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Giornale di Taranto - TARANTO/ Cancerogeni nell'aria, Marescotti (Peacelink) lancia nuovo SOS alla Asl: "la popolazione va informata"
Mercoledì, 11 Novembre 2015 11:58

TARANTO/ Cancerogeni nell'aria, Marescotti (Peacelink) lancia nuovo SOS alla Asl: "la popolazione va informata"

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Alessandro Marescotti torna alla carica e  lancia un nuovo SOS alla Asl perchè adotti interventi a fronte dell'alta concentrazione di agenti cancerogini nell'aria di Taranto. Ecco di seguito la nota stampa inviata alcune ore fa agli organi di informazione.

Stamattina (mercoledì 11 novembre) per via delle condizioni meteo (vento da nord-ovest, ossia dall'area industriale) gli IPA alle 7 di mattina hanno superato la soglia di 100 nanogrammi a metro cubo. 

Gli IPA sono cancerogeni e, secondo ARPA, provengono dall'ILVA per il 99% delle emissioni totali locali.

Come si può vedere dalle previsioni meteo, il vento alle ore 12 cambia oggi direzione e vi sarà molto probabilmente un crollo degli IPA. Ma nessuno a Taranto avvisa i cittadini sui comportamenti da adottare.

 

Chiediamo alla ASL di lanciare le allerta IPA e di creare un sistema di "Wind Days per i cittadini" in modo da avvisarli quando si prevedono picchi di aria cancerogena.

Basta consultare le previsioni meteo e avvisare la popolazione, non è difficile.

Questo servizio di prevenzione servirebbe ai cittadini per effettuare il ricambio dell'aria in casa quando non vi sono i picchi cancerogeni.

Il cambio dell'aria in casa è un'operazione importante. Cambiare l'aria durante i momenti di picco degli significa riempire la casa di aria cancerogena.

Non riteniamo completo il sistema dei Wind Days attuale. Tale sistema avvisa solo l'ILVA: vogliamo anche che si avvisino i cittadini.

Oltre a moderare la produzione delle cokerie ILVA nei giorni critici occorrerebbe a nostro parere anche non aprire le finestre nei momenti di picco di inquinamento facilmente prevedibili.

I dati sono evidenti e nei picchi si superano anche di cinque volte, come stamattina, i valori critici del 2009-2010.

 

Ovviamente la nostra richiesta finale è quella di eliminare la causa di tutto ciò: occorre fermare l'inquinamento dell'ILVA e avviare una bonifica e riconversione con fondi europei.

Ma ne frattempo i cittadini vanno tutelati e le loro case non si devono riempire di aria cancerogena nei momenti di picco.

 

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Alessandro Marescotti

Presidente di PeaceLink
http://www.peacelink.it
 

Letto 1447 volte Ultima modifica il Mercoledì, 11 Novembre 2015 12:07