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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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E’ stata presentata  a Bari, nella Galleria Spazio Giovani di via Venezia, la partnership tra Libera Puglia e la scuola di Grafica e Fumetto “Grafite”. A partire da novembre sarà inaugurato il corso triennale di fumetto per ragazzi, già presentato sia a Taranto che a Lecce, all'interno del bene confiscato alla mafia di piazza san Pietro. Il percorso è aperto agli appassionati e ai creativi di tutte le età. “Grafite” approda quindi nella città di Bari completando così un percorso avviato anni fa attorno alla formazione professionale sul fumetto. Con le sedi già attive di Taranto e Lecce nasce, di fatto, il più grande polo formativo in Puglia sul mondo dell’immagine progettata, disegnata, animata. L'iniziativa presentata ieri mattina, si è consolidata all'interno del progetto “In direzione ostinata e legale 3”, realizzato da Libera Puglia in collaborazione con Arci Puglia e l'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, che ha come obiettivo la diffusione dei valori della legalità democratica e della giustizia.

“Il connubio con Libera Puglia nasce con una precisa ambizione – spiega Gian Marco De Francisco alla guida di “Grafite”– Attirare i ragazzi, coinvolgerli, appassionarli, avvicinarli al mondo del fumetto, nel tentativo di sottrarli ai circoli “untuosi” che spesso li accerchiano in maniera irreversibile. Sono convinto che la collaborazione funzionerà, l’arte può fare tanto. Per il futuro non posso che augurarmi percorsi simili anche nelle altre città dove lavoriamo e costruiamo già da molti anni”. Anche questa volta “Grafite” punta i riflettori sui territori, e sulle difficoltà che li attraversano. “Perché lo facciamo? – chiarisce De Francisco - perché ci piace insegnare ai nostri ragazzi che si possono ancora seguire i propri sogni, spalleggiati da una struttura solida come la nostra che vuole scommettere nelle loro visioni. Ecco spiegato anche il perché delle borse di studio gratuite, ed ecco perché abbiamo sempre voluto fare le cose in grande, facendo arrivare in Puglia i professionisti internazionali del settore”. A partire da novembre sarà avviato dunque, in un bene confiscato alla mafia, un percorso creativo e sociale allo stesso tempo, in cui “Grafite” crede molto. “Non è solo un corso di fumetto, è molto di più. Di fatto parte la prima annualità di una scuola professionale regionale triennale – aggiunge Gian Marco De Francisco - che ha come obiettivo frenare l’emigrazione di talenti per altre terre e creare nuove figure sensibili alle tematiche dell’impegno sociale e della lotta per la legalità anche attraverso il fumetto”. “Grafite” nasce dalla volontà dell’Associazione culturale Studio iltratto.com di creare un contenitore formativo d’eccellenza, e offrire una proposta d’istruzione completa.  “Grafite” negli anni è diventata una struttura “a rete” per contenuti e logistica. Al fianco dello Studio iltratto.com, Centro di formazione regionale MCNeel per il design e la modellazione tridimensionale a Taranto, troviamo dalla prima ora la “Lupiae Comix” Scuola di Fumetto di Lecce con un’esperienza decennale. Realtà autonome e locali che hanno deciso di convogliare le rispettive esperienze lavorative in “Grafite”. Tre le macro vocazioni: il fumetto, la grafica 2D/3D e l’architettura d’interni con annesso mondo dell’animazione, che si traducono concretamente in tre rispettivi percorsi formativi coprendo a 360 gradi le competenze necessarie dalla matita all’animazione video, coniugando le arti e i saperi tradizionali con le più recenti tecniche informatiche digitali.

E per il futuro “Grafite” sta lavorando e collaborando insieme alle scuole di fumetto di Roma, Napoli, Pescara, Cagliari, per la creazione di un Organismo Nazionale Unico dove far confluire tutte le energie.

