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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Il pulsanese esce alla distanza. Grande spettacolo.

 

Luigi Merico ha ancora voglia di combattere “e di ricominciare la scalata ad un titolo italiano” come affermato al termine del match di ieri sera contro l'ungherese Miklos Szilagyi nel clou del 1° “Memorial Remo Giancane” al Parco Cimino.

Il 23enne pugile professionista di Pulsano tornava sul ring a quasi un anno dalla sua ultima apparizione - ad agosto 2014 nella sua Pulsano - e non ha deluso le attese, togliendosi la ruggine nei primi tre round del confronto con il guardingo magiaro seguito dal Team Lauri, per poi uscire alla grande nelle tre riprese successive. La più intensa è stata la quinta, nella quale, con maggiore costanza, al diretto sinistro ha fatto seguire altri colpi mettendo seriamente in difficoltà Szilagy nel finale di round, troppo fermo nella seconda metà del match (sicuramente a causa del gran caldo e della differenza di età, 11 anni).

Nella sesta ripresa il pugile dell'Opi 2000, seguito all'angolo dal padre Santo e da Franco Morrone, gran cerimoniere della serata, ha provato anche a chiudere prima del limite, ma il pugile, grazie ai condsigli del suo giovane tecnico Mark Nagy, è riuscito a terminare senza danni il match.

Il match professionistico è stato inserito al centro di una riunione ben periziata dal solito Salvatore Cupri, premiato dagli organizzatori del Taranto Boxe Team Morrone e dallo stesso Santo Merico per la sua capacità di “fare gruppo” con quasi tutte le palestre del territorio jonico. La “cooperativa del pugilato”, come ama definirla, funziona e riesce a produrre buoni spettacoli. Come il match di Cosimo Farilla, principale portacolori del club organizzatore, e Michele Lorusso, ottimo prodotto della scuola andriese “versione Palumbo”, finito in parità. L'altro pari per la famiglia Morrone è arrivato dal match tra debuttanti Andrea Ottomano e il bitontino Francesco Ignomeriello.

Cupri si aspettava di più da uno dei suoi pupilli, Simone Carlucci, ma l'élite della Pol. Vivere solidale con lo sport ha dovuto fare i conti con l'esperto santermano Pietro Caputo che si è aggiudicato meritatamento il confronto. Altra vittoria “esterna” quella del debuttante Francesco Fanelli su Gianpaolo Tagliente. La Boxe & Fit Bitonto ha raccolto anche il successo di Francesco Rubini sul brindisino riccardo Gallo, fermatosi per un fastidioso dolore al polso prima dell'inizio dell'ultimo round.

La Vivere solidale conteggia invece i successi di Domenico La Barbera su Emanuele Natale (Team Bello), Giuseppe Gentile su Andrea Pati (Amici del Pugilato Lecce) e Nunzio Grassi su Andrea Anilli (Boxe & Fit), ok anche l'unico grottagliese, Francesco Fasano (superato il tarantino Francesco Sallustio).

La serata è stata aperta dal commosso ricordo dell'agente di Polizia Municipale Remo Giancane, affidato al fratello Antonio, figura nota per aver lvorato in alcune testate televisive e da anni in organico all'Asl Taranto. Il giornalista ha ricordato l'umanità  del fratello e la sua caparbietà nell'inseguire il sogno di aprire una palestra nel Parco Cimino. Sogno che è stato realizzato, dopo la sua tragica morte, dal Gruppo Sportivo Polizia Locale Taranto che ha in animo di far rifiorire questo splendido posto proprio grazie allo sport, “un'attività che può essere uno dei motori del riscatto di Taranto”, ha detto tra l'altro Antonio Giancane.

Due componenti del gruppo, Antonio De Cicco e Gianni Russo, sono stati premiati dal Boxe Team Morrone per il fattivo sostegno concesso per la relizzazione della serata. La collaborazione proseguirà a settembre con la riapertura, nella palestra del Parco, dei corsi di boxe organizzati da Morrone e soci.

