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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Gli abitanti del quartiere gli hanno dedicato uno striscione che campeggia in piazzale Bestat. 

“Onore a te Elvis, padre di tutti noi”.

Elvis, così era soprannominato Giuseppe Tosto per la sua straordinaria somiglianza con il celebre cantante Elvis Presley, di cui era grande fan. Giuseppe era un personaggio molto amato, perché rappresentava un pezzo  di quella Taranto che non c’è più, come certi luoghi, il suo era la colonnina in via Dante angolo via Polibio, certi incontri, che rimarranno impressi nella memoria collettiva. Immensa la sua passione per la squadra del Taranto che rappresentava uno dei suoi segni distintivi. 

Scrive di lui su facebook lo scrittore tarantino Cosimo Argentina “è morto Elvis! Elvis non era un benzinaio, era una luce per noi del quartiere, un oracolo. Fermarsi a parlare con Elvis alla sua colonnina di benzina… io lui e l'impiegato dell'Appia Viaggi, era un'esperienza mistica.”

 Il provvedimento del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, sul siderurgico ArcelorMittal, ex Ilva, sta per essere emesso. Lo si apprende da fonti sindacali. Il provvedimento, alla luce del Dpcm in materia di attività produttive e coronavirus, dovrà specificare se l’ex Ilva è autorizzata a proseguire l’attività oppure deve ridurla o sospenderla. In una comunicazione ad alcuni ministeri, il prefetto ha specificato che ArcelorMittal a Taranto ha attualmente occupate circa 4mila unità, il 50 per cento della forza lavoro in organico

 

Questo perchè diversi impianti sono già stati fermati come misura di prevenzione coronavirus al fine di ridurre la concentrazione lavorativa in stabilimento. Il prefetto tra l’altro ieri e ieri ha effettuato una serie di audizione sulla questione della fabbrica ascoltando sindacati confederali e metalmeccanici, la stessa ArcelorMittal, gestore in fitto degli impianti, Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli impianti, il custode giudiziario dell’area a caldo, lo Spesal Asl, Confindustria Taranto e i Vigili del Fuoco che ha incaricato di fare una valutazione tecnica sul siderurgico. Il provvedimento del prefetto per ex Ilva è atteso da azienda e sindacati che nelle prossime ore dovranno anche incontrarsi per concordare l’avvio della cassa integrazione Covid 19 per circa 5mila unità in sostituzione dell’attuale cassa integrazione ordinaria che da luglio è in corso per 1273 unità con la motivazione della crisi del mercato dell’acciaio. Ieri sera il prefetto, nell’ambito del Dpcm, ha autorizzato alla produzione lo stabilimento Leonardo di Grottaglie (Ta) che costruisce due sezioni cella fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787. 

Avviati ieri da AM bonifici per 3 milioni di euro nei confronti delle imprese di indotto e appalto 

 

ArcelorMittal ha avviato ieri bonifici per 3 milioni di euro nei confronti delle imprese dell’indotto-appalto siderurgico di Taranto che avanzano pagamenti per lavori e forniture eseguite. Lo apprende l'AGI. Ieri pomeriggio c'è stata una call conference tra il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, e il responsabile delle risorse umane del gruppo, Arturo Ferrucci. 

 

 “È stato affrontato il problema dei pagamenti", riferisce Confindustria Taranto, "e soprattutto degli avvisi non coperti dai relativi bonifici. Al riguardo, Ferrucci ha spiegato che si sono verificati problemi tecnici bancari per cui i bonifici sono stati bloccati. Al momento stanno verificando quali non sono andati a buon fine”.

    “Lo stesso Ferrucci", aggiunge Confindustria Taranto, "ha informato che nella giornata di mercoledì sono partiti bonifici per circa 3 milioni” e dalla committente ArcelorMittal saranno contattate “direttamente le 9 imprese interessate per informarle”.

    ArcelorMittal ha anche dichiarato che provvederà “ad ulteriori pagamenti nei prossimi giorni”. A verifica dell’incontro di ieri, con l’associazione degli imprenditori “già calendarizzata una nuova call per il 31 pomeriggio”.     “Come ArcelorMittal", dichiara all'AGI il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, "stanno avendo problemi nel far avanzare i pagamenti. Hanno difficoltà economiche, perché i loro clienti, causa l’impatto determinato dal fermo globale per il coronavirus, non stanno pagando e per loro, ci hanno detto oggi, è un momento di contrazione che si ripercuote sulla fluidità di cassa”. 

