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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Domenica, 26 Ottobre 2014 17:34

Il Taranto vince, lo Iacovone (quasi deserto) sorride

Scritto da

TARANTO-POMIGLIANO 2-0


TARANTO: Mirarco, Colantoni (Conti, 18 st) Porcino, Marsili, Pambianchi, Ibojo, Russo (Russo, 28 St) Ciarcia', Genchi, Mignogna, Gaeta (Gabrielloni, 18'st)
All.Favo
In panchina: Pizzaleo, Tarallo, Prosperi, Fonzino, Oretti, Cimino.

POMIGLIANO: Di Costanzo, Esposito, Difinizio, Marinelli, Follera, Sgambato, Minicone (Somma 28 st) Derosa, Cozzolino, Panico, Suriano (Marasco, 15 st)
All. Seno
In panchina: Miraglia, Rea, Luongo, Pingue, Pontillo, Tenneriello, D'Ovidio.

Arbitro: Sartori di Padova (Cortese e Paglianiti di Vibo)

Marcatori: Genchi 32 pt (TA) Genchi 39 St (TA)
Ammoniti: Ciarcia', Gabrielloni e Carbone (TA) e Marinelli (Po)

Spettatori: 2000 circa, incasso non comunicato.
Angoli 7-3 per il Taranto


di ANGELO DI LEO
Il Taranto vince e convince almeno i duemila spettatori che oggi gliavevano rinnovato la fiducia dopo questo inizio altalenante di campionato.

Favo azzecca la mossa della catena di sinistra e il trio Porcino-Gaeta-Mignogna risponde ai comandi.

Il Pomigliano non conferma il proprio valore (10, uno in meno dei rossoblu sino a stamane) e gioca solo per dieci minuti. Poi assiste, subisce e tenta di contenere. Finirà 2-0, risultato che sta pure stretto specie per quanto prodotto nel primo tempo.

Primo tempo
Favo schiera tre punte (Genchi e Gaeta supportati da Mignogna) conferma Russo e fa debuttare dal primo minuto il centrale Ibojo.
Pomigliano rapido in ripartenza. In dieci minuti due occasioni, la prima delle quaIi (Marinelli) impegna Mirarco in angolo.

La gara dei campani, però, finisce qui.

Poi sarà un monologo rossoblu.
Il Taranto risponde subito, del resto, con un colpo di testa di Genchi.
Al 21esimo prima vera occasione: Porcino crossa da sinistra e Gaeta, di testa, colpisce il paolo alla destra di Dicostanzo.
Tre minuti dopo gran lavoro di Russo, ancora sulla sinistra. Ne scarta due, l'under che uscirà tra gli applausi. Serve Ciarcia' che però manca la palla, arrivando in corsa, davanti alla porta.
Gara gradevole. Il pubblico si diverte. E' un Taranto diverso rispetto alle prime tre casalinghe.
Porcino è il padrone della fascia sinistra. Cross perfetto di nuovo per Ciarcia' che però liscia clamorosamente al volo.

Mezz'ora di gioco, il Taranto ci crede e insiste.
Al 32esimo arriva il gol meritato.
Mignogna, da sinistra, crossa sulla testa di Genchi che in terzo tempo, stile basket, arriva in corsa e schiaccia alla destra del portiere campano. Ovazione.
Al 39esimo altre due occasioni, la prima con Russo (liberato da Genchi) e poi ancora con la punta rossoblu.
Un primo tempo così, quest'anno, allo Iacovone, non si era mai visto.

Secondo tempo

Squadre invariate. Primo sussulto: punizione di Mignogna con relativa parata di Dicostanzo (il portiere alla fine risulterà il migliore in campo del Pomigliano).
Favo inserisce, dopo un quarto d'ora, Conti e Gabrielloni per Colantoni e Gaeta. Cambio tattico ma non di mentalità. Anzi, raddoppio nell'aria.
Al 22 Genchi spara alto da undici metri. Taranto cerca il gol, Pomigliano cerca se stesso sperando magari in uno svarione rossoblu o in un colpo dei suoi attaccanti.

