Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 170

Sarebbe il caso che gli investimenti che la compagnia area low coast Ryanair è pronta a fare in Puglia non guardino soltanto a Bari ma tengano conto anche delle altre realtà pugliesi come l'aeroporto Arlotta di Taranto". E', questo, in estrema sintesi, l'appunto che Giuseppe Cristella, consigliere regionale di Forza Italia, muove alla Regione Puglia per quanto riguarda i rapporti con la compagnia aerea.

"La Ryanair - sottolinea Cristella - attraverso la Msa sua controllata, incasserà 85 milioni di euro per i prossimi cinque anni dalla Regione Puglia per il tramite di Aeroporti di Puglia (AdP), allo scopo di attirare il traffico low cost. Gli incentivi - aggiunge - sarebbero ben mascherati come spese promozionali e di co-marketing  per stimolare turismo ed economia locale. Il traffico garantito dalla compagnia sarebbe un volàno per lo sviluppo economico soprattutto barese e in minima parte delle altre province pugliesi. Si incrementa il turismo, e alberghi, ristoranti, negozi lavorerebbero adeguatamente. Ma la distorsione alla concorrenza reale e allo spreco di soldi pubblici permarrebbero e forse i rapporti di Ryanair con tutti gli aeroporti europei forse violerebbero le norme sulla competitività".
Cristella inoltre evidenzia che gli aiuti pubblici della Regione per il trasporto aereo, "non sono stati messi a gara per il quinquennio 2014 – 2019 perché secondo l’Enac, nel caso di AdP, la normativa che prevede obbligatoriamente il bando pubblico, non è applicabile in quanto non è ancora entrata in vigore. Nessuna gara quindi perché, secondo Adp, la procedura è già stata eseguita. Sarebbe auspicabile tuttavia che AdP certificasse ai contribuenti pugliesi quanti sono stati i viaggiatori su rotte internazionali così da giustificare l’attrazione di turisti stranieri con cui spesso la regione motiva l’esborso milionario, tanto più che sulle rotte internazionali viaggiano moltissimi pugliesi".
Non solo, Cristella fa notare, anche, che, mentre per il «Karol Wojtyla» di Bari "il futuro è internazionale", per gli altri aeroporti pugliesi invece "è buio pesto" perché oltre "a non avere ancora assunto la dignità di scali nazionali" non hanno i cosiddetti "contratti di programma perché la politica dei trasporti regionale, che tuttora prevale, è  ferocemente baricentrica. E mi chiedo, infine, se risponda al vero che  John Alborante, sales & marketing manager per Italia per Ryanair, non sia mai stato informato dalla Regione Puglia o da AdP dell’esistenza degli aeroporti di Foggia e di Taranto e che inoltre, AdP  dia in gestione diretta diversi servizi rivelatisi molto più costosi di quel che prevedono i prezzi di mercato.
È opinione diffusa - conclude Cristella - che la spazzatura industriale pugliese sia soprattutto “tarantocentrica”, mentre l’economia che conta come ad esempio, il turismo da crociera, l’interporto, l’aeroporto, l’alta velocità su rotaia ed altro, abbia il marchio padronale barese".

Venerdì, 10 Ottobre 2014 11:12

TARANTO - Il Bibliopride alla biblioteca "Marco Motolese"

Scritto da

Parte domani – sabato 10 ottobre – il programma di manifestazioni promosse a Taranto dall’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) per BiblioPride 2014, la terza Giornata nazionale delle biblioteche che si tiene in Puglia, in particolare in diverse città scelte come simboli del valore sociale della biblioteca.

A Taranto, in particolare, l’AIB ha individuato la Biblioteca “Marco Motolese” come una struttura-simbolo per il BiblioPride 2014, una biblioteca che, ubicata nel cuore del Quartiere Tamburi di Taranto, rappresenta il seme della speranza in un futuro diverso e migliore per un quartiere che, nonostante spesso salga agli onori della cronaca per episodi negativi, ha nella propria comunità l’energia, l’ingegnosità e le competenze per costruire un avvenire migliore.

