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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Avvio previsto per ottobre 2013 di nuovi corsi di formazione organizzati da due enti formativi Associazione Magna Grecia Formazione e Formare Puglia operanti sul territorio della provincia di Taranto. Sono aperte le iscrizioni. Le attività sono rivolte a disoccupati ed inoccupati giovani e meno giovani residenti del territorio provinciale. Magna Grecia Formazione che propone la seguente offerta formativa: Addetto alla Logistica Portuale 600; Guida Turistica 300 ore. Formare Puglia propone invece Manager Culturale 300 ore; Passpartout per il futuro: Ecdl Core e Inglese di Base 150 ore indirizzata ad adulti over 45. Per info: Associazione Magna Grecia Formazione – Via Mazzini 37/B Taranto Tel. 099 2210784 – 099 6410317 – Fax 099 9877633 – Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - web site www.magnagreciaformazione.it Formare Puglia – Via Temenide 117 Taranto Tel. 099 6614690 – 099 6614691 – Fax 099 9940488 – Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - web site www.formarepuglia.com
Un grande successo quello che ha registrato nella serata di domenica 8 settembre in Piazza Immacolata a Taranto “Hair Style”, sfilata/spettacolo di acconciature e moda quale progetto di valorizzazione e rilancio dell’artigianato della Provincia di Taranto, perché “Taranto è Arte, Taranto è Artigianato”, questo il messaggio lanciato da Casartigiani, associazione rappresentativa dell’importante e sempre attuale categoria, che ha organizzato l’evento. A darvi il proprio patrocinio anche il Comune di Taranto che ha voluto con forza inserire “Hair Style” nell’ambito della Rassegna Estiva 2013 “Aperti per ferie”. Il gruppo riunito sotto l’egida dell’associazione facente capo al Presidente Mimma Annicchiarico si è posto con questa iniziativa l'obiettivo di permettere a cittadini ed istituzioni di riscoprire gli antichi mestieri e la loro manualità, la tecnica e le diverse realtà occupazionali della provincia ionica che non deve essere solo sinonimo di siderurgia e presenza militare, bensì molto di più. Casartigiani ha voluto dunque, ancora una volta e cogliendo l’opportunità rappresentata da questa iniziativa promossa da Palazzo di Città, smuovere le acque, insomma, per restituire all’Artigiano dignità ed identità sul nostro territorio nonché una continuità generazionale, e per divulgare necessità, problematiche ma anche punti di forza del settore. Nel corso dell’appuntamento, fra colore e musica, non è mancato spazio per mettere in evidenza i mali che attanagliano la categoria, come ad esempio l’abusivismo e la concorrenza sleale, ma anche quei progetti che potrebbero rappresentare una nuova linfa vitale per la stessa quale la proposta, avanzata da Casartigiani Taranto all’Assessorato comunale alle Attività Produttive, di regolamentare la possibilità, in forma sperimentale, della “poltrona in affitto” nell’ambito, appunto, delle acconciature e dell’estetica; ebbene, l’Assessore al ramo Gisberto Zaccheo, attento a tali necessità, ha già dimostrato interessamento. Domenica scorsa, per la città quindi un tuffo nel passato, senza dimenticare infatti che “Hair Style” non è una novità per il territorio, ma ha ripreso una vera e propria vocazione storica del capoluogo, in quanto negli anni 60 e 70 gli acconciatori tenevano a Taranto grandi concorsi che raccoglievano le eccellenze del made in Italy, come dal palco ha ribadito il Presidente Annicchiarico. A condurre la serata, con estrema professionalità, perché anche questa categoria della comunicazione andrebbe tenuta maggiormente in considerazione, i giornalisti Angelo Caputo e Maristella Massari, i quali, alternando momenti di intrattenimento e momenti di riflessione, sono riusciti a dare un valore aggiunto ad un vero e proprio contenitore economico e sociale che ha visto la partecipazione attenta dei più importanti acconciatori di Taranto, atelier e sartorie, ma anche della cittadinanza che per qualche ora è tornata ad occupare un salotto del centro cittadino rivitalizzandolo. Da non dimenticare, fra gli ospiti, i cantanti Barbara Montanaro, Aldo Cosa e Giuseppe Panarelli, anche loro, con la propria musicalità, e le proprie origini, protagonisti di una nuova idea di spettacolo, tutta locale e dalla valenza anche fortemente sociale.
