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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1907)

Prorogato al 17 aprile il termine per presentare la propria candidatura al concorso di idee “Imprese Possibili” lanciato, lo scorso 09 febbraio, da Finindustria, Holding di partecipazione di Confindustria Taranto. Il concorso, abbinato alla trasmissione televisiva in onda ogni venerdì su Studio 100, è rivolto ai giovani , frequentanti di università e/o scuole medie superiori, e i laureati e/o diplomati che intendono proporre un’idea imprenditoriale per il rilancio del nostro territorio. I giovani interessati a partecipare possono ancora presentare la propria candidatura accedendo al sito di Finindustria www.finindustria.it/impresepossibili  e su Facebook dalla fanpage ufficiale di Finindustria entro e non oltre il prossimo 17 aprile.

La valutazione delle idee è affidata ad una giuria nominata da Finindustria; aspetto innovativo è la possibilità di votare le idee da facebook attraverso i “like”. Più “like” ricevono le idee più aumenta la possibilità di arrivare in finale. Alla migliore idea presentata da giovani laureandi e/o laureati sarà offerta la possibilità di trascorrere una settimana a Roma, ospite di Luiss EnLabs, The Startup Factory, uno dei principali acceleratori d’impresa in Italia che insieme ad LVenture Group  supportano le startup digitali nel processo di crescita e sviluppo. Per i 6 giovani diplomandi e/o diplomati vincitori, invece, è prevista la  partecipazione ad uno stage estivo in un’impresa selezionata da Finindustria.

"Oggi in aula abbiamo assistito all’ennesimo show della demagogia di sinistra: non leggono una carta, ma continuano, con slogan e battute ad effetto, a giocare con il futuro occupazionale del nostro territorio”.

Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pietro Lospinuso. “Durante la prossima del Consiglio regionale – prosegue - avrò modo di illustrare ai colleghi come si affrontano le questioni che toccano nervi sensibili della vita dei cittadini. Con le carte! E non certo con gli slogan, tanto cari a questa sinistra che pensa di poter calpestare il futuro di Taranto per mera propaganda elettorale. L’Eni, con o senza Tempa Rossa, non influirà sul livello di emissioni e questo lo renderò noto nelle istituzioni opportune, ovvero l’assise. Perché, purtroppo per qualcuno, ho l’abitudine di documentarmi… detto ciò, mi duole dover fare anche un discorso da giurista, nell’oblio dei colleghi di sinistra: la piattaforma di Tempa Rossa è stata inserita nella Legge di Stabilità. La norma - prosegue Lospinuso - , in particolare, recita: “al fine di semplificare la realizzazione di opere strumentali alle infrastrutture energetiche strategiche e di promuovere i relativi investimenti e le connesse ricadute anche in termini occupazionali… si prevede l’estensione dell’autorizzazione unica per le opere necessarie al trasporto, allo stoccaggio, al trasferimento degli idrocarburi in raffineria”. Già solo per questo, le speranze della sinistra tutta baricentrica di affossare Taranto dovrebbe essere archiviata. Ma c’è una ragione in più, ovvero i livelli occupazionali a cui l’investimento Eni darebbe una spinta decisiva. E mi preme ribadire che l’impatto è quasi pari a zero, considerando anche che il progetto prevede misure di compensazioni efficaci ed efficienti. Continuo – conclude Lospinuso - a combattere contro tanta miopia della sinistra, ma sono in ottima compagnia di migliaia di tarantini che si sono scocciati di essere strumentalizzati per le campagne elettorali di Emiliano e Vendola”. 

 

Approvate in Consiglio regionale due importanti leggi promosse dall’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni. "Un iter iniziato all’atto dell’avvio del mio mandato che oggi mi consente di consegnare alla comunità pugliese  due provvedimenti che tendono a dare sostegno e valorizzazione a due settori fondamentali del nostro sistema produttivo e ambientale: il mare e i boschi", commenta il diretto interessato.

Passa infatti la proposta di legge sui Boschi didattici della Puglia e quella sul Pescaturismo e dell’Ittiturismo: discipline che restituiscono ruolo multifunzionale all’impresa forestale  e a quelle di pesca e dell’acquacoltura.

"Abbiamo pensato a due strumenti  che fossero insieme culturali e di impresa – dice l’assessore Nardoni, visibilmente soddisfatto – perché con scelte di fruizione dei boschi e del mare eco-sostenibili siamo in grado di favorire la valorizzazione di queste risorse naturali, offrire occupazione stabile a giovani figure agro-forestali e della pesca, e contemporaneamente offrire alle giovani generazioni e al mercato turistico una diversa fruizione di questo importante patrimonio naturale".