La serata è stata resa possibile grazie anche all'intervento di alcuni sponsor: Autoscuola Liguria, Progetto Automatico, Marzulli Umberto Costruzioni, Caseificio F.lli Di Maglie, Pizzeria La Grande Famiglia San Giorgio Jonico, Macelleria Palmisano, Old Fashion, New Bar Canada, Satyrion Marina di Leporano, Cirgom, Pescherie F.lli Conte, Abbigliamento Very man, L'Enotà, Bar Mokambo, Pam Supermercato Coafin, Tabaccheria Punto Service D'Andria, L'Omaro, Stazione di servizio Delta Talsano, Stazione di servizio Eni F.lli Nittoso, F.lli Villa frutta e ortaggi, Basile Petroli, Antonio Carlino video slots.RISULTATI

DILETTANTI - Schoolboys 46 kg:Fasano (B. Grottaglie Team Quaranta) b. Francesco Fanelli (Unicorn Team A. Bello) p. 3. Junior 75 kg: Ottomano (Taranto B.T. Morrone) e Ignomeriello  (Boxe & Fit Bitonto) pari 3. Junior 66 kg: Grassi  (Viere solidale Taranto) b. Anilli (Boxe & Fit) p. 3. Junior/Youth kg: Fanelli (Boxe & Fit) b. Tagliente (Vivere solidale) p. 3. Youth 75 kg: La Barbera Domenico (Vivere solidale) b. Natale Emanuele (Unicorn A. Bello) p. 3. Youth/Junior 63 kg: Farilla Cosimo (Taranto B.T. Morrone) e Lorusso Michele (B. Palumbo Andria) pari 3. Youth 64 kg: Gentile Giuseppe (Pol. Vivere solidale Taranto) b. Pati Andrea (Amici del Pugilato Lecce).  Senior 69 kg: Rubini Francesco (Boxe & Fit) b. Gallo Riccardo (B. Iaia Brindisi) k.ot.i. 2. Élite 63 kg: Caputo Pietro (Team Dragon Caputo) b.  Carlucci Simone (Vivere solidale) p. 3

PROFESSIONISTI - Leggeri, 6 riprese:Merico Luigi (Italia - Opi 2000 -  59,6 kg) b. Szilagyi Miklos (Ungheria - Team Lauri – 60,5 kg).


 

 

 

militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Castellaneta, nella decorsa nottata hanno tratto in arresto, 4 cittadini di nazionalità georgiana sorpresi ad introdursi all’interno dell’abitazione di un’anziana. Alle ore 03.00 circa giungeva una chiamata al numero di emergenza 112, da parte di un cittadino che segnalava un’autovettura sospetta con 4 soggetti a bordo fermi nei pressi di una palazzina di via Pascoli in Castellaneta.

Immediatamente, una gazzella dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri giungeva sul posto dove individuavano gli occupanti del mezzo, due giovani georgiani. L’atteggiamento sospetto dei due, che non fornivano alcuna plausibile spiegazione circa la loro presenza in quel posto, insospettiva i militari che, unitamente ai colleghi giunti in ausilio, davano inizio ad una perlustrazione della zona. 

Nel transitare in una via limitrofa a quella ove erano fermi i due georgiani, i militari notavano che la porta d’ingresso di una palazzina era stata effratta. Entrati nello stabile, gli operanti udivano rumori provenire dal secondo piano. 

Salendo le scale, i Carabinieri sorprendevano due giovani, anch’essi georgiani, che armeggiavano nei pressi di un portoncino d’accesso ad un appartamento; gli stessi, vedendosi scoperti, tentavano di fuggire. Uno veniva prontamente bloccato, mentre il secondo, dopo aver infranto una finestra tentava, percorrendo ilcornicione, di sfuggire alla cattura saltando giù dal retro dello stabile, dove però erano appostati i Carabinieri che nel frattempo avevano cinturato la palazzina e lo bloccavano.

Ulteriori accertamenti permettevano di acclarare che i due malfattori avevano forzato la porta d’ingresso dell’abitazione di una donna di 78 anni che stava riposando all’interno dell’appartamento e che non si era accorta di nulla.

I quattro georgiani, TCHRELASHVILI Teimuraz, 31enne incensuratoVASHAKMADZSE Giorgi, 29enne censuratoDAVITULIANI Irakli27enne censurato e TKESHELASHVILI Giorgi, 27enne, incensurato, tutti domiciliati in Bari, venivano quindi arrestati e tradotti presso la casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’A.G. informata dell’accaduto. Dovranno rispondere del reato di tentato furto aggravato in abitazione  e danneggiamento. 

