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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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È fissata alle 9.30 del 26 novembre 2014 l’udienza pubblica nel corso della quale la Corte di Giustizia dell’Unione Europea pronuncerà la propria sentenza definitiva sulla legittimità dei contratti a termine reiterati oltre i 36 mesi nella scuola pubblica del nostro Paese. Dopo l’udienza di discussione che si è tenuta a Lussemburgo lo scorso 27 marzo - nel corso della quale la FLC CGIL è intervenuta a sostegno delle ragioni dei lavoratori precari - finalmente è stata fissata la data in cui si saprà l’esito conclusivo di questa vertenza.

L’aspettativa per questa sentenza è molto forte, visto l’alto numero di precari della scuola (ma anche di tutto il pubblico impiego) interessati all’esito di questa vertenza che - se positivo - potrebbe comportare la stabilizzazione di migliaia di lavoratori precari. Che questo possa essere l’esito sembra ormai sempre più probabile alla luce del parere già espresso a favore dei lavoratori precari da parte dell’Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia e da parte della Commissione Europea che ha attivato anche una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano avendo ravvisato l’incoerenza della normativa italiana rispetto a quella europea.

Che per lo Stato italiano si vada prefigurando una eclatante sconfitta ne è consapevole perfino il Governo Renzi che non a caso nel programma “La Buona Scuola” prevede a partire da settembre 2015 l’assunzione di circa 150.000 docenti precari. Un piano straordinario di assunzioni che, come affermato esplicitamente nello stesso documento “La buona scuola”, si rende necessario proprio per far fronte alle conseguenze della annunciata sentenza della Corte di Giustizia.

Tale risultato è stato fortemente voluto dalla FLC CGIL tanto da aver avviato numerosissime vertenze su tutto il territorio nazionale contro l’abuso dei contratti a tempo determinato nei confronti dei lavoratori precari. Ora attendiamo la sentenza della Corte europea con l’auspicio che questa possa finalmente dare una risposta conclusiva alle aspettative di tanti lavoratori sfruttati per anni e anni dalle pubbliche amministrazioni.

Nessuna chiusura  della sede distaccata di Taranto della Corte d'Appello. A gettare acqua sul fuono sono i parlamentari tarantini Gianfranco Chiarelli (Forza Italia) e Michele Pelillo (Partito democratico).Così come segnalato all'indomani dell'incontro dell'on.le Gianfranco Chiarelli con il ministro Orlando dello scorso 27 agosto, che aveva indotto il responsabile della giustizia a soprassedere alla decisione, allora prossima,  di chiudere la sede tarantina della Corte d'Appello, si sono susseguiti altri incontri ed un intenso lavoro in commissione giustizia della Camera. Un pressing bipartisan su due fronti, quello nella commissione, ad opera del capo gruppo di Forza Italia,  e quello interno alla maggioranza, fortemente  sostenuto dall'on.le Michele Pelillo.

Allo stato, quindi, si conferma lo stop alla chiusura. Una decisione maturata dopo una attenta valutazione delle argomentazioni e dei dati che Chiarelli e Pelillo hanno presentato al governo. Un lavoro di squadra che, puntando alla soluzione di una questione di grande rilevanza per il territorio ionico, ha visto i due parlamentari tarantini unire le forze mettendo da parte ogni vincolo di appartenenza. I due esponenti politici, entrambi anche avvocati, soddisfatti per l'importante risultato ottenuto, continueranno comunque a mantenere alta la guardia,  "al fine  spiegano - di prevenire nel futuro  eventuali altri possibili provvedimenti che, stante il perdurare della crisi che interessa il Paese, potrebbero ancora potenzialmente penalizzare un territorio che ha già dato tanto in termini di sacrifici".

 

 

Mercoledì, 15 Ottobre 2014 12:33

AMBIENTE - Wwf, missione Giovani GreenRope

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Domenica 12 ottobre, è partito un nuovo esperimento sociale maturato dalla collaborazione di GreenRope e del WWF Taranto. Esso si pone l'obiettivo di valorizzare il territorio Pugliese e, nella fattispecie di domenica scorsa, mostrare con grande orgoglio quelle che sono le infinite ricchezze, soprattutto naturali, del paesaggio tarantino.

