Martedì, 12 Novembre 2013 19:30
Spiraglio nella vertenza per i lavoratori della Vestas Nacelles di Taranto che dovrebbero passare nell'altro stabilimento tarantino, VESTAS Blades. In evidenza
Scritto da Giornalista1
Si é tenuto ieri a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico l'incontro relativo alla vertenza Vestas Nacelles che segue esattamente di un mese quello nel quale l'Azienda aveva confermato la indisponibilità a riaprire l'attività di produzione delle turbine eoliche nel sito di Taranto e conseguentemente l'esubero di 120 unità. Attraverso una proposta estremamente articolata, il gruppo Vestas ha offerto alle parti sociali innanzitutto un investimento di quasi dieci milioni di euro per lo sviluppo della produzione di pale V112 sull'altro stabilimento tarantino, VESTAS Blades, capace così di ricollocare in breve temine una trentina di unità, oltre alla possibilità nei prossimi mesi di una ricollocazione di alcuni lavoratori all'interno delle imprese del gruppo.
Si ritiene particolarmente soddisfatto l'assessore al Lavoro della Regione Puglia , Leo Caroli se si pensa a come questa vertenza era cominciata e al rischio della assenza di qualsiasi apertura. L'ulteriore investimento su un prodotto tecnologico che si colloca nella fascia più alta del mercato deve essere letto come sicura testimonianza dell'interesse di Vestas a restare nella nostra Regione. Siamo tuttavia solo all'inizio di un percorso, che non potrà considerarsi concluso se non alla ricollocazione di tutti i 120 dipendenti".
A tal fine, nella intesa sottoscritta al Ministero c'è un preciso impegno della Regione a supportare il percorso di riqualificazione dei lavoratori: "la Regione si é sin dal principio impegnata in tal senso - ha proseguito l'assessore -, e tale impegno riguarda tutti i lavoratori potenzialmente ricollocabili. A tal fine è pertanto necessario che in tempi strettissimi l'Azienda presenti unitamente al piano formativo il piano strategico che consenta a tutte le parti di valutare le prospettive dell'investimento cui oggi la stessa formalmente si è obbligata". La prospettiva é quella della revoca della procedura di mobilità e la conversione in cassa integrazione guadagni per cessazione di attività. Proseguiranno pertanto nei prossimi giorni gli approfondimenti tecnici necessari a mettere a punto gli aspetti connessi all'accordo.
Pubblicato in
Economia, Lavoro & Industria
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