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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1935)

“Si è fatto un gran parlare, negli ultimi giorni, sulla situazione del porto di Taranto, sollevando problemi rispetto alla possibile fuga di Hutchinson Evergreen a seguito dei presunti ritardi dei lavori da effettuare al porto. Non sappiamo quali siano i fini di coloro i quali si sono affrettati a far sorgere tali dubbi, certo è che non crediamo che produrranno benefici per lo sviluppo del porto”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, afferma che “chi solleva perplessità, dimentica che fino a qualche settimana fa l’autorità portuale di Taranto, in estrema solitudine, ha ottenuto, dopo un lungo e faticoso braccio di ferro, la liberazione del molo polisettoriale, centrando anche una soluzione positiva per la questione relativa alla Terminal Rinfuse. Inoltre, la stessa autorità portuale sta lavorando intensamente per la realizzazione degli interventi sulle banchine e della grande vasca colmata per il conferimento dei fanghi del dragaggio dei fondali del porto. Pertanto, è quanto mai strano che, in pieno mese di agosto, vengano avanzate preoccupazioni che non agevolano i lavori che devono essere cantierizzati, compresa la piattaforma logistica”. “E’ molto strano – aggiunge Pugliese – e incomprensibile che certe questioni, che per lunghi anni sono rimaste paralizzate, assieme a tante altre opere delle quali si è finito per perdere traccia (tanto per citarne alcune della lunga lista, il distripark e agromed) e che pure avrebbero contribuito in maniera corposa al processo di sviluppo e di crescita del porto, nonché ad una nuova spinta occupazionale, siano state dimenticate proprio da chi ora si affanna a sollevare dubbi su dubbi”.
Aeroporto Arlotta: “chiusura o rilancio? Il consigliere regionale di Sel Alfredo Cervellera ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta all’assessore alle infrastrutture e mobilità Giovanni Giannini, avente per oggetto la chiusura dell’area pubblica dell’Aeroporto “Arlotta” di Taranto-Grottaglie. In relazione a quanto denunciato dall’Associazione Tarantovola, l’interrogante chiede di conoscere “quale Autorità abbia deciso di precludere l’accesso all’area aeroportuale o di condizionarlo solo al possesso di un apposito pass”. Si chiede di sapere “quali motivazioni sono alla base di una decisione che dà concretamente l’idea di un aeroporto civile, prossimo alla chiusura o alla sua militarizzazione, in attesa che nell’aeroporto militare adiacente si allochino gli F35”. Se non si ritenga, ancora, “questo atto, a prescindere da chi autorizzato, un’interruzione di pubblico servizio e una mortificazione per i tantissimi cittadini e associazioni della Provincia di Taranto che, come il sottoscritto, rivendicano la piena attuazione del Piano regionale dei Trasporti”. “Vorrei ricordare ad Aeroporti di Puglia – si legge nel testo – che gli obiettivi che la Regione si è data con l’attuazione di detto Piano su Grottaglie sono: voli di linea per Roma e Milano, voli charter per il turismo, ed un Aeroporto con funzione cargo in sinergia con l’attività logistica del Porto di Taranto. La Giunta - evidenzia Cervellera – si prodiga a dissipare risorse per allungare la pista dell’Aeroporto di Foggia ed a trovare altri operatori, nonostante i fallimenti costosissimi per le casse regionali degli anni scorsi, mentre per Taranto pensa bene di attivare la chiusura. Riconosco serietà e competenza all’assessore Giannini, che in Commissione Trasporti e in Aula, si è assunto l’impegno di attuazione del P.R.T., come richiesto da tutti i Consiglieri tarantini , ma è tempo di agire concretamente e rapidamente. La cifra simbolica di 500mila euro, stanziata per l’Aeroporto di Grottaglie, in fase di assestamento di Bilancio il 31 luglio scorso, può essere utilizzata – secondo il consigliere di Sel - per far fronte alla domanda di mobilità che viene dal territorio dell’arco jonico (compresa la Basilicata e l’alta Calabria) già penalizzato dalle Ferrovie dello Stato e da infrastrutture viarie non adeguate. Data la gravità dell’accaduto – conclude l’interrogante – confido in un pronta risposta e chiedo al Presidente della quinta Commissione, di concordare con l’assessore Giannini una data utile per riprendere a discutere del futuro del nostro Aeroporto e sciogliere definitivamente il nodo: chiusura o puntare sul suo rilancio?