Per tutti è stato inoltre proposto il provvedimento di divieto di ritorno del Comune di Castellaneta.

 

 

Le nuove strategie da attuare per il miglior impiego degli arsenali della Marina miltare di Taranto e Brindisi saranno al centro della visita nella città dei due mari del mnistro della Difesa, Pinotti. Nei mesi scorsi fu proprio Confindustria Taranti ad invitare il rappresentante del dicastero della Difesa a Taranto. Circa un anno fa la Pinotti venne a Taranto ma evito di incontrarsi con le parti sociali andandomi visita solo sulla buona portaerei Cavour.

L'appuntamento è per lunedì mattina in Prefettura, quando il ministro Pinotti incontrerà i vertici militari per ridiscutere dell'impiego delle due strutture e in particolare per quella di Taranto un utilizzo quale polo museale. Indirizzo, quest'ultimo, ricompreso anche nei finanziamenti previsti dal Tavolo per Taranto ma che non incontra il favore di Confindustria Taranto i cui vertici spingono perchè venga rafforato il sistema della cantieristica e delle manutenzioni all'interno della struttura tarantina.

In occasione della visita del Ministro il Palazzo del Governo di via Anfiteatro sarà precluso alla città. È' quanto scaturito da una riunione tenuta in Prefettura in serata. Con le tante vertenze aperte sul territorio, e' stata adottata una decisione che non consentirà ai tarantini di usufruire per l'intera giornata di lunedì di tutti gli uffici.

E' stata temporaneamente sospesa la protesta dei lavoratori della società Isola Verde. Gli operai hanno deciso di tornare a casa in attesa che la loro vertenza sia oggetto di un confronto che porti a trovare una via d'uscita anche perchè i dipendenti non percepiscono lo stipendio da marzo scorso. L'occasione per un incontro potrebbe arrivare già lunedì quando sarà a Tarato il presidente della Regione Emiliano. Lunedì a Taranto è infatti previsto un vertice con il ministro della Difesa Pinotti. Emiliano potrebbe approfittare della circostanza per approfondire il caso Isola Verde con il presidente Tamburrano

Non arretrano gli operai della società Isola Verde che da ieri occupano gli Uffici della Presidenza della Provincia. Nella mattinata di oggi, dopo una notte trascorsa a presidiare il luogo della protesta, gli animo si sono ulteriormente surriscaldati. Un operaio, che nel corso della notte era stato coltoda malore, in preda alla disperazione è salito sulcornicione di una finestra della sala giunta minacciando di lanciarsi nel vuoto. Per ragioni di sicurezza gli uffici sono stati svuotati e leporte chiuse, Sulposto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno montato un materasso sotto la vinestra da cui l'operaio minaccia di lanciarsi. Nel corso della mattinata i lavoratori hanno incontrato il vice presidente della Provincia Azzàro.

Consiglio comunale infuocato e non solo per il gran caldo  quresta mattina. L'attenzione era tutta rivolta al sindaco Ezio Stefàno, appena rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta Ambiente Svenduto.Ilprimo cittadino ha subìto fugati ogni dubbio circa le sue prossime mosse.

"Non mi dimetto. E non vedo l'ora di essere ascoltato dai giudici. Finora non ho avuto modo di parlare, adesso finalmente potrò farlo". Durante la seduta odierna non sono mancate contestazioni e momenti di tensione. Stefàno, che sempre ieri mattina ha certificato il genellaggio con la città di Sparta ("mi sento anch'io uno spartano pronto a combattere"), è apparso sereno.

"Questo non significa prò- ha sottolibeato- che mi scivola tutto addosso", 

I presidenti delle Confindustrie pugliesi a Squinzi "facciamo partire da Taranto una nuova politica industriale"

Nella riunione di giovedi il Consiglio Generale di Confindustria ha posto al centro del dibattito la vicenda Ilva, con particolare riferimento all'ipotesi di chiusura del secondo altoforno, oggetto in questi giorni di scelte che potrebbero determinare definitivamente le sorti dell'impresa.
Il Consiglio Generale ha espresso unanime preoccupazione per una vicenda che rischia di assumere contorni drammatici, in primo luogo per le conseguenze sui livelli occupazionali ma anche per la strategicità che riveste nel nostro paese la produzione di acciaio, asset fondamentale. A testimonianza del sostegno all'impresa e al territorio tarantino è stato deciso che la prodesideriamo innanzi tutto esprimerti il nostro più sincero ringraziamento per aver scelto la città di Taranto quale sede deputata ad ospitare il Consiglio Generale di Confindustria del prossimo 24 settembre. 

