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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

Sabato, 21 Gennaio 2017 22:32

SIDERURGICO - Lettera aperta dell'Usb ai commissari Ilva

Scritto da

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera che il coordinatore provinciale Usb, Francesco Rizzo, ha indirizzato ai commissari Ilva. 

Cari commissari Ilva,

vi scriviamo questa lettera per accompagnare tre maglie che, gli iscritti di USB all’Ilva di Taranto,  vi regalano. Si tratta delle maglie con cui Nadia Toffa si è presentata nella trasmissione “Le Iene”, dopo aver realizzato lo sconcertante servizio su Taranto e su cui c’è scritto “Ie jesche pacce pe te!”. Noi di USB abbiamo avviato una raccolta tra i nostri iscritti, con cui abbiamo acquistato 50 maglie e devoluto all’associazione di volontariato “Arcobaleno nel cuore” 500 euro . Il nostro piccolo contributo al Nosocomio e soprattutto ai piccoli pazienti ricoverati nel reparto pediatrico dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto, non molto distante dai luoghi in cui viviamo e lavoriamo. Non è molto, ma speriamo di dare un piccolo aiuto e contribuire ai loro sorrisi e a quello dei loro familiari. Ora, il nostro consiglio è questo: sicuramente risultereste più simpatici se, invece di spendere e spandere centinaia di migliaia di euro tra automobili di lusso e assunzioni di mega manager (mentre nello stabilimento manca di tutto: dai condizionatori, alle tute, ad altri accessori per la sicurezza dei lavoratori), ogni tanto faceste qualche gesto di solidarietà, devolvendo magari qualche migliaia di euro a coloro che ne hanno bisogno e che soffrono, anche a causa di ciò che Ilva ha prodotto in questi anni.

Distinti saluti

Francesco Rizzo

(Coordinatore provinciale USB – Taranto)

La Regione Puglia spinge sull’internazionalizzazione delle imprese per sostenerle nell’approccio ai mercati esteri e, con il supporto tecnico di Unioncamere Puglia, vara il  bonus fiere, un incentivo del tutto nuovo, che agevola in modo diretto le aziende interessate a crescere nel mondo. Un milione e mezzo le risorse messe a disposizione grazie alle quali le micro, piccole e medie imprese potranno partecipare a fiere internazionali ricevendo dalla Regione (sezione Internazionalizzazione) la copertura dei costi con un’agevolazione a fondo perduto fino all’80 per cento delle spese ammissibili. 

Snelle e semplificate le procedure di accesso. All’avviso ci si candida infatti esclusivamente per via telematica dal 20 al 27 febbraio 2017. 

 

“Stiamo moltiplicando gli sforzi per ampliare lo sviluppo delle imprese pugliesi sui mercati internazionali”, spiega Loredana Capone. “La competizione globale è feroce e la crisi continua a mordere. Per questo vogliamo agire in tempo reale venendo incontro alle necessità espresse dalle stesse imprese. L’incentivo è infatti un aiuto diretto e non realizzato attraverso servizi. Le nostre aziende lo chiedevano da tempo, adesso lo rende possibile la nuova programmazione dei fondi strutturali. Così diamo alle imprese la possibilità di scegliere direttamente le fiere alle quali partecipare, attingendo dall’elenco proposto nel bando, o del tutto liberamente. L’altro elemento fondamentale è l’attenzione per le imprese più piccole. Il bando prevede infatti una premialità maggiore per le aziende che hanno un fatturato export inferiore ai 100mila euro rispetto a chi fattura di più. Il motivo è semplice: le imprese molto piccole hanno maggiori difficoltà sia economiche che organizzative a partecipare ad una fiera all’estero, questa forma di aiuto ci consente di sostenerle ampliando dunque le loro opportunità”. 