 

Link utili:

http://www.grafitefumetto.it/

http://www.iltratto.com

http://www.lupiaecomix.com

https://it-it.facebook.com/Grafite.Grafica.e.Fumetto

 

 

Clima sempre più pesante nel centrosinistra ionico dove i risultati delle elezioni provinciali hanno scatenato un vero e proprio terremoto. Dopo le dimissioni del segretario cittadino del Pd Tommy Lucarella, un caso che sarà oggetto di discussione durante la direzione provinciale fissata per domani (venerdì), e il rischio di commissariamento, rischio paventato dal segretario regionale Michele Emiliano, la situazione appare in continua evoluzione.

Intanto si registra un botta e risposta tra il coordinatore provinciale di Sel Maurizio Baccaro e il segretario provinciale del PD, Wallter Musillo. Tutto nasce dalle dichiarazioni di Nichi Vendola che ha definito l'esito delle elezioni provinciali  "un film-horror".

La risposta di Musillo non si è fatta attendere.  "Vendola smettesse di salire sul piedistallo di una presunta superiorità morale e politica verso la realtà jonica- ha detto il segretario del Pd- Non gli è consentito. Non è consentito a chi, contro il volere degli elettori, ha imbarcato, nella sua maggioranza e nel suo governo, esponenti di Forza Italia e del centrodestra. L’attuale assessore al bilancio della Regione Puglia è stato eletto nelle liste del centrodestra foggiano e il gattopardismo di Vendola ne ha fatto l’assessore più importante della sua giunta. Anziché dare consigli politici al PD di Taranto, da Vendola preferiamo ricevere il contributo di chi guarda prima di tutto ai gravi problemi di Taranto, e non ricevere sermoncini di purezza ed ortodossia del tutto fuori luogo».

Ora è Maurizio Baccaro che invita Musillo “a rivedere le sue grottesche polemiche nei confronti di Nichi Vendola, per difendere l’indifendibile operato del PD in Provincia di Taranto che ha regalato l’Amministrazione al sindaco Martino Tamburrano, quindi a Forza Italia, quando il nostro centrosinistra con circa il 54% dei voti contro il 43% di FI avrebbe sicuramente guadagnato il governo provinciale”.

 

Baccaro prosegue col dire “comprendo lo stato confusionale in cui versa Musillo, da tempo combattuto sul dare o meno il proprio sostegno al sindaco di FI: tant’è che un giorno ne annunciava l’appoggio in virtù delle larghe intese, l’altro lo smentiva e si diceva a sostegno di Lopane. Ecco, non vorrei Musillo abbia poco chiaro anche il suo ruolo e si senta un giorno segretario PD, l’atro segretario di FI”.

 

Intanto Maurizio Baccaro desidera ricordare a Walter Musillo che “noi di SEL da due mesi abbiamo chiesto al Partito Democratico un incontro per discutere delle provinciali , ma siamo stati decisamente ignorati; salvo evincere oggi che gli incontri ci sono stati, probabilmente sottobanco, certo non con noi, per eleggere Tamburrano. Quindi ne deduco che la segreteria provinciale tarantina comunicava con Forza Italia, piuttosto che col centrosinistra”.

 

Basterebbe rileggere una recente rassegna stampaprosegue Baccaroquando un certo PD emulava le larghe intese, salvo poi presentarsi alla festa dell’Unità di Grottaglie, alla presenza del segretario regionale PD Michele Emiliano dove  sul palco Walter Musillo giurava e spergiurava fedeltà e sostegno al candidato Lopane. Ora,vorrei ben comprendere l’origine del risentimento di Musillo per la definizione data dal presidente Vendola sugli esiti di tale elezione, allorquando li ha definiti, giustamente, degni di un film dell’horror, visti gli stratagemmi evidentemente operati per eleggere Tamburrano con i voti del centrosinistra. Musillo si giustifica con le sue imprudenti allusioni di ‘gattopardista’ per le scelte di Vendola, quando dimentica di guardarsi bene intorno. Atteggiamento che deduco ricalchii davvero la sceneggiatura di un ‘film dell’horror’ ”.

 

Tutti in vasca con Massimiliano Rosolino. Il campione olimpico, mondiale e 14 volte europeo, testimonial Arena, una delle aziende leader nel settore swimwear, sarà presente Lunedì 6 Ottobre, ore 16, presso la piscina “Mediterraneodi Taranto   per incontrare le scuole di nuoto.