Ma la giornata è rossoblu.
Al 26esimo Gabrielloni chiude fiacco, di testa, sul solito invito di Porcino dalla sinistra. Tra i campani entra Somma per Minicone.

Nel Taranto, Carbone rileva Russo (applausi a scena aperta).
Passa un minuto e Genchi tira a botta sicura ma Esposito respinge con la tibia davanti al suo portiere.
Al 32esimo, Conti di interno sinistro ci prova a giro. Di Costanzo vola e respinge
Al 34esimo gran tiro da quaranta metri di Mignogna. Di Costanzo si conferma ottimo portiere.
Cinque minuti dopo il raddoppio meritato: Genchi approfitta di un errore in disimpegno della difesa campana e di sinistro fionda verso l'incrocio sinistro.

Stavolta Dicostanzo vola invano.
C'è spazio e tempo, infine, per una doppia occasione Genchi-Mignogma. Ma il contropiede non regala il terzo gol.

Buon Taranto, pochi spettatori. Prima vittoria allo Iacovone.

Domenica trasferta a Gallipoli, sarà la prova del nove.




 

"L'Ilva inquina ancora". E' un giudizio tranciante quello che il gip del tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, (notizia riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno in un articolo a firma di Mimmo Mazza) ha recapitato al procuratore della Repubblica, Gianni Sebastio. Una relazione nella quale il gip segnala la prosecuzione dell’attività inquinante dell’Ilva, la stessa che portò nel luglio del 2012 al sequestro degli impianti a caldo dello stabilimento di Taranto. Il riferimento è alle relazioni dei custodi giudiziari (Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento) secondo cui "gli interventi necessari per l’interruzione dell’attività illecita, a cominciare dalla copertura dei parchi minerari, non sarebbero stati attuati".

Convincimenti, quelli dei tre custodi giudiziari, che scaturiscono dai sopralluoghi che Valenzano, Laterza e Lofrumento hanno condotto, insieme ai carabinieri del Noe, all'interno dello stabilimento siderurgico tra febbraio e agosto scorsi, per verificare e documentare lo stato delle aree e degli impianti sottoposti a vincolo cautelare, nonché la situazione in atto riguardante le emissioni degli inquinanti degli stessi impianti ed il relativo sistema di monitoraggio.

E l'azione decisa del gip Todisco non fa altro che "confermare quanto segnalavamo da tempo con comunicati, esposti e misurazioni”, sottolineano Alessandro Marescotti, Antonia Battaglia, Fulvia Gravame e Luciano Manna di Peacelink Taranto i quali poi annunciano che, sull'intera questione, c'è stata la risposta della Commissione europea. Oggi sappiamo - aggiungono - che una pesante infrazione europea va avanti e si avvia ad uno stadio di non ritorno. Il governo europeo ha quindi detto che il Governo italiano è stato inadempiente su numerosi punti e continua ad esserlo. Dal canto suo la magistratura, che in questi mesi ha ispezionato l'Ilva tramite i custodi giudiziari, dispone ora di elementi per un giudizio su ciò che non è stato fatto dentro nella fabbrica”.

Dopo il 2012,, proseguono i quattro esponenti di Peacelink, i custodi giudiziari "hanno continuato a fare ispezioni e a raccogliere materiale per verificare lo stato di attuazione dell’AIA mentregli enti locali, che pure avevano firmato l’Aia, sottovalutavano il problema. Eppure era sotto gli occhi di tutti, lo abbiamo denunciato fino alla noia, che l’Aia rimaneva e rimane lettera morta per le prescrizioni più importanti. Eppure- sottolineano Marescotti, Gravame, Battaglia e Manna -  il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno aveva dichiarato, dopo aver firmato l’Aia che si trattava di una firma condizionata e che,se entro tre mesi non avesse toccato con mano le novità richieste, approvate e sottoscritte, avrebbe ritirato la firma su questa autorizzazione ambientale. Questo sindaco non ha mantenuto la parola, "Oggi - concludono - il potere politico trema. Temiamo dei colpi di coda. Il Governo italiano sta cercando di correre ai ripari riscrivendo il reato di disastro ambientale e chiedendo al Senato di approvare al più presto un pessimo disegno di legge (il DDL 1345) già approvato senza opposizioni alla Camera. Quella legge,  riscrivendo malamente il reato di disastro ambientale, equivarrebbe a un'amnistia e metterebbe a serio rischio il processo all’Ilva e altri ancora".