Con la Legge sui Boschi didattici, che in consiglio ha ricevuto il si definitivo dopo l’approvazione delle integrazione e delle modifiche proposte in commissione, la Regione Puglia  prosegue, dunque, nel solco delle attività intraprese dalle oltre cento Masserie riconosciute su tutto il territorio regionale e promuove così, dopo la cultura rurale, anche la conoscenza del comparto forestale e ambientale.

"Le attività nel bosco didattico – dice Nardoni – saranno riconducibili alla ricerca scientifica, alla didattica, alla formazione selvicolturale, allo studio etnografico, storico e culturale, tutte legate al bosco e finalizzate alla valorizzazione delle specifiche vocazioni di quelle aree che vanno assolutamente preservate. Così come stiamo facendo per tutta l’area boscata e non della Masseria Russoli tra i Comuni di Martina Franca e Crispiano, dove sono già iniziati i lavori per la realizzazione di un parco avventura di taglio naturalistico che servirà non solo a preservare l’area, ma anche a creare una micro-economica legata al turismo green".

Provvedimenti, quelli approvati, che hanno molto di Taranto nel loro dna ispiratore. "La legge sul Pescaturismo e l’Ittiturismo, infatti, prova ad offrire una diversificazione del reddito dei pescatori – sottolinea l’assessore tarantino – ma predispone anche opportunità interessanti anche per far si che le imbarcazioni o i locali interessati a questo genere di attività diventino luoghi di cultura, formazione, ma anche ristorazione e ospitalità". In questo senso va registrato l’importante riconoscimento dato alle abitazioni dei borghi marinari, come quelli ad esempio della città vecchia di Taranto, che potrebbero usufruire (così come avviene per le abitazioni rurali adibite a agri-turismo) di tutte le opportunità offerte dai bandi sull’ammodernamento o le ristrutturazioni.

Approvata in Consiglio regionale anche il disegno di legge che disciplina la coltivazione, ricerca, raccolta, conservazione e commercializzazione dei tartufi freschi o conservati nel territorio della Regione Puglia. Il provvedimento sostituisce in toto la legge regionale precedente e colma le carenze applicative in riferimento al dispositivo nazionale.

Gli ultimi dati sul mercato del lavoro non sono affatto incoraggianti. La disoccupazione, infatti, nel 2014 ha continuato a galoppare, nonostante i provvedimenti adottati dal Governo.

In particolare, in Puglia, il tasso di disoccupazione, riferito al quarto trimestre del 2014, si attesta al 23,1 per cento, di cui il 20,2 per cento riguarda gli uomini, mentre il 28,2 per cento le donne.

Ci sono ben 340mila persone in cerca di un’occupazione stabile, di cui 189mila sono uomini e 151mila le donne. E’ quanto emerge da un’elaborazione del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Istat.

Nel trimestre precedente (variazione congiunturale), il tasso era più basso (20,6 per cento), mentre i disoccupati erano 296mila, di cui 166mila uomini e 130mila donne.

Questi i tassi di disoccupazione, in Puglia, anno per anno: 15,3 per cento (nel 2004), 14,6 (2005), 12,6 (2006), 11,1 (2007), 11,6 (2008), 12,6 (2009), 13,5 (2010), 13,2 (2011), 15,7 (2012), 19,7 (2013) e 21,5 (2014). La crescita degli ultimi anni conferma il persistere di una condizione ancora critica.

Pesantissimi i numeri della disoccupazione giovanile. Questi i tassi di anno in annorelativi allafascia d'età 15-29 anni: il 29,9 per cento nel 2004; 29,1 nel 2005; 26,8 nel 2006; 25,2 nel 2007; 23,9 nel 2008; 25,3 nel 2009; 27,6 nel 2010; 27,2 nel 2011; 32,6 nel 2012; 41,3 nel 2013; 44,9 nel 2014.