La Camera di Commercio di Taranto comunica che è stato prorogato al 30 settembre 2013 il termine previsto per l'aggiornamento della posizione dei Ruoli soppressi (Agenti di affari in mediazione, Agenti e rappresentanti di commercio, Mediatori marittimi e Spedizionieri) e per il transito nell'apposita sezione del REA.
Con Determinazione Dirigenziale n. 248 del: 09/09/2013 della Direzione Risorse Umane del Comune di Taranto si è provveduto a pubblicare i candidati ammessi ed esclusi dai Concorsi indetto dall'Ente municipale per l' Acquisizione a tempo pieno ed indeterminato mediante mobilità volontaria di n.1 unità nel profilo professionale di "Istruttore Direttivo Amministrativo" - Cat. di accesso D/1 e di n.1 unità nel profilo professionale di "Funzionario Amministrativo" - Cat. di accesso D/3. Le risultanze delle istruttorie hanno dato questo esito: nel primo concorso 6 le domande pervenute di cui tre ammessi e tre esclusi. Gli ammessi sono Elena Carbotti di Taranto proveniente dalla Provincia di Taranto, Loredana D'Elia di Taranto proveniente dal Comune di Ginosa (TA) ed infine Leonardo Scarpetta di Castellaneta proveniente dalla Azienda Sanitaria Locale di Milano. Nel secondo concorso 7 le domande pervenute ma solo 2 gli ammessi: Si tratta di Alberto Bicocchi di Brescia proveniente dal Comune di Noale (VE) e di Tommaso Filotico di Manduria (TA) proveniente dalla Croce Rossa Italiana. L'intera procedura si concluderà entro novembre di quest'anno giusta Deliberazione della Giunta Comunale dell'11 marzo scorso. 247 del: 09/09/2013 Direzione: II Direzione Risorse Umane Tipo: Determinazione Dirigenziale Oggetto: Acquisizione a tempo pieno ed indeterminato mediante mobilità volontaria . Risultanze Istruttoria - Ammissione ed esclusione dei candidati. Responsabile: Sig.ra Roberto Maria Richiedente: Comune di Taranto
Lunedì, 09 Settembre 2013 15:06

NOTTE PANNA, UN SUCCESSO!!

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“Notte Panna”, la festa del quartiere Italia Montegranaro , conferma ancora una volta la sua travolgente capacità di attrarre gente da ogni angolo della città. E’andata persino meglio rispetto agli anni precedenti, la quinta edizione di Notte Panna: non meno di 30 mila persone si sono riversate a partire dal pomeriggio sino a tarda ora in viale Liguria, piazza San Pio X ed in corso Italia. Spettacolo (sempre coinvolgente Pino Campagna con i Notte Tempo), bella musica con la band da strada Conturband ed i vari artisti esibitisi nelle diverse postazioni, performance di moda e sport sul palco dell’Endas, degustazioni, shopping, un evento a tutto tondo coordinato dal bravo Aldo Salimino. Famiglie, ragazzi, gruppi di gente proveniente dalla provincia: tutti decisi a trascorrere una serata lieta in un quartiere che –seppur decentrato rispetto al centro cittadino- ha conquistato negli anni una sua precisa identità sociale, che lo ha sdoganato dal solito cliché di quartiere periferico. L’interessante offerta commerciale dei negozi del quartiere, l’ambiente urbano sicuro ed accogliente sono tra le caratteristiche più apprezzate dalla gente non residente che trova nel quartiere un’area di riferimento ed una risposta ai propri bisogni in termini di servizi e di accoglienza. Un risultato raggiunto grazie anche al lavoro costante ed attento svolto negli anni della Delegazione Confcommercio guidata da Giuseppe Spadafino che supportato da un valido gruppo di commercianti che credono nel lavoro di squadra e nella forza del gruppo, ha trovato un ottimo alleato in Gianni Azzaro, storico ideatore della manifestazione ‘Notte Panna’, ieri nelle vesti di presidente della circoscrizione Italia Montegranaro, ed oggi nel ruolo di consigliere comunale. <>
Mercoledi 11 settembre alle ORE 11.30 a Palazzo Galeota - Sala di Rappresentanza in Via Duomo, 234, nel corso di una Conferenza stampa è stata presentata la 2a edizione press tour “Terre del Primitivo” che si svolge dal 15 al 19 settembre a Taranto. Il press tour è collegato all'omonimo Premio giornalistico, al quale potranno partecipare tutti i giornalisti, professionisti o pubblicisti, pugliesi e non, che presenteranno elaborati sul celebre vitigno della Magna Grecia, valorizzando non solo l’evoluzione enologica ma gli aspetti culturali e paesaggistici del territorio. Interverranno:Fabrizio Nardoni, Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia, Sebastiano de Corato, Presidente Movimento Turismo del Vino Puglia, Cisberto Zaccheo, Assessore al Marketing territoriale – Sviluppo Economico – Comune di Taranto, Ernesto Soloperto, Presidente Gal “Terre del Primitivo”.