Rosolino, Oro alle Olimpiadi di Sydney 2000 e Oro Mondiale di Fukuoka 2001 nei 200 misti, in questa occasione entrerà in vasca per nuotare insieme ai ragazzi presenti e sarà a disposizione per foto e autografi con tutti i fan che lo vorranno incontrare.

“Taranto ha i requisiti per candidarsi a tracciare un percorso operativo modello non solo in Italia ma anche all'estero. L'accordo sulle bonifiche rappresenta solo una piccola parte di uno scenario ben più ampio, ed all'interno di questo il Mar Piccolo si presenta come un sistema complesso, sul quale occorre intervenire con un'idea chiara e strutturata”.

Sono solo alcuni dei passaggi dell'intervento che il nuovo Commissario per le bonifiche Vera Corbelli ha tenuto nel corso dell'incontro con gli imprenditori nella sede di Confindustria Taranto. Presieduto da Vincenzo Cesareo, Presidente di Confindustria Taranto, presenti l'assessore regionale alle risorse agricole Fabrizio Nardoni ed il dirigente dell'assessorato regionale all'ambiente Antonello Antonicelli, l'incontro con il neo commissario (il primo dal suo insediamento) è servito a fare il punto della situazione complessiva dei processi di bonifica e soprattutto a tracciare i possibili scenari a breve, medio e lungo termine rispetto agli interventi da effettuare nell'area Sin.  Un sistema complesso, quindi, ma anche ricco di opportunità – questo il parere della dott.ssa Corbelli - che rivengono proprio dal momento storico ed economico e dallo stesso profilo della città, aperta verso il Mediterraneo e verso scenari di diversificazione possibile, a patto che tutti facciano la loro parte e guardino verso prospettive di più ampio respiro.  Il riferimento del commissario è andato proprio, in questo senso, al ruolo dell'imprenditore ed alla capacità che deve avere di mettere in discussione schemi precostituiti e puntare su nuove sfide, non tralasciando mai, tuttavia, quei crismi  indispensabili per poter costruire un'industria moderna, sostenibile ed ecocompatibile.

Una sollecitazione che il Presidente di Confindustria Taranto ha colto pienamente per tornare a sottolineare il lavoro che l'associazione sta da tempo portando avanti,  trasformando l'emergenza in opportunità, per fare di Taranto un vero e proprio laboratorio ambientale attraverso azioni mirate e soprattutto la proposizione di un pacchetto di idee progettuali – consegnato ieri al commissario - da cantierizzare: il progetto Smart Area, la cui anima “green” attraversa trasversalmente tutte le iniziative in esso contenute e ne fa  strumento indispensabile proprio per l'avvio di quel percorso operativo citato dalla dott.ssa Corbelli. Il Presidente si è detto inoltre completamente disponibile, come Confindustria, a supportare con ogni strumento possibile il commissario nella difficile gestione dei processi di bonifica, che al momento, malgrado la vacatio commissariale non abbia prodotto bruschi stop, registrano comunque evoluzioni di modesta entità rispetto alla grande mole degli adempimenti previsti. In questo senso è andata l'esortazione del Presidente Cesareo ad avvantaggiarsi delle risorse tecnico-scientifiche ed accademiche che il territorio annovera, (fra le quali il Polo Scientifico Tecnologico) anche al fine di evitare, come già accaduto in passato, scelte imposte e calate dall'alto su un territorio ricco di risorse naturali e paesaggistiche. Nel corso dell'incontro, a questo proposito, è stato consegnato al commissario uno studio curato dall'Ance Taranto in collaborazione col CNER-IAMC di Taranto contenente specifiche metodologie di intervento sul Mar Piccolo,  sicuramente il bacino che rappresenta le maggiori incognite in quanto sistema più complesso rispetto alle altre aree ricadenti nel Sin.  Il commissario ha evidenziato tuttavia anche rispetto alle tante criticità grande propositività ed altrettanta fiducia negli obiettivi che si potranno raggiungere per una corretta crescita del sistema Taranto nelle sue varie articolazioni, anche sul fronte delle eventuali risorse aggiuntive e quindi a valere sulla nuova programmazione dei fondi strutturali . Non sono mancati inoltre i riferimenti alla vicenda Ilva,  per la quale il commissario per le bonifiche incontrerà a breve il commissario Gnudi, “per un necessario confronto che si impone in un momento in cui la questione appare strettamente correlata a quella delle bonifiche”  ha  ribadito la dott.ssa Corbelli, prospettando a tutti gli effetti un nuovo corso di rapporti più fluidi e dinamici con i referenti istituzionali e con gli attori territoriali come Confindustria. Un incontro quindi di segno positivo, pragmatico ed operativo, che ha incontrato il favore di tutti gli imprenditori presenti ieri alla riunione tracciando di fatto le basi per una possibile e proficua collaborazione

