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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
L'area intorno alla Palude Erbara è nuovamente sotto il tiro della Sircom. Come allora, Legambiente ribadisce il suo fermo NO a questa nuova rovinosa colata di cemento.Il progetto va ad interessare un'area, il comprensorio palude Erbara - Salina Grande, interna al bacino idrografico del Mar Piccolo e per questo dai fragili equilibri idrogeologici ed ambientali. Un'area caratterizzata da un complesso ecosistema ambientale e paesaggistico, importante anche sotto l'aspetto faunistico per il passaggio e la sosta di diverse specie protette di uccelli migratori e stanziali. Un'area che va salvaguardata a tutti i costi. Non a caso Salina Grande e secondo seno del Mar Piccolo sono stati riconosciuti siti di interesse comunitario (s.i.c.). Per garantirne la tutela, secondo Legambiente, occorre che siano accorpati in un'area destinata a riserva regionale. Per Lunetta Franco, presidente del circolo Legambiente di Taranto "il progetto costituirebbe un'espansione urbanistica della città del tutto deleteria anche sotto l'aspetto sociale ed urbanistico. Comporterebbe, infatti, un ulteriore consumo di suolo a fini meramente speculativi in una cintura urbana sin troppo dilatata ed ormai difficilmente governabile sul piano dei servizi e del controllo sociale." Per Legambiente, inoltre, la realizzazione del progetto accentuerebbe i processi di spopolamento dei quartieri storici della città e la sofferenza della piccola distribuzione, a sua volta perno della vivibilità di gran parte del contesto urbano consolidato. "Quel che lascia particolarmente perplessi", aggiunge Leo Corvace, del direttivo del circolo "è che in questi anni non si sia ancora messo mano ad un piano regolatore distorto nelle sue previsioni di espansione urbanistica e di incremento della popolazione. Questo ha comportato che si continuasse a costruire a dismisura in periferia ed a stravolgere sempre più l'assetto edilizio originario del centro cittadino". Il pericolo per quest'area non viene infatti solo dalla riproposizione del progetto Sircom, ma anche dalla nuova massiccia cementificazione prevista nel piano particolareggiato attualmente all'esame negli uffici comunali. Legambiente ribadisce la necessità di uno stop senza deroghe all'espansione urbanistica della città e l'urgenza di una politica basata sul recupero urbanistico ed edilizio. Il patrimonio ecologico e paesaggistico va tutelato e valorizzato, non cementificato: a tal fine va allargata la riserva regionale della palude La Vela sino a comprendere la Salina Grande, Cimino e l'area intorno alla Palude Erbara.
Con delibera n. 1435 del 2 agosto 2013, pubblicata sul BURP n. 108 del 06.08.2013, la Giunta Regionale ha adottato il Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia. Si conclude così il procedimento avviato nel 2007 dall’Amministrazione Regionale con cui aveva avviato la redazione di un nuovo Piano Paesaggistico - coerente con le recenti innovazioni legislative - con l’obiettivo di realizzare uno strumento capace di riconoscere i principali valori del territorio della Regione, di definirne le regole d’uso e di trasformazione e di stabilire le condizioni normative e progettuali per la costruzione del paesaggio. Il Piano fornisce indirizzi e direttive in campo ambientale, territoriale e paesaggistico ai piani di settore regionale, ai PTCP, ai PUG.
