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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1907)

I mercati sono un elemento importante dell’offerta commerciale delle città pugliesi. Dai piccoli centri alle città medio-grandi, il commercio su aree pubbliche (mercati rionali, periodici e di settore) ha una capacità di incidenza particolarmente elevata. Come emerso in uno studio commissionato dalla Regione Puglia, il 10% del totale nazionale del commercio ambulante è infatti pugliese. Tuttavia negli ultimissimi anni anche i mercati rionali hanno iniziato a registrare segnali di crisi e non solo per il calo dei consumi e per il cambiamento degli stili di vita, sempre più veloci e meno inclini a dedicare tempo quotidiano alla spesa alimentare, ma anche per le politiche pubbliche di gestione delle aree mercatali. Così nel territorio provinciale e nel capoluogo jonico dove le lamentele da parte dell’utenza, ma soprattutto degli operatori, sono una costante che contribuisce a rendere addirittura ‘incandescenti’ , come tre giorni fa al Mercato Fadini di Taranto, i rapporti tra operatori e pubblica amministrazione. La vitalità di un mercato dipende in prima istanza dalla qualità, varietà e prezzo dell’offerta commerciale, dalla localizzazione dell’area, dal contesto urbano in cui è inserito, dalla efficienza e qualità dei servizi, dalla viabilità dell’area urbana, elementi imprescindibili ai quali poi si aggiungono altre variabili che contribuiscono a fare la differenza (l’animazione del contesto urbano, la promozione, etc.). E’ chiaro che venendo meno i requisiti essenziali, il mercato è inesorabilmente destinato a perdere capacità di attrazione e di qui a scivolare verso un sicuro declino. E’ il caso purtroppo dello storico mercato Fadini che, sito in un area urbana a alta densità abitativa, ha rappresentato sino a qualche tempo fa una struttura di riferimento importante a servizio non solo degli abitanti del quartiere, ma per la cittadinanza tarantina, le attività di ristorazione e l’utenza di passaggio. Non è il caso di fare riferimento ad esempi alti come i famosi mercati municipali di Barcellona che rappresentano l’altra faccia delle politiche di riqualificazione del commercio di prossimità, intraprese con successo dalla municipalità spagnola che a partire dagli anni Novanta ha investito 150 milioni di euro in 10 anni per ristrutturare 20 mercati; è pur vero però che – commenta Floriana De Gennaro, presidente della Delegazione Borgo di Confcommercio- un mercato florido come è stato sino a qualche tempo fa Fadini, meriterebbe una gestione più attenta da parte della Amministrazione comunale di Taranto. La sicurezza degli operatori e della clientela, la lotta agli abusivi, il decoro e l’igiene rappresentano l’abbiccì, e non occorre certo che siano gli operatori inviperiti a pretendere che l’Amministrazione assolva ai suoi compiti. E’ da tempo poi che si discute della accessibilità al mercato e necessità di creare una area di sosta a servizio del mercato, progetto facilmente realizzabile nell’attigua area demaniale. Come non comprendere che i mercati, come d’altra parte i negozi di vicinato, contribuiscono a rendere vitali le nostre città e a sviluppare economia. E’ dal basso, dalla strada che si deve ripartire se si vuole davvero fermare il processo di desertificazione dei centri storici, e se si vuole arrestare la migrazione delle famiglie verso le periferie urbane ed extraurbane.
Il Presidente dell'Autorità Portuale Sergio Prete comunica che è pervenuto in data odierna il Decreto ex art. 5 bis della legge 84/1994 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di approvazione del progetto denominato “Intervento per il dragaggio di 2,3 Mm3 di sedimenti in area Molo Polisettoriale e per la realizzazione di un primo lotto per la cassa di colmata funzionale all’ampliamento del V Sporgente del Porto di Taranto”. Con il superamento di questo ultimo step, conclusivo del complesso iter approvativo del progetto, l’Autorità Portuale potrà avviare le procedure di validazione e la successiva pubblicazione del bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori connessi all’intervento di che trattasi.
