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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Giovedì, 10 Ottobre 2013 18:32

FORMAZIONE PER IL PERSONALE DEL SETTORE ALIMENTARE

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Confcommercio Taranto prosegue nell’attività di formazione prevista per il personale alimentarista ai sensi della LEGGE REGIONALE N.22 DEL 24 LUGLIO 2007 mediante il proprio Centro di assistenza tecnica C.A.T., struttura accreditata per lo svolgimento di attività formative. La formazione – obbligatoria- è finalizzata a rafforzare comportamenti igienicamente corretti e a sviluppare conoscenze in ordine al proprio stato di salute e ai collegati pericoli di trasmissione di malattie attraverso gli alimenti. Al fine dell’ottenimento della documentazione attestante l’avvenuta formazione, gli operatori sono tenuti alla frequenza di un corso di formazione della durata complessiva di 4 ore e con periodicità quadriennale ai fini dell’aggiornamento. Le tematiche svolte nel corso sono: - igiene della persona, degli ambienti e delle attrezzature; - igiene della lavorazione: modalità di contaminazione e conservazione degli alimenti; rischi per la salute legati al consumo di alimenti; - valutazione del rischio alimentare e sistemi di controllo (HACCP). Il mancato possesso dell’attestato di formazione per il personale alimentarista soggetto a tale obbligo dalla presente legge è punito con sanzioni amministrative. Per informazioni inerenti l’iscrizione ai corsi gli interessati potranno rivolgersi all’Area Igiene e Sicurezza Alimentare della Confcommercio ( 099/6416958) .
“O. P. E. R. A.” è un accordo di cooperazione fra associazioni - al quale aderiscono 20 organizzazioni, espressioni del mondo dell’economia, dell’ambiente e della cultura- che attraverso una logica di cooperazione tra partner, si propone di analizzare le opportunità di sviluppo economico e di crescita dell’imprenditoria diffusa, valorizzando la cultura, le risorse naturali, attraverso metodi e tecnologie ecosostenibili. “O. P. E. R. A”. tra le sue finalità intende fornire strumenti e modelli di programmazione del business per la attivazione di iniziative che portino ad una nuova visione dello sviluppo economico-sociale del territorio provinciale, favorendo il coinvolgimento diretto degli operatori economici. A tal scopo i soggetti sottoscrittori dell’accordo, impegnati in un tavolo permanete di confronto, richiamano i decisori politici e le istituzioni a dare piena e reale attuazione alle disposizioni contenute nella legge 171 dell’ottobre 2012. La Legge recante ‘Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto’, veniva emanata per fronteggiare una situazione di grave criticità ambientale e sanitaria, esplosa in tutta la sua incontenibile drammaticità dopo l’azione giudiziaria della magistratura, intervenuta ad imporre regole chiare ai responsabili dell’inquinamento. Il decreto- legge 129 (poi convertito in legge) veniva pubblicato nell’agosto del 2012, dopo giorni caldi, di tensioni e di denuncia, giorni in cui era necessario dare segnali forti della presenza dello Stato, e risposte immediate ai cittadini resisi consapevoli di una drammatica situazione, a lungo andata avanti grazie anche alla complicità di alcuni rappresentanti delle istituzioni. Sono trascorsi quattordici mesi dall’emanazione del primo provvedimento governativo – il decreto-legge- nel quale si definivano ‘disposizioni urgenti’ in linea con il carattere di particolare gravità che caratterizzava il sito di interesse nazionale di Taranto per le sue condizioni di accertata criticità ambientale e sanitaria, sito – si legge nel decreto- “di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale , al fine di accelerarne il risanamento ambientale e, nel contempo, di sviluppare interventi di riqualificazione produttiva e infrastrutturali, anche complementari alla bonifica…” Quattordici mesi durante i quali il Governo, decisionista quando si è trattato di garantire la continuità operativa della industria siderurgica, non ha mostrato altrettanta solerzia nel dare soluzione alle problematiche del territorio, a partire dalla stipula dell’accordo di programma, previsto nel Protocollo d’intesa del luglio 2012, che avrebbe potuto dare attuazione agli interventi fissati nel decreto-legge e confermati nella successiva Legge. L’accordo di programma (da sottoscrivere entro 30giorni dal Protocollo) doveva dettare tempi e modalità di esecuzione delle disposizioni e dunque di utilizzo delle risorse. Invece si continua a procedere a vista senza una condivisione delle parti sociali dei progetti e senza un coordinamento della Cabina di regia che, gestita dalla Regione Puglia, doveva: realizzare l’accordo di programma; promuovere la consultazione delle parti sociali; coordinare gli interventi; verificare l’avanzamento delle opere. Allo stato attuale, gli unici interventi programmati (peraltro