In una recente nota il responsabile del settore trasporti della Segreteria Provinciale del PD ha rivolto, ritengo “garbatamente” e opportunamente, delle domande al Presidente dell’Autorità Portuale e Commissario straordinario alle opere infrastrutturali del Porto di Taranto a proposito di alcune note di parlamentari del PD , che , a causa dei ritardi nell’esecuzione delle opere del porto di Taranto, paventano il possibile disimpegno da parte di Evergreen e Hutchinson e l’abbandono del porto di Taranto. Siamo solo ad espressione di legittime preoccupazioni di una parte politica, con responsabilità di Governo, che potrebbe, con le proprie rappresentanze appropriate, dare una mano per superare qualche problema, se esiste. A questa, che un uomo di buona volontà avrebbe preso come occasione di dialogo per il bene di Taranto, ha fatto pronto riscontro una nota dei due circoli di quartiere del PDL tarantino che trascina in inutile polemica l’attuale situazione portuale. Non danno e non possono dare alcuna risposta sullo stato dell’arte delle situazioni tecnico-amministrative del porto perché non le conoscono e si sperticano, invece, da una parte, in elogi nelle grandi capacità manageriali del Presidente dell’Autorità Portuale e di contro scaricano sulle inefficienze, a loro dire, dei rappresentanti del PD negli Enti locali per non aver fatto nulla per risolvere le problematiche del Porto, che loro non conoscono, ma che, a questo punto, non dovrebbero nemmeno esistere vista la loro inaffondabile fiducia nelle capacità taumaturgiche del Presidente dell’A.P. La loro certezza e conoscenza dei problemi è tale da affermare che tutto è stato fatto da due anni e mezzo a questa parte “per recuperare anni ed anni di ritardi ed inefficienze,…e questo prodigiosamente! Ritengo che il Presidente del Porto non condivida una tale affermazione anche perché non è un ragazzo prodigio! Sono convinto che le affermazioni contenute nella nota dei due circoli PDL, siano solo frutto della foga di inutile piaggeria e desiderio di accreditamento da parte di chi crede di sapere, ma che invece dimostra incommensurabile ignoranza della materia. Se il Porto tornerà ad essere un porto appetibile lo sarà anche per ciò che è stato programmato e progettato nel tempo dall’intero cluster marittimo tarantino e non da un uomo solo al comando. Il Presidente del Consiglio nel Decreto di nomina, del 10 aprile 212, del Commissario straordinario afferma: Considerato che gli interventi…, sono da un decennio, in una fase di stallo a causa delle particolari procedure derivanti dall’inclusione del porto di Taranto nella perimetrazione, definita con Decreto del Ministero dell’Ambiente….Occorre provvedere alla nomina di un Commissario straordinario per la velocizzazione delle procedure relative ai suddetti interventi… e così è stato! L’Accordo per lo sviluppo dei traffici containerizzati nel Porto di Taranto e il superamento dello stato d’emergenza socio economico ambientale, del 26 aprile 2012, recita: l’urgente realizzazione nel porto di Taranto delle opere marittime/infrastrutturali già appaltate o da appaltare riveste, dunque, particolare rilevanza strategica per la portualità italiana e rilevante interesse nazionale per le implicazioni occupazionali ed i connessi riflessi sociali. Al fine del superamento di tutte le citate problematiche è stato nominato un Commissario straordinario con i poteri….lo stesso accordo stabilisce che:…tutte le Parti firmatarie, consapevoli che il mancato rispetto dei tempi comporterebbe gravi conseguenze per il sistema portuale nazionale, s’impegnano ad operare congiuntamente affinchè tutti gli interventi …e tutte le attività siano portati a termine, grazie alla nomina del Commissario straordinario, entro 24 mesi a decorrere dalla data del presente protocollo (26/04/2012)…Nello stesso accordo si legge: Evergreen Line: in considerazione dell’impegno dell’Autorità Portuale a terminare i lavori utili e programmati previsti nel presente documento, entro 24 mesi dalla sottoscrizione dello stesso….Il Protocollo d’intesa del 26 luglio del 2012 , per interventi urgenti di bonifica e riqualificazione di Taranto riporta le stesse premesse gli stessi impegni e le stesse date. Non è il caso di preoccuparsi? dello scorrere del tempo e dell’eventuale bisogno di soccorrere palesi difficoltà piuttosto che fare polemica da pollaio? Non è più utile investire il proprio rappresentante in Parlamento, perchè dia una mano, nell’ambito del Governo di grandi intese , anziché creare altri problemi al Presidente dell’Autorità Portuale, che avrebbe bisogno invece dell’aiuto di tutti e soprattutto di quelli che lo possono dare? Taranto e il Porto sono di tutti non di pochi poveri illusi! Michele CONTE.