“Il nostro impegno per l’internazionalizzazione – annuncia l’assessore – non si ferma qui. All’incentivo per le fiere, si aggiungerà presto un nuovo strumento di incentivazione per l’acquisizione di servizi per l’internazionalizzazione e poi un altro avviso per le reti di imprese che vogliono internazionalizzare. Nell’ultimo anno, inoltre, abbiamo rafforzato le relazioni con i nostri partner, stringendo accordi con FederlegnoArredo, con Sace e Simest e in ultimo con Unioncamere Puglia con la quale abbiamo sottoscritto a dicembre un Accordo Quadro di collaborazione per sostenere la promozione internazionale delle micro, piccole e medie imprese pugliesi”. 

 

Proprio in virtù dell’Accordo quadro, per la gestione del nuovo strumento la Regione ha deciso di avvalersi del supporto tecnico di Unioncamere Puglia, l’associazione delle Camere di Commercio pugliesi, che è peraltro uno degli attori locali attivi nell’internazionalizzazione.

 

“La collaborazione fra Regione Puglia e Unioncamere Puglia, già testata con successo su altri progetti, oggi fa un ulteriore passo in avanti e affina la propria azione nell’interesse delle nostre imprese”, sottolinea il presidente di Unioncamere Puglia Alessandro Ambrosi.

“Dalla letteratura economica relativa alla crisi post 2008 abbiamo imparato che le aziende che hanno mantenuto o aumentato le proprie quote di mercato sono state spesso proprio quelle in grado di approcciarsi ai mercati esteri più efficacemente”. 

“In Puglia – continua Ambrosi – queste imprese non mancano. Delle aziende che si sono iscritte al workshop organizzato per illustrare l’incentivo, la media del fatturato da export sul totale del fatturato è del 38% (molto elevata). Vi è addirittura un 23% del totale delle aziende che ha un fatturato da export che oscilla fra 70% e 100% del totale (aziende a forte vocazione internazionale).Ma dobbiamo e possiamo fare di più.

Con il bando di oggi ci rivolgiamo non solo alle aziende che già esportano ma anche a quelle che vogliono avvicinarsi ai mercati esteri. Per loro abbiamo costruito uno strumento di incentivazione che è frutto di un modello improntato al confronto. Perché solo nell’ascolto gli attori istituzionali possono elaborare proposte ed interventi efficaci per le imprese, che possano tradursi in crescita di quote di mercato, di fatturato e quindi anche di posti di lavoro”.

 

Il bando sarà presentato in tutte le province pugliesi attraverso una serie di incontri che si svolgeranno nelle sedi delle Camere di Commercio dal 16 al 20 gennaio: il 16 a Bari (ore 15,00), il 18 a Taranto (ore 16,30), il 19 a Foggia (ore 15,00) il 20 a Brindisi  (ore 9,30) e a Lecce (ore 15,00).

 

I dettagli del bando

Il bonus fiere si rivolge alle micro, piccole e medie imprese pugliesi attive nei settori del “Manifatturiero”, della “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata”, della “Raccolta trattamento e fornitura di acqua, gestione delle reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e recupero dei materiali”, delle “Costruzioni” e dei “Servizi alle imprese”.

Ha una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro, di cui 1 milione per la copertura di parte dei costi di partecipazione alle Fiere indicate dal bando (in linea con i settori ed i paesi “focus” individuati dal Programma strategico regionale di internazionalizzazione 2016-2018) e 500mila euro per altre fiere internazionali a scelta delle imprese. 

L’agevolazione prevista consiste in un contributo a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili. L’importo massimo concedibile è di 3mila euro per fiere internazionali in Paesi europei, inclusa l’Italia, e 5mila euro per fiere internazionali in Paesi extra-europei.

Saranno sostenute le spese di affitto, allestimento e manutenzione degli spazi espositivi, i costi di inserimento nel catalogo della fiera, i servizi di hostess e di interpretariato, le spese di spedizione dei materiali promozionali da esporre durante la manifestazione fieristica.

La Regione Puglia (sezione Internazionalizzazione) gestirà l’incentivo avvalendosi del supporto tecnico di Unioncamere Puglia.

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il portale https://webtelemaco.infocamere.it, a cominciare dalle ore 8.00 del 20 febbraio 2017 e fino alle ore 24,00 del 27 febbraio 2017. 