Le modalità di messa in atto sono davvero originali. Ha partecipato all'evento una tale varietà di giovani da far pensare che queste siano davvero iniziative futuristiche: si sono contati studenti universitari provenienti da vari indirizzi (anche giovani "matricole" entusiaste), studenti stranieri arrivati in Italia grazie al progetto Erasmus e persone attirate da quello che è stato il programma proposto. La giornata è iniziata con la partenza dalle porte dell'Università Aldo Moro di Bari (che ora diventa anche punto di ritrovo). Gli spostamenti sono avvenuti adoperando il  "Car Sharing"; all'arrivo all'area protetta "Palude la Vela" c'è stato un momento di spiegazione di quelle che sono le problematiche della città di Taranto, messe però in opposizione alle inestimabili ricchezze della Città dei due mari. Giusto per citarne uno, nel Mar Piccolo della città è presente la più grande popolazione di Hippocampus (cavalluccio marino) d'Europa con un calcolo demografico di circa cinquecentomila esemplari. A seguire una escursione guidata in canoa lungo le sponde del mare, fino all'avvistamento di una coppia di giovani fenicotteri rosa nella laguna della riserva. Altri momenti didattici si sono alternati a paesaggi di grandissimo interesse scientifico e di notevole spessore paesaggistico. La giornata si è conclusa con l'avvistamento di varie specie di uccelli e con la il ritorno in libertà di un gufo dopo le cure mediche. 

Mercoledì, 15 Ottobre 2014 12:24

L'INIZIATIVA - Bcc di San Marzano partner di Intercultura

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Contribuire alla creazione di opportunità e apertura di nuovi orizzonti ai giovani del territorio. Con questo obiettivo la BCC San Marzano di San Giuseppe ha stretto un accordo con Intercultura Onlus, associazione che dal 1955 opera in Italia proponendo programmi di scambi internazionali che annualmente coinvolgono migliaia di giovani, famiglie e volontari in oltre 60 Paesi del mondo, attraverso una capillare struttura nazionale che si sviluppa in 149 centri locali. Nel novero del Progetto 2015, la BCC San Marzano di San Giuseppe sosterrà l’iniziativa contribuendo a creare il monte complessivo delle borse di studio del nuovo anno scolastico che prevedono soggiorni dal bimestre all’annualità intera, compresi i campi estivi, con la possibilità di poter ricevere borse di studio a copertura totale o parziale dei costi di permanenza all’estero. Un’esperienza altamente formativa che annovera, fra i partecipanti del passato personalità come l’astronauta italiano Luca Parmitano, la giornalista  Maria Concetta Mattei, il manager Franco Bernabè, solo per citarne alcuni.

«Essere vicini ai giovani – dice il Presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo – vuol dire sostenere le famiglie in questa grande scommessa che è la formazione. Abbiamo stretto l’intesa con Intercultura per lo spessore internazionale e le buone esperienze che l’iniziativa fa acquisire ai nostri giovani i quali, prima di diventare professionisti sono chiamati a diventare donne e uomini consapevoli del loro ruolo nella società».

«Il presente – rimarca il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma - non può prescindere da una visione sempre più globale. Da sempre cerchiamo di sostenere i nostri giovani a ritagliarsi un ruolo attivo, ad assumere un ruolo di protagonisti. Con il Progetto Intercultura, forniamo un ulteriore tassello di crescita in modo che le nostre intelligenze si sentano valorizzate e pronte ad investire innanzi tutto su loro stesse. Banca, famiglie e Intercultura possono dare gli strumenti e le opportunità, ma occorre crederci in prima persona».

Per Emanuela Di Chiara Stanca, Responsabile Puglia e Basilicata per lo sviluppo del volontariato di Intercultura: «L’Associazione Intercultura è presente e attiva a Taranto da decenni e le attività del volontariato locale consentono, ogni anno, a diversi giovani del territorio di vivere e studiare all’ estero. La scuola italiana, tuttora, non prepara particolarmente i giovani a vivere in un mondo globalizzato e spesso i nostri ragazzi terminano gli studi con una visione provinciale ed una scarsa conoscenza del mondo e delle lingue. E’ perciò importante attivarsi per preparare i futuri diplomati e laureati al rapporto internazionale, completando la loro formazione. Questo fa Intercultura, con l’aiuto di molti sostenitori pubblici e privati. Grazie al  contributo della BCC San Marzano di San Giuseppe un giovane meritevole della provincia di Taranto avrà maggiori possibilità di trascorrere un periodo di studio all'estero e di aprirsi al mondo».