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta alla Sanità ionica che il collega Salvatore Catapano, noto giornalista di RAI Tre, ha inteso inviare allo scopo di porre in risalto i meriti e la professionalità di tutti coloro che, assistendolo per due lunghi mesi, sono riusciti a risolvere un grave problema di salute che lo aveva colpito.

 

 

"L’interesse e la finalità di questa missiva non sono motivati da velleità giornalistiche di ricerca delle diverse verità sui problemi della sanità locale, siano essi rappresentati da presunte inefficienze strutturali, gestionali / organizzative od impiantistiche (problemi che andrebbero affrontati con serietà estrema e con spirito interpretativo a largo raggio regionale e nazionale, in altra sede e lontano da forme di ingerenza o di strumentalizzazione politica).  Questa mia personale iniziativa è piuttosto dettata dall’esigenza di riconoscere meriti e  professionalità a quanti, a cominciare dal primo dirigente dell’Asl di Taranto Fabrizio Scattaglia, fino ai Direttori delle strutture complesse di Medicina, Chirurgia, Centro di Rianimazione, Gastroenterologia e Radiologia, col prezioso supporto dei medici, della fisioterapista, degli infermieri, degli ausiliari e degli operatori socio-sanitari, si sono quotidianamente spesi per due lunghi mesi in un’assistenza difficile per la gravità del caso che mi ha visto involontario protagonista : una ischemia intestinale acuta che mi ha improvvisamente portato in sala operatoria nel mese di settembre per un successivo periodo (dodici giorni, cinque dei quali in coma farmacologico), in sala di rianimazione. Una brutta esperienza che posso, per loro merito, per mia fortuna (ma soprattutto per la fede religiosa che non ha mai spento le mie speranze pur dinanzi al pessimismo di alcuni addetti ai lavori), finalmente raccontare. Una vicenda che mi ha fatto ben capire e vivere direttamente quel mondo della sofferenza e dell’umana solidarietà riscontrabile ancora oggi all’ombra di professionalità d’alto profilo medico-sanitario troppo spesso messe in discussione rispetto alle capacità di dirigenti, medici e infermieri di ospedali del centro Italia e del nord. Ed è sbalorditivo, quantomeno sorprendente, come sia davvero possibile, oggi,  nonostante la forte crisi economica della sanità pubblica e le continue minacce di ridimensionamento dei servizi essenziali, riscontrare dedizione da parte del pur esiguo personale ospedaliero (fatte le debite  - per fortuna rare – eccezioni negative), verso i pazienti che affollano numerosi i reparti più esposti alle emergenze e alla gravità di malattie difficilmente diagnosticabili, non sempre curabili, reparti del SS. Annunziata peraltro poco supportati da politiche di adeguamento strutturale e nei quali a fronte della quotidiana presenza media di trenta degenti operano per ogni turno di lavoro tre o quattro fra infermieri e ausiliari. E in quarant’anni d’attività giornalistica  - devo ammetterlo -, non mi era mai capitato di poter conoscere così da vicino la realtà ospedaliera. Perché  comportarsi da cronista, con gli occhi di chi descrive e commenta situazioni restando solo affacciato ad una finestra o ancorato ad un comunicato-stampa, ad una denuncia di parte, non consente di conoscere e vivere appieno situazioni e condizioni che la diretta esperienza  - malgrado tutto, ma nella consapevolezza di esserne usciti –  può offrire. Per questo ho ritenuto opportuno scrivere e rendere pubbliche le mie osservazioni su quanto mi è accaduto, sicuro di rendere un servizio alla verità, riconoscendo meriti, professionalità ed umana solidarietà a quanti mi hanno lungamente assistito, persino con affetto.

 

Grazie a tutti."

