Economia, Lavoro & Industria (1908)
ECONOMIA - "Taranto let's go", presentato ufficialmente il primo Polo finanziario in Puglia
Scritto daLABORATORIO LAVORO 2016 - UN MODELLO SPERIMENTALE DI EROGAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI PER COMBATTERE POVERTA’ ED EMARGINAZIONE
Scritto da Giornalista1
Si è conclusa la terza edizione di Laboratorio Lavoro, l’evento sulle tematiche del lavoro che dal 2014, fa focus a Taranto, richiamando esperti di chiara fama e tecnici del settore, incardinandosi a cavallo della Festa del lavoro del I* Maggio.
Laboratorio Lavoro come più volte è stato chiarito non è un convegno, è piuttosto l’occasione per dibattere di nuovi modelli operativi che possano dare l’opportunità a livello regionale e nazionale di tracciare percorsi fattibili in tema di tutela del lavoro, sia dal punto di vista del lavoratore che delle aziende suggerendo percorsi di snellimento delle procedure che favoriscano la crescita.
Al termine delle due giornate, il gruppo di lavoro capitanato da Giovanni Prudenzano, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Taranto e Pietro Panzetta, Presidente della Fondazione Cultura del Lavoro G. Colucci, ha stilato una dichiarazione d’intenti.
"Durante il focus group di questa mattina è emerso che attendiamo a breve l'uscita dell'avviso europeo sulle Politiche di Innovazione nei servizi sociali che, vede il coinvolgimento degli organismi sia pubblici che privati. Quindi, alla luce di quelle che sono le problematiche che attanagliano il nostro territorio legate ai giovani neet, agli adulti disoccupati ed in particolare a donne e immigrati, abbiamo convenuto che occorrerebbe approfittare di questa opportunità che la Commissione Europea concede, per promuovere e realizzare un modello sperimentale di erogazione dei servizi sociali, teso a combattere l'emarginazione e la povertà (alcune delle problematiche chiave che l'UE si prefigge di superare in questo settenato 2014-2020) ed inoltre migliorare la qualificazione professionale e l'inserimento lavorativo."
San Marzano di San Giuseppe - L’Assemblea dei Soci approva all’unanimità il bilancio 2015.
Scritto da Giornalista1
Anche il primo trimestre 2016 conferma il trend di crescita dell’istituto di credito pugliese.
E’ stato approvato all’unanimità il Bilancio 2015 dall’Assemblea dei Soci della Bcc San Marzano riunitasi questa mattina nel nuovissimo centro direzionale dell’istituto di credito pugliese a San Marzano di San Giuseppe. Il consuntivo d’esercizio riporta una raccolta di 519,577 milioni di euro in crescita dello 0,6% rispetto al 2014. Gli impieghi hanno raggiunto quota 213,996 milioni, segnando un +6,7%, un dato in controtendenza con l’andamento del sistema bancario nazionale che registra un calo dello 0,1%. In forte aumento il numero dei soci pari a 2460, rispetto ai 1823 dell’anno precedente. Anche la redditività e la solidità patrimoniale registrano numeri molto soddisfacenti. L’utile netto si attesta a 4,063 milioni di euro, in crescita del 62,2% rispetto al 2014. Si rafforza anche il patrimonio netto della Banca, pari a 48,264 milioni di euro, che registra un delta positivo rispetto all’esercizio precedente pari al 16%, grazie all’accantonamento a fondi indivisibili degli utili e all’incremento della base sociale.”Siamo fieri dei risultati raggiunti – spiega il Presidente Francesco Cavallo - che testimoniano la sana e prudente gestione di una banca solida e affidabile che da 60 anni contribuisce allo sviluppo economico del territorio. Ci siamo impegnati a rafforzare ulteriormente le basi patrimoniali e il profilo organizzativo. La cooperazione sul territorio è stata fortemente presente in numerose iniziative di carattere sociale e culturale con lo scopo di testimoniare la volontà di essere da sempre parte attiva dell’economia locale ma anche della crescita sociale”. Grande soddisfazione ha espresso il direttore generale Emanuele di Palma “Un’assemblea dei soci che conforta la governance della nostra banca. Le scelte strategiche che hanno guidato il percorso del nostro istituto di credito hanno ricevuto anche oggi il consenso unanime della base sociale. Le scommesse in atto sono importanti perché la riforma del credito cooperativo a livello nazionale impone una diversa visione degli scenari che si stanno delineando. Ci impegneremo per tutelare le prerogative che hanno sempre contraddistinto il nostro modo di fare banca, mantenendo da una parte il forte radicamento nel territorio e dall’altro un approccio competitivo a livello economico e finanziario, per continuare ad essere annoverati tra gli istituti più evoluti del sistema cooperativo”.
