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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Finalmente una buona notizia, la provincia di Taranto dal prossimo aprile potrebbe avere alcuni voli di linea da e per sei destinazioni italiane ed estere. L’interesse manifestato dalla Cityline Swiss, sfata il luogo comune che non vi sia una compagnia aerea pronta a scommettere su l’Arlotta di Grottaglie. Questa volta Aeroporti di Puglia- stigmatizzano le categorie del turismo di Confcommercio Taranto – Federalberghi, Ospitalità extra alberghiera e Fipe – non potrà remare contro Grottaglie. AdP ci ha provato a dirottare la società svizzera su Brindisi, ricevendo in cambio un rifiuto, motivato dall’interesse reale del vettore per lo scalo jonico. Ora il testimone passa in mano alla politica, nazionale e locale, ed in particolare ai consiglieri regionali tarantini che dovranno battere forte i pugni per costringere AdP a non fare ostruzionismo e a non ostacolare la buona riuscita del progetto. Pressing che non può tenere fuori l’Ente Regione; positiva a tal proposito l’interrogazione del consigliere Cervellera, al presidente Vendola e soprattutto all’assessore regionale ai Trasporti, Giannini, che tempo addietro aveva promesso un sostegno a fronte di una proposta imprenditoriale seria. Ora la Compagnia c’è, dunque nulla osta alla attivazione dello scalo aeroportuale tarantino. Grottaglie può volare e in piena autonomia, senza cioè spostare compagnie aeree da altri aeroporti. Non sarà tuttavia cosa facile, giunge infatti notizia che a Brindisi, le forze politiche locali sarebbero in stato di allerta e avrebbero già attivato le loro rappresentanze nelle sedi che contano per contrastare il progetto. L’appello dunque alla nostra classe politica a mettere da parte casacche, primogeniture e quant’altro e ad attivarsi – tutti assieme- per un obiettivo comune. La attivazione dell’aeroporto di Grottaglie può essere un’ occasione per rilanciare il turismo nella provincia di Taranto e per compensare quel deficit infrastrutturale che purtroppo caratterizza i collegamenti del nostro territorio.
"Finalmente una buona notizia: l’aeroporto di Grottaglie è stato “ripescato” dal Ministro alle Infrastrutture che ha così riconosciuto le enormi potenzialità del suo bacino di utenza a cavallo tra tre regioni. Certo sarebbe stato bello che la cosa fosse stata annunciata trionfalmente dalla Regione Puglia come il risultato di un’azione di promozione dello scalo tarantino a livello ministeriale, e invece lo abbiamo appreso perché una compagnia aerea ha manifestato la propria volontà di operare collegamenti da/per l’aeroporto di Grottaglie. In questi giorni, inoltre, ci è stato detto che Aeroporti di Puglia SpA avrebbe ovviamente cercato di far desistere la compagnia aerea e di “dirottarne” gli aerei su Bari o Brindisi. L’unica novità è che di tutto ciò si è finalmente avuta contezza in quanto è avvenuto alla luce del sole. Per il resto non c’è nulla di nuovo! Ovviamente le lodevoli associazioni che da anni cercano di ottenere la riattivazione dei voli da Grottaglie hanno denunciato la cosa gridando allo scandalo, ovviamente i politici locali si sono detti indignati e tutti preparano interrogazioni a questo e quello e, soprattutto, ovviamente a Bari non daranno alcuna importanza alla cosa. Cosa dovrebbe cambiare? Qual è la novità? Perché dopo nove anni di sistematico boicottaggio di Grottaglie, che non deve avere collegamenti civili e neanche cargo, ora invece Aeroporti di Puglia dovrebbe cambiare atteggiamento? In tanti anni, infatti, l’unica concessione di Aeroporti di Puglia a Grottaglie è stato l’allungamento della pista di volo per consentire l’operatività allo stabilimento di Alenia-Aermacchi. Come si vede nulla è cambiato: chi comanda a Bari, nonostante indignazioni e interrogazioni varie, continua a penalizzare il nostro territorio e la sua economia, come accaduto con distripark, collegamenti ferroviari, intermodalità, sanità: nulla deve disturbare lo sviluppo di Bari e del suo hinterland! E chi comanda a Bari? Non certo i consiglieri regionali di centrosinistra che si indignano e interrogano, ma che non incidono sulle scelte politiche della Giunta, non a caso il consigliere tarantino Patrizio Mazza si è dimesso rendendosi conto che non riusciva avere alcuna influenza sulla politica della Giunta Vendola. Ecco chi comanda a Bari: la Giunta Vendola, la vera “stanza dei bottoni” dove si fanno le scelte. Qui, i fatti lo dimostrano, nessuno in Giunta Regionale difende il nostro territorio, le sue legittime aspirazioni di sviluppo infrastrutturale, una stanza nella quale da anni l’unica concessione fatta a Taranto è la promessa di un nuovo mega ospedale futuribile … Abbiamo avuto per anni un assessore tarantino al Bilancio, un incarico di straordinario peso politico, quello che stringe i “cordoni della borsa” per intenderci, eppure nulla di concreto è stato fatto per l’aeroporto di Grottaglie! E ora abbiamo un altro assessore tarantino, Fabrizio Nardoni: ecco chi siede a Bari nella “stanza dei bottoni”! Ora c’è finalmente una compagnia aerea che vuole volare da Grottaglie e rilanciare il nostro aeroporto, una compagnia seria e affidabile che opererebbe anche voli su Fiumicino con orari adeguati: Fabrizio Nardoni dimostri ora a tutti di rappresentare degnamente il nostro territorio in Giunta regionale e faccia pesare il suo ruolo politico-istituzionale per riattivare l’aeroporto di Grottaglie".
