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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1914)

“Il recente incontro tenuto presso l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Taranto, da noi fortemente sollecitato da tempo, non ha prodotto risultati particolari in ordine alla serie di questioni da noi poste all’Assessore al ramo, per cui esprimendo il nostro giudizio negativo sulla indeterminatezza di ciò che ci è stato chiesto persino di firmare, chiederemo di aggiornarlo al fine di approfondire tematiche strategiche che coinvolgono gli interessi della categoria del commercio su aree pubbliche e dei cittadini-utenti.” E’ perentoria la presa di posizione di Cosimo Giannattasio e di Giovanni Castellano, rispettivamente Coordinatori della Felsa Cisl e della Fivag Cisl territoriali Taranto Brindisi. “In particolare, per quanto attiene al quartiere Tamburi, permane lo stato di sofferenza logistica degli attuali operatori che danno vita al mercato settimanale del sabato, divenuti 250, a causa di abbandoni e revoche, dagli originari 300. Essi restano dislocati anche in vie adiacenti e perciò in modalità dispersiva e francamente antieconomica, a seguito della voragine apertasi a febbraio del 2012 le cui responsabilità sono ancora in corso di accertamento da parte della Magistratura”, scandiscono Giannattasio e Castellano “per cui abbiamo preteso dall’Assessore risposte certe e risolutive, che in verità non è stato nelle condizioni di fornirci, per quanto attiene al ritorno alla completa funzionalità del piazzale vecchio, oppure a soluzioni alternative che noi chiediamo di concertare perché si operino scelte condivise.” Su un’altra questione ancora, da anni posta dalla Felsa Fivag Cisl non è stato possibile, nel corso del citato incontro, ottenere risposte adeguate. “Si tratta della nostra pressante, storica richiesta di tenere in vita i mercati settimanali nella prima domenica di mese a Talsano e a Salinella o, in subordine, pensare ad una prima domenica a Talsano ed a una terza a Salinella o viceversa al fine di venire incontro ad eventuali difficoltà legate alla insufficienza numerica di Vigili Urbani da impegnare nella di sicurezza e nel controllo” proseguono i rappresentanti sindacali “ma l’Assessore ci ha opposto l’idea di istituire, sopprimendo dopo 20 anni i due mercati, una fantomatica, generica Fiera non meglio identificata e chissà in quali zone della Città ancora da individuare, di fatto volendo determinare una gratuita penalizzazione degli attuali complessivi 350 operatori, gran parte dei quali rimarrebbero senza lavoro e senza reddito. E, ovviamente, penalizzando anche i tarantini i quali aspettano la domenica dopo una lunga settimana di lavoro per fare acquisti a prezzi calmierati, cioè tipici di una offerta commerciale alternativa.” Su questi e su altri punti della vertenza aperta con l’Assessore alle Attività Produttive, che è in carica ormai da sei mesi, la Felsa Cisl e la Fivag Cisl continueranno ad incalzare l’Amministrazione comunale, chiedendo inoltre che venga riservato analogo impegno pubblico ed attenzione a 360°, cioè a tutto il comparto del commercio e non solo ad una parte di esso, considerate le peculiarità sociali ed economiche di quello su aree pubbliche.

 

Sicurezza, rispetto per l’ambiente e risparmio energetico. La categoria “Impiantisti” di Casartigiani Taranto, focalizza, ancora un volta, l’attenzione di cittadini ed istituzioni su tali tematiche, con particolare riferimento, in questo caso, alla manutenzione delle caldaie domestiche.

Installare una buona caldaia e valutare insieme ai vari fornitori come Enel o Eni quali siano le migliori offerte gas presenti sul mercato sarà utile a garantire un cospicuo risparmio in bolletta. Prodotti di ultima generazione infatti, accompagnati da un'accurata manutenzione, possono alleggerire notevolmente gli importi in bolletta da pagare.

All’indomani dell’entrata in vigore dei D.P.R. n. 74 e n. 75 del 16 aprile 2013, l’associazione rappresentativa del mondo dell’artigianato ionico chiede che gli enti preposti ad attuarli, vale a dire Provincia e Comune, recepiscano la nuova normativa, rivoluzionando tempistica e scadenze di manutentori ed utenti, ad oggi ancora incerti su come operare in assenza degli appositi atti di indirizzo politico. Le nuove norme riguardano "l'esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l'ispezione" degli impianti termici, intesi come gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva (caldaie, condizionatori d'aria, etc.) con o senza produzione di acqua calda nonché quelli dedicati alla produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari comprendenti eventuali sistemi di distribuzione e utilizzazione del calore (boiler, etc.). Fra le novità maggiormente significative di tale impianto legislativo (si evidenzia che con il D.P.R. 74/2013 l’Italia ha finalmente completato il recepimento della Direttiva 2002/91/CE, iniziato con il D.lgs. 192/2005) la variazione della cadenza periodica dei controlli:

Controlli per l’efficienza energetica → ogni due anni per le caldaie a combustibile liquido o solido sotto i 100 kw, ed ogni quattro anni per le caldaie a combustibile gas metano sotto i 100 kw; Controlli per la manutenzione ordinaria → restano invariati rispetto alla vecchia normativa in materia, con cadenza, quindi, annuale, evidenziandosi però che in ogni caso la periodicità del controllo viene stabilita da: 1)Costruttore, 2)Installatore dell’impianto, 3)Manutentore e viene indicata sul libretto di uso e manutenzione dell’impianto medesimo. Nell’interesse, orbene, tanto degli operatori del settore, quanto dei consumatori, Casartigiani Taranto spera, dunque, in un’unione di intenti con la Pubblica Amministrazione, al fine di adeguare, in maniera tanto partecipata quanto tempestiva, la regolamentazione vigente.

Agenti di commercio ed agenti di affari in mediazione: ultimissimi giorni per regolarizzare le posizioni. Lunedì 30, il termine ultimo. Come è noto il 12 maggio 2013 scadeva il termine previsto per effettuare l’aggiornamento della posizione (SCIA) nel registro imprese e REA, (tenuto dalle Camere di commercio) delle due categorie. Con decreto 23.4.2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha prorogato tale scadenza del 12 maggio 2013 al 30 settembre 2013, accogliendo in tal modo la richiesta proveniente dalla Confcommercio e dalle organizzazioni sindacali di categoria (F.N.A.A.R.C. e F.I.M.A.A.), e in considerazione anche del notevole ritardo accumulato dal sistema camerale nel mettere a disposizione degli iscritti gli strumenti telematici necessari per procedere all’iscrizione. Tale aggiornamento è necessario al fine di salvaguardare l’abilitazione all’esercizio dell’attività di quelle categorie prima iscritte ai ruoli professionali ora abrogati. Per gli associati Confcommercio, il servizio è erogato in modalità gratuita, presso gli sportelli dell’Associazione.
Il *Coordinatore* *della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, Fabrizio Nardoni (Assessore della Regione Puglia) *sollecita ancora una volta il Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, ad un confronto più assiduo con il sistema delle Regioni. Le Regioni attendono ancora di parlare con il Ministro su un tema importantissimo e di grande strategicità per le politiche del settore, l'Expo 2015 che come si era concordato sarebbe stato oggetto di un incont= ro urgente per la costituzione di una task-force che avrebbe visto il sistema delle regioni fortemente coinvolto - afferma Nardoni. Accanto al pacchetto Expo il coordinatore Nardoni pone l'accento anche su= ltema delle politiche dedicate alla pesca. Su questo fronte - chiarisce l'Assessore Nardoni - si stanno redigendo i regolamenti comunitari relativi al nuovo Fondo senza che le Regioni e quindi i singoli territori abbiano potuto dire la loro.
Abbiamo appena appreso del sequestro da parte della Procura di Taranto delle azioni, conti correnti, magazzini prodotti finiti, e beni mobili delle società controllate dal Gruppo Ilva (Inse Cilindri, Celestri, Ilva Servizi Marittimi). Tale sequestro, non ha nessun impatto positivo contro l’inquinamento e per l’ambientalizzazione, né nel perseguimento del patrimonio della famiglia proprietaria, mentre rischia di determinare un devastante blocco produttivo del Gruppo Ilva e la sua ambientalizzazione e bonifica. La magistratura deve perseguire i reati, non può contemplare la considerare inevitabilmente la produzione di acciaio come “un evento criminoso”. A questo punto, chiediamo al Governo di superare gli indugi, le incertezze e i ritardi della sua azione. Riteniamo a tal proposito che sia direttamente il Premier Letta a gestire le soluzioni per Ilva e per Riva Acciaio. Il tempo è veramente scaduto, invitiamo tutte le forze politiche ad un maggior senso di responsabilità e a convergere nel sostegno ad una rapidissima approvazione di un decreto che deve prevedere strumenti diversi per Ilva e Riva Acciaio che sono gruppi distinti e in condizioni diverse.