con risorse esigue) attengono le opere di bonifica, ma non hanno preso sin’ora in considerazione gli altri importanti obiettivi del Protocollo d’intesa:gli interventi infrastrutturali; la riqualificazione industriale; gli incentivi per la ambientalizzazione delle imprese già esistenti. Infine, in merito al mancato coinvolgimento delle parti sociali (associazioni di categoria, rappresentanti sindacali e associazioni ambientaliste), O. P. E. R. A. ribadisce: la necessità che tali soggetti non debbano rimanere al di fuori delle iniziative in attesa che altri attori decidano sugli orientamenti delle risorse finanziarie pubbliche e non; che questa sia una occasione per puntare a realizzare un nuovo modello di sviluppo del territorio tarantino che chiuda con quei processi che hanno ingenerato tanti danni. Aderiscono ad O.P. E. R. A. : ACLI Taranto AGCI Pesca Taranto Pr. Im. A Alta Marea Assoc.Puglia Internazionale Taranto Turismo CLaai Puglia e Basilicata Codacons Taranto Confcommercio Imprese per l’Italia -Taranto Contro le Barriere Confcooperative Taranto CSU Taranto CO. RI. TA. Org. Produttori Pesca Stella Maris Peacelink Taranto Progents Taranto Respira Taranto Voglia di Volare UCID Taranto UNCI- Unione Nazionale Cooperative Italiane Ass. VerdeSmeraldo
E' stato assegnato ad Ansaldo Energia il “Premio Innovazione Finmeccanica”, per il progetto, “Risonatore di Helmholtz per bruciatore di turbina a gas”. A tal riguardo, si è dimostrata strategica la collaborazione di Ansaldo Energia con il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari. Un gruppo di ricerca, coordinato dal prof. Sergio Camporeale, con il determinante contributo del giovane dottore di ricerca, Giovanni Campa, attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento del Politecnico ed esperienza di ricerca presso l'Engineering Department della University of Cambridge (GB). La proposta progettuale si riferisce all’installazione, a bordo delle turbine a gas, di cavità risonanti passive (denominate Risonatori di Helmholtz) finalizzate allo smorzamento delle vibrazioni che possono instaurarsi in fase combustiva e danneggiare la camera di combustione. L’impiego di questo sistema consente un incremento delle prestazioni globali della turbina a gas in termini di potenza erogata e di rendimento, nonché una maggiore flessibilità d'uso e una riduzione delle emissioni inquinanti. Il premio, istituito nel 2004 mira a valorizzare idee e progetti tecnologici nuovi sviluppati dai dipendenti del Gruppo Finmeccanica. Esso è di rilevanza internazionale perché rappresenta la fonte principale di brevetti per Finmeccanica. Nel corso di questi anni ha raccolto ben 22.000 proposte innovative che hanno dato vita a oltre 7.500 progetti, trasformati successivamente in domande di brevetto. L'ultima edizione del premio ha visto la partecipazione di 1.000 progetti, dei quali 601 presentati dai dipendenti italiani e 399 dai colleghi delle sedi estere del Gruppo. Ansaldo Energia è una società Finmeccanica, leader in Italia nella realizzazione, nell'installazione e nella gestione di impianti di produzione di energia ed è una delle migliori espressioni in Italia dal punto di vista tecnologico ed innovativo nel settore energetico. Comunicato stampa. Chi è l’autore principale della ricerca del Politecnico per Ansaldo Energia L’Ing. Giovanni Campa, 28 anni, è nato a Grottaglie (TA). Ha frequentato il Liceo Scientifico presso l'Istituto Salesiano “Don Bosco” di Taranto, dove si è diplomato con 100/100 nel Luglio 2003. Si è iscritto al corso di laurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Bari, sede Bari, dove ha conseguito la laurea con lode il 26 Luglio 2006. Si è iscritto al corso di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica, curriculum Energetico, presso il Politecnico di Bari, sede Bari, dove ha conseguito la laurea con lode il 10 Dicembre 2008. Il 20 Gennaio 2009 è risultato vincitore con borsa al concorso per Dottorato di Ricerca in Ingegneria delle Macchine presso il Politecnico di Bari, sede Bari. Il tema di ricerca è stato incentrato sulla definizione di un modello numerico di predizione delle instabilità termoacustiche di combustione. Ha condotto parte del progetto di ricerca del dottorato presso l'Engineering Department della University of Cambridge (UK) dal Febbraio 2011 all'Agosto 2011. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria delle Macchine il 22 Marzo 2012. Nei mesi successivi ha vinto un concorso di collaborazione a progetto e un concorso di borsa di studio atipica per dottori di ricerca presso il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari incentrati sull'attività di ricerca sull'analisi delle instabilità termoacustiche nelle camere di combustione delle turbine a gas. Da Maggio 2013 è assegnista di ricerca presso il Politecnico di Bari, sede Bari, per lo studio dell'interazione fluido-struttura di protesi cardio-vascolari.