Online, in bozza, il modello che i sostituti d’imposta dovranno utilizzare, dal 2015, per comunicare i dati riguardanti le somme corrisposte nel periodo d’imposta precedente

 

A cura di Amedeo Cottino

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La Certificazione unica (Cu) 2015 fa il suo debutto in Rete. È disponibile da oggi, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la bozza del modello con cui i sostituti d’imposta attesteranno i redditi corrisposti nel periodo d’imposta 2014.
Il nuovo schema manda “in pensione” sia la certificazione relativa ai redditi di lavoro dipendente e assimilati (Cud) sia quella relativa ad altri redditi (lavoro autonomo, provvigioni e “diversi”) finora rilasciata in carta libera da parte dei datori di lavoro, facendo confluire in un unico documento tutti i redditi corrisposti nell’anno precedente.
 
Conferme…
Per quanto riguarda il lavoro dipendente, nella Certificazione unica sono confermate alcune agevolazioni già presenti negli ultimi anni.
Tra queste, l’incentivo destinato a giovani talenti che rientrano in Italia dopo aver maturato una esperienza lavorativa all’estero: la riduzione della base imponibile Irpef, dell’80% per le donne e del 70% per gli uomini, a chi – avendo i necessari requisiti – ne ha fatto richiesta, entro tre mesi dall’assunzione, al datore di lavoro.
Riconfermata anche l’agevolazione prevista, a favore dei lavoratori del settore privato, per le somme erogate a titolo di incremento della produttività; consiste nell’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale nella misura del 10 per cento.
 
…e new entry
Nel modello trovano spazio anche sezioni e campi nuovi, destinati alle più recenti modifiche normative.
Una novità rilevante è presente già nel frontespizio della certificazione. Infatti, oltre ai dati del sostituto d’imposta e quelli del percettore, andranno indicati, in uno specifico prospetto, il coniuge, i figli e gli altri familiari a carico del dipendente o pensionato per i quali sono state riconosciute le detrazioni per carichi di famiglia.
Una sezione ad hoc è destinata alla gestione del bonus Irpef di 80 euro mensili, riconosciuto in busta paga dal datore di lavoro ai dipendenti con reddito complessivo compreso tra 8mila e 24mila euro (l’agevolazione spetta, in misura decrescente, anche per i redditi fino a 26mila euro).
Nuovi campi, infine, sono destinati al contributo di solidarietà sui trattamenti pensionistici erogati da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie e sui vitalizi previsti per coloro che hanno ricoperto funzioni pubbliche elettive erogati dagli organi costituzionali, dalle Regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano.

 

Sull’ipotesi di riforma delle Camere di commercio interviene Piero Bitetti, presidente del consiglio comunale di Taranto e consigliere provinciale.