  Gli operatori sanitari pugliesi fanno registrare l’ennesima vittima sul fronte del Covid-19. Abbiamo infatti appreso con dolore che ieri è scomparso a causa dell'infezione Antonio Maghernino, medico di continuità assistenziale in servizio a Torremaggiore (Foggia). Il collega si è spento presso la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove era ricoverato.   La Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale) Puglia esprime la sua vicinanza alla moglie e ai due figli. Con quella di Antonio, l’Italia registra 34 morti tra gli operatori sanitari, di cui 18 medici di medicina generale. I medici di famiglia e di continuità assistenziale seguitano infatti a combattere l’epidemia a mani nude, senza alcuna tutela, senza i dispositivi di protezione indispensabili.  Nella nostra regione continuano ad essere drammaticamente insufficienti anche i dispositivi messi a disposizione delle guardie mediche. E pure i medici del 118 lamentano una dotazione di presidi di protezione individuale non sempre idonei e conformi alle prescrizioni dell'Istituto superiore di sanità.

 

 I medici di famiglia hanno ampliato le ore di reperibilità telefonica, hanno attivato la possibilità di essere raggiunti dai pazienti tramite videochiamate, messaggistica Whatsapp o altre piattaforme telematiche già presenti sui sistemi gestionali della medicina generale. Ma in alcuni casi il contatto con il paziente è indispensabile per offrire assistenza, soprattutto nel momento in cui l’attività ordinaria degli ambulatori è stata sospesa dalle ASL. Inoltre, dato che oltre il 50% dei pazienti Covid-19 vengono assistiti a domicilio, il ruolo dei medici di famiglia e di continuità assistenziale è fondamentale proprio per combattere l’epidemia. La battaglia contro il coronavirus si vince sul territorio, trattando a domicilio in modo adeguato i casi meno gravi, in modo da evitare che peggiorino e vadano ad intasare le strutture ospedaliere. Ma per vincere questa battaglia non basta la dedizione e il sacrificio dei medici - pagati a prezzo carissimo da colleghi come Antonio Maghernino. Servono anche per l’assistenza domiciliare  i saturimetri, strumento di facile impiego per misurare la saturazione dell'ossigeno nel sangue e aiutare il medico a prendere le opportune decisioni terapeutiche. Altrimenti, il sacrificio di Antonio e dei tanti altri colleghi che hanno perso la vita facendo il loro lavoro sarà inutile. “Apprezzo particolarmente atti di solidarietà come quello del Sindaco di Napoli De Magistris che ha donato mascherine ffp2 ai medici di famiglia napoletani - commenta Filippo Anelli, Presidente Fnomceo e Presidente Fimmg Bari - Credo che siano gesti importanti anche sul piano simbolico, perché fanno comprendere come la medicina del territorio giochi un ruolo fondamentale nell’arginare e combattere l’epidemia e necessiti quindi di un’adeguata tutela.” “Diventa strategico un modello operativo del territorio non solo nella fase pandemica, ma anche in quella successiva, onde evitare reinfezioni e quindi nuovi focolai. - dichiara Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia - tutti i medici di medicina generale si stanno impegnando nel contenimento del contagio, monitorando a distanza i soggetti in quarantena e garantendo il miglior sostegno assistenziale possibile ai pazienti. Ma se vogliamo vincere il Covid-19 serve un’attenzione al territorio che finora è mancata”.

 “Una grave inosservanza delle direttive emanate per affrontare l’emergenza sanitaria, con il risultato di pregiudicare la salute del personale e di alimentare una colpevole diffusione del contagio per l’intera comunità” viene segnalata al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dai sindacati Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica di Taranto per quanto riguarda il carcere di Taranto “Carmelo Magli”. I sindacati dichiarano che la direzione della casa circondariale “con atto unilaterale, e contrariamente a quanto previsto dalle disposizioni normative, ha disposto la preliminare pianificazione delle ferie pregresse (per alcuni quelle dell’anno in corso), i permessi 104 e solo successivamente l’assegnazione in lavoro agile per alcune figure”.