«I dati elaborati dal nostro Centro Studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenziano come la situazione dell’occupazione in Puglia sia ancora estremamente critica. Sebbene i dati congiunturali nazionali registrino per il 2015 una leggerissima inversione di tendenza, ancora non sappiamo quanta parte di questo miglioramento sia attribuibile alla performance delle regioni meridionali. Quello che sappiamo è che tra il 2008 ed il 2014 il Sud ha perso 576mila posti di lavoro, pari al 70 per cento del calo nazionale ed all’8,9 per cento dei propri occupati, a fronte di una media italiana -3,5 per cento. In questo quadro – aggiunge – la Puglia non fa eccezione: al netto delle oscillazioni durante l’anno, il dato complessivo della disoccupazione nel 2014 ha registrato l’ennesimo incremento. Inquietante – aggiunge –il tasso della disoccupazione giovanile che ha raggiunto quasi il 45 per cento: una situazione drammatica, intollerabile. Attendiamo con ansia i primi effetti dei provvedimenti contenuti nel Jobs Act, che dovrebbero contribuire in maniera importante a sbloccare il mercato del lavoro. Tuttavia – sottolinea il presidente –non basta cambiare le regole del mercato per generare occupazione. Sono le imprese che creano i posti di lavoro. Occorre comprendere che solo attraverso un piano organico di sostegno allo sviluppo imprenditoriale ed il miglioramento delle condizioni di fisco, credito e burocrazia si può assicurare una stabile ripresa dell’occupazione».

Sono sempre di più le imprese che guardano ai mercati esteri come un’opportunità per fronteggiare la crisi dei consumi interni. Navigare nel mare dell’internazionalizzazione, però, presenta non poche difficoltà soprattutto per le piccole e medie imprese le quali, molto spesso, non hanno in organico competenze professionali adeguate. Nel momento in cui si decide di varcare i confini nazionali, infatti, le incognite non mancano: su quali mercati puntare? Chi sono i  competitors? Come strutturare un contratto all’estero e in che modo formulare un piano di marketing?

Un sostegno concreto arriva dall’ICE, l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane che organizza, in collaborazione con la Camera di Commercio di Taranto, un seminario tecnico-formativo completamente gratuito, destinato alle micro e PMI manifatturiere e di servizi, start-up, consorzi, reti di impresa e poli tecnologici della Puglia.

Il seminario si terrà il18 e 19 marzo 2015 nella sala Monfredi della Cittadella delle imprese. Nella prima giornata, dalle 9.30 alle 15.30, si svolgeranno attività di formazione in aula. Il professor Domenico del Sorbo, formatore e consulente in commercio estero, affronterà le principali tematiche relative ai processi di internazionalizzazione d’impresa ed al marketing internazionale. La seconda giornata prevede lo svolgimento di check-up aziendali tramite colloquio con un esperto di internazionalizzazione per verificare l’efficacia dei processi aziendali ai fini della penetrazione nel mercato estero prescelto.

Tutte le informazioni sul seminario possono essere richieste a: Ufficio Servizi Formativi per l’Internazionalizzazione – Via Liszt, 21 - 00144 Roma Tel. 06.5992.9824/9825 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Camera di Commercio Taranto, Viale Virgilio, 152 Tel 099 – 778.3001 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

L’intensa attività della Camera di commercio di Taranto in questo mese proseguirà con un workshop sul tema “Il mondo dell’impresa incontra i giovani innovatori”, in programma il 16 marzo 2015, dalle 10.30, nella Sala Monfredi della Cittadella delle imprese. L’iniziativa rientra nelle attività del progetto Fooding con l’obiettivo di rafforzare le piccole e medie imprese nell’agroalimentare. L’Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari (Iamb) ha realizzato un Incubatore Mediterraneo per la Creazione e il Cambiamento d’Impresa che ospita trenta giovani innovatori del settore agroalimentare. Proprio l’esperienza dell’incubatore sarà al centro del workshop di Taranto realizzato in collaborazione con la locale Camera di commercio e l’Azienda Speciale Subfor. La partecipazione è gratuita.

Per ulteriori informazioni: Aicai, Azienda speciale della Camera di commercio di Bari, dott.ssa Ida Borrelli (080/2174592) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Subfor, Azienda Speciale della Camera di commercio di Taranto, dott.ssa Marcella Forte (099/7783074) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , dott.ssa Francesca Sanesi (099/7783036) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

 

LO DENUNCIA IL CONSIGLIERE REGIONALE DI FORZA ITALIA ANTONIO SCIANARO CHE INVITA LA GIUNTA A NON ABBASSARE LA GUARDIA.
  