Il Governo deve attivarsi con la massima urgenza, affinché trovi una soluzione definitiva sulla gestione delle società controllate dal Gruppo Ilva. Occorre una forte presa di coscienza con assunzione di responsabilità da parte del Premier Letta. Ribadiamo l’importante ruolo che le controllate occupano all’interno del quadro produttivo aziendale. Sono di vitale importanza per lo stabilimento Ilva e un loro ulteriore blocco, paralizzerebbe la fabbrica tarantina arrecando seri danni al mercato dell’acciaio. Raggiungere l’obiettivo del risanamento ambientale si può, purché si dia realmente la possibilità al commissario di poter continuare a produrre evitando, quindi, ulteriori intoppi circa la gestione delle stesse controllate. Il braccio di ferro della Procura di Taranto, con il sequestro di azioni, conti correnti, magazzini prodotti finiti e beni mobili delle società controllate dal Gruppo Ilva, potrebbe incidere negativamente sul processo di ambientalizzazione, provocando altresì ingenti danni all’intero settore siderurgico. Per questo auspichiamo che nelle prossime ore il Governo di intervenga sulla questione Riva Acciai, attraverso l’approvazione di un apposito decreto. Taranto, 25 settembre 2013 Ufficio stampa Fim-Ci
I Segretari generali Giovanni D’arcangelo (Filcams Cgil), Antonio Arcadio (Fisascat Cisl), Bruno Bani (Uiltrasporti Uil) denunciano il mancato rispetto degli accordi assunti e sottoscritti con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nel quadro della vertenza finalizzata a garantire la continuità occupazionale e la tenuta del reddito del personale operante negli appalti di pulizia e ausiliari Ex Lsu e Appalti Storici, che nell’area territoriale di Taranto interessa circa 1000 lavoratori monoreddito. Nell’ultimo incontro nazionale le Parti avevano concordato di definire soluzioni atte alla tutela occupazionale e di reddito, antecedentemente all’avvio dei nuovi appalti che avranno luogo con la conclusione della gara CONSIP in corso, per poi proseguire nel confronto fissato per il 23 settembre u.s., successivamente rinviato al 30 settembre p.v. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil registrano, però, fatti e notizie che disattendono gli accordi finora raggiunti per la trattazione di questa delicata vertenza che vede l’attivazione di procedure di licenziamento collettivo per circa 24 mila lavoratrici e lavoratori, dipendenti delle imprese che attualmente gestiscono tale genere di appalti. Tutto ciò, oltre a contravvenire agli impegni assunti dal MIUR, determina un serio pregiudizio alla possibilità di intervenire a fondo ed efficacemente, sulle questioni in trattazione ed evidenzia come la volontà espressa da parte del MIUR di arrivare a soluzioni condivise rischia di rivelarsi, nei fatti, solo un impegno a parole. Perciò le Scriventi OO.SS. di Taranto al fine di sostenere le proprie rivendicazioni in termini di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Ex Lsu e Appalti Storici, aderiscono allo stato di agitazione proclamato dalle Segreterie nazionali e giovedì 26 settembre a partire dalle ore 9.00 terranno insieme con i lavoratori un sit-in di sensibilizzazione davanti alla Prefettura, in via Anfiteatro, nel corso del quale chiederanno anche di essere ricevute dal Prefetto Mario Tafaro. Frattanto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil ioniche rivolgono l’appello pressante ai rappresentanti istituzionali, agli amministratori pubblici, ai politici, ai parlamentari del territorio, a condividere gli obiettivi di una vertenza che vede a rischio di licenziamenti, in quest’area, almeno 500 di queste lavoratrici e lavoratori. FILCAMS FISASCAT UILTRASPORTI Giovanni D’Arcangelo Antonio Arcadio Bruno Bani
La cozza tarantina, con le sue peculiarità, la sua potenzialità commerciale e i suoi problemi, è stato l’importante tema di un interclub Rotary organizzato dal Club di Massafra (presidente Donato Sanarico) e al quale hanno preso parte i club di Taranto (presente il “prefetto” Andrea Tortora), quello di Riva dei Tessali (presidente Luigi Severini) e Taranto Magna Grecia (presidente Antonio Biella) e l’assistente del Governatore, Pietro Mastrangelo. Nel salone della masseria Appia Antica, dopo gli interventi dei presidenti, si sono alternati al microfono tre esperti di mitili e un enologo. L’esordio è stato del dott. Gabriele Panzini, veterinario dell’Asl, esperto di analisi dei prodotti alimentari, nonché autore del libro “La filiera della cozza tarantina”. All’attenzione del pubblico non è stata posta solo la nota cozza nera, o mitile edulo lamellibranche o Gallus provincialis, come vogliamo chiamarla, ma tutta la filiera che parte dalla raccolta del seme , all’allevamento, ai passaggi dal Mar Piccolo al Mar Grande, alla raccolta, alla tabulazione (passaggio fondamentale), ai rivenditori autorizzati, fino ad arrivare sulle nostre tavole. Un mitile, il nostro, conosciuto e apprezzato in tutt’Italia e anche oltre , saporito e buon combattente contro il colesterolo, ma anche vittima di ingiustificati pregiudizi. Panzini ha parlato a lungo dei controlli che l’Asl effettua, a mare e a terra, ma ha invitato i consumatori ad autotutelarsi: non comprare cozze non