La procedura di assegnazione del contributo sarà di tipo valutativo con la determinazione di una graduatoria di merito. Ciascuna impresa potrà beneficiare di un numero massimo di due bonus.

 

Solo pochi giorni fa la direttrice del MArTA, Eva Degli Innocenti in una conferenza stampa che segnava il bilancio del 2016 dell’importante polo museale tarantino, parlava di “integrazione” tra pubblico e privato e lanciava una sfida verso una nuova stagione di positività per Taranto.

Una sollecitazione che  arriva in una fase strategica per il futuro della città – commenta il presidente dell’ANCE Taranto Paolo Campagna – e che interroga tutti sui destini di una comunità che ha bisogno innanzitutto di organizzare il proprio modello di sviluppo partendo da quel “tesoro” che la Degli Innocenti plasticamente raffigura con i reperti custoditi all’interno del Museo, ma che sono anche nelle buone energie e talenti che ancora questa città possiede e che devono imparare a colloquiare tra di loro.

Un assist quello della direttrice che l’ANCE accoglie con entusiasmo.

"Siamo d’accordo con la Degli Innocenti. Il Museo è un patrimonio da capitalizzare e fa bene a richiamare l’attenzione dei privati perché il MArTA può amplificare la sua capacità attrattiva se saremo in grado di progettare una cornice adeguata, e altri attrattori di bellezza che attorno al polo museale siano in grado di fiorire – spiega Campagna – . Tutto questo implica che ci sia un disegno preciso, un obiettivo da perseguire anche dal punto di vista urbanistico ed edilizio che come ANCE abbiamo il dovere di contribuire a creare. Penso ai bandi del Ministero, ma anche al Museo che si integra con l’arte “urbana”, ma anche con la destinazione degli spazi che attorno all’ex convento degli Alcantarini devono tener conto dell’idea in prospettiva di quel quadrilatero della città".

L’ANCE, dunque, è pronta a dare il suo sostegno all’operazione “positività” lanciato dalla Degli Innocenti cominciando proprio dalle competenze che gli sono proprie, ma ragionando soprattutto sul collegamento tra Museo e territorio.

"Il Museo, l’isola con il bando di idee per la città vecchia, il Castello, ma anche la stessa Piazza Garibaldi da tempo orfana di funzioni sociali e urbanistiche, l’affaccio a mare nel primo seno di Mar Piccolo, il polo museale dell’area Arsenale o l’eterno cantiere di Palazzo degli Uffici sono tutte diramazioni naturali di quel progetto di apertura verso la città-museo diffuso di cui parla la direttrice Degli Innocenti – afferma ancora il presidente di ANCE -  diremmo le “simbiosi” da sviluppare per parlare di alternanza economica non solo in termini di esercizio dialettico ma di vera e propria pratica programmatoria. Su questo – dice Campagna – già nei prossimi giorni proveremo a confrontarci con la direttrice del MArTA, presentando anche alla sua attenzione la “vision” che l’ANCE intende sviluppare insieme ad altri soggetti su gli aspetti urbanistici e edilizi che non sono solo questione di numeri, volumi e fattibilità economiche, ma anche una risposta sociale, culturale e di identità turistica. Per questo – termina il presidente di ANCE Taranto – occorre un grande processo di contaminazione tra competenze e potenziale pubblico e privato al fine di sviluppare un piano che dal Museo irradi tutto il suo potenziale mettendo assieme diverse funzioni in maniera equilibrata tra spazi pubblici, sistema residenziale e commerciale e aree verdi a fruizione culturale".