“Già diversi mesi fa ho sollevato la necessità di verificare la reale validità degli strumenti e delle metodologie utilizzate per i rilevamenti degli effettivi livelli di inquinamento acustico-ambientale insistenti nella zona circostante la Stazione ferroviaria di Martina Franca”. E' quanto dichiara il consigliere regionale Francesco Laddomada, il quale scrive una nuova nota alle Autorità competenti “per richiedere opportune azioni tese ad un aggiornato monitoraggio e rilevamento dell’inquinamento acustico-ambientale presso la stazione FSE di Martina Franca”. “Questo perché, secondo quanto emerge dagli atti e dalla corrispondenza, la Società Sud-Est non ha adeguatamente fornito all’Arpa Puglia quanto da questa richiesto, come ad esempio il Piano di contenimento e abbattimento del rumore”. “Non è possibile – spiega Laddomada – sottovalutare o tanto meno escludere profili inquinanti nella zona in oggetto, atteso che alcune rilevazioni sono risalenti ad anni addietro e che non risulta una precisa individuazione circa le aree e i tempi in cui siano stati effettuati i rilievi, né con quali metodologie di analisi”. “È doveroso - conclude Laddomada - garantire e tutelare la buona vita dei ragazzi che frequentano la contigua scuola Grassi, di quanti risiedono nelle abitazioni vicine e/o conducono esercizi commerciali confinanti. Pertanto, è opportuno, se non necessario e urgente, dare risposte certe e confortanti alle popolazioni ivi residenti, con concrete misure e opere tese ad individuare ed eliminare o ridurre i fenomeni inquinanti”.
IL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE HA EMESSO UN AVVISO DI AVVERSE CONDIZIONI METEOROLOGICHE CHE PREVEDE PER LA PUGLIA DAL MATTINO DI OGGI, MARTEDÌ 14 GENNAIO 2014 E PER LE SUCCESSIVE 18-24 ORE, VENTI FORTI SUD-ORIENTALI CON RINFORZI DI BURRASCA E MAREGGIATE LUNGO LE COSTE ESPOSTE E DAL POMERIGGIO DI OGGI, MARTEDI 14 GENNAIO 2014, E PER LE SUCCESSIVE 36 ORE, PRECIPITAZIONI ANCHE A CARATTERE DI ROVESCIO O TEMPORALE SULLA PUGLIA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SETTORE MERIDIONALE. SULLA PUGLIA SETTENTRIONALE, PER LA GIORNATA DI OGGI MARTEDÌ 14 GENNAIO, SI PREVEDONO PRECIPITAZIONI SPARSE, ANCHE A CARATTERE DI ROVESCIO O TEMPORALE, CON QUANTITATIVI CUMULATI DA DEBOLI A PUNTUALMENTE MODERATI; IL SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE SEGUIRÀ L’EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE INVITANDO AD ATTENERSI ALLE RACCOMANDAZIONI DI SEGUITO RIPORTATE: •non sostare in locali seminterrati; •prestare attenzione nell' attraversamento di sottovia e sottopassi; • prestare maggiore attenzione alla guida di autoveicoli e moderare la velocità, al fine di evitare sbandamenti; • evitare le zone esposte a forte vento per il possibile distacco di oggetti sospesi e mobili (impalcature, segnaletica, ecc.) e di caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri (vasi, tegole...); •non sostare lungo viali alberati per possibile rottura di rami; • prestare attenzione lungo le zone costiere, e, in presenza di mareggiate, evitare la sosta su moli e pontili; • in caso di fulminazione, evitare di sostare in vicinanza di zone d’acqua e non portare con sé oggetti metallici