stabulate (quindi senza la retina e il certificato) sui banchetti improvvisati. Meno gradevole il compito del dott. Cosimo Tarquinio, direttore del servizio veterinario dell’Asl, che ha parlato di “Mitili e contaminazione ambientale”. L’inquinamento, ovviamente, esiste, in particolare nel primo seno del Mar Piccolo, ma probabilmente - ad avviso di chi scrive -si è fatto più rumore del dovuto. La mappatura dei campionamenti in Mar Piccolo presenta una percentuale non molto alta di campioni non conformi: sui campionamenti generali, abbiamo 127 campioni non conformi su 1227: il dieci per cento; e gli allevamenti solo 12 su 448. Per gli esperti nel campo della cozza ha concluso il prof. Giovanni Normanno, docente di Scienze agrarie e degli alimenti all’Università di Foggia. Si è parlato della fisiologia del bivalve, ovvero della sua necessità di filtrare grandi quantità di acqua per trattenere microrganismi. Peccato che, così facendo, la nostra amica cozza assorbe anche componenti nocive per l’uomo. . Ha concluso il dott. Giuseppe Bino, enologo, direttore produttivo della Vinicola Amastuola (del rotariano Giuseppe Montanaro), i vini poi degustati col pranzo: Bianco Salento, Bianco Chardonnay, Primitivo e il passito Dolce Vitae. Bino ha affermato che la cozza è un alimento così complesso che è difficile da abbinare. Ma, a seconda che la si mangi cruda o gratinata, ripiena o fritta, si possono abbinare vini più leggeri o più importanti. Il passito, invece, è stato riservato ai formaggi, specie il caciocavallo stagionato. Al fine si sono avuti numerosi interventi, tra cui quello di Lello Basile, componente di commissione distrettuale rotariana, che ha ricordato come Taranto, prima della scoperta del parziale inquinamento del Mar Piccolo , avesse rifiutato il dragaggio dello stesso nonostante i finanziamenti già stanziati dalla Regione. Un esempio di miopia oggi fonte di rimpianti.
Il 30 settembre il Museo Nazionale Archeologico di Taranto chiude temporaneamente per consentire il completamento dei lavori di riallestimento e la riapertura a breve di tutto il I piano e di un piano intermedio. Ancora per il prossimo fine settimana, dal 27 al 29 settembre, le collezioni del MARTA saranno fruibili secondo il seguente orario: Venerdì 27 settembre: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00) Sabato 28 settembre: orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 23.00 (ingresso consentito fino alle ore 22.30) INGRESSO GRATUITO PER TUTTA LA FASCIA ORARIA DI APERTURA Domenica 29 settembre: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00). Sabato 28 settembre, nell’ambito delle “Giornate Europee del Patrimonio”, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, e come ultimo giorno del progetto OPEN DAYS promosso dall’Agenzia regionale Puglia Promozione, sarà possibile quindi accedere GRATUITAMENTE alle collezioni permanenti dalle ore 8.30 alle ore 23.00 (accesso consentito fino alle ore 22.30). Durante l’apertura prolungata serale, verranno effettuate visite guidate gratuite, a cura di archeologi della Soprintendenza, alle ore 20.00 e alle ore 21.30. Si richiede la prenotazione telefonica allo 099/4532112. Il prossimo fine settimana è anche l’ultimo per visitare, sempre con ingresso gratuito, la mostra Negli occhi della Gorgone. Il volto di Medusa sulle antefisse di Taranto.
Come da noi annunciato nelle scorse settimane si è tenuta martedì 24 settembre, presso gli uffici della Direzione Lavori Pubblici una specifica Conferenza di Servizi, convocata dal Dirigente, Ing. Aniello Moccia, sul progetto preliminare per la realizzazione dell'intervento relativo alle opere di collettamento delle acque piovane a san Vito, nella zona meglio nota come " doppia curva". Lo svolgimento della conferenza dei servizi ha consentito di acquisire in un'unica soluzione tutti i pareri, i nulla osta e le prescrizioni da parte degli enti convocati alla conferenza stessa, così riducendo i tempi e conseguentemente consentendo all'ufficio di predisporre il progetto preliminare delle opere per l'approvazione in Giunta, sul quale sta già lavorando. E' una significativa tappa a testimonianza della volontà del Sindaco, Dott. Ippazio Stefàno, di affrontare e risolvere tutte le problematiche che ad oggi non hanno consentito di avviare o completare le opere di collettamento delle acque piovane. In questo senso va dato atto che l'Assessore ai Lavori Pubblici, Lucio Lonoce, si è adoperato con gli uffici competenti affinché si possano completare i lavori in questione in tempi brevi e definitivamente.
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