In Commissione abbiamo potuto constatare che, dopo le nostre denunce, da dicembre 2014 nello stabilimento Alenia di Grottaglie non c’è più personale rumeno. E questa è senza dubbio una bella notizia per i cittadini pugliesi in cerca di un lavoro. Però, le notizie non sono solo positive e trovo preoccupante il dato che ci ha riferito l’azienda: lo stabilimento di Grottaglie ha un tasso di produttività che si attesta sul 51% a fronte di una media degli altri stabilimenti di circa l’80%”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio Scianaro. “Non vorremmo, infatti –prosegue- che sia un preludio di criticità successive. Appena abbiamo risolto un problema, se ne presenta un altro nella stessa azienda che, è bene ricordarlo, si è insediata nel territorio grazie a ingenti risorse pubbliche. Mi auguro –conclude Scianaro- che la Giunta non sottovaluti questi strani segnali dell’azienda e che non lasci sedimentare anche questa vertenza, tutelando una popolazione affamata di opportunità di lavoro”. 


 

IL SEGRETARIO ANTONIO TALO' SOLLECITA GLI IMPRENDITORI AD ESSERE PROTAGONISTI

 

La UILM di Taranto  valuta positivamente i risultati ottenuti, sinora, da Aeroporti di Puglia con il suo management, guidato dall’amministratore unico Giuseppe Acierno, e dal grande impegno condotto intersettorialmente dai suoi diversi assessorati della Regione Puglia per far divenire centrale, in Italia ed Europa, il polo aerospaziale di Grottaglie e Monteiasi”.

 Antonio Talò, segretario generale della UILM di Taranto, ha così commentato quanto comunicato da Acierno sulla questione, come riportato l'altro giorno dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

 “Prevedere tanti posti di lavoro – ha detto Talò – non può che dare speranze a un territorio, quello tarantino, così provato e messo a dura prova dalla grande industria dell’acciaio. Anche se l’alta tecnologia che s’intende sviluppare nell'area aeroportuale dell'aeroporto "Arlotta" di Grottaglie da importanti aziende del settore può apparire distante dagli ambiti della metalmeccanica, se pur la meccatronica è parte importante del nostro settore, come organizzazione sindacale assicuriamo ad AdP, Regione Puglia e imprese che hanno valutato strategico a investire nel sito ionico, tutto il nostro sostegno purché i progetti siano ben chiari e concreti, come siamo certi lo possano essere”.

 Per la UILM questa “è una grande opportunità per il nostro territorio che si propone, da troppo tempo e spesso con soli annunci, di far nascere attività alternative all’acciaio – spiega il segnatario generale della UILM provinciale - e l’impegno di Aeroporti di Puglia e Regione Puglia sembra, finalmente, andare nella direzione giusta”.

 Parlando di alte tecnologie Talò evidenzia, comunque, che si” deve continuare a considerare centrale il ruolo che ha svolto e che sta continuando adeguatamente a svolgere Alenia Aeramacchi, sia in termini di occupazione che di sviluppo delle tecnologie innovative come la fibra di carbonio, brevetto tutto italiano, per costruire le fusoliere del Boeing 787. Ma – rileva anche – che la committente statunitense Boeing non può continuare a dettare i tempi, anche di natura aziendale, su una primaria società, qual è Finmeccanica e, a seguire, Alenia Aermacchi”.

 Il timore, a seguire, espresso da Talò è “che, con le prospettive di insediamenti di imprese nel nostro territorio, si continui a considerare l'area di Taranto quale sola risorsa di “mano d’opera” mentre le decisioni e le progettazioni siano fatte in altre località nazionali”.

 “Sollecito, per questo, l’imprenditoria tarantina – incalza Talò – a essere protagonista in questo sviluppo che, come ha spiegato Giuseppe Acierno, si è già avviato. Non soltanto nella “tradizionale” fornitura di servizi a bassissimo valore aggiunto ma nella ricerca e sperimentazione in modo da offrire ai nostri giovani quelle opportunità di impiego giacché il nostro territorio può contare su professionalità con importanti capacità, frutto del loro impegno nelle scuole e università come il Politecnico di Taranto. L’essere co-protagonista di questo “futuro – conclude Talo – oltre far divenire più importanti le aziende locali consentirà di evitare quella “fuga di cervelli” al nord o all’estero”.


 

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 32 del 03-03-215.

Pubblicato l’Avviso Pubblico relativo al Titolo II – Turismo che prevede agevolazioni finanziarie per tutte le micro, piccole e medie imprese turistico-alberghiere. Tra gli investimenti agevolabili sono ammessi: l’ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione delle strutture turistico alberghiere, la realizzazione e l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, il consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, al fine della trasformazione degli immobili in strutture turistico-alberghiere, il primo impianto e/o sistemazione di area a verde di almeno 10 ettari (anche mediante la realizzazione di piste ciclabili, sentieri attrezzati, percorsi sportivi, punti ristoro, ecc.).