Nei giorni scorsi presso l’Amministrazione Comunale di Brindisi, si è svolto un incontro convocato da Commissario Straordinario di quell’Ente, al fine di illustrare le risultanze dell’attività svolta, relativamente alla società Santa Teresa e alle ricadute sui lavoratori della stessa, a seguito dei tagli previsti dal bilancio della Provincia. Il Commissario ha illustrato le importanti novità emerse in questi giorni, grazie all’incessante azione svolta dalle OO.SS. e dalla CISL in particolare, comunicando che per l’esercizio 2013 l’Ente ha deciso di soprassedere ai paventati tagli e di attingere al fondo di riserva per far fronte alle necessità relative al finanziamento delle attività svolte dalla Santa Teresa. Con l’occasione si è chiarito che lo stato di cose attuali non è dovuto alla gestione ordinaria della società di servizi, che da anni svolge con efficienza il proprio compito, grazie all’impegno dei lavoratori, bensì dai tagli al bilancio della Provincia decisi dagli ultimi Governi, i quali hanno messo l’Ente nella condizione di ridurre i servizi ai cittadini e di conseguenze le attività dei lavoratori. Per ciò che attiene l’anno 2014, il Commissario ha ribadito il massimo impegno a reperire i fondi necessari a garantire servizi e attività, tuttavia ha espresso preoccupazione per la confusione che regna rispetto al futuro dell’Ente ed alle sue competenze. In questo senso ha comunicato di aver avviato contatti con altri livelli Istituzionali, la Regione, onde poter reperire nuovi servizi e quindi garantire al meglio i livelli di sostenibilità economica. Come CISL e FISASCAT abbiamo sottolineato l’urgenza di attivare un tavolo di confronto che, superando la fase emergenziale, delinei strategie utili per il futuro della società, respingendo da subito qualsiasi ipotesi di taglio dei già miseri salari dei lavoratori. Infatti, è fuor di dubbio che la Santa Teresa, indipendentemente dal destino delle Province, dovrà continuare a svolgere il prezioso ruolo sin qui ricoperto, sia per la cittadinanza che per i suoi stessi lavoratori. Si è, quindi, concordato che nel prossimo mese di settembre sarà avviato un tavolo di confronto sulla riorganizzazione e rilancio della Santa Teresa, attraverso approfondite valutazione tecniche e politiche sul destino di una realtà che occupa circa 180 lavoratrici e lavoratori brindisini
In un torrido pomeriggio d’estate il PD ginosino e marinese ha inteso deliziare il popolo con l’ennesimo comunicato stampa pieno di banalità. A loro dire l’isola ecologica ora funziona grazie al loro intervento e tutta una serie di attività poste in essere dall’Amministrazione comunale per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti sarebbe merito dei loro suggerimenti. Con la solita arroganza da quattro soldi mista al vittimismo della minoranza che subisce le presunte angherie della maggioranza, il PD nel suo comunicato non ha potuto, per l’ennesima volta, fare altro che mettere in evidenza il buon lavoro che questa Amministrazione comunale sta facendo per ottimizzare il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, compresa la raccolta differenziata porta a porta spinta. Da mesi affermiamo che il sistema è necessario e che il tutto per funzionare al meglio deve necessariamente essere metabolizzato ed ottimizzato con il contributo di tutti, cosa che ovviamente sta avvenendo. La questione è che queste cose l’Amministrazione comunale le va dicendo da sempre, mentre solo ora il PD si accorge, dopo avere fatto la peggiore opposizione che mai Ginosa abbia visto e che certamente non vedrà più, considerato che difficilmente il PD potrà scendere ancora più in basso politicamente di come sta facendo in questi anni, che i miglioramenti necessitano di pazienza, perseveranza, impegno e sacrificio. E’ inutile dire che se il PD afferma che il Sindaco De Palma non ascolta i loro suggerimenti evidentemente è perchè questi suggerimenti sono tardivi ed inutili. Il PD inseguendo la questione rifiuti tenta ora di darsi una statura istituzionale/propositiva che purtroppo non potrà mai raggiungere, in considerazione del fatto che la politica deve essere fatta non contro chi la pensa diversamente dalla sinistra, che automaticamente per questa sola ragione diventa un nemico da abbattere in ogni modo, a livello politico, familiare e lavorativo, e con ogni mezzo, anche rincorrendo e cavalcando nella maniera più squallida la via breve dell’inchiesta giudiziaria utilizzata per gettare fango e benzina sul nemico nel disperato tentativo di raggiungere il tanto desiderato potere che il popolo sovrano, molto saggiamente e memore dell’uso fattone nel passato, negli ultimi anni ha deciso di non accordare alla sinistra e che stando a quanto si apprende ed ascoltando i giudizi del popolo sovrano, mai più accorderà a certa sinistra. In questo desolante quadro morale e politico che la sinistra e le opposizioni più becere offrono, il lavoro dell’Amministrazione comunale va comunque avanti consapevole delle difficoltà in primis dei propri cittadini che vivono sulla loro pelle la drammatica crisi economica che attraversa il mondo intero e che ha pesantissime ripercussioni sulla vita quotidiana. La maggioranza che amministra la città, in ogni sua componente politica, è compatta e determinata ad andare avanti per risolvere le problematiche che interessano ai cittadini come il lavoro, la sanità, la sicurezza, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia delle fasce più deboli, delle famiglie a rischio emarginazione a causa delle difficoltà economiche, degli anziani, dei diversabili e dei minori. I cittadini di Ginosa e Marina di Ginosa possono contare sull’impegno costante del Sindaco di Ginosa, il dott. Vito De Palma, e di tutta l’Amministrazione comunale, che mai verrà meno per la crescita della comunità. Piuttosto consigliamo al PD locale, alla ricerca costante della notizia scoop da fotografare o filmare, di cercare nei meandri di un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti che fine hanno fatto il mammografo, la sviluppatrice e l’ecografo che la giunta Fitto - con Pietro Lospinuso - assessore aveva acquistato per il poliambulatorio di Ginosa e oggi misteriosamente scomparsi, costringendo i cittadini di Ginosa a recarsi in altri centri della provincia di Taranto.Pertanto al PD ginosino e marinese, ormai esclusivamente interessato solo alla questione dei rifiuti, non resta che l’odio politico che determina il loro agire e che certamente non interessa alla comunità.
NEI GIORNI SCORSI, MILITARI DEL GRUPPO DI TARANTO, SUPPORTATI DA UN’UNITÀ CINOFILA ANTIDROGA, NELL’AMBITO DI UNA GENERALIZZATA INTENSIFICAZIONE DEI SERVIZI DI CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI, PIANIFICATA PER LA CORRENTE STAGIONE ESTIVA, HANNO FERMATO SULLA S.S. 106 JONICA, NEI PRESSI DELLA RAFFINERIA E.N.I., UN’AUTOVETTURA CONDOTTA DAL CINQUANTENNE S.C.B., ORIGINARIO DI SAN LORENZO (RC). DURANTE LE FASI DI IDENTIFICAZIONE, IL PREDETTO S.C.B. MOSTRAVA CHIARI SEGNI DI NERVOSISMO ALLE DOMANDE POSTE DAI FINANZIERI. PER TALE MOTIVO VENIVA APPROFONDITO IL CONTROLLO CON L’INTERVENTO DELL’UNITA’ CINOFILA, LA QUALE, GRAZIE AL SUO INFALLIBILE FIUTO, HA SEGNALATO LA PRESENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI. INFATTI, A SEGUITO DELLA CONSEGUENTE ATTENTA PERQUISIZIONE DELL’AUTOMEZZO, E’ STATO RINVENUTO, ALL’INTERNO DELLA RUOTA DI SCORTA, UN INVOLUCRO IN CELLOPHANE ABILMENTE OCCULTATO CONTENENTE CIRCA UN CHILO E 100 GRAMMI DI COCAINA. IL RESPONSABILE E’ STATO PERTANTO TRATTO IN ARRESTO PER IL REATO DI TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI ED ASSOCIATO ALLA CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO.