E' stato ritrovato l'ultimo e quarto disperso dopo l'alluvione che ha colpito Ginosa e le aree limitrofe nella notte tra il 7 e l'8 ottobre scorsi . Le vittime del violento nubifragio sono quindi salite a 4 con il ritrovamento del giovane infermiere di Montescaglioso e i due giovani sposi di Altamura ritrovati ieri a circa 5 chilometri dalla loro auto. La Procura della Repubblica di Taranto avrebbe aperto un fascicolo d'inchiesta sul nubifragio, ma non si hanno notizie certe. Questa mattina sopralluogo dell'Assessore Fabrizio Nardoni sul luogo del disastro per una prima e sommaria verifica dei danni subiti dal territorio ginosino già duramente provato dall'alluvione del 2011 per la quale attende ancora i contributi regionali. L'Assessore avrebbe garantito l'impegno ad una accelerazione di tutto l'iter. "La situazione a Ginosa è drammatica - ha detto Nardoni - e occorre agire con celerità al fine di alleviare prima possibile il dramma che questa comunità, e quella degli agricoltori e degli allevatori della zona, ha già vissuto pagando un tributo troppo alto in termini di vite umane e sogni spezzati. L’Assessore Nardoni ha incontrato al Comando della Polizia Municipale del Comune di Ginosa, oltre al Sindaco De Palma e alla sua Giunta, anche i rappresentanti delle associazioni di categoria e gli agricoltori della zona. Abbiamo già predisposto tutti gli adempimenti del caso per porre domani mattina in Giunta regionale sia lo stato di emergenza di protezione civile per il territorio di Ginosa, sia quello di stato di crisi agricola per il territorio più esteso che comprende anche altri comuni del versante occidentale della provincia di Taranto – dice l’Assessore Nardoni – ma ora di fronte a questa tragedia occorrerà correre ai ripari non solo in termini di indennizzo e aiuto, ma anche in termini di programmazione futura per evitare che Ginosa o altri comuni debbano tornare a fare i conti con la devastazione e il lutto alla prossima pioggia torrenziale che si potrebbe abbattere su di noi. Il sopralluogo dell’Assessore Nardoni, che subito dopo ha partecipato alla riunione convocata in Prefettura, ha riguardato tutte le vie di accesso all’abitato di Ginosa praticamente travolte dalla piena dei corsi d’acqua e degli invasi che circondano la zona. Dove c’erano vigneti, agrumeti e colture orticole di pregio oggi c’è solo fango e distruzione difficile da sanare se non saremo in grado sottrarre gli agricoltori dalla posizione di debolezza e frustrazione che oggi vivono e di creare i presupposti per prevenire il dramma – ha detto infine Nardoni, che domani, proprio sul tema, dopo la Giunta regionale incontrerà in Assessorato tutti i rappresentanti regionali delle Associazioni di categoria. Intanto i senatori del Pd eletti in Puglia Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali e Salvatore Tomaselli, capogruppo in commissione Industria hanno chiesto e concordato un'audizione urgente, che si terrà la prossima settimana, del Capo della Protezione civile Franco Gabrielli e del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presso la Commissione Ambiente e Territorio di Palazzo Madama sulla tragica alluvione che ha colpito lunedì la zona di Ginosa e il tarantino e che ha provocato finora quattro vittime. Analoga richiesta è stata rivolta al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando. "Oggi - sottolineano Finocchiaro e Tomaselli - è stato ritrovato il corpo della quarta vittima dell'ultima ondata di maltempo che ha investito la Puglia. E' una tragedia immane, che investe una zona già colpita pesantemente in passato da simili eventi. Esprimiamo grande solidarietà e profondo cordoglio alle famiglie delle vittime. Ora si tratta di capire cosa si può fare concretamente per mettere in sicurezza un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, al di là dei rimpalli di responsabilità sugli interventi in materia di difesa del suolo. I sindaci chiedono risorse, l'agricoltura è colpita. Bisogna intervenire subito".
