati ai delegati delle organizzazioni territoriali, di categoria e ai membri delle associazioni aderenti,  individuati dai rispettivi Consigli direttivi.

 

Nel segno del consolidamento dei vari comparti  il rinnovo delle sezioni di Confindustria

 

Consolidare, rinvigorire e rilanciare i vari comparti colpiti dalla crisi e sulla via, sia pure a velocità diverse, della ripresa: il nuovo ciclo in Confindustria si apre con tante novità nei programmi e negli assetti ma anche tante conferme fra i presidenti di sezione, chiamati a garantire continuità nell’azione associativa per completare i percorsi di lavoro che ancora non hanno esaurito i propri effetti. Completata la composizione dei nuovi direttivi, si andrà a comporre la nuova giunta in vista del rinnovo della Presidenza di Confindustria Taranto, previsto a giugno prossimo.

 

La prima importante novità è quella rappresentata dall’aggregazione delle imprese precedentemente inquadrate in due sezioni merceologiche affini che ha dato vita alla Sezione Alimentari, del Turismo e della Cultura.

Cosimo Varvaglione(Feudi Salentini srl) - già presidente della Sezione Alimentari - è stato eletto alla guida della nuova Sezione.

 

Analoga operazione è stata compiuta anche nell’ambito delle imprese che erogano servizi: dall’unione di altre due sezioni merceologiche affini si è costituita la Sezione Servizi Innovativi e di supporto alle imprese, alla cui guida è stato eletto Oronzo Fornaro (Euronet srl) - già presidente della Sezione Servizi Innovativi e Tecnologici.

 

Assai nutrita è la squadra della Sezione Marittimi Portuali e Trasporti.  Luciano Elpiano (Peyrani servizi marittimi srl) è stato confermato Presidente anche per il biennio 2015-2017.

 

Cambio di guardia alla Sezione Chimica Energia Ambiente. Il nuovo Presidente è Lucia Minutello (CISA spa) che subentra a Lorenzo Ferrara (Ecopan srl) eletto componente del Consiglio Direttivo. .

 

Da un’altra aggregazione tra sezioni affini nasce invece la nuova Sezione Cave e Materiali da costruzione - Legno e Arredo, che vedrà alla presidenza Marco Ielli (Sarim srl).

 

 

 

 

 

Un altro rinnovo che segna una riconferma riguarda la sezione metalmeccanica, sicuramente una delle compagini fra le più rappresentative all’interno dell’associazione degli industriali. Al vertice è stato riconfermato infatti Pietro Lacaita, dell’omonima azienda.

 

Il settore tessile riconferma, nel segno della continuità di un settore in ripresa lenta ma costante, Martino Filomena (Spafil Srl).  Al rinnovo anche il Gruppo dei Giovani Imprenditori, che riconferma alla guida Luigi de Francesco (Federico Pignatelli Srl);  coordinatore del Gruppo Credito è Michele Dioguardi.

Ai nuovi dirigenti delle Sezioni merceologiche, il Presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, ha rivolto i più sinceri auguri di buon lavoro nella certezza che sapranno ben rappresentare le aziende socie e lavorare a loro fianco per il sostegno dei rispettivi settori di appartenenza.

 

Il Report di aprile dell’Osservatorio sulla crisi economica dell’Associazione Lavoro&Welfare  conferma che  la congiuntura negativa dell’economia sembra aver toccato il punto più basso e ha invertito la tendenza in un leggero miglioramento,  con  prospettive  tutte da consolidare. Il cammino per portare il Paese fuori dal tunnel della crisi è ancora molto lungo, lo dice lo stesso Governo con le previsioni sulla disoccupazione, che prevede una discesa sotto il 10% solo nel 2019 (ancora alta, visto che sono oltre 2 milioni e duecentomila lavoratori).

 

Una ripresa economica del nostro Paese è possibile, ma per evitare che essa sia affidata solo all’ottimismo della volontà, ci vorrebbero scelte mirate in grado di favorire una ripresa più sostenuta affinché si determinino ricadute positive sulla crisi industriale ed occupazionale. La situazione economica e produttiva del Paese torna a divaricarsi tra recessione e ripresa. Si rendono più evidenti le distanze tra le realtà produttive che tornano protagoniste nello sviluppo e nella ripresa e realtà territoriali, produttive e settori che vivono il contesto di una deindustrializzazione.