“Un disegno di riordino che non facilita una positiva riforma del Sistema camerale italiano, consentendone la riorganizzazione dei compiti e delle funzioni, ma che attua tagli lineari che di  fatto ne decretano lo smantellamento. Il dimezzamento, in tre anni, dell'entrata da diritto annuale comporta sin dal 2015 (35%) effetti drammatici sui bilanci degli Enti camerali che si alimentano per oltre il 70% da tale voce. Questo senza che le imprese conseguano effettivi risparmi: si pensi che oltre il 60% delle imprese italiane paga mediamente 96 euro annui per l'iscrizione al Registro delle imprese, quindi nel 2015 il risparmio sarebbe mediamente di 44 euro, una goccia nel mare delle imposizioni fiscali all'imprenditorialità. Ma il taglio del diritto annuo, azione decisamente insignificante per il rilancio competitivo, si traduce nell'impossibilità delle Camere di svolgere le funzioni delegate (circostanza che appare incostituzionale), erogare servizi ai territori (le Camere sono, fra l'altro, l'organismo intermedio più vicino alle imprese), contribuire allo sviluppo economico (solo a titolo di esempio, probabilmente agli Enti camerali non sarà possibile destinare ai Consorzi Fidi  i versamenti previsti dall'art.1 c.54-55 della legge di stabilità 2014), assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali nel Sistema, con un'emorragia occupazionale stimata al ribasso in 2.570 unità in meno fra il 2015 e il 2017. L'approfondita analisi svolta da Unioncamere in merito evidenzia dettagliatamente questi e molti altri elementi che devono allarmare l'amministratore pubblico e chiunque, in questo momento, stia valutando e decidendo se approvare l'articolo 9 del disegno di legge as1577. C'è di più, l'incomprensibile fretta con la quale si sta procedendo nei confronti del Sistema camerale obbligherà i singoli Enti ad agire con altrettanta fretta, dovendo garantire i servizi. E il timore è che gli effetti si ripercuotano sul personale (sia a livello occupazionale, sia salariale): insomma, una riforma affrettata, non adeguatamente ponderata, che comporterà maggiori oneri a carico dello Stato per quasi 90 milioni di euro, un possibile decremento sul valore aggiunto nazionale per due decimi di punto e, da subito, con ogni probabilità, una drammatica perdita di posti di lavoro. Cosa che questo Paese e questa provincia non possono certamente permettersi.

In sostanza, più ragionevole sarebbe consentire al Sistema camerale italiano – conclude Bitetti - di attuare una incisiva autoriforma, certamente confrontandosi con il Governo, rivedendo immediatamente il taglio sul diritto annuale e, comunque, congelandolo al 35% (si ricordi che le Camere, in ottemperanza alla normativa sulla spending review, versano già il 15% della riduzione delle spese direttamente allo Stato, da cui non percepiscono entrate) e cancellando ogni e qualsiasi proposito di abolizione tout court del diritto camerale e di trasferimento del Registro delle imprese come previsto dall'art.9 del disegno di legge”.

 

Le domeniche nell’ isola fra ambienti ipogei,rupestri e terrazze panoramiche.                                               

Esiste una parte "viva" di questa citta', che invece di continuare a piangersi addosso per tutti i disastri ambientali che l'hanno colpita negli anni, prova a creare delle alternative turistiche ed economiche reali per la citta', in grado di trasformare in parte la sua vocazione.                             Ecco perche',il successo, al di là di ogni aspettativa, rappresentato dal percorso degli ipogei e della citta' vecchia sotterranea durante l’edizione 2014 dell "Isola che Vogliamo" , e la richiesta appassionata di rendere costante e periodica un’offerta turistico-culturale che punti alla piena valorizzazione e fruizione del vasto e variegato patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico dell’Isola, ci ha indotto ad organizzare un percorso con visite guidate con cadenza bisettimanale nelle giornate di domenica. Venite a scoprire ed aiutateci a diffondere ai turisti e ai vostri amici la straordinarieta' della citta' vecchia sotterranea.

Il percorso verrà organizzato con la visita di un numero minimo di cinque/sei ambienti ipogei e si snoderà lungo alcune postazioni fisse ed altre che potranno variare, anche in ragione dell’elevato numero di ambienti rupestri presenti nel centro storico. e dell'importanza degli stessi.

Durante le giornate di bel tempo sarà possibile anche accedere ad affascinanti attici terrazzati.

Periodicamente, durante la sosta nell’ipogeo di via Cava 99, i visitatori potranno godere di narrazioni teatrali a sorpresa sulla storia di Taranto e le sue leggende.