“Abbiamo subìto una severa ispezione finalizzata a stabilire se quanto avevamo comunicato nel dicembre scorso al Comitato Fitosanitario Permanente dell’UE rispondesse alle effettive misure adottate e se tali misure fossero supportate da riscontri tecnico-scientifici sia per le analisi di laboratorio sia per le azioni e le attività negli oliveti. Le parole di lusinghiero apprezzamento e le valutazioni positive dei commissari europei sulle azioni che abbiamo messo in campo per contrastare l’emergenza causata dall’infezione della xilella sul patrimonio olivicolo salentino, ci confortano e ci spronano a proseguire con determinazione in un lavoro che, per serietà, tempestività, celerità e qualità, ci è stato riconosciuto assai utile ed efficace”. Così l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni durante la conferenza stampa che si è tenuta stamattina nella sede dell’Assessorato per commentare il lavoro dei Commissari europei. “Un apprezzamento – ha continuato Nardoni – che è stato esteso agli aspetti della ricerca, delle metodologie impiegate per i campionamenti, le analisi e gli accertamenti ma anche per il coinvolgimento del livello politico che ha prontamente adottato atti e reperito risorse specifiche per far fronte all’emergenza” “Attendiamo adesso, - ha concluso Nardoni – la relazione della visita ispettiva che ci aspettiamo positiva e alla quale daremo riscontro con le nostre controproposte. Intanto, con l’Assessorato regionale all’Ambiente e con l’Ufficio di Presidenza intendiamo predisporre in provvedimento che, in deroga a quanto attualmente previsto, consenta la bruciatura sul posto dei residui di potatura al fine di contenere l’infezione”. Al termine dell’accurata e puntigliosa ispezione è stato espresso alle autorità nazionali e regionali il compiacimento per le attività condotte in un così breve lasso di tempo che hanno già in parte svelato alcuni aspetti relativi al ceppo di Xylella in questione e la sua probabile zona d’origine. E’ stata riscontrata l’elevata professionalità sia dei ricercatori di Università di Bari e del CNR che impiegano strumentazioni e metodologie di ricerca d’avanguardia per mettere a punto metodi di diagnosi rapidi ed affidabili e meglio conoscere l’epidemiologia del batterio Anche i laboratori impegnati nelle analisi dello IAM di Valenzano e del CRSFA Basile Caramia di Locorotondo garantiscono alti standard qualitativi così come i tecnici dei consorzi di difesa coinvolti nel monitoraggio, per poi terminare agli operatori agricoli – vivaisti e produttori. Un bagaglio di esperienze e conoscenze tecniche che costituiscono un fonte inestimabile di conoscenza anche per altri paesi membri che necessariamente dovranno alzare la guardia verso tali problematiche. Altro elemento che ha favorevolmente impressionato gli ispettori è stata la perfetta sinergia instauratasi tra istituzioni amministrative e scientifiche. “Tra i punti critici che gli ispettori hanno segnalato di dover affrontare e risolvere in tempi brevissimi – ha aggiunto il Direttore dell’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale Gabriele Papa Pagliardini - vi sono quelli relativi alla necessità di terminare il monitoraggio del territorio della provincia di Lecce al fine di definire le aree infette e le aree tampone. Un lavoro che saremo in grado di terminare nel giro di qualche settimana. Nel frattempo, anche se in nessuno dei vivai è stata rilevata la presenza di Xilella, stiamo dando priorità alla loro attività per consentire, previa analisi che confermi l’assenza di Xilella, la liberalizzazione al commercio delle piante”. “Al fine del contenimento dei focolai individuati al di fuori dell’area infetta, - ha sottolineato il Direttore dell’Osservatorio regionale Fitopatologico Antonio Guario – si rende necessario attivare l’eliminazione delle piante infette, al fine di scongiurare l’ulteriore diffusione e avere maggiori chance di contenimento dell’infezione”.
