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Giornale di Taranto - VERTENZA ILVA/ TRASPORTO UNITO FIAP:“in assenza di provvedimenti concreti da parte del Parlamento e del Governo, le imprese non saranno nelle condizioni di poter assicurare i servizi di trasporto”.
Sabato, 31 Gennaio 2015 07:36

VERTENZA ILVA/ TRASPORTO UNITO FIAP:“in assenza di provvedimenti concreti da parte del Parlamento e del Governo, le imprese non saranno nelle condizioni di poter assicurare i servizi di trasporto”. In evidenza

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Una delegazione di TRASPORTOUNITO era presente all’incontro del 29 gennaio, tra Governo e  Associazioni dell’autotrasporto, convocate presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma per una verifica istituzionale della situazione dei fornitori dell’autotrasporto alla società ILVA Spa. Presenti per la sigla, il Segretario generale, Maurizio Longo; l’Avv. Giulio Stoppa, membro del Comitato Esecutivo; il Dr. Biagio Provenzale, rappresentante della sigla sindacale per la città di Taranto.

Giova evidenziare che le imprese aderenti a TRASPORTOUNITO presidiano gli stabilimenti ILVA di Novi Ligure, a far data dal 19 gennaio; Genova, dal 27 gennaio.

Si giudica inadeguato a fornire risposta immediata alle imprese, che richiedono il pagamento delle commesse di autotrasporto eseguite anteriormente alla dichiarazione dell’amministrazione straordinaria (21 gennaio), il programma presentato ieri dai commissari impegnati nella procedura, Prof. Laghi e Prof. Carrubba (assente il Prof. Gnudi) per i prescritti interventi di ambientalizzazione e la ripresa delle attività commerciali dello stabilimento. Quattro i punti esaminati: attivazione di Fintecna e Cdp (prevista per il prossimo 10 febbraio); utilizzo dei fondi dissequestrati alla famiglia Riva; ricorso al sistema bancario; vendita del magazzino.

Per converso, è fondato il timore che prima della conversione del Decreto (attesa per il 5 marzo) le casse dello stabilimento siano dichiarate vuote.

Pertanto, di fronte alla richiesta avanzata dai commissari di riprendere le attività di trasporto (sospese a Taranto dal 20 gennaio), le Associazioni di categoria presenti (oltre TRASPORTOUNITO, Anita, Confetra, Fai Conftrasporto, Confartigianato Trasporto, Fisi, Sna-casartigiani) hanno motivato l’impossibilità oggettiva per l’evidente crisi di liquidità ed il forte indebitamento contratto dalle imprese, ferme con i pagamenti al lontano mese di agosto duemilaquattordici. Un importante intervento del Segretario Longo ha portato all’attenzione del  tavolo il danno arrecato agli autotrasportatori dall’intera vicenda, considerate le innovazioni portate dal recente D.D.L. Stabilità 2015 in materia di autotrasporto, ed in particolare l’esonero dalla responsabilità condivisa per i committenti che accertino preventivamente la regolarità dei vettori impiegati mediante richiesta del DURC.

TRASPORTOUNITO ha supportato pertanto – pur ritenendo debole l’impianto di formulazione – la presentazione di due emendamenti al comma 8, art. 2 D.L. n. 5/2015: il primo volto all’ottenimento della prededucibilità dei crediti vantati dall’autotrasporto anteriormente alla sopra richiamata  dichiarazione dell’amministrazione straordinaria; il secondo volto all’applicazione di misure di carattere straordinario già utilizzate nella vicenda Parmalat: sospensione (per un periodo massimo di 12 mesi) dagli adempimenti IVA, IRAP e INAIL; garanzia  del Mediocredito Centrale per i finanziamenti erogati dalle banche alle imprese; esclusione della possibilità di revocatoria fallimentare ed equipollenti e misure giudiziali per i crediti che verranno liquidati da ILVA all’autotrasporto.

Solidalmente le Associazioni hanno sollecitato il Governo a fornire riscontri urgenti in termini di liquidità immediata alle imprese, dichiarando – con apposito comunicato - che “in assenza di provvedimenti concreti da parte del Parlamento e del Governo, le imprese non saranno nelle condizioni di poter assicurare i servizi di trasporto”.