La stagione degli ebook economici per invogliare questo popolo italiano che si è impigrito nella lettura. Con questo spirito l' autore del libro " Le scuderie di Re Salomone " presenta il primo libro di una trilogia che riguarda gli stessi personaggi ma in situazioni e in tempi di vita diversi. Ora, in questo romanzo breve (76 pagine) Nelson, archeologo e Sam fotografo, due giovani studiosi, si trovano nel 1925 in Terra Santa, sulle orme degli scavi internazionali delle scuderie di Re Salomone. Un gruppo di studiosi americani. La cosa straordinaria è questa: dai frammenti di appunti giovanili, l' autore ripercorre quello che da diciottenne aveva abbozzato, una sorta di cammino nella fede che da seminarista lo intrigava, che doveva esprimersi in un lavoro narrativo poi interrotto. Come interrotta, fu la sua vocazione. Ora l’ autore dopo quaranta anni recupera quella storia cosi com ’ era stata immaginata, partendo proprio dal punto in cui era stata interrotta. Ne viene fuori un’ avventura che trasborda nella fantasia, nel soprannaturale vissuto senza eccedere nel fumetto, con uno stile che mantiene la semplicità della scrittura giovanile e molto coinvolgente. Nel preludio del libro il personaggio che racconta in prima persona, si presenta: " Mi chiamo Nelson Bentham Mill, sono nato El Paso, una città - contea nello Stato del Texas. Sono un appassionato di archeologia, passione che più volte mi ha portato a vivere avventure sensazionali come quella sto per raccontarvi". In effetti il mistero che circonda la Bibbia ha impegnato diverse spedizioni soprattutto americane. Dice la voce narrante: " Uno degli aspetti più divertenti della professione archeologica, non me ne vogliano gli illustri colleghi, di tale aggettivo poco serio, è certamente questo: riuscire a svelare le clamorose, talvolta incredibili storie che molti illustri personaggi del passato hanno propalato per aumentare la propria gloria nella memoria dei posteri. Fino a pochi decenni fa pareva proprio che la palma del più grande millantatore dei fatti storici dovesse toccare a un illustre personaggio biblico: il sapiente re Salomone, sotto il cui scettro Israele toccò il vertice della sua potenza. Infatti, ciò che la Bibbia ci tramanda di lui sembra quasi inverosimile. Si dice, a tal riguardo, che possedesse quattromila scuderie e dodicimila cavalli, miniere di ferro e rame da cui avrebbe tratto tonnellate di minerali, viaggi verso il fantastico regno di Ophir dai quali le sue navi tornavano cariche di oro, argento e pietre preziose. Il suo prestigio lo rese favoloso, per cui i re di tutto il mondo si sarebbero scomodati per venire a tributargli omaggio". Ma gli scavi sono saltando la partenza " .....Era il 1925, dopo quarantacinque giorni di viaggio eravamo già a scavare una collinetta nella campagna vicino a Jezrael, in Palestina. Fu in questo punto che feci una scoperta personale che mi porto a ignorare completamente il sapiente Salomone, per occuparmi di un altro personaggio Biblico". Un racconto che si legge bene, con i due personaggi, poco più che ragazzi, che rispondono con loro gesti all ''entusiasmo giovanile, un tantino irresponsabile, pieni di paura mista a tanta voglia di fare com' è tipico dell' età Il libro si trova in tutti i principali store online a soli 2,99 euro.
Domenica, 11 Agosto 2013 12:11