I rapporti tra commercio e territorio sono fortemente influenzati dalle scelte delle pubbliche amministrazioni. E’ necessario perciò che il dialogo tra i decisori delle politiche pubbliche e le rappresentanze dei settori dell’ economia sia caratterizzato da percorsi condivisi che rappresentino la sintesi delle diverse esigenze. E’ con questo intendimento che Amministrazione comunale di Massafra e Confcommercio mettono a confronto idee e percorsi di collaborazione per affrontare il delicato e complesso tema della fiscalità locale. Tema difficile che va ad innescarsi su un processo in corso avviato – a livello nazionale- con la legge di stabilità 2014 che prevede una serie di oneri a carico delle imprese di cui non si ha ancora piena cognizione. Su queste problematiche si è incentro l’incontro, avvenuto ieri, tra il sindaco Martino TAMBURANO (nella foto), il commissario della Delegazione locale di Confcommercio, Angelo MELONE e il direttore dell’Associazione, Angelo COLELLA. Come rendere meno onerosi i costi dell’imposizione locale, non facendo venir meno quel gettito necessario, ora più che mai, per la continuità operativa degli Enti locali, ai quali lo Stato ha tagliato ingenti risorse? E’ la domanda che si pone un’Amministrazione che intende essere attenta ai bisogni dei cittadini, ma che si trova nella seria difficoltà di contemplare esigenze diverse. E’ quel che è accaduto a Massafra dove l’imposta di occupazione del suolo pubblico e l’imposta sulla pubblicità negli ultimi anni non hanno subito incrementi (adeguamento Istat) per una precisa volontà politica della amministrazione locale. Scelta che si è ‘guadagnata’ però un richiamo della Corte dei Conti che ha dato precise indicazioni in tal senso. Ciò renderà necessario mettere mano ai regolamenti comunali in materia. Di qui l’accordo di avviare un tavolo tecnico tra Comune e Confcommercio che avrà anche il compito di individuare i criteri di determinazione delle tariffe relative alla tassa sui rifiuti. Intanto è già passato il principio che prevarrà il concetto che la quantità e qualità dei rifiuti prodotti, per unità di superficie, determina la tariffa pagata dall’impresa, e che è necessario avviare la raccolta differenziata. Dunque un percorso di collaborazione che vedrà impegnato il tavolo tecnico su altri temi attinenti il commercio e connessi ai Distretti Urbani del commercio, ai progetti di riqualificazione del centro storico e alla sicurezza delle aree commerciali urbane. Si partirà dal Piano dei Pubblici Esercizi, per la redazione del quale Confcommercio darà il suo apporto; problematica quest’ultima strettamente connessa agli interventi di riqualificazione urbana del centro storico cittadino che l’Amministrazione si appresta a realizzare con l’avvio di alcuni cantieri. La qualità dell’offerta, l’attenzione alla territorialità sono elementi che dovranno caratterizzare le nuove attività di somministrazione (bar, ristoranti, pub, enoteche, etc.) del centro storico, per le quali saranno previsti degli incentivi. Per quanto attiene infine la sicurezza delle aree urbane ed in particolare del centro storico cittadino – problematica recente segnalata da Confcommercio - , a breve si terrà un incontro tra Forze dell’Ordine, Amministrazione e Confcommercio.