 

Salvatore Catapano

giornalista

 

Lunedì, 27 ottobre prossimo incontro, nella sede di Confindustria Taranto, con il Presidente della Piccola Industria di Confindustria nazionale Alberto Baban, con inizio alle ore 17,30.

 

Il workshop, rivolto agli imprenditori e mirato a dibattere sulle criticità del "fare impresa", si aprirà con l'intervento del Presidente di Confindustria Taranto Vincenzo Cesareo; faranno seguito la relazione di Luigi De Filippis, Presidente della Piccola Industria di Confindustria Taranto, e l'intervento conclusivo di Baban, che aprirà il dibattito con le imprese presenti. In allegato la locandina del workshop.


"Il lavoro del dottore commercialista è insostituibile". Poche parole per esprimere un concetto ineludibile. Cosimo Damiano Latorre, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e esperti contabili di Taranto, le dichiarazioni del premier Matteo Renzi (“... le partite iva non dovranno più spendere centinaia di euro per il commercialista e risparmieranno complessivamente 800 milioni di euro ...) non riesce a mandarle giù e le giudica  "una provocazione inaccettabile nei confronti dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Per quanto mi riguarda, - aggiunge Latorre - avendo l’onore di essere il presidente dell'Ordine di Taranto, a cui oggi sono iscritti 1045 colleghi commercialisti,  dico che aspetti operativi di particolare rilevanza professionale, come le consulenze profuse nei confronti dei titolari di partita IVA che hanno la  contabilità forfetaria, si prestano a facile “propaganda”, ma il lavoro del dottore Commercialista e dell'esperto contabile, nel contesto delle dinamiche aziendali, ancorchè “de minimis”, è insostituibile".

Insomma, i dottori commercialisti e gli esperti contabili ionici non  ci stanno e a Renzi fanno presente che la loro "non è una categoria protetta attraverso le esclusive perché esercitiamo una attività libero-professionale volontariamente richiesta dal cliente a cui prestiamo assistenza e supporto costante sui numerosi adempimenti e scadenze, sempre più pressanti ed onerose, anche  al  fine di facilitare le decisioni dei Ministeri economici,  a “costo zero” per lo Stato".

e, ancora, "noi commercialisti non siamo una casta, o una lobby, tantomeno un club,  come invece si tenta di far  credere; siamo tutti iscritti all'Albo per l'accesso al quale vi è da completare prima un percorso di studi universitari, poi un tirocinio professionale ed infine l’“esame di stato” che abilita, finalmente,  all'esercizio della professione. Gli iscritti all’Ordine, inoltre, devono, farsi carico della formazione professionale continua  al fine di offrire prestazioni di qualità, a garanzia della  fede pubblica. E' vero - prosegue il presidente Latorre - i sistemi ordinistici italiani vanno modificati ed armonizzati in aderenza alle direttive U.E., ai modelli economici, finanziari e tributari innovativi, con la conseguenza che è stata accettata da tutti gli iscritti l’abolizione delle tariffe professionali, la vigilanza esercitata dal ministero della Giustizia, la responsabilità diffusa, il declassamento dell’intero lavoro intellettuale con la collegata minore remunerazione delle prestazioni rese; però, attenzione perché  il lavoro del professionista non è una merce, è invece il risultato dell’esperienza tecnica ed umanistica quotidiana, della conoscenza, dei saperi, che sono gli elementi posti alla base dell’evoluzione della civiltà delle nazioni. Noi siamo convinti che la programmazione economica e finanziaria del Paese dovrebbe passare anche attraverso l’audizione e il coinvolgimento degli Organi di rappresentanza della nostra categoria specialmente nelle  materie giuridico-contabili oggetto della nostra professione".

 Poi c'è il capitolo delle casse di previdenza. "Apprendiamo  - scrive Latorre - che il Governo vuole mettere mano, attraverso la tassazione delle rendite finanziare, anche alle nostre casse di previdenza che, a differenza di quello che si vuol far credere, non sono pubbliche,  e non possono essere utilizzate per altre finalità. Le categorie professionali,  ed i  commercialisti in particolare,  hanno i volumi di affari annui che hanno risentito in più forte misura della recessione in atto,  consapevoli di essere dinanzi a clienti privi  di liquidità, in un periodo di forti ristrettezze che ha determinato estreme difficoltà per il pagamento delle competenze".