 

La produzione industriale ad aprile cresce del +0,5% su marzo, confermando definitivamente l’aumento acquisito nel primo trimestre del 2015, del +0,6%.  Continua ad andare meglio alle aziende che esportano i propri prodotti soprattutto verso i paesi fuori dall’Unione Europea (+1,8% nel mese e +9,2% su anno) con un effetto positivo verso la nostra bilancia commerciale che raggiunge un surplus di 7,8 miliardi.

 

L’export cresce di più verso i paesi fuori dall’euro, Stati Uniti (+44%), paesi OPEC (+18,2%), crescono in modo sostenuto le vendite di autoveicoli (+28%) e di mezzi di trasporto senza autoveicoli (+23,8%).

Sono in forte incremento le importazioni dalla Cina (+51,9%), in particolare, articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici, in forte crescita (+28,5%). Sono diminuite le domande complessive di disoccupazione, nel mese di marzo sono state 118.786, il 15,5% in meno su marzo 2014.

 

Ma la disoccupazione resta alta con un leggero peggioramento rispetto al mese precedente, a marzo aumenta il numero dei disoccupati e l’indice si attesta al 13%, (+0,2%), mentre sempre a marzo diminuiscono gli occupati rispetto a febbraio del -0,3%, con 59 mila unità in meno, e rispetto a marzo del 2014, -0,3% con 70 mila occupati in meno.

 

Questi dati confermano che le azioni intraprese ad oggi che hanno prodotto anche nel nostro Paese una leggera ripresa, non hanno ancora sviluppato tangibili risultati positivi nella nostra economia e che il carattere strutturale della crisi interna non è stato ancora aggredito nella sua origine.

 

Ad aprile si conferma una tendenza alla riduzione delle ore di CIG che si è manifestata dall’inizio del 2015. La CIG cala sia rispetto al mese di marzo (-0,94%), sia rispetto ad aprile 2014 (-36,89%), sia rispetto all’intero periodo, gennaio – aprile 2014 (-40,91%).

 

Le ore di CIG autorizzate ad aprile 2015 sono state 61.044.421 (-0,94% su marzo 2015 e -36,89% su aprile 2014. La media delle ore di CIG nel 2014 era stata di oltre 89 milioni di ore, mentre in questi primi quattro mesi del 2015 è scesa a 56 milioni di ore mese.

 

In questo mese, la richiesta delle ore di CIG torna in aumento nella Cigs e nella Cigd, mentre la Cigo diminuisce, restano alti i volumi di ore della Cigs e continuano ad indicare un contenuto strutturale delle crisi industriali, anche in questo inizio del 2015.  Il volume delle ore di CIG in questi quattro mesi del 2015 determina l’assenza di attività produttiva (zero ore) per potenziali 330 mila posizioni lavorative.

 

L’incidenza delle ore di CIG per lavoratore occupato del solo settore industriale, in questi quattro mesi del 2015, è di 36 ore per addetto.  Nonostante qualche cambiamento il peso della crisi continua ad essere non equamente distribuito, non è proporzionale per tutti, c’è soprattutto chi non ha niente, e ci sono anche i lavoratori in cassa integrazione, dove quelli in CIG a zero ore, ognuno in questi quattro mesi del 2015 ha perso oltre 2.600 euro al netto delle tasse, mentre il volume complessivo dei salari si è ridotto di oltre 880 milioni di euro netti per i lavoratori coinvolti nei periodi di CIG.

 

È utile ripartire dal concetto che la CIG non è, e non è stata in questi anni di profonda crisi, solo una protezione per i lavoratori, consentendo loro di mantenere un reddito oltre alla continuità del rapporto di lavoro, ma ha anche consentito alle stesse aziende di mantenere transitoriamente invariato il proprio assetto produttivo, confermando ruolo e validità dello strumento CIG.

Il forte limite è che non ci sono stati nel ricorso alla Cassa integrazione speciale (Cigs), e non ci sono ancora oggi sufficientemente, interventi attivi, progetti di riorganizzazione, ristrutturazione, orientamento e di investimento verso la struttura industriale del Paese. Ma il problema principale è che la causale più utilizzata resta semplicemente la crisi aziendale, mentre gli interventi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale non superano il 5%; 6%, in questi anni.