Militari del Gruppo di Taranto hanno eseguito una verifica fiscale nei confronti di un’azienda operante nel settore dei lavori di meccanica generale con sede a Leporano, riscontrando gravi violazioni alla normativa tributaria. L’attività investigativa dei finanzieri ha consentito di constatare che l’impresa, pur presentando regolarmente le prescritte dichiarazioni annuali, ometteva poi di versare le relative imposte, quantificate in oltre 1 milione e 300 mila euro. In particolare, sono stati accertati mancati versamenti di I.V.A. per circa 875 mila euro, di I.R.A.P. per 160 mila euro e di ritenute alla fonte operate nei confronti dei lavoratori dipendenti per 263 mila euro. Il titolare dell’azienda è stato denunciato all’Autorita’ Giudiziaria per i reati di “omesso versamento di ritenute certificate” e “omesso versamento di IVA” (artt. 10-bis e 10-ter del D.Lgs. 74/2000).
Il Sindaco di Taranto, dott. Ippazio Stefàno (il primo da sinistra nella foto) ha recentemente sollecitato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la riconvocazione del Tavolo interistituzionale per la risoluzione delle criticità nell'area jonica e ciò dopo che, proprio su richiesta dello stesso Tavolo, è stato inviato alla stessa Presidenza un dossier contenente le schede illustrative di alcuni obiettivi strategici che, se raggiunti, potrebbero determinare elementi di svolta per lo sviluppo della città. Essi sono: la candidatura del Polo scientifico tecnologico Magna Grecia per l' attuazione di uno specifico accordo di programma per l'utilizzo di 30 ml resi disponibili dal PON Ricerca e Competitività; il potenziamento del Laboratorio per lo Studio degli inquinanti prioritari ed emergenti; l'analisi del fabbisogno di posti di docenti di sostegno per alunni diversamente abili; l'ipotesi di sistemazione del Museo navale del Castello Aragonese di Taranto; la valorizzazione dei siti archeologici; la riduzione dei costi del carburante in favore della marineria tarantina. In merito il Sindaco rivolge un invito a tutte le forze economiche, sociali e al mondo dell'associazionismo della città: "Altre idee o ipotesi progettuali possono ulteriormente implementare la proposta di interventi strategici presentata al Tavolo interistituzionale per il rilancio dell'economia e la riqualificazione del territorio. Quindi, aspettiamo con vivo interesse, segnalazioni e contributi di proposte utili alla definizione di una visione condivisa e partecipativa, capace di disegnare una nuova geometria del contesto urbano e delle relazioni economiche e sociali. Dobbiamo fare squadra- conclude il Sindaco- per ritornare a Roma con obiettivi precisi e percorsi fattibili ma soprattutto dobbiamo puntare al Tavolo interistituzionale come opportunità per attivare interventi integrativi e di sostegno del tessuto economico e produttivo, e per dare riscontri concreti alle tante e legittime aspettative del territorio e della sua comunità"
Non discuto il dato che oggi il Censis ci consegna con la solita precisione, ma a noi spetta interpretarlo. E per l’esperienza del mio settore, dove abbiamo ormai una presenza di manodopera straniera che sfiora il 40% del totale degli addetti, più imprenditori stranieri è molto spesso sinonimo di una sola cosa, più lavoro nero!” E’ quanto afferma Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil (il primo da destra nella foto) che prosegue “sicuramente cresce l’impresa sana e vera, e questo fa piacere, ma molto spesso nel nostro settore dietro una nuova impresa c’è un lavoratore che di fronte alla minaccia di un licenziamento accetta la proposta (o il consiglio) del suo datore di lavoro di mettersi in proprio, continuando a svolgere la propria mansione, non più da dipendente ma da subappaltatore” spiega Schiavella, che stamattina ha aderito con tutta la Fillea Cgil Nazionale all’iniziativa Via la Bossi-Fini per cancellare il reato di clandestinità . In un settore che ha perso “700 mila posti di lavoro in 4 anni e mezzo, dimezzato il fatturato, ridotto di oltre il 40% gli appalti pubblici” per il segretario generale degli edili Cgil “c’è da temere che quel 21% dei nuovi imprenditori che il Censis ascrive al settore delle costruzioni nasconda purtroppo una realt più misera, quella di un mondo delle imprese che, in assenza di interventi concreti da parte del governo per far ripartire il settore e per rafforzare il sistema dei controlli, tenta di risolvere la crisi - conclude Schiavella - scaricandone il peso sui lavoratori” .