L’assessorato alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione del Comune di Castellaneta continua il suo percorso di programmazione culturale per l’anno in corso, strutturando e consolidando la preziosa partnership con Il Teatro Pubblico Pugliese, contenitore e fucina di iniziative proprie dell’Assessorato retto dalla Dott.ssa Annarita D’Ettorre, virando l’attenzione verso le fasce dei ragazzi e dei bambini. CARTELLONE IN ATTO CHE PUNTA AD ARRICCHIRSI La stagione di Prosa il 24 gennaio vedrà il secondo appuntamento con lo spettacolo di Nicolas Vaporidis; il cartellone della “Scena dei ragazzi”, promossa col Crest che avrà la sua prima tappa il 31 gennaio; la terza edizione dei progetti Nati per Leggere e Nati per la Musica che partirà a marzo; la Stagione letteraria-Notte d’Autore L’inverno, che dopo Michele Cucuzza e Luca Bianchini vedrà a febbraio il suo terzo incontro. Queste le iniziative già programmate dall’assessore comunale alla Cultura Annarita D’Ettorre, la quale spiega che “presto verrà presentato il cartellone della stagione musicale ed entro febbraio sarà approntato il progetto culturale estivo della città, con una forte valorizzazione dei beni culturali”. “Abbiamo fatto una scelta, quella di essere al passo con i tempi, è fare della cultura uno spazio di coesione sociale. Questo ha fatto sì che si mettessero in campo politiche culturali atte alla programmazione e organizzazione diretta da parte dell’Ente Comunale, grazie all’ottimizzazione della collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Si fanno delle scelte proprie dell’Assessorato in piena sinergia con il Sindaco e l’intera giunta, andando a programmare attività culturali da noi promosse e organizzate, in attesa di ricevere e valutare proposte dalle varie realtà culturali del territorio, che giornalmente incontro e ascolto”. L’AZIONE FINANZIARIA DEL COMUNE La stessa D’Ettorre spiega come “nonostante la stretta finanziaria del Patto di Stabilità e dei trasferimenti centrali, le lungaggini burocratiche provocate dalle leggi dello Stato, le difficoltà di una Legge di Stabilità che viene approvata nel mese di dicembre e che mette noi comuni con le spalle al muro, legandoci le mani nella programmazione, l’assessorato alla Cultura è quotidianamente impegnato per pungolare il nostro territorio. Non è un momento facile per i Comuni dal punto di vista economico, sempre più condizionati da Roma, che con le sue leggi e le sue tasse si pone più distante da una fattiva collaborazione con le realtà locali; ma la sottoscritta – continua la D’Ettorre – in sinergia con il sindaco Gugliotti, la giunta e la maggioranza amministrativa, grazie a risorse finanziarie reperite forzatamente in dodicesimi, riesce a garantire diverse attività socio-culturali nel territorio castellanetano”. ARGOMENTO BIBLIOTECA Restando in tema cultura, l’assessore comunale D’Ettorre, interviene su una questione sorta in questi giorni sui social network, dove è emersa una richiesta condivisa da alcuni utenti, di poter contare a Castellaneta su una biblioteca-sala lettura dove poter acquisire libri, leggere e studiare. “Premesso che al momento – sottolinea la D’Ettorre – nessun cittadino ha avanzato al mio assessorato alcuna richiesta a riguardo né fissato un contatto finalizzato all’ottenimento di questo obiettivo, mi preme sottolineare che dai primi anni ’80 il Comune di Castellaneta ha una sua biblioteca che rientra nel progetto regionale “Biblio Rete”. Tale spazio è sito presso l’Auditorium comunale in via Manzoni 1 ed ha aperto a tutti, gratuitamente, per consultazione e prestito libro, ed è dotato di una sala studio-lettura durante la settimane nei seguenti orari: al mattino dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13; al pomeriggio dal lunedì al giovedì dalle 15.30 alle 18.30. Tale spazio, inoltre, al termine del progetto Nati per leggere, grazie all’intervento economico del Comune, potrà godere di circa un centinaio di nuovi libri a disposizione dei piccoli lettori e delle loro famiglie. Qualora - conclude la D’Ettorre - il mio assessorato dovesse ricevere una richiesta ufficiale in merito all’esigenza di un nuovo spazio specifico, mi impegnerei a coinvolgere gli istituti scolastici, richiedendo un’area finalizzata a tale obiettivo ai rispettivi dirigenti”.