Il trend di crescita e consolidamento sul territorio della banca è confermato anche dai dati del primo trimestre 2016, in cui gli impieghi si attestano a 214,194 milioni di euro segnando un + 0,9% rispetto a dicembre 2015. Crescono anche capitale sociale e patrimonio netto che si attestano rispettivamente a 2,518 milioni di euro (+2,40 sul 2015) e 49,764 milioni di euro ( +3,11% sul 2015). Questi numeri confermano la mutualità prevalente dell’istituto che, nonostante la crisi congiunturale, continua a sostenere l’economia reale erogando impieghi alle famiglie e alle imprese locali: il credito raccolto nella comunità viene totalmente impiegato a favore della stessa con l’obiettivo di generare un circolo virtuoso per lo sviluppo del territorio.
LA PROTESTA - I vigili Usb: "Solidali con il concertone ma rivendichiamo i nostri diritti"
Scritto daPOLIZIA LOCALE - Rizzo (Usb): "Comune ostaggio dei burocrati. Confermato lo sciopero del 1° maggio"
Scritto daIL 28 E 29 APRILE A TARANTO L'INIZIATIVA DEI CONSULENTI "LABORATORIO LAVORO": COME PARTECIPARE.
Scritto da Giornalista1
IL LAVORO: TRA PRESENTE E FUTURO
Modelli innovativi contro la frammentazione delle relazioni
Il lavoro con uno sguardo al futuro
In un periodo storico di continuo mutamento e profondo smarrimento, soprattutto quando si parla di lavoro, la terza edizione del progetto Laboratorio Lavoro, intitolata “IL LAVORO: TRA PRESENTE E FUTURO – MODELLI INNOVATIVI CONTRO LA FRAMMENTAZIONE DELLE RELAZIONI” si dedica all’analisi delle cause e conseguenze della perdurante situazione di crisi globale, aggravata dall’eccessiva proliferazione delle norme che regolano il mercato del lavoro e incidono sulle relazioni industriali.
CLICCA SUL LINK
http://www.laboratoriolavoro.it/p.php/6124/il-lavoro-tra-presente-e-futuro.html
Referendum/ D'Amato M5S "Da Puglia e Basilicata segnale forte contro Governo e Trivellopoli"
Scritto da giornalista2
La verità politica dei numeri spaventa il sistema dei partiti e degli affari.
Tra la campagna oscurantista del governo Renzi, il boicottaggio del Pd e il solito sostegno mediatico piegato alle lobby del consenso, il quorum non è stato raggiunto: un solo giorno di urne aperte, come prevedibile, non è bastato. E’ vero. Se fossimo in una democrazia reale, però, il voto di 15 milioni di cittadini (più di 13 milioni ha votato si') dovrebbe essere ascoltato. Dovrebbe avere un peso.
Questo voto va rappresentato!
Noi continueremo a farlo da Bruxelles alla Puglia, alla Basilicata, passando da Roma.
La nostra battaglia per un futuro migliore e pulito non si fermerà certo dinanzi all'ostruzionismo demagogico e servo di un Renzi qualunque.
Anzi, questa battaglia trova nuova linfa.Quella che arriva dai 70mila tarantini, ad esempio. La città dove l'attualesindaco è stato eletto tra 75mila votanti su 180mila aventi diritto. Dove il referendum 2011 registrò il 49% di affluenza. E dove, alle regionali 2015, voto' appena la metà del corpo elettorale.
Ieri, 70mila tarantini sono andati ai seggi e hanno lanciato un segnale.
RIPARTIAMO DA QUI!
RIPRENDIAMOCI LA CITTA’, SALVIAMOLA DALLA LOGICA DELL’AFFARISMO SENZA FUTURO!
La città simbolo della vertenza per l’ambiente, il lavoro e la salute, ieri si è espressa più di quanto il Pd e i suoi accoliti immaginassero: 43%.
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Taranto è TRA I SIMBOLI di un Paese che ha spedito un messaggio importante dai seggi: 70mila persone si sono espresse sulle trivelle anche per dire BASTA all’arroganza del doverno dei decreti salva Ilva e delle vane promesse.