 

Nessuno entra in fabbrica. È questo il sunto della lettera con la quale la Direzione dell’Ilva di Taranto ha risposto alla comunicazione di USB in merito alla presenza del Ministero dello sviluppo economico, del Presidente della Regione Puglia e del Movimento 5 stelle durante le assemblee che prenderanno il via giorno 16. “Si trattava di un invito a spiegare le diverse posizioni sul futuro dell’azienda in maniera chiara e concreta, visto che le proposte sono diverse, ma che nessuno le espone in modo dettagliato – commenta Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto -. Ci hanno scritto che nelle assemblee entrano solo i dirigenti sindacali. Tenendo presente che ci sono già dei precedenti in tal senso, riteniamo che questo diniego, ponga un problema di natura democratica e sia anche uno sgarbo istituzionale. Non permettere a Michele Emiliano e Rosa D’Amato di incontrare in assemblea i lavoratori Ilva, per spiegare le proposte alternative a quelle del Governo, è una grandissima caduta di stile dei commissari, un atto inqualificabile che mette in discussione i principi della democrazia, proprio loro che ne dovrebbero essere rappresentanti”. Anche l’USB regionale esprime il proprio dissenso attraverso una nota: “Impedire che i lavoratori dell’Ilva, a tre mesi dalla prospettata vendita possano ascoltare le posizioni e le argomentazioni delle parti istituzionali, in una vicenda che riguarda certamente chi all’Ilva lavora ogni giorno, ma anche tutti i cittadini che da decenni soffrono i pesanti danni ambientali prodotti da padroni rapaci, che hanno speculato sulla salute di migliaia e migliaia di persone, è quanto di più assurdo e incredibile si possa immaginare. Se non fosse una cosa seria, ci verrebbe da dire ai Commissari straordinari che , tra l’atro, a Taranto non si sono mai visti, che l’USB integrerà nei suoi organismi statutari il Presidente della Regione, così come gli altri invitati, nominandoli dirigenti sindacali, così da poter fare esprimere liberamente il loro pensiero e le loro idee sul futuro di Taranto e dell’Ilva”.

Durante le assemblee l’USB presenterà una proposta di legge per i dipendenti Ilva/appalto esposti all’amianto e alle sostanze cancerogene, avviando una raccolta firme tra i dipendenti.

I lavoratori di Steel service e Semat trascorreranno il Natale senza stipendio e tredicesime. A denunciarlo sono gli stesi dipendenti che hanno contattato USB, che si è subito attivata per chiarire la questione e ricevere immediate risoluzioni. “Siamo stati contattati dai lavoratori delle due aziende di appalto ILVA allarmati dal fatto che, pare, non sia previsto dalle aziende il pagamento di stipendio e tredicesima – afferma Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB -. Tutto questo nonostante noi abbiamo la certezza che ILVA abbia effettuato regolarmente i bonifici per entrambe le aziende. È una situazione assurda che, a pochi giorni dal Natale, diventa inammissibile. Abbiamo già scritto una lettera ai commissari per denunciare il tutto e ci auguriamo che ILVA prenda posizione rispetto a questi continui atteggiamenti delle aziende-appalto, ormai insostenibili e inopportuni”.

 