Questioni importanti che Latorre evidenzierà al Consiglio nazionale nella prossima assemblea generale degli ordini territoriali programmata  a Roma per il prossimo 29 e 30 ottobre.

 

 

Taranto (R)Esiste! E’ lo slogan che accompagnerà il corteo dei lavoratori tarantini aderenti alla CGIL e che domani a Roma sfilerà contro la proposta di riforma del lavoro del premier Renzi.

Uno slogan che sarà supportato da una partecipazione di lavoratori inedita per la storia recente del sindacato in riva allo Jonio. Saranno, infatti, più di 2000 le persone che da ogni angolo della provincia tarantina hanno prenotato un posto sui pulman messi a disposizione dall’organizzazione della CGIL di Taranto.

Esistiamo e resistiamo – dice Giuseppe Massafra, neo segretario generale della CGIL di Taranto, visibilmente soddisfatto per l’imponente partecipazione che la provincia ionica assicurerà alla manifestazione romana – Esistiamo con il carico di un vertenza complessiva che è ben al di là di essere assunta come prioritaria anche rispetto alle riforme che questo Governo vuol mettere in campo, e che noi invece abbiamo dimostrato essere un punto di vista sbagliato, nulla a che vedere con la crescita.

Un osservatorio quello della CGIL jonica che nelle scorse settimane il rischio di discriminazione e licenziamento che si intende minimizzare con l’abolizione dell’art. 18 lo ha reso plasticamente portando in conferenze stampa, convegni, dibattiti e iniziative pubbliche i volti e le storie di uomini e donne discriminati nelle grandi aziende dell’appalto industriale ILVA, nei call center, nella scuola o nel pubblico impiego.

E’ su questi dati inconfutabili – continua Massafra - che abbiamo costruito una partecipazione massiccia e consapevole che Resiste anche alla delegittimazione continua degli strumenti di rappresentanza o che nel più classico divide et impera prova a indebolire il sindacato per affermare rendite di posizione che nulla hanno di costruttivo e nulla c’entrano con la difesa degli interessi dei lavoratori.

I pulmann messi a disposizione dalla CGIL partiranno alla mezzanotte di oggi (venerdì 24 ottobre) con raduno al Palamazzola e tutti gli altri centri della provincia. L’arrivo dei 2000 tarantini è previsto alle 7.00 di domattina in Piazzale dei partigiani. Da lì il corteo si muoverà verso Piazza S. Giovanni dove alle 12.30 è previsto l’intervento del leader nazionale della CGIL, Susanna Camusso.

Mercoledì 29 ottobre 2014il Movimento Shalom Onlus – Sezione Puglia, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato di Taranto, la Caritas Diocesana, il Club Unesco Taranto e le associazioni “Marco Motolese” e “Un mondo di colori”, ha organizzato nell’Aula Magna dell’Istituto Pacinotti (via Lago Trasimeno – Taranto), dalle ore 9.30, il Forum “Voglia di Pace” – Un ponte di pace contro le discriminazioni religiose.

La conferenza-dibattito, inserita nelle iniziative della X Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà promossa dal CSV Taranto, intende sensibilizzare i giovani studenti tarantini sul tema della Pace, che si costruisce partendo dal dialogo interreligioso e dall’abbattimento di ogni forma di pregiudizio e discriminazione. Una riflessione, supportata da testimonianze e attività concrete, per stimolare la ricerca di una “via della pace” diffondendo la cultura della non-violenza, della difesa dei diritti umani, della solidarietà per uno sviluppo equo e sostenibile che può realizzarsi solo con l’impegno fattivo di ogni singolo individuo ad abbattere barriere e cause dei conflitti, come suggerisce Papa Francesco.

I lavori saranno introdotti e moderati da Lucia Parente De Cataldis, responsabile regionale del Movimento Shalom Onlus (scuola di educazione alla pace e alla mondialità che attua cooperazione internazionale per promuovere la tutela dei diritti umani).