Alla luce di questa decisione i presidenti delle Confindstrie pugliesi hanno inviato la lettera he di seguito pubblichiamo integralmente

 

Si tratta per noi di un segnale importante in quanto tangibile testimonianza della forte attenzione verso un territorio mai come in questo momento avversato da una serie di eventi contrastanti ed allo stesso tempo preoccupanti.

 

La parabola Ilva traccia, infatti, oggi uno dei suoi picchi più alti di conflittualità, registrando da una parte il costante impegno del Governo nel cercare di risolvere le problematiche connesse alla continuità produttiva ed alle questioni ambientali; dall’altra, l’altrettanto costante intervento della magistratura -mirato ad ottenere le più ampie garanzie sul fronte della sicurezza dello stabilimento- che si traduce nelle oramai note e reiterate istanze di fermata degli impianti.

 

Pur non entrando nel merito della questione - sia perché particolarmente complessa e articolata sia perché sappiamo essere a te ampiamente nota – potrai comprendere, caro Presidente, il clima di incertezza e di preoccupazione che serpeggia oramai da mesi fuori e dentro la fabbrica, e che si ripercuote pesantemente su tutto il sistema sociale, economico e produttivo senza soluzione di continuità.

Abbiamo apprezzato, a questo proposito, la tua lettera al Corriere della Sera del 17 luglio scorso in cui tracci sapientemente una giusta linea di demarcazione fra giustizia ed economia, pur riconoscendo all’una ed all’altra un ruolo fondamentale, nel tentativo di ricomporre un equilibrio sicuramente oggi fra i più difficili da raggiungere. Abbiamo condiviso nella tua analisi molte delle istanze che faticosamente portiamo avanti su questo territorio, nel tentativo di far comprendere che “industria” non è sinonimo di violazione delle regole ambientali ma che, al contrario, è proprio attraverso la certezza delle regole che riesce ad ottemperare al suo ruolo migliore, di volano di ricchezza e benessere per il territorio.

 

Il ruolo di forte proposizione di Confindustria è per noi- in questo momento particolare e delicatissimo - fondamentale e irrinunciabile: mentre si discute dell’Afo 2, oggetto della diatriba delle ultime settimane, (la cui chiusura  aprirebbe una fase ingestibile e irreversibile), i  tagli alla produzione del maggiore stabilimento siderurgico europeo – che peraltro si riflettono nella mappa della produzione globale di acciaio, ponendo l’Italia al decimo posto- si fanno via via più drastici, evidenziando a chiare lettere un graduale depauperamento produttivo dello stabilimento, fortemente penalizzante non solo per Taranto ma per l’intero sistema pugliese.Abbiamo degli strumenti a disposizione, delle misure che finora sono solo sulla carta ma sostengono le nostre azioni presenti e future: il Contratto Istituzionale di Sviluppo è in questo senso una certezza, ma da solo non basta.

 

Oggi abbiamo bisogno che una voce forte ed autorevole si levi a sostegno di una nuova politica industriale: fatta di regole e di certezze ma anche in grado di potersi muovere in un clima totalmente diverso da quello in cui ha operato finora.

Un clima di collaborazione che allontani definitivamente i focolai di ostilità; un clima di nuove prospettive che prendano il posto delle vecchie logiche e dei falsi preconcetti.

 

Abbiamo bisogno che questa forte proposizione, questa nuova politica industriale, parta proprio da Taranto, dalla Puglia e dal prossimo appuntamento che ci vedrà riuniti; da un territorio che si conferma paradigma purtroppo perfetto di un’Italia produttiva che però non è messa nelle condizioni di costituire un sistema manifatturiero stabile e di avere l’industria come punto di riferimento per il futuro.