Presentato lo scorso 13 febbraio dal Presidente Nichi Vendola e dall’Assessore Loredana Capone il nuovo Bando della Regione Puglia: N.I.D.I. – nuove iniziative d’impresa: 54 milioni di euro per l’autoimpiego. “Ripartire da se stessi per uscire dalla crisi”: un messaggio semplice quanto efficace, quello che sembra evincersi dalle parole del Governatore della Puglia, Nichi Vendola, e dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Loredana Capone, lo scorso 13 febbraio in occasione della presentazione ufficiale agli organi di stampa del nuovo Bando “NIDI – nuove iniziative d’impresa”. 54 milioni di euro destinati all’autoimpiego mediante l’avvio di microimprese (di nuova costituzione ovvero da costituirsi), finanziati con fondi FAS (fondo per le aree sottosviluppate) e FESR (fondo europeo di sviluppo regionale), da parte di soggetti con manifesta difficoltà di accesso al mercato del lavoro: disoccupati con contratto di lavoro scaduto da più di 3 mesi, lavoratori giunti al termine del periodo di sussidio di mobilità o cassa integrazione, titolari di partita IVA in regime di monocommittenza, giovani di età compresa tra 18 e 35 anni e donne che manifestano difficoltà di accesso al credito per realizzare le loro idee e che non hanno garanzie da offrire. NIDI favorisce inoltre il passaggio generazionale delle attività e le aggregazioni fra professionisti. Il nuovo Bando regionale arricchisce ulteriormente il ventaglio di opportunità per gli aspiranti imprenditori che possono già contare su quasi 100 milioni di euro (di cui 18 in favore esclusivo del settore turismo), rifinanziati dal Governo italiano a fine 2013 in favore delle start up (il c.d. autoimpiego, disciplinato dal titolo II del D.lgs n. 185/2000 e gestito da INVITALIA Spa, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo d’Impresa) aventi ad oggetto iniziative di lavoro autonomo, microimpresa e franchising. L’agevolazione è un mix perfetto (50/50%) tra contributo a fondo perduto ed un prestito a tasso fisso agevolato (a febbraio il tasso è pari allo 0,53%) rimborsabile in cinque anni, e finanzia interamente gli investimenti fino a 50 mila euro, il 90% degli investimenti fino a 100 mila euro e l’80% degli investimenti fino a 150 mila euro, offrendo inoltre un contributo di 5 mila euro per le spese di gestione dei primi sei mesi di attività. Sono finanziabili gli investimenti necessari alla realizzazione delle opere edili, l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature, autoveicoli commerciali e programmi informatici; tra le spese di gestione, l’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo, locazioni immobiliari, utenze, polizze assicurative. I fondi, gestiti dalla società PUGLIA SVILUPPO Spa con sede in Modugno (interamente partecipata dalla Regione Puglia), sono destinati a finanziare i settori manifatturiero, edilizia, riparazione di veicoli, B&B, ristorazione, informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio, supporto alle imprese, istruzione, sanità ed assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento (esclusi dall’agevolazione i settori agricolo, pesca e acquacoltura, esportazione, carboniero e costruzioni navali, siderurgia e fibre sintetiche). La procedura di partecipazione al Bando è telematica (non necessita l’invio di alcun documento in forma cartacea o l’utilizzo di caselle di P.E.C.), aperta a far data dal 13 febbraio 2014 e non ha scadenza, trattandosi di un Bando a sportello (in vigore, cioè, sino ad esaurimento fondi). Attraverso il sito www.nidi.regionepuglia.it è possibile consultare il Bando e la normativa di riferimento, scaricare la modulistica, leggere le faq, verificare la sussistenza dei requisiti richiesti ed effettuare una simulazione dell’investimento e delle modalità di erogazione delle agevolazioni; successivamente sarà possibile presentare un’istanza preliminare di candidatura reperibile sul portale www.sistemapuglia.it. Dopo valutazione, i soggetti che avranno presentato le iniziative imprenditoriali con