Evento clou del programma tarantino, con il quale prenderanno il via le manifestazioni nella nostra città, è il convegno nazionale “Le eco-biblioteche: l’apporto delle biblioteche alla tutela attiva e al risanamento dell’ambiente. Buone pratiche e problematiche”, che si svolgerà DOMANI, sabato 11 ottobre, alle ore 16.00 presso la Biblioteca “Marco Motolese”, un incontro nazionale fra le biblioteche italiane attive sul fronte dell’ambiente impegnando in modo particolare la rete bibliotecaria di cui è capofila l’ISPRA di Roma.

I lavori saranno aperti dai saluti del Sindaco Ippazio Stefano e di Vincenzo Baio, Assessore all’Ambiente Comune di Taranto, Claudio Fabrizio, Direttore Biblioteca comunale “Pietro Acclavio” e Angela Barbanente, Vicepresidente Regione Puglia, Michele Pelillo Deputato alla Camera.

Anna Laura Saso, dell’ISPRA, relazionerà su “L’esperienza delle biblioteche e dei centri documentazione ambientale della RETE ISPRA-ARPA-APPA”, Carmen Galluzzo, la responsabile Biblioteca “Marco Motolese”, su “Una biblioteca di frontiera nel quartiere Tamburi”, Pinuccia Montanari, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, su “Esperienze di educazione ambientale attraverso biblioteche e centri di documentazione e ruolo delle fonti di informazione nel diritto ambientale” una testimonianza, Marino Ruzzenenti della Fondazione L. Micheletti su “Gli archivi ambientali presso la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia” e, infine, Waldemaro Morgese, presidente AIB Puglia, su “La biblioteconomia sociale declinata come welfare ambientale”.

A seguire si terranno gli interventi programmati e il dibattito cui parteciperanno anche gli scrittori pugliesi Sergio Pargoletti, Daniela Spera, Don Antonio Panico,Ettore Raschillà, Tonio Attino, Angelo Di Leo, Michele Tursi, Roberto Nistri.

 

E' durato dalle 9,10 alle 22.40 circa il blackout che ha colpito la città di Taranto e le borgate. Molti sono rimasti chiusi negli asxensori, tante le chiamate a Enel e vv.ff. Ma fortunatamente la luce ha illuminato le case dei tarantini che hanno così spento le candele e le torce per proseguire nel pasto sere

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 22:43

VERTENZA ILVA SPA - INCONTRO Trasportounito-COMMITTENZA

Scritto da
Nella giornata di lunedì 29 settembre u.s. una delegazione di Trasportounito FIAP Taranto ha incontrato in Milano i vertici della divisione trasporti ILVA Spa. Dall’esito delle argomentazioni discusse al tavolo (certezza dei tempi di pagamento, salvaguardia dei vettori locali) è stato possibile evincere le seguenti conclusioni: nessuna garanzia in tema di futuri pagamenti è possibile dare – allo stato attuale delle cose -  da parte di ILVA Spa: ciò a causa dell’imprevedibilità delle sorti dello stabilimento e delle volontà espresse dal futuro acquirente. Questo vuol significare, con ragionevole margine di certezza, essere nuovamente esposti da qui a qualche mese alla totale incertezza sui tempi d’incasso delle spettanze delle commesse ad oggi garantite mentre, così come recentemente dichiarato, il saldo integrale delle fatture emesse sino a data del 15 agosto viene presentato come la panacea di tutti i mali di una categoria.  
Si valuta positivamente la sensibilità dimostrata da ILVA Spa verso le drammatiche  condizioni finanziare di una nutrita schiera di vettori, ormai allo stremo delle forze, e la promessa di una maggior attenzione verso il territorio ionico e di quelle sinergie che ne possono nascere per effetto della riorganizzazione di una parte delle imprese. Intenti per i quali codesta Associazione Sindacale si riserva di esprimere soddisfazione solo a seguito di riscontro ottenuto.
 