 

Ecco perché abbiamo accolto con grande favore la notizia del prossimo Consiglio Generale a Taranto: siamo sicuri che questo importante appuntamento segnerà un passo fondamentale nella battaglia che tutti insieme stiamo conducendo.Nell’auspicio, pertanto, di poter collaborare reciprocamente per il miglior esito dei lavori che si andranno a svolgere, ti ringraziamo e ti inviamo i nostri più cordiali saluti.

 

 

Domenico Favuzzi (Confindustria Puglia)               

 

Domenico De Bartolomeo (Confindustria Bari e BAT)     

 

Giuseppe Marinò (Confindustria Brindisi)         

 

Gianni Rotice (Confindustria Foggia)                    

 

Eliseo Zanasi (Confindustria Lecce)                                  

 

Vincenzo Cesareo (Confidustria Taranto)                                        

 

 

 

 

 

Presentato nei giorni scorso a Taranto l’ITS, Istituto Tecnico Superiore “GE. IN. LOGISTIC” che opererà nell'area tecnologica della mobilità sostenibile e che, secondo quanto stabilito dalla Regione Puglia, risponderà, da un lato, alla domanda di formazione espressa prioritariamente dai giovani che intendono inserirsi all’interno di contesti lavorativi complessi e dall’altro, alla domanda delle imprese che necessitano di tecnici capaci di presidiare e gestire, anche in modo innovativo, processi organizzativi e produttivi per i quali sono richieste competenze tecniche specialistiche specifiche.
“Ge.In.Logistic”, acronimo di Gestione Infomobilità e Infrastrutture Logistiche, opererà nell’area tecnologica della infomobilità sostenibile e costituisce formazione terziaria non universitaria, un’offerta formativa di specializzazione tecnica e professionale post-secondaria a cui si accede dopo il conseguimento del diploma di istruzione superiore.
Nella conferenza stampa tenuta lo scorso 20 luglio, il dirigente scolastico Rosmunda Gentili dell’Istituto Cabrini, capofila del raggruppamento che ha presentato il progetto alla Regione che aveva emanato un apposito avviso, ha detto che: “Oggi è una giornata importante perché stiamo comunicando alla città di Taranto che ha un Its. La nascita dell’Istituto Tecnico Superiore – ha evidenziato ancora la Gentili - è un traguardo per Taranto che può cominciare a guardare su percorsi di crescita differenti come logistica e infomobilità. Ma – ha proseguito - è anche un traguardo per la Regione considerato che l’Its Ge.In. Logistic è l’unico in Puglia che si occupa di infomobilità sostenibile e infrastrutture logistiche. Ed è un traguardo per una intera squadra, scuole, formazione, istituzioni, università, aziende e per i tanti giovani che sceglieranno questo Its . E’ un traguardo infine – ha concluso - per l’istituto Cabrini, quale promotore della fondazione, e per l’intera cordata corposa e coesa.”                                                                                                                                                                                                                                  Alla presentazione dell’Its, sono intervenuti Silvio Busico direttore generale di Programma Sviluppo, l’assessore comunale Francesco Cosa, Riccardo Pagano e Bruno Notarnicola, dell’Università di Bari, Eugenio Di Sciascio Magnifico Rettore del Politecnico di Bari e Gregorio Andria, Presidente del Centro Interdipartimentale Magna Grecia di Taranto (ex Facoltà di Ingegneria di Taranto), Patrizio Summa direttore amministrativo di Aeroporti di Puglia, Lino Viola Presidente di UniVersus.
Silvio Busico, ha sottolineato che si tratta di una “nuova sfida che parte da Taranto proprio perchè il nuovo Istituto Tecnico Superiore sulla mobilità sostenibile nasce qui. Una grande squadra è pronta. E’ il risultato eccezionale della "rete" di Scuole, Enti, Imprese, Organismi di Formazione –ha evidenziato - messi insieme dalla costituenda Fondazione Ge.In. Logistic, una grande occasione ed un evento storico, una grande scommessa vinta di cui Taranto e la sua provincia in questo momento storico ha strettamente bisogno. Silvio Busico ha poi ricordato alcuni dei soggetti che hanno contribuito a questo risultato: Rosmunda Gentili, Lino Viola, Claudio Mauceri, Michele Carriero, Loretta Garuti, Fulvio Iurlaro, Giulia Sassano, Carmen Migninie Angelo Lorusso”. Quest’ultimo ha evidenziato nel suo intervento, come già fatto sui social network, l’importante gioco di squadra che ha consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati. Una sinergia – ha detto Lorusso - che deve essere un esempio per i nostri rappresentanti istituzionali che stanno lavorando per far ricadere sul territorio finanziamenti adeguati capaci di far ripartire l’economia e l’occupazione sul nostro territorio”.                                                                                                                                                                 