il più alto grado di fattibilità saranno invitati a sostenere un colloquio di tutoraggio che consentirà di accertate le competenze del proponente e la consapevolezza in merito all’iniziativa da avviare, addivenire alla stesura dell’istanza definitiva di agevolazione ed alla firma del contratto di agevolazione. Per maggiori informazioni contattare FORMARE PUGLIA in via Temenide 117 a Taranto tel. 0996614690 o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si è concluso con un accordo il tavolo convocato dall'assessore al Lavoro Leo Caroli sulla vertenza Natuzzi. "L'intesa - spiega l'assessore - prevede che a gruppi di 400 unità i lavoratori che oggi sono in cassa integrazione guadagni straordinaria rientrino al lavoro fino al 2 maggio secondo il principio della rotazione, così da garantire la maggiore richiesta di produzione che arriva dal mercato". "L'accordo - prosegue - consente la rimozione dei presidi organizzati nei giorni scorsi che tenevano bloccate le merci presso gli stabilimenti del gruppo Natuzzi". "L'intesa - continua Caroli - rappresenta anche un nuovo formidabile biglietto da visita di credibilità per l'intero sistema del territorio, che venerdì prossimo dovrà partecipare alla cabina di regia sull'accordo di programma, convocata presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Le credenziali portate a quel tavolo favoriranno ulteriormente la concretizzazione delle manifestazioni di interesse in piani industriali veri e propri". "Apprezzo - conclude l'assessore - che l'accordo riguarda anche i siti produttivi della Basilicata e che l'impegno di tutte le parti nel giungere alla firma costituisce il miglior esempio per la soluzione dell'intera vertenza che riguarda il gruppo Natuzzi".
Il VI congresso la Flai Cgil metropolitana e provinciale di Bari, si terrà il 27 febbraio p.v. alle ore 11,00 presso l'hotel Nicolaus di Bari, con lo svolgimento di una tavola rotonda sul tema "Marchio etico, collocamento pubblico in agricoltura per sconfiggere il caporalato". Oltre ai dirigenti del Sindacato dei lavoratori agricoli della CGIL, interverranno l'Assessore Regionale all'agricoltura Fabrizio Nardoni, S.E. Il prefetto di Bari, dott. Antonio Nunziante, il dott. Carmelo Rollo Presidente lega Coop Puglia, il dott. Pino Riccardi, Direttore della Cna di Bari , il dott. Francesco Miscioscia, Direttore dell'Inps di Bari , la dott. Tosches, Dirigente del Uff. Prov.le del lavoro di Bari ed il presidente della Alpa Nazionale, Gino Rotella.
“I problemi si affrontano nelle sedi deputate a risolvere le questioni, non cercando il clamore sulla stampa con dichiarazioni inesatte. Abbaiando alla luna non si rende un buon servizio né al territorio, che viene ingiustamente screditato, né all’associazione che si rappresenta. Anzi. Probabilmente, il malcelato intento di certe dichiarazioni, è proprio quello di alzare una cortina di fumo per nascondere inefficienze e carenze nei confronti dei propri associati”. Così il presidente della Camera di commercio, Luigi Sportelli, interviene sulla lettera del presidente di Confcommercio Taranto, in relazione al Mercato ortofrutticolo all’ingrosso e non solo. “Il presidente Giangrande – aggiunge Sportelli – dimentica che è stato vicepresidente della Camera di commercio sino a giugno del 2012, ed è tuttora componente del Consiglio camerale. In quella sede avrebbe potuto, anzi avrebbe dovuto, sollevare la questione del Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso. Invece, non lo ha fatto. Perché? Piuttosto che offrire, nell’interesse dei suoi associati, un contributo costruttivo alla risoluzione dei problemi, nella sede più indicata, preferisce alimentare una polemica sterile, con affermazioni infondate, volte ad attribuire alla Camera di commercio colpe che non ha, dimostrando così di non conoscere i fatti di cui parla. In tal modo non fa altro che fuorviare l’opinione pubblica. Debolezze umane, cosa non si fa per un bel titolo sul giornale!” E’ necessario superare il momento delle parole inutili