​Il segretario provinciale
​Dott. Biagio Provenzale
 
Mercoledì, 08 Ottobre 2014 19:26

OPERAZIONE ALIAS - Prc chiede le dimissioni della giunta Stefàno

Scritto da

E’ esplosa l'altro ieri la bomba giudiziaria innescata dalla Dda di Lecce, che ha portato all’arresto di 52 persone accusate di reati gravissimi, che vanno dall’omicidio all’estorsione, dal traffico di droga all’associazione a delinquere di stampo mafioso. La notizia, secondo il circolo "Peppino Impastato" di Rifondazione comunista, non interessa esclusivamente le pagine di cronaca nera, ma irrompe con violenza nel dibattito politico tarantino, sia per l’arresto dell’ex consigliere comunale Fabrizio Pomes, "sia per le inquietanti ombre che tale vicenda getta sull’operato della già agonizzante amministrazione comunale. L’”incauto” affidamento del circolo sportivo “Magna Grecia” (del quale Pomes è stato fino a poco tempo fa presidente) a determinati soggetti, senza nemmeno passare per il doveroso vaglio di una gara pubblica, rappresenta non solo un episodio emblematico di gestione scriteriata del bene pubblico (tanto da indurre lo stesso procuratore Cataldo Motta ad esprimere pesanti giudizi sulla “leggerezza” dimostrata in tale occasione dal Comune di Taranto), ma anche un rumorosissimo campanello di allarme su tutta una serie di rapporti poco chiari tra determinate consorterie e chi ha avuto in questi anni la responsabilità di amministrare la città. Episodio emblematico e certamente non inedito, - prosegue il circolo Impastato - se si pensa alla pregressa gestione dei casi Cimino e Giardini Virgilio, solo per citare i più eclatanti. A tanto si aggiunga che tra gli arrestati figura Michele De Vitis, marito del consigliere comunale Pina Castellaneta, eletta tra le file di AT6 e recentemente passata al Nuovo Centro Destra di Alfano e Ferrarese, nonché il coinvolgimento nelle intercettazioni telefoniche di altri consiglieri comunali, fino a poco tempo fa rappresentanti della maggioranza che sostiene il sindaco Stefàno. Siamo certi che il prefetto di Taranto vaglierà col massimo del rigore l’eventuale sussistenza dei presupposti richiesti dalla legge per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni malavitose, ma quello che emerge dalla vicenda è l’innegabile fallimento sul piano politico (prima che giudiziario) di questa amministrazione comunale, che - conclude il circolo Impastato - con tutta evidenza non è riuscita a scrostare dal tessuto di questa città i torbidi grumi di potere che credevamo di poter cancellare all’inizio di questa esperienza di governo. Le dimissioni di questa giunta comunale sono ormai indifferibili, per provare a dare quanto prima un segnale di svolta decisa ad una città già stremata da crisi di ogni tipo".

Il Consigliere regionale del Gruppo Moderati e Popolari, Antonio Martucci ha chiesto la convocazione urgente della V Commissione consiliare per l’audizione degli Assessori regionali ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, dei Sindaci di Manduria, Sava e Avetrana e del prof. Mario Del Prete, geologo e consulente del Comune di Avetrana, per i problemi inerenti lo scarico a mare delle acque del depuratore di Manduria

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 19:13

SANITA' - Il Piano di riordino di Pentassuglia piace ai sindacati

Scritto da

Alla luce del nuovo Piano di riordino illustrato dall’assessore regionale alla Salute, Donato Pentassuglia, che evidenzia un potenziamento delle strutture nonché un aumento del numero dei posti letto per la provincia di Taranto, le organizzazioni sindacali Anaaoo-Assomed, Cisl-Fp, Cgil-Fp, Uil-Fpl, Anpo Fials Medici Ascoti, Cimo Asmd, hanno espriesso la loro soddisfazione per il lavoro che l’assessore, "con competenza e passione, sta svolgendo da appena pochi mesi. Tale lavoro, - aggiungono - sommato al riequilibrio delle risorse regionali, nonché all’avvio, che ci sarà nel corrente mese, della gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva e clinico-gestionale, sulla base del progetto preliminare redatto dalla Asl di Taranto, per la costruzione del nuovo ospedale San Cataldo, si inserisce nel necessario soddisfacimento delle esigenze di un territorio fortemente mortificato dalle precedenti disposizioni e regolamenti nazionali e regionali".