Al termine della stessa sarà offerta una semplice e deliziosa degustazione

2° VISITA GUIDATA.                      Domenica 5 Ottobre con appuntamento in Piazzetta San Francesco c/o Bar La Piazzetta alle ore 9.30 per la partenza del percorso.

 

Contributo individuale euro 6,00

 

INFOLINE E PRENOTAZIONI :

 

 3932204680

 

EMAIL :

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Organizzazione e Progetto a cura di :

 

- Ass. Cult. NOBILISSIMA TARANTO

- Ass. Cult. TERRA

Una delegazione di docenti dell’area idraulica dell’Università cinese Harbin Institute of Technology (HIT), è oggi a Bari, per confrontarsi su soluzioni legate alla depurazione delle acque e la gestione dei fanghi di depurazione e sviluppare accordi di collaborazione scientifica con l’Acquedotto Pugliese e il Politecnico di Bari.

Particolare interesse riveste l’approfondimento sullo smaltimento e riutilizzo dei fanghi derivanti dai processi della depurazione.

La delegazione cinese, accompagnata dal Prof. Ludovico Spinosa e composta dal Prof. Guibai Li, accademico emerito di Cina, il Prof. Guoren Xu, Responsabile dello State Key Laboratory of Urban Water Resource and Environment, il Prof. Fangshu KU, il Dr. Yan ZHANG e il Dr. Jie CHEN, farà visita al Politecnico alle ore 8:30, presso il rettorato, per incontrare il Rettore, Eugenio Di Sciascio e docenti esperti dei settori di interesse.

“Continuiamo nella nostra politica di rafforzamento delle relazioni internazionali del nostro Politecnico – dice il Rettore, Eugenio Di Sciascio - guardando anche alla Cina e alla Russia, e in generale alle nazioni che dimostrano attenzione nei nostri riguardi e grandi potenziali di crescita ”.

Alle ore 10:00, la delegazione sarà ospite dell’Acquedotto Pugliese, presso la sede centrale, dove sarà ricevuta dall’Amministratore Unico di AQP, Nicola Costantino insieme a qualificati tecnici.

L’Harbin Institute of Technology (HIT) con sede ad Harbin, capitale della provincia di Heilongjiang nel nord-est della Cina ed è considerato  tra le 9 migliori istituzioni cinesi a livello universitario, tra le prime 200 del mondo. Fondato nel 1920, dal suo inizio, HIT ha ricevuto il sostegno preferenziale da parte del governo centrale. Nel 1954, il Ministero dell'Istruzione Superiore designato, ha designato sei università nazionali strategiche. HIT è stato l'unico delle sei università selezionate al di fuori di Pechino. Conta circa 3000 docenti, 21 dipartimenti, 73 corsi di laurea, molti dei quali nel settore dell’ingegneria e dell’architettura per circa 50 mila studenti, molti dei quali provenienti da tutto il mondo.

A Taranto riscontrati anche tassi usurai. Per un caso particolare interessato lo sportello nazionale “Sdebitiamoci” di Federconsumatori e Ambulatorio Antiusura onlus

 

Attivato a Taranto uno sportello per l’analisi dei contratti bancari

 

Su un mutuo ventennale da 100.000 € l’ammortamento “alla francese”, invece di quello “all’italiana, fa pagare 9.515 euro in più al consumatore!

 

Anche a Taranto Federconsumatori lancia la sua crociata contro le banche chiedendo, alla luce di una consolidata giurisprudenza italiana ed europea, l’immediata rimozione di tutte le clausole vessatorie presenti nei contratti bancari, in particolare in quelli dei mutui, che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio di diritti ed obblighi  contrattuali.

Tra queste spicca l’ammortizzazione “alla francese” del mutuo, con il rimborso “prima interessi e poi il capitale”, invece di quello “all’italiana” che implica il rimborso equilibrato di capitale ed interessi, un “trucco contabile” che, vero espediente di raggiro dei consumatori, è stato giudicato illecito da sentenze di Tribunale che hanno condannato alcune banche. Si pensi che, dalle perizie econometriche depositate in tribunale da Federconsumatori, risulta che ogni mutuo ventennale di 100.000 euro ammortizzato “alla francese” regolato al tasso fisso del 5,40%, produce una restituzione di 163.740 euro, 9.515 euro in più (+17,5%) dell’ammortamento “all’italiana” e che costa 152.225 euro!