Siglata dal Commissario Straordinario una convenzione con il Centro Interdipartimentale Magna Grecia del Politecnico di Bari, rappresentato dal Presidente Ing. Prof. Gregorio Andria, e con il Dipartimento di Scienze dell' Economia dell'Università del Salento, rappresentato dal Prof. Francesco Giaccari, per l'inserimento di 15 giovani laureati in ambito ingegneristico nelle attività dell'ILVA di Taranto. La firma della convenzione è avvenuta nel complesso dell'ILVA a Taranto alla presenza, oltre che del Commissario Straordinario e dei rappresentanti dei due atenei pugliesi, dell'Ing. Antonio Lupoli, Direttore dello stabilimento ILVA di Taranto, dell'Ing. Enrico Martino, Direttore delle risorse umane di ILVA e dell'Ing. Giancarlo Quaranta in qualità di Direttore delle relazioni col mondo accademico. I giovani laureati, assunti con contratto di apprendistato, saranno operativi in diverse aree di attività dello stabilimento di Taranto e nel team del Dipartimento per i lavori A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale). Il Dipartimento che, all'interno dello stabilimento di Taranto, si occupa di gestire i lavori A.I.A. è diretto dall'Ingegnere Erder Mingoli e lavora in stretta collaborazione con il Sub Commissario Edo Ronchi. L'assunzione dei 15 laureati fa parte di un progetto più ampio, preannunciato dal Commissario Straordinario di Ilva durante un'audizione tenutasi lo scorso luglio presso il Senato della Repubblica, che prevede il coinvolgimento complessivo di circa 30 giovani ingegneri. I neo-assunti saranno formati attraverso un progetto di apprendistato di Alta Formazione e Ricerca che ILVA avvia in collaborazione con questi due importanti atenei pugliesi. Obiettivo del programma è quello di creare un team di professionisti che facciano dell'attenzione ai temi ambientali il pilastro della propria cultura professionale. ILVA, inoltre, credendo che questo progetto possa diventare un modello di sviluppo delle risorse umane, ha allo studio l=92estensione di questa iniziativa ad altri atenei italiani
Aggiornamento negativo a Ginosa dove i morti salgono a tre dopo l’alluvione che ha colpito il comune tarantino. Ancora un disperso, ma si fanno veramente sottili le speranze dopo tre giorni dal disastroso nubifragio. Mentre oggi è prevista la visita dell’Assessore Fabrizio Nardoni, che ha annullato numerosi impegni istituzionali programmati a Roma pe un sopralluogo sui territori colpiti dalla calamità, ieri è stato nella cittadina il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, accompagnato da una delegazione di consiglieri regionali (Cervellera, Lemma e Lospinuso) per partecipare ai funerali di Rossella Pignalosa. “Sono a Ginosa – ha detto Introna- per testimoniare la partecipazione della Regione al dolore delle famiglie e della comunità, ancora sgomenta per i lutti e per l’evento calamitoso delle scorse ore”, ha detto, esprimendo il cordoglio anche per altre vittime ritrovate, Chiara Moramarco e il marito Giuseppe Bari e la preoccupazione per la sorte dell’ultimo disperso. Al momento del dolore, - ha concluso - dovrà seguire quello della riflessione sui guasti ambientali inferti da anni di egoismo dissennato. Il dissesto idrogeologico provoca tragedie annunciate: per troppo tempo abbiamo usato il territorio come un kleenex usa e getta. E l’ambiente violentato si scatena contro di noi”. L’auspicio è che il governo regionale e soprattutto quello nazionale, con la dichiarazione di calamità naturale, diano corso rapidamente a misure e interventi, finanziari