Non solo, le organizzazioni sindacsali di categoria sottolineano come vada riconosciuto "il grande lavoro organizzativo, su molteplici versanti, ed il costante impegno profuso dal management della Asl Taranto, che si è assunto importanti responsabilità pur di assicurare i livelli essenziali di assistenza in una provincia caratterizzata da un quadro epidemiologico degno di attenzione e da rilevantissime carenze di personale sanitario e amministrativo. In tale contesto di congiunzione di molteplici criticità, va dato inoltre grande rilievo alla trasparenza e moralità, nel rispetto delle regole e delle norme, che hanno guidato l’azione amministrativa nella gestione dei percorsi, da parte del direttore generale, sanitario e amministrativo della nostra Asl, oltre che l’azione di equilibrio nelle relazioni sindacali, volte - concludono - a garantire una corretta applicazione delle norme regionali, con conseguente riduzione, per quanto possibile, di negative ricadute sul personale".

La crisi ha travolto il settore edilizio minandone la stabilità alle fondamenta. Nel periodo 2008/2014 l'attività nelle costruzioni ha cumulato una perdita prossima al 30%, contribuendo per 1,5 punti percentuali al calo del prodotto interno lordo. E' questa in sintesi la lapidaria verità contenuta nel documento presentato da Bankitalia in sede di audizione alla Camera sul decreto Sblocca Italia. E l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), sempre nel medesimo ciclo di audizioni, rincara la dose con 57mila imprese sparite dal mercato e circa 800mila lavoratori in meno lungo tutta la filiera delle costruzioni, ed una crisi complessiva di periodo che, senza il dato più che positivo della riqualificazione dello stock abitativo, porterebbe il settore ad un -47%.

Uno scenario drammatico e preoccupante che, in Terra Ionica, diventa ancora più aspro. "La situazione tarantina nel settore, è ancora peggiore ed i dati a nostra disposizione ci raccontano quasi un dimezzamento dell’attività produttiva e dell’occupazione", sottolinea, commentando i dati della banca centrale e del centro studi Ance,  il presidente di Ance Taranto, Antonio Marinaro, secondo il quale il territorio ionico "deve poter individuare una strada percorribile per affrontare con decisione la crisi creando nuove occasioni di sviluppo. Se l’attività di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare è l’unico comparto in positivo, allora questo deve indicare a tutti noi la strada da seguire. La rigenerazione urbana può diventare allora la leva da azionare per investimenti in grado di riportare sul territorio cantieri ed occupazione. La riconsiderazione in chiave innovativa dei quartieri storici delle nostre città grandi e piccole - prosegue Marinaro - rimetterebbe in giro cospicui finanziamenti pubblici e privati, riconsegnerebbe un futuro certo ai nostri centri storici e ,fattore ormai indispensabile, farebbe vivere meglio i cittadini. E’ una strada che ormai come Ance, non senza difficoltà, abbiamo cominciato a percorrere, come dimostrano le azioni messe in campo per la città vecchia di Taranto e le diverse intese siglate con amministrazioni comunali della provincia per la rigenerazione e la valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici".

Ma tutto ciò non sarebbe possibile senza un effettivo passo in avanti nei processi di spesa. Gli enti locali dovrebbero, in un regime di carenza di risorse finanziarie, impiegare al meglio i denari a disposizione puntando su celerità e qualità della spesa, nonché su una effettiva capacità di costruzione di alleanze e partenariati tra pubblico e privato.

"La velocità dell’azione è oggi determinante, sia nell’attuazione delle opere che nella gestione dei programmi complessi di trasformazione del territorio - precisa il presidente Marinaro – altrimenti si rischia di vanificare ogni sforzo e di mettere a rischio la stessa tenuta delle imprese. Determinante è anche uno scatto di qualità da parte di tutti. Qualità progettuale, ma anche qualità delle cabine di regia dove si decidono le vie dello sviluppo locale e l'attuazione degli interventi. Se la grave contingenza economica verrà affrontata con il giusto piglio ed energia - conclude Marinaro - la stessa si potrà superare con un accordo strategico e lungimirante tra le pubbliche amministrazioni e le imprese locali che possa interpretare davvero l'interesse generale".