Il Capo Gruppo PdL alla Regione Ignazio Zullo interviene vicenda degli operatori sanitari stabilizzati in base a principi vendoliani esaltanti la stabilità del lavoro e recepiti nelle leggi di Vendola (L.R. 40/2007) e successivamente destabilizzati a seguito dell’intervento della decisione della Corte Costituzionale n° 42/2011, decisione che statuizioni dell’A.G. adita dagli operatori interessati non può essere applicata retroattivamente al rapporto di lavoro di natura privatistica consolidatosi in epoca antecedente ed in pendenza di consolidamento definitivo del rapporto contrattualizzato tra le parti. Vale a dire che quegli operatori avrebbero dovuto continuare a stare al loro posto nel rapporto di lavoro a tempo indeterminato ormai consolidatosi con le ASL. E, mentre l’ASL Bat molto egregiamente e antesignanamente ritrovava una via virtuosa di conciliazione e di ripristino della stabilità del lavoro dei propri operatori destabilizzati senza oneri per il SSR e quindi per la collettività, l’ASL Bari si inventava una procedura, francamente innovativa, di stabilità condizionata tuttora in essere, l’ASL Taranto proseguiva nel contenzioso fino a giungere oggi alla soccombenza, ritrovandosi non solo a stabilizzare come per l’ASL Bat ma anche a dover risarcire il danno che, se per un ricorrente ammonta a circa 21 mila euro, per tutti i destabilizzati di quella ASL ammonterebbe a oltre 1 milione di euro. Nonostante l’ASL deve fronteggiare l’emergenza-ambientale e sanitaria di Taranto e del suo territorio e ci sia necessità di specialisti e figure professionali ricomprese nei 51 operatori sanitari destabilizzati,la Direzione Generale, per quanto mi risulta, starebbe per ricorrere in Cassazione per contrastare la nota Sentenza della Corte d’Appello di Taranto che ha reintegrato un dirigente medico destabilizzato con l’ovvio intento di ridestabilizzare quel ricorrente reintegrato in servizio senza, come ci si aspettava, operare quelle stesse procedure conciliative per tutti i 51 operatori destabilizzati che comunque servono all’ASL come hanno già fatto le ASL Bat e Bari. Al Presidente Vendola e all’Assessore Gentile formulo, quindi, alcune domande: sostenete davvero la stabilità del lavoro o quelle norme vi servivano solo per fini elettorali? Vi sembra giusto che nella stessa Regione, nell’ASL Bat ci siano operatori di serie A, nell’ASL di Bari operatori di serie B in odore di promozione mentre nell’ASL di Taranto ci debbano essere operatori penalizzati? Ed infine, vi sembra questa la Puglia migliore?”. Il Consigliere regionale del PdL, Pietro Lospinuso rivolge invece un’interrogazione al Presidente della Regione, Nichi Vendola e l’Assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile per conoscere “quali iniziative intenda assumere il Governo regionale per indurre anche la ASL di Taranto ad accedere alla stessa procedura per sanare il contenzioso in corso con i 51 dirigenti medici da essa ‘destabilizzati’”. Lospinuso nel fare presente che “dopo la ASL Bat anche il Policlinico di Bari ha provveduto a sanare, tramite ‘conciliazione’, il contenzioso con i dirigenti medici ospedalieri ‘destabilizzati’ e che la Corte d’Appello di Lecce-Sezione di Taranto ha condannato la Asl di Taranto a reintegrare un dirigente medico, con l’aggravio del pagamento dei danni” chiede al governo regionale “perché non si adotta la stessa procedura per gli altri destabilizzati?”