La BCC San Marzano di San Giuseppe ha chiesto che il destinatario del contributo erogato sia un giovane meritevole appartenente geograficamente al Centro Locale di Taranto e rientrante nella fascia di reddito più bassa. I candidati dovranno avere un buon curriculum scolastico negli ultimi due anni e dimostrare buona motivazione nello studio. Nella selezione si terrà conto dell’idoneità dei candidati a partecipare ad un programma interculturale in una famiglia, scuola o comunità sociale di altro Paese. Anche per questo, durante la fase di selezione saranno programmati incontri multilivello e con la partecipazione dei genitori.

Nelle prossime settimane, BCC San Marzano di San Giuseppe e Intercultura svolgeranno una serie di incontri nelle scuole del territorio al fine di promuovere l’iniziativa e informare in maniera diretta gli studenti. Tutti i dettagli per la candidatura sono sul sito www.intercultura.it.

 

 

 

 

 

 

Nella mattinata di domenica 12 ottobre ci siamo recati a Trepuzzi in provincia di Lecce all'incontro con la on. Campana della direzione nazionale del PD delegata dall'on .Faraone , delegato a sua volta dal segreteria del premier Matteo Renzi ad incontrarci come avevamo richiesto nel mese di Agosto di questo anno.

Abbiamo presentato la criticità della situazione sanitaria tarantina e chiesto ragione della decisione del governo di consentire la prosecuzione dell'attività produttiva dell'ILVA a fronte di quanto documentato dal documento di Valutazione del Danno Sanitario ILVA ( ARPA Puglia) che dimostra che al 2016 ,ad AIA rivista attuata , rimarrà un rischio cancerogeno "inaccettabile" per via inalatoria per 12.000 cittadini di Taranto .

Abbiamo sottolineato la insufficienza di uomini e mezzi nel settore della pediatria ospedaliera incapace di fare fronte all'emergenza pediatrica sanitaria tarantina .

Abbiamo inoltre rimarcato di accogliere con piacere e favore questo incontro, ma di ritenerlo assolutamente interlocutorio in attesa di conferire col premier Renzi..

L'on Campana si è impegnata a sostenere presso il primo ministro Renzi la richiesta dei rappresentanti dei pediatri di Taranto di un incontro con il premier ,ha comunicato inoltre che la on. Braga del PD è stata a sua volta delegata ad incontrare a breve i pediatri .

Noi pediatri accettiamo volentieri di incontrare anche l'On Braga, in attesa sempre di incontrare il premier Renzi unico destinatario della nostra richiesta .

Dott.ssa Annamaria Moschetti Associazione Culturale Pediatri Puglia e Basilicata ( ACP )

Dott. Oronzo Forleo Neonatologo responsabile "Terapia Intensiva Neonatale " Taranto


Mercoledì, 15 Ottobre 2014 06:01

ILVA/ Incontri dei vertici dell'azienda siderurgica

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Commissario Straordinario e sub commissario a Taranto - Incontri con le autorità locali e con il management dello stabilimento



Il Commissario Straordinario di ILVA, Piero Gnudi, accompagnato dal sub commissario, Corrado Carrubba, sono oggi a Taranto per incontrare il Prefetto, Umberto Guidato, e il sindaco, Ippazio Stefàno.
Nel corso degli incontri il Commissario Gnudi ha aggiornato le autorità sul lavoro svolto negli ultimi mesi e ha ribadito il fermo impegno a proseguire nel piano di risanamento ambientale (a oggi, ILVA ha ottemperato a circa il 75% delle prescrizioni AIA), di recupero dell’efficienza produttiva e commerciale e di reperimento delle risorse finanziarie a supporto del raggiungimento di questi obiettivi.

La visita del commissario era stata preceduta dal primo sopralluogo presso lo stabilimento di Taranto del sub commissario Corrado Carrubba, la cui nomina è stata formalizzata in Gazzetta Ufficiale il 30 settembre scorso. L’avvocato Carrubba ha incontrato il top management e, in particolare, il Direttore di stabilimento Ruggero Cola e il Direttore del Dipartimento AIA Alessandro Labile.