e di bonifica. Cominciano intanto a “piovere” le prime critiche. Pietro Lospinuso (PdL) sostiene che “a Ginosa è stata assente la Protezione civile nazionale. Non so cos’altro debba succedere a Ginosa (tre morti, un disperso, infrastrutture azzerate, un territorio sott’acqua ed in ginocchio) – dice ancora Lospinuso - perché si degni di scomodarsi la Protezione Civile nazionale, che fino ad ora ci ha gratificati soltanto di un supponente comunicato-stampa. Se dobbiamo giudicare quel che ci attende da questi primi giorni in cui pur massimo doveva essere l’impegno delle Istituzioni per un territorio devastato, non vedo proprio speranze da coltivare” Dichiarazioni anche dei consiglieri regionali Franco Pastore del gruppo Misto-Psi il quale ricorda che “è altrove che bisogna cercare, individuare e rimuovere le cause di questi disastri” e del capogruppo Mep in Consiglio regionale Nicola Canonico il quale ha detto che si tratta di “una tragedia annunciata, l'ennesima che nel giro di pochi mesi mette in ginocchio la stessa area della Puglia jonica: il nubifragio che ha colpito Ginosa, nel Tarantino, chiede una profonda riflessione e uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni locali e nazionali per la messa in sicurezza e la tutela del territorio”. Per i l consigliere regionale Giovanni Epifani (Pd) anche in qualità di presidente del Comitato regionale di Protezione civile, “contro i disagi e gli allagamenti che stanno mettendo in ginocchio il tarantino, la città di Brindisi e il Basso Salento anche il sistema di Protezione civile territoriale è in prima linea per aiutare le persone a fronteggiare tutte le criticità causate dalle piogge abbondanti».
L'incontro ha visto, dopo i saluti di da Franco Scoditti sindaco di Mesagne,alternarsi gli interventi di Fausto Faggioli, project e territorial marketing manager, uno dei massimi esperti europei nello Sviluppo delle Aree Rurali nonché Presidente di E.A.R.T.H. Academy (European Academy for Rural Territories Hospitality) e di Agostino Marco Basile, formatore esperto di MKT turistico ed enogastronomico. Il Faggioli ed il Basile hanno posto l'accento sull'importanza di creare una nuova figura imprenditoriale che sappia affrontare le tematiche dello sviluppo economico del nostro territorio,al fine di valutarne le possibili opportunità di crescita,mediante la collaborazione tra gli imprenditori locali, le istituzioni pubbliche e i Gal della Regione Puglia. Plauso alle proposte dei relatori nell=92intervento del presidente del Gal Terra Dei Messapi Damiano Franco che illustrato l=92impegno profuso dal gruppo di azione loca= le da lui gestito, che verrà confermato anche nell'ambito del PSR (Piano d= i Sviluppo Rurale) Puglia 2014-2020 atto a favorire lo sviluppo locale attraverso un ruolo attivo delle diverse componenti economiche del mondo rurale. Il ruolo della comunicazione e formazione. E 'stato invece messo in risalto dal Responsabile della animazione Cristiano Legittimo che ha rimarcato l'opportunità data ai giovani di approfondire le tematiche dello sviluppo rurale e di avere le conoscenze adeguate per interagire con gli operatori del territorio e i Tour Operator, ponendo le basi per la creazione di un'offerta locale appetibile ai mercati nazionali ed esteri. Tutti i protagonisti, Faggioli e Basile in primis, ritorneranno ad incontrarsi ed incontrare tutti coloro i quali hanno interesse il reale allo sviluppo del territorio attraverso il mondo rurale.
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