 
Immagine associata al documento: Presentato da Capone e Leo il Programma Operativo Fesr Fse 2014-2020
Il Programma Operativo Puglia 2014-2020 è partito bene e va avanti. Negli spazi del Castello svevo di Bari, si è tenuto l'evento di presentazione dei due programmi - il Fesr, Fondo europeo di sviluppo locale e il Fse, Fondo sociale europeo - tra le colonne della politica di coesione europea che la Regione utilizza per colmare il divario del Pil pugliese con le altre regioni europee. 7 sono gli anni di investimenti, che arrivano fino al 2023 (con in più i tre anni-ponte), 11gli obiettivi tematici, 13 gli assi prioritari.
Le macroaree sono le politiche per la ricerca e l'innovazione, le politiche di contesto (infrastrutture e ambiente e le politiche per il mercato del lavoro, l'inclusione sociale e il welfare: la dotazione del Por è di 7 miliardi di euro, di cui 5,5 per il Fesr e 1,5 per il Fse. 11 sono gli obiettivi tematici e 13 assi prioritari. Ci saranno altri eventi decentrati nelle province pugliesi, per illustrare l'attuazione e l'avvio dei primi bandi.
"La Puglia usa molto bene i fondi - spiega l'assessore al Lavoro Sebastiano Leo - e non c'è quasi settore che non impieghi al meglio le somme, utilizzate per migliorare le capacità di sviluppo, ricerca e formazione. Penso a "Diritti a scuola", pluripremiato programma che ci consente di migliorare l'apprendimento e l'educazione degli studenti. Investiremo su formazione, lavoro, attività produttive, beni culturali. Abbiamo già misure in corso, come la formazione". Questa mattina infatti gli studenti e gli allievi dei corsi di formazione hanno affollato gli infopoint della Corte interna del castello, dove ci sono state occasioni di informazione e scambi di esperienza. Nel pomeriggio è stato il turno delle imprese che hanno utilizzato i fondi europei per ricerca e sviluppo.
"Ci sono molte opportunità in questo quadro di programmazione - ha detto l'assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, che è intervenuta al convegno pomeridiano - che attraversano le cose già fatte nello scorso decennio e rilanciano una visione di Puglia che sempre più punta sull'occupazione e su politiche strutturali che servono a cambiare il quadro in senso sempre più innovativo e capace di attrarre risorse, di internazionalizzarsi e di investire anche su cultura e turismo come asset strategici che possano dare occupazione diffusa.
Gli investimenti nell'industria innovativa sono fondamentali e la Regione continua a sostenerli, con la politica degli incentivi.
Puntiamo ad occupare tantissimi giovani che diversamente cercheranno altri lidi per le loro opportunità. Puntiamo perciò sulle politiche attive del lavoro, sul turismo, la cultura, l'artigianato, la Pmi, l'e-commerce.
In questi anni è stato importante il ruolo del partenariato, delle associazioni e dei sinacati che hanno collaborato molto con la Regione, augurandoci che l'introduzione del Ministro della Coesione serva ulteriormente a connettere la politica regionale a quelle del Governo, talvolta apparse distanti dal Sud e oggi sempre più necessarie".
"Abbiamo sempre creduto - ha aggiunto - nella strategia europea, abbiamo costruito la nostra strategia con la Smart specialization strategy e ci sembra fondamentale allargare lo spettro delle attività da quelle economico-finanziarie a quelle sociali, culturali, della salute: politiche inculsive, per la cittadinanza attiva. Ci serve un'Europa con l'anima e un'Europa delle regioni, decentrata e non accentratice".
Con Leo e Capone questa mattina le Autorità di gestione, i rappresentanti delle Direzione Generale Regioni (DG REGIO) e Direzione Generale Impiego (DG EMPL) della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Politiche di Coesione, dell'Agenzia per la Coesione Territoriale e del partenariato istituzionale e socio economico.
Mercoledì, 21 Dicembre 2016 05:27

I primi 50 anni di Donzella Pavimenti.

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Dal 1966 al 2016, una lunga storia tra tradizioni ed innovazioni raccontate in un evento esclusivo presso la Masseria Amastuola di Massafra.



”Festeggiare chi siamo, ricordando come eravamo e proiettandoci verso il futuro”. È questo il claim dell’evento organizzato per festeggiare i primi 50 anni di attività di Donzella Pavimenti.


La Donzella Pavimenti è un’azienda fondata nel 1966 da Giovanni Donzella, specializzata nella ricerca di nuove tecniche di produzione di materiali e soluzioni estetiche che, negli anni, hanno portato alla creazione di innovative linee di prodotti per il settore dell’edilizia ecosostenibile al 100 per cento.


Con l’evento “Passato, presente, futuro” si è voluto sottolineare il percorso di innovazione che ha portato l’azienda di San Giorgio Jonico a lanciare sul mercato una serie di prodotti eco-frendly. “Uno dei problemi dell’ambiente – spiegano gli organizzatori – è l’inquinamento atmosferico nelle aree urbane, che può essere abbattuto impiegando materiali cementizi innovativi e realizzati con cemento ecologico, applicato nelle strade, nelle piazze, nella costruzione degli edifici e nella ristrutturazione delle case”.  


Un momento di celebrazione divenuto momento di riflessione su un percorso di crescita rivolto al futuro, confermando e rafforzando le scelte rispettose dell’ambiente, portate avanti dall’azienda negli ultimi anni. Un nuovo punto di partenza dal quale avviare nuovi progetti, idee, partnership alla conquista di nuovi settori di mercato.