I sindacati diffidano la direzione della casa circondariale di Taranto “affinché siano immediatamente ritirate le disposizioni unilaterali emanate”, e che si provveda “ad assegnare, in via preliminare, tutto il personale in smart working, rimuovendo le criticità”. “Nel richiamare i profili di responsabilità personale rinvenienti dall’inosservanza delle direttive emanate per contenere la diffusione del contagio, che assumono particolare gravità in questo momento drammatico della storia del nostro Paese, si resta in attesa di urgente riscontro” si legge nella lettera dei sindacati. Questi affermano inoltre che risulta disattesa la direttiva della Funzione pubblica relativa alle “attività che, per la loro natura, non possono essere oggetto di lavoro agile” e per le quali le amministrazioni “adottano strumenti alternativi quali, a titolo di esempio, la rotazione del personale, la fruizione degli istituti di congedo, della banca ore o istituti analoghi, nonché delle ferie pregresse nel rispetto della disciplina definita dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro”. Si fa infine presente che “risulta inosservata la circolare  esplicativa del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del 20/03/2020 la quale dispone, in via preliminare, di individuare le attività indifferibili e di costituire i presidi”. 

ArcelorMittal sta “applicando in maniera subdola e pericolosa un’aggregazione massiva e ingiustificata dall’impianto di acciaieria 1 verso l’impianto gemellare della 2”. In sostanza, sta portando parte del personale dall’acciaieria 1, fermata, alla 2, che resta in attività. Lo dichiara la Fim Cisl in un esposto al direttore delle relazioni industriali del gruppo, Arturo Ferrucci, e paventando pericoli di contagio da coronavirus. 

 

 Per la Fim Cisl, “la condizione di mettere in fermata alcuni impianti, compresa acciaieria 1” è stata determinata “per porre il personale in sicurezza nelle proprie abitazioni non certo per farlo migrare in altri impianti”.

    Il sindacato dei metalmeccanici della Cisl parla di “sconsiderata è irresponsabile decisione” dell’azienda che “pone a rischio non solo l’incolumità di tutta una platea di lavoratori dell’impianto gemello, ma crea ulteriori e potenziali vettori di contagio rispetto alle già critiche condizioni di tenuta sanitaria dell’intero stabilimento”.

    La Fim Cisl chiede “immediati interventi operativi al fine di bloccare questa direttiva aziendale” riservandosi “in maniera contraria” di presentare denuncia agli enti preposti e al prefetto di Taranto. 

La riduzione delle tasse locali che gravano sulle attività commerciali e turistiche è stata chiesta, causa fermata generale per il coronavirus, da Confommercio Taranto. Il presidente Leonardo Giangrande ha inviato una lettera al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, e ai sindaci della provincia.

    Giangrande parla “di grave emergenza economica del territorio determinata dalla crisi Covid 19”. Confcommercio Taranto chiede quindi “la sospensione immediata e il differimento di tutti i tributi locali per le attività commerciali”. 

 

“Al di là dei provvedimenti del governo in materia di aiuti alle imprese, occorre", sostiene Giangrande nella lettera, "un aiuto concreto anche a livello locale. La nostra richiesta non è soltanto un semplice congelamento o rinvio, ma anche una vera e propria istanza per il ricalcolo dei tributi commisurato al periodo di emergenza e di mancata attività”.

     “Chiediamo - evidenzia Confcommercio Taranto - l’adozione di provvedimenti straordinari a favore delle imprese che sono l’insostituibile motore economico del territorio”. In particolare, l'organizzazione di categorai propone ai sindaci la riduzione aliquota Imu 2020 che preveda il mantenimento della sola aliquota base nazionale (pari all’ 8,6 per mille) e l’azzeramento della quota parte di pertinenza comunale. Si chiede poi la riduzione almeno del 30% della tassa sui rifiuti delle attività produttive del terziario e del turismo, nonché la riduzione della tariffa dell’imposta sulla pubblicità relativa alle insegne delle imprese ed esenzione dall’imposta di pubblicità relativa alle affissioni che pubblicizzano attività economiche del terziario. Altra richiesta di Confcommercio Taranto riguarda lo “stop all’imposta di soggiorno, oppure l’impegno di utilizzare gli incassi in azioni mirate alla promozione turistica straordinaria da affidare a Consorzi di promozione turistica”.

