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Giornale di Taranto - SI PREANNUNCIA UN SETTEMBRE DISASTROSO PER IL COMMERCIO IONICO E DEL CAPOLUOGO. NECESSARIO PROSEGUIRE LA COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI TARANTO
Martedì, 20 Agosto 2013 16:31

SI PREANNUNCIA UN SETTEMBRE DISASTROSO PER IL COMMERCIO IONICO E DEL CAPOLUOGO. NECESSARIO PROSEGUIRE LA COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI TARANTO In evidenza

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Il presidente di Confcommercio Taranto agli inizi dl mese di agosto ha evidenziato alcuni dati riguardanti chiusure, occupazione, consumi, ecc, del settore del commercio che in provincia jonica conta più del 60% degli occupati. A settembre, dopo la pausa di ferragosto - ha detto Leonardo Giangrande - resteranno chiusi e per sempre molti negozi, in molti casi si tratta di brand importanti con esercizi nel cuore commerciale del capoluogo dove le chiusure nei primi sei mesi del 2013 sono state pari a 321, superando già la metà delle chiusure dell’intero 2012 quando le saracinesche abbassate furono 543 lo scorso anno. Sono dati che testimoniano quello che è la realtà dei fatti percorrendo alcune vie del capoluogo come De Cesare, Mazzini, Principe Amedeo, Anfiteatro, Battisti, Liguria, le Piazze del centro, caratterizzate da una sequenza di saracinesche chiuse in alcuni tratti impressionante. Stesso discorso vale per le due più importanti vie del centro D'Aquino e Di Palma dove negozi monomarca starebbero per chiudere i loro punti vendita in Taranto, e con altri che si appresterebbero ad andar via dalla città dei due mari. Quello che si teme fortemente è che a fine anno si possa arrivare ad una cifra a quattro numeri. Ad affossare ancora di più il settore è il continuo ridursi dei consumi che vede la provincia jonica – nel 2012 ultima in Puglia - anche nel 2013 con un -2,6 %. Una riduzione dovuta certamente ad una crisi che ha colpito l'intero territorio provinciale ed in maniera particolare il capoluogo con il numero di lavoratori licenziati, in cassa integrazione ed in mobilità in continuo aumento. Si tratta di soggetti che con il magro compenso che percepiscono a fine mese non riescono a pagare i mutui sottoscritti per acquistare in passato auto e case con molti di loro che non riescono ad arrivare al 31 per soddisfare le esigenze primarie come quella di far mangiare i propri figli. Si eliminano tutte le spese inutili, quest' estate non è andati in giro per evitare di spendere i soldi inutilmente, e lo si è visto chiaramente con le strade della litoranea salentina, un tempo super trafficate, quest'anno totalmente libere. Per tutte queste ragioni Confcommercio sta provando ad avviare un percorso di collaborazione con Consulenti del lavoro e Commercialisti, nell'intento di aiutare concretamente le imprese attraverso servizi di informazione, approfondimento ed assistenza in materia di lavoro, normative contrattuali, accesso al credito. "Un tema quest'ultimo sui cui occorre trovare al più presto - ha ribadito il massimo rappresentante dei commercianti ionici - un’intesa con il sistema bancario, anche per rendere pienamente operativi gli 11 milioni e mezzo di euro che la Regione Puglia ha messo a disposizione del Confidi Confcommercio Puglia da utilizzare per le imprese. Si tratta di una situazione molto difficile in quanto malgrado l’80% del prestito sia garantito dalla confidi, risulta complesso utilizzare queste risorse per la indisponibilità degli istituti di credito, sempre più arroccati in una monolitica posizione di difesa. Ma Confcommercio di Taranto non si sta fermando qui e sta puntando in maniera incisiva al contenimento dei costi dei fitti ed a politiche fiscali incentivanti. Per la organizzazione dei commercianti ionici l'approvazione da parte del Consiglio comunale di Taranto del Piano del Commercio deve costituire una occasione utile ad avviare un confronto su alcuni importanti temi ribaditi n una lettera inviata al Sindaco e all’Assessore allo Sviluppo Economico e Produttivo, e che essenzialmente sono quelli di individuare strumenti tributari di sostegno ed incentivi alle nuove aperture nel Borgo e in Città Vecchia che potrebbe essere utile a frenare la desertificazione delle più importanti aree a vocazione commerciale della città. "La rapidità con cui il degrado sta erodendo pezzi del tessuto urbano, ad alta presenza di attività terziarie sino a pochi mesi fa, richiede - per Confcommercio - una pronta attuazione di quanto deciso dalla massima assise cittadina e l’avvio urgente di un confronto con i massimi esponenti politici e tecnici degli assessorati competenti. Ogni ulteriore indugio, seppure di solo qualche mese, - dicono dal Palazzo di vetro - potrebbe essere disastroso".

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Ottobre 2013 05:40