 

Per l’evento di venerdì scorso non è stato lasciato nulla al caso. Infatti, dal  Welcome Drink alla Cena di Gala – con menù e vini a Chilometro Zero – dalle  buste contenenti gli inviti realizzati in carta piantabile al cadeau per gli ospiti,  tutto è stato scelto per promuovere il recupero, il riuso, il riciclo e il design. Perché per educare alla sostenibilità e al miglioramento degli stili di vita è necessario partire dalle fondamenta.

 

 

 

In merito alla annosa vertenza civile Nuova Siet che si sta celebrando a Taranto dinanzi alla Corte di Appello e che vede coinvolti dal lontano 1999 circa trecento ex lavoratori di tale società, per il ristoro economico del danno retributivo, contributivo e pensionistico subito a seguito della cessione del ramo di azienda ad Ilva s.p.a., conseguente a collocamento in mobilità, licenziamento e poi riassunzione con demansionamento (instaurata dopo la chiusura di un lunghissimo processo penale nel 2011 per cui la Cassazione ha riconosciuto il diritto dei lavoratori al ristoro dei danni subiti), l’intero collegio difensivo degli avvocati difensori dei lavoratori composto, tra gli altri, dagli Avv.ti Simona Scarpati, Pietro Dalena, Giovanni Gentile, Attilio Galasso, Giacinto Cinquegrana e gli altri componenti, intendono fare delle precisazioni e prendere le distanze e contestare quanto apparso nella giornata di ieri sulla agenzia quotidiana di stampa della Regione Puglia e su parte della stampa locale, di un comunicato a firma dei consiglieri regionali del movimento 5 stelle, Galante e Bozzetti, in cui si riferiscono dati non veritieri in relazione alle vicende processuali.

Innanzi tutto non incombe alcuno spettro della prescrizione, come ivi asserito, perché si verte in causa civile, ove la prescrizione risulta interrotta durante la pendenza di una lite giudiziaria.

In secondo luogo, è assolutamente infondato quanto asseriscono gli esponenti del movimento 5 stelle nella detta nota, in merito alla loro volontà di rivolgersi alla sede INPS di Taranto per poi inserirsi nel passivo dell’ILVA.

I lavoratori, infatti, non sono titolari di alcun titolo esecutivo nei confronti dell’Inps e non si comprende come l’Istituto (a parere dei consiglieri pentastellati) possa automaticamente accreditare tali contributi.

Occorre, pertanto, rappresentare la realtà dei fatti così com’è, senza artifizi e pure strumentalizzazioni politiche, che si collocano nell’ottica di quel populismo ormai dilagante che intende far presa sui cittadini dando loro l’illusione di poter trovare delle soluzioni semplicistiche a problemi alquanto complessi e generano puro allarmismo.

Giovedì, 15 Dicembre 2016 15:53

SOCIAL NETWORK - Ewappy, da Taranto un salto nella new economy

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“Apple è nata in un garage di Copertino, Facebook in una stanza di Harvard. Taranto è la palestra di eWappy”. Così Ermes Amadio ha presentato la sua creatura nell'aula magna dell'istituto Pacinotti. Un nuovo social network, un'applicazione per Ios e Android ideata e realizzata nel cuore di Taranto.

Il progetto si è già fatto conoscere tra gli studenti delle scuole Liside, Cabrini, Pacinotti e Alfieri con un contest iniziato il 3 ottobre e conclusosi il 30 novembre. I ragazzi, con il supporto ed il sostegno dei docenti, hanno pubblicato contenuti multimediali che sono stati premiati nel corso della cerimonia svoltasi questa mattina.

Ewappy è un social locale che parte da Taranto per allargare progressivamente i suoi orizzonti, ma che fa del territorio il suo punto di forza.Il capoluogo ionico – ha detto Marco Sebastio del team di eWappy - diventa la sfida per un gruppo di imprenditori e programmatori che vive nel territorio e che nel territorio si è formata. Il progetto sarà promosso attraverso momenti di incontro fisico con la città, alla ricerca di un'innovativa idea dei concetti di comunità, appartenenza e cittadinanza. Ewappy è la conferma che anche il digitale può rappresentare una risposta alla forte domanda locale di nuove economie”.