 

E' una ferma presa di posizione quella del consigliere regionale Pd, Michele Mazzarano, nei confronti della circolare del ministro Angelino Alfano che vieterebbe ai Comuni le trascrizioni, nelle anagrafi italiane, dei matrimoini tra omosessuali, celebrati all'estero.

"Ogni tanto torna il Medioevo", esordisce Mazzarano, che non può non sottolineare che, mentre da settori di Forza Italia, "attraverso le coraggiose posizioni, di riconoscimento dei diritti delle coppie gay, dell'on Mara Carfagna", e mentre persino il Sinodo sulla famiglia, convocato da papa Francesco, "dichiara che anche nelle coppie di fatto c'è verità e santità", il ministro Alfano "compie una scelta di tipo oscurantista che nega i diritti civili alle coppie omosessuali che hanno deciso di contrarre matrimonio all'estero".
Secondo Mazzarano, infatti, qui "non si tratta di affermare la supremazia del diritto italiano a fronte di quello di altri paesi", si tratterebbe, invece, "di cogliere questo momento per mettere l'Italia al passo della modernità e della civiltà.Dai tanti sindaci di grandi e piccole città della Puglia, di sinistra e di destra, - conclude il consigliere regionale, spero possa venire un atto di disobbedienza ad Alfano che avrebbe il sapore di un atto di civiltà".

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 18:18

LAVORO - Salario minimo, Stefàno scrive al premier Renzi

Scritto da

"Il dibattito in corso sul salario minimo, così giustamente sentito dal suo governo è, senz’altro, un tema di rilevante importanza che auspico fortemente trovi l’accordo di tutte le parti politiche e sociali per giungere ad una definitiva quanto positiva conclusione". Il sindaco Ezio Stefàno proprio non riesce a stare più di una settimana senza scrivere lettere soprattutto quelle indirizzate al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. Allora, eccolo tornare a sedersi dietro la sua scrivania a palazzo di città per prendere carta e penna e tornare a scrivere al premier.

Oggetto di questo nuovo intervento non le ben note emergenze ambientali bensì la questione del salario minimo da garantire a quella fetta, ben ampia, di lavoratori privi di qualsiasi forma di tutela. Il salario minimo è la più bassa paga oraria, giornaliera o mensile che in taluni stati i datori di lavoro devono per legge corrispondere a impiegati e operai. Introdotte per la prima volta in Australia e Nuova Zelanda alla fine del diciannovesimo secolo, le leggi sul salario minimo sono state poi introdotte in molti altri Paesi del mondo, e sono oggi in vigore in molti Stati.

In Italia esistono pensioni minime, mentre un livello di salari minimi non è previsto da leggi nazionali, ma dalla contrattazione fra le parti sociali. Gli stage e i contratti a progetto non fanno riferimento ad alcun contratto nazionale di lavoro e ad un livello di inquadramento con il relativo salario base: i rapporti di lavoro regolati da queste tipologie contrattuali non prevedono alcun salario minimo.

"Mi preme in proposito - scrive ancora Stefàno - manifestarle tutto il mio più vivo apprezzamento per questa iniziativa da lei intrapresa in quanto va a tutela di quei lavoratori  più svantaggiati, più deboli, non coperti dalle maglie dei contratti collettivi nazionali e li garantisce da qualunque forma di sfruttamento. Il salario minimo, nella sua capacità di restituire una dimensione sociale ai lavoratori, concorre ad incentivare i consumi, migliorando  l’economia e può essere valido strumento per contrastare l’attuale fase di crisi che sta attraversando il nostro Paese. Ho inteso inviarle questo breve ma significativo messaggio di condivisione e di sostegno all’iniziativa intrapresa,- conclude il sindaco -  in quanto garantisce il diritto di cittadinanza e allevia l’impegno che fortemente sostengono i Comuni nella loro quotidiana azione di attuazione del principio di sussidiarietà".

Pagina 678 di 781