Una rete del giovane tarantino Francesco Fonzino ha chiuso sul 4 a 1 a favore del Taranto la partita che si è giocata allo Stadio Miramare con la formazione del Manfredonia. La neo promossa squadra foggiana nulla ha potuto contro la forte squadra rossoblù allenata dal tecnico Maiuri. Una compagine quella tarantina che si è imposta in una trasferta insidiosa e che porta a 4 i punti in classifica, ma soprattutto dimostra tutta la sua grande forza d'attacco, come ha più volte ribadito sin dall'inizio di campionato il Presidente Fabrizio Nardoni. Una vittoria che "fa sangue" nl senso che è una bella iniezione di fiducia per tutta la società ionica pronta già ad entrare in campo domenica prossima 15 settembre allo Stadio Iacovone con la compagine napoletana del Mariano Keller che ha vinto in casa per 1 a 0 la partita disputata contro il forte Monopoli.
“Il piano di investimenti avanzato a suo tempo dalla società friulana QBELL leader nella produzione di televisori e schermi TV, con cui si prefiggeva d rilevare l’ex Miroglio di Ginosa, è fallito miseramente. Le trattative concertate con l’Assessorato regionale al Lavoro sono state sospese per sopraggiunte difficoltà di liquidità finanziaria lamentate dalla QBELL, la quale molto probabilmente se ne tornerà nella sua Friuli. All’attualità, resta il dramma di almeno 195 lavoratori appartenenti agli ex stabilimenti tessili di Ginosa e Castellaneta per i quali si prospetta un futuro molto incerto causa la mancata ricollocazione lavorativa attesa ormai da quattro anni. A mio avviso, si può e si deve risolvere la vertenza lavorativa in questione; sarà necessaria tuttavia, una migliore e più razionale concertazione di idee e di proposte a tutti i livelli istituzionali se si vorrà dare spazio ad altre potenziali trattative. Penso che sarebbe opportuno svolgere al più presto un’approfondita indagine di mercato per meglio individuare le imprese interessate a rilevare gli ex stabilimenti della Miroglio che, non va dimenticato, si estendono per 14 ettari con una copertura di ben 54.000 mq. La ‘ratio’ per attrarre imprese potenzialmente interessate ad acquisire le strutture della ex-Miroglio di Ginosa e Castellaneta e a procedere quindi alle relative assunzioni è rappresentata dalla qualità del capitale umano per il quale vi sarebbero fondi pubblici per una sua riqualificazione professionale; da bonus che si identificano con la cessione volontaria di ciascun dipendente del proprio TFR a favore dell’impresa subentrante che andrebbe ad investirli nel ciclo della produzione; dalla concessione infine di consistenti sgravi fiscali e di finanziamenti pubblici che andrebbero a supportare gli investimenti operati dall’impresa interessata all’operazione. Insomma gli ingredienti per un processo di riconversione industriale dell’ex-Miroglio sono reali e possono costituire un polo d’attrazione per quelle imprese che intendano espandersi ed incrementare i loro fatturati attraverso la cultura del lavoro e dell’onestà imprenditoriale. Ritengo altresì, che qualora la vertenza in questione non dovesse trovare uno ‘sbocco’ accettabile, occorrerebbe allora, per i circa duecento ex lavoratori, una riqualificazione professionale al fine di reimpiegarli a piccoli gruppi, ovvero ‘spacchettati’ anche nelle diverse realtà cooperativistiche operanti sul territorio jonico come ad esempio nel campo dell’agricoltura o del turismo così come in quello di altri settori produttivi. A tal proposito invito i sindaci i cui territori sono drammaticamente interessati dalla crisi dell’ex gruppo Miroglio ad esperire un’indagine conoscitiva dell’attuale mercato imprenditoriale locale al fine di meglio individuare le aziende disposte ad assumere, ciascuna per il proprio, un ristretto numero di ex lavoratori della Miroglio; tanto, per una più razionale distribuzione dei medesimi che attualmente sono in CIG. Diffidiamo da grandi complessi industriali come la QBELL o altre che con il pretesto di voler risolvere il dramma occupazionale dei nostri lavoratori con pseudo piani d’investimenti, nella realtà vogliono invece speculare sui vari bonus fiscali e finanziari messi a disposizione dal competente Ministero del Lavoro, dalla Regione e anche dagli stessi lavoratori attraverso il loro TFR. Piuttosto, tali benefici molto più opportunamente andrebbero indirizzati verso le nostre piccole e medie aziende locali che non