    Completano le richieste la riduzione dei canoni di concessioni e quella di almeno il 50% dell’ammontare annuale del canone relativo all’occupazione del suolo pubblico. 

Rispetto ai 56 casi positivi al coronavirus registrati in provincia di Taranto dall’insorgenza dell’epidemia ad oggi, quelli positivi, riferiti alla città di Taranto, “sono 15, inclusi i ricoverati, e circa 70 persone sottoposte a sorveglianza”. Lo ha dichiarato stasera l’assessore del Comune di Taranto, Francesca Viggiano, che proprio oggi il sindaco Rinaldo Melucci ha investito anche della delega alle emergenze epidemiologiche. “Rimanete a casa perché solo rimanendo a casa si può sconfiggere il coronavirus e il contagio”. 

Secondo caso a Grottaglie 

 

Secondo caso di positività al coronavirus a Grottaglie, in provincia di Taranto. Lo ha annunciato questa sera il sindaco Ciro D’Alò. “Si tratta di una persona attualmente ricoverata presso l’ospedale Moscati per eseguire tutti i protocolli di routine. È in una situazione stazionaria e l’Asl è già risalita a tutti i contatti di questa persona. Sono già stati tutti presi per in carico, nessuno presenta sintomi - ha aggiunto il sindaco - e sono tutti in quarantena fiduciaria”.

   “La Prefettura - ha proseguito D’Alò - mi ha comunicato i dati delle persone in quarantena fiduciaria, ossia persone che non presentano sintomi, ma che hanno avuto contatti con altre persone o sono rientrate da altre regioni”. Anch’esse, ha dichiarato il sindaco di Grottaglie, “sono in quarantena fiduciaria, sono monitorate da Asl e forze dell’ordine. Il paziente 1 è sottoposto a tutti i protocolli Asl, sono in contatto con la famiglia che mi assicura che è in buone condizioni”.

Contagio all’ospedale di Castellaneta : il punto

 

Si ridimensiona numericamente, al momento, il temuto impatto di coronavirus per l’ospedale San Pio di Castellaneta a seguito di alcuni contagi che hanno riguardato personale medico ed infermieristico, col paziente 1 della struttura sanitaria (un dirigente medico) attualmente ricoverato al Moscati di Taranto. Il sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, che é anche presidente della Provincia di Taranto, ha comunicato oggi “i risultati del lotto di referti arrivati nella notte, effettuati sui dipendenti del San Pio di Castellaneta”. I numeri, dice il sindaco, parlano di 126 negativi, 3 positivi, 3 dubbi. I 3 casi positivi - specifica il sindaco - non presentano sintomi, stanno bene e trascorreranno il periodo di isolamento a casa.

 

"Ricapitolando i dati parziali in mio possesso, il numero di persone positive al Covid 19 ad oggi è pari a 23 - aggiunge il sindaco di Castellaneta -. Si tratta 21 dipendenti della struttura e di 2 due pazienti, trasferiti nei giorni scorsi al Moscati”.  “Sono stati processati - afferma ancora - 362 tamponi su circa 500 effettuati”. “Per la situazione generale di Castellaneta, 2 concittadini - dichiara il sindaco -, ricoverati nei giorni scorsi al Santissima Annunziata  per problemi respiratori, sono risultati positivi. Non sono in gravi condizioni e saranno trasferiti nella struttura Covid 19 del Moscati di Taranto”. “Il numero dei risultati positivi di Castellaneta - conclude il sindaco Gugliotti - è pertanto pari a 6, di cui 4 riconducibili al San Pio (1 medico, 1 infermiere, 1 operatore socio sanitario, 1 paziente)”

Quattro positivi a Massafra, cinque a Palagianello

 

 E il sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto, comunica che “i cittadini positivi di Massafra passano da 3 a 4, tre infermieri e un medico, già in quarantena obbligatoria da diversi giorni, che si aggiungono ai 2 risultati positivi nel giorni scorsi e che stanno completando il loro iter di quarantena”.  “La vicenda del San Pio - ha detto il sindaco di Massafra in riferimento al nasocomio di Castellaneta -  per ora si rivela abbastanza contenuta”. Quarto ha poi annunciato che a Massafra “si sta montando una tensostruttura davanti all’ospedale Pagliari, frutto della donazione di un imprenditore”. L’allestimento della tensostruttura, ha precisato il sindaco di Massafra, consentirà di effettuare “in modo più rapido i controlli, perché si entra con l’auto nella tensostruttura e poi si esce. Così - ha spiegato Quarto - si possono fare 30 tamponi all’ora con un campionamento più veloce”. Infine il sindaco di Palagianello, Maria Rosaria Borracci, annuncia che “oggi è arrivata la ufficialità del quinto caso di positività al Covid-19 nel Comune di Palagianello”. “Questa volta - afferma il sindaco - il virus ha toccato la mia famiglia: la quinta paziente risultata positiva, infatti, è mia sorella, caposala del reparto Chirugia dell’ospedale San Pio”. 