Il consigliere regionale Francesco Laddomada ha scritto una nota ai dirigenti dell’Asl di Taranto a “sostegno della prosecuzione del Servizio di Trasporto oncologico, nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2013 con lo stanziamento di euro 650.000 per il completamento temporale del Progetto Ares Puglia”. “Si tratta di un Servizio socio-assistenziale – sostiene Laddomada - estremamente importante per la tutela dei malati oncologici che si trovano in una condizione di particolare fragilità, aggravata spesso dal disagio di dover gestire da soli la malattia. Un Servizio, dunque, che merita di essere adeguatamente riconosciuto. “Ritengo opportuno sottolineare – spiega il consigliere - che il predetto Servizio è stato attivato in maniera incompleta e diseguale nell’ambito del territorio provinciale, tanto da apportare disagi, sia agli operatori che agli ammalati, i quali lamentano, di fatto, un ‘boicottaggio’ dell’iniziativa, voluta dalla Regione Puglia”. Il consigliere Laddomada conclude chiedendo alla Dirigenza Asl di Taranto “quali determinazioni intende seguire per conformarsi a quanto previsto dalla Legge di previsione 2013 e per dare così serenità e certezza lavorativa agli operatori impegnati nel Servizio e conforto a quanti malati oncologici su questo Servizio ci contano”./
Una tranquilla giornata di pesca trasformatasi in una vera e propria operazione di servizio. E’ quanto accaduto a due militari della Guardia di Finanza, i quali, approfittando delle favorevoli condizioni meteorologiche del fine settimana, hanno pensato bene di recarsi al mare per una battuta di pesca. I Finanzieri, liberi dal servizio, erano intenti a pescare nelle acque di Campomarino di Maruggio – località Piri Piri –, quando hanno notato, abbandonati sulla spiaggia, diversi involucri di cellophane colorati, intuendo che gli stessi potevano contenere sostanze stupefacenti. Immediatamente intervenuti, i militari hanno potuto così constatare all’interno dei cellopohane la presenza di sostanza stupefacente del tipo marijuana, quantificata successivamente in circa 35 Kg.. Avvertita tempestivamente la Sala Operativa del Comando Provinciale, la quale ha inviato sul luogo del ritrovamento una pattuglia di “Baschi Verdi” che ha provveduto a sottoporre a sequestro lo stupefacente.
La sezione tarantina dell’A.I.FI. (Associazione Italiana Fisioterapisti) denuncia le condizioni in cui gli studenti del corso di Laurea in Fisioterapia sono costretti a seguire le lezioni. Il Corso, a numero chiuso, è una delle offerte formative dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. La sede del corso, a partire dal 2014, si sarebbe dovuta spostare presso il Polo Universitario Jonico di Paolo VI, ma al momento le lezioni continuano in via Deledda, al quartiere Tamburi. La struttura ospita anche gli altri corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie – Infermieristica e Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. La situazione, afferma Massimo Matera, responsabile provinciale, è irrispettosa dei diritti fondamentali. Gli studenti frequentano le lezioni solo di mattina, perché mancano corrente elettrica e riscaldamento. Non essendoci corrente, a causa del furto di cavi di rame, molti degli studenti frequentanti, che sono fuori sede, sono impossibilitati ad usare i distributori automatici, e, per quanto attiene alla didattica, non si può proiettare neanche una slide……. Un danno notevolissimo, denuncia l’A.I.FI., per il territorio. Taranto costituisce centro di formazione nella materia da oltre 30 anni; dopo una sospensione di qualche anno dal territorio tarantino il corso è stato riattivato a Taranto nel 2012, e vanta un corpo docenti di professionalità, competenza ed esperienza. Gli studenti di questi corsi, afferma Eugenio D’Amato del direttivo regionale, frequentano nella sede di Via Deledda, in attesa dell’avvio dei lavori della loro reale sede, l’ex Ospedale Vecchio. Questi lavori, tuttavia, non sono mai partiti né si può avere un’idea del tempo necessario per ultimarli. La cultura è un'occasione di sviluppo per tutta la città. Il degrado in cui versa la sede universitaria potrebbe avere come conseguenza la dismissione della stessa. L’A.I.FI. chiede che le Istituzioni locali risolvano questa problematica una volta per tutte, fornendo una sede dignitosa ai corsi di Laurea di Professioni Sanitarie e garantendo agli studenti il diritto allo studio e servizi adeguati.
Nei giorni scorsi i genitori di una bimba di 19 mesi colpita da febbre altissima dopo aver portato la piccola all'Ospedale di Taranto preoccupatissimi per la temperatura di 41°, avrebbero deciso, dopo il no al ricovero dei Medici di via Bruno, di trasportarla a Bari dove tutt'ora è in terapia. La piccola, che ora sta bene, aveva fatto temere il peggio al padre ed alla madre tanto da indurli ad una corsa nel nosocomio tarantino per prestarli le prime cure. Ma, stando a quanto si è appreso, avrebbero ottenuto un no da parte dei dottori in quanto non avrebbero riscontrato particolari problemi tali da richiedere un ricovero. A questo punto i due preoccupati delle condizioni della loro figlioletta hanno deciso, nonostante l'ora tarda, di caricarla in macchina ed andare a Bari dove è stata regolarmente ricoverata ed alla quale sarebbero state portate le prime cure per far scendere la febbre. Ora per la piccolina il peggio è passato tanto che già in questi giorni dovrebbero essere dimessa.
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