La capitale dell'acciaio e di un'economia di impostazione Ottocentesca, tenta di quindi di saltare direttamente nel terzo millennio. Si tratta di un piccolissimo tassello, ma comunque significativo di una new economy che muove i primi passi anche a Taranto.

Durante la presentazione sono state premiate le squadre vincitrici del contest: Edisil Liside) per il migliore testo; Spartan Liside per le sezioni immagine e video. A valutare i lavori una giuria di esperti e tecnici: Giovanni Donnaloia (esperto di letteratura), Marco Sebastio (marketing), Marcello Di Noi (giornalista), Leonardo Lomartire (web), Maurizio Maraglino (finanza e crowdfunding).

Angelo Peluso, programmatore di eWappy ha spiegato come funziona la nuova applicazione, mentre Marzia Galeone del settore marketing ha illustrato le fasi del contest. Amadio ha ringraziato le scuole per la disponibilità offerta. Alla presentazione sono intervenuti i professori Elisabetta Nucara e Francesca Passantino (Liside), Maria Messinese (Cabrini), Francesco Troiano (Pacinotti), Maria Polese (Alfieri). La presentazione è stata condotta dal giornalista Michele Tursi.

 

Dopo il battesimo ufficiale, il progetto eWappy entrerà nella fase due con altre iniziative e  innovazioni tecnologiche. 

Nuove opportunità di investimento per le imprese.

Il Mise, la Regione Puglia e Invitalia hanno pubblicato l’invito – rivolto a tutte le aziende, sia italiane sia estere - a manifestare interesse per investire nell’area di crisi industriale complessa di Taranto, che in quanto tale comporterà, per gli imprenditori che investono, apposite agevolazioni.

 

L’area di cui parliamo comprende i Comuni di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte.  A fronte di questa nuova, straordinaria opportunità per il sistema imprenditoriale, Confindustria Taranto ha già da tempo istituito al suo interno un apposito sportello mirato ad accompagnare le imprese nell’iter procedurale di compilazione della manifestazione di interesse.

 

Con la pubblicazione dell’invito e delle modalità di accesso allo stesso, prende corpo il primo step che porterà alla definizione di un Accordo di Programma per Taranto, e quindi ad un complessivo iter di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi, da tempo richiesto da Confindustria ed ora finalmente messo in pista con l’invito alle aziende a presentare progettualità di investimento nell’area in questione.

 

Le imprese italiane o estere che fossero interessate ad investire nell’area di crisi industriale complessa di Taranto sono invitate a manifestare il proprio interesse mediante la compilazione e l’invio, per via telematica, dell’apposita scheda disponibile sul sito www.invitalia.it.

 

Le manifestazioni di interesse devono riguardare iniziative imprenditoriali coerenti con gli obiettivi del PRRI, quindi finalizzate al rilancio delle attività economiche, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale, alla salvaguardia dei livelli occupazionali tramite l’attivazione di strumentazione agevolativa nazionale (L.181/89)  e regionale orientata a promuovere:

 

· programmi di investimento produttivo (creazione di impresa, creazione di nuova unita da parte di impresa esistente, ampliamento/diversificazione di unita esistente);

· programmi di investimento per la tutela ambientale;

· progetti di innovazione dei processi e della organizzazione;

· progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

 

Nellattuazione del PRRI saranno previsti meccanismi di premialità a favore dei beneficiari delle agevolazioni che prevedono di occupare lavoratori afferenti ad uno specifico bacino di riferimento.

 

La presentazione della manifestazione di interesse non comporta da parte delle aziende alcun obbligo nei confronti del MiSE, della Regione Puglia, e di Invitalia, né alcun obbligo, viceversa, da parte di questi soggetti -nei confronti delle imprese che avranno manifestato interesse - di ammissione ad una qualche procedura, di avvio di trattative, e di qualsivoglia altra natura.

 

Le manifestazioni di interesse devono pervenire entro le ore 12,00 del 3 febbraio 2017.

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