All’incontro è intervenuto anche assessore regionale alla Cultura e al Turismo, il tarantino Gianni Liviano, il quale ha commentato che “l’avvio di un nuovo progetto di alta formazione sul territorio provinciale tarantino è il segnale di un cambiamento e di una nuova strada da seguire. Una scelta di soggetti pubblici e privati, che punta sulla qualificazione professionale e sulle competenze per costruire un nuovo modello di sviluppo”.                                                                                        Con provvedimento pubblicato sul BURP del  9 luglio 2015 in Puglia sono stati approvati dalla Regione tre Its, a Taranto, Lecce e Foggia/Bat, che si vanno ad aggiungere agli altri tre già approvati e finanziati negli anni precedenti a Bari, a Locorotondo e Francavilla Fontana.                                                                             Tra soci fondatori e partner dell’ITS del capoluogo ionico “GE. IN. LOGISTIC, sono ben 53 i soci della fondazione. Tra i 15 fondatori sono presenti gli istituti scolastici Cabrini e Itis Majorana di Martina Franca; gli organismi di Formazione Programma sviluppo, Universus e Formare Puglia, i Comuni di Taranto e Grottaglie, l'Università degli studi di Bari ed il Politecnico di Bari e poi le imprese, Ceva Logistic (azienda che opera a livello mondiale con circa 50mila dipendenti di cui 2000 in Italia), Aeroporti di Puglia spa, Amtab spa di Bari e Amat spa e Ctp spa di Taranto e Euronet Srl di Grottaglie, che nei prossimi giorni si recheranno dal Notaio per procedere alla costituzione della Fondazione, passaggio fondamentale per la gestione dell’ITS, così come previsto dalla Legge nazionale istituiva. Tra i 38 soci partecipanti si rilevano: le imprese Torello Trasporti e Logistica srl (importante realtà che opera in Europa, nell’Africa del Nord e in Russia e Medio Oriente), Lenovys srl, (società di ricerca, consulenza e formazione specializzata che aiuta le aziende nella realizzazione di sistemi di persone, processi e tecnologie capaci di proiettarle nel futuro con profitto), Italiana Trasporti srl, Navalsud srl, Zanzar SPA (azienda che prossimamente sarà quotata in Borsa), Vison Coop società consortile, Le.De. Società Armatoriale spa, Miccolis spa ATL Adriatica Tecno Logistica srl, Consorzio Global Transport, Nuovo Consorzio Trasporto Jonico, Myhrmes srl, Consorzio per Servizi Innovativi alla Imprese, la Banca di Credito Cooperativo di San Marzano (l’unico Istituto di Credito presente fra tutti gli ITS pugliesi), i Comuni di Massafra e Monteiasi, la Provincia e la Camera di Commercio di Taranto, i Distretti della Logistica e dell’Ambiente, le organizzazioni datoriali Confindustria Taranto, Trasportounito Fiap di Taranto, Cna di Brindisi, Legacoop Puglia, Assonautica Puglia, gli ordini professionali, Collegio dei Periti Industriali e Ordine dei Commercialisti di Taranto, gli organismi di Formazione Enfap Puglia, Ial Puglia e Esmovia di Spagna, gli Istituti scolastici IISS Pacinotti di Taranto, ITST Fermi di Francavilla Fontana, IISS Don Tonino Bello di Tricase, IISS Einaudi di Manduria, IISS Agherbino di Putignano, Istituto Professionale De Pace di Lecce, IISS Perrone di Castellaneta, IISS Falcone di Sava, ed ancora i soggetti partner esterni quali Autorità portuale di Taranto, Cisl di Taranto e Brindisi, Uil Puglia, Licei Moscati di Grottaglie, Aristosseno e Battaglini di Taranto, Centro studi Terra di Oriente, ITS Agroalimentare di Locorotondo.                              L’ITS di Taranto avrà sede presso il CISI nel Palazzo Direzionale e sarà operativo ad ottobre per partire con le attività formative già fra novembre e dicembre del 2015.
 