 

 
Ho presentato in Consiglio regionale, questa mattina, un Ordine del Giorno con il quale si chiede al Governo e al Ministro della Giustizia di stralciare dal Piano di Riforma della Giustizia la soppressione della Corte di Appello di Taranto e degli uffici giudiziari collegati.- è quanto si legge in una nota della consigliera regionale del Pd Anna Rita Lemma-
Raccolgo cosi l'appello lanciato nei giorni scorsi dai lavoratori, attraverso un dettagliato documento della Funzione Pubblica della Cgil, auspicando una seria riflessione su questa scelta e sulle oggettive ripercussioni che avrà sul sistema Giustizia in un territorio dove il sovraccarico di lavoro di certo non richiede tagli lineari. 
Com'è noto, il 29 agosto scorso il Consiglio dei Ministri ha presentato una proposta di Riforma della Giustizia, nell’ambito della quale, in nome di esigenze di razionalizzazione, si prevede la riduzione delle complessive attuali 26 Corti d’Appello a 20.
Le sedi interessate all’accorpamento sono quelle  ‘distaccate’.
Tra queste c'è Taranto.
L'ipotesi ha generato grande preoccupazione  tra i lavoratori, oltre che nelle istituzioni locali, visto che la chiusura della Corte d’Appello porterebbe a quella degli altri uffici giudiziari ad essa collegati  (Procura Generale – Tribunale di Sorveglianza – Tribunale e Procura per i Minorenni).
Basta scorrere le cifre dei carichi di lavoro - sottolinea la Lemma- per comprendere come si stia rischiando la paralisi di procedure che interessano migliaia di cittadini.
Un intervento di pur necessaria razionalizzazione non può prescindere, infatti, da una attenta e ponderata valutazione di  indicatori quali il numero di abitanti, i carichi di lavoro, la estrema specificità territoriale del bacino di utenza, il tasso di criminalità.
Inoltre, sulla base dell’analisi di dati oggettivi, la sede di Taranto risulta tra le più virtuose in termini procedurali relativamente alla realtà.
Come agevolmente riscontrabile dai documenti ufficiali ‘al 31.12.2013 a fronte di 4.117 procedimenti civili pendenti e  2.169 procedimenti penali si sono celebrate n° 114 udienze penali e n° 190 udienze civili. Numeri altrettanto elevati sono riscontrabili negli altri uffici’.
La soppressione della Corte determinerebbe, dunque, un notevole aggravio di spese per i cittadini del territorio di Taranto per l’accesso alla tutela giurisdizionale e si caratterizzerebbe come l’ennesimo atto di spoliazione del nostro territorio.
Tali tagli potrebbero determinare, inoltre, un probabile trasferimento ‘coatto’ di centinaia di lavoratori con ulteriori ricadute negative sulla già fragilissima economia cittadina.
Da qui- conclude la Lemma- l'ordine del giorno presentato in Consiglio regionale affinché dalla Puglia parte la richiesta al Governo di stralciare dal Piano di Riforma della Giustizia la soppressione della Corte di Appello di Taranto e degli uffici giudiziari collegati”./comunicato

 

    

Capatosta

Oltre l’informazione. Per la rassegna “l’autunno dei teatri”, sabato 18 ottobre 2014, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena Capatosta di Gaetano Colella, regia Enrico Messina, con Gaetano Colella e Andrea Simonetti, composizione sonora Mirko Lodedo, scene Massimo Staich, luci Fausto Bonvini, produzione Crest - Teatri Abitati, in collaborazione con Armamaxa teatro. Siamo a Taranto nello stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva. In questa fabbrica dal 1962 ci sono generazioni di operai che si avvicendano, si confrontano, si scontrano e si uniscono… Solo i gesti, i volti, le voci di attori possono riuscire a raccontare il  sangue di una città ferita e divisa. Biglietto 10 euro. Info: 099.4725780 - 366.3473430 [...]