e delle polemiche. E’ il momento delle concretezze e del “fare”. E’ il momento, anche, di ristabilire la verità per avviare finalmente i problemi a soluzione. La verità è che la Camera di commercio, raccogliendo le sollecitazioni delle associazioni di categoria, in primo luogo della stessa Confcommercio e di Confesercenti, il 26 luglio del 2012 ha costituito una specifica Commissione consiliare sul Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso e su Agromed. La Commissione è composta da ben nove autorevoli rappresentanti delle categorie economiche e produttive interessate ed ha proprio l’obiettivo di trovare soluzioni condivise per il pieno e coerente utilizzo di queste infrastrutture. “Ebbene – sottolinea Sportelli - il consigliere Giangrande non ha mai dato la sua disponibilità a far parte di questo organo. Perché ora fa la voce grossa assumendo un atteggiamento poco comprensibile e sicuramente non condivisibile? Silenzio assoluto nelle sedi istituzionali, paroloni e dichiarazioni che vorrebbero condizionare negativamente l’opinione pubblica, sui media”. “I problemi – conclude il presidente Sportelli – non si risolvono limitandosi ad assegnare colpe o compilando la lista dei cattivi. Occorre avere un approccio propositivo: bisogna costruire le soluzioni e discuterne nelle sedi opportune. Il territorio ionico è già saturo di veleni, aggiungerne altri non serve. La capacità e la responsabilità di guidare un’importante associazione di categoria si misurano innanzitutto attraverso la propensione a costruire le soluzioni più idonee negli Enti e con gli Enti deputati. Ci auguriamo, quindi, che si abbandonino posizioni sterili da moralizzatore criticando inutilmente Comune, Provincia e Camera di commercio. E’ auspicabile che Giangrande inizi, finalmente, ad esercitare il proprio ruolo di rappresentanza nelle sedi competenti per affrontare i problemi del territorio e rispondere concretamente alle tante istanze dei suoi associati”.
Rappresentano il 95% del tessuto economico del Paese, le piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato. Le più esposte alla crisi che sta travolgendo l’economia del Paese. "Rete Imprese Italia” di cui fa parte Confcommercio lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie." Il tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro. E’ la prima volta che Confcommercio sceglie la piazza per manifestare un disagio. Anche la Confcommercio della provincia di Taranto darà un segnale forte della sua presenza, partecipando alla manifestazione del 18 p.v. con una folta rappresentanza di dirigenti e soci che lasceranno le loro attività per raggiungere Roma. Una partecipazione sentita e spontanea che vedrà la discesa diretta in piazza degli imprenditori. Alle ore 24.00 di lunedì 17 p.v. si muoveranno da Taranto, Manduria e Lizzano tre pulman per giungere nella capitale nelle prime ore del mattino, e far rientro a Taranto nel primo pomeriggio del 18, subito dopo la manifestazione.
In merito alle informazioni diffuse da Fabio Millarte, responsabile Wwf Taranto Onlus, relativamente allo stoccaggio incontrollato di amianto presso l'officina di carpenteria, ILVA precisa che all'interno dell'officina in oggetto non esistono accumuli di sostanze contenenti amianto e che quanto veicolato non trova alcun fondamento e non rispecchia l'attuale stato dei luoghi. Di tutte le fotografie allegate al comunicato stampa firmato da Fabio Millarte del Wwf, l'unica riconoscibile ritrae un pacco di lamiere ondulate di copertura site in un piazzale esterno all'officina di carpenteria, già sottoposte a caratterizzazione, che non contengono amianto. Le restanti immagini non trovano riscontro con i luoghi di lavoro dell'officina di carpenteria, di conseguenza la denuncia è del tutto priva di fondamento. ILVA diffida chiunque dal divulgare notizie non conformi al vero e si riserva di effettuare le opportune valutazioni a tutela della reputazione propria e dei suoi dipendenti.
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