Tre casi a Mottola 

 

Sono tre i casi positivi di Coronavirus accertati nel Comune di Mottola in provincia di Taranto. Lo ha dichiarato il sindaco Giampiero Barulli. Al primo, comunicato il 17 marzo, se ne sono infatti aggiunti altri due. Il sindaco di Mottola precisa che si tratta “di concittadini asintomatici, in quarantena da giorni e che l’ufficio di prevenzione dell’Asl sta monitorando costantemente.

“I padri spirituali, il priore e il commissario arcivescovile delle confraternite del Carmine e dell’Addolorata consegneranno oggi alla Asl di Taranto 20 caschi Cpap, ausilio respiratorio estremamente utile per quanti - affetti da Covid -19 - presentano difficoltà respiratorie”. Lo annuncia stasera l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro. Le due storiche confraternite di Taranto sono quelle che promuovono i riti della Settimana Santa con le processioni dell’Addolorata del Giovedì Santo e dei Misteri del Venerdì Santo. “Le due confraternite - afferma l’arcivescovo di Taranto -, oltre ad offrire la propria opera formativa alla responsabilità sociale dei propri iscritti e l'assistenza spirituale attraverso i rispettivi canali social, offrono così un significativo contributo concreto alla società ed indispensabile a quanti dovranno affrontare la malattia in ospedale e necessitano di terapie particolari”.

    “Sono sicuro - dichiara monsignor Santoro - che  con l'evolversi della situazione, le confraternite della Settimana Santa tarantina  intraprenderanno, sempre rispettando le indicazioni per la salute pubblica, ulteriori iniziative per il bene di tutti in piena comunione con l’arcivescovo”. 

Sono state 4 le persone decedute oggi in Puglia a causa del coronavirus: 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Bari e 1 in provincia di Lecce. In totale sono 49 le persone morte in Puglia dall'inizio dell'emergenza e 8.223 i test effettuati. 

In Puglia sono 88 oggi i casi positivi al coronavirus su 878 test effettuati. I casi sono così suddivisi: 32 nella provincia di Bari; 3 nella Bat; 13 Brindisi; 22  Foggia; 3 Lecce; 5 Taranto; 15 attribuiti a residenti fuori regione; 10 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia

Il totale dei casi positivi al Covid-19 nella regione è di 1.093, così divisi: 336 nella provincia di Bari; 65 nella Bat; 116 a Brindisi; 277 a Foggia; 164 a Lecce; 56 a Taranto; 15 attribuiti a residenti fuori regione; per 64 è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

“Per potenziare la presenza dell’amministrazione comunale in tutti i frangenti dell'emergenza coronavirus”, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, oggi ha assegnato all’assessora Francesca Viggiano "l'ulteriore delega all'ambiente, emergenza epidemiologica e gestione dei flussi informativi”. Lo annuncia il comune di Taranto. “Restano del tutto operativi i settori della Polizia locale e della Protezione civile in capo all'assessore Gianni Cataldino, come i Servizi sociali seguiti dall'assessora Gabriella Ficocelli e le attività delle Società Partecipate di pertinenza dell'assessore Paolo Castronovi”, quest’ultimo anche vice sindaco di Taranto. “Un compleanno da ricordare 

  • scrive l’assessore su fa-Ho ricevuto, in aggiunta alle deleghe già affidatemi, la delega all’ambiente, emergenza epidemiologica e gestione dei flussi informativi.

Il Sindaco ha ritenuto che in questo momento la cittadinanza avesse diritto al maggiore numero di informazioni sull’andamento dell’emergenza Covid-19.

Lo ringrazio per questa ulteriore opportunità di essere al servizio della comunità in un momento storico così delicato.”

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