I dipendenti non percepiscono stipendio da marzo. Galante (M5S): "serve un tavolo istituzionale"

 

Non si placa la protesta degli operai di  Vertenza Isola Verde  la società mista della Provincia i cui dipendenti non percepiscono stipendio da marzo scorso. Dalle 7 di questa mattina è in corso l'occupazione ad otranza degli Uffici di Presidenza.

 

Sempre nella mattina di ieri alcuni dipendenti della società "Taranto Isolaverde"  erano saliti sul tetto di un palazzo pericolante minacciando  di darsi fuoco, mentre altri invece, avevano bloccato un tratto della strada statale 106.

“La situazione ha dell'assurdo - dichiarano i consiglieri del Movimento 5 Stelle -. Sebbene i cittadini paghino per un servizio, la Provincia dichiara di non avere abbastanza fondi per poter effettuare questo servizio ed appalta gli stessi lavori all’esterno. Contestualmente i dipendenti di Isolaverde continuano a pagarne le conseguenze, alcuni infatti sono in sospensione retribuita, altri invece non percepiscono lo stipendio da oltre tre mesi. Le istituzioni devono rispondere immediatamente alla loro richiesta di aiuto".

Il consigliere regionale tarantino Marco Galante (M5S), chiede “un tavolo istituzionale per affrontare e risolvere una questione non più prorogabile per il rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie”.
 
Il pentastellato tarantino mediante la collaborazione del parlamentare Cosimo Petraroli aveva già chiesto al Governo una tavolo di lavoro. Lo stesso presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano, in occasione della presentazione della Giunta, avevano promesso ai lavoratori dell'azienda in liquidazione da fine luglio, di sedersi attorno ad un tavolo per trovare una soluzione. “Mi aspetto - conclude Galante - che a queste promesse il governatore faccia seguire dei fatti concreti. I lavoratori non possono più aspettare". 

 

 

“Ambiente svenduto”, la maxi-inchiesta che ha travolto l'Ilva di Taranto e messo all'angolo imprenditori, manager, professionisti e politici, diventa un processo, come auspicavano in molti e temevano in pochi. La decisione che ha generato il dibattimento forse più importante che si sia mai celebrato in Italia contro produzioni industriali inquinanti è stata adottata dal gup dott.ssa Vilma Gilli. Che, preso atto degli esiti di un'udienza preliminare durata tredici mesi, ha emesso il decreto che costringerà ben 47 imputati a doversi difendere dinanzi alla Corte d'Assise a partire dal prossimo 20 ottobre. Il verdetto non ha “risparmiato” nessuno degli inquisiti che aveva scelto il rito ordinario. A risultare destinatari dei rinvii a giudizio sono stati ex esponenti di spicco del colosso siderurgico come Fabio e Nicola Riva; manager come Girolamo Archinà; politici come l'ex presidente della Regione Nichi Vendola, l'ex presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido, il sindaco del capoluogo ionico Ippazio Stefano, l'attuale consigliere regionale Donato Pentassuglia, il deputato Nicola Fratoianni; professionisti come il professor Lorenzo Liberti ed il professor Giorgio Assennato. E' davvero lunga la lista di coloro che fra alcuni mesi dovranno affrontare quello che si preannuncia un vero e proprio maxi-processo. Un maxi-processo che sarà caratterizzato da reati che vanno dall'associazione a delinquere al disastro ambientale, dall'omissione dolosa di cautele contro gli infortuni all'avvelenamento di sostanze alimentari, dal favoreggiamento all'omicidio colposo. Tutti reati che non hanno subìto alcun ridimensionamento alla luce di un verdetto che ha praticamente aderito all'assunto accusatorio formulato dal pool di magistrati inquirenti composto dal procuratore Franco Sebastio, dal suo aggiunto Pietro Argentino e dai sostituti dott.ssa Giovanna Cannarile, dott. Mariano Buccoliero, dott. Remo Epifani e dott. Raffaele Graziano.