Sul sito di PeaceLink si legge che l'Associazione presieduta da Alessandro Marescotti, e' entrata in possesso dei dati attuali degli ammalati della citta' Taranto: sono 8916. Tante risultano le persone che hanno l'esenzione dal ticket per malattie tumorali, ossia il "codice 048". Nel distretto sanitario 3, che comprende i quartieri più vicini all'area industriale (quartiere Tamburi, Paolo VI, Citta' Vecchia e parte del Borgo), c'e' un malato di cancro ogni 18 abitanti. Per la precisione 4328 malati su 78mila abitanti. Questo significa che se venti persone si riuniscono in una stanza nel quartiere Tamburi almeno una ha un tumore. Nei restanti quartieri, quelli più lontani dalle industrie, c'e' un malato di cancro ogni 26. Infatti nel distretto sanitario 4 che comprende il resto della citta' vi sono 4588 malati di tumore su 120mila abitanti. Questa e' situazione attuale. Ovviamente tali dati non possono calcolare tutti coloro che potrebbero avere un tumore latente o non diagnosticato. Il sindaco di Taranto - che e' un medico - avrebbe potuto compiere questa ricerca. Perche' non lo ha fatto? Facciamo appello all'ordine dei medici perche' venga compiuto un opportuno approfondimento su questi dati in modo da individuate le categorie di persone più esposte. E' venuto i momento di avere dati istantanei su tutte le malattie gravi, le diagnosi e i ricoveri. Disporre di un dato istantaneo e conoscerne la sua evoluzione temporale e' un primo passo per compiere ulteriori indagini più affinate da un punto di vista epidemiologico. Avere un situazione aggiornata e' possibile con i sistemi informatici in rete. Occorre in particolare conoscere il dato aggiornato della mortalita' quartiere per quartiere, in modo che la magistratura possa intervenire li' dove le autorita' politico-amministrative non lo facessero. Purtroppo invece conosciamo solo dati vecchi di anni e i politici di governo ripetono come un mantra che la situazione sta migliorando. Se avessimo dati istantanei non si potrebbe più ignorare il dolore che la citta' vive. Alessandro Marescotti Presidente di PeaceLink www.peacelink.it
L'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente della Regione Puglia seleziona 14 unità di personale – profili vari – per attività del Centro Salute e Ambiente (D.G.R. n. 1980 del 12.10.2012). In particolare, la selezione pubblica, per titoli e colloquio, riguarda il reclutamento a tempo determinato di delle seguenti figure. - 1 Collaboratore Tecnico Professionale – Scienze Ambientali; - 5 Collaboratori Tecnici Professionali – Chimico; - 1 laureato in Scienze Biologiche ovvero Biotecnologie ovvero Chimica e tecnologie farmaceutiche; - 1 Collaboratore Tecnico Professionale – Statistico; - 1 Collaboratore Tecnico Professionale – Informatico; - 1 Collaboratore Tecnico Professionale – Ingegnere Ambiente e Territorio; - 1 Assistente Tecnico – Perito Chimico; - 1 Collaboratore Tecnico Professionale (cat. D) – Ingegneria/Fisica; - 1 Collaboratore Tecnico Professionale (cat. D) – Ingegnere Meccanico; - 1 Collaboratore Tecnico Professionale (cat. D) – Ingegnere Informatico. Il contratto per ciascun profilo professionale a concorso avrà durata di 24 mesi, prorogabili come per legge. Scadenza presentazione domande: 13.09.2013
Il Collegio "Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici di Infanzia" di Taranto ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per un posto di operatore amministrativo per l'espletamento delle mansioni di segreteria e di amministrazione. Scadenza: 23 settembre 2013.ù Per ulteriori informazioni: www.ipasvitaranto.it
L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di tesoreria della Camera di commercio industria artigianato agricoltura di Taranto e della propria Azienda speciale Subfor, che dovrà essere svolto dall’istituto di credito aggiudicatario attraverso una propria filiale/sportello autorizzata/o nel Comune di Taranto antecedentemente al termine di scadenza per la presentazione delle offerte . La procedura di aggiudicazione è quella a procedura aperta ai sensi dell’articolo n.55 del D. Lgs. n.163/2006. La durata del contratto è sino al 31 dicembre 2015, con possibilità di rinnovo per un periodo di durata biennale a insindacabile giudizio dell’Ente. Criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n. 163/2006. Il plico contenente l’offerta e la documentazione richiesta deve pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 (dodici) del giorno 27 Settembre 2013, esclusivamente per mezzo del servizio postale. L’apertura dei plichi è invece fissata per le ore 11.00 del giorno 1 ottobre 2013 presso la sede della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Taranto, Viale Virgilio n.152, 74121 Taranto.