Questa situazione resta lo specchio della crisi strutturale presente e molto diffusa nella struttura industriale nazionale, come invisibile e lontana dalle attenzioni della politica, mentre quando si rende evidente in qualche crisi aziendale si è privi di progetti, e non si attivano strumenti innovativi.

   In conclusione, i primi sintomi di ripresa si avvertono, ora occorrerebbero misure di politica industriale e un rilancio degli investimenti pubblici e privati per consolidare la ripresa e stimolare la crescita dell’occupazione.

                         Giovanni Battafarano   Segretario Generale Associazione Lavoro&Welfare

 

 

 

 

 

La difficile congiuntura che attraversa la nostra economia impone di guardare con grande attenzione le vicende legate alle opere di riqualificazione ambientale dello stabilimento ILVA.

 

Con il completamento di quei passaggi preliminari indispensabili, sembrano dunque giungere a disposizione le risorse finanziarie individuate dal decreto per Taranto per assicurare continuità alla gestione e soprattutto dare certezza al processo di ammodernamento ed ambientalizzazione degli impianti ILVA.

Tale recente conclamata individuazione delle risorse finanziare destinate a questa grande opera apre dunque scenari diversi, assolutamente positivi e finalizzati al rilancio dello stabilimento e alla ripresa economica di un intero territorio.

 

Unitamente allo sblocco di processi altrettanto rilevanti come l’infrastrutturazione del porto, la rigenerazione urbana e le bonifiche del territorio, il complesso degli investimenti previsti per l’ambientalizzazione dell’ILVA rappresenta un’occasione determinante per provare ad invertire la rotta, fare economia e riattivare occupazione.

 

In questo quadro, la piena attuazione dell'AIA è il presupposto affinché il piano normativo specificatamente studiato per Taranto abbia compimento. Da questo complesso sistema di opere infrastrutturali e organizzazione operativa dipende il futuro dello stabilimento ionico e la salvaguardia degli asset industriali strategici per il nostro paese. L'attuazione dell'AIA risponderà alle indifferibili esigenze di tutela ambientale dei lavoratori e dei cittadini, esigenze alla base di quanto sta accadendo in questi anni.

 

In questa opera ANCE TARANTO, rappresentando un tessuto imprenditoriale dinamico e attento all'evoluzione dei mercati ma anche dotato di competenze ed esperienze specifiche rilancia la necessità che lo stesso sia coinvolto in maniera preponderante e non marginale nei lavori di adeguamento che, in tempi brevi, dovranno avere inizio. Gli imprenditori ionici conoscono bene la complessità di questa sfida e per questo sono disponibili a forme di partnership con altre aziende esterne mettendo a disposizione i propri livelli di qualificazione professionale e capacità oggettive affinate in tanti anni di collaborazione con l'industria siderurgica.

 

Per Taranto, dunque, è indispensabile che il processo di ambientalizzazione proceda, nei tempi previsti e con la certezza delle risorse finanziarie, al fine di cogliere i tanti risultati di una sfida complessa e difficile come quella di rinnovare e rendere sostenibile una presenza industriale così rilevante.  La speranza è che davvero e al più presto gli ingenti finanziamenti previsti siano disponibili e operativi per consentire la ripresa del sistema produttivo locale con importanti ricadute anche e soprattutto dal punto di vista sociale in un'area fortemente penalizzata dalla lunga crisi economica

 

 

La difficile congiuntura che attraversa la nostra economia impone di guardare con grande attenzione le vicende legate alle opere di riqualificazione ambientale dello stabilimento ILVA.

 

Con il completamento di quei passaggi preliminari indispensabili, sembrano dunque giungere a disposizione le risorse finanziarie individuate dal decreto per Taranto per assicurare continuità alla gestione e soprattutto dare certezza al processo di ammodernamento ed ambientalizzazione degli impianti ILVA.

Tale recente conclamata individuazione delle risorse finanziare destinate a questa grande opera apre dunque scenari diversi, assolutamente positivi e finalizzati al rilancio dello stabilimento e alla ripresa economica di un intero territorio.