SUL PIANO CIMINO, L’IDEA DI O.P.E.R.A.

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Il dibattito è aperto! Questo lascia intendere una scorsa dei quotidiani locali: ogni giorno un commento sulla vicenda  del cosiddetto Piano Cimino, ossia il Comparto 3,2 in zona Auchan. L’espansione della città (ben 880mila mq tra attività commerciali e nuove abitazioni) sembra voler decollare in direzione est se comprendiamo anche l’altro mega piano della variante della Salinella di 200 ettari.
Il tutto suona perlomeno schizofrenico, in una Taranto dove in tanti si fa a gara a riempirsi la bocca di parole come rigenerazione e riqualificazione, della città vecchia o del Borgo o, a volte, anche delle periferie.  Noi dell’Accordo di cooperazione O.P.E.R.A. (Organizzazione per la programmazione economica e il risanamento ambientale)  riteniamo che, innanzitutto, vada riesaminata tutta la situazione urbanistica di Taranto, compresi affacci a mare negati da oltre un secolo di servitù militari e da attività dissennate di palazzinari che, specie negli anni 60, hanno costruito palazzacci a chiudere la vista del Mar Grande. Va ripensata, questa città bella e ricca di potenzialità, in base a una nuova visione sociale ed economica che faccia più attenzione all’esistente, che andrebbe valorizzato,  non soltanto con interventi estemporanei e nottate di folclore, anche se da ammirare per l’inventiva, ma  col ritorno della gente in abitazioni che parlano la lingua della storia tarantina, per quanto riguarda l’isola, ma anche i palazzi del borgo umbertino.
Se ci si affaccia sull’orizzonte di Città vecchia, molti edifici sono danneggiati irrimediabilmente e addirittura svuotati di muri e pavimenti, con facciate tenute in piedi da putrelle d’acciaio, e rischiano di crollare, come già successo, su ignari passanti.  Fatto salvo naturalmente il fronte antico da rispettare, il malato non può essere tenuto in vita con accanimento terapeutico che non porterà da nessuna parte! Negli ultimi anni, anche il borgo si è svuotato, e la sua popolazione è ormai, in massima parte, costituita da anziani.
Si è mai chiesta l’amministrazione comunale il perché? E quali interventi sono stati messi in opera per fermare il degrado e l’abbandono di questi quartieri (spesso voluto proprio da scelte politiche in assenza di altri rimedi seppur programmabili)? La vicenda inquinamento Ilva pare solo aver dato il colpo di grazia alla situazione già deteriorata.
In vista anche di progetti ambiziosi quale la candidatura di Taranto a Capitale della cultura europea 2019, ci chiediamo,come appare e apparirebbe ai visitatori quest’area: una città fantasma?
Inoltre nei nuovi quartieri si è assistito al sorgere di palazzi come funghi e di zone dormitorio dove collocare, a volte, cittadini che prima animavano le zone centrali quasi ghetti della moderna civiltà industriale. Così si perdono le proprie radici e ci si limita a vegetare avulsi da ogni punto di riferimento tradizionale e. perciò, sicuro.
Se il centro storico piange, di certo non ridono le aree periferiche, come Lama, Talsano e San Vito, che con i loro svariati km di affaccio su uno dei mari più belli della Puglia, soffrono di carenze decennali di servizi, strutture, e del triste fenomeno dell’abusivismo edilizio, oltre che della erosione delle coste, senza alcuna cura da parte di questa e delle passate amministrazioni.
Come Accordo di cooperazione O.P.E.R.A., tornando all’espansione della 3.2, dato che, dal primo cittadino in giù, è largamente condivisa la visione di un contenimento espansivo della città, (espansione, ricordiamo, già bocciata dalla precedente amministrazione), auspichiamo che venga redatto uno strumento urbanistico che elimini la possibilità che tale progetto venga ulteriormente ripescato da ogni nuova amministrazione comunale che si avvicendi in futuro.
Venerdì, 09 Agosto 2013 18:38

