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Giornale di Taranto - L'intervento/ "Grazie, grazie, grazie, Taranto è finalmente rinata..."
Mercoledì, 11 Marzo 2015 20:36

L'intervento/ "Grazie, grazie, grazie, Taranto è finalmente rinata..." In evidenza

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di Vito Massimano

E che non si dica che il Governo non ha a cuore Taranto. La città bimare è sempre al centro dei pensieri del nostro esecutivo.

Nei primi anni novanta l’acciaieria più importante d’Italia fu considerata a tal punto strategica da essere affidata ad un uomo illuminato a capo di un grande gruppo industriale che portò benessere e lavoro in riva allo Jonio coniugando il tutto con un rispetto quasi maniacale dell’ambiente.

Poi accadde che qualche togato manigoldo volle cercare il pelo nell’uovo ed iniziò con accuse pretestuose ad ostacolare i grandi progetti dello Steve Jobs lumbard e la città, con il raziocinio che l’ha sempre contraddistinta, ha subito centrato il problema progettando con equilibrio il proprio futuro. Mica ha fatto la stupidaggine di dividersi in industrialisti ed ambientalisti! No, quelli sono errori cruciali che una grande città come Taranto, un città aperta al mondo e che ha ben presente cosa significhi guardare oltre il proprio naso prescindendo dai provincialismi, proprio non commette. Ed infatti buon sangue non ha mentito.

Quindi l’illuminata società civile magnogreca, accompagnata in questo da una classe dirigente veramente all’altezza e di respiro internazionale, ha cominciato a progettare il proprio futuro nell’ottica di una diversificazione  che comunque non abbandoni l’antica e fulgida vocazione industriale.

In questo, in verità, sollecitata da una classe politica famosa in tutto il mondo oltre che temuta e rispettata in qualsiasi consesso politico ed amministrativo si trovi a sedere.

A dare man forte a questa Primavera tarantina ci hanno pensato Renzi e Franceschini che, facendo piovere miliardi di euro su Taranto, hanno innescato un circolo virtuoso capace di coniugare la cultura, il turismo, l’ambiente, l’industria e l’enogastronomia (una cosa che piace tanto ai tarantini e che quindi che ci azzecca sempre).

In virtù di questi miliardi piovuti su Taranto, gli autotrasportatori dell’indotto Ilva si sono sentiti in dovere di andare a Roma per ringraziare personalmente il Premier per lo splendido esempio di attaccamento alla città e lo hanno fatto col cuore in mano e col portafoglio gonfio. Una scena strappalacrime.

Neanche il Presidente della Regione ha fatto mancare il suo apporto, facendo dello scalo tarantino un aeroporto internazionale, costruendo il nuovo ospedale e facendone un bel Policlinico universitario, perla rara della nuova Università degli Studi di Taranto tanto desiderata in primis dall’affezionato Nichi Vendola.

A questo punto Alfano si è ingelosito ed ha voluto prendere parte anche lui alla rinascita di Taranto, potenziando la struttura ricettiva portuale.

Taranto voleva che il porto diventasse struttura ricettiva a livello turistico? Benissimo allora, grazie ad Alfano ed al Governo di centrosinistra, pioveranno migliaia di turisti provenienti dal nord Africa (principalmente dalla Libia e dall’Iraq) che, accolti a Lampedusa, verranno subito portati in gita a Taranto per un piacevole e lungo soggiorno.

Non potevamo sperare di meglio, non possiamo che ringraziare la classe politica nazionale che a Taranto pensa sempre ed abbracciare calorosamente i nostri rappresentati in Parlamento, alla Regione Puglia, al Comune di Taranto, sempre vigili ed influenti oltre che attentissimi quando si tratta di difendere gli interessi della città.   Grazie, grazie , grazie.