    

Il pasto della tarantola

(De)gustare sapori e teatro. Per la rassegna “l’autunno dei teatri”, sabato 18 ottobre 2014, al TaTÀ di Taranto, va in scena Il pasto della tarantola, degustazione teatralizzata di prodotti tipici salentini, produzione Koreja. L’allestimento è costituito da una serie di postazioni per una degustazione individuale guidata. Attraverso un ascolto in cuffia le attrici-cameriere accompagneranno lo spettatore-avventore alla scoperta dei sapori salentini. La performance (25’), rivolta a max 30 spettatori, sarà presentata quattro volte nella serata (ore 19.30 - 20.30 - 22 - 23): biglietto 5 euro oppure ingresso gratuito in abbinamento allo spettacolo Capatosta (10 euro). La prenotazione è obbligatoria. Info: 099.4725780 - 366.3473430 [...]

    

Il TaTÀ si fa tata

Al teatro coi bambini. Durante la programmazione serale del Crest, il TaTÀ si fa tata: un innovativo servizio (gratuito) che offre ai genitori la possibilità di assistere agli spettacoli della rassegna “l’autunno dei teatri”, affidando (dalle ore 20 sino al termine dell’evento) i propri figli alle animatrici dello Junior TaTÀ, che li accompagneranno in attività educative e ludiche. Il servizio (max 15 bambini dai 5 ai 13 anni) necessita di prenotazione almeno un giorno prima dello spettacolo. Info: 099.4707948 [...]

    

Laboratorio di teatro per ragazzi

In scena. Fino ad esaurimento posti, sono ancora aperte le iscrizioni al laboratorio teatrale per bambini e ragazzi dai 6 agli 11 anni a cura dello staff dello Junior TaTÀ. Previsti dieci incontri (il sabato, dalle ore 16.30 alle 19.30), che si terranno al TaTÀ di Taranto, con dimostrazione finale in auditorium. Il percorso laboratoriale sarà suddiviso in due parti: la prima mirata ad un lavoro sull’espressività, sulla riproduzione comandata di differenti stati d’animo, sull’uso della voce e sul movimento nello spazio scenico; la seconda finalizzata alla messa in scena di un testo teatrale. Il costo d’iscrizione è di 100 euro. Info: 099.4707948 - 3206854833 (Nicoletta) [...]

    

Il cartellone de “l’autunno dei teatri” al TaTÀ

La Puglia in scena. Con l’intento di sostenere la nuova drammaturgia prodotta negli ultimi anni sul territorio regionale, le residenze pugliesi del progetto Teatri Abitati promuovono la rassegna l’autunno dei teatri, cartellone di eventi spettacolari e insieme calendario di attività formative differenziate. Tra i “presidi artistici” che ospiteranno il festival anche il TaTÀ di Taranto, dove dal 18 ottobre al 13 dicembre prossimi saranno proposti sette eventi in sei date, tutte (tranne una) di sabato alle ore 21. Invariata la “politica del botteghino” del Crest: solo 10 euro il biglietto, appena 42 euro l’abbonamento (6 spettacoli). Info: 099.4725780 - 366.3473430 [...]

 
 
Martedì, 14 Ottobre 2014 16:22

Taranto, politica, questione morale e ignavia...

Scritto da

di Luisa Campatelli

 

 

Quale è il peso che la politica tarantina dà alla questione morale? Difficile rispondere, difficile capire cosa si cela dietro i proclami, le bandiere issate in nome di questo o quel valore….Minata alle fondamenta e smascherata dalle inchieste, Ambiente Svenduto e Alias per citare le più dirompenti, sbeffeggiata da quei monumenti all’inettitudine e alla incapacità divenuti icone del fallimento, uno su tutti Palazzo degli Uffici, vergogna della città, la politica e i suo esponenti più rappresentativi, quelli che i cittadini giudicano dai fatti immediati, quelli vicini, che si chiamano sindaco, consiglieri comunali, assessori, continuano a perdere credibilità e autorevolezza, lasciando Taranto nello smarrimento più totale. Come distinguere i buoni dai cattivi, gli onesti dai disonesti, se anche quelli che si fregiano del titolo di “buoni e gli onesti”  tacciono (tranne encomiabili eccezioni stile “L’Ultimo dei Mohicani”), non prendono posizione, non compiono scelte coraggiose nella sostanza e non solo nella forma?  Quando, come in questo caso, la situazione precipita e non c’è più niente da perdere, bisogna difendere dignità e coscienza (almeno e soprattutto quelle…) personali e della comunità che si rappresenta. Altrimenti il danno sarà ancora maggiore e indiscriminato e a pagare saremo tutti.