La ripresa delle attività, dopo la pausa ferragostana, ci ripropone sia su scala nazionale che territoriale l'urgenza di ripartire affrontando, con l'impegno e la responsabilità di sempre, le questioni più urgenti. Sul piano nazionale è auspicabile che il Governo Letta prosegua il proprio lavoro, dedicandosi con più incisività ai problemi delle persone e delle imprese a partire da: -la riforma del sistema fiscale nazionale; -la lotta più incalzante e strutturata all’evasione fiscale; -la lotta agli sprechi del sistema istituzionale per semplificare i livelli amministrativi e venire incontro alle esigenze di efficienza, di riorganizzazione dei servizi ai cittadini, di contenimento della spesa e di trasparenza delle procedure; -la rivalutazione del potere di acquisto di salari e pensioni. A livello territoriale, nei confronti della Regione Puglia, resta di fondamentale necessità il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il restante anno 2013, come risposta urgente e vitale di sostegno al reddito di migliaia di lavoratori di Taranto Brindisi, oltreché affrontare compiutamente i temi della Sanità e delle Politiche sociali. Le numerose vertenze che interessano il sistema economico ionico brindisino, a partire dalle criticità ambientali, dal sistema produttivo industriale, del commercio, dei servizi e dell'agroalimentare, impongono interventi urgenti e risolutivi se si vorranno rendere esigibili le prospettive di sviluppo e le speranze di futuro, che noi pensiamo debbano costruirsi anche mediante la elaborazione di un progetto di sistema ben articolato, in grado di generare occupazione aggiuntiva. La Cisl di Taranto Brindisi intende ribadire che rilancerà con le proprie Federazioni di categoria un programma di lavoro che consideri preliminarmente gli assi attorno ai quali, da tempo, la stessa Cisl si muove e che sono: -la difesa dei sistemi produttivi industriali, presenti nell'ampio territorio, rendendoli sempre più eco-compatibili; -l’economia ambientale, mediante la realizzazione delle Bonifiche e l’ambientalizzazione dei siti industriali a partire dall’emergenza Ilva; -l’economia del welfare – Piani Sociali di Zona e Pac – per dare risposte non solo in termini di assistenza ma anche di possibile nuova occupazione; -agroalimentare e turismo, per sviluppare sinergie e potenziare, riorganizzandoli, i due settori; -l’apertura dei cantieri per la realizzazione delle opere infrastrutturali già finanziate (per Taranto: 1° e 2° Programma viabilità; Interventi nel Comune capoluogo – per Brindisi: Interventi Amministrazione Comunale del capoluogo e Interventi Amministrazione Provinciale); -l’avvio dei cantieri negli ambiti portuali per i quali: • per Taranto è necessario rispettare il crono programma, così come sostiene anche il Presidente dell’Autorità Portuale Sergio Prete, con la corresponsabilità e la relativa attività istituzionale di tutti i soggetti interessati, per non vanificare questa importante occasione di sviluppo aggiuntivo per il territorio; • per Brindisi: consolidamento banchina ammiraglio Millo, disinquinamento seno di ponente, nuovo terminal passeggeri Costa Morena Ovest, completamento infrastrutturazione Costa Morena Est, interventi infrastrutturali per la security portuale, il tutto per circa 50 mln di euro. Sono, inoltre, di imminente cantierizzazione altri 20 mln di euro per il collegamento ferroviario tra Costa Morena Ovest e Costa Morena Est, con le connesse opere di viabilità. -la salvaguardia del sistema Difesa, contro l’inaccettabile decisione dei vertici militari di marginalizzare il territorio e il sindacato dal processo di trasformazione del settore. L'avvenuto ripristino del Tavolo interistituzionale per Taranto, conferma la nostra idea riguardo alla necessità di un intervento diretto e coordinato dei livelli istituzionali a partire da quello Centrale e, contestualmente, continuiamo a ribadire che analoga attenzione