L’investimento deve avere un valore minimo di € 30.000,00 ed un valore massimo di euro 4.000.000,00 per le medie imprese e di euro 2.000.000,00 per le piccole imprese.

Le agevolazioni concesse sono nella forma del contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento erogato da un Soggetto finanziatore nel limite del 45% del valore degli investimenti per le piccole imprese e del 35% per le medie imprese.

Alle imprese può essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti che non può essere superiore al 20% dell’investimento e all’importo massimo di euro 800.000,00 per le medie imprese e di euro 400.000,00 per le piccole imprese. Per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità, l’importo massimo di questo contributo aggiuntivo è elevato rispettivamente a euro 850.000,00 e euro 450.000,00.

Le domande possono essere presentate a partire dal 9 marzo 2015.

 

Per informazioni: Retemicroimprese Via Principe Amedeo 46 - 74123 Taranto Tel. 099/9943059; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; sito internet:

 

www.reteathena.it/retemicroimprese

 

"Inserire la canapa nelle aree di interesse ecologico dell'Ue in modo che anche i coltivatori tarantini possano accedere agli aiuti diretti europei". E' la richiesta fatta dall'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, in una lettera inviata a Phil Hogan, Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.  

"Taranto è uno dei pochi centri europei e uno dei due in Italia per la produzione della canapa - spiega D'Amato - Si tratta di un settore dell'agricoltura in via di sviluppo in tutta Europa, soprattutto per quanto riguarda i legami con la bioedilizia. Inoltre, tale coltivazione  comporta dei reali benefici per la biodiversità e la tutela dell'ambiente, sia perché non necessita di fitosanitari e fa scarso uso di fertilizzanti, sia perché fornisce un aiuto efficacie al contrasto dell’inquinamento ambientale e riduce i costi energetici . Per tutte queste ragioni, ho chiesto al commissario Hogan di tutelare e promuovere la canapa inserendola nelle aree di interesse ecologico Efa. In questo modo, i produttori potranno accedere agli aiuti diretti della Pac, la politica agricola comune dell'Ue".

Per l'eurodeputata tarantina, "la produzione di canapa rappresenta una delle tante eccellenze del nostro territorio il cui potenziale non è stato ancora espresso in pieno. Si tratta - continua - di una risorsa rinnovabile e la sua coltivazione ha un altissimo grado di sostenibilità ambientale. E' su settori come questo che dobbiamo puntare se vogliamo promuovere un reale sviluppo del territorio e creare occupazione. Questo può essere il futuro, l'Ilva deve essere il passato".

Un nutrito presidio di operai dell' ILVA e lavoratori Ipercoop sta manifestando dentro e fuori l'Ipermercato Coop Mongolfiera, "per la democrazia sindacale e contro gli esuberi annunciati da Coop Estense. La Coop, come consuetudine, sceglie e decide con chi parlare - attacca Francesco Iacovone, dell’esecutivo bazionale Usb Lavoro privato - ma i lavoratori hanno risposto forte e chiaro che la democrazia sindacale è un valore che non può essere eluso. La catena di solidarietà che lega gli operai vecchi e nuovi, quelli del maggior complesso industriale in Europa per la lavorazione dell'acciaio e quelli delle nuove fabbriche metropolitane, gli addetti dei supermercati, è un esempio di lotta che apre nuove frontiere e rimette al centro il lavoro oltre le categorie di appartenenza. Nella città delle contraddizioni, dove salute e lavoro non riescono a conciliarsi, dove le industrie pesanti la fanno da padrone e dove i soliti noti pensano addirittura di aumentare il potenziale inquinante, - aggiunge Iacovone - la crisi si sta abbattendo con veemenza anche sul commercio. La risposta delle aziende della grande distribuzione è sempre la stessa – evidenzia il sindacalista Usb - attaccare i diritti dei lavoratori, esternalizzando reparti e/o punti vendita, modificando in peius i contratti di lavoro, eccetera. L'USB non ci sta - conclude Iacovone - questo ennesimo colpo all'occupazione e ai diritti dei lavoratori lo respingiamo al mittente. La città di Taranto e la Puglia non possono subire la perdita di altri posti di lavoro”.

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