Insomma, i dati sull’affluenza contestualizzati in questo periodo storico del NON VOTO spaventano il sistema dei partiti.
Faranno finta di nulla, abbasseranno i toni… ma non serve.
Taranto, la Puglia e la Basilicata (regione che ha superato il quorum in pieno scandalo politico-affartistico, regione che evidentemente si ribella alle trivelle e ai veleni) hanno trascinato quel si' che se avesse incontrato sul campo il suo avversario naturale, il fronte del no, oggi commenteremmo come una vittoria schiacciante.
Ma hanno preferito astenersi. Il Pd e Renzi hanno preferito non giocare per non perdere. E credere di aver vinto.
Infine, Emiliano. Il governatore ha caricato di significato politico questo referendum.
Ma a noi la sua guerra personale e partitica ingaggiata con Renzi non riguarda. Non ci interessano le loro dispute di segreteria. Emiliano si dia una mossa: lasci stare i giochetti di partito e difenda le istanze dei pugliesi. Blocchi il progetto Tempa Rossa, alzi la voce sulla vicenda Ilva, magari palesando una posizione ferma e coerente.
Tuteli i tarantini, si concentri sulla regione.
Referendum/ Dario Stefàno, “Stop ai bracci di ferro inutili.Si tenga conto della sensibilità emersa dalle urne"
Scritto da giornalista2“Il referendum è, per antonomasia, lo strumento di consultazione popolare sul quale nessuno può immaginare di interpretare o costruire leadership personali. È stato sbagliato viverlo così sin dall’inizio, perseverare ancora anche sul risultato sarebbe un doppio errore: evitiamo di fare altri danni”. Lo dichiara il senatore Dario Stefàno, presidente del Movimento la Puglia in Più.
“È stato un errore a monte – spiega Stefàno – assecondando interpretazioni personali, vivere la battaglia referendaria come un braccio di ferro fra leader, come un’occasione per misurarsi. Ancor più sbagliato sarebbe se si perseverasse oggi, utilizzando l’esito del referendum come terreno di scontro, come la rivendicazione di un risultato personale".
" Il 30% del referendum benché lontano dal quorum - conclude Stefàno - ha espresso una sensibilità diffusa, e anche politicamente trasversale, che poco si presta a utilizzi strumentali che, peraltro, rischierebbero di ripercuotersi anche sulla Puglia. D’altro canto, quello stesso 30% non può essere ignorato dal presidente Renzi ma, al contrario, tenuto dentro il disegno di politiche di governo innovative, nell’ottica di una politica energetica nuova di cui il nostro Paese ha urgente necessità. Basta bracci di ferro inutili e dannosi”.
REFERENDUM - L'arcivescovo Santoro: "Ora più che mai dobbiamo sostenere una vera conversione ecologica"
Scritto da“Preso atto del mancato raggiungimento del quorum, non posso che essere soddisfatto dei dati dell'affluenza in diocesi. Sappiamo bene che gli elettori sono sempre meno inclini ad esercitare il diritto di voto; questa però è stata l'occasione per sensibilizzare le persone su temi di grande importanza per la vita della nostra comunità e per approfondire il messaggio di papa Francesco sulla cura della casa comune nell'enciclica Laudato Si".
Così mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, all'indomani del responso elettorale del referendum sulle trivelle. Nonostante il quorum non raggiunto abbia, di fatto, disinnescato l'afflato ecologista, mons. Santoro sottolinea come "non si intraprendono solo le battaglie che si è sicuri di vincere, ma anche quelle che ci sentiamo impegnati a perseguire per un obiettivo nobile, qual è la difesa del nostro mare e del bene comune. Rispettiamo il valore del gioco democratico e del suo responso e, allo stesso tempo, auspichiamo con ancora più forza un diverso modello di sviluppo in cui l'economia sia al servizio della persona e la terra, il mare e l'aria perché siano custodite per mezzo del lavoro umano e non depredate dalla logica del puro guadagno".
Secondo l'alto prelato, adesso "diventa ancora più urgente per la nostra arcidiocesi e proprio per tutti sostenere a fondo, soprattutto tra i giovani, il cammino di una vera "conversione ecologica" per essere "custodi dell'opera di Dio" come ci chiede papa Francesco".
Non siamo a un punto di arrivo, ma ripartiamo per un affascinante cammino”.