avendo dimensioni da grande industria, meglio potrebbero gestire una crisi economica e comunque non ci ritroveremmo a gestire vertenze occupazionali lunghe, complicate e di difficile se non impossibile risoluzione. Occorre allora un cambio di mentalità, oserei dire un cambio di cultura nella visione complessiva del ‘fare imprenditoria’. Finiamola con il consentire soprattutto alle aziende settentrionali di depredare le risorse del nostro territorio in termini di capitale umano, aziendali e finanziari con l’illusione che ci risolvano il problema attraverso il classico colpo di bacchetta magica, quando in realtà il loro inverecondo scopo invece è esclusivamente quello di attuare la politica del ‘mordi e fuggi’. Ridare dignità ai tanti ex lavoratori attualmente in CIG deve costituire una priorità politica, un’emergenza morale ed istituzionale. Per farlo però è necessario riqualificarli professionalmente per destinarli ad un lavoro differente da quello svolto precedentemente così da coinvolgerli in un nuovo processo produttivo. Penso ad esempio alla manutenzione dei numerosi servizi comunali: dalla raccolta differenziata, al ripristino del zone a verde come alla semplice pitturazione di aule scolastiche; attività che potrebbero essere affidate soprattutto ad imprese che dimostrino di aver assunto ex lavoratori in CIG. Chiedo infine ai sindaci coinvolti nella dolorosa questione della ex Miroglio, attualmente alle prese con il dramma di tanti ‘ex lavoratori’ e con quello della disoccupazione giovanile, di divenire essi stessi, i veri artefici di una nuova stagione politica locale che non li veda però spettatori passivi di decisioni politiche calate dall’alto; piuttosto managers istituzionali con idee e proposte tali da generare le cosiddette attrattive imprenditoriali in grado di offrire dunque soluzioni concrete e ‘su misura’ ai differenti problemi occupazionali dei loro concittadini. Da ultimo credo che nelle tante vertenze lavorative che hanno ‘toccato’ lavoratori pugliesi, Vendola abbia avuto un ruolo tanto nefasto quanto insignificante nella risoluzione delle stesse, al punto che si è originata una sfiducia popolare, intimamente legata alla politica sciatta e cialtrona espressa dalla massima carica politico-istituzionale regionale, sempre più distante dalla realtà socio-economica del suo territorio, e sempre più vicina al mondo edulcorato delle vetrine televisive. L’accanimento ad esempio con cui il nostro Presidente chiede la decadenza dalla carica da parlamentare di Berlusconi ‘docet’”
13 etichette pugliesi entrano nuovamente nel gotha di Tre Bicchieri: la guida del Gambero Rosso dedicata alla migliore produzione enologica italiana. Questo riconoscimento inorgoglisce e sprona assieme – dice Fabrizio Nardoni – congratulandosi con le cantine entrate nel palmares dell’importante struttura sinonimo di qualità in ambito eno-gastronomico mondiale – perché dietro il pubblico encomio vi è il lavoro di tanti produttori, tecnici ed esperti che testimoniano del grande valore vitivinicolo della Puglia. Valore che la pubblica amministrazione e il governo regionale ha il dovere di custodire e sostenere in tutte le sue forme. Un successo che premia la scelta e l’attenzione delle politiche regionali verso i vitigni autoctoni – afferma ancora l’Assessore alle Risorse Agroalimentari pugliese - e che conferma il ruolo della Puglia nell’ambito delle potenzialità di mercato espresse da un settore in costante crescita. Le etichette premiate quest’anno da Tre Bicchieri del Gambero Rosso sono: Primitivo di Manduria d.o.c. Es 2011 – Gianfranco Fino Primitivo di Manduria d.o.c. La Signora 2010 – Morella Primitivo di Manduria d.o.c. Dunico 2010 – Accademia dei Racemi Gioia del Colle Primitivo d.o.c. 17° – Cantina Polvanera Gioia del Colle Primitivo d.o.c. Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2010 – Chiaromonte Gioia del Colle Primitivo d.o.c. Parco Largo 2011 – Plantamura Salice Salentino d.o.c. Riserva 2010 – Leone de Castris Salice Salentino d.o.c. Riserva 2010 Selvarossa – Cantina Due Palme Castel del Monte d.o.c. Riserva Vigna Pedale 2010 – Torrevento Primitivo del Salento i.g.t. Torcicoda 2011 – Tormaresca Susumaniello Salento Rosso i.g.t. Torretesta 2011 – Tenute Rubino Salento Rosso i.g.t Merula 2011 – Carvinea Salento Rosso i.g.t MLV 2010 – Masseria Li Veli
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