Porteranno i saluti il prof. Francesco Terzulli, preside dell'Istituto Pacinotti; mons. Filippo Santoro,-arcivescovo Diocesi di Taranto; don Gaetano Borsci, direttore Caritas e presidente onlus Un mondo di colori. Le relazioni saranno tenuta da mons. Andrea Pio Cristiani, fondatore Movimento Shalom, “Chiamati a piantare semi di Pace”; Roberto Pedron, fotografo professionista freelance in scenari di guerra, “Immagini dalla Siria”, testimonianza e videoproiezione.

Sono, altresì, previsti gli Interventi di don Franco Bonfrate, esperienza missionaria in Congo; Allul Satine, rifugiato politico originario del Sudan, “L’Islam pacifico”. I saluti conclusivi saranno affidati a Carlo Martello, presidente CSV Taranto; Carmen Galluzzo Motolese, presidente Club Unesco Taranto e associazione culturale Marco Motolese.

Il Fondatore di Shalom promuoverà durante il forum la campagna di sensibilizzazione #anchioesclusodalcaliffato a sostegno dei cristiani perseguitati in Iraq e in ogni parte del mondo.

 

Una sala buia in cui, grazie alla proiezione di un film, uno squarcio di luce illumina un problema del quale le cronache riportano ogni giorno episodi inquietanti: la violenza sulle donne.

Questa è la formula della Rassegna filmica sociale “Cambiamo regista: il mondo è di tutti”, una serie di sei proiezioni di altrettante pellicole la cui visione rappresenta il punto di partenza per un dibattito su tematiche di rilevanza sociale.

Il secondo appuntamento, con ingresso libero e gratuito alle ore 17.30 di domenica prossima, 26 ottobre, sarà dedicato al contrasto della violenza di genere sulle donne, un evento curato dall’associazione di volontariato Cerchio A.M.A.; in relazione al successo del primo appuntamento, l’evento si terrà nella ex Caserma Rossarol, la sede universitaria in via Duomo a Taranto, invece che nella Galleria Comunale del Castello Aragonese come precedentemente annunciato.

Sarà proiettato il film drammatico “La fiammiferaia”, pellicola del 1990 scritta e diretta dal finlandese Aki Kaurismaki: è la storia di Iris, operaia di una fabbrica di fiammiferi che vive una vita squallida accudendo una madre nullafacente e un patrigno violento. Una sera in una balera incontra Aarne, un uomo benestante che la illude e la mette incinta; in seguito l’uomo rifiuterà ogni aiuto a Iris, se non quello di un po’ di soldi per abortire: è solo l’inizio del tragico epilogo della storia…

 

La rassegna filmica è compresa nel programma (www.csvtaranto.it) della X Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, la più importante iniziativa organizzata annualmente dal Centro Servizi Volontariato Taranto. Fino a tutte le prossime festività natalizie, la Rassegna animerà i quartieri di Taranto e due centri della provincia con un fitto programma di manifestazioni, tutte con ingresso libero e gratuito, il cui slogan è “La comunità al centro”.

I lavoratori del servizio pulizie negli asili nido comunali sono pronti a scendere sul piede di guerra. E lo faranno lunedì prossimo, 27 ottobre, quando dalle ore 9.30 alle 11.30 terranno un sit in, insieme alle organizzazioni sindacali, sotto Palazzo di Città nella speranza di poter essere ricevuti dal sindaco Stefàno. Causa scatenante la protesta il ritardo della corresponsione della mensilità di settembre da parte del consorzio Thesis, titolare dell'appalto. A denunciare lo sttato di cose sono Giovanni D'Arcangelo e Antonio Arcadio, segretari generali rispettivamente della Filcams-Cgil e della Fisascat- Cisl.