deve essere riservata per il territorio di Brindisi, con la istituzione di un Tavolo specifico, al fine di risolvere le criticità in modalità concertata e condivisa, a partire dalle questioni relative alle bonifiche, agli aspetti socio-sanitari ed ai miglioramenti tecnologici del sistema industriale. In tale contesto riteniamo che i luoghi della proposta e della verifica sui temi dello sviluppo devono rimanere la Consulta per lo sviluppo sostenibile presso la Provincia di Taranto ed il Comitato Provinciale Economia e Lavoro/CPEL, insediato presso la Provincia di Brindisi. Continuiamo ad essere convinti che uno sviluppo ecocompatibile per i nostri territori sia possibile ma molto dipenderà dalla capacità propositiva e costruttiva che ogni soggetto preposto sarà in grado di esercitare, nell'ottica di una diffusa corresponsabilità dalla quale non si può mai prescindere per la costruzione del bene comune. Daniela Fumarola
I Consiglieri regionali tarantini prendono posizione sul provvedimento che ha autorizzato l'ILVA di Taranto all'utilizzo delle discariche poste all'interno dello Stabilimento. Un Decreto che ha fatto alzare il tono della polemica e che ha portato l'Assessore regionale Nicastro a chiedere un incontro urgente con il Ministro Orlando il quale ha dato assicurazioni al rappresentante pugliese che saranno valutate tutte le situazioni prima della sua conversione in legge. Seguiremo con attenzione quanto sta accadendo. Per ora ci limitiamo a riportare gli interventi integrali dei Consiglieri regionali Anna Rita Lemma e Alfredo Cervellera. Per il consigliere regionale Pd, Anna Rita Lemma il "Governo bypassa Taranto, il Pd dica No insieme alla città" "L'Ilva, stando al decreto emanato lunedì scorso dal Governo, potrà realizzare due discariche (per rifiuti speciali e pericolosi) evitando la procedura Aia. Fa veramente specie continuare a registrare da parte dell'esecutivo scelte di tipo verticistico, in barba a qualsiasi esigenza di incontro con il territorio. Spiace doverlo ancora sottolineare ma i ministri giunti a Taranto hanno garbatamente evitato il confronto come se la città nulla avesse detto, o rappresentato, nei lunghi mesi di questa articolata e delicata vertenza ambientale ed occupazionale. Il Governo, ancora una volta, procede su Taranto a colpi di decreti d'urgenza, bypassando il territorio, le istanze della popolazione e - secondo alcuni pareri tuttora in fase di approfondimento su un presunto conflitto di poteri con la Regione - la stessa Costituzione. Non si può consentire, pur di garantire all'azienda un abbattimento notevole di costi per lo smaltimento all'esterno dei propri rifiuti speciali e pericolosi, l'uso di un'area come la Mater Gratiae, già provata da decenni di produzioni inquinanti. Si tratta di un altro sacrificio che ai tarantini suona come il danno, ulteriore, che segue l'ennesima beffa. Il Pd, insieme alla Città, dica “no” e chieda al Governo di tornare sui propri passi". Per il consigliere regionale SeL, Alfredo Cervellera il Decreto discariche, ulteriore regalo del Governo all'Ilva "Il Governo Letta-Berlusconi con il decreto d’urgenza per autorizzare le discariche interne all’Ilva non solo è in continuità con quello di Monti-Clini, ma se è possibile riesce a fare ancora di peggio. Infatti, con una procedura, a mio modesto avviso incostituzionale, ignora le competenze della Regione e degli enti locali e qualsiasi loro coinvolgimento per imporre, con un atto autoritario ed antidemocratico, ulteriori aggravi ed umiliazioni ad un territorio già provato dal secolare stupro ambientale della grande industria. Si può fare peggio di Clini per salvare l’Ilva ? si chiede Cervellera. Evidentemente si, se il ministro Orlando ha tenuto conto solo delle volontà espresse dall’industrialista Bondi e dal finto ambientalista Ronchi e non quelle di una popolazione stremata che, dopo quest’atto prevaricatore deciso per far risparmiare