 

Unitamente allo sblocco di processi altrettanto rilevanti come l’infrastrutturazione del porto, la rigenerazione urbana e le bonifiche del territorio, il complesso degli investimenti previsti per l’ambientalizzazione dell’ILVA rappresenta un’occasione determinante per provare ad invertire la rotta, fare economia e riattivare occupazione.

 

In questo quadro, la piena attuazione dell'AIA è il presupposto affinché il piano normativo specificatamente studiato per Taranto abbia compimento. Da questo complesso sistema di opere infrastrutturali e organizzazione operativa dipende il futuro dello stabilimento ionico e la salvaguardia degli asset industriali strategici per il nostro paese. L'attuazione dell'AIA risponderà alle indifferibili esigenze di tutela ambientale dei lavoratori e dei cittadini, esigenze alla base di quanto sta accadendo in questi anni.

 

In questa opera ANCE TARANTO, rappresentando un tessuto imprenditoriale dinamico e attento all'evoluzione dei mercati ma anche dotato di competenze ed esperienze specifiche rilancia la necessità che lo stesso sia coinvolto in maniera preponderante e non marginale nei lavori di adeguamento che, in tempi brevi, dovranno avere inizio. Gli imprenditori ionici conoscono bene la complessità di questa sfida e per questo sono disponibili a forme di partnership con altre aziende esterne mettendo a disposizione i propri livelli di qualificazione professionale e capacità oggettive affinate in tanti anni di collaborazione con l'industria siderurgica.

 

Per Taranto, dunque, è indispensabile che il processo di ambientalizzazione proceda, nei tempi previsti e con la certezza delle risorse finanziarie, al fine di cogliere i tanti risultati di una sfida complessa e difficile come quella di rinnovare e rendere sostenibile una presenza industriale così rilevante.  La speranza è che davvero e al più presto gli ingenti finanziamenti previsti siano disponibili e operativi per consentire la ripresa del sistema produttivo locale con importanti ricadute anche e soprattutto dal punto di vista sociale in un'area fortemente penalizzata dalla lunga crisi economica

 

 

 