"Ancora una volta, per l’ennesima volta, - fanno presente D'Arcangelo e Arcadio - poniamo in evidenza le inadempienze contrattuali dell’intero consorzio affidatario dell’appalto dei servizi di pulizie presso gli asili nido del Comune di Taranto, ovvero il “Consorzio Thesis”, il quale non ha ancora corrisposto le competenze retributive di settembre 2014, così come per ogni mese non corrisponde quanto dovuto nei termini contrattuali previsti. A tal proposito, oltre a segnalare l’inadempienza contrattuale del consorzio di cui sopra, - concludono - evidenziamo la responsabilità della stazione appaltante (il Comune di Taranto, ndr) ai sensi dell’art. 29 del dlgs 276/2003".

Si amplia l’offerta di servizi della Camera di commercio di Taranto con due utili ed importanti novità: visure anche in lingua inglese e fatturazione elettronica. In questo modo il sistema camerale va incontro alle esigenze delle imprese e del mercato, nell’ottica della semplificazione, della trasparenza e dell’innovazione.

Il Registro Imprese “parla” inglese

Da pochi giorni, anche a Taranto, i certificati e le visure camerali riportano, a richiesta, la versione in lingua inglese affiancata a quella italiana. L’innovazione introdotta dal decreto “Destinazione Italia” punta a creare misure per favorire gli investimenti in Italia da parte delle imprese estere e dall’altra facilitare l’accoglienza delle imprese italiane nell’ambito delle economie straniere.

Si tratta di un’importante novità destinata a favorire soprattutto le imprese  impegnate in attività di import-export che saranno, così, agevolate al momento di fornire la documentazione richiesta dalle Autorità straniere. Ottenere un certificato in lingua inglese direttamente dalla Camera di commercio o sul portale registroimprese.it, senza doversi avvalere di una traduzione giurata, costituisce per l’azienda un risparmio di tempo e costi. Inoltre, l’utilizzo del certificato in lingua inglese presso uno Stato estero sarà esente dall’imposta di bollo.

Ulteriore elemento di vantaggio dei nuovi certificati in lingua inglese è costituito dalla presenza nella prima pagina del “QR Code”, il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali delle Camere di commercio grazie al quale chiunque potrà verificare, direttamente da smartphone e tablet, la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello archiviato dal Registro Imprese.

Il Registro Imprese, definito dal Codice dell’Amministrazione Digitale come una delle basi di dati di interesse nazionale, conferma la sua natura di strumento di trasparenza economica e intende fornire nuovo impulso al processo di internazionalizzazione delle imprese italiane, rendendo più fluidi i rapporti con le economie straniere.

Fattura elettronica, nuovo servizio per le Pmi fornitori della PA.

Un altro utile servizio on line disponibile attraverso il sito della Camera di commercio di Taranto (http://www.camcomtaranto.gov.it/), è la fatturazione elettronica dedicata alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche amministrazioni. Il nuovo strumento, messo a disposizione dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed Unioncamere, pensato per tutti i piccoli fornitori della Pa, consente la trasmissione del documento contabile obbligatorio senza alcun onere per l’impresa.

L’obiettivo è quello di favorire l’adeguamento delle imprese alle nuove regole di fatturazione con una rapida e completa transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale.

A fare da “ponte” e da volano sul territorio continuerà ad essere la Rete Camerale. Dal sito della Camera di commercio di Taranto, infatti, è possibile connettersi direttamente con la piattaforma https://fattura-pa.infocamere.it che fornisce contenuti informativi sulla fatturazione elettronica e che ospita anche il nuovo servizio, consentendo alle imprese la creazione e la completa gestione di un limitato numero di fatture nell’arco dell’anno.

Le Pmi possono così adeguarsi alla nuova realtà digitale, semplicemente collegandosi al portale di servizio segnalato sulle home-page delle Camere di commercio e dell’Unioncamere, senza dover scaricare alcun software.

Al servizio si accede previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), strumento introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per l’accesso telematico ai servizi della PA, consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, l’apposizione della firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma.

Nel corso degli ultimi anni le Camere di commercio hanno già rilasciato a moltissimi imprenditori almeno una CNS dotata di certificato di firma digitale; chi ne fosse ancora sprovvisto può ottenerla rapidamente presso la stessa Camera di commercio di Taranto o presso i suoi incaricati alla registrazione diffusi sul territorio provinciale.

 

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