l’Ilva, non avrà mai più fiducia in chi ci governa. Sa - si chiede ancora il Consigliere di SEL - il ministro Orlando che la “Mater Gratiae” è una bomba ecologica a cielo aperto? Che in quella discarica per più di mezzo secolo, dall’Italsider ad oggi, si sono accumulate, seppellite e stratificate tonnellate di sostanze tossiche e nocive che sicuramente pregiudicano l’eco sistema del Mar Piccolo? Sa che nelle vicinanze di quel territorio si sono seppelliti barili di apirolio, sostanza tra le più velenose per l’ambiente, che come teme l’Arpa sta raggiungendo attraverso la falda freatica il Mar Piccolo, aggravando quell’inquinamento da diossina che ha costretto i nostri mitilicoltori a trasferirsi in Mar Grande con un grave danno alla loro e alla nostra economia? Non era più logico procedere, prima di sanare con un atto d’imperio una situazione illegittima, a una bonifica delle discariche Ilva con una rigorosa e stringente (anche nei tempi di attuazione) Autorizzazione Integrata Ambientale? Quando si interverrà sulla questione dell’inquinamento delle falde acquifere, essenziale per il risanamento ambientale di Taranto, tenuto volutamente fuori da Clini dall’AIA nel decreto “Salva-Ilva”? E adesso dopo che è stato combinato questo ulteriore pastrocchio e danno che potrebbe rivelarsi irreversibile nei confronti di Taranto cosa faranno i nostri parlamentari della strana maggioranza PD-PDL all’atto della sua conversione in Legge? Si limiteranno ad approvare, o addirittura a peggiorare come hanno già fatto nel passato il Decreto Legge, o correranno ai ripari imponendo al Governo il suo ritiro? Unica misura decente se vogliamo il rispetto per il nostro territorio e una speranza legittima per il suo risanamento. Per questo, nell’unirmi alle proteste che da più parti, politiche, istituzionale e sociali, si levano contro questo atto aberrante del Governo, auspico un intervento deciso dalla Regione Puglia e del Comune di Taranto fino ad avanzare, se verificati i dubbi di costituzionalità di cui innanzi parlavo, un ricorso presso la Suprema Corte per annullare le parti del Decreto Legge che concedono questo ulteriore “regalo” all’Ilva".

La G.U. n. 195 del 21-8-2013 ha pubblicato il DECRETO 17 giugno 2013 con il quale il Ministro dell'Ambiente Orlando ha proceduto alla nomina del prof. Edoardo Ronchi a Sub-Commissario per la societa' per azioni ILVA. Come si ricorderà Edo Ronchi, nato a Treviglio in provincia di Bergamo (città molto vicina a Brescia dove ha sede legale la società ILVA) in passato è stato Ministro dell'Ambiente. Durante il suo dicastero ha consentito l'approvazione del TUA, D.Lgs. 152/2006 , il Testo Unico Ambientale. Il compenso del sub commissario e' determinato nella misura del 50 per cento di quella fissata per il commissario Enrico Bondi, di cui piacerebbe conoscere l'importo. Il sub commissario resta in carica per un anno a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge 4 giugno 2013, n. 61. Il commissariamento è eventualmente prorogabile di 12 mesi fino ad un massimo di 36 Il sub commissario puo' avvalersi, nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite, del supporto tecnico e operativo dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), nonché delle competenti Direzioni del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di societa' specializzate a totale capitale pubblico e delle societa' di scopo di societa' a capitale pubblico, senza costi per il sub commissario e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il sub commissario, nell'ambito delle sue funzioni, supporta il commissario straordinario ai fini del piano di cui all'art. 1, comma 5, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, e a tal fine partecipa all'istruttoria e acquisisce le proposte del Comitato di cui al citato art. 1, comma 5, prima della trasmissione del piano al Ministro.

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