ANCE Taranto - Sezione Costruttori Edili di Confindustria Taranto

 
Cosa può comportare rivestire i panni di un imprenditore? Cosa fare per sviluppare un’ impresa in tempo di crisi? Come fare per competere su scala globale?
Per la prima volta arriva a Taranto Startup Weekend, la prima palestra al mondo per diventare imprenditori innovativi, capace di trasformare semplici idee di business in startup di successo!
Startup Weekend Taranto si svolgerà nella splendida cornice della Camera di Commercio di Taranto, Viale Virgilio, 152 dal 05 al 07 Giugno 2015 e sarà incentrata sui principali temi di Turismo e Food.
Startup Weekend è la più grande community di appassionati imprenditori con oltre 3000 eventi già svolti ed oltre 700 in programma per il 2015 in giro per il mondo (578 città). E’ una grande palestra che riunisce persone con formazione ed esperienze diverse, ma unite da sogni univoci, ovvero quelli di concretizzare in impresa un progetto, conoscere nuove persone, capire chi di queste è in grado di sopportare il duro lavoro dell’impresa e che allo stesso tempo hanno fame di nuovo sapere.
COME FUNZIONERA’ STARTUP WEEKEND TARANTO?
Si inizierà intorno alle ore 17:30 del 05 giugno 2015, quando i partecipanti esporranno la propria idea di business in soli 60 secondi (pitch), cercando di appassionare i presenti ed ispirarli a far parte della propria squadra di sviluppo. Subito dopo la giuria popolare voterà le idee e, quelle più apprezzate, diverranno oggetto di sviluppo da parte dei team nelle successive ore (durante l’intera giornata di sabato).
I team formatisi attorno alle migliori idee, svilupperanno in 54 ore un prototipo con un design, un business model (strumento strategico per modelli di business innovativi) e dei dati capaci di mostrare la market validation, ossia quel processo che permette di valutare il mercato. Nella giornata di domenica lo Startup Weekend giungerà a conclusione con l’ “elevator pitch”, vale a dire la presentazione dei progetti in soli 5 minuti alla giuria di imprenditori e leader locali e nazionali con l’obiettivo di raccogliere critiche e feedback costruttivi ed eleggere il vincitore di Startup Weekend Taranto.
I PROTAGONISTI
Oltre ai partecipanti, un ruolo fondamentale è rivestito da Coaches (allenatori), Speakers (relatori) ed Judges (giudici), tutti esperti di startup. I Coaches sono la linfa vitale dell’evento. Consigliano e supervisionano i team, condividono know-how e conoscenze. Gli Speakers sono un ottimo modo per dare visibilità all’evento, fornire ai team buone pratiche e stimolare i gruppi di lavoro, ed infine i Judges sono coloro i quali valutano le presentazioni finali dei progetti. Spesso sono degli investitori, il che rappresenta una significativa opportunità per tutte le squadre alla ricerca di finanziamenti.
Startup Weekend è “una palestra per imprenditori”, un’opportunità unica per trovare un co-founder/socio, incontrare nuove persone, imparare nuove skills, ma anche trovare il giusto trampolino di lancio per il proprio
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progetto d’impresa. È un evento non profit, finanziato dalla collaborazione di giovani professionisti locali insieme alla Sistema Italia srl e Puglia Startup con imprenditori locali che investono nella formazione dell’humus imprenditoriale sul territorio locale, tra i quali il Gruppo Finsea e la Camera di Commercio di Taranto che supportano l'evento a 360°. Per i vincitori ci saranno importanti premi come percorsi di accelerazione, percorsi di incubazione e supporto allo sviluppo delle imprese, un percorso di sviluppo presso il MIC di Malta (per le idee nei campi dei Big Data, Turismo, IoT, Telco...) e ancora altri premi che saranno annunciati prima e durante l’evento.
COME PARTECIPARE?
L’evento è a numero chiuso, con posti limitati e biglietto d’ingresso per limitare l’ingresso a persone espressamente interessate. Il biglietto è acquistabile tramite il sito http://swtaranto.eventbrite.com
Vi aspettiamo a Startup Weekend Taranto! #SwTaranto
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Sulla vertenza che riguarda i lavoratori della Cittadella della Carità è scontro tra sindacati e Cda della Cittadella. Le segreterie territoriali di FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL e UGL Sanità in una nota congiunta stigmatizzano  "le dichiarazioni rese dal  C.d.A. della Cittadella della Carità soprattutto poiché non aderenti alla realtà dei fatti cosi come si sono composti. E' assai sconcertante- si legge nella nota- l'invito al confronto e alla collaborazione per risolvere le difficoltà finanziarie della Fondazione, come se le organizzazioni sindacali non l'avessero già chiesto, detto  e fatto , ma abbiamo ricevuto tra tante rassicurazioni,  la raccomandata con avviso di ricevimento con oggetto: " avvio di procedure per la riduzione del personale ex lege223/91( comb. disp. art. 24, art. 4 commi 2 -12, commi 1-5)"  per il licenziamento di 41.5 unità produttive (lavoratori).

           " La Diocesi di Taranto - prosegue la nota- biasima il comportamento sindacale che con la manifestazione di protesta  "seppur legittima"  del 15 maggio avrebbe ritardato a esclusivo svantaggio delle casse della Cittadella il processo di riordino economico.

            In quanto al "un serio tavolo di confronto" da mesi, è vero, veniamo convocati e investiti a più riprese da sermoni più o meno prolissi, ma, nessuno del C.d.A. o della Curia, al tavolo di confronto ha portato uno straccio di piano di riordino delle attività interne ed esterne, un piano di riorganizzazione delle risorse umane, una prospettiva di impegno futuro, il famosissimo piano "industriale". Ad oggi di tutto ciò non si registra nemmeno un accenno,  il  rilancio così tanto sbandierato passa sulle sofferenze e l'agitazione  che provano i lavoratori.

            La manifestazione sindacale noi crediamo che sia stata "pur scomoda" e in verità ci saremmo aspettati di essere invitati all'avvio di un confronto serrato, partecipato ed intelligente.

            Le esternazioni emotive- concludono i sindacati- non vengono fatte nelle manifestazioni, manifestare un dissenso soprattutto di questa portata è un diritto sancito dalle regole dello Stato Italiano a cui le scriventi aderiscono".

 

Distinti Saluti.

 

 

f.to

 

 

                 FP CGIL                                   CISL FP                                            UIL FPL                               UGL SANITA’ 

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