C’è una parte sana e combattiva della comunità ionica che ha bisogno di potersi fidare, perchè solo così potrà trovare (ancora e ancora) la forza di rischiare, investire, intraprendere, partecipare, restare...

A quella parte di comunità si devono risposte certe e inequivocabili, fatti e azioni concrete. Anche l’ignavia è un peccato capitale…

Politici che hanno venduto la città alla grande industria, politici che si sono venduti alla mafia, di questo parlano le inchieste, questo è quello che raccontano i dialoghi intercettati dalla magistratura, i documenti, le perizie. E’ venuto il momento di azzerare tutto, perché al di là dei fatti di rilevanza penale che l’autorità giudiziaria è impegnata ad accertare, la valenza politica degli episodi contestati, del clima descritto, coinvolge tutti e stritola Taranto in una morsa che rischia di essere mortale.

"La recente operazione "alias" che ha messo alla luce il tentativo della criminalità di sottoporre ai propri schemi imprese ed enti locali merita un generale apprezzamento nei confronti della Polizia di Stato e della Magistratura", così il Presidente di ANCE Taranto, Antonio Marinaro.

 

La legalità, oltre ad essere un valore fondante della nostra convivenza, per le imprese di costruzione diventa condizione determinante per operare in quadro di concorrenza sana e leale, nella quale competere nel rispetto delle regole.

La crisi dell'edilizia , come è noto, attanaglia il settore ed il rischio sicurezza non deve ulteriormente recar danno alle tante imprese regolari che, spesso in affanno, non possono da sole fronteggiare la concorrenza di chi si muove secondo altre logiche e finalità.

L’attenzione sulla legalità delle istituzioni preposte, soprattutto nel mercato degli appalti, resta dunque sempre alta e per ANCE è un fatto estremamente positivo che consente a quella parte preponderante di economia sana di avere fiducia ed aspettative positive sul futuro.

 

Secondo il Presidente Marinaro, anche alla luce dei fatti di cronaca, va compiuta una generale riflessione sul rapporto tra imprese ed enti locali che possa contribuire ad assicurare sicurezza per gli investimenti e nel contempo impermeabilità a qualunque tentativo di illegalità.

"Uno dei nemici da fronteggiare è anche la burocrazia - continua il Presidente Antonio Marinaro -, con il suo intreccio di disposizioni normative spesso contraddittorie e paralizzanti che invece di agevolare gli investimenti creano ad arte quei passaggi obbligati che, in un clima esasperato, aprono le porte ad interventi illeciti."

 

Primo compito dell’azione pubblica dovrebbe essere, quindi, proprio quello della semplificazione e velocizzazione di pratiche e autorizzazioni, con una politica che si assume fino in fondo le proprie responsabilità con l’obiettivo di conservare gli investimenti sottraendoli così a qualunque forma di illegalità.

 

In questo senso il problema è nazionale come alcuni esempi dimostrano. Nelle Marche, a Borgo Pace, un ordigno bellico inesploso blocca lavori e sistemazioni urbanistiche e crea pericolo con i suoi 150 chili di tritolo perché il Comune non trova i soldi per la polizza assicurativa; nella vicina Monteiasi importanti opere di sistemazione idrogeologica sono bloccate per la lentezza con la quale Enel riconfigura i collegamenti elettrici. E la messa in sicurezza idrogeologica è alla base del dramma di Genova dove i finanziamenti per le opere giacciono da anni inoperosi, con le tragedie che si ripetono, per il rimpallo di responsabilità tra enti e ministeri.

 

"La patologia è la stessa - conclude il Presidente di Ance Taranto Antonio Marinaro - i sintomi: l'irresponsabilità degli amministratori e una burocrazia paludosa. Ora è il tempo di passare dalla diagnosi alla cura, una cura valida per tutto il nostro Paese. A Taranto come ovunque questa servirà per riconsegnare sicurezza negli investimenti e arginare qualunque forma di ingerenza criminale nella nostra economia."

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