A Taranto la Federconsumatori ha attivato, presso la sede in via Aristosseno n.21, uno sportello (martedì 16.30-18.30 e giovedì 10-12) presso cui i soci potranno far analizzare gratuitamente la documentazione dei propri contratti bancari da un consulente che, laddove vengano riscontrate anomalie, provvederà ad inviare una diffida all’istituto di credito.

«In taluni casi – ha detto Maria Antonietta Brigida, presidente Federconsumatori Taranto – abbiamo rilevato persino l’applicazione di tassi usurai; in un caso particolarmente delicato, un consumatore affetto da ludopatia che non riusciva più a far fronte al mutuo, abbiamo interessato lo sportello nazionale “Sdebitiamoci” di Federconsumatori e Ambulatorio Antiusura onlus».

 

«Non tutti sanno – ha concluso Maria Antonietta Brigida – che la Corte di Giustizia  Europea, con una recente sentenza (n. C-34/13 del 10.09.14), ha bloccato l’esproprio della casa e la relativa vendita da parte di banche e finanziarie che mettono all’asta la casa del familiare del consumatore, qualora nel contratto di mutuo firmato siano presenti una o più clausole abusive, (quelle clausole che pongono oneri particolarmente vincolanti a carico del consumatore e a vantaggio dell’azienda, vietate dalle direttive dell’UE), bloccando così l’esecuzione forzata anche per l’intangibilità del diritto all’abitazione garantite da norme Ue. Peraltro anche la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza 19270/2014, tornando sull'argomento della vendita forzata degli immobili per debiti contratti con le banche, ha stabilito che la norma che impedisce ad Equitalia di pignorare la prima casa è applicabile a tutti i procedimenti, compresi quelli avviati prima dell'entrata in vigore del Decreto del Fare».

 

Una collaborazione concreta tra Agromed, Autorità portuale di Taranto, Greenery e Ciao Italia nell'ambito del progetto Freshport. E’ questa la proposta di Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto e presidente del Consorzio Agromed.

Nei giorni scorsi l’Autorità portuale ionica ha presentato il progetto di collaborazione con il gruppo olandese The Greenery, finalizzato alla commercializzazione dei prodotti agroalimentari di Puglia, Basilicata e Calabria. “Si tratta di una grande opportunità – sostiene il presidente Sportelli – in un settore su cui il nostro territorio punta molto. Un’opportunità che giunge in un momento decisivo per il futuro della società consortile Agromed. Questa struttura, frutto di una programmazione che risale ai primi anni Duemila, si trova oggi ad un punto cruciale anche per la concomitante presenza di iniziative analoghe. Agromed deve operare nell’esclusivo interesse del territorio e degli operatori dell’agroalimentare di Puglia, Basilicata e Calabria. La stessa platea di riferimento di Freshport ed è per questo che le due realtà devono incontrarsi per definire percorsi  sinergici e complementari”.

Il presidente Sportelli nel corso della presentazione di Freshport svoltasi a Palazzo di città, ha invitato pubblicamente i responsabili del progetto, i partner olandesi, gli operatori dell’agroalimentare ad un confronto operativo. “Agromed – ha ricordato Sportelli – opera secondo una mission che è quella di favorire e sviluppare la commercializzazione dei prodotti agroalimentari attraverso l’infrastrutturazione del territorio. E' compito di tutti, ma in primo luogo di chi ricopre incarichi pubblici,   evitare la creazione di strutture che possono risultare in eccesso se non addirittura  concorrenti. I doppioni non servono. Occorre, invece, creare una rete di servizi e di infrastrutture che supporti e favorisca la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Creando le giuste sinergie ed operando in modo complementare, Agromed e Freshport possono rendere un utile servizio all’economia ed allo sviluppo di un settore strategico per la macro-regione Puglia, Basilicata, Calabria”.

 

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