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Giornale di Taranto - Conferenza stampa a volto coperto dei lavoratori di un call center tarantino
Venerdì, 03 Ottobre 2014 16:30

Conferenza stampa a volto coperto dei lavoratori di un call center tarantino In evidenza

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Mercoledì 8 ottobre alle ore 10.00 – CGIL Via Dionisio

 

Lavorare in un call center come in una scatola del Grande Fratello, non chiedere mai spiegazioni, accettare di essere spiati e controllati in ogni momento della giornata, esseri sospesi e poi allontanati dall’azienda perché in stato di gravidanza, non chiedere mai informazioni sui propri diritti o il proprio contratto pena il licenziamento.

Sono le storie di un gruppo di lavoratori di un call center tarantino che di fronte alla rivendicazione di dignità e diritti da parte dei suoi dipendenti ha risposto con una chiara lettera di licenziamento.

Saranno loro, a volto coperto, i protagonisti della conferenza stampa che si terrà mercoledì 8 ottobre alle ore 10.00 nella sede della CGIL di Taranto in via Dionisio.

Parleranno a volto coperto perché per alcuni di loro c’è ancora una possibilità di tornare a lavorare. Possibilità che rischia di svanire del tutto se si renderanno riconoscibili in questa denuncia che suona giustizia – spiega Andrea Lumino, segretario generale della SLC, il sindacato che si occupa appunto dei lavoratori del mondo delle telecomunicazioni.

Questi lavoratori, figli-fantasma della deregulation che negli anni ha interessato il mercato del lavoro in Italia – spiega Giuseppe Massafra, segretario generale della CGIL di Taranto – non sarebbero comunque finiti sotto l’influenza della riforma che questo Governo vuole mettere in atto sull’art. 18, ma sono l’emblema di un rischio perenne e ricorrente che ogni lavoratore vive sul suo posto di lavoro. L’esempio lampante di un modello che si potrebbe replicare ovunque senza quel baluardo di diritto che qualcuno oggi vuol  derubricare al rango di mero totem ideologico