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Giornale di Taranto - ILVA/ Il governo incontra a Roma enti locali, imprese e sindacati. A breve la soluzione per la crisi dell' indotto? Solidarietà di Confcommercio.
Venerdì, 13 Febbraio 2015 18:51

ILVA/ Il governo incontra a Roma enti locali, imprese e sindacati. A breve la soluzione per la crisi dell' indotto? Solidarietà di Confcommercio. In evidenza

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Su mandato del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha presieduto in mattinata con il consigliere Andrea Guerra a Palazzo Chigi uno specifico incontro su Ilva, oggi pomeriggio il governo ha incontrato le rappresentanze degli Enti locali, delle imprese e dei lavoratori di Taranto in particolare per i problemi creati dalla crisi Ilva all’indotto. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, la sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova hanno infatti aggiornato i rappresentanti degli Enti locali Ippazio Stefàno, sindaco di Taranto, Martino Tamburrano, presidente della Provincia di Taranto, per le imprese Vincenzo Cesareo, presidente di Confindustria Taranto e le rappresentanze sindacali per conto dei lavoratori Ilva. Hanno partecipato i relatori del decreto legge, senatori Michele Pelillo e Salvatore Tomaselli. Il governo, impegnato ad affrontare le crisi aziendali e a sostenere lo sviluppo economico nei territori, ha confermato la disponibilità a breve di ingenti risorse a favore della società siderurgica in amministrazione straordinaria. È stato inoltre riconosciuto, in premessa dell’incontro, il grande impegno del governo per affrontare l’emergenza Ilva e la riqualificazione della città di Taranto. Il governo, confermando la convinzione che il nuovo assetto dell’Ilva sarà a vantaggio dei dipendenti Ilva e dell’indotto, sta lavorando a diverse misure per accelerare il più possibile la disponibilità a breve delle risorse per risolvere il tema dei fornitori del gruppo, in primo luogo le risorse del sequestro delle somme disposto dalla magistratura e dedicate alla bonifica ambientale. Sono stati inoltre riattivati alcuni affidamenti bancari dell’azienda. Le risorse rivenienti da Fintecna e il finanziamento ponte previsto serviranno anche per riattivare il circuito di pagamento dei fornitori. Sempre sul tema della crisi che riguarda l’indotto, il governo sta lavorando, nei limiti della procedura vigente, anche a misure specifiche per garantire la più ampia prededucibilità possibile dei crediti e sta rafforzando il fondo di garanzia per garantire crediti futuri, con particolare riguardo proprio ai fornitori. In particolare il governo e i relatori, avendo ben chiara l’esposizione delle piccole e medie imprese dell’indotto sul territorio, stanno lavorando ad un emendamento al decreto che contempli misure adeguate per far fronte a questo problema. Il governo sta inoltre definendo un nuovo emendamento con ulteriori meccanismi destinati ad accrescere la liquidità a disposizione dell’Ilva con strumenti che coinvolgano anche gli istituti di credito. Sul tema specifico dell’autotrasporto sono infine allo studio misure per migliorare l’attuale tensione di liquidità delle aziende come ad esempio la sospensione di alcuni tributi (Iva) per un congruo lasso di tempo.

 

ARRIVA INTANTO LA SOLIDARIETA’ DI CONFCOMMERCIO TARANTO ALLE IMPRESE DELL’APPALTO ILVA, … MA IMPARIAMO PER IL FUTURO!

La Giunta di Confcommercio Taranto esprime piena solidarietà agli autotrasportatori ed alle imprese dell’indotto Ilva,  impegnate  nella ricerca di soluzioni alla difficile vertenza che sta investendo il comparto industriale.  E’ una situazione  che non riguarda esclusivamente l’appalto, ma che   si ripercuote negativamente sull’andamento dell’intera economia del territorio provinciale. I numeri  drammatici degli ultimi anni, riguardanti le imprese del commercio, del turismo e dei servizi cessate (1058 su 696 iscritte nel 2014),   sono la prova inconfutabile  della sofferenza che da tempo  assedia la nostra economia e che ora trova in questa ultima vicenda, il suo epilogo finale. La conferma di una economia drogata, incapace di processi autonomi di sviluppo e di crescita. Confcommercio lo aveva previsto ed annunciato quando, a fronte della  chiusura di decine e decine di negozi,  della cessazione  di attività imprenditoriali storiche con un vissuto aziendale importante, e della conseguente messa in libertà di centinaia di lavoratori, invitava – purtroppo inascoltata- le altre Organizzazioni di categoria a sedersi attorno allo stesso tavolo, ed a programmare nuovi percorsi di sviluppo per la costruzione di un futuro, che purtroppo è già oggi.

I commercianti, i mitilicoltori, gli imprenditori del settore del turismo, gli artigiani, gli allevatori sanno molto bene   cosa significhi la mortificazione di dover cercare risposte anche quando queste non ci sono. E’ proprio la sofferenza delle imprese del Terziario, dell’Artigianato e dell’Agricoltura  la molla che in questi anni ha spinto Confcommercio  a condurre – accanto a  poche  illuminate  Organizzazioni  amiche-  le sue battaglie senza ‘se’ e senza ‘ma’, talvolta avendo la sensazione di essere non compresa dal territorio e dalle rappresentanze degli altri settori economici e dai sindacati dei lavoratori. Ed è per questo che Confcommercio,  già   in trincea  da tempo, comprende bene quanto conti un territorio unito capace di rivendicare dignità, rispetto, salute, lavoro.

Quanto sta accadendo in queste ore non lede soltanto i sacrosanti diritti delle imprese dell’indotto e dei lavoratori che da esse dipendono, ma rappresenta l’ennesimo schiaffo alla comunità jonica, trattata alla stregua di una colonia dello Stato industralista . Questa vicenda deve insegnare che un territorio cresce   se tutte le ruote dell’ingranaggio  girano assieme e se si smette di vivere alla giornata, avendo cura di   tutelare solo il  proprio ‘particulare’.

L’auspicio è che da oggi si volti pagina, e che dal dolore possa nascere un nuovo germoglio. Per ora intanto piena solidarietà.

 

Ultima modifica il Sabato, 14 Febbraio 2015 06:13