Un Taranto calcio Forza 11.

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Nella foto i giocatori del Taranto Calcio durante la riunione avuta nel pomeriggio del 10 agosto a Camigliatello, in Calabria, con il Presidente Fabrizio Nardoni e gli altri dirigenti della società. L'incontro ha avuto l'obiettivo di illustrare ai calciatori del Taranto l'importanza che riveste questo campionato che sarà importante vincere per raggiungere l'ambita meta del doppio salto di categoria. Il ritiro di Camigliatello nell'Hotel Lo Sciatore ha dato una grande carica a tutta la squadra che a detta di molti si presenta come una delle favorite del campionato.

Lo dimostrano anche i tanti abbonamenti sottoscritti dai tifosi che hanno già superato i 1300 e che potrebbero aumentare vista la grande passione dei tarantini verso il Taranto Calcio ottimamente diretto da un allenatore di esperienza come Maiuri e intelligentemente gestito da un Presidente
come Nardoni .
Forza Taranto.

Venerdì, 09 Agosto 2013 00:00

II lotto Talsano Avetrana

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Preferisce non commentare la notizia, ma l'ANCE Confindustria di Taranto sulla gara di aggiudicazione del secondo lotto della Regionale 8 scrive al Commissario della Provincia di Taranto, prefetto Tafaro, per chiedere lumi e interventi per contrastare quella che definisce "patologica deriva del massimo ribasso".

La gara del secondo lotto della contestata strada provinciale, infatti, sarebbe stata aggiudicata con il 53%di ribasso d'asta al di la' - scrive ancora l'ANCE nella lettera inviata al Commissario Tafaro - di ogni tollerabile decenza e di ogni logica imprenditoriale di equilibrio tra i costi e i ricavi di commessa.

Una gara di circa 18 milioni di euro che l’ANCE alla luce di quanto accaduto, se non dovessero intervenire passi indietro, chiede venga attentamente monitorata nella fase di esecuzione, perché prima o poi bisognerà far emergere la realtà di quelle imprese che decidono di fare le opere con meno della metà delle risorse previste in progetto.
Non sappiamo se abbia pesato l’assenza della politica o la solita fretta – dicono ancora dalla sede di via Dario Lupo – ma ora la misura è colma e chi ha ruoli e responsabilità è tenuto ad intervenire.
In allegato la lettera inviata lo scorso 29 luglio al Prefetto Tafaro e ancora rimasta inevasa.

Apprendo dal consigliere comunale di Palagiano Donatello Borracci che finalmente è percorribile, in tutta sicurezza, l’asta centrale della tangenziale che collega Palagiano con lo svincolo sulla SS 106 Jonica all’altezza di Chiatona.

Anche se i cantieri interessano ancora alcuni svincoli, il completamento dei lavori è comunque previsto entro la fine dell’anno in corso, la percorribilità di questa arteria, anche da parte dei mezzi pesanti, rappresenta una buona notizia per i cittadini dei comuni del versante occidentale della Provincia jonica e per l’economia del nostro Territorio.

Ricordo che i lavori su questa importante arteria di comunicazione, appaltati oltre tre anni addietro dall’ANAS, erano stati interrotti a causa di un “intoppo burocratico”, ovvero la procedura di presa d’atto del fitto di ramo da azienda tra l’appaltatrice originaria e la subentrante; ciò aveva creato non pochi disagi ai cittadini costretti per anni a pericolose gimkane tra numerosi cantieri e deviazioni.

Oltre un anno addietro ero stato sensibilizzato su questa problematica dal consigliere comunale di Palagiano Donatello Borracci che, tra l’altro, aveva evidenziato come questa importante arteria, che raccorda la SS 106 Jonica alla strada statale SS 100 Bari-Taranto, consente da un lato alle popolazioni di Palagiano e dei comuni limitrofi di raggiungere le località balneari durante l’estate, e dall’altro mette in diretto collegamento Taranto e il suo porto con l’autostrada A14, consentendo così ai veicoli di by-passare la zona industriale.

Questa strada, dunque, è strategica non solo per i flussi turistici che possono raggiungere le strutture ricettive sulla costa occidentale, ma anche per i traffici merci che possono prosperare solo in presenza di quella intermodalità logistica garantita da vie di comunicazione  efficienti.

Per questi motivi, raccogliendo l’istanza del consigliere comunale Donatello Borracci, nel giugno del 2012 feci inserire la problematica nell’ordine del giorno di una seduta della V Commissione consiliare regionale; in quella occasione l’Ingegner Nicola Marzi, Direttore del Compartimento della Puglia dell’ANAS, dimostrando tempestività e professionalità, ci informò che i lavori sarebbero ripresi rapidamente in quanto il suddetto “intoppo burocratico” era in via di risoluzione.

Oggi posso dare atto al funzionario ANAS di essere stato “di parola”, tanto che io e il consigliere comunale Donatello Borracci, raccogliendo i frutti di un’azione amministrativa sinergica, tra livello comunale e regionale, annunciamo ai cittadini che possono finalmente percorrere la tangenziale Palagiano-Chiatona.

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