Le contestazioni erano state messe nero su bianco al termine di indagini che avevano fatto leva soprattutto su perizie, intercettazioni e testimonianze, tutti elementi probatori che alla fine non sembrano aver lasciato margini agli inquisiti. Dal canto loro, nel corso dell'udienza preliminare tutti gli imputati hanno cercato di prendere le distanze dai reati fornendo una personale lettura dei fatti e illustrando giustificazioni tese a ridimensionare accuse e sospetti. Ma, valutati gli elementi a sua disposizione, il gup non ha nutrito perplessità riguardo all'esigenza di far esaminare la montagna di fascicoli da un altro organo giudicante, quello che dovrà occuparsi delle 44 persone fisiche e delle tre società rinviate a giudizio. Così come non ha ravvisato margini per non accogliere le richieste di condanna che erano state proposte dai p.m. nei confronti di due degli inquisiti che avevano optato per il giudizio abbreviato: il funzionario di ARPA Puglia Roberto Primerano (3 anni e 4 mesi la pena inflitta) ed il sacerdote don Marco Gerardo (10 mesi di reclusione con pena sospesa). Sono stati invece assolti da ogni tipo di contestazione l'ex assessore regionale Lorenzo Nicastro (il fatto non sussiste), il sottufficiale dei carabinieri Giovanni Bardaro (non aver commesso il fatto) e l'avv. Donato Perrini (il fatto non sussiste), anch'essi giudicati con rito alternativo.

Nel segnalare che per Emilio Riva è stato decretato il non luogo a procedere per morte dell'imputato, riportiamo di seguito i nomi dei rinviati a giudizio ed in parentesi le accuse da cui dovranno difendersi dinanzi alla Corte d'Assise.

RIVA Nicola (associazione a delinquere, disastro ambientale, omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, danneggiamento, deturpamento di cose altrui, getto pericoloso di cose); RIVA Fabio Arturo (associazione a delinquere, disastro ambientale, omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, danneggiamento, deturpamento di cose altrui, getto pericoloso di cose, corruzione, falso); CAPOGROSSO Luigi (associazione a delinquere, disastro ambientale, omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, danneggiamento, deturpamento di cose altrui, getto pericoloso di cose, falso, concorso in concussione); ANDELMI Marco; CAVALLO Angelo; DIMAGGIO Ivan; DE FELICE Salvatore; D’ALO’ Salvatore; ARCHINA’ Girolamo (associazione a delinquere, corruzione, disastro ambientale, concorso in concussione, avvelenamento di sostanze alimentari, falso); PERLI Francesco (associazione a delinquere, concorso in concussione); FERRANTE Bruno; BUFFO Adolfo; COLUCCI Antonio; GIOVINAZZI Cosimo; DINOI Giuseppe; RAFFAELLI Giovanni; PALMISANO Sergio; DI MASTROMATTEO Vincenzo; LEGNANI Lanfranco; CERIANI Alfredo; REBAIOLI Giovanni; PASTORINO Agostino; BESSONE Enrico; CASARTELLI Giuseppe; CORTI Cesare; FLORIDO, Giovanni (concorso in concussione consumata e tentata); CONSERVA Michele (concorso in concussione consumata e tentata); SPECCHIA Vincenzo (concorso in tentata concussione); LIBERTI Lorenzo (corruzione, concorso in disastro ambientale e avvelenamento di sostanze alimentari, falso); VESTE Angelo (favoreggiamento personale); DE MICHELE Cataldo; VENDOLA Nicola (concorso in concussione); STEFANO Ippazio (abuso in atti d'ufficio); PENTASSUGLIA Donato (favoreggiamento personale); ANTONICELLI Antonello (favoreggiamento personale); MANNA Francesco; FRATOIANNI Nicola (favoreggiamento personale); PELLEGRINO Davide Filippo (favoreggiamento personale); BLONDA Massimo (favoreggiamento personale); ASSENNATO Giorgio (favoreggiamento personale); PELAGGI Luigi; TICALI Dario; ROMEO Caterina Vittoria; PALMISANO Pierfrancesco; ILVA S.p.A.; RIVA FIRE S.p.a. - corrente in Milano al Viale Certosa n